"Piena e totale solidarietà alle forze di polizia che oggi, con poche unità, hanno saputo garantire con enorme professionalità il rispetto della legalità davanti alla sede della regione Marche”. Lo dichiara l'assessore alla sicurezza urbana e polizia locale della Regione Marche Filippo Saltamartini alla luce dei fatti che si sono consumati questa mattina di fronte alla sede della giunta regionale ad Ancona.
Circa 300 persone tra giovani, studenti e attivisti hanno manifestato nell’ambito dei Fridays for Future dei movimenti ambientalisti, ma una frangia di partecipanti ha sporcato scale e pareti del palazzo rendendosi protagonista di lanci di fango portato dalle zone alluvionate del senigalliese, "anche contro le forze dell’ordine presenti per presidiare la manifestazione", precisa Saltamartini.
“Anche alla luce di questa circostanza rinnovo la richiesta avanzata ieri al Ministro dell'Interno di potenziare il personale delle forze dell'ordine e del corpo dei vigili del fuoco nella Regione Marche - chiosa l'assessore -. Tale urgente necessità si manifesta non solo nelle aree alluvionate, ma in tutte le zone che più in generale devono veder garantito il soccorso pubblica e la sicurezza".
Si è riunito per la prima volta questa mattina, nella sala della giunta comunale, il team di tre componenti nominati dal consiglio comunale, formato dall'assessore Claudio Morresi, con delega alle Politiche europee, e dai consiglieri comunali Lavinia Bianchi, per il progetto "Costruire l’Europa con i consiglieri locali" e Giorgio Pollastrelli per la "Rete europea di consiglieri regionali e locali dell'UE".
Nell’ottica di una partecipazione attiva alle politiche e alle iniziative dell'Ue, nel mese di agosto la giunta comunale ha aderito alla "Rete europea di consiglieri regionali e locali dell'UE" e al progetto "Costruire l’Europa con i consiglieri locali” (DG 382) e il Consiglio comunale ha successivamente individuato (in data 5 settembre) un rappresentante per ognuna delle due reti, tra i consiglieri comunali in carica in possesso di adeguate competenze ed esperienze in ambito europeistico e/o di organizzazione di eventi divulgativi pubblici, oltre che di abilità nel public speaking.
Il gruppo sta lavorando al programma di eventi che prevede l’organizzazione di incontri e dibattiti a tema aperti alla cittadinanza, sulle azioni dell’Unione europea. Inoltre, si occuperà di implementare le informazioni sulle piattaforme online dedicate.
I referenti comunali possono avvalersi dell’apparato amministrativo dell’ente per il necessario supporto operativo, e lavorare in staff all’interno di Palazzo Sforza per espletare l’attività di programmazione di iniziative concretamente utili ai cittadini. Nello specifico, l’assessore con delega alle politiche europee, ha la funzione di direzione, coordinamento e monitoraggio delle attività di entrambi i consiglieri, in virtù della carica specifica ricoperta in seno alla giunta.
L’istruttoria delle pratiche amministrative è di competenza del Dirigente Settore IV. La commissione consiliare che si occupa di fondi sociali europei è la III: (Attività Produttive, Commercio, Lavoro, Fiere e Mercati, Agricoltura, Pesca, Tutela dei Consumatori, Fondi Sociali Europei, Democrazia Partecipata), con la consigliera Fabiola Polverini, in carica di presidente e Lavinia Bianchi quale vice presidente.
La giunta regionale ha deliberato oggi la costituzione di un fondo straordinario di 4,2 milioni di euro per il sostegno alla liquidità delle imprese danneggiate dall’alluvione del 15 settembre scorso. Si tratta di fondi regionali, in attesa dei rimborsi del Governo, spiega il presidente Francesco Acquaroli, “condivisi con la Camera di Commercio delle Marche - che ha messo a disposizione un milione di euro per raggiungere il plafond - individuati allo scopo di garantire una prima, immediata, risposta alle necessità e alla ripartenza del tessuto commerciale produttivo compromesso dall’alluvione”.
Il contributo regionale sarà garantito da Confidi su finanziamento bancario, a sostegno della liquidità, per sanare i danni subiti dall’alluvione e per riaprire le attività. Potranno richiederlo le piccole e medie imprese fino a 250 addetti e 50 milioni di fatturato o 43 milioni di attivo. Il finanziamento bancario massimo sarà di 150 mila euro, con durata di 8 anni, di cui fino a 2 anni di preammortamento (con interessi zero e garanzia totale), e potrà essere estinto da eventuali contributi statali per i danni subiti. I contributi potranno essere concessi entro la data della cessazione dello stato di emergenza.
“Questo provvedimento – ha dichiarato il presidente della Cccia Marche, Gino Sabatini – si inserisce nelle azioni di Camera Marche in collaborazione permanente con Regione e Associazioni di categoria nel segno della rapidità e concretezza delle risposte alle imprese danneggiate dalla calamità che hanno quale priorità proprio il bisogno di liquidità immediata per non fermarsi”.
“Lo sciacallaggio politico e mediatico dell'ultima settimana nei confronti del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e di alcuni componenti della sua Giunta come l'assessore Stefano Aguzzi è semplicemente inaccettabile”. Questo quanto dichiara in una nota Elena Leonardi, coordinatrice regionale di Fratelli d'Italia.
“Di per sé, sarebbe già vile e irrispettoso sollevare polemiche mentre ancora si stanno cercando i dispersi, ma per di più attaccare in piena campagna elettorale un'amministrazione regionale su di un evento definito da tutti gli esperti come eccezionale è vergognoso e strumentale”.
“Non ultimo, il tentato servizio - poi non andato in onda - in cui un giornalista millantava falsità e brandiva documenti che avrebbero attestato una scarsa attenzione della giunta Acquaroli nei confronti del dissesto idrogeologico, documenti peraltro inesistenti”.
“La Giunta ha, sin dall'inizio del mandato, dedicato molta attenzione al tema idrogeologico, curando gli argini dei fiumi e ben consapevole dell'importanza di garantire la totale sicurezza ai cittadini: i fondi stanziati dalla Regione Marche negli anni 2021 e 2022 superano i 100 milioni di euro, toccando quota 106”.
