L’Aurora Treia supera 4-0 il Fortuna Fano nel match valevole per la prima giornata del campionato di Eccellenza femminile. Le biancorosse fortemente rimaneggiate anche in questa apparizione ripresentano per 9/11 la stessa formazione che si è imposta contro la Sangiustese nella sfida di Coppa Marche. Il Fortuna Fano si presenta al "Leonardo Capponi" in cerca di riscatto dopo la pesante battuta di arresto arrivata in Coppa per mano dell'Arzilla.
PRIMO TEMPO - Nella prima frazione di gara l'Aurora scende in campo decisa a fare suo il risultato, dall’altra parte le ospiti attendono con ordine e provano a colpire sfruttando gli spazi lasciati aperti dalle padrone di casa. Al quarto d’ora l'Aurora passa in vantaggio: Ceresani crossa per Mari che colpisce in girata.
Per la numero dieci biancorossa sarà l'inizio di un pomeriggio memorabile. Il raddoppio arriva intorno alla mezz’ora con un'ispiratissima Mari che supera l’avversaria con un numero di alta scuola e deposita alla sinistra del portiere con un tiro potente.
Due minuti più tardi è Fiorentini a colpire il palo, sulla ribattuta si fionda Lo Presti che mette sul fondo. Sul calare della prima frazione di gara c’è anche tempo per assistere alla conclusione pericolosa di Aran che manca clamorosamente il bersaglio.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa le fanesi effettuano delle sostituzioni per cambiare assetto alla squadra. Le ragazze di mister Secondini creano densità attorno all’area occupata da Luca senza però riuscire a pungere in maniera incisiva. L’Aurora può calare il tris al 54’, dal dischetto si presenta Mari che però trova sulla sua strada una attenta Saltarelli che para con un ottimo intervento.
Al 62’, Mari realizza la tripletta con un delizioso pallonetto che si deposita alle spalle di Saltarelli. Millimetrico il lancio di Ceresani che pesca la fantasista dell'Aurora in area con i giri giusti. Le locali gestiscono molto bene il vantaggio e si rendono pericolose nel finale di gara creando diverse occasioni.
Il poker è calato al minuto 87’, Lo Presti serve un assist per Mari che sigla la sua quarta rete di giornata grazie alla deviazione sulla traversa. Primi tre punti stagionali per un'Aurora Treia che ha giocato con buona intensità nonostante le tante assenze. Un risultato che serve a tenere alto il morale e a dare continuità alla buona prestazione offerta sette giorni prima.
Al termine dei novanta minuti il capitano dell'Aurora, Marina Fiorentini, ha voluto commentare la bella vittoria: "Oggi abbiamo affrontato la prima giornata di campionato contro un’avversaria che non conoscevamo affatto ma che si è dimostrata valida e con una buon tecnica. Gli ospiti hanno sviluppato buone trame di gioco ma noi siamo state più determinate. La nostra è una buona squadra, stiamo crescendo e lavorando nella giusta direzione. Oggi un grande applauso lo dedico a Giulia Mari che siglato quattro reti dimostrando un ottimo fiuto del goal. Ci stiamo trovando molto bene con mister Tedeschi e questo ci permette di lavorare in maniera ordinata. La nostra speranza è quella di migliorare costantemente, il campionato è lungo ma noi siamo fiduciose".
AURORA TREIA: Luca, Procaccini, Del Zoppo, Di Cato, Bernacchini, Capradossi, Fiorentini (71’ Sberna), Ceresani, Lo Presti, Mari, Aran (57’ Porcarelli). A disposizione: Capponi.
Allenatore: Luigi Tedeschi.
FORTUNA FANO: Saltarelli, Sebastianelli (71’ Tombari), Martini, Fronzi, Spadoni (68’ Pasqualetti), Cancellieri, Burani (45’ Gabbianelli), Arcangeloni (45’ Rovinelli), Ottaviani, Caselli, Casalini (45’ Torri). A disposizione: Lisci. Allenatore: Sira Secondini.
MARCATRICI: Mari 15', 28', 62' e 87'.
ARBITRO: Davide Gismondi – Sezione di Macerata.
NOTE: ammonite Capradossi e Fronzi, angoli 3-0, recuperi 0’ – 3’.
Nel corso del tempo, diverse personalità sportive locali e non si sono rivolte al Reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Camerino per affidarsi alle cure del primario Leonardo Pasotti, a cominciare dall’atleta Daniela Reina, l’attore Luca Zingaretti, l’ex portiere Luca Gentili, l’allenatore Fabio Micarelli per citarne alcuni.
Di recente il calciatore maceratese Federico Melchiorri. dopo essere stato operato i primi di ottobre dal dottor Pasotti a seguito di un infortunio riportato allo stadio Riviera delle Palme, in occasione del derby fra la Recanatese e la Samb, stamattina ha tolto i punti e iniziato la fisioterapia.
Il calciatore vanta una carriera ventennale tra i professionisti: ha giocato, tra le altre squadre, a Siena e Cagliari in serie A, a Pescara, Padova, Carpi e Perugia in serie B, a Giulianova, Ancona e Recanatese in serie C, mentre attualmente indossa la maglia della Recanatese in serie D.
“L’intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro con riparazione anche del menisco esterno è tecnicamente riuscito– spiega il dottor Leonardo Pasotti – La complessità dell’intervento era costituita dal fatto che all’atleta era stato già prelevato un tendine del ginocchio sinistro, dopo essere stato sottoposto due volte ad interventi a quello destro durante la sua militanza al Cagliari". "Stamattina, dopo aver tolto i punti, inizierà il recupero post-operatorio attraverso la fisioterapia e la riatletizzazione, che lo porterà nell’arco temporale di sei/otto mesi di nuovo all’attività sportiva".
A tal proposito vorrei ringraziare tutta la mia équipe, il dottor Angelo Leo direttore del Blocco Operatorio e il dottor Daniele Elisei, responsabile dei Blocchi Operatori dell’Ast di Macerata e anche dirigente U.S. Recanatese”. Federico Melchiorri, in segno di riconoscenza, ha poi regalato al dottor Pasotti la maglia della Recanatese autografata con tanto di ringraziamento.
La Maceratese incassa la prima sconfitta stagionale in modo beffardo, cadendo al 99' sul gol decisivo di Cornero della Sangiustese. Nonostante un recupero in extremis firmato da Cirulli, che aveva rimesso in pari il match, i biancorossi sono crollati nei minuti di recupero su un calcio piazzato. Un colpo duro da digerire per la squadra di Mister Possanzini, che però non si è mostrato eccessivamente preoccupato, pur riconoscendo i meriti dell'avversario.
"La Sangiustese ha meritato di vincere perché ha creduto nella vittoria più di noi – ha dichiarato Mister Possanzini a caldo –. Faccio i complimenti alla loro squadra. Questa è stata forse la partita casalinga in cui abbiamo creato di più, ma loro sono stati più bravi a concretizzare le occasioni".
Il gol subito in pieno recupero ha lasciato l'amaro in bocca all'allenatore della Maceratese, che ha parlato di una rete evitabile. "Abbiamo segnato con un'azione corale, andando in porta con quattro passaggi. Poi però, abbiamo preso un gol ‘da polli’ e dobbiamo accettarlo. Non sono preoccupato: siamo stati meno incisivi negli ultimi sedici metri, ma la squadra è arrivata spesso al tiro. Nonostante il rumore che viene da fuori, il gruppo crede fortemente nel nostro gioco".
Possanzini ha invitato a non fare drammi, ma ha sottolineato l'importanza di trarre una lezione da questa sconfitta: "Nel calcio e nello sport, la sconfitta fa parte del percorso. Dispiace perché la squadra ha giocato bene e ha creato più occasioni dell'avversario, che è una formazione forte, con i nostri stessi punti in classifica. Quando recuperi una partita, però, bisogna essere più concentrati e meno leggeri. Che ci serva da lezione, anche a me per primo".
Infine, Possanzini ha commentato anche un episodio chiave del match: un possibile rigore non assegnato sullo 0-0 per un intervento in scivolata di Herrera su Cognigni. "Ero lontano dall'azione, ma penso che le immagini siano abbastanza chiare", ha concluso l'allenatore.
La Maceratese avrà subito la possibilità di riscattare la sconfitta con la Sangiustese, ospitando mercoledì 16 ottobre la nuova capolista Chiesanuova per la gara di ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia. Calcio d’inizio alle ore 19:00, con i biancorossi chiamati a ribaltare l’1-0 dell’andata in favore dei treiesi.
