Grave infortunio sul lavoro questo pomeriggio a Tolentino.
I fatti si sono verificati intorno alle 15 nello stabilimento della Mondi Tolentino srl in via Giovanni Falcone, nella zona industriale Le Grazie.
Per cause in corso di accertamento, un uomo di 58 anni, C.G. di Gela, ha riportato un trauma da schiacciamento del torace. Sul posto sono subito intervenuti i sanitari del 118 che, vista la situazione, hanno allertato l'eliambulanza.
L'elicottero, proveniente da Fabriano, è atterrato in uno spiazzo a pochi metri dall'azienda. Le condizioni del ferito sono gravissime: è in pericolo di vita.
Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, l'uomo mentre era impegnato nelle opere di rifacimento del tetto del capannone della Mondi a bordo di un cestello ad un'altezza di circa 5 metri da terra, è andato accidentalmente con il corpo a sbattere contro una trave di cemento armato rimanendo schiacciato fra la trave stessa e i comandi del cestello.
E' stato arrestato a Camerino il presunto autore di un efferato omicidio compiuto a Budoni in Sardegna. I carabinieri della Compagnia di Siniscola in provincia di Nuoro, a seguito di indagini dettagliate, avevano localizzato a Camerino il presunto omicida.
A questo punto sono entrati in azione i militari di Camerino che hanno rintracciato l'uomo e lo hanno arrestato. In manette è finito Simone Delussu, 19 anni.
L'omicidio della commerciante era avvenuto il 10 aprile scorso. La donna, Lu Xian Cha, 37 anni, era stata uccisa nel suo negozio a Budoni, sulla costa nordorientale della Sardegna. Le modalità dell'omicidio erano particolarmente cruente. La donna era stata infatti accoltellata al petto, alle braccia, alle gambe, alla gola e alla faccia: la lama infine le aveva trapassato il volto.
Dopo il giorno dell’omicidio Simone Delussu si era trasferito a Camerino per lavorare nell’ovile dello zio, aiutandolo nel pascolo delle pecore.
Ma tutto parte da quella sera del 10 aprile 2017 quando la Compagnia di Siniscola fu allertata da alcuni budonesi che avevano trovato il corpo, immerso in una pozza di sangue, della giovane cinese proprio all’interno del suo negozio nel quale trascorreva tutta la sua giornata lavorativa, per poi tornare a casa la sera dai suoi due bambini e dal marito, anche lui commerciante che si dedicava invece quotidianamente agli affari di un altro loro negozio di abbigliamento nel centro di Posada. Alla notizia, la famiglia cadde nello strazio e, dopo la commemorazione della giovane donna che aveva visto la partecipazione di tutta la comunità cinese della Sardegna e di tutta la popolazione di Budoni ad una fiaccolata in sua memoria, decise di abbandonare l’isola per tornare in Cina immersa nel suo dolore.
Ma da quel giorno, sono scattate le indagini per riuscire a scovare l’autore di quell’atroce delitto: forsennati sono stati i primi giorni dall’accaduto per risalire all’identità dell’omicida, per poi proseguire con tenacia e precisione verso l’obiettivo.
Le prime testimonianze, i rilievi tecnici sulla scena del crimine, la ricostruzione dei momenti prima dell’evento grazie alle telecamere acquisite in tutto il paese hanno permesso di arrivare alla soluzione del caso: ma andiamo per ordine.
Importanti sono stati i momenti di sopralluogo sulla scena del crimine: l’Autorità Giudiziaria, nella persona del Procuratore Capo della Procura di Nuoro, Dott. Andrea Garau, il medico legale, Dott. Mingioni, la Squadra Rilievi del Nucleo Investigativo di Nuoro e i militari della Compagnia di Siniscola hanno effettuato un rigorosissimo sopralluogo sulla scena del crimine, senza che alcuna traccia venisse tralasciata. Dopo un primo esame, l’ipotesi che ha convinto maggiormente tutti gli inquirenti è che ci si trovasse di fronte ad una rapina, poi sfociata nel sangue, nonostante la ferocia dell’omicida e le numerose coltellate nel corpo della donna potessero indurre a pensare che quello fosse un omicidio premeditato, che potesse essere un regolamento di conti o un omicidio di carattere passionale. Ma le tracce di sangue, il coltello lasciato sulla scena del crimine, il registratore di cassa fuori posto e molti altri piccoli indizi lasciavano far presupporre che l’assassino volesse prima derubare la donna e, sfuggitagli la situazione, ucciderla poiché ormai lo aveva visto in volto.