“Per dare un'idea dell'interesse della giunta Acquaroli nei confronti di questo tema, il Pd nel quinquennio 2016-2020 ne stanziò in totale 98: presto detto che la Giunta Acquaroli ha stanziato in due anni più di quanto abbia fatto il centrosinistra in tutto il mandato”.
“Un capitolo a parte merita la vicenda che lega Senigallia al Misa: i lavori per la realizzazione della vasca di contenimento del Misa sono stati sbloccati solo dalla giunta Acquaroli, che ha dato l'appalto a febbraio 2022 dopo quasi 40 anni di rimessa in discussione dell'opera da parte del Pd”.
“Questo accanimento fatto di falsità e mistificazioni porta a uno scontro incivile e irrispettoso della memoria di chi purtroppo è scomparso nell'alluvione. I cittadini marchigiani non meritano di essere presi in giro in questo modo da un Pd in palese difficoltà di temi e dedito unicamente alla diffusione di fake news volte a colpire il centrodestra senza interessarsi minimamente dei problemi concreti delle persone e dei territori”.
Nel corso della sua maratona sui social, Matteo Salvini ha lanciato un'iniziativa di solidarietà per le Marche alluvionate. Dopo il collegamento con il vicepresidente della Regione Marche, il leghista Mirco Carloni, Salvini, grande tifoso del Milan, ha messo all’asta due memorabilia di sua proprietà per darne il ricavato in beneficienza ai comuni alluvionati delle Marche. Si tratta delle maglie originali e autografate dello storico capitano rossonero Beppe Baresi e di Zlatan Ibrahimovic.
“Diamo una mano alle Marche che stanno vivendo un brutto momento - ha detto Matteo Salvini nella diretta social - Tengo tantissimo a queste due maglie, soprattutto a quella storica di Baresi, ma se insieme possiamo dare un aiuto ad una famiglia, a qualche comune delle Marche che sta vivendo un momento bruttissimo, lo faccio volentieri”.
Per l’asta estemporanea, seguita al racconto di Carloni sul momento difficile che stanno vivendo i marchigiani travolti dalle piene di fiumi e torrenti, Salvini ha chiesto di inviare mail a lega@matteosalvini.it con la causale "Per le marche alluvionate" innescando subito una gara di solidarietà.
"Siamo stati i più attenti alle problematiche del terremoto nel corso dell’ultima legislatura, lo saremo anche per i disastri dovuti al dissesto idrogeologico - commenta il commissario Riccardo Augusto Marchetti, capolista della Lega Marche nel collegio plurinominale alla Camera - La Lega è pronta a rimettere in sesto l’Italia e le Marche".
"Dove governiamo otteniamo ovunque ottimi risultati - conclude Marchetti - sono certo che domenica 25 settembre gli italiani dimostreranno con il voto la grande fiducia che hanno nelle competenze e capacità dei nostri amministratori, che hanno dato prova con i fatti di essere all’altezza di governare il Paese”.
Sono 237.166 i cittadini della provincia di Macerata chiamati alle urne per le elezioni politiche per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica che si terranno domenica 25 settembre. Di questi 115.077 sono uomini e 122.089 sono donne.
I seggi saranno aperti domenica, dalle 7 alle 23, a ogni elettore verranno consegnate due schede: una rosa per la Camera e una gialla per il Senato. Con la legge sulla riduzione del numero dei parlamentari, verranno eletti 400 deputati (invece di 630) e 200 senatori (invece di 315).
Per votare l'elettore deve tracciare un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto così espresso vale anche ai fini dell'elezione del candidato nel collegio uninominale e a favore della lista nel collegio plurinominale.
Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata. In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione. Il voto espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista vale anche per il candidato uninominale collegato. Non è previsto il cosiddetto voto disgiunto.
Si ricorda che per poter votare l’elettore dovrà esibire la tessera elettorale, insieme a un documento di riconoscimento. In caso di smarrimento della tessera, potrà essere richiesto un duplicato agli uffici elettorali del proprio Comune di residenza che resteranno aperti oggi (venerdì 23 settembre) e domani (sabato 24) fino alle 18 e domenica 25 settembre per tutta la durata delle operazioni di voto.
“A seguito di una riunione molto partecipata che si è tenuta nei giorni scorsi, a cui ha partecipato anche il Sindaco Fabrizio Ciarapica, Uniti per Civitanova ha, unanimemente, deciso di sostenere ed invitare a votare alle prossime elezioni politiche per Forza Italia”. Si tratta del comunicato diffuso dal coordinamento, siglato da Francesco Mantella e Ivo Costamagna (PSI).
“Questa decisione - prosegue la nota - è in continuità con la posizione assunta nelle elezioni amministrative ed anche con il progetto politico che si propone sia di rafforzare la componente riformista, popolare e liberalsocialista e sia di far avere un peso sempre maggiore alla presenza istituzionale di Civitanova a livello regionale e nazionale. Il successivo incontro con il vice sindaco Claudio Morresi, candidato alla Camera dei Deputati, ha confermato la sintonia anche sui principali problemi amministrativi e sulle modalità per rafforzare sempre di più il rapporto di collaborazione futura già riscontrate con il sindaco Fabrizio Ciarapica.
“Per tutte queste ragioni - conclude il comunicato - nel pieno rispetto della storia politica e personale di ognuno, rivolgiamo l’invito a sostenere Forza Italia, i suoi esponenti e candidati”.
Sono 30.990 gli elettori maceratesi, 14.656 uomini e 16.334 donne, chiamati alle urne per le elezioni politiche per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica che si terranno domenica 25 settembre. Nel corpo elettorale non sono compresi i residenti e quelli temporaneamente residenti all’estero che voteranno per corrispondenza, 2.411 uomini e 2.478 donne.
Sono 103 invece i giovani maceratesi neo diciottenni che si recheranno alle urne per la prima volta e che, a seguito della rimozione della recente normativa del limite dell’età per l’elezione del Senato, voteranno per entrambi i rami del parlamento.
