“Verde Rubino”, il libro di Bernabucci e Marsili che riscopre un antico messaggio della Massoneria
“Verde Rubino”, ecco il titolo dell’opera scritta da Francesco Bernabucci e Francesca Marsili frutto di un attenta analisi e traduzione di documenti della Massoneria pre-rivoluzionaria, relativi per l’appunto al periodo che va dal 1400 al 1700.
Il libro, oltre a far riscoprire un antico messaggio spirituale, riesce ad offrire uno spaccato originale della Massoneria nella sua fase sostanziale prima ancora che divenisse organizzata e strutturata.
Un percorso autentico che descrive come la massoneria sia stata sintesi e modello di un percorso inclusivo dove anche la presenza femminile, diversamente dalla massoneria moderna era elemento sostanziale della Via iniziatica.
“Questa opera è la nuova traduzione di 12 manoscritti che vanno dal 1400 al 1700 della Massoneria pre-rivoluzionaria – ci ha spiegato, uno dei due autori, Francesco Bernabucci - è un argomento oggettivamente di nicchia e il percorso che mi ha portato a scrivere di ciò è partito dal 2012 quando il Sommo Sacerdote del Rito di York mi ha incaricato di ritradurre ed aggiornare i rituali dei gradi del rito di York che vanno dal 4° al 12°”
“La finalità era quella di compiere un’operazione che andasse un po' oltre alla semplice traduzione letterale – sottolinea - sono rituali in uso in tutta Italia e quindi per fare un lavoro ancora più mirato mi sono messo a studiare tutto quello che riportava a quel meccanismo. Per comprendere a pieno il portato letterale dei nove rituali, scritti in un inglese strano e un po' risalente ho iniziato dallo studio di tutti i documenti che avevo in mano, svolgendo quindi dei lavori paralleli”.
E’ stato questo il prologo di un percorso che lo ha portato a collaborare con l’altra autrice del libri ovvero Francesca Marsili: “Dopo aver pubblicato le traduzioni dei rituali ho iniziato a dividerli, all’inizio per gioco, in dei librettini di 20 pagine da regalare ad amici e conoscenti – racconta - tramite questa iniziativa ho così incontrato quella che è la coautrice di ‘Verde Rubino’ Francesca Marsili che mi ha fatto rendere conto della portata culturale del lavoro che avevo compiuto”.
Da questo incontro è partita così la composizione dell’opera: “Lei è riuscita a spiegarmi chiaramente cosa aveva intravisto in questi 12 manoscritti – afferma Bernabucci - dalla sua analisi è emerso che questa Massoneria pre-rivoluzionaria aveva un’impronta fortemente teistica a differenza di quella attuale e che i manoscritti comunicavano un messaggio spirituale ben preciso”.
“Raffrontando questi documenti abbiamo constatato che quasi tutti erano strutturati in maniera simile: un prima parte dedicata alla storia della Massoneria riferita a prima del 1700, la seconda trattava i doveri dei Massoni ed infine l’ultima incentrata sulle arti liberali – da tale analisi è così partita la domanda che ha generato tutto il lavoro delle quattro mani che hanno poi generato il libro - Avevamo scoperto che erano il frutto di ciò che si leggeva ai nuovi ammessi alle corporazioni muratorie perciò la domanda che si è fatta Marsili è stata: ‘Oltre alla storia dell’istituzione e ai doveri che dovrà rispettare, per quale motivo debbo insegnare ad un giovane che si avvicina alla comunità dei muratori un qualcosa che è estremamente vicino ad un approccio filosofico alla vita come le arti liberali?’ ".
Un punto di vista nuovo ma che cambia tutto: “I muratori, anche nel periodo in cui non si poteva parlare di Massoneria, perseguivano la prospettiva di formare i nuovi adepti non solo sotto l’aspetto tecnico ma anche dal punto di vista filosofico ed artistico – afferma l’autore di ‘Verde Rubino’ - Quindi la distinzione che si fa oggi tra muratori operativi e speculativi anche allora non esisteva in quanto ai giovani veniva fornita una formazione culturale a tutto tondo".
Una concetto che è emerso dopo un’attività di ricerca delle fonti mirata e paziente su un argomento come la Massoneria che agli occhi dei più risulta un mondo quasi “inaccessibile” ma che nella realtà dei fatti svela tutt’altro volto: “Durante i nostri studi inoltre abbiamo avuto il supporto del Gran Bibliotecario di Scozia Robert Cooper che ci ha fornito delle foto di manoscritti e documenti originali permettendoci di verificare la correttezza di tutte le traduzioni che sono state scritte fino ad oggi – chiosa – il tutto scambiandoci dei semplici messaggi su Facebook e tali informazioni ci hanno fatto prendere coscienza che alcune trascrizioni, risalenti anche dagli anni ’30, erano in parte errate".
Il viaggio scritto sulle pagine di ‘Verde Rubino’ ha inoltre condotto ad un'altra meta fondamentale :“Tutto quello che avevamo portato alla luce si basava sull’equilibrio tra due principi ovvero quello maschile e femminile e che l’intero universo manifestato è frutto di una equilibrata interazione tra questi due fattori – spiega Francesco Bernabucci – il punto importante da comprendere è che esiste un’equivalenza di dignità tra i due principi e diventa fondamentale l’interazione tra essi perché ad ogni interazione terrena corrisponde ad una ierogamia superiore – precisa - la Massoneria sacra altro non sarebbe che la rappresentazione di tutto ciò così come l’apertura dei lavori muratori che simboleggiano appunto la congiunzione tra il principio maschile e femminile che a loro volta rappresentano la ierogamia che ha manifestato il cosmo”.
Una conclusione che rivoluziona e allo stesso tempo illumina il valore della presenza femminile in relazione alla Via Iniziatica: “Forse questa opera può non stare troppo simpatica alla compagine più tradizionalista della Massoneria ma, vendite alla mano, sta riscuotendo un successo significativo – Bernabucci svela però anche qualche aspetto più ‘leggero’ dell’opera - nel libro c’è anche un po' di Macerata in quanto raccontiamo delle nostre sessioni di studio svolte nei locali del centro ma ogni pagina raccontiamo tutto il processo che è stato lento ma costate di quando io e Francesca Marsili abbiamo preso coscienza di quello che avevamo tra le mani – e conclude- abbiamo così creato un libro più digeribile per un grande pubblico piuttosto che per i Massoni odierni”.
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