Gli inquirenti sono tornati più volte sulla scena del crimine per capire come fosse fuggito il ragazzo, dove si potesse essere nascosto e hanno iniziato a ragionare sulle varie ipotesi su quale fosse il suo luogo di provenienza, cioè se fosse una persona del posto o uno straniero.
Prezioso l’apporto di alcuni testimoni che hanno dato un identikit dell’assassino, che hanno visto la sua via di fuga e ne hanno descritto nel dettaglio la corporatura e i vestiti che aveva indosso.
Per i Carabinieri di Siniscola era un buon punto di partenza, ma non sufficiente: il possesso di un buon identikit è risultata una buona base, ma ancora lontana dal dare un nome a quel volto, poiché nessuno lo conosceva. Lineamenti sardi, caratteri spiccatamente mediterranei, ma nessuno lo aveva mai visto prima a Budoni.
Le zone limitrofe al luogo dell’omicidio sono state scandagliate palmo a palmo fino ad arrivare ad un’importante scoperta: a poca distanza dal negozio, sono stati trovati dei pantaloni, gettati in mezzo a dei rovi. Dalla loro posizione e dalla loro particolarità dovevano per forza essere quelli dell’assassino.
Proprio grazie a questi pantaloni si è riusciti a capire tutti gli spostamenti effettuati dall’assassino prima di andare a commettere il suo omicidio: dalla visione dei filmati, grazie a quei pantaloni molto particolari, si è potuto capire cosa aveva fatto qualche ora prima a Budoni, ma ancora non si era riusciti ad arrivare a dare un nome a quel volto e a quella persona.
Importanti novità sono emerse dai rilievi tecnici nella fase del sopralluogo, poiché grazie al lavoro svolto dal RIS di Cagliari si è riusciti a stabilire che i tamponi su alcune macchie di sangue trovate nel negozio, legate a quanto trovato nei pantaloni, hanno permesso di trovare il profilo del DNA dell’assassino.
Profilo del Dna e volto, ma ancora nessun nome dell’omicida.
A questo punto sono giunte in soccorso dei militari della Compagnia di Siniscola le risultanze tecniche derivanti dal traffico telefonico che si è sviluppato il 10 aprile 2017 sul Comune di Budoni. Un lavoro imponente si è presentato agli occhi dei Carabinieri, che hanno dovuto controllare e scandagliare oltre 400mila attività telefoniche sviluppate in solo quel giorno. Ma alla fine è arrivato il risultato sperato: una telefonata poco prima dell’omicidio è stata effettuata da un cellulare nei pressi del negozio d’abbigliamento e il suo proprietario era molto compatibile con tutte le altre risultanze investigative, ovvero del volto e dei rilievi tecnici e cosa ancor più importante la conferma derivata dall’esito del matching del Dna. Grazie alle celeri risultanze elaborate dal reparto Investigazioni Scientifiche di Cagliari è stato possibile agli investigatori avere l’assoluta certezza che il Dna di Delussu fosse proprio quello dell’assassino.
Ragazzo di genitori separati che per un breve periodo è stato ospite della zia proprio a Budoni, con il padre agricoltore a Irgoli e la mamma trasferitasi a Reggio Calabria con un nuovo compagno. Dopo questo suo inspiegabile gesto, curiosi sono stati i suoi spostamenti: partito subito alla volta della penisola è stato infine accolto dallo zio per cercare di dimenticare questa orrenda, quanto inutile azione.
L’operazione, oltre all’arresto di Simone Delussu, ha visto l’esecuzione di altre 6 perquisizioni domiciliari nei confronti di parenti e conoscenti del ragazzo alla ricerca di elementi utili per l’indagine e nella circostanza, prezioso è stato il contributo fornito dalle Compagnie di Nuoro, Ottana, Bianco e Camerino, che hanno permesso il buon esito dell’indagine.
Paura per un ragazzo che è arrivato gonfio, dopo la mezzanotte, a causa di una reazione allergica da cibo, davanti allo stabilimento G7 davanti agli occhi sbalorditi degli astanti.
Qui è stato soccorso dall'autoambulanza della croce verde allertata x il soccorso. Sul posto l'auto medica e la polizia.
