Un camion stava procedendo l’Ascoli-Mare in direzione ovest quando, per cause ancora da accertare, si è generato un incendio e il mezzo ha preso improvvisamente fuoco, sprigionando una densa colonna di fumo nero. L’episodio è avvenuto, poco dopo le 14 di oggi, sul raccordo autostradale 11 nel territorio comunale di Monteprandone.
L’autista del camion - che trasportava generi alimentari confezionati - è riuscito a uscire in tempo dall'abitacolo e a mettersi in salvo prima che l’autocarro venisse avvolto dalle fiamme.
Il rogo ha coinvolto anche delle sterpaglie a margine della carreggiata a poca distanza dallo svincolo per accedere al casello dell'A14. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco di Ascoli e San Benedetto del Tronto, con cinque mezzi antincendio e dodici operatori, i quali si sono adoperati per spegnere le fiamme. Non risultano persone coinvolte.
Il traffico è stato inizialmente bloccato in direzione ovest, mentre procede a rilento nella direzione opposta anche a causa delle scarse condizioni di visibilità generate dal fumo. Sul posto gli agenti della polizia stradale.
Investita da un'auto mentre attraversa la strada: donna soccorsa in eliambulanza. È quanto accaduto poco dopo le 10:30 di oggi lungo il viale Bruno Buozzi, a Tolentino. Immediato l'arrivo sul posto dei sanitari del 118 che, dopo aver prestato alla paziente le prime cure del caso, hanno richiesto il supporto dell'elisoccorso, atterrato allo stadio della Vittoria.
Per la donna, una 60enne residente in città, è stato disposto il trasferimento d'urgenza all'ospedale Torrette di Ancona per via dei traumi riportati a seguito dell'impatto con il veicolo, una Fiat Panda condotta da un 78enne che transitava in direzione contrada delle Grazie verso l'uscita della città. Alla ricostruzione di quanto avvenuto procede la polizia locale. Presenti sul luogo del sinistro anche i carabinieri della locale compagnia. Le condizioni della donna non sarebbero gravi.
Foglio di via e denunce per tre cittadini albanesi che avevano aggredito un uomo in un bar di Potenza Picena per poi distruggere l’arredamento del locale. Verso la fine del mese di dicembre scorso, in un bar di Potenza Picena, tre soggetti si erano resi protagonisti di un episodio di violenza per il quale erano stati denunciati all’autorità giudiziaria per i reati di percosse e lesioni commessi nei confronti di un uomo che, aggredito dai tre con calci e pugni, si era rifugiato all’interno del locale nel tentativo di sottrarsi alle percosse.
I tre erano stati altresì denunciati dai carabinieri intervenuti anche per il reato di danneggiamento, avendo distrutto tavoli e sedie, nonché la porta del bar.
Per tali motivi nei confronti dei tre soggetti, gravati da pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, il questore di Macerata ha emesso altrettanti provvedimenti di rimpatrio con foglio di via obbligatorio e il divieto di fare ritorno nel Comune di Potenza Picena per il periodo di due anni.
La stazione di Ascoli Piceno del Soccorso Alpino e Speleologico Marche è stata attivata nel pomeriggio di ieri dalla Centrale Unica Regionale 112 per tre escursionisti bloccati sul Monte Vettore.
Intorno alle 15.00, al peggiorare delle condizioni meteorologiche, il gruppo si è riparato all’interno del locale invernale del Bivacco Zilioli e ha allertato i soccorsi. Le squadre del Cnsas e dei vigili del fuoco hanno raggiunto i tre ragazzi e, una volta valutate le loro condizioni fisiche, hanno iniziato la lunga e delicata discesa verso Forca di Presta. Il meteo avverso e la neve caduta copiosa in quota hanno reso le operazioni di recupero complicate.
Il Soccorso alpino ricorda che,”anche se a basse quote le condizioni possono sembrare già primaverili, in quota sono presenti neve e ghiaccio”.