I seggi, in totale 44 dislocati nelle scuole cittadine compreso quello speciale allestito all’ospedale di Macerata, saranno aperti dalle ore 7 alle ore 23 di domenica 25 settembre.
Il seggio covid provvederà alla raccolta del voto al domicilio dei malati che ne abbiano fatta richiesta, seguendo le indicazioni contenute nella pagina del sito del Comune di Macerata dedicata alle “Elezioni politiche 2022”.
Si ricorda che per poter votare l’elettore dovrà esibire la tessera elettorale, insieme a un documento di riconoscimento. In caso di smarrimento della tessera, potrà essere richiesto un duplicato all’ufficio Elettorale (viale Trieste, 24 tel. 0733.256288/420) aperto a partire da venerdì 23 settembre dalle 8 alle 18 e domenica 25 settembre per tutta la durata delle operazioni di voto.
Per richiedere il duplicato della tessera elettorale occorre presentare all’ufficio la domanda, compilata su apposito modulo da richiedere all'Ufficio Elettorale. All’atto del ritiro del duplicato occorre esibire un documento di riconoscimento. L’ufficio Elettorale invita gli elettori a verificare da subito il possesso della tessera e che ci siano ancora spazi disponibili ed eventualmente a richiederne al più presto il duplicato, anche via mail all’indirizzo elettorale@comune.macerata.it, evitando di concentrare tali richieste nei giorni di votazione.
Coloro che hanno difficoltà di deambulazione per raggiungere i seggi potranno avvalersi del servizio di trasporto gratuito effettuato a cura della Croce Verde o della Croce Rossa. Il servizio va prenotato telefonando ai numeri 0733.260260 (Croce Verde) , 334 664 8356 (Croce Rossa).
L’elettore può trovare informazioni dettagliate per l’esercizio del diritto di voto (ubicazione delle sezioni, sul rilascio delle tessere elettorali, voto covid ecc) nel sito del Comune https://www.comune.macerata.it/servizi/elettorale/elezioni-politiche-2022/ dove verranno resi noti anche i dati dell’affluenza e del voto.
"In merito alle concessioni balneari Draghi non faccia scherzi: a decidere dovrà essere il prossimo governo". Lo dichiara il commissario della Lega Marche, Riccardo Augusto Marchetti.
"Le spiagge e gli stabilimenti devono restare alle aziende italiane che investono da anni. Nell’ultimo Consiglio dei Ministri la Lega ha votato contro, rifiutando quindi di fare i decreti attuativi con il governo attualmente in carica - spiega Marchetti - così abbiamo messo una pezza alla sentenza del Consiglio di Stato mentre altre forze politiche, soprattutto il Movimento 5 Stelle, hanno cercato di creare difficoltà all’intera categoria dei balneari".
"Auspichiamo che dopo le elezioni del 25 settembre si insedi un governo di centrodestra con un mandato pieno da parte degli italiani, così potremo definitivamente archiviare la vertenza con la soddisfazione delle trentamila imprese che lavorano nel settore. Come Lega ci auguriamo che i colleghi di Fratelli d’Italia siano pronti a darci una mano per risolvere una problematica seria che ha rischiato di far sequestrare interi stabilimenti balneari. Le spiagge e gli stabilimenti devono restare alle aziende italiane" ribadisce il Commissario della Lega.
"È un tema in cui crediamo e per il quale tutto il centrodestra ha dimostrato una sensibilità diversa rispetto a quella del governo Draghi. Sin dall’inizio abbiamo preso una posizione netta e abbiamo deciso di intervenire con fermezza per fermare le pressioni di grillini e PD - sottolinea - grazie alla Lega nessuno firmerà alcun decreto attuativo finché non ci sarà il prossimo governo, anche perché la firma spetterebbe al ministro del Turismo, che è della Lega, e che non ha alcuna intenzione di farlo".
"La stagione balneare è praticamente finita, quindi non c’è più alcuna urgenza - prosegue Marchetti - possiamo affrontare la questione nei prossimi mesi definendo criteri e premialità nelle gare per il rinnovo delle concessioni che tengano presenti, una volta per tutte, la continuità aziendale e la piena realizzazione degli investimenti fatti da chi in questi anni si è preso cura delle nostre spiagge e dei nostri stabilimenti balneari". "È un argomento delicato - conclude Marchetti - c’è bisogno di trattarlo con la massima attenzione, senza fretta, e di condividere questo percorso insieme alla categoria".
“Si parla di un intervento da 180mila euro per poter spostare nove classi dei licei all’ex orfanotrofio. Qualsiasi persona di buon senso comprende che con 180mila euro si potrebbe procedere ad imbiancare le pareti o metterle in sicurezza. Quindi, il tema resta quello della sicurezza di quei locali per gli studenti, per gli insegnanti e per i genitori”.
Ad affermarlo sono i rappresentanti di tutte le forze politiche di centrodestra candidate alle scorse elezioni amministrative, in un comunicato congiunto conseguente alla volontà della giunta Sclavi di spostare alcune classi dei licei nell'area dell'ex orfanotrofio.
"Qualsiasi persona di buonsenso - sottolineano - si chiede oggi quale tipo di intervento sia previsto in una struttura classificata nel 2016 con scheda Aedes E e per quale motivo non siano stati chiamati a pronunciarsi gli stessi tecnici che allora avevano visto l’immobile, ma si sia scelto un tecnico esterno incaricandolo di farsi rilasciare una perizia asseverata su una parte dell’immobile, quella oggetto di interesse del sindaco Sclavi”.
"Si ha l’impressione che l’obiettivo sia quello di mettersi in contrasto con l’ente Provincia di Macerata dove in realtà ci sono consiglieri e professionisti che lavorano alacremente giorno e notte su un tema che non deve avere divisioni - proseguono le forze di centrodestra tolentinati -. La Provincia ha operato utilizzando il buon senso del buon padre di famiglia per perseguire lo scopo principe, e cioè la costruzione del Campus e il mantenimento dei fondi relativi, rifiutando di conseguenza l’utilizzo di una parte degli stessi per la promessa elettorale di Sclavi", ovvero la sistemazione degli ex licei. In quanto, osservano dal centrodestra, “inesorabilmente avrebbe portato alla distrazione di energie e risorse provocando l’arresto del campus stesso".
