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Santa Maria in Selva torna ad ospitare la Sagra della polenta: "Nel ricordo di Don Peppe"

Santa Maria in Selva torna ad ospitare la Sagra della polenta: "Nel ricordo di Don Peppe"

Tutto pronto per la ripartenza: la Sagra della polenta torna a Santa Maria in Selva, finalmente senza restrizioni, la seconda e la terza settimana di settembre (10-11, 17-18 settembre). Un evento che vede nei valori di comunità, unione e fratellanza i suoi nodi centrali, in linea con il progetto del primo fondatore Don Giuseppe Branchesi, venuto a mancare ormai due anni fa. Fra musica, cibo e cultura, l’invito è aperto a tutti gli amanti della polenta marchigiana.  

La conferenza stampa per presentare la manifestazione si è tenuta presso la sala consiliare della Provincia di Macerata: “Per Don Peppe era importante presentare la sagra in questo luogo che considerava la ‘casa della comunità maceratese’ – commenta l’ex presidente della provincia Antonio Pettinari – e sono felice di poter essere qui oggi a portare avanti il suo lavoro”. 

“Questa festa è una nuova occasione per tornare alla normalità e alla spensieratezza di un tempo – aggiunge il presidente provinciale in carica Sandro Parcaroli -. Oltre alle specialità offerte dalla Pro Loco di Treia e le tipicità del nostro territorio, non mancherà il tradizionale torneo di briscola; novità di quest’anno, i tornei di burraco e tresette”.  

“Già lo scorso anno c’era stata una timida ripartenza post Covid e per la prossima edizione la voglia di tornare è palpabile – continua Pettinari -. Ci aspettiamo una partecipazione numerosissima e siamo pronti ad accogliere tutti con i prodotti tipici della nostra terra. Don Peppe si definiva un ‘prete di campagna’ e andava orgoglioso della sua comunità, generosa e accogliente anche se vessata dalle difficoltà della vita rurale: continuare il suo operato significa difendere le eccellenze locali e onorare le nostre tradizioni, radici e valori”. 

“Sono onorato di portare avanti il lavoro di Don Branchesi ed è meraviglioso poter partecipare a questo evento – segue il parroco di Santa Maria in Selva, don Igino Tartabini -. Abbiamo però gli occhi rivolti anche al futuro in questo momento: se vogliamo che questa manifestazione non si spenga è necessario avvicinare i giovani, affiancandoli a chi si occupa da sempre della Sagra per garantire loro l’esperienza necessaria a continuare”.

“Da Treiese ha un sapore speciale per me parlare della Sagra della Polenta, che rappresenta un punto di riferimento importante per le tradizioni gastronomiche della nostra provincia, nonché della regione – commenta il consigliere provinciale Andrea Mozzoni -. Un evento che vanta un grande legame su tutto il territorio nazionale grazie all’associazione dei polentari d’Italia e all’impegno profuso da don Giuseppe Branchesi. É sorprendente, come ricordava lo stesso don Peppe, il fatto che un piatto considerato in passato “povero” riesca a riunire intorno alla tavola così tanta ricchezza umana e così tanti valori, ai quali si affianca il lavoro prezioso dei volontari di Santa Maria in Selva”.

“Dedichiamo il nostro tempo libero dopo il lavoro a questo evento e qualcuno di noi comincia a sentire anche il peso degli anni - conclude Gianni Savi, fra gli organizzatori dell'iniziativa -. Abbiamo bisogno del supporto di forze nuove e di giovani volenterosi che vogliano portare avanti questa tradizione, altrimenti destinata a sparire”.

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