“Capponi ha nominato la giunta di Treia? Ci spieghino il segretario comunale e quanti preposti a far rispettare le regole democratiche e costituzionali come sia possibile visto che il prefetto si è immediatamente attivato per confermare la sua sospensione in virtù della Legge Severino. Ci dicano anche come mai della comunicazione prefettizia non ve n’è traccia nel sito del comune dove invece, con velocità supersonica, è stato pubblicato il decreto di nomina della giunta”.
La lista Prima Treia, che rappresenta il secondo partito in città stando al voto espresso nelle amministrative appena concluse (clicca qui per i risultati), chiede conto dell’operato di "tutti quanti sono stati coinvolti in quello che ha tutte le caratteristiche del colpo di mano in barba alle regole a margine di una campagna elettorale fondata su minacce e continue strumentalizzazioni della cosa pubblica".
“Vogliamo rispetto per la Treia che rappresentiamo e che ha detto chiaramente di essere stufa marcia dei metodi da ras di uno dei politici più navigati e spregiudicati della regione – aggiunge Prima Treia – Che sia condannato in primo grado per peculato non è un’opinione, ma un fatto ben noto che abbiamo ricordato doverosamente a quanti preposti a far rispettare le regole in una formale diffida a procedere nell’attribuzione delle funzioni di sindaco. Come mai hanno fatto tutti orecchie da mercante? Stiamo chiamando a risponderne nelle sedi legali chiunque abbia avuto un ruolo in questa vicenda”.
Prima Treia si pone anche domande sulle motivazioni che hanno portato ad una nomina così precipitosa della giunta: “Capponi ha dichiarato più volte in campagna elettorale di non avere problemi a fare il sindaco. Invece ha avuto fretta di nominare la sua ciurma che risulta priva di capitano. È chiaro che mentiva sapendo di mentire e lo dimostra anche la scelta del vice sindaco? Che fine ha fatto Gianni Genga, indicato come indispensabile uomo di garanzia ai suoi elettori che ora si ritrovano tutt’altro?”.
LA COMPOSIZIONE DELLA GIUNTA DI TREIA
Vice-sindaco: David Buschittari
Assessori:
- BUSCHITTARI DAVID con deleghe a: Polizia Municipale, Viabilità, Attività produttive, Suap, Agricoltura, Rapporto con gli Enti locali, Centro storico,Sport e Turismo;
- MASSEI DONATO con deleghe a: lavori pubblici, assetto del Territorio, Urbanistica e Ricostruzione post-sisma;
- MORETTI LUANA con deleghe a: Servizi educativi, Cultura, Politiche per gli anziani, ServiziSociali, Ambiente e Rifiuti,Servizi Cimiteriali;
- MEDEI LUDOVICA con deleghe a: Bilancio e Programmazione economica e finanziaria, Personale e Servizi Demografici, Politiche Giovanili e Sviluppo economico;
TESTO DELLA DIFFIDA inviata dalla lista "Prima Treia" a Presidente dell’Ufficio Elettorale e Segretario Comunale del Comune di Treia e alla Prefettura di Macerata
In relazione all’esito delle operazioni elettorali si rileva che il candidato Sindaco Franco Capponi, che ha ottenuto la maggioranza dei voti, risulterebbe incorrere in una causa di sospensione ex art. 11 d.lgs. n. 235/2012 (peraltro già verificata e accertata nel corso della precedente consiliatura).
Si ricorda che in simili ipotesi la causa di sospensione opera di diritto e – come chiarito dalla giurisprudenza amministrativa – inibisce lo svolgimento delle funzioni pubbliche pur se essa non è dichiarata in sede giudiziaria o in sede amministrativa, costituendo un effetto legale tipico della sentenza penale di condanna, con conseguente illegittimità dei relativi atti.
In altri termini, l’inibizione all’esercizio delle pubbliche funzioni non discende dall’atto del Prefetto (che accerta la sussistenza della causa di sospensione, al fine di renderlo noto «agli organi che hanno convalidato l’elezione o deliberato la nomina»), tanto che neppure l’atto va notificato all’interessato, ma dipende dalla preclusione derivante di per sé dalla condanna di primo grado.
Diversamente opinando, e cioè se si ammettesse che, prima dell’emanazione dell’atto del Prefetto, il candidato risultato eletto possa porre in essere atti nella qualità conseguente alla proclamazione, si verificherebbe una elusione delle disposizioni dell’art. 11 del d.lg. n. 235 del 2012.
Si invita e diffida, dunque, a non procedere alla proclamazione e/o alla convalida dell’elezione a Sindaco del predetto candidato e ciò anche in attesa delle (e al fine di non pregiudicare le) determinazioni che assumerà in merito l’Autorità competente.
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