Caso Pamela, Meluzzi: "Volontà di insabbiare. Ministro della Giustizia e Csm si interessino di quanto accade a Macerata" - VIDEO
Il criminologo Alessandro Meluzzi chiede l'intervento a Macerata del ministro della Giustizia, sottolineando come sulla morte di Pamela Mastropietro, avanzi l'ombra della volontà di insabbiare la vicenda. Lo spunto per la sua invettiva via Facebook è la decisione del Tribunale del Riesame di Ancona di revocare la misura cautelare in carcere nei confronti di Desmond Lucky e Lucky Alewima per quanto attiene l'accusa di omicidio e villipendio di cadavere. I due rimangono in carcere con l'accusa di spaccio. "Questa vicenda è veramente tragica, getta una luce sinistra sulla stessa capacità dello Stato di proteggerci da un'invasione di una crimonialità pericolosissima di cui questa vicenda è solo la punta dell'iceberg".
"La tesi è che ci sia stato un legame amicale tra Pamela e Oseghale. Ma quale legame amicale con una ragazza ridotta in quel modo, oltraggiata, fatta a pezzi, abbandonata in due valigie? Siccome Oseghale non può aver fatto da solo, se gli altri due indagati, come ha stabilito il tribunale non c'erano, chi c'era? Chi è stato con Oseghale? E le intercettazioni in carcere? Tutto quanto in questa vicenda è terrificante". Meluzzi che ha annunciato anche l'intenzione di mettersi a disposizione della parte civile come consulente, sottolinea anche che "se questa battaglia tra la civilità del diritto e il bene del nostro popolo contro la mafia nigeriana e criminalità organizzata verrà perduta, sarà perduto anche il nostro Paese. Credo che il Csm e il ministro della Giustizia debbano interessarsi di questa vicenda, una vicenda che si cerca di archiviare, visto che l'attenzione ora si è spostata sull'omicidio del giovane maliano, visto che si avvicina agosto, visto che nessuno si occupa del Park Hotel, visto che residenza dei migranti rende di più della droga". Dietro questa vicenda e la supposta volontà di chiuderla, per Meluzzi, ci sono gli interessi dei poteri forti. E per questo invita gli onesti a ribellarsi a tutto questo.
"Pamela è stata uccisa una, due, tre volte. Siamo stati incapaci di proteggerla, prima mentre si aggirava piena di psicofarmaci e poteva essere abusata da chiunque, e adesso, neppure di vendicarla, ma fare giustizia ed evitare che altre ragazze facciano la stessa fine è qualcosa che grida giustizia e ci chiede di difendere insieme la nostra Patria, legge, il Paese i nostri figli e le nostre figlie, è il momento di farlo, dopo potrebbe essere troppo tardi".
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