(Foto di Francesco Tartari)
Vittoria di platino per la Halley Matelica, che priva dei “soliti” Mazzotti, Musci e Zanzottera, ma con un Arnaldo in più nel motore, strappa nel finale il successo sul campo della Braderm Roseto chiudendo così la mini-striscia di due sconfitte consecutive. Partita di sofferenza per i biancorossi, che però sono più lucidi nei minuti conclusivi e centrano un successo tutt’altro che scontato.
Inizio freddo da ambo le parti, con una Halley che sembra accusare le fatiche delle tre partite in otto giorni, soprattutto nelle polveri bagnate al tiro da fuori. I due coach, viste le assenze, usano tanto la difesa a zona per evitare problemi di falli e i biancorossi mal digeriscono quella insistita dei padroni di casa, che a cavallo tra primo e secondo quarto producono un parziale di 15-3 (27-13 al 12’). La Vigor tampona le perdite trovando energie preziose nell’ultimo arrivato Arnaldo (esordio da urlo quello della guardia brindisina) e pian piano inizia a rosicchiare il vantaggio accumulato dai biancoblu. Ed è proprio una tripla a fil di sirena dell’ex Salerno che riporta vicinissima la Halley al rientro negli spogliatoi per la metà di gara (39-37).
La partita si fa più ruvida nel terzo quarto. Panzini riporta la Halley a -1 (41-40 con tripla del play dorico al 22’) ma una fiammata del duo Maretto-Lestini ricaccia indietro i biancorossi, che però ora sembrano più pimpanti. E infatti la Halley corona una rincorsa iniziata di fatto a metà primo quarto a inizio quarto periodo con una bomba di Morgillo (51-53 a 8’ dalla sirena).
Ora la Braderm fatica tremendamente a trovare il canestro contro una difesa, quella vigorina, che ha cambiato marcia e basta che le percentuali salgono un minimo per aprire la forbice: le triple di Arnaldo e Panzini fanno salire la Halley al massimo vantaggio (57-62 a 5’ dalla fine), ma gli abruzzesi non mollano e i matelicesi si regalano l’ennesimo finale in volata. Stavolta, però, con un pizzico di fortuna, l’epilogo sorride a capitan Mentonelli e compagni: Maretto a 2” dalla sirena, infatti, avrebbe in mano anche la tripla per il pareggio, ma il suo tiro pesante non vede nemmeno il ferro e la Vigor può esultare per una boccata di ossigeno preziosa in questa fase della stagione così complicata: d’altronde, nel girone l’equilibrio regna sovrano e, nonostante tutto, la Vigor è a sole due lunghezze dal gruppetto che guida la graduatoria.
Così coach Trullo a fine partita: «Considerando la situazione in cui siamo, abbiamo fatto una buona partita, di carattere e lucidità nel finale. Nei primi due quarti abbiamo costruito spesso buoni tiri facendo poco canestro. Non segnava nessuno, meno male che segnava Arnaldo, che è stato in campo molto di più di quello che avevamo immaginato, ma se lo è meritato con la bella prestazione che ha saputo tirare fuori. Strada facendo siamo saliti in difesa aggiustando alcune cose, abbiamo subito un po’ troppo gli 1vs1 sui cambi ma quello è figlio del poco lavoro di squadra che riusciamo a fare attualmente. Ridotti così non abbiamo nelle corde partite ad alto ritmo e alto punteggio, per cui dobbiamo salire di colpi in difesa. In quest’ottica, Civitanova, che affrontiamo domenica prossima, è la squadra peggiore da incontrare in questo momento: hanno alcuni ottimi giocatori ma soprattutto atletismo e coralità che li rendono forse ancora più forti dello scorso anno. Noi speriamo di riuscire ad inserire un lungo al più presto, altrimenti andare avanti così alla lunga è complicato».
BRADERM ROSETO-HALLEY MATELICA 67-70
ROSETO: Arienti 9, Caprara, Morigi 2, Cocciaretto, Perella 8, Maretto 24, Bini 2, Cecchetti ne, Mazzarese 11, Lestini 11. All.: Castorina
MATELICA: Arnaldo 20, Rolli, Panzini 16, Eleonori ne, Mentonelli 4, Dieng 10, Morgillo 13, Ferretti ne, Mazzotti ne, Riccio 7, Gaeta ne, Musci ne. All.: Trullo
La Banca Macerata Fisiomed si arrende, dopo due ore di gioco, per 3-1 alla SmartSystem Essence Hotels Fano e lo fa con più di qualche rammarico nella cornice infuocata del Palas Allende. La mancanza del cosiddetto killer istinct e la (sempre citata) continuità sono due aspetti che serviranno alla squadra per smuovere lo zero della classifica e per iniziare a sognare già dai prossimi turni successivi.
Coach Castellano opta per Marsili in regia opposto all’ex di turno Ferri, Ottaviani- Valchinov sono gli schiacciatori, Fall e Berger in posto 3, Gabbanelli libero. Fano si presenta invece con Coscione-Marks nella diagonale principale, Roberti-Merlo in posto 4, Acuti con l’esperto Mengozzi al centro, Raffa in seconda linea.
La spinta del pubblico fanese carica i padroni di casa che partono meglio: 8-4 in avvio. Macerata non vuole far da spettatrice, Berger piazza tre monster blocks che, assieme a quello di Valchinov, portano il punteggio su 10-12. Il muro della Banca Macerata Fisiomed è scatenato, Fano non sa come superarlo e Roberti viene sostituito sul 10-14 dallo sloveno Klobucar. Berger è l’MVP indiscusso del primo set, è suo l’ace dell’11-16. Due nastri consecutivi del neoentrato Mandoloni spingono Fano, ma l’andamento rimane positivo per i maceratesi che chiudono in scioltezza 19-25.
Si riparte in equilibrio, la spostata di Bara Fall porta le squadre sul 3-3. La battuta tattica di Coscione mette in difficoltà Macerata, Castellano è costretto a chiamare time-out dopo l’errore in attacco dalla seconda linea di Ferri (8-4). Gabbanelli è attentissimo in difesa ma i suoi compagni sprecano ancora: l’attacco out di Valchinov porta Fano al +5, 12-7. La griddy dance di Bara Fall sveglia Macerata, 12-12 in un battibaleno. Il cambio-palla delle due squadre è fluido, il possibile 20-21 viene sprecato dopo una disattenzione nella metà campo maceratese ed è subito 22-20. Fall risponde bene al centro e in battuta, 23-23. Ferri ha la palla per chiudere, Roberti ci riesce: 27-25.
Terzo set. Cavasin per Ferri in posto 2. Pasticci e molta tensione in campo, le due squadre necessitano di sbloccarsi: Valchinov, al terzo tentativo, segna il +2 ospite (2-4). Lo stesso bulgaro è on fire, sigla in pipe il 7-8. Super Marsili in difesa, Merlo spara fuori e obbliga Fano al primo time-out del parziale sull’8-11. L’errore di Mengozzi allarga il divario (11-15), Macerata s’inceppa in P3, ma è sempre Fall a sistemare le cose: 14-16. Marks si risveglia dal torpore, la sua battuta propizia il 21- 19. Finale thriller, è sempre Roberti a chiudere col muro del 25-22.
Quarto set. Castellano prova Ichino come opposto. Regna l’equilibrio al Palas Allende: Roberti, da seconda linea, decide di spingere la sua squadra verso un importante +4, 10-6. Macerata ha bisogno di rientrare ma i muri non arrivano più, non ci vuole la pestata di Ottaviani che vale il 12-8. Valchinov fa fatica, la Banca Macerata Fisiomed di conseguenza: il coach campano chiama a sé i suoi sul 15-9. Marks è un altro giocatore rispetto a inizio partita, sigla lui la diagonale del 18-12. Berger prova a svegliare i suoi, è suo il muro imponente del 19-14. Purtroppo, nulla da fare: Ottaviani sbaglia il servizio per il 25-17 locale.
Federico Domizioli, secondo allenatore: “Abbiamo fatto una partita un po’ opaca, il ruolo di opposto è ancora vacante, anche per la condizione fisica dei ragazzi. Sicuramente questa sera abbiamo avuto un’occasione ghiottissima, la nostra occasione, che purtroppo non abbiamo sfruttato. Nel primo set, abbiamo approfittato del difficile approccio di Fano alla gara, poi loro hanno registrato qualcosa e noi, senza la possibilità di chiudere azioni lunghe con colpi efficaci, facciamo fatica a durare per tutto l’arco della partita.”
Un grande Chiesanuova rifila 3 reti all’Urbino, al Comunale “Sandro Ultimi” conquistando meritatamente la vetta del Campionato Regionale di Eccellenza. Una vittoria meritata acquisita nel primo tempo, dove un Urbino troppo distratto ha accusato il colpo del ko. Cade l’imbattibilità del Chiesanuova dopo 690’ tra Coppa Italia e Campionato. I biancorossi vincono pur lamentando assenze pesanti, Trabelsi, Morettini, Ajradinoski: infortunati – Corvaro svincolato in settimana, mentre Tanoni e Sbarbati in panchina per le non perfette condizioni fisiche.