“Raccomandiamo di prestare la massima attenzione e di attrezzarsi opportunamente, sia dal punto di vista dell'abbigliamento, che per l'attrezzatura da portare (piccozza, ramponi, ARTVa, sonda e pala)”, si legge in una nota. “Le condizioni attuali sono estremamente delicate e richiedono prudenza e preparazione”.
L’auto finisce fuori strada e vola nella scarpata: ne escono miracolosamente illesi tre 20enni. L’incidente è avvenuto nella tarda serata di venerdì tra Montesicuro e Aspio Terme. A soccorrere i giovani una squadra dei vigili del fuoco di Osimo.
I pompieri, inoltre, sono intervenuti nuovamente questa mattina per recuperare l’autovettura che nel frattempo era finita nel fango.
La squadra di Ancona, con l'ausilio di un'autogru, ha riportato sulla sede stradale l’auto incidentata e messo in sicurezza la zona dell’intervento. Sul posto la polizia locale per la momentanea chiusura della strada e i rilievi del caso.
Il bilancio dei servizi di controllo svolti dai carabinieri di Macerata, in quest’ultima settimana, è stato di una persona denunciata per la cessione di una dose di sostanza stupefacente, di cinque persone segnalate quali assuntori poiché trovate in possesso di droga e di due automobilisti segnalati alla Prefettura di Macerata perché guidavano con valori alcolemici superiori al minimo consentito.
L’episodio che ha portato al deferimento di un 26enne della provincia di Macerata “beccato” mentre stava cedendo un grammo di eroina a un 35enne della stessa zona, si è verificato il pomeriggio del 28 febbraio.
I carabinieri della Stazione di Pollenza, impegnati in uno specifico servizio finalizzato al contrasto dello spaccio, si sono insospettiti del comportamento dei due giovani che, in una zona poco frequentata si erano scambiati rapidamente e furtivamente qualcosa.
Il loro atteggiamento non è passato inosservato e i militari hanno deciso di controllarli, accertando, quindi, che vi era stato uno scambio di un involucro termosaldato contenente un grammo di eroina. La droga è stata sottoposta a sequestro penale e, mentre il 35enne è stato segnalato alla Prefettura quale assuntore per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti, il 26enne è stato deferito all’autorità giudiziaria per detenzione ai fini di spaccio.
Le altre quattro segnalazioni all’UTG – Prefettura di Macerata per uso non terapeutico di sostanza stupefacente sono, invece, scaturite a seguito dei controlli effettuati, in diverse circostanze, dalle pattuglie delle Stazioni di Treia e Cingoli e del Nucleo Radiomobile di Macerata.
Nel primo caso, nella tarda serata del 27 febbraio scorso, un operaio di 33 anni della provincia di Roma, durante un controllo stradale, è stato sorpreso a Treia con una piccola quantità di hashish ed è stato, pertanto, segnalato alla Prefettura di Macerata quale assuntore.
Analoga sorte è toccata, il pomeriggio del 28 febbraio, ad un altro operaio di 45 anni residente a Macerata, fermato mentre, alla guida della sua auto, percorreva la SP Carrareccia di Sforzacosta. Durante il controllo al quale l’uomo è stato sottoposto, in un astuccio custodito all’interno dell’auto, sono stati rinvenuti 0,20 grammi di marijuana.
L’atteggiamento nervoso dell’uomo ha però indotto i carabinieri del Radiomobile di Macerata ad approfondire il controllo e così, a seguito di una perquisizione effettuata presso la sua abitazione, sono stati rinvenuti altri 10 grammi di marijuana.
L’uso personale dello stupefacente ha evitato all’uomo l’accusa di detenzione ai fini di spaccio ed è stato, quindi, anch’egli segnalato alla Prefettura di Macerata quale assuntore. In ogni caso gli è stata ritirata la patente di guida per 30 giorni così come previsto per chi, all’atto dell’accertamento, ha la diretta disponibilità di un veicolo a motore.