"L’aumento dei costi dei materiali sta comportando inevitabilmente la necessità di ulteriori finanziamenti per il Campus e andando a pescare sui fondi già stanziati, è evidente che si andrebbe a creare un cortocircuito nel quale i tempi per la realizzazione della nuova struttura andrebbero ulteriormente a dilatarsi: non ce lo possiamo permettere", si evidenzia nella nota.
"Nello svolgere il nostro ruolo di minoranza attenta abbiamo richiesto la perizia asseverata del tecnico esterno ma ancora non siamo riusciti ad ottenerla: speriamo ci venga consegnata quanto prima - dichiarano i consiglieri di centrodestra -. Ci piacerebbe conoscere la valutazione della vulnerabilità sismica che avevano gli ex licei prima del sisma e la valutazione della vulnerabilità sismica che attualmente hanno i locali quadrilatero. Siamo certi che quest’ultima struttura, che è tuttavia lontanissima dall’essere una scuola, garantisca un tipo di sicurezza per studenti, insegnanti e genitori di molto superiore".
"Sulla sicurezza non si può giocare per mera speculazione elettorale e per demagogia spicciola - chiariscono le forze di centrodestra tolentinati -. Invece di spendere 180mila euro per un intervento inutile e di certo non risolutivo, proponiamo al sindaco e alla sua maggioranza di collaborare insieme al centrodestra pensando di investire quei soldi per dare una mano ai tecnici della provincia, con un pool di tecnici esterni che possano coadiuvarli in un lavoro disumano che stanno portando avanti da anni, tenendo in considerazione che per loro non esiste solo Tolentino, ma tutte le scuole della provincia".
"Pur essendo all’opposizione, vogliamo proporci in maniera costruttiva e facciamo appello al sindaco Sclavi a non arroccarsi sulle sue posizioni, ma ad affiancarsi a noi per trovare la collaborazione della provincia di Macerata e della regione Marche e proseguire uniti su un tema che ci coinvolge senza distinzione. L’invito all’unione è ovviamente rivolto anche all’altra minoranza consiliare del Partito Democratico" conclude il centrodestra tolentinate.
"Il presidente delle Marche Francesco Acquaroli e l'assessore Aguzzi non hanno fatto il proprio dovere, impegnati a fare gli interessi dei loro partiti invece di pensare a quelli dei marchigiani, dovrebbero trarne le conseguenze e dimettersi". È quanto accusa la deputata e candidata marchigiana del Pd Alessia Morani in un post su Instagram.
"Sono giorni tragici - scrive Morani - per la nostra regione. Una maledetta alluvione ha causato morti, dispersi e centinaia di milioni di danni a famiglie e imprese. La magistratura ha aperto più di un'inchiesta per accertare le responsabilità. Vedremo quali saranno i risultati. C’è un però. Questo 'però' riguarda il comportamento dei nostri amministratori regionali".
"Attenzione, non sto attribuendo alcuna colpa poiché sarà la magistratura a fare luce sulle responsabilità - precisa -. Possibile, però, che ancora Acquaroli e Aguzzi non si siano scusati con i marchigiani? Possibile che non abbiano capito la gravità di quello che è accaduto? Possibile che Aguzzi sia ancora al suo posto? Possibile che il presidente della regione pensi di cavarsela con un post e una foto su Facebook?"
"Non si tratta di avere poteri di veggenza caro presidente ma semplicemente di adempiere al proprio dovere poiché le notizie sull’alluvione erano cominciate a circolare già dal pomeriggio. La verità è che nel momento del bisogno il nostro presidente Acquaroli e l’assessore Aguzzi, come dice da giorni il quotidiano 'La Repubblica', non erano ai loro posti. Uno era a cena, l’altro era a un dibattito elettorale. A fare cosa? A fare gli interessi dei loro partiti invece di pensare a quelli dei marchigiani", conclude Morani.
“Le barche da pesca del centro Adriatico da stasera possono tornare in mare”. Lo annuncia il sottosegretario al Mipaaf, Francesco Battistoni al termine in una serie incontri avuti con le marinerie di San Benedetto del Tronto e di Porto San Giorgio che chiedevano interventi immediati al Governo per mitigare gli effetti economici negativi congiunturali.
“La riprese delle attività – continua – si inserisce in un quadro organico di interventi rivolti al settore ittico che in questo momento di forte difficoltà aveva bisogno di soluzioni programmatiche di rilancio. Grazie ad un dialogo costante avuto con le marinerie e grazie all’intervento della Direzione Generale della Pesca del ministero – prosegue Battistoni - il risultato di oggi permetterà da un lato, la partenza anticipata dell’attività di pesca e dall’altro, consentirà ai pescatori sanbenedettesi di essere sul mercato con prodotto fresco già prima del weekend”.
“Questo provvedimento autorizzativo – aggiunge – fa parte di una serie di misure adottate nell’ultimo periodo, rivolte proprio in favore del settore ittico che, fra i comparti economici produttivi italiani, è stato fortemente penalizzato prima dalla pandemia e successivamente dalla guerra. Siamo orgogliosi di avere individuato celermente una soluzione di rilancio per un settore strategico del nostro Paese”, conclude Battistoni.
I tre capogruppo di minoranza del Comune di Potenza Picena Enrico Garofolo (Pd), Edoardo Marabini (Civico 49) e Stefano Mezzasoma (M5S), hanno chiesto una nuova riunione della II Commissione consiliare aperta per avere aggiornamenti su “Villa Buonaccorsi”.
Alla riunione della commissione è richiesta una qualificata presenza della Regione per un confronto aperto e concreto in merito allo stato attuale e alle prospettive inerenti futuro assetto gestionale, investimenti e manutenzioni in programma, piani di sviluppo etc.
“Ad un anno di distanza dall’acquisizione di Villa Buonaccorsi al patrimonio pubblico da parte del ministero è arrivato il momento di capire a che punto siamo, quali opportunità e quali criticità ci troviamo ad affrontare e come promuovere un reale coinvolgimento della cittadinanza e delle associazioni interessate al futuro della Villa Buonaccorsi”.