Primo tempo in cui la squadra ospite inizia meglio, al 4’ un tiro di Boccioletti da buona posizione terminava sulla destra di Fatone. Tuttavia è solo un’illusione poiché è il Chiesanuova di Mr. Mobili ha passare in vantaggio. Al 11’ Pasqui dalla destra mette in area per l’inserimento di Carnevali, ma la palla contesa con i difensori dell’Urbino, arrivava Persiani come un falco che con un tiro delizioso sigla il vantaggio sulla destra di Alessandroni. Sulle ali dell’entusiasmo i ragazzi di Mobili trovano il raddoppio. Sfruttando un grave malinteso tra Boccioletti e Alessandroni, Pasqui fa 2-0 al 15’. Risponde l’Urbino al 18’ con il capitano Della Bona, con la palla che termina di poco sul fondo. La partita non regala più emozioni, fino a quando i padroni di casa chiudono la partita, ancora con un incontenibile Pasqui, che dalla destra al 38’ calciava forte sul primo palo, trovando un sorpreso Alessandroni, il quale tocca la sfera ma non riesce ad evitare il 3-0. Al 2’ di recupero arriva una reazione di orgoglio dagli ospiti: sullo sviluppo di una punizione il capitano Della Bona tenta un pallonetto che si infrange sul palo.
La ripresa si apre con una tripla sostituzione per l’Urbino, con un atteggiamento più propositivo, ed al 60’ quando i ragazzi di Mr. Mariani riaprono la partita; Pierpaoli recupera una palla in area sulla sinistra, mette in mezzo per l’inserimento di Montesi che realizza il 3-1. Il gol riaccende i gialloblù che al 66’ vanno vicini al secondo gol, stavolta con un bel pallone di Montesi in area, per Pierpaoli che da buona posizione, spara sopra la traversa. L’Urbino ci prova ancora con Montesi e Boccioletti, ma la super difesa del Chiesanuova fa una buona guardia. Il Chiesanuova al 73’ sfiora la 4^ marcatura, si invola in contropiede il tandem Mongiello-Persiani che mancano malamente il bersaglio. Al 75’ ancora i ragazzi di Mobili mancano la realizzazione con Persiani, che da buona posizione si fa recuperare dai difensori. Nei minuti di recupero ci prova Bardeggia, ma il suo tiro defilato viene ben parato da Fatone. Nel finale tripudio sugli spalti dai tifosi del Chiesanuova per la conquista del primato in classifica.
La CBF Balducci HR bagna l’esordio casalingo con il migliore dei risultati, battendo 3-0 la Bam Mondovì e ottenendo così il secondo successo pieno consecutivo nella seconda giornata di Serie A2 Tigotà. Risultato quasi mai in bilico se non nel terzo set, quando le piemontesi danno del filo da torcere a Fiesoli e compagne per poi subire la rimonta veemente delle padrone di casa che chiudono subito la sfida: 9 muri, 6 ace e i 27 errori punto delle ospiti spianano la strada alla formazione di coach Lionetti. MVP di turno il libero Giulia Bresciani con un’ottima prova in ricezione e tante difese, Mazzon è la top scorer con 13 punti all’attivo, in doppia cifra anche Caruso (5 muri) e Decortes (12), molto positiva in battuta.
Nel primo set le arancionere mettono subito in difficoltà le piemontesi grazie ad un servizio efficace (2 ace) e un solido muro (4), il resto lo fanno Fiesoli e Decortes con 5 punti a testa: 25-14 il finale. Secondo parziale in cui Mondovì tiene testa alle maceratesi fino a metà set, salendo in attacco, ma poi deve cedere ancora ai colpi di Decortes (6) e Mazzon (5), complici anche gli 11 errori punto piemontesi (25-17). Terzo set inizialmente in salita per la CBF Balducci HR (2-7), poi la rimonta che chiude la sfida con l’ingresso di Bulaich, i muri di Caruso e i colpi di Mazzon (25-21).
LA PARTITA
Coach Lionetti riparte con Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Fiesoli, Bresciani libero. Per coach Basso in campo Schmit-Berger, Catania-Tresoldi, Viscioni-Lancini, Giubilato libero.
Partenza sprint per la CBF Balducci HR che va subito sul 5-1 col servizio di Decortes e i muri di Fiesoli e Battista e ancora sul 7-2 con Mazzon. Berger guadagna il -3 (9-6) ma Decortes mura e contrattacca per il 12-6, Fiesoli fa 13-6 e anche l’ace del 16-8. Berger colpisce l’asta da posto quattro (18-9) e arriva pure l’ace di Mazzon (19-9): la centrale si esalta anche in difesa e Caruso firma il 21-9 prima a muro poi in fast. C’è l’ace di Viscioni (21-12), le arancionere tengono le 10 lunghezze di vantaggio con Decortes e Fiesoli chiude 25-14 in lungolinea.
Nel secondo set Mondovì prova a reagire (4-5 con Lancini) ma poi arriva un break arancionero che riporta subito Fiesoli e compagne a +3 (7-4). Decortes non trova la riga (8-7) e l’errore di Battista più il pallonetto di Viscioni firmano il controsorpasso piemontese (10-11). Fiesoli e Decortes riportano avanti la CBF Balducci HR (14-13), entra Bosso per Lancini ma sbaglia (15-13): Decortes spinge sull’acceleratore in contrattacco e al servizio con l’ace del 20-15, Mazzon fa altrettanto in fast per il 23-16 e il 24-17, più l’ace conclusivo del 25-17.
Parte forte Mondovì (c’è Bosso in campo) nel terzo set con il turno al servizio di Viscioni (0-5), le piemontesi ci credono e vanno sull’1-7 complice anche un calo di tensione arancionero con tre errori punto. Lionetti inserisce Bulaich per Battista, Berger sbaglia (4-8) ma anche Decortes (4-10) poi Caruso piazza l’ace del 7-11, la tedesca commette un nuovo errore in attacco ed è 9-12. Decortes trova un altro ace (10-12), Bonelli mura (12-13) e Bulaich inventa il 13-13. Caruso aggancia murando Berger (15-15) e poi firmando altri tre muri consecutivi per il 20-17, Viscioni non molla fermando Decortes (21-20) ma l’opposta arancionera si rifà subito (22-20). Bonelli libera Mazzon in primo tempo (23-21), Bosso sbaglia (24-21) e il mani out sancito dal video check chiude la contesa 25-21.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bresciani (L), Battista 3, Morandini, Bonelli, Mazzon 13, Orlandi n.e., Bulaich 2, Braida n.e., Busolini (L), Fiesoli 7, Sanguigni n.e., Caruso 10, Decortes 12. All. Lionetti
BAM MONDOVI’: Fini, Lancini 3, Giubilato (L), Bosso 5, Viscioni 10, Marengo n.e., Catania 4, Deambrogio n.e., Tresoldi 7, Berger 6, Schmit 6, Manig. All. Basso
Parziali: 25-14, 25-17, 25-21
INTERVISTE
Valerio Lionetti (head coach CBF Balducci HR Macerata): “Nel terzo set abbiamo approcciato male, abbiamo commesso diversi errori, siamo stati un po' costretti dalla foga per alcuni momenti a fare qualcosa che non è nelle nostre corde e invece poi secondo me siamo stati molto più bravi dei primi due set ad avere la pazienza giusta e a metterci la testa per poter recuperarlo. Quindi, in realtà, sono più contento del terzo set per quanto abbiamo approcciato male all'inizio che degli altri due in cui abbiamo giocato secondo me una buona pallavolo.”.
Giulia Bresciani (libero CBF Balducci HR Macerata): “Nei primi due set sicuramente siamo state più ciniche, abbiamo ridotto maggiormente gli errori. Abbiamo iniziato il terzo un po' contratte e abbiamo commesso qualche errore di troppo, anche gratuito e ovviamente abbiamo permesso a loro di rimanere più lì. Poi sul finale ci siamo riprese e abbiamo soprattutto ridotto gli errori, messo più di ordine in campo e il risultato si è visto.”.
Asia Bonelli (palleggiatrice CBF Balducci HR Macerata): “C’è stato un calo di tensione nel terzo set che ci può stare, poi siamo state brave a restare lì con la testa nonostante il livello delle avversarie si fosse alzato. Abbiamo sistemato le cose semplici e ne siamo uscite, questa è la forza di questa squadra e del gruppo. Sono contenta di aver conquistato i primi tre punti anche in questo palas che è casa nostra”.