L’altra segnalazione risale al cinque marzo sorso quando, durante la notte, la pattuglia del Radiomobile di Macerata, in Piazza Pizzarello, ha proceduto al controllo di uno studente di 21 anni residente nel capoluogo.
Nella circostanza il giovane è stato sorpreso con un frammento di hashish pari al peso di un grammo circa che nascondeva nella tasca dei pantaloni, accorgimento che comunque non è bastato ad evitargli la segnalazione alla Prefettura di Macerata per uso non terapeutico di sostanza stupefacente.
Ad incappare, per ultimo, nella rete dei controlli messi in atto dai carabinieri della Compagnia di Macerata è stato un artigiano di 50 anni, residente nella provincia. Controllato nel corso del pomeriggio del 06 marzo dalla pattuglia dei carabinieri di Cingoli in un parcheggio di quel centro, è stato trovato in possesso d. 3,60 grammi di hashish. Anche per lui è scattata la segnalazione all’UTG – Prefettura di Macerata.
Due, invece, sono state le persone segnalate amministrativamente alla Prefettura di Macerata per guida sotto l’influenza dell’alcool commessi nel territorio del capoluogo e a Cingoli.
In entrambi i casi, risalenti ai primi giorni di marzo, i controlli con l’etilometro a cui sono stati sottoposti i due, un peruviano di 25 anni residente a Macerata e un 47enne di Cingoli, eseguiti dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Macerata e dai militari della Stazione di Cingoli, ha evidenziato un tasso superiore a 0,50 g/l ma inferiore a 0,80 g/l, per cui i due uomini sono stati sanzionati solo amministrativamente per la violazione commessa, con il ritiro, per entrambi, del loro documento di guida.
Provvedimenti d'urgenza di ammonimento del questore di Fermo per violenza domestica, nei giorni in cui si celebrano i diritti delle donne. Il primo riguarda un uomo per atti di violenza in ambito familiare, nei confronti della compagna convivente, alla presenza della figlia di pochi mesi.
Il provvedimento è stato emesso a seguito di un intervento effettuato dalla Volante, che ha chiesto soccorso al 112 Nue, raccontando ai poliziotti di essere stata aggredita e percossa dal compagno, a seguito di una violenta lite scaturita per futili motivi. L'uomo, già noto alle forze di polizia, per precedenti penali, è stato convocato in Questura e formalmente ammonito a non assumere più atteggiamenti violenti nei confronti della compagna.
Stessa sorte toccava ad un cittadino di nazionalità indiana, rientrato in casa completamente ubriaco che ha aggredito la compagna. Anche lei ha chiesto aiuto al 112 Nue, questa volta sono intervenuti i carabinieri che dopo i primi accertamenti, hanno chiesto l'intervento dei sanitari: la donna è stata trasportata al Pronto Soccorso per essere medicata ad un braccio e dimessa con una prognosi di cinque giorni. Lei non ha voluto sporgere querela nei confronti del marito, ma i militari hanno trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica, avvisando l'ufficio specializzato della Divisione Anticrimine. Dopo una rapida istruttoria, è stato emesso il provvedimento di ammonimento del questore per violenza domestica.
L'ultimo caso è quello di una lite in casa a causa di problemi di convivenza tra una anziana madre e il figlio cinquantenne. La donna è stata minacciata dal figlio con un martello ma è riuscita a chiedere aiuto alla figlia, che ha contattato il 112 Nue. L'anziana, non sentendosi più al sicuro, ha deciso lasciare la sua abitazione per raggiungere la figlia che l'ha accolta in casa.
Le vittime sono state informate sulla presenza di centri antiviolenza sul territorio provinciale. Gli uomini invece sono stati avvisati della possibilità di rivolgersi, a titolo gratuito, ai Servizi Sociali dei Comuni di residenza o ai Centri Specializzati per uomini maltrattanti.