“Siamo convinti –sottolineano - vada aperto un canale di confronto, ascolto e dialogo per tenere sempre accesa la speranza di avere quanto prima una Villa Buonaccorsi aperta al pubblico e riqualificata e, per far questo, serve ricreare un clima di partecipazione e condivisione”.
L'Ambito territoriale sociale 14, di cui Civitanova Marche è comune capofila, ha ottenuto il finanziamento di 715mila euro nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, a seguito della partecipazione al bando "Inclusione e coesione" pubblicato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Gli uffici comunali hanno quindi provveduto ad inserire il progetto di massima sul format predisposto dal Ministero e alla stipula della convenzione di sovvenzione. Il progetto finanziato è finalizzato al miglioramento dell’inserimento sociale delle persone con disabilità grazie al potenziamento del loro livello di autonomia abitativa e lavorativa.
A tal fine, nel mese di luglio il comune ha pubblicato un avviso per l’individuazione di immobili privati da destinare ad abitazioni, in cui potranno vivere gruppi di persone con disabilità, mediante l’adattamento di spazi esistenti.
Gli uffici comunali hanno elaborato inoltre altre proposte di progettualità sul fronte sociale, di cui si è in attesa di conoscere l’esito. Nello specifico, gli altri progetti riguardano: Vulnerabilità di famiglie e bambini; Autonomia degli anziani non autosufficienti e Stazioni di posta. L’Ats14 è partner di altri tre interventi interambito sul territorio provinciale: Rafforzamento dei servizi sociali domiciliari; Prevenzione del burnout e Housing First.
"Un plauso agli operatori dell’Ambito territoriale e dei Servizi sociali del comune per questo importante risultato - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica, appresa la notizia della conferma di finanziamento -. Si tratta di progetti che vanno a rafforzare l’autonomia delle persone con disabilità, puntando sul coinvolgimento di una rete operativa di professionisti che affiancano le persone più fragili per favorire il percorso di affrancamento dalla famiglia ed offrire loro anche opportunità di accesso al mondo del lavoro".
L'Ats 14, quale aggregazione intercomunale con compiti di progettazione, organizzazione e gestione associata dei servizi sociali ricomprende nove comuni: Civitanova Marche, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Monte San Giusto, Morrovalle, Porto Recanati, Potenza Picena, Recanati.
"Bye bye pre scuola, Lega e Fratelli d'Italia sono troppo impegnati nei loro Game of Thrones. La politica maceratese si presenta, per l’ennesima volta, totalmente noncurante e sprezzante dei bisogni della comunità cittadina. Con le elezioni imminenti, Lega e Fratelli d’Italia fanno di tutto per cercare di accaparrarsi i titoli dei giornali e riequilibrare i rapporti di forza all’interno della loro coalizione. La spesa di questo teatrino è, di nuovo, pagata dalle famiglie maceratesi che si sono viste negare il diritto di usufruire gratuitamente del pre scuola".
A dichiararlo sono Leonardo Piergentili e Michele Verolo, coordinatori provinciali di Sinistra Italiana Macerata. "In un momento di crisi energetica, economica e sociale come quello che stiamo vivendo, i servizi di prossimità, soprattutto quelli che riguardano l’istruzione, come il pre scuola per i bambini e le bambine, diventano - spiegano - un servizio fondamentale il cui costo deve gravare il comune, non le famiglie".
"Il sindaco Parcaroli, frontman di questa amministrazione, dovrà rendere conto alle famiglie che in questi giorni hanno protestato contro questa scelta e deve, inoltre, rileggersi molto attentamente l’articolo 3 della Costituzione che, con il secondo comma, mette in mano alla Repubblica, e alle sue declinazioni locali, il compito di rimuovere gli ostacoli di natura economica e sociale che limitano la libertà e l’uguaglianza dei cittadini e delle cittadine" proseguono Verolo e Piergentili, che si domandano: "Che uguaglianza può esserci se una famiglia potrà permettersi il pre scuola e un’altra no? E se all’interno di una stessa famiglia ci fossero le condizioni per pagare il servizio ad uno solo di due o tre figli?".
"Non si può giustificare questa scelta come dettata dall’indisponibilità di fondi nel bilancio comunale - replicano gli esponenti di Sinistra Italiana all'assessore Cassetta (qui le sue parole) -. Questa è una scelta politica che ha posto, come sempre fatto dalla destra, il mondo scolastico come fanalino di coda delle politiche pubbliche. Il bilancio è stato deciso dalla giunta comunale e approvato dal consiglio, non è stato sancito dal caso o da qualche forza mistica".
"Su alcuna stampa nazionale gira la notizia che io abbia trascorso la serata a cena, mentre stava succedendo il finimondo nella nostra regione. Ebbene sì, ammetto che non ho poteri di veggenza e che prima di essere allertato, ignaro di quanto stesse accadendo, partecipavo come da programma ad un evento che ho subito abbandonato nel momento in cui i miei collaboratori mi hanno avvertito".
A dichiararlo, in un post sulla propria pagina Facebook, è il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli. Il riferimento è alla cena di partito di Fratelli d'Italia, organizzata a Potenza Picena, con la partecipazione di uno dei fondatori del partito, Guido Crosetto.
"In questi giorni non ho mai pubblicato foto di alcun genere perché ritengo che gli eventi drammatici che stanno colpendo la comunità marchigiana non debbano essere oggetto di spettacolarizzazione - aggiunge Acquaroli -. Oggi però mi vedo costretto a pubblicare questa foto scattata nel corso di una riunione nella Sala operativa della protezione civile regionale, intorno alle 23:30 del giorno 15 (vedi sotto, ndr)".
"Ho ritenuto doveroso a questo punto raccontare alla comunità marchigiana come sono andate le cose, rispetto a chi sta utilizzando questo dramma per altre finalità" conclude il governatore.
