A dicembre l'Officina delle Arti di Leonardo Serafini di si apre al mondo ospitando l'artista olandese Ruud Wackers, una presenza di spessore non solo per la città di Corridonia, che la propone nell’ambito delle iniziative culturali preparate per le festività natalizie, ma per l'intero panorama artistico maceratese.Formatosi negli anni del grande ritorno del figurativo sul finire del secolo scorso, WACKERS, artista e docente, fondatore in Olanda di una Accademia d'arte, è tra gli eredi della grande tradizione neoespressionista di derivazione nordica, capace di coniugare simbolismo lirico e forza espressiva di matrice informale.E questo retroterra ricco, fatto del recupero della tradizione pittorica irrorata però dalla contaminazione con linguaggi più audaci, espressionisti, astratti e informali, si osserva in ogni passaggio della sua opera, nella trama dei suoi elaborati.Sono lavori che recuperano atmosfere dense di incanto settentrionale, corroborate da effetti di cromatismo luminescente che insieme si uniscono per generare una figurazione dai tratti marcatamente alterati, spinta alle soglie di un disfacimento onirico. Quella Wackers è una pittura che rilegge il Novecento intero e come ogni postmoderno lo fa mantenendo un eclettismo di fondo a cui unisce sagacia e abilità pittorica, possesso dei fondamenti irrinunciabili dell'Accademia e del mestiere. E scorrendo lo sguardo sulla sua opera si rivelano le eredità fauves e postimpressioniste, le interferenze simboliste echeggianti un primo Mondriaan; le sollecitazioni radicali e drammatiche provenienti da una figurazione alla Bacon, influenze distanti ma incontrovertibili si rivelano gli eccessi formali dei Co.Br.A. Un lavoro dove non di rado figurativo e astratto si incrociano in una unione feconda, capace di originare immagini di grande impatto visivo e dalla carica espressiva prorompente. In questo artista che si muove disinvolto tra i mezzi tradizionali della pittura, luce e colore vibrano in simultanea, fino a corrodere i valori visivi per originare immagini deteriorate, deformate da una visione inconscia che prende il sopravvento sul reale. Una proposta straordinaria che ricalcola la categoria del bello - BEAUTY IS IN YOUR MIND- la espande e la riformula rinnovata e ampliata: un bello che si annida nei recessi della visione, nelle pieghe del reale e che ne esce rinforzato e ravvivato pronto ad assumere nuovi e inediti stati.
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