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Cronaca Civitanova Marche

Civitanova, lavoratori "in nero" tentano la fuga in seguito a controlli: chiuso market e ristorante

Civitanova, lavoratori "in nero" tentano la fuga in seguito a controlli: chiuso market e ristorante

Lavoratori in nero e norme di sicurezza alimentare violate: chiuso un market-ristorante e denunciati i titolari. Il nucleo carabinieri ispettorato del lavoro di Macerata, con la collaborazione dei militari del comando provinciale  di Macerata, hanno eseguito un’articolata indagine nei confronti di due cittadini stranieri di nazionalità cinese, titolari di ristorante con attiguo market per la vendita di prodotti alimentari, le cui risultanze hanno determinato il sequestro preventivo dell’intera attività.

Nello specifico, durante le festività natalizie, i militari hanno individuato e monitorato una serie di attività nel settore della ristorazione e vendita di alimenti tra cui un ristorante con attiguo market alimentare, la cui analisi info-operativa, condotta dal reparto di specialità dell’Arma e dai carabinieri del Comando di Civitanova Marche, ha evidenziato criticità relativamente all’entità dell’attività lavorativa e al numero dei lavoratori dipendenti. 

L’analisi dei dati ha fatto desumere un probabile impiego di manodopera non regolare che è stato constatato a seguito di accesso ispettivo che ha  consentito di accertare l’effettiva presenza di due lavoratori “in nero” e gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Le risultanze di questo primo accesso ispettivo hanno determinato la sospensione dell’attività imprenditoriale fino alla regolarizzazione delle prescrizioni amministrative e penali contestate.

Nei giorni successivi, i titolari dell’attività, incuranti del provvedimento di sospensione in atto hanno proseguito, però,  la loro attività commerciale, pertanto i carabinieri del Nil (Nucleo Ispettorato Lavoro) di Macerata hanno proceduto a un ulteriore controllo.

Durante l’ispezione, due lavoratori, impiegati in cucina, hanno tentato di dileguarsi da una porta retrostante. Individuati nell’immediatezza sono risultati impiegati “in nero” e uno di loro, sprovvisto di documenti d’identità, è risultato altresì clandestino sul territorio nazionale. I militari dell’Arma, a quel punto, hanno proceduto a effettuare il sequestro preventivo dell’intera attività imprenditoriale.

Durante le fasi di accertamento i carabinieri, a seguito delle gravi condizioni igienico sanitarie dei locali riscontrate, hanno richiesto l’intervento del personale dell’Asur Vasta 3 del dipartimento di prevenzione che, accertata l’assenza dei requisiti igienico sanitari e la tracciabilità di alcuni alimenti, hanno emesso un provvedimento di sospensione dell’attività.

I due titolari sono stati denunciati per sfruttamento di manodopera clandestina nonché per le gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro poiché non erano stati elaborati il documento di valutazione dei rischi e il piano di evacuazione, non era stata effettuata l’informazione e la formazione dei lavoratori, non era garantita la sorveglianza sanitaria per i lavoratori ed è risultata, inoltre, la mancata nomina del medico competente nonchè l’assenza delle condizioni igienico sanitarie.

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