Buona la prima per la Maceratese femminile, che al debutto stagionale nel campionato di Eccellenza conquista i primi 3 punti in classifica sul campo della Polisportiva Mandolesi.
Le ragazze di Claide Torresi sono scese in campo con grinta e determinazione, chiudendo la gara con un punteggio finale di 0-7 che lascia molto ben sperare in vista del prosieguo della stagione.
In un autentico pomeriggio da incorniciare, la nota più lieta per le biancorosse arriva dalla centrocampista classe 2010 Lorena Leskaj, che a distanza di pochi giorni dall'esordio in Nazionale albanese Under 15 festeggia al meglio il debutto in prima squadra segnando il gol che chiude definitivamente i conti tra le due squadre.
Marcatori:
- autogol
- Stollavagli (2)
- Fermani
- Micheloni
- Salvucci
- Leskaj
Si è svolta a Roma, oggi,13 ottobre, alla presenza del presidente del CONI Giovanni Malagò e del presidente della Federazione Italiana Scherma Paolo Azzi, la Cerimonia delle Onorificenze della Scherma che ha premiato gli atleti, i tecnici ed i dirigenti che si sono distinti per l'apporto dato alla propria associazione sportiva, al territorio di appartenenza ed all'Italia.
Simonetta Pettinari, attuale presidente Onorario della Macerata Scherma ASD, è stata insignita del Distintivo d'Argento riservato ai dirigenti delle associazioni sportive per il suo quarantennale impegno a favore della scherma maceratese. E' stata infatti tra i soci fondatori della Macerata Scherma nel 1984, da allora ha sempre ricoperto con grande dedizione ruoli tecnici e dirigenziali nell'associazione. Oggi il suo prezioso lavoro viene riconosciuto dalle più alte cariche della Federazione Scherma e del CONI.
Una grande soddisfazione non solo per Simonetta Pettinari, ma anche per tutto lo sport maceratese, dove la scherma sta ritagliandosi crescenti spazi di appezzamento e di crescita soprattutto tra le famiglie con figli che frequentano la scuola dell'obbligo, a discapito delle limitazioni strutturali e di visibilità rispetto ad altre discipline sportive del capoluogo.
Dura sconfitta per la Civitanovese, che al Polisportivo viene superata con un netto 3-0 dalla Forsempronese, nella sesta giornata di Serie D.
L'avvio di gara vede gli ospiti subito protagonisti. All'8', Petrucci si supera con una parata prodigiosa su un colpo di testa ravvicinato che sembra destinato in rete. La Forsempronese continua a premere e al 13' Casolla manca di un soffio l'appuntamento col gol. Al 20', ancora Casolla spreca una ghiotta occasione in area. La Civitanovese tenta di reagire con un'azione pericolosa al 27', quando Esposito serve Brunet in area, ma il tentativo viene murato dalla difesa avversaria. È la Forsempronese a sbloccare il match al 44': Casolla risolve una mischia in area e insacca alle spalle di Petrucci, portando gli ospiti in vantaggio. Ospiti che sfiorano anche il raddoppio nel recupero del primo tempo, ma Petrucci è ancora una volta reattivo e nega la rete.
Nel secondo tempo, la Forsempronese continua a cercare il gol del raddoppio. Casolla si rende nuovamente pericoloso all'11', ma Petrucci mantiene la sua squadra in partita. Al 21', la Civitanovese sfiora il pari con una punizione di Esposito, ma Bianchini si distende bene e respinge. Al 35' arriva il raddoppio ospite: Torri sorprende Petrucci e insacca il 2-0, mettendo una seria ipoteca sul match. La Civitanovese tenta di reagire, ma al 43' Satalino, lanciato in contropiede, chiude definitivamente la partita siglando il terzo gol per gli ospiti.
Una sconfitta pesante per la Civitanovese, che non riesce a dare continuità alla vittoria di Avezzano, mentre la Forsempronese dimostra una superiorità netta sia in fase offensiva che difensiva, e si porta a -1 dalla capolista Chieti.
(Foto di Enio Torresi)
La Cucine Lube Civitanova torna al successo in campionato, sale a 6 punti in classifica e mantiene l’imbattibilità interna. All’Eurosuole Forum, davanti a 3500 tifosi intervenuti per il confronto del 3° turno di andata della Regular Season, il collettivo biancorosso di Giampaolo Medei esorcizza in tre set (25-20, 25-22, 25-22) la Mint Vero Volley Monza di Massimo Eccheli, squadra che lo scorso anno aveva espugnato per ben tre volte il quartier generale cuciniero. L’affermazione di capitan Balaso e compagni rilancia le ambizioni marchigiane a una settimana dal blitz al Pala Agsm AIM contro Rana Verona, in programma domenica 20 ottobre (ore 16 con live streaming iniziale su Raiplay e prosecuzione in diretta TV su Rai 2). Nella 4ª giornata i giganti brianzoli cercheranno conforto tra le mura amiche dell’Opiquad Arena, ma ad attenderli, domenica prossima alle 19, c’è il derby contro l’Allianz Milano con diretta DAZN.
Civitanova si dispone con Boninfante in cabina di regia e Lagumdzija terminale offensivo, Bottolo e Loeppky laterali, Chinenyeze e Gargiulo al centro, Balaso libero. Monza in campo con Kreling al palleggio e Szwarc opposto, Rohrs e Marttila in posto quattro, Di Martino e Beretta al centro, Gaggini libero.
A fare la differenza nel primo sono i 10 punti di uno scatenato Lagumdzija (9 su 9 in attacco e 1 block), fondamentali per un attacco di squadra con l’82% di positività grazie anche al 5 su 5 di Loeppky. Il secondo parziale ricorda una partita a scacchi. Anche se la Lube riceve meglio, sono gli episodi a rompere l’equilibrio: i servizi di Loeppky, un muro di Lagumdzija e l’incisività di Bottolo. Nel terzo set, il meno brillante in attacco, il servizio (2 ace) e il muro (3 i vincenti) aiutano i padroni di casa a rimontare 5 punti e a chiudere il match.
Lagumdzija chiude da MVP e top scorer (19 punti con il 70% 2 ace e 3 muri), in doppia cifra anche Loeppky (10). Sul fronte opposto i più prolifici sono Marttila (12) e Szwarc (10). Le statistiche dei fondamentali legittimano il successo dei biancorossi, più incisivi in attacco e in battuta, più solidi nel muro-difesa e in ricezione. Ai brianzoli il merito di restare in corsa nei singoli set.
LA GARA
In avvio la Lube stringe i denti e aggancia più volte gli ospiti, impedendo la fuga, per poi mettere il naso avanti (9-8). Si lotta punto a punto tra sorpassi e controsorpassi fino al +2 targato Loeppky (13-11). Il primo strappo importante arriva con il muro di Gargiulo (16-13). Un fallo di posizione illude i brianzoli (17-16), la reazione biancorossa e un parziale di 4 a 0 rimettono le cose a posto (21-16). Sul 23-18 la Lube cambia diagonale. Il set si chiude 25-20 con l’errore al servizio di Monza. Il mattatore è Lagumdzija (10 punti e 100%).
Il secondo set si apre sul filo dell’equilibrio e le squadre rispondono colpo su colpo- Sul 17-17 tra gli uomini di Eccheli entra in campo per alcuni scambi l’ex capitano biancorosso Juantorena. Gli ospiti trovano il break con il mani out di Marttila (17-19). Sul 20-21 la Lube confeziona il pallone del pareggio, ma lo scontro fortuito tra Balaso e Boninfante impacchetta un regalo per i brianzoli (20-22). L’appuntamento con il pari è solo rimandato e arriva con il mani out di Bottolo (22-22). Il successivo ace di Loeppky vale il sorpasso (23-22), il muro di Lagumdzija e il mani out di Bottolo consegnano il set ai marchigiani (25-22).
In apertura del terzo atto i cucinieri denunciano un calo (4-9). Sul 7-10 Medei getta nella mischia Orduna e Dirlic per diversificare il gioco. Sul 10-13 torna in campo la diagonale titolare. Lo show di Bottolo rimette in corsa Civitanova (12-13), l’invasione di Kreling, ravvisata dal Video Check, rimette in parità il set (14-14). La Lube mette il naso avanti sull’attacco out di Szwarc (17-16). Medei manda in campo Poriya e l’iraniano lo ripaga con l’ace del 19-17. Monza resta attaccata al match (20-20), ma un errore degli ospiti rimanda i cucinieri sul +2 (23-21). L’ace di Lagumdzija chiude i giochi (25-22).
