"La notte la casa l'assenza" poesie di Dorinda Di Prossimo, Edizioni Forme Libere, presentato alla libreria Passepartout domenica scorsa, oltre che essere un bellissimo libro, è stata un'occasione di riflessione e proposta per il futuro prossimo della poesia. Ha curato la presentazione Maurizio Boldrini del Minimo Teatro, il quale, prendendo spunto dal valore della scrittura della poetessa, ha rilanciato verso il dovere che spetterebbe oggi ai poeti dotati di strumenti affilatissimi come la Di Prossimo: "Studiare la singola parola per costruire un nuovo vocabolario in cui la parola si testimoni ancora come valore". Dorinda Di Prossimo, secondo Boldrini, è un esempio di poeta-artefice capace di trascendere la propria opera, pure importante, ed essere arte all'opera. Quindi, al Passpartout, il direttore del Minimo Teatro ha ufficializzato l'inizio e la consegna di redigere il nuovo vocabolario, la Di Prossimo tratterà le parole che iniziano con la D; l'altra poetessa presente, Elisabetta Moriconi, prenderà in cura le parole che iniziano con la E. Gli ospiti presenti hanno posto la loro firma sul verbale della serata che sancisce l'inizio della ricerca linguistica.
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