Colto da un malore mentre sale su un autobus, così è morto un uomo di origini nigeriane di 46 anni, Solomon Ifeaby Ogbe. Nel caos generale dei soccorsi, uno scuolabus con sette bambini delle scuole elementari a bordo è rimasto bloccato sui binari proprio mentre si abbassavano le sbarre del passaggio a livello. Per fortuna, però, il treno in arrivo si è fermato in tempo.
Mattinata di paura quella di oggi a San Claudio di Corridonia, dove stava transitando un bus di linea della Contram. In base a una ricostruzione, l’uomo, di nazionalità nigeriana ospite di un Cas, è stato colpito da un malore mentre saliva su un autobus.
Subito sono scattati i soccorsi e nel caos del traffico lo scuolabus con sette bambini a bordo è rimasto bloccato sui binari proprio mentre le sbarre del passaggio a livello si stavano abbassando. Il mezzo è così rimasto bloccato tra le sbarre, con il conducente che con qualche manovra sarebbe poi riuscito a spostarsi leggermente dai binari.
Nel frattempo stava transitando il treno ma il macchinista, accortosi del pericolo, è riuscito a fermarsi in tempo evitando l’impatto. Subito sono proseguiti i soccorsi con l’uomo colto da malore che è stato trasportato all’ospedale di Macerata. Per il 46enne, cardiopatico, non c’è stato però nulla da fare, si è spento poco dopo il trasporto nonostante il tentativo dei sanitari di salvargli la vita. Per ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto sono intervenuti i carabinieri.
I finanzieri della Tenenza di Porto Recanati, a seguito di una specifica attività di “pedinamento informatico” eseguito nel settore del “commercio elettronico”, hanno individuato un venditore online di sigarette elettroniche “usa e getta” di contrabbando.
Le conseguenti operazioni di perquisizione effettuate dai militari operanti hanno permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro di 328 sigarette elettroniche (pod precaricati usa e getta) di contrabbando, prive del sigillo del Monopolio di Stato, contenenti ciascuna 2 ml di liquido inalante con concentrazione del 2% di nicotina, equivalente al peso convenzionale di 3.693 grammi di tabacchi lavorati esteri.
I finanzieri, quindi, hanno proceduto al sequestro amministrativo della merce, alla segnalazione del venditore alla competente Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, per l’avvio del procedimento di irrogazione delle previste sanzioni amministrative, per poi richiedere alla stessa l’oscuramento del sito web utilizzato per la vendita online delle stesse sigarette.
Un lotto di miele di acacia su cinque non è risultato conforme a quanto dichiarato nell'etichetta. Nell’ambito di una campagna controlli avviata in ambito regionale e finalizzata al contrasto delle violazioni nel settore apistico, sono stati presi in esame dai carabinieri del Nucleo forestale di Macerata diversi produttori e punti vendita che commercializzavano miele.
L’attenzione è stata posta sul miele di acacia che ha un valore commerciale molto elevato rispetto al miele millefiori ed è molto ricercato sul mercato. Per tali motivi poteva prestarsi a potenziali frodi commerciali, tanto più che nell’anno 2023 la produzione, a causa dell’andamento climatico, è stata molto scarsa.
A tale scopo è stata avviata una serie mirata di campionamenti sul miele di provenienza locale etichettato con la dicitura “miele di acacia”. Per le analisi i militari si sono avvalsi del laboratorio accreditato del Crea Ambiente e Agricoltura di Bologna.
Su conque lotti esaminati uno, appartenente a un produttore della provincia ed etichettato come monoflora di acacia biologico, era in realtà comune miele millefiori. Ciò ha configurato il reato di frode in commercio per esposizione e vendita di confezioni di miele con caratteristiche diverse da quanto dichiarato in etichetta. Il prodotto è stato sequestrato e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Nel corso dei controlli non sono emerse violazioni in merito alle caratteristiche chimico-organolettiche o igieniche dei prodotti messi in commercio.
Ciclista di 43 anni rinvenuto a bordo strada in gravi condizioni e trasportato a Torrette in elisoccorso. Il fatto è avvenuto nel tardo pomeriggio di oggi (7 marzo) a Villa Costantina di Loreto.
