Musicultura 2020, audizioni verso il rush finale: si riparte il 5 marzo con Beatrice Antolini
Numeri da record per il secondo week end delle audizioni live di Musicultura 2020. Alle migliaia di telespettatori che hanno seguito le serate in televisione, grazie alle dirette di Etv Marche e di Tvrs, si aggiungo le oltre 36 mila persone che hanno visualizzato le dirette streaming sui social.
Tre intense serate di musica che hanno visto le esibizioni di 18 nuovi artisti al Lauro Rossi di Macerata, di cui, venerdì e sabato a porte chiuse per l’ordinanza regionale e domenica con il gradito ritorno del grande pubblico al Teatro cittadino.
A H.E.R. è andato il “Premio Med Store” della giuria per la migliore esibizione della serata. “Anni fa un ragazzo di nome Ermanno ha partecipato al Premio Recanati, oggi quel ragazzo sono io e grazie alla musica vivo nel mio sogno “ così H.E.R., nome d'arte della cantautrice e violinista di Foggia Erma Castriota, ha aperto la sua performance con una forte presenza scenica e una proposta musicale particolarmente attenta ai temi dell’identità di genere e ai pregiudizi connessi “Ho fatto della mia nuova identità una rivoluzione poetica contro il muro dell'ignoranza, rimanendo sempre fedele allo stupore che ho verso il mondo e verso me stessa”. L’artista, con il suo violino elettronico, accompagnata dalla batteria, ha generosamente offerto al pubblico Roma, Nel mio sogno e Il mondo non cambia mai.
Il favore del pubblico presente in sala è andato a Marco Arati con Il “Premio Val di Chienti”. Marco Arati, cantautore e polistrumentista di Reggio Emilia, si è esibito con sua band nei brani: Non si può vedere, Quello che ho da dirti, la canzone con la quale ha chiesto la mano della sua fidanzata e Martina. L’artista nei suoi testi parla di ciò che gli accade intorno; alla passione per la musica unisce quella per il suo lavoro in una azienda agricola: “È proprio durante le molte ore del mio lavoro che nascono e prendono forma i miei pezzi”.
A Musicultura La Zero, cantautrice ma anche attrice e ballerina alla ricerca della fusione tra le sue passioni. Ha proposto alle audizioni un progetto musicale con parti recitate che unisce l’appartenenza alla sua terra, Napoli, a tutte le sue esperienze di vita. I suoi brani: Mea culpa, una storia d’amore e di perdono, Chiagnere e Abracadabra, una rivalsa su una brutta esperienza di vita. “Ho cercato un sound che attraverso le chitarre potesse appartenermi e ricordarmi la mia casa e i miei viaggi, - ha detto La Zero - e che insieme ai beat contemporanei potesse suonare mio per partire da zero, e quindi da me.”
Dolcissime atmosfere quelle di Setak nome d’arte del pescarese Nicola Pomponi che con la sua calda voce e un sound internazionale ha proposto canzoni in dialetto abruzzese: Pane e ‘ccicorje, Dumane ha ‘ggià ‘rrivate e Marije, “All’inizio scrivevo testi in inglese, ma mi sono sentito sincero solo nell’espressione dialettale, ho unito la musica che amo alle mie origini”.
Note rap di forte denuncia sociale per Picciotto, all’anagrafe Christian Paterniti di Palermo. L’artista ha offerto Workflow, Incubo e Da grande il suo personalissimo rap neomelodico, dedicandolo a Enzo Savastano suo collaboratore, nonché tra i vincitori di Musicultura 2019. Picciotto segue da anni laboratori di scrittura creativa incentrati sul rap nelle scuole e nei quartieri popolari di Palermo. “credo fortemente nell'autoanalisi attraverso la scrittura – ha raccontato l’arista - e nel riscatto sociale attraverso il racconto delle storie vissute come conseguenza di un'attitudine alla "resistenza" nei contesti più difficili”.
Sul palcoscenico del Lauro Rossi ha chiuso la domenica d’autore Giacomo Leonardi, di Rimini autore e cantautore che ritiene di fondamentale importanza la scrittura dei testi delle sue canzoni, accompagnato dalla sua chitarra ha proposto: Dimmi, Baci e Fatti chiamare per nome.
Prossimo appuntamento con le audizioni live di Muscultura al Teatro Lauro Rossi di Macerata aperto al pubblico, giovedì 5 marzo con altre cinque nuove proposte musicali: Costanza, Salba, PeppOh, Paolo Rig8, Alberto De Luca e con l’amichevole partecipazione di Beatrice Antolini.
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