"Più di 600 di persone possono testimoniare l’immediata corsa del Presidente nella sala operativa di Ancona appena allertato di quanto stesse accadendo. Speculare ulteriormente, e politicamente, su una tragedia che ha colpito tutti i marchigiani è sconcertante" sottolinea la coordinatrice regionale di Fratelli d'Italia, Elena Leonardi.
"Sin dall’inizio della prossima legislatura come Lega lavoreremo a una nuova legge nazionale che riveda il processo autorizzativo sui dragaggi, sulla pulizia dei fiumi e degli alvei e che preveda anche l'utilizzo delle sabbie dei fiumi come materiale edile" A spiegarlo è il commissario della Lega Marche, Riccardo Augusto Marchetti.
"Questo deve essere il primo, fondamentale passo per ritornare a creare quell'equilibrio che c'è stato fino a vent’anni fa, quando nel Paese non era un reato mantenere puliti i fiumi - aggiunge Marchetti -. Oggi, purtroppo, le amministrazioni locali hanno grandi difficoltà perché molto spesso le iniziative lodevoli che vogliono intraprendere in questo ambito si scontrano con normative nazionali che impediscono di realizzare opere e quindi, di fatto, non consentono di tenere puliti i fiumi, in particolare verso la foce, dove molto spesso i sedimenti non consentono all'acqua di sfociare in mare nei momenti di piena".
"Insieme al collega Edoardo Rixi e al vicecapogruppo in Regione Mirko Bilò ci siamo confrontati con il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti, che ci ha confermato le tante difficoltà riscontrate dall’amministrazione comunale per le opere di pulizia degli alvei fluviali - racconta Marchetti - Certe problematiche non riguardano soltanto le Marche, per questo c’è bisogno che si intervenga quanto prima per porvi rimedio a vantaggio di tutto il Paese".
"In Italia ci sono sempre state alluvioni, ma prima i fiumi venivano costantemente puliti, così come venivano agevolate le attività sulla collina e in montagna, si interveniva per tenere puliti i boschi e gli alvei. Oggi però molte norme ambientali sono contro l'insediamento umano - prosegue Marchetti - quindi quando succedono eventi di questo tipo ci si trova in condizioni di forte pericolosità soprattutto a valle".
"Insieme al collega Rixi lavoreremo affinché questo ambito venga presto regolamentato da normative aggiornate e in grado di sostenere il lavoro delle amministrazioni locali, che non può essere intralciato da leggi nazionali assurde - conclude Marchetti - la Lega al governo avrà come obiettivo quello di garantire pieno supporto ai sindaci, nella assoluta convinzione che chi vive e conosce il territorio sappia meglio di chiunque altro come intervenire per garantire sicurezza ai cittadini e debba essere aiutato, non messo in difficoltà da chi guida il Paese”.
Il Dipartimento Politiche Sociali Forza Italia Marche ha deciso di annullare i due eventi in programma questa settimana nell’anconetano in segno di rispetto e solidarietà verso le persone colpite dai nubifragi, che, nei giorni scorsi, hanno interessato il centro-nord delle Marche.
Rinviato, dunque, a data da definirsi, sia l’evento regionale di Ancona sul tema “I disagi giovanili. Le proposte dei tecnici al convegno di Forza Italia”, in programma oggi, 19 settembre 2022, alle ore 18,30 all’Ascensore Ristorante e sia l’appuntamento di Corinaldo (AN) dal titolo “Sport e disabilità: un progetto sull’inclusione sociale ed educativa”, che si sarebbe dovuto svolgere il 22 settembre 2022 alle ore 21:00 presso la Sala Consiliare.
“Il nostro è un silenzio eloquente e doveroso – ha sostenuto la dottoressa Alessandra Di Emidio, responsabile regionale del Dipartimento Politiche Sociali Forza Italia Marche – che racconta la volontà di fermare il nostro lavoro nelle zone dell’anconetano per rispettare tutte le persone coinvolte dagli accadimenti drammatici degli ultimi giorni. In sinergia con gli enti locali, intendiamo, come Dipartimento, attivarci a sostegno della popolazione colpita dall’alluvione: siamo animati dal desiderio di conoscere dalla Protezione Civile e dai politici locali, le reali prime necessità delle persone lì residenti, così da poter attivare degli aiuti concreti attraverso finanziamenti, che siamo già a lavoro per reperire".
La decisione di annullare le attività nell’anconetano da parte del Dipartimento Politiche Sociali di Forza Italia Marche è stata raggiunta dalla Di Emidio in accordo con il senatore Francesco Battistoni, commissario regionale di Forza Italia e Sottosegretario al Mipaaf, che proprio ieri, 18 settembre 2022, si è recato nei territori colpiti dalla drammatica ondata di maltempo nel nord delle Marche, costatando la presenza di un’emergenza lontana, evidentemente, dall’essere rientrata.
“Oltre ad esprimere la più sentita vicinanza alle famiglie delle vittime, alle popolazioni ed alle imprese danneggiate, ho voluto assicurare la vicinanza del Governo all’agricoltura martoriata da questa eccezionale ondata di maltempo - le parole del Sottosegretario - ho visto terre ferite da danni disastrosi, ma anche delle comunità orgogliose, determinate a rialzarsi subito e ripartire. Il fondo di solidarietà, con le prime risorse immediatamente stanziate dal Governo, va rimpinguato per fronteggiare l’emergenza. Ma dobbiamo anche mettere in campo interventi veloci ed incisivi per favorire la ripresa del settore agricolo".
"In gioco non ci sono solo la distruzione del raccolto presente ma anche del prossimo. Molti pozzi d’irrigazione sono stati distrutti o pesantemente danneggiati dai nubifragi. È impensabile costringere imprese ed agricoltori a ripetere ex novo procedure che possono durare addirittura anni. Vanno approvate nell’immediato misure agevolate che azzerino la burocrazia e consentano al settore di rimettersi in carreggiata e tornare subito a produrre" conclude Battistoni.
“Sconcertanti le parole dell’assessore Cassetta che,di fronte a un problema oggettivo e alle lamentele delle tante famiglie che hanno il sacrosanto diritto di poter accompagnare a scuola i propri figli e contestualmente di arrivare al lavoro nei giusti tempi, anziché trovare adeguate soluzioni solleva polemiche e attribuisce ad altri responsabilità che non possono che essere le sue”.
