Unicam, il professor Sargolini negli Stati Uniti: scambi di esperienze sulla riduzione del rischio da calamità naturali
Dal 29 aprile al 12 maggio 2018 si è svolta una serie di incontri internazionali, organizzati dall’Università degli Studi di Camerino e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, presso il National Park Service (Department of Interior USA), la World Bank (sede di Washington D.C.) e l’Ambasciata Italiana in USA, oltre che in diverse università americane presso i centri di ricerca sulla riduzione del rischio da calamità naturali.
Il prof. Massimo Sargolini ha partecipato, in qualità di relatore, come rappresentante di un gruppo di ricerca europeo interdisciplinare, che individua come topic principale il ruolo della pianificazione e programmazione nella costruzione di paesaggi e comunità resilienti, cioè in grado di rispondere efficacemente ai disastri naturali (terremoti, frane, inondazioni, incendi, tornado, uragano e altri eventi estremi).
In particolare, sono stati molto interessanti gli scambi di esperienze di ricerca con:
- New York State University at Albany, College of Emergency Preparedness and Homeland Security, che si dedica alla formazione di professionisti della gestione dei rischi naturali e/o provocati dall’azione dell’uomo, e svolge ricerche sulle relazioni tra comunità, tecnologie e conoscenze di base;
- University of Oregon, sede di Eugene, Cultural Landscape Research Group, che approfondisce il rapporto tra rischi naturali e beni storico culturali, nelle aree di Hawaii, California, Oregon, Iowa, Texas, Kentucky, Pennsylvania e New Jersey, valutando gli effetti dei cambiamenti climatici sul patrimonio paesaggistico;
- University of California, sede di Los Angeles, Garrick Institute for the Risk Sciences, il cui topic di ricerca è lo sviluppo e l’applicazione di modelli e tecnologie per la quantificazione del rischio da disastri naturali, con lo scopo di agevolare una riduzione, adattamento e prevenzione del danno. L’area principale di studio è la faglia di Sant’Andrea in California, ma numerosi contributi sono stati dati in occasione di altri grandi terremoti nel mondo, tra cui quello che ha colpito L’Aquila nel 2009;
- University of Colorado Boulder, Natural Hazards Center (NHC), dedito a cogliere le interazioni tra ricercatori, decisori politici e soggetti pubblici e privati attuatori, per ridurre il rischio da disastri, con particolare attenzione e interesse sui luoghi e le comunità più vulnerabili. Nei prossimi giorni, il dottorando Flavio Stimilli di UNICAM parteciperà al 43° Workshop Internazionale dell’NHC, con un contributo sulle ricerche effettuate sull’Appennino centrale colpito dal sisma del 24 agosto 2016 e successivi;
- Louisiana State University, i cui temi di ricerca principali riguardano la modellizzazione delle conseguenze di possibili disastri naturali sul patrimonio edilizio esistente per applicare, in via preventiva, misure e azioni di salvaguardia, a riduzione del rischio e mitigazione del danno.
Nei diversi incontri, il gruppo del prof. Sargolini, oltre che presentare il caso studio dell’Appennino centrale, interessato dal sisma del 2016, ha costruito importanti accordi di ricerca con centri che hanno un’esperienza importante, scientificamente riconosciuta, nella gestione dei rischi naturali.
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