Cucine Lube Civitanova – Mint Vero Volley Monza 3-0 (25-20, 25-22, 25-22)
CIVITANOVA: Lagumdzija 19, Bottolo 9, Chinenyeze 5, Boninfante 2, Loeppky 10, Gargiulo 4, Bisotto (L), Orduna 0, Balaso (L), Hossein Khanzadeh 1, Dirlic 1. N.E. Nikolov, Tenorio. All. Medei.
MONZA: Marttila 12, Di Martino 5, Szwarc 10, Rohrs 5, Beretta 6, Kreling 0, Juantorena 0, Lawani 0, Mancini 0, Gaggini (L). N.E. Lee, Taiwo, Picchio. All. Eccheli. All. Eccheli
Arbitri: Rossi e Puecher
Note: durata set: 25’, 31’, 29’. Totale: 1H 25’. Civitanova: errori al servizio 16, ace 4, muri 7, attacco 51%, ricezione 58% (30%). Monza: errori al servizio 14, ace 2, muri 4, attacco 45%, ricezione 40% (16%). Spettatori: 3.455. MVP: Lagumdzija.
La prima sconfitta in campionato arriva nella maniera più dolorosa possibile per la Maceratese. I biancorossi, dopo aver rimontato al 89’ con Cirulli il vantaggio della Sangiustese con Handzic, cadono al 99’, sull’ultima azione del match, sul tocco vincente di Cornero.
Possanzini ritrova Oses dopo la squalifica e lo schiera sulla trequarti al fianco di Nasic e Albanesi. Gaindomenico, privo dell’ex di turno Di Ruocco, ritrova bomber Handzic in attacco.
Parte meglio la Maceratese, con Albanesi che al 2’ di gioco mette in mezzo un pallone velenoso dalla sinistra. Cognigni e Nasic si disturbano un po’ a vicenda e non riescono a trovare la porta da pochi passi. Risponde la Sangiustese al 10’, con Handzic che si ritrova un pallone al limite dell’area dopo un errore in uscita avversario e calcia a giro di sinistro. Palla di poco a lato. Al 25’ Cognigni si invola verso la porta avversaria e cade in area di rigore sull’intervento in scivolata di Herrea. Il signor Lautuga di Pesaro ammonisce il capitano biancorosso per simulazione. La Sangiustese ha una doppia occasione con l’under Gaspari, che però in entrambe calcia male. Sulla punizione di Vanzan bloccata da Rossi si chiude sullo 0-0 il primo tempo.
Nella ripresa la Maceratese ha subito due ghiotte occasioni: al 4’ Oses mette la testa sul tiro cross di Albanesi ma la palla finsice sopra la traversa. Al 14’ Albanesi raccoglie in area un lancio lungo di Lucero ma Rossi, anche con un po’ di fortuna, riesce a sbarrargli la strada. La Sangisutese punisce alla sua prima occasione della rirpesa: Tulli trova bene Handzic in area che, lasciato forse un po’ troppo libero, controlla col petto e lascia partire un sinistro al volo imparabile per Gagliardini. La Maceratese prova a reagire, con un colpo di testa di Lucero che però finisce a lato. Al 26’ Sangiustese vicina al raddoppio, con la sponda di Grassi raccolta da Maquisse che dal limite dell’area però calcia sopra la traversa. Al 36’ Gagliardini deve distendersi per deviare in corner il tentativo da fuori da parte di Tulli. Due minuti dopo, sulla sponda di Cognigni, il tiro a botta sicura di Barcciatelli dalla zona del dischetto viene murato dalla retroguardia rossoblù. La Rata insiste e al 44’ Vrioni si gaudagna il fondo e trova sul secondo pallo Cirulli che di testa segna il gol del pareggio. I biancorossi, galvanizzati dal gol del pareggio, si rigettano in avanti per cercare anche la rete del vantaggio. L’arbitro assegna 4 minuti di recupero, che vengono prolungati per ulteriori sostituzioni e infortuni. La Maceratese concede in maniera ingenua una punizione dal limite allo scadere e Cornero, al minuto 99, devia in rete il cross tagliato di Crescenzi per il 2-1 definitivo.
Arriva dunque il primo ko in campionato per la Maceratese, che rimane ferma a 13 punti e si fa agganciare in classifica proprio dalla Sangiustese. I biancorossi scivolano al secondo posto e vengono scavalcati dal Chiesanuova, vittorioso per 3-1 ai danni dell’Urbino.
(Foto di Francesco Tartari)
Il Tolentino batte per 2-0 allo stadio Del Conero i Portuali nella sfida valevole per la sesta giornata del campionato di Eccellenza Marche. A decidere il match la rete di Tortelli e l'autogol in pieno recupero di Candolfi. Tre punti che sanno d'ossigeno per i cremisi che si portano a 7 punti in classifica (tutti conquistati in trasferta), scavalcando proprio gli avversari odierni che restano fermi a quota 6.
Tra le fila ospiti Passarini lancia dal primo minuto Stricker (2005) e Capezzani alle spalle di Moscati. Padroni di casa con Gioacchino come principale terminale offensivo, supportato da Franca, Lucesoli e De Marco.
LA CRONACA - Primo tentativo del Tolentino al 13' con Tortelli che dalla distanza non inquadra lo specchio. Al 16' calcio di rigore in favore dei cremisi per un intervento in netto ritardo su Strano. Dal dischetto si presenta proprio il rientrante Capezzani che calcia alle stelle. Si tratta del secondo penalty sbagliato su due calciati in stagione per la formazione ospite.
Passato lo spavento, i Portuali si affacciano in avanti con il bel tiro di De Marco su cui Bucosse si oppone con la mano aperta in tuffo. A mantenere le redini del possesso palla è, però, il Tolentino.
Al 37' i ragazzi di Passarini ci riprovano dalla distanza con Badiali, ma anche in questo caso la stoccata di prima intenzione termina sopra la traversa. Il Tolentino colleziona corner a iosa senza mai rendersi veramente pericoloso.
Al 40' Santino alza troppo il pallonetto su ottima imbucata di Capezzani. Predominio territoriale ma sterilità offensiva per gli ospiti. Al riposo si va sullo zero a zero.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa Passarini inserisce subito Lovotti per Moscati, sin troppo evanescente quest'oggi. Al 49' clamorosa chance gettata alle ortiche da De Marco per i Portuali.
Tutto nasce da un sanguinoso pallone perso da Salvucci sugli sviluppi di corner che avvia il contropiede a campo aperto "2 contro 1" dei padroni di casa. Ripartenza condotta magistralmente sino al tocco a tu per tu di De Marco con Bucosse, spedito a lato.
Come suole la più tradizionale legge del calcio, "gol mangiato, gol subito". Nel ribaltamento di fronte il Tolentino passa in vantaggio. È Tortelli a finire sul tabellino dei marcatori con un tiro velenoso dal limite che sorprende Tavoni.
Dopo il vantaggio il Tolentino si mette sulla difensiva, mentre i dorici alzano il proprio baricentro. Capezzani - non ancora al 100% fisicamente - termina la propria autonomia, al suo posto entra Tizi.
Tra gli ospiti rubano l'occhio le avanzate tonanti palla al piede di Tomassetti, ottimo anche in fase di chiusura degli avanti avversari. L'adattamento come centrale difensivo, voluto dall'allenatore cremisi, pare procedere bene.
Nel Tolentino fa il suo esordio stagionale anche Cicconetti, sinora rallentato dai problemi fisici. Al 75' Stricker si trova il pallone sui piedi all'altezza del dischetto dopo un batti e ribatti sugli sviluppi di punizione, ma centra un difensore che alza la sfera in angolo.
Nel finale i ritmi scendono vertiginosamente con parecchie interruzioni. Tant'è che l'arbitro concede 7 minuti di recupero. Nel secondo i Portuali sfiorano il pari con una bella girata volante di Testoni. E, ancora una volta, dopo l'occasione sprecata subiscono gol nell'azione successiva.
Salvucci viene lasciato libero di penetrare nella difesa di casa sulla fascia destra e mette in mezzo un pallone che viene deviato nella propria rete da Candolfi (94'). Un autogol che chiude la contesa. Il Tolentino torna a correre.
Cristiano Militello, volto noto di Striscia la Notizia e celebre per la sua rubrica "Striscia lo Striscione", ha passeggiato tra le bancarelle del tradizionale mercatino de "Il Barattolo" a Macerata. Militello è stato uno dei protagonisti della giornata di sabato all'Overtime Festival, dove ha presentato il suo libro dall’irriverente titolo "Giulietta è 'na zoccolaforever". L
'evento, svoltosi alle 18:30 in piazza Cesare Battisti, è stato moderato da Nicola Calzaretta, giornalista del Guerin Sportivo. Nel libro, Militello raccoglie alcuni degli striscioni più esilaranti visti negli stadi italiani, mostrando il lato più ironico e creativo dei tifosi.