Così, in una nota congiunta, il responsabile cittadino, gli assessori e i consiglieri di Fratelli d’Italia Macerata: Lorella Benedetti, Marco Bravi, Pierfrancesco Castiglioni, Francesca D’Alessandro, Romina Leombruni, Paolo Renna e Paolo Virgili, in risposta alle dichiarazioni dell’assessore Katiuscia Cassetta sulla questione del servizio pre scolastico divenuto a pagamento (leggi qui) .
“L’esigenza del servizio pre-scuola è sin troppo chiara – continuano gli esponenti Fdi - come è chiarissimo che stiamo attraversando un periodo estremamente delicato che necessita da parte delle Istituzioni di tutti gli sforzi possibili, in termini di collaborazione e di sostegni economici. Nel week end, prima dell’inizio delle lezioni già molti genitori avevano dimostrato la loro comprensibile preoccupazione, non sapendo di fatto se il servizio sarebbe partito o no”.
“La questione, infatti, è stata sottoposta all’attenzione della Giunta, e non certo da parte dell’assessore all’istruzione, solo il 9 settembre. Lunedì 13 settembre e quindi con un evidente ritardo rispetto all’inizio delle lezioni fissato per il giorno successivo, ancora nulla di preciso si sapeva sull’avvio del servizio; il 15 settembre l’assessore dichiarava ai giornali che ancora nulla era stato deciso anche se due giorni prima su disposizione degli uffici veniva diramata una lettera ai dirigenti scolastici con la quale si comunicava il ricorso ai servizi a pagamento erogati da una cooperativa”.
“Chi conosce il mondo della scuola sa che servizi e modalità organizzative non si improvvisano – sottolineano - ma vanno valutate e predisposte con congruo anticipo e il vice-sindaco, che da quel mondo proviene, tardivamente informata insieme al resto della Giunta sulla questione, si è mobilitata immediatamente per cercare soluzioni e risposte concrete (ha proposto i puc, i progetti legati ai percettori del reddito di cittadinanza, ha pensato ai ragazzi del servizio civile, ai pensionati del personale scolastico e altro ancora)”.
“L’assessore Cassetta, interpellata, ha perentoriamente affermato che i soldi non c’erano (senza un riscontro ufficiale dell’indisponibilità economica dell’Ente), così come non era stato previsto alcun servizio. Come si vede una confusione che difficilmente si potrebbe raggiungere anche mettendoci il massimo impegno per ottenerla”.
“Ecco allora sorgere una domanda spontanea: ma l’assessore all’istruzione non è Katuscia Cassetta? E non avrebbe dovuto essere lei ad occuparsi della problematica, senza cercare altri improbabili capri espiatori? - domandano i componenti FdI - .
“Per altro verso occorre rassicurare l’assessore sul fatto che colloqui ed incontri quasi giornalieri si hanno sia tra tutti gli esponenti di Fratelli d’Italia sia tra i colleghi di Giunta e di maggioranza. Forse, viste come sono andate le cose, la critica dovrebbe rivolgerla a se stessa”.
“A Fratelli d’Italia non interessano tuttavia le polemiche, le accuse, o gli scarica barile. Interessa dare risposte concrete ai cittadini che, oggi più che mai, hanno necessità di poter contare su amministratori affidabili, responsabili e maturi. Gli interventi del nostro partito su argomenti fondamentali riguardanti la vita cittadina, sono stati e saranno sempre improntati sulla massima collaborazione alla ricerca delle migliori soluzioni”.
“Le diatribe e le acrimonie non ci appartengono. Ci appartiene la collaborazione, il confronto e la capacità di risoluzione dei tanti problemi di questo complicato periodo storico e, a tale riguardo, come si è già avuto modo di dichiarare, il partito si adopererà in ogni modo affinché il servizio in questione venga attivato in tempi strettissimi e senza costi per le famiglie”, concludono nella nota.
Il dibattito sui giovani e le loro criticità approda ad Ancona e diviene più che mai acceso: dopo aver fatto tappa in alcune fra le città più importanti delle Marche, lunedì 19 settembre, alle ore 18:30, presso l’Ascensore Ristorante in piazza IV Novembre, è in programma l’appuntamento regionale del dipartimento politiche sociali Forza Italia Marche.
Un’occasione, dopo una prima fase di analisi e di confronto, per arrivare alle prime proposte risolutive dei tecnici e degli esperti, che hanno preso parte ai precedenti tavoli di lavoro provinciali.
Non solo sensibilizzazione, dunque, ma anche azioni concrete: le considerazioni e le proposte dei tecnici costituiranno infatti le premesse necessarie alla realizzazione di un dossier finale da presentare alle istituzioni politiche sia regionali sia nazionali.
Al centro del convegno alcune questioni cruciali legate al mondo giovanile: dal bullismo, al cyberbullismo, dalle dipendenze dalla rete a quelle di sostanze stupefacenti, dalla microcriminalità alla dispersione scolastica.
A discuterne, di fronte a una platea di politici regionali e nazionali, ci sarà un gruppo selezionato di esperti: presenti, fra i relatori tecnici, il dottor Marco Lanzi, segretario provinciale generale Siulp Pesaro, la dottoressa Laura Carlomé, psicologa scolastica e psicoterapeuta, dottoressa Silvia Serroni, pedagogista, il dottor Nicola Principi, sociologo dell’“Associazione 7 Febbraio” e il dottor Riccardo Sollini, direttore generale della Comunità di Capodarco.
"Abbiamo deciso di spostare la discussione sui giovani ad Ancona – ha dichiarato Alessandra Di Emidio, responsabile dipartimento politiche sociali Forza Italia Marche – organizzando un quarto evento, questa volta regionale e di restituzione, che serva a tirare le somme rispetto a quanto emerso fin qui, nei tavoli provinciali organizzati dal nostro Dipartimento".
