Frammenti meteorite nelle Marche? "Reperti dubbi vengano esaminati da un esperto"
Sabato scorso, alle 19:55, una brillante scia luminosa (meteora) ha solcato i cieli italiani ed è stata osservata da migliaia di persone. "Nonostante il cielo fosse parzialmente nuvoloso, la meteora è stata registrata da nove camere della rete PRISMA (un network di telecamere che osservano le meteore in cielo) il che ha permesso agli esperti dell’Istituto Italiano di Astrofisica (INAF) di elaborare le prime stime della traiettoria del meteoroide". A spiegarlo, in una nota, è Gabriele Giuli, professore della sezione di Geologia dell'Università di Camerino.
"Il meteoroide originale aveva una massa compresa tra i 10 e i 30 chilogrammi - spiega il professor Giuli -, è entrato in atmosfera con una bassa angolazione (15 gradi rispetto all'orizzonte), a circa 15 km/s. La brillante meteora ha raggiunto una magnitudine assoluta di circa -10 e in pratica ha illuminato il cielo per circa 15 secondi, brillando quasi quanto la Luna piena. Stimiamo una massa residua, sopravvissuta quindi al passaggio in atmosfera, di circa 1 kg. I calcoli per determinare il punto di caduta di eventuali frammenti sono in corso".
"Dalle prime analisi risulta che il percorso della scia luminosa si sia sviluppato poco a nord di Perugia, per spegnersi nella zona del Parco dei Monti Sibillini" spiega il docente Unicam. La traccia della scia luminosa è mostrata nella mappa qui sotto:
"Quando la scia luminosa ha cessato, il meteoroide era a circa 35 km di altezza; poi ha continuato la sua corsa senza emettere luce" aggiunge il professore puntualizzando come "più dettagli sulla parte finale della traiettoria saranno probabilmente disponibili entro mercoledì".
"È possibile che frammenti della meteorite siano caduti vicino alla costa (o addirittura nel mare) - anticipa Giuli -. Tuttavia l’osservazione di esplosioni lungo la scia luminosa, che possono aver causato la caduta di frammenti di meteorite lungo il tragitto, rende possibile la presenza di meteoriti in più punti lungo la traiettoria".
"Nel caso in cui, nelle prossime ore, venga confermata una possibile caduta di qualche frammento sul territorio marchigiano, è importante che eventuali reperti dubbi vengano esaminati da un esperto - chiarisce Giuli -, capace di riconoscere se la roccia sospetta può provenire dal cielo oppure se si può già escludere da un esame preliminare, anche attraverso un’immagine fotografica, la sua origine meteorica". "Se trovate dei sassi neri, attratti da una calamita, contattate il seguente indirizzo mandando una foto per verificare se sia una meteorite: gabriele.giuli@unicam.it" conclude il professor Gabriele Giuli.
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