Matelica ricorda Enrico Mattei a 61 anni dalla scomparsa: "Un silenzioso benefattore dei poveri"
Nel 61esimo anniversario della morte di Enrico Mattei (27 ottobre 1962) la città di Matelica ha ricordato, come ogni anno, la figura del petroliere scomparso. Nella mattinata di oggi si è tenuta una Santa Messa presso la cattedrale di Santa Maria e a seguire ci si è spostati al cimitero cittadino dove è stata deposta una corona di alloro sulla tomba di Mattei.
Alle celebrazioni erano presenti diverse autorità civili, militari e religiose, tra cui anche l’amministrazione comunale di Matelica guidata dal sindaco Massimo Baldini.
"Con la morte di Enrico Mattei l’Italia e l’Europa hanno perso una delle personalità più grandi degli anni del dopo guerra – ha detto il primo cittadino - Quanto vuoto incolmabile ha lasciato Mattei specialmente in questo particolare momento dove è basilare l'importanza delle sue politiche energetiche fondamentali per la crescita dell’Italia".
"A 61 anni dalla sua scomparsa- ha proseguito il sindaco- rimpiangiamo il suo coraggio, la sua determinazione e la sua lungimiranza. Dal suo lavoro dobbiamo prendere spunti di attualità che possono essere importanti alle istituzioni e ai giovani. Nelle Marche e in tutta la nazione il ricordo di Mattei è ancora molto vivo, ci ha lasciato un’eredità importante che dobbiamo continuare a coltivare, non solo a Matelica, dove è vissuto, o ad Acqualagna, dove è nato, ma nelle altre città di Enrico Mattei, con le quali stiamo facendo un lavoro comune, e in tutta la nazione".
Il primo cittadino ha infine concluso: "Noi oggi vogliamo ricordare anche il Mattei conosciuto da pochi, da pochissimi. Il vero, il grande silenzioso benefattore dei poveri, degli umili, dei bisognosi. È stato detto che a Matelica tre erano i suoi pensieri: le orfanelle, i vecchietti e le Clarisse".
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