"Si tratta di uno step necessario in vista di un intervento mirato nel territorio a sostegno dei giovani, che non esclude la possibilità di un’integrazione della legge regionale 32 del 2018 dedicata al tema del bullismo - ha aggiunto Di Emidio -. Dalla famiglia alla scuola fino alla società si registra infatti un'allarme generazionale che non può e non deve rimanere inascoltato: i giovani rappresentano il nostro futuro ed è da loro che la politica deve ripartire”.
All’appuntamento prenderanno parte numerose rappresentanze politiche regionali e nazionali: dal senatore Francesco Battistoni a Valentina Vezzali, sottosegretario di Stato con delega allo Sport. Presente anche l'assessore regionale Stefano Aguzzi e Jessica Marcozzi, capogruppo Forza Italia Marche.
I prossimi appuntamenti del Dipartimento Politiche sociali Forza Italia Marche, che si svolgeranno nei mesi di ottobre e novembre 2022, saranno incentrati sui temi delle criticità che interessano anziani e famiglie nel territorio marchigiano.
“Mi preme innanzitutto sottolineare che non è stata una mia scelta quella di affidare il pre scuola alla Coop Ea Giovani con conseguente costo a carico delle famiglie”. L’assessore del Comune di Macerata, Katiuscia Cassetta, fa chiarezza in merito al servizio prescolastico divenuto a pagamento, il quale ha sollevato una levata di scudi e polemiche da parte di famiglie, opposizioni e finanche alcuni esponenti della maggioranza (leggi qui).
“La situazione è stata condivisa con il sindaco, l’assessore al Bilancio e tutta la Giunta, spiega l’assessore con delega all’istruzione. Il servizio pre-scuola, come confermato dal dirigente Puliti, prima del Covid, è sempre stato garantito dal personale ATA e, per questa ragione, non richiedeva alcun esborso da parte delle famiglie.
“Con l’avvento dell’emergenza COVID, ottobre 2020, - continua Cassetta - il personale ATA è stato destinato ad altri compiti, quali la sorveglianza dell’aumentato numero degli accessi per garantire il distanziamento degli alunni”. Il Comune, quindi, su sollecitazione delle presidi, per aiutare le scuole in un momento di difficoltà, è intervenuto incaricando la cooperativa che già assicurava il servizio di vigilanza degli alunni a mensa (servizio sempre stato a pagamento)".
“Grazie ai fondi COVID si è potuto assicurare il servizio senza alcun esborso per le famiglie sia per l’anno 2020/2021 che per l’anno 2021/2022. Solo alla fine di agosto 2022 il Ministero ha chiarito che, venuta meno l’emergenza COVID e preso atto della migliorata situazione epidemiologica, la scuola sarebbe ricominciata senza le misure di prevenzione che avevano caratterizzato gli ultimi due anni”.
“Il personale ATA poteva essere in grado, quindi, di riprendere tutte le proprie funzioni, inclusa la vigilanza degli alunni nel periodo antecedente l’inizio delle lezioni”. "I primi di settembre, dopo un confronto con il sindaco Parcaroli e l’assessore al Bilancio Piccioni, appurato che i fondi Covid non erano più a disposizione e che la spesa non poteva essere coperta da fondi nel bilancio scuola, sono state informate dal dirigente Puliti le dirigenze scolastiche al riguardo ed è stato chiesto loro di far conoscere le disponibilità del personale ATA ed eventuali criticità”.
“Nella riunione del 12 settembre con le scuole il dirigente Puliti ha chiesto espressamente alle presidi se c’erano delle difficoltà nella gestione del servizio ed informarci tempestivamente, nessuna ha espresso perplessità o chiesto aiuto”. “Sappiamo - prosegue Cassetta - che le funzioni ATA vengo assegnate con qualche giorno di ritardo e bastava attendere qualche giorno per capire come ci saremmo potuti organizzare per garantire il servizio a tutti quelli che ne avessero fatto richiesta”.
"Nel frattempo ha risposto la sola dirigenza dell’Istituto Comprensivo Monti che ha assicurato che il servizio sarebbe stato coperto con il personale ATA. Per essere comunque pronti era stata preallertata la cooperativa che aveva effettuato il servizio negli ultimi due anni, la quale ha dichiarato la propria disponibilità e saremmo stati in grado di valutare l’effettiva necessità dopo aver ricevuto le reali richieste da parte delle scuole che stanno ricevendo le iscrizioni al servizio e stanno ottenendo le assegnazioni del personale ATA”.
Poi Cassetta si rivolge direttamente al consigliere Castiglioni. “Farebbe bene a dialogare di più con il suo assessore di riferimento in Giunta, l’assessore Fracesca D’Alessandro e vice sindaco, che solo il 12 settembre ha dichiarato che la questione andava risolta immediatamente, anche facendo pagare ai genitori e/o utilizzando i PUC e il 13 settembre, martedì mattina, ha chiesto delucidazioni sulla questione perché allarmata da alcuni genitori e ha chiesto al Dirigente Gianluca Puliti di inviare alle scuole la comunicazione, a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico, in cui veniva detto che il servizio era pronto a partire e a carico dei genitori attraverso la Coop AE Giovani”.
“Il consigliere Carbonari, invece – sottolinea Casetta - dovrebbe chiedere meglio all’assessore al Bilancio informazioni sulle disponibilità del bilancio scuola. Ad oggi a me non risulta ci siano fondi di bilancio a disposizione del servizio scuola per garantire questo servizio né per l’anno in corso nel per l’anno a venire, nessuno ha impegnato eventuali altri fondi a favore del bilancio scuola e soprattutto dovremmo tutti sapere che occorrerà anche essere in grado di fronteggiare i sicuri aumenti delle derrate alimentari e del trasporto scolastico, oltre che delle utenze”.
“Se, quindi, non si percorre la strada della collaborazione con le scuole la gratuità del servizio può essere assicurata solo con il reperimento di fondi aggiuntivi che mi auguro davvero possano essere trovati con l’impegno di tutti, ma credo che la scelta giusta dovrebbe tener conto di sostenere soprattutto le famiglie in maggiore stato di difficoltà economica e purtroppo tanti sono i servizi che richiedono sostegno", conclude l’assessore Cassetta.