“Forza venite gente che in piazza si va!” E’ questo l’invito che è stato raccolto dal numeroso pubblico che ha assistito al musical “Francesco..il Musical!”, liberamente tratto dal musical più famoso sul poverello d’Assisi.
Proprio la piazza di Assisi è stata rappresentata in modo incantevole dalla monumentale chiesa romanica di Sant'Esuperanzio di Cingoli: il luogo sacro si è trasformato per l’occasione negli spazi medievali dove ha operato Francesco; l’azione si è svolta sui tre piani su cui si modula la chiesa, creando interessanti movimenti scenici; il misticismo della concattedrale ha pervaso la scena, mescolandosi con le voci, i gesti e le musiche .
I giovani dell’Oratorio parrocchiale e della “G.Cerquetelli”, sotto invito del parroco Don Patrizio Santinelli, del suo vice Don Fabrizio e del neosacerdote Don Paul, si sono messi in gioco, dando vita alla biografia vivente del Santo: piccoli e giovani hanno impersonato i ruoli con convinzione, buona dizione e intensa partecipazione creando dei momenti veramente convincenti.
Le bimbe della Primaria si sono mosse con disinvoltura alla loro prima esibizione; gli sbandieratori hanno creato il clima storico; i ragazzi, amici di Francesco, hanno mostrato i dubbi di chi non condivide le scelte radicali del fraticello di Assisi; il padre di Francesco è stato risoluto nel condannare ed osteggiare il figlio irrispettoso; le due giovani “cenciose”, Beatrice Nocioni e Veronica Bravi, hanno tirato le fila del racconto, cucendolo scena dopo scena e creando atmosfere magiche; la serie di personaggi intorno a Francesco erano calati appieno nella parte e infine il protagonista, Andrea Piccini, convincente e fresco interprete.
L’interessante regia è stata curata da Elena Schiavoni, docente di scuola Secondaria che ha prestato la sua competenza al giovane gruppo. Con lei hanno collaborato per l’organizzazione dei costumi e degli oggetti scenici Maria Paola Mazzuferi e Rosalia Donati; i costumi medievali sono stati prestati dalla compagnia “Corsa alla Spada” di Camerino, la parte tecnico-audio è stata curata da Giancarlo Mazzolani ed Enrico Piantini.
Ma poiché si è trattato di un musical, parte fondamentale è stata svolta dalla musica, sapientemente gestita dall’associazione “Giuseppe Cerquetelli” di Cingoli, che opera attivamente nel settore dell’educazione musicale dei giovani in città da quasi 10 anni.
Il suo direttore artistico, il maestro Melissa Mastrolorenzi e i suoi collaboratori, tra i quali il maestro Riccardo Foresi, hanno curato la vocalità del coro e dei solisti. L’accompagnamento strumentale dal vivo è stato costituito da Benedetta Carotti , Marcello Mangoni, Melissa Mstrolorenzi alle tastiere, Francesco Cicconi al basso e Nicola Emiliani alla batteria.
Il maestro Mastrolorenzi, dalla sua tastiera, ha guidato con carisma tutto l’avvicendarsi musicale, costituito da numerosi brani cantati dai solisti e dal coro, un coro giovane ma ben preparato e sicuro. Chiara, interpretata dalla giovanissima Gaia Ciccarelli, ha saputo trasmettere con la sua vocalità la purezza e la dolcezza del suo personaggio; Giacomo Bracaccini ha interpretato Frate Leone, giovane amico di Francesco, con energia e determinazione nel brano “Ventiquattro piedi siamo”; Grethel Centanni è stata un fiabesco Angelo Biondo dal timbro caldo e rassicurante; Emanuela Zedda una perfetta Provvidenza con voce sicura e precisa; Chloé Poilsel, con la sua vocalità giovane ma già molto raffinata, ha interpretato una Povertà sicura, riflessiva e sognante allo stesso tempo; Filippo Santamarianova con il suo timbro profondo e maturo ha trascinato il pubblico nel sound dirompente nel “Il Lupo” ; Sara Giordani, con la sua voce calda e suadente, ha duettato con Francesco nel dialogo fra Oriente e Occidente nel brano “La Luna ”; infine un fantastico Andrea Piccini ha dato voce al poverello d’Assisi, nelle sue diverse sfumature, dalle più umili e semplici fino alle dirompenti note rock del finale, mostrando una voce che sa modulare nei vari mood.
Anche la danza è stata parte integrante con una affascinante Luna interpretata da Elisa Blasi e con tutti i balletti curati dalle giovani ballerine dell’Oratorio di Cingoli.
I giovani dell’associazione musicale e quelli dell’Oratorio si sono così fusi in un unicum, che ha espresso con gioia e freschezza, attraverso parole e musica, il messaggio di Francesco: donare seCingoli stessi, senza se e senza ma, con umile coraggio e immenso Amore per il Signore.
E la Grazie del Signore era ben visibile nei gesti, nelle voci, nelle parole degli interpreti che hanno dimostrato come il teatro possa farsi preghiera e come il misticismo sia un fatto concreto, che attraverso la vita di tutti e di ognuno di noi, se ci lasciamo prendere dal Signore.
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