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Sanità Civitanova Marche

Il medico Corvatta: "Siamo in pieno tsunami di contagi, abbiamo difficoltà a curare i pazienti"

Il medico Corvatta: "Siamo in pieno tsunami di contagi, abbiamo difficoltà a curare i pazienti"

Stiamo subendo uno tsunami da parte della pandemia con circa il doppio dei casi rispetto ai peggiori momenti dello scorso anno, fortunatamente gli ospedali stanno ancora reggendo botta visto che grazie ai vaccini, alle mutazioni del virus ed al fatto che mediamente colpisce persone più giovani, ora è molto meno probabile finire in ospedale. Ma sul territorio la situazione è vicina all’apocalisse”. Lo sfogo, via social, arriva da Tommaso Claudio Corvatta, ex sindaco di Civitanova Marche, medico di base e ora coordinatore dell'Usca per la cura dei pazienti a domicilio.

Il professionista denuncia una situazione di difficoltà dovuta anche al fatto che i ”pediatri stanno fronteggiando la contemporanea presenza tra i bambini di più tipi di malattie infettive, mentre la scorsa invernata c’era praticamente solo il coronavirus”.  “Tutti i medici del territorio – spiega Corvatta - sono costretti a sobbarcarsi anche buona parte del lavoro del servizio di prevenzione che ha alzato bandiera bianca e non è più in grado non solo di seguire il tracciamento dei casi, ma nemmeno di procurare i  tamponi di controllo alle persone infettate e quindi ci dobbiamo pensare noi,  medici del territorio con un aggravio di tempo che è circa pari al tempo che serve per visitare una persona".

“Di fatto non possiamo più contare nemmeno sull’aiuto dell’Usca, prosegue.  Questo servizio, appositamente  creato per soccorrere a domicilio i casi di covid di gravità intermedia, attualmente nel nostro territorio è a orario più che dimezzato rispetto ai momenti peggiori dello scorso anno, e  il tempo di attesa per una visita richiesta dal medico di famiglia o dal pediatra è di diversi giorni, tempo che spesso rende inutile la visita e può mettere in pericolo i pazienti”.

Nell’ultima settimana – sottolinea ancora il medico -  io stesso che sono uno dei coordinatori di questo servizio, ho rinunciato ad utilizzarlo, avendo valutato che in queste condizioni l’utilizzo dell’Usca per tale ritardo diventi inutile se non pericoloso. Cercate di evitare i contatti, perchè in questo momento abbiamo difficoltà a curarvi”.

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