A notare l’uomo disteso a terra un automobilista di passaggio. La task force di soccorsi è scattata in quel momento. Sul posto è atterrata anche l’eliambulanza partita dal nosocomio regionale.
Il ciclista è stato intubato dal personale sanitario e portato d’urgenza all’ospedale di Torrette. Era in stato di incoscienza. Al vaglio quanto accaduto: l’ipotesi è che il 43enne abbia avuto un malore mentre si trovava in sella alla bici, ma non è escluso che possa essere stato urtato da una macchina in transito. Sul posto pare non ci fossero testimoni. I carabinieri indagano sul fatto.
Crede di acquistare una PS 4 a un prezzo stracciato, ma rimane vittima di una truffa. La polizia di Stato di Fermo ha individuato il responsabile di un raggiro commesso in rete. In particolare, circa un mese fa, un giovane si è recato presso nell'ufficio della Questura per denunciare di essere stato truffato in quanto, sulla piattaforma “Market Place” di Facebook aveva concordato l’acquisto di una Play Station 4 posta in vendita con un annuncio.
Subito, il giovane aveva proceduto a una ricarica di 100 euro su una PostePay al titolare del videogioco pubblicizzato, senza però mai ricevere il bene. La ricarica era stata effettuata dal denunciante in favore di una carta che, da accertamenti, è risultata intestata a un soggetto, di circa 30 anni, residente a Forlì.
Mediante la collaborazione di personale della Squadra Mobile della Questura di Forlì-Cesena, i poliziotti hanno rintracciato il presunto truffatore, accertando che egli era anche l’effettivo titolare del profilo Facebook utilizzato per la vendita della Playstation 4. L’uomo è stato denunciato per il reato di truffa aggravata.
Ubriaco aggredisce verbalmente il gestore del bar e i clienti del locale, poi si scaglia contro i carabinieri chiamati in aiuto. L'episodio è accaduto nella tarda serata di mercoledì quando l'esercente del bar "La Rotonda" di via Giardini Diaz, a Macerata, ha chiesto l’intervento dei carabinieri per un uomo, in stato di forte agitazione, che stava infastidendo le persone presenti nell'esercizio commerciale.
Quando i militari del nucleo radiomobile di Macerata sono intervenuti presso il bar hanno trovato il soggetto – E.J., cittadino albanese di 35 anni residente nel capoluogo - che stava discutendo animatamente con il titolare e quindi si sono adoperati per portare la situazione alla calma.
A nulla sono valsi i vari tentativi effettuati dai militari. Alla richiesta di declinare le proprie generalità, l’uomo, rifiutando di fornirle, si è scagliato contro di loro, prima con offese verbali per poi, con un atteggiamento minaccioso, porsi con il viso a pochissima distanza da quella degli operanti. La situazione è degenerata con spintoni e strattoni ai due carabinieri, nel tentativo di allontanarli e sfuggire al controllo.
Nelle fasi concitate dell’intervento, i militari hanno riportato diverse contusioni, per le quali hanno poi fatto ricorso alle cure mediche del pronto soccorso di Macerata, giudicate guaribili con una prognosi di 5 giorni uno e 4 giorni l’altro.
L’uomo è stato condotto in caserma dove, al termine delle procedure di identificazione, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate. Su disposizione del pubblico ministero di turno, è stato posto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione. Questa mattina il Tribunale di Macerata ha giudicato lo straniero per direttissima, condannandolo ad un anno e tre mesi di reclusione, con pena sospesa.
I carabinieri della Stazione di Matelica, unitamente al personale dell’Ispettorato del lavoro di Macerata, nell’ambito dei controlli svolti ai cantieri della ricostruzione hanno denunciato i titolari di una ditta edile per aver fatto operare due lavoratori in nero. Inoltre sono state elevate sei sanzioni amministrative per oltre diecimila euro per mancato rispetto delle norme di sicurezza e sono stati denunciati due lavoratori gravati dall’obbligo di permanenza nei Comuni di Jesi e Falconara Marittima a causa dei loro numerosi precedenti penali.