Oltre a partecipare attivamente al festival, ha approfittato della sua permanenza in città per registrare interviste con i cittadini maceratesi, che andranno in onda su Canale 5 fra due settimane all'interno della sua rubrica. Nel pomeriggio, essendo in programma il match di campionato Maceratese-Sangiustese alle 15:00, Militello sarà anche allo stadio Helvia Recina Pino Brizi per intervistare i tifosi prima della partita.
Termina con una sconfitta la settimana horribilis della Cluentina (infortuni dei portieri e dimissioni improvvise dell’allenatore, sostituito dal vice Salvucci) di cui si avvantaggia un Monticelli finora a secco di vittorie. Giornata caldissima, quasi agostana che condiziona l’avvio di gara vissuto su ritmi piuttosto blandi.
Nella prima frazione di gioco si fanno preferire gli ascolani di mister Settembri guidati dalle folate di Petrucci, dall’incisività di Filiaggi e dalla pericolosità dell’eterno Galli. La prima occasione dell’incontro arriva al 10’: cross di Mariani Gibellieri dalla destra e conclusione di testa di Mattei che trova Amico reattivo e pronto a bloccare.
Al 14’ è protagonista la Cluentina con l’opportunità più spettacolare del primo tempo: meraviglioso lancio a tagliare da sinistra a destra di Giaconi che pesca Torresi il quale penetra in area e conclude di potenza: il portiere Castelletti non riesce a trattenere poi la difesa sbroglia. Altre due opportunità per il Monticelli: al 23’ Petrucci crossa in area per Galli che manca di pochissimo la conclusione di testa; al 28’ bella apertura per Filiaggi che scatta sul filo del fuorigioco poi conclude di potenza con Amico che, d’istinto, devia in corner.
È il preludio al gol (35’) che vede ancora protagonista la coppia Filiaggi-Galli: cross del primo dalla destra e incornata perfetta del secondo sulla quale Amico non può nulla. Nel secondo tempo Salvucci toglie Trobbiani ed inserisce Mancini cercando, in tal modo, di alzare il baricentro della Cluentina; nel contempo l’ingresso di Del Rosso (all’esordio stagionale dopo il grave infortunio) al posto di Giaconi è utile a garantire maggior profondità sulla catena di sinistra.
La mossa è azzeccata tanto che, almeno nella prima mezz’ora, si gioca quasi esclusivamente nella metà campo ascolana. Tuttavia ai biancorossi manca spesso incisività negli ultimi metri e la squadra fa una gran fatica a concludere in porta. In tal modo tanto dominio sul piano del gioco non riesce a tradursi nella concretezza del gol. Al 60’ un calcio d’angolo di Mancini trova Menghini a deviare di testa ma Castelletti blocca senza difficoltà; nei dieci minuti successivi la Cluentina colleziona una serie di corner ma non riesce a sfruttarne nessuno: al 71’, a seguito di uno di tali calci d’angolo, si accende una mischia in area dove un difensore ascolano tocca probabilmente il pallone con una mano ma l’arbitro preferisce sorvolare.
Gli ultimi squilli della partita sono del Monticelli con due ripartenze: al 76’ un bel cross di Galli trova Marini pronto alla deviazione in rete, ma Amico riesce a deviare in angolo; all’85’ traversone di Petrucci, nuova conclusione di Marini e nuova ribattuta di Amico quindi la palla finisce sui piedi di Galli che spara altissimo.
La Cluentina esce dal “Tonino Seri” con le pive nel sacco ma sono diversi gli elementi positivi che emergono da questa sconfitta: in primo luogo la crescita di Mancini che sembra finalmente tornato ai suoi livelli standard e che, quando avrà i novanta minuti nelle gambe, potrà fare, come sempre, la differenza; si è visto finalmente in campo Matteo Del Rosso, giocatore di almeno una (se non due) categorie superiori, autore di una prestazione spavalda, con tanta corsa e tante buone indicazioni per il futuro; il carattere e la maturità di tutti i giocatori – nessuno escluso – che hanno dimostrato per l’ennesima volta di saper reagire alle tante avversità di questo primo scorcio di campionato.
Concetti condivisi dal presidente Massimiliano Marcolini: "viviamo un momento di grande difficoltà, questo è scontato, ma la squadra ha risposto con una buona prestazione, soprattutto nel secondo tempo. In fondo il Monticelli ha tirato in porta due volte soltanto mentre noi siamo stati quasi sempre, più che nella metà campo avversaria, direi addirittura nella trequarti. Poi, è chiaro, se non segni non vinci e spesso non pareggi neanche. Ne usciremo come sempre con il lavoro, allenandoci intensamente mentre, per quanto riguarda la società, stiamo cercando una guida tecnica appropriata a quella che è la nostra realtà. La prossima settimana dovremo rimboccarci le maniche tutti, nessuno escluso".
Anche Il capitano Marco Menghini sottolinea la reazione della squadra alle difficoltà del momento: "è stato il classico fulmine a ciel sereno, non ce lo aspettavamo. Di fatto la notizia è arrivata solo due giorni prima della partita ed è una situazione difficile da gestire, soprattutto per una squadra giovane come la nostra. Di positivo c’è il fatto che abbiamo dato tutti il massimo e la reazione c’è stata. Forse l’approccio ne ha un po’ risentito, è mancata un pizzico di aggressività all’inizio ma, con lo scorrere dei minuti, abbiamo giocato sempre meglio: ciò sta a significare che la squadra c’è ed è viva".
Mister Simone Salvucci è sconsolato, avrebbe voluto un risultato diverso, proporzionale alla qualità della prestazione: "non era facile, viste le condizioni di partenza. Tuttavia debbo fare i complimenti a tutti i ragazzi perché hanno reagito da squadra vera, fatta da veri uomini. L’avversario di oggi era affamato di punti ed è una squadra la cui classifica di certo non rispecchiava il suo valore, oggi si è visto benissimo. Dispiace perché avremmo decisamente meritato il pareggio tanto che, soprattutto nella ripresa, abbiamo sempre avuto in mano il pallino del gioco che però non siamo riusciti a concretizzare. Ci manca ancora un po’ di cinismo e un po’ di coraggio davanti alla porta ma sono certo che sapremo migliorare anche questo difetto".
Che dire a mister Salvucci se non grazie? Ha preso in mano una squadra dall’oggi al domani, l’ha protetta, coccolata e disposta in campo con coraggio, finendo la gara addirittura con quattro attaccanti e un trequartista. L’ha costantemente spronata, incoraggiata e sostenuta per tutti i novanta minuti.
E, al fischio finale, ha consolato e fatto i complimenti a tutti. Un vero uomo tra gli uomini.
IL TABELLINO
CLUENTINA – MONTICELLI 0-1
CLUENTINA: Amico, Pagliarini, Giaconi (51’ Del Rosso), Kakuli (83’ Camilloni F.), Menghini, Bosetti, Torresi (89’ Pierantoni), Trobbiani (51’ Mancini), Pacini, Camilloni M., Troscé (75’ Cappelletti).
Allenatore: Simone Salvucci
MONTICELLI: Castelletti, Canala, Natalini (84’ Palanca), Santoni, Padella, Vallorani, Petrucci (95’ Cannellini), Mattei (75’ Vespa), Galli, Mariani Gibellieri, Filiaggi (71’ Marini).
Allenatore: Cristian Settembri
Arbitro: Francesco Giorgini (Jesi)
Assistenti: Nello Grieco, Michele Pio Rinaldi (Macerata)
MARCATORI: 35’ Galli
SPETTATORI: circa 150RECUPERO: 2’+ 6’
Il riscatto richiesto alla Settempeda arriva puntuale grazie al bel successo sull’Aurora Treia che interrompe una serie nera di tre sconfitte e fa tornare il sorriso e dà tre punti che fanno bene a morale e classifica. Biancorossi ben diversi da Montecosaro: concentrati, convinti, determinatie capaci di mostrare un bel gioco. Insomma, tutto ciò che nell’opaca prova con la Vigor era mancato oggi lo si è visto e tutto ciò è servito per portare a casa l’obiettivo della vigilia che era quello di cambiare passo, di avere una reazione giusta e confermare che questo gruppo ha qualità e può fare bene. Squadra e tecnico sono da elogiare per come hanno preparato e giocato un match delicato e in campo tutti hanno dato il massimo. Difesa attenta, centrocampo compatto e abile nel girare palla, attacco pungente. Da elogiare quindi tutti i protagonisti, ma non si può non menzionare Nicolas Rango che da ultimo arrivato ha subito
esordito facendo molto bene e mettendo la ciliegina sulla torta con il gol partita. Adesso la classifica è sicuramente migliore, ma si dovrà continuare così cercando prestazioni e soprattutto punti a partire dalla prossima gara con la Sangiorgese, trasferta che si prospetta difficile malgrado l’ultimo posto di una rivale delusa e ferita e proprio per questo ancora più temibile. Brutto pomeriggio per una Aurora Treia che conferma le difficoltà di questo avvio di stagione e ora la classifica inizia a preoccupare. A parte qualche guizzo (su tutti quello di Germinale con traversa colpita), la squadra va ancora troppo a sprazzi, non è continua e commette diversi errori sia nella costruzione che in difesa dove soffre un po’ troppo. Il lavoro da fare è ancora tanto, tuttavia il tempo c’è così come le potenzialità per migliorare e risalire la china.