Il ragazzo è stato portato in ospedale
Disavventura per Cesare Paciotti, finito in ospedale dopo un incidente in moto.
Lo stilista intorno a mezzogiorno era a bordo della sua due ruote e stava percorrendo la strada che dalla città alta scende verso Civitanova quando, per cause in corso di accertamento, è andato a scontrarsi con un'utilitaria che proveniva dalla parte opposta.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i vigili del fuoco e la polizia stradale. Paciotti è stato trasportato in ospedale per accertamenti: le sue condizioni non destano preoccupazione.
È morta a causa di un male incurabile. Antonella Redaelli si è spenta all'età di 50 anni nella sua abitazione di Chieti: era giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale locale.
La Redaelli, che da tempo lottava con un male incurabile, ha continuato a lavorare, frequentando il suo ufficio, fino a poco meno di due mesi fa. Prima di approdare nel capoluogo teatino aveva prestato servizio a Macerata come pubblico ministero.
La Redaelli lascia il marito e tre figli.
Nel primo pomeriggio di ieri la Polizia Stradale è intervenuta in via Custoza dove un individuo aveva perpetrato due furti in altrettante abitazioni allontanandosi con una bicicletta.
Nella circostanza era stato visto scappare da un cittadino che nel tentativo di fermarlo aveva ingaggiato una colluttazione nel corso della quale riportava lesioni successivamente giudicate guaribili in alcuni giorni. Durante la colluttazione il ladro, minacciando di colpirlo con una coltellata senza peraltro mostrare alcuna arma, era riuscito a divincolarsi scappando a bordo di una bicicletta. Il soggetto veniva descritto come un uomo di carnagione scura, presumibilmente di origine nord africana che era scappato a bordo di una bicicletta della quale è stata fornita la descrizione. Subito veniva diramata la nota di ricerche del malvivente che dopo alcuni veniva individuato dagli agenti della “Volante” all’altezza dei semafori di Corso Umberto I. La perquisizione effettuata ha permesso di rinvenire nel cestello della bici numerosi oggetti risultati rubati poco prima tra i quali due macchine fotografiche, due orologi, un ipod e un telefono cellulare Samsung. Non sono stati ritrovati invece alcuni monili in oro e alcuni orologi di cui l’uomo si è probabilmente disfatto prima dell’arrivo della Polizia.
L’uomo, di origini tunisine residente a Civitanova Marche è stato deferito all’A.G. per il reato di furto aggravato.
Incidente sulla statale a Porto Potenza nei pressi del Santo Stefano.
Una moto e due auto coinvolte, ad avere la peggio il motociclista, L.T. che è rimasto inerme sull'asfalto. Lo scontro si è verificato intorno alle 19.40. Sul posto vigili del fuoco e 118. Il centauro è stato trasportato all'ospedale di Civitanova.
Verso le ore 10 di questa mattina la polizia stradale è intervenuta a Macerata a seguito di una lite tra un’80enne ed il figlio di 50 anni per motivi legati all’attività commerciale di quest’ultimo.
Al momento dell’intervento l’aggressore, che aveva minacciato il figlio con una mazza, si era allontanato dal luogo. Dalle informazioni raccolte sul posto, gli agenti hanno appreso che l’anziano era possessore di alcune armi da fuoco motivo per cui si è proceduto all’immediato ritiro delle stesse (5 pistole e un fucile da caccia) a scopo cautelativo.
La posizione dell’80enne è al vaglio dell’A.G.. Sono inoltre in corso ulteriori accertamenti sotto il profilo della detenzione delle armi per le quali sono state riscontrate delle irregolarità nelle pratiche relative alla detenzione.
Controlli serrati della Polizia Stradale di Macerata in occasione del Ferragosto, specialmente lungo le arterie della costa maggiormente trafficate fra Porto Recanati e Civitanova.
In totale sono stati cinque gli automobilisti fermati e trovati positivi al controllo con l'etilometro. A tutti e cinque è stata ritirata la patente. In un caso, alla persona al volante è stato riscontrato un tasso alcolemico superiore di ben 7 volte al limite consentito dalla legge.
Momenti di grande apprensione nella mattinata di Ferragosto a Porto Recanati.
