No della Cassazione alla scarcerazione del carabiniere accusato dell'omicidio del collega
Resterà in carcere in attesa del processo che partirà il 12 aprile prossimo Emanuele Armeni, il carabiniere accusato dell'omicidio del collega Emanuele Lucentini di Tolentino. Il legale di Armeni, l'avvocato Marco Zaccaria, ha dichiarato che "La Cassazione ha rigettato la richiesta di scarcerazione", ribadendo quindi che Emanuele Armeni non potrà tornare in libertà, ma dovrà rimanere in carcere in attesa del processo.
La Corte di Cassazione, dunque, non ha accolto il ricorso presentato dai due legali del carabiniere, ricorso che era già stato rigettato il 5 agosto scorso. Un'ultima carta, quella giocata in Cassazione, che non è stata però vincente per Armeni, accusato dell'omicidio del collega Emanuele Lucentini, avvenuto lo scorso 16 maggio nel cortile della caserma dei carabinieri di Foligno. Da qui e fino alla primavera, ossia quando prenderà il via ufficiale il processo, ci sarà però una tappa intermedia ed è quella in calendario per il prossimo 23 febbraio, quando il giudice per le indagini preliminari di Spoleto si pronuncerà sul rito abbreviato. Pronunciamento che, se favorevole, potrebbe portare ad uno sconto di pena nel caso in cui Emanuele Armeni dovesse essere condannato per l'omicidio Lucentini.
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