LA CRONACA – Il sesto turno del girone B propone al Soverchia l’atteso derby tra Settempeda e Aurora Treia due squadre che chiedono a questo scontro diretto punti importanti per muovere la classifica (sono appaiate a quota 4) e per uscire da un momento particolare in cui sono mancati risultati (biancorossi ko per tre volte di fila; treiesi con quattro pareggi e un ko su cinque giornate). Il match è sentito e c’è molta attesa e lo si capisce anche dalla splendida cornice di pubblico. Mister Ciattaglia presenta un undici con novità: difesa a tre (Mulinari a sinistra e l’under D’Angelo a destra con l’ex Palazzetti centrale), subito dentro il neo arrivo Rango a centrocampo dove ci sono anche Pagliari, Quadrini e come esterni Massini e Montanari, in attacco dietro Cappelletti c’è Farroni. Nell’Aurora desta sorpresa la panchina per Borrelli e Germinale con mister Cornacchini che si affida ad un 4-3-3 in cui ci sono tre under (Tiberi tra i pali e poi Regueyra e Giuli) e come attaccanti Candidi, Angeletti e Ibii. Pronti via e ritmi subito buoni. C’è equilibrio con le due squadre
che cercano di giocare palla e di spingere in avanti. Contatto nell’area ospite che lascia tiepide proteste locali. Candidi, punizione alta, e Ibii, sinistro debole, sono le risposte dell’Aurora. Al 14’ però grosso rischio per i locali: Palazzetti ha una indecisione e perde palla consentendo ad Angeletti di fuggire verso la porta ma è prontissimo in uscita Bartoloni ad anticipare l’attaccante avversario. Primo cambio, forzato, della gara è quello che Cornacchini deve fare per l’infortunato Regueyra che lascia il posto a Bontempo. Al 20’ su angolo avversario ripartenza biancorossa a campo aperto con Farroni che fa viaggiare Quadrini che arriva in area dopo un testa a testa con Petrini: quest’ultimo sembra essere trattenuto per la maglia poi il portiere esce e sembra colpire Quadrini che va giù. L’arbitro sceglie la cosa per lui più semplice, ovvero di non intervenire lasciando giocare. Al 23’ pallone sulla destra per Massini che arriva in corsa e calcia di destro
con sfera larga di poco dalla parte opposta. Alza i giri la Settempeda prendendo campo e provandoci un po’ di più in questa parte centrale della frazione. Supremazia che trova giusto premio al 39’: Palazzetti da sinistra taglia l’area con un cross esemplare che trova l’inserimento di Rango che al volo con il destro mette fra palo e portiere. Settempeda avanti grazie al neo arrivo che bagna l’esordio al meglio (esultanza sotto i Boys e poi corsa in panchina per l’abbraccio a Ciattaglia). Squadre al riposo con questo risultato e dagli spogliatoi l’Aurora esce con un doppio cambio che era nell’aria e cioè dentro i due pezzi da 90 Borrelli e Germinale (fuori Giuli e Candidi). Sembra voler prendere campo la formazione treiese, ma la Settempeda quando accelera sembra poter far male e creare pericoli come al 5’ quando un cross morbido da sinistra non viene deviato in porta per un soffio da Rango sempre attivo e pronto ad inserirsi.
Primi cambi anche per la Settempeda: fuori Rango (molto bene alla prima) e Farroni, dentro Dolciotti e l’ex Andreucci. Un ottimo Cappelletti si mette in luce quando riceve in area spalle alla porta, si gira e calcia rasoterra con Tiberi reattivo nel deviare in angolo. Al 17’ Aurora ad un passo dal pari: punizione di Borrelli da sinistra con palla che spiove in area dove Germinale va in spaccata alla deviazione volante andando a colpire una clamorosa traversa. Al 24’ angolo di Quadrini che vede l’uscita imprecisa di Tiberi che consente a Montanari di provare il sinistro che finisce alto. Subito dopo episodio dubbio con gol annullato alla Settempeda su segnalazione dell’assistente di destra: cross rasoterra da sinistra che genera una mischia davanti a Tiberi con doppio tocco di Cappelletti che alla fine spinge la palla in porta ma tutto è reso vano dal fischio arbitrale. Borrelli sbaglia e Andreucci può scattare fin dentro l’area con tiro finale alto. Cornacchini alla mezzora esaurisce le cinque sostituzioni. L’Aurora tenta di imbastire qualche trama ma lo fa con poche
idee chiare ed a sprazzi mostrando anche imprecisioni nei passaggi. In tal modo diventa facile per i ragazzi di casa gestire e controllare la situazione senza correre alcun rischio nell’ultimo spezzone di gara, cosa che riesce fino al triplice fischio (5’ di recupero) che porta alla Settempeda una vittoria meritata.
IL TABELLINO
SETTEMPEDA-AURORA TREIA 1-0
MARCATORI: pt 39’ Rango
SETTEMPEDA: Bartoloni, Palazzetti, D’Angelo, Pagliari, Mulinari, Montanari, Quadrini, Rango (14’st
Dolciotti), Cappelletti (40’st Roldan), Farroni (14’st Andreucci), Massini. A disp. Braghetti, Piccinini, Eugeni,
Rabini, Staffolani Edoardo, Staffolani Alessandro. All. Ciattaglia
AURORA TREIA: Tiberi, Regueyra(17’pt Bontempo), Morresi(21’st Raffaeli), Rozzi, Filacaro, Marini,
Candidi (1’st Germinale), Petrini (30’st Micheli), Allegretti, Giuli (1’st Borrelli), Ibii. A disp. Frascarelli, Di
Francesco, Romanzetti, Montecchia. All. Cornacchini
ARBITRO: Uncini di Jesi; assistenti Riggio e Rapari di Macerata
NOTE: ammoniti: Rango, Micheli. Angoli: 4-3. Recupero: pt 2’; st 5’
Nel cortile di Picchio News in corso della Repubblica, in collaborazione con Overtime Festival, è stato ospite nel pomeriggio di ieri Giuseppe Dossena, campione del mondo nel 1982, che dopo una vita da calciatore con le maglie, tra le altre, di Torino e Sampdoria ha vissuto una seconda fase calcistica allenando molte squadre al di fuori dell'Europa tra cui spicca la sua esperienza come ct della Nazionale del Ghana.
L 'evento è stato organizzato all'interno del programma di Overtime, e prevedeva la presentazione del libro "Polvere D'oro. il calcio africano come metafora culturale" del fotografo Massimiliano Verdino, presente anch'esso all'evento. Ha moderato l'incontro il giornalista Dario Ronzulli. Un appuntamento che quindi ha portato un approccio al calcio diverso, quello africano, raccontato dalle immagini di Verdino e dai ricordi e gli occhi di Dossena.
"In Africa ho riscoperto il colore, prima scattavo solo in bianco e nero. L'africa era un tripudio di colori, ha spiegato Verdino. Quando ho deciso di andare lì sono anche tornato all'analogico. Ho quindi usato rullini e fotocamere analogiche. Non volevo interferenze di schermi. Lo scatto a cui sono più affezionato è quello della copertina. Ho visto dal campo da calcio questo tifoso e l'ho inseguito per scattargli un primo piano"- ha dichiarato il fotografo sulla genesi del suo progetto e del libro. Ha continuato poi sull'Overtime: "Sono amico del festival. Ho già presentato qui il mio progetto fotografico e cerco ogni anno di partecipare. Cerco ogni anno di rinnovarmi e anche questo è servito come stimolo per riuscire nella creazione del libro".
Abbiamo poi ascoltato Giuseppe Dossena, sulla sua esperienza in Africa: "Mi ricordo tutto di quel periodo. Devi aver passione per il calcio e voglia di scoprire ed esplorare qualcosa di diverso. L'ho praticamente visitata tutta, avendo seguito le nazionali del Ghana, maschili e femminili. Il calcio africano è appassionate. I colori, gli odori, la luce. Sono esperienze che ti segnano. Overtime è stato un ottimo contenitore per raccontare questa storia parlando anche del libro di Massimiliano. Abbiamo vissuto insieme alcuni periodi in Ghana. Oggi è stato facile per me aprire l'album dei ricordi".
