Civitanova, genitori denunciano: "Con la nube nel cielo, i bambini a scuola andavano protetti"
La nube sprigionata dall'incendio della Tontarelli ormai si è dissolta ma ha lasciato dietro di se qualche polemica per delle precauzioni che potevano essere prese.
A raccontarlo è una mamma che ieri mattina, appena saputo dell'incendio, preoccupata, ha contattato gli istituti dove si trovavano le proprie figlie, chiedendo se avessero ricevuto disposizioni in merito dai propri dirigenti. La risposta è stata: "ancora non ci è stato comunicato niente".
Navigando sui social, la signora ha notato però come a Porto Potenza, distante una manciata di chilometri, l'ufficio stampa del comune avesse invitato la popolazione "a rimanere con le finestre chiuse e a evitare il più possibile attività all'aperto, fino a ulteriori aggiornamenti".
La brutta sorpresa è arrivata quando le bambine, tornate a casa da scuola, hanno raccontato ai genitori che invece della normale attività scolastica, ieri mattina hanno partecipato a una esercitazione a sorpresa per il terremoto, che le ha fatte stare fuori della scuola, anche se per poco tempo.
"È possibile che proprio ieri - si chiede la mamma - si doveva fare quella esercitazione, quando ancora non si sapeva di cosa era composta quella nuvola? Il buon senso avrebbe suggerito, vista la carenza di informazioni, una tutela maggiore della salute degli studenti".
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