Una giovane è stata colpita da malore mentre faceva il bagno nella zona del Lido delle Nazioni. La ragazza è stata prontamente soccorsa e portata a riva. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che precauzionalmente hanno trasportato la giovane in ambulanza. Dopo le prime cure, la ragazza è potuta tornare dai suoi familiari e non c'è stato bisogno del ricovero in ospedale. Il malore è stato causato probabilmente da un attacco epilettico.
Intorno alle 2.15 della notte appena trascorsa, quella tra lunedì 14 e martedì 15 agosto, una donna è stata soccorsa per un malore dalla Croce Verde.
Il fatto è successo nella zona dello stabilimento balneare Ippocampo sul lungomare nord di Civitanova: non si esclude che a causare il malore possa essere stato l'abuso di alcool. Sul posto anche una pattuglia dei carabinieri. La donna è stata scortata in ospedale per accertamenti
Gravissimo incidente questo pomeriggio intorno alle 17 ai Piani di Ragnolo.
Un uomo, per cause ancora da chiarire, è precipitato mentre stava facendo parapendio. Immediatamente soccorso, viste le gravissime condizioni in cui versava, è stato trasportato in eliambulanza a Torrette. La prognosi è riservata
(In aggiornamento)
AGGIORNAMENTO DELLE 19.05
Il punto esatto in cui la persona a bordo del parapendio è precipitata è il sentiero "Del Capretto" all'interno del Comune di San Ginesio. L'uomo, M.F., 48 anni, di Monsano, è stato recuperato in una zona particolarmente impervia dai vigili del fuoco di Tolentino.
Trasportato a Torrette in eliambulanza, le condizioni del ferito sono sembrate meno serie di quanto apparivano in un primo momento: l'uomo, fortunatamente, non è in pericolo di vita.
Ancora un tremendo incidente in moto questo pomeriggio. Un uomo di 64 anni del posto a bordo di uno scooter 50, mentre stava percorrendo viale Puccinotti a Macerata, ha perso il controllo del mezzo. Sbandando è stato trascinato per oltre trenta metri contro il cordolo, prima di essere sbalzato contro una pianta.
L'impatto è stato violentissimo. L'uomo è stato prontamente soccorso: sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e la polizia locale. Il 64enne è stato trasportato in ambulanza all'ospedale di Macerata: le sue condizioni sono gravi.
Vasto incendio di sterpaglie e vegetazione nel pomeriggio di oggi a Recanati. I vigili del fuoco sono stati chiamati ad intervenire in località Chiarino intorno alle 14.30.
Le fiamme hanno interessato un'area di almeno 80mila metri quadrati. L'intervento dei vigili del fuoco di Macerata è servito, oltre a spegnere l'incendio, a evitare che le fiamme potessero raggiungere alcuni casolari nelle vicinanze.
Operazione antidroga della Guardia di Finanza a Sarnano. I militari nella serata di sabato hanno intercettato lungo un’arteria principale della città un giovane quasi ventenne extracomunitario.
Il giovane ha dapprima cercato di eludere il controllo, ma messo alle strette, ha dovuto consegnare ai finanzieri diversi frammenti di hashish, per un totale di oltre 70 grammi, suddivisi in due involucri e nascosti tra gli indumenti.
Il giovane, incensurato, è stato denunciato a piede libero alla locale autorità giudiziaria.
Sventato un furto ai danni di Moto Zippilli a Piediripa. E' successo tutto intorno all'ora di pranzo di domenica, quando una pattuglia della Finanza ha notato la porta della concessionaria aperta. Un particolare insolito che ha subito attirato l’attenzione dei militari i quali si sono avvicinati rilevando infatti segni di effrazione sulla porta.
Una volta entrati, si sono accorti che il loro tempestivo intervento aveva di fatto interrotto quello che doveva essere un furto in piena regola. Con l’ausilio del titolare, immediatamente avvisato, è stata effettuata una ricognizione del locale constatando che tranne alcuni oggetti spostati, i ladri non sono riusciti a portare via nulla. Le indagini sono ora in corso al fine di tentare di identificare i responsabili del tentato furto.
Il fine settimana appena trascorso ha visto i militari della Compagnia di Macerata impegnati su più fronti per incisivi controlli.
I carabinieri della Stazione di Appignano, nell'ambito della prevenzione e repressione dei reati predatori, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata W.D.M., straniero residente in provincia, trovato in possesso di un coltello a serramanico nel corso di una perquisizione.