E poi un commento sulla Nazionale italiana odierna: "Sono due Mondiali che rimaniamo a fare gli spettatori. Non dovrebbe essere così per il terzo. Abbiamo bisogno di lavorare molto per trovare il modo di essere protagonisti. In assenza di talenti, però, la voglia, il carattere e l'organizzazione possono far la differenza. dobbiamo mettere in campo queste qualità".
L'incontro quindi, oltre che raccontare la genesi del libro di Verdino, è stato un tuffo nell'album dei ricordi di Dossena. Dall'esperienza in Ghana a quella in Libia, dove ha dovuto interfacciarsi con il figlio di Gheddafi, Saadi: "Quando segnava regalava un'autovettura a tutta la squadra, se però la partita dopo andava male, le ritirava". Un insieme di fotografie, reali e di racconto, di due persone che hanno toccato una realtà calcistica diversa dalla nostra.
L'attesa era palpabile e, a giudicare dall'entusiasmo del pubblico, è stata ampiamente ripagata. La serata più attesa della quattordicesima edizione di Overtime, il festival del giornalismo, dell’etica e del racconto sportivo, ha visto salire sul palco del Teatro Lauro Rossi di Macerata tre protagonisti d’eccezione: Lele Adani, Nicola Ventola e Antonio Cassano (in video collegamento). Con la moderazione di Marco Ardemagni, conduttore Rai, i tre ex calciatori hanno portato a Macerata il loro format di successo "Viva el Futbol" (per l’occasione “on the road”) regalando al pubblico una chiacchierata a 360 gradi sul mondo del calcio.
La serata si è aperta con il commento sull'Italia di Luciano Spalletti, all’indomani della sfida di Nations League contro il Belgio, trasmessa in diretta Rai proprio con Adani al commento tecnico. Se quest’ultimo e Ventola si sono detti fiduciosi riguardo la prestazione degli Azzurri, Cassano è rimasto meno impressionato, soprattutto considerando che il Belgio era privo di alcuni giocatori chiave. La discussione ha poi toccato le sconfitte più dolorose della storia della Nazionale italiana, dalle sciagure del passato, come la "disfatta dei ridolini" del 1966, fino alla più recente eliminazione contro la Svizzera agli Europei. Per Adani e Ventola, lo 0-0 contro la Svezia del novembre 2017, che per la prima volta nella storia ci costò l’accesso ai Mondiali, è stata la sventura peggiore; Cassano, invece, ha puntato il dito contro il 3-2 subito dalla Slovacchia ai Mondiali del 2010, che ha segnato l’eliminazione dell’Italia di Lippi campione del mondo in carica.
Il format "Viva el Futbol" si è rivelato un grande successo grazie alla sua formula semplice ma potente: una combinazione di opinioni schiette, analisi tecniche e tanta amicizia. "Alla base di tutto c’è una fondamenta sana e valoriale che si chiama amicizia", ha spiegato Adani. Ventola ha sottolineato come il loro programma non punti a cercare consensi, ma sia il frutto genuino della loro passione per il calcio. Cassano, con la solita franchezza, ha ribadito di non farsi influenzare dalle critiche e di voler esprimere il suo pensiero senza timori, anche a costo di andare controcorrente.
Un momento clou della serata è stato quando i tre ex giocatori, accomunati dall’esperienza con la maglia dell’Inter, hanno composto il loro undici ideale nerazzurro, con i loro nomi già inseriti in formazione. In porta c’è Toldo. Wlater Samuel al fianco di Adani in difesa, con i brasiliani Maicon e Roberto Carlos sugli esterni. A centrocampo, per sorreggere una formazione molto offensiva, ci sono Zanetti e Matthäus. Attacco pesante con Eto’o e Cassano a supporto di Ventola e Ronaldo il fenomeno.
La serata è proseguita con un dibattito sull’attuale Serie A e la nuova formula della Champions League. Mentre per i tre l’Inter resta la favorita per lo scudetto, Cassano e Adani hanno criticato aspramente la nuova struttura della Champions, considerata troppo frammentata e deleteria per i giocatori, costretti a un numero eccessivo di partite durante la stagione. “È una pagliacciata”, ha tuonato Cassano, denunciando l’ingordigia dei potenti del calcio. “Si rischia di giocare più di 80 partite in un anno. I potenti del calcio pensano solo a guadagnare soldi e a farne guadagnare di più ai grandi club. Tutte queste partite sono una follia”.
Il pubblico ha poi avuto l’opportunità di interagire con i protagonisti, ponendo loro domande che hanno toccato temi scottanti, come la disapprovazione di Cassano e Adani per il gioco di Allegri, le critiche dell’ex Sampdoria a Cristiano Ronaldo e l’esonero di De Rossi da allenatore della Roma. La serata si è conclusa con Ventola e Adani disponibili per selfie e autografi, dimostrando il loro legame sincero con i fan e la voglia di condividere momenti di convivialità.
Giù il sipario, dunque, su un’altra grande giornata di sport a Macerata, con “Viva el Futbol on the road” che si prende un posto d’onore fra gli eventi più riusciti e innovativi proposti da Overtime nei suoi 14 anni di storia, che secondo Lele Adani lo rendono un festival straordinario e migliore rispetto ai “competitor” de Il festival dello Sport di Trento, descritto come “una brutta copia di Overtime” dal commentatore sportivo più discusso del momento.
Epilogo di stagione da applausi per il discobolo cussino Edoardo Dezi. Impegnato a Caorle ai Campionati Italiani Cadetti, dopo aver impazzato a livello regionale, Dezi ha saputo farsi valere anche per il tricolore, cogliendo un buonissimo 7° posto finale.
Anzi aveva fatto sognare in grande perchè il suo primo lancio del disco è subito volato alla distanza di 36.62 metri. Poi però un po' di frenesia tipica dell'inesperienza gli ha tolto concentrazione e calma e solo al penultimo tentativo ha migliorato e ritoccato la misura di partenza. È salito a 36.65 metri ma ormai altri sei lo avevano superato.
Peccato, ma resta un bilancio positivissimo e ultra promettente. Edoardo sta chiudendo la stagione e già si prepara per la prossima che lo vedrà impegnato nella nuova categoria Allievi (Under18) dove troverà nuovi avversari e nuove sfide. Con il Cus Macerata sempre al suo fianco.
È già tempo di riscatto per la Banca Macerata Fisiomed MC. La seconda giornata di andata presenta l’unico derby marchigiano che si giocherà in questo campionato di A2 e vedrà i nostri ragazzi affrontare nel loro fortino i temibili padroni di casa della Smartsystem Essence Hotels Fano. Nonostante l’inizio balbettante contro Pineto, frutto sicuramente dei troppi errori e della poca continuità, la prima trasferta rappresenta una ghiotta occasione per Macerata, per mettersi alle spalle l’inizio non proprio positivo e iniziare la sua rincorsa verso gli obiettivi prefissati.
Le due squadre arrivano entrambe da una sconfitta, Pineto ha avuto la meglio alla prima del Banca Macerata Forum, mentre Fano è stata sconfitta col massimo scarto a Ravenna. La mancanza di punti in classifica certamente non ridimensiona il valore e la caratura dei due roster: coach Castellano (ex della partita) e il suo staff saranno obbligati alla messa a punto di un piano partita che passerà per la limitazione della creatività di Coscione, regista molto navigato, e della vena realizzativa dei principali attaccanti fanesi, Marks su tutti.
È lo scontro fra le due squadre che hanno centrato la promozione lo scorso anno.Quest'ultime sono cambiate, ma sicuramente non risulta modificata l’ambizione di entrambe le società: lottare con agonismo su ogni pallone per portare il proprio nome e quello della regione il più possibile in alto quest’anno.
I ragazzi sono già in palestra al lavoro per farsi trovare pronti domenica 13 ottobre alle ore 18 nella sempre infuocata cornice del Palas Allende di Fano. Gli arbitri dell’incontro saranno Claudio Amendola e Giuliano Venturi.
Il talentuoso libero Simone Gabbanelli che ha ben spiegato l’umore della sua squadra: “Ognuno di noi ha messo qualche errore di troppo domenica, ci tenevamo a far bene contro Pineto e purtroppo non ci siamo riusciti: stiamo lavorando in settimana per migliorare. Per quanto riguarda Fano, come neo-promossa sarà bello esserci, mi aspetto un ambiente caldo e un palazzetto sempre gremito. Sarà una partita viva, come tutte le partite che affronteremo in questa serie!"