Progetto voluto e realizzato dall’attore e regista Marco Di Stefano e da Tanya Khabarova, straordinaria danzatrice nonché raffinata coreografa e attrice.
Stiamo parlando del "Teatro delle Comunità" : "Un’esperienza che riporta il teatro alle sue origini, a quando era solo itinerante e alla portata di tutti, senza mai perdere di vista la qualità che un lavoro di questo tipo deve necessariamente portare con sé per arrivare al pubblico e per non vanificare tutte le energie impiegate” ci dice Marco Di Stefano.
Le sue colleghe spiegano la vera anima del "Teatro della Comunità": “Tutti possono essere attori perché ognuno ha la sua storia da raccontare. Non servono esibizionismi e atteggiamenti da grandi star per essere un buon interprete”.
Lo staff organizzativo annovera l’attrice Ornella Bonaccorsi e Pia Mora. I tre professionisti concedono qualche dichiarazione in più anche dopo la fine della conferenza. “Ci sono state già 94 produzioni del Teatro della Comunità e hanno toccato non solo location italiane, ma internazionali. Qui nelle Marche ricordiamo il Teatro della Comunità allestito a Offida, la trama della pièce l’abbiamo costruita sulle storie dei migranti ed è stata una rappresentazione molto seguita. Il teatro è la forma più moderna e democratica d’arte.
E’ contaminazione perché non concerne solo una tipologia di performance racchiusa in un comparto stagno, ma si manifesta nella recitazione, nelle coreografie della danza, nella musica, nelle strade, sui volti e nelle storie della gente. Tutti questi elementi si compenetrano a vicenda con assoluta naturalezza dando vita a ciò che chiamiamo teatro”.
E ancora precisano: “La location scelta per l’esibizione è lo spazio aperto dell’ex Ente Fiera sotto l’arco Nervi che è un po' una finestra affacciata su Civitanova, un trait d’union tra le strade del centro e la zona mare. Per le prove abbiamo recuperato con grande soddisfazione i palazzi stile liberty del Lido Cluana e le prove inizieranno mercoledì 19 alle ore 20. Lo spettacolo è aperto a tutti, dai più piccoli ai più grandi, gli attori sono gente comune. I veri protagonisti saranno i ragazzi diversamente abili che, ricchi di spontaneità e privi di sovrastrutture, riconsegnano la verità del teatro al pubblico, che è il vero scopo di ogni forma teatrale”.
Il gruppo dei fautori di questa iniziativa ci saluta con l’augurio che Civitanova sia sempre più fertile a iniziative di questo tipo e che si faccia portavoce del fatto che la cultura passa attraverso i piccoli gesti del quotidiano, così come la vera bellezza nel voler comunicare in armonia con gli altri. “ Soprattutto questo è il messaggio che vogliamo veicolare col Teatro della Comunità”.
(Raffaella D'Adderio)
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