I militari della Stazione di Treia, invece, a seguito di indagini e perquisizione delegata hanno denunciato a piede libero B.P. 41 anni, di Treia, per il furto e successivo indebito utilizzo della carta di credito di M.O., 73 anni, una signora di Treia. A utilizzare la carta della donna è stato il nipote. La signora si è accorta dell'accaduto dopo aver consultato l'estratto conto bancario. A quel punto ha avvertito i carabinieri che, svolte le verifiche, hanno denunciato il nipote.
Durante la notte tra sabato e domenica, nel corso di servizi per prevenire le cosiddette “stragi del sabato sera”, hanno identificato circa 40 persone, controllato 25 veicoli e contestato sei violazioni al Codice della Strada. Durante i servizi sono stati impiegati sei militari.
Nel corso della nottata appena trascorsa, quella tra sabato e domenica, durante la "sagra della vernaccia" sono state controllate 240 autovetture e sono state ritirate 4 patenti ritirate di cui 2 poiché i conducenti sono stati sorpresi alla guida con valori alcolemici compresi tra 0.8 e 1.5, 1 poiché il conducente è stato sorpreso con valore alcolemico compreso tra 0.5 e 0.8 e 1 poiché il conducente, con patente conseguita da meno di tre anni, è stato sorpreso alla guida con valore alcolemico compreso tra 0.5 e 0.8.
In totale sono state effettuate sanzioni amministrative per un totale di euro 1.241,33.
Alle ore 12.30 di oggi la Polizia Stradale di Civitanova Marche ha proceduto all'effettuazione dei rilievi di un incidente stradale avvenuto lungo la SP46 nel comune di Morrovalle all'altezza di Villa San Filippo dove poco prima del ponte sul fiume Chienti era stata investita una donna.
La donna, 58 anni residente a Monte San Giusto, stava camminando al lato della strada quando un'autovettura Kia Rio condotta da un giovane di 21 anni che procedere sullo stesso senso di marcia la investiva procurandole gravi lesioni.
Immediatamente soccorsa la donna è stata trasportata a mezzo eliambulanza presso all'ospedale Torrette di Ancona in prognosi riservata. Il conducente dell'autovettura, che non si era avveduto della presenza del pedone è stato sottoposto agli esami clinici del caso ed indagato per il reato di Lesioni stradali gravi.
Negli stessi istanti a Muccia un uomo anziano è stato investito da un'auto, travolto e letteralmente schiacciato dal mezzo. Le condizioni dell'uomo sono gravissime.
Anche l'uomo è stato trasportato all'ospedale di Torrette ad Ancona.
A quasi un anno dal sisma, non si ferma l'enorme mole di lavoro messa in campo dal Contram di Camerino. E i recenti fatti di cronaca che hanno portato l'azienda sulle prime pagine dei giornali non oscurano di certo il servizio che quotidianamente viene svolto al servizio del territorio.
"E' stato fatto un grande lavoro fatto a favore della popolazione, aver ospitato nel deposito chi aveva bisogno ci ha dato molta soddisfazione. Non nascondo" dice il presidente Stefano Belardinelli "che ora ci aspettavamo qualche sostegno particolare dal Governo e dalla Regione. Ad esempio, continuano le tante difficoltà per la gente che deve prendere l'autobus in una situazione molto diversa da prima del sisma: non c'è più una pensilina, non c'è più un terminal bus..."
Belardinelli parla poi dell'ormai famoso fatto accaduto su uno dei bus di linea, dove uno studente di colore sarebbe stato insultato e aggredito da un autista fuori servizio per motivi razziali.
"Ci spiace molto per l'accaduto. Ovviamente la persona interessata era fuori servizio e si trovava sul bus per motivi personali. Sappiamo che lo studente straniero che ha subito questa situazione è uno molto bravo negli studi e speriamo che sappia riprendersi, ritrovare fiducia in se stesso. Ovviamente, questa ipotesi di reato che grava sul lavoratore, riguarda un momento in cui questa persona era in uno stato di salute precario. Anche lui ha la nostra umana comprensione e dovrà essere seguito. Il fatto è stato perseguito dall'azienda con serietà e determinazione, sanzionato con la sospensione e l'allontanamento dal servizio del lavoratore, come prevede la legge per questi fatti deprecabili. Fra l'altro, ho provato a contattare il ragazzo e gli ho mandato un messaggio. Capisco che ora vorrà stare tranquillo e aspettiamo che si riprenda e ritrovi fiducia in se stesso".