I controlli, scattati nella mattinata del 6 marzo nel centro storico di Matelica hanno visto impiegati i militari dell’Arma e gli operatori del personale dell’Ispettorato del lavoro anche nell’ambito dei controlli in materia di ecobonus.
A seguito dell’accesso e della identificazione dei presenti, i carabinieri hanno verificato la presenza di due soggetti: un italiano 62enne gravato dal divieto di allontanarsi da Falconara Marittima, poiché attualmente in affidamento in prova, e un 40enne polacco con divieto di allontanarsi da Jesi poiché sottoposto alla misura della prevenzione della sorveglianza speciale.
L’Ispettorato del lavoro ha contestato, inoltre, la presenza di due operai senza regolare contratto: sono state emesse sei sanzioni in violazioni di norme sulla sicurezza del lavoro per un totale di oltre undicimila euro e la sospensione del cantiere in corso.
In preda ai fumi dell’alcool, minaccia i vicini con un’ascia: attimi di terrore si sono registrati nella tarda serata di alcuni giorni fa, tra gli abitanti di un quartiere periferico di Appignano. Un 57enne italiano, infatti, in preda ad un forte stato di agitazione provocato da uno smodato uso di alcool, ha iniziato a minacciare i suoi vicini brandendo anche un'accetta.
Diverse sono state le telefonate che si sono susseguite alla centrale operativa della Compagnia carabinieri di Macerata da parte dei residenti del quartiere che si sono subito allarmati per l’atteggiamento così violento del loro concittadino e immediato è stato l’intervento, a sirene spiegate, di tre pattuglie del nucleo radiomobile e delle stazioni di Appignano e di Cingoli, che hanno evitato che la situazione degenerasse.
L’uomo, che nel frattempo aveva prelevato un’accetta dalla propria abitazione, ha preso di mira anche le persone intervenute con l’intento di calmarlo, brandendola anche contro di loro. I militari sono riusciti a condurre a più miti consigli il 57enne che, al termine dei dovuti accertamenti, è rientrato tranquillamente presso la sua abitazione e hanno sequestrando l’arma impropria.
Il rapporto rancoroso tra l’uomo ed i suoi vicini, una coppia di giovani macedoni, sarebbe alla base del comportamento, esasperato da una sregolata assunzione di alcool, motivi che l’uomo dovrà comunque chiarire all'autorità giudiziaria alla quale è stato denunciato per minaccia aggravata.
“Il locale abusivo scoperto a Macerata è solo l'ultimo di una lunga serie. Dall'inizio dell'anno, infatti, si contano già 11 blitz delle forze dell'ordine in 67 giorni durante feste in luoghi non autorizzati da Nord a Sud del Paese, in media uno ogni settimana: un triste bilancio che denunciamo da tempo. Bene, dunque, l'intervento della polizia locale sui territori per interrompere lo svolgimento di serate in pseudo discoteche prive di qualsiasi norma di legge, con tanto di dj e centinaia di persone presenti, ma si tratta di un preoccupante fenomeno in costante crescita a livello nazionale".
A lanciare l'allarme è Filippo Grassi, responsabile nazionale Intrattenimento di Fiepet Confesercenti, dopo la scoperta di un seminterrato a Piediripa di Macerata, adibito a discoteca abusiva, dove la polizia locale e i carabinieri hanno trovato circa 200 persone, tra i 20 e i 25 anni, dj alla consolle, una zona bar, camerieri, addetti al guardaroba e buttafuori. I titolari sono stati denunciati e la posizione di 14 persone che prestavano la loro opera nel locale è al vaglio degli inquirenti.
