"L'Inps di Macerata è l'ente più digitalizzato d'Italia": presentato il rendiconto sociale
Si è tenuta, nel pomeriggio, presso la sede Inps di Macerata, la conferenza stampa per la presentazione del rendiconto sociale provinciale del 2022 che si terrà presso la Biblioteca Mozzi Borgetti giovedì 13 ottobre.
A intervenire si sono succeduti rispettivamente Ubaldo Camilletti, presidente dell'Ufficio Rapporti con il pubblico, il direttore provinciale Marco Mancini, Domenico Ticà presidente del Comitato Provinciale ed Elisabetta Cristallini, vice presidente del Comitato provinciale in rappresentanza delle parti datoriali.
Il direttore Mancini ha iniziato il discorso partendo proprio dal fascicolo del rendiconto sociale dell'anno 2022, specificandone la direzione: "Si tratta di volgere lo sguardo ai fini di un miglioramento futuro che nell'Inps è segnato dalla tecnologia e dalla digitalizzazione, sia in riferimento al canale del cliente interno sia di quello esterno".
Per quanto concerne l'uso delle tecnologie si è posto un focus sulla "grande scommessa" dello smart working in termini di qualità e produttività del servizio erogato. Una nuova prospettiva lavorativa i cui vantaggi devono ancora essere valutati, ma a cui si guarda con fiducia in vista del futuro prossimo.
Inoltre sono state menzionate le innovazioni che hanno interessato l'app Inps rivelatasi strumento indispensabile per la presentazione telematica delle domande di accesso ai servizi offerti dall'ente, oltre che per consultarne lo stato d'avanzamento. Sempre il direttore provinciale Mancini ha ribadito l'importanza del progetto "Open Data", definito un "cavallo di battaglia", consistente nella condivisione delle informazioni e dei dati con le altre amministrazioni pubbliche.
"Guardando al nostro interno - ha spiegato Mancini - abbiamo cercato di utilizzare al massimo il fascicolatore elettronico che si traduce nella digitalizzazione del documento perché crediamo nella dematerializzazione dei documenti. Questo sia nell'ottica di un risparmio dei materiali, perché l'archivio costa e ha dei pericoli, sia in quella di gettare un ponte sulle strutture lavorative dove per lo smart working è necessario che il fascicolo sia consultabile da tutti".
In seguito, a prendere la parola è stato Domenico Ticà, il quale, si è soffermato sulla natura stessa del rendiconto che "dà la misura dello stato di salute dell'economia e della società. Infatti non esiste un cittadino italiano che non sia, almeno una volta, passato per un servizio erogato dall'Inps".
Inoltre Ticà ha messo in luce la funzione del Comitato provinciale: "Nel comitato vengono rappresentate tutte le istanze, non solo quelle di parte sindacale ma anche datoriale oppure di progetti istituzionali - ha proseguito -. In quella sede c'è un confronto, dove vengono presentate le valutazioni che nella società si svolgono. Per noi dunque è molto importante il rapporto con i patronati".
Infine, ha ricordato come l'Inps di Macerata sia "il più digitalizzato d'Italia". A chiudere la conferenza Elisabetta Cristallini, che ha spostato l'attenzione sul lato imprese, in quanto rappresentante dell'associazione di categoria, ponendo l'accento su come quest'ultime siano il maggior cliente dell'istituto. Sfogliando i dati, ha fatto presente come "la richiesta di un contatto diretto sia aumentata, sia per il superamento dell'emergenza epidemiologica sia per un'esigenza comunicativa".
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