“Una serata che ha voluto abbattere gli steccati che spesso siamo abituati a erigere tra le donne per bene e le donne per male – dice Lucrezia Ercoli, direttrice artistica di Popsophia, sull’appuntamento “IL SECONDO SESSO – La donna tra opera lirica e musica pop” svoltosi ieri sera al Teatro Annibal Caro di Civitanova Alta. “La giornata della donna deve servire a rimettere in discussione le definizioni - continua - “la canzonetta, la cultura pop, l’immaginario contemporaneo non individuano soltanto gli stereotipi e i pregiudizi ma permettono soprattutto di pensare altrimenti. Non abbiamo parlato di che cosa vuol dire essere un uomo e una donna, non abbiamo ascritto nessuno dei due in una definizione, ma abbiamo cercato di raccontare come e con quante difficoltà si diventa l’uomo e la donna che si è.”
In piena linea con la stagione operistica in programmazione al Rossini di Civitanova Marche che conta due delle opere più amate di Giacomo Puccini, Madama Butterfly e La Bohème, la prima giornata dell’appuntamento POPSOUND ha affrontato le tematiche della parità di genere da Cio Cio San, protagonista dell’opera pucciniana, a Aretha Franklin, da Gianna Nannini a Cindy Lauper, fino a contare tutte le diverse sfaccettature del mondo femminile nell’universo dei diritti e della cultura di massa.
Nella vigilia della festa delle donne, Popsophia ha offerto una nuova chiave di lettura attraverso l’immaginario della cultura pop: “Donna non si nasce, donna si diventa” scrive Simone de Beauvoir, una frase apparentemente costruita ma che contiene al suo interno tutta la rivoluzione femminista, la donna non viene definita dalla sua nascita biologica ma si costruisce e si trasforma seguendo non soltanto gli input della società esterna ma i desideri e le pulsioni che abitano al suo interno.
Popsound è una rassegna che amalgama ragione, logos e pensiero filosofico con la musica pop, ciò che parla direttamente e innanzitutto al nostro cuore e si propone di raccontare l’anima del Novecento.
“Questi tre appuntamenti chiamano il festival a lavorare a Civitanova tutto l’anno, con le scuole e la città per realizzare una sorta di laboratorio permanente in cui la pop filosofia diventa un nuovo metodo e il linguaggio per parlare al presente. - ha dichiarato Fabrizio Ciarapica, il sindaco della città - è bello vedere la grande partecipazione di pubblico e questo conferma che il festival estivo dello scorso anno non è stato il punto di arrivo della nostra politica culturale bensì un punto di partenza per nuove e originali produzioni come quella che abbiamo visto ieri sera e che vedremo il 21 marzo e l’11 aprile. “
Popsound continua giovedì 21 marzo alle 21.30 con il secondo Philoshow “ABBEY ROAD 1969 – la filosofia dei Beatles e dei Rolling Stones” condotto da Massimo Donà, musicista, filosofo e professore ordinario presso l’Università San Raffaele, in libreria con il saggio appena uscito “Filosofia dei Beatles”. Tra luce e ombra, bene e male, la canzone d’amore andrà contro il rock e spiegherà la pura potenza dell’immaginazione, la capacità di due band musicali che hanno reinventato e posto le basi di una nuova era, cambiando per sempre non soltanto la musica ma anche i costumi e le visioni di intere generazioni. La rassegna si chiuderà con l’ultimo appuntamento di giovedì 11 aprile alle 21.30 con il terzo e ultimo spettacolo filosofico-musicale dal titolo “ROCK REVOLUTION a cinquant’anni da Woodstock”, condotto da Alessandro Alfieri, filosofo e saggista, critico di cinema e di musica pop, che analizzerà il più importante concerto della storia del rock, la voce di un’epoca condannata al tramonto e il canto estremo che decretò in maniera struggente la fine di un sogno: dal folk di Arlo Guthrie al soul di Janis Joplin, dal rock d’oltreoceano degli Who all’incanto esotico e tribale di Santana si arriverà all’epilogo leggendario della chitarra di Jimi Hendrix.
Tuttti gli appuntamenti sono a Ingresso gratuito e la frequenza ha valore di aggiornamento per i docenti (DDG 1329. 7, settembre, 2018). "La scuola appoggia Popsophia perché riconosce a questo festival la capacità di parlare ai giovani - ha concluso Carla Sagretti, direttore ufficio scolastico provinciale - "con il linguaggio dei giovani e sa creare interesse nelle nuove generazioni".
Post collegati

Musicultura, Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello incantano il Persiani: i primi otto finalisti in concerto

Commenti