Secondo Grassi, "da Milano a Palermo le serate danzanti abusive e senza alcuna regola, organizzate in luoghi non idonei quali circoli, associazioni, ma anche in spazi a rischio come capannoni in disuso e ville abbandonate, testimoniano uno scenario di illegalità diffusa con pericolose realtà ancora sommerse: per ogni caso individuato ce ne sono a decine non ancora emerse, come segnalano le nostre imprese su tutto il territorio nazionale".
Si tratta di episodi - ribadisce - "in costante aumento, soprattutto dopo la pandemia", con ricadute negative per le "imprese oneste che rispettano le norme e sono in regola con licenze di intrattenimento, certificazioni prevenzione incendi, norme sanitarie, addetti della sicurezza con tesserino prefettizio e parcheggi adeguati, al fine di garantire serate all'insegna del divertimento e della legalità, ma soprattutto per i consumatori con rischi per la salute e l'incolumità pubblica".
Grassi ringrazia l'impegno del governo, ma "occorre alzare il livello di guardia": più controlli e "campagne di informazione" per i più giovani sul "divertimento sano e sicuro".
Sequestrati 1.300 articoli insicuri per la salute dei consumatori: operazione della Guardia di Finanza di Porto Recanati a contrasto della contraffazione e dell’abusivismo commerciale. Sono stati svolti, infatti, diversi controlli da parte delle Fiamme Gialle ai commercianti ambulanti, in occasione del mercato settimanale, al fine di verificare la provenienza e la sicurezza della merce posta in vendita.
Le operazioni si sono soffermate presso la bancarella di un ambulante pakistano dove i militari hanno individuato ben 1.300 articoli di varia natura, tra cui anche diversi adattatori elettrici e prese schuko, tutti privi delle indicazioni di provenienza e mancanti dei requisiti minimi richiesti dal "Codice del Consumo". La merce è stata sottoposta a sequestro amministrativo mentre l'ambulante è stato segnalato alla competente Camera di Commercio per l’irrogazione delle sanzioni.
Occhi di ghiaccio e voce profonda. Salvatore Anacondia ha riportato le proprie testimonianze di vita in un’intervista a “Le Iene”. Conosciuto ai più con il soprannome di “Manomozza”, si è pentito da ex boss della Sacra Corona Unita, dopo aver commesso più di 70 omicidi. Oggi risiede nel Maceratese, dove ha aperto diversi ristoranti.
Dopo aver raccontato a Giulio Golia come è entrato a far parte delle organizzazioni criminali e della perdita della mano che gli è valsa il soprannome, Anacondia ha rilasciato dichiarazioni scioccanti sui suoi molteplici omicidi.
Proiettili in fronte, “sangue a fontana”, esplosioni del cranio. I suoi occhi, capaci di destare attonimento anche nella iena Giulio Golia, ne hanno viste davvero di ogni. “Ammazzare una persona per me era come bere un caffè”, afferma l’ex boss. Di un solo omicidio però “Manomozza” oggi si pente.
“Si chiamava Giovanni”. Lo avevano scambiato per un informatore delle forze dell’ordine. “Lo caricammo dietro la macchina e lo bruciammo nella fornace in cui polverizzavamo tutti i cadaveri”.
Una parte di reclusione in carcere, che definisce “la mamma di tutte le mafie”, dove non si è fatto mancare nulla, dalle armi alle droghe, con tanto di cene sfarzose a base di pesce e annaffiate di champagne. Poi nel 1992 decide di collaborare con la giustizia, spiegandone il motivo nell’intervista.
“Viene mia moglie in carcere al colloquio e mi chiede perché ho deciso di metter su famiglia se volevo fare il boss mafioso e che per colpa mia stava morendo mio figlio a causa di un deperimento organico per mancanza di affetto paterno. Ho rinunciato alla mia vita per viverla a fianco alla mia famiglia. La strada vecchia l’ho abbandonata. Oggi sono l’uomo più tranquillo del mondo, ma non mi devono risvegliare”, ha concluso.
Importante colpo allo spaccio locale quello messo a segno dagli agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Senigallia. Nella giornata di martedì è stata sequestrata una notevole partita di cocaina e marijuana che avrebbe fruttato decine di migliaia di euro.
Nei guai è finita una persona trovata in compagnia di un noto assuntore di stupefacenti. È stato proprio questo particolare a far scattare l'alt dei poliziotti della volante a un'auto in transito nei pressi di un supermercato di Senigallia. Il conducente non aveva nulla con sé, mentre addosso al trasportato sono state trovate cinque dosi di cocaina pronte per lo spaccio.
La perquisizione è stata quindi estesa anche alla sua abitazione: gli agenti hanno rinvenuto un ingente quantitativo di cocaina, più di 300 grammi, e circa 90 grammi di marjuana, oltre a tutto il materiale necessario per il confezionamento delle dosi. La droga, una volta pronta per essere immessa sul mercato locale, avrebbe permesso di raccogliere circa 30 mila euro. Tutto il materiale è stato sequestrato mentre l'uomo è stato tratto in arresto.
Questa mattina è scomparso nella sua casa romana Antonio Mele, in arte Melanton. Era nato a Galatina (Lecce) il 13 luglio 1942 e viveva con la famiglia a Roma. È stato direttore artistico della Biennale Internazionale dell'Umorismo nell'Arte e del Museo della Caricatura di Tolentino dalla 16esima alla 22esima edizione.
Grazie alla sua sagacia organizzativa ha dato un forte impulso negli anni di fine secolo sia alla Biennale che alle diverse edizioni di mostre personali dedicate ai più grandi umoristi italiani e allestite negli anni pari in cui non si teneva la stessa rassegna umoristica.
Grazie anche a lui si deve l’arrivo a Tolentino di Federico Fellini, Nino Zà, Mordillo, Altan, Forattini, Bucchi, Giarratana, Trojano, De Angelis, Bruna, Staino solo per citarne alcuni senza dimenticare Patch Adams.
Come aveva fatto Luigi Mari negli anni '60 e '70, Melanton era riuscito anche grazie alla sua giovialità ed empatia a creare a Tolentino, in occasione della Biennale, un vero e proprio punto di incontro tra tutti i più importanti artisti, dando vita ad un vero e proprio cenacolo di grandi umoristi.
Sempre sotto la sua direzione, la Biennale e il Museo hanno promosso diverse mostre tra cui l’esposizione alla Columbus University di New York, al Festival del Cinema di Avignone, al Festival dei Due Mondi a Spoleto e al Museo Martini di Pessione.
Molti i saggi critici che ha curato e che sono stati inseriti nei cataloghi e nelle tante pubblicazioni che ha coordinato negli anni di direzione artistica della Biennale e non solo. Giornalista, disegnatore e autore satirico, collaboratore di numerosi giornali italiani e stranieri (fra cui "Il Corriere Canadese"), è stato anche redattore del "Marc'Aurelio" e del nuovo "Travaso", vignettista del "Satyricon" di Repubblica, disegnatore politico del Quotidiano di Lecce. Per molti anni ha curato una rubrica fissa sul mensile dell’Arma dei Carabinieri.
Impegnato nell'umorismo puro, giocoso e surrealista come nella satira sociale, Melanton esprimeva i suoi “messaggi" attraverso un linguaggio grafico essenziale e incisivo, sempre intriso di ammiccante ironia.
Presente con i suoi disegni su molti libri di satira, di giochi e di racconti per bambini (ha illustrato 6 favole e una torta - premiato a Bordighera - e per la Rai una serie di dieci Fiabe di Italo Calvino), ha ricevuto importanti riconoscimenti fra cui la Targa d'Oro e il Dattero d'Argento al Salone dell'Umorismo di Bordighera, la Targa d'Argento al World Cartoon di Skopie e il prestigioso Premio del Consiglio d'Europa a Berlino.
Ha a lungo collaborato con Fabio Santilli nel progetto la "Tentazione Comica" ed è stato tra i fondatori del centro Studi e del Premio Galantara oltre che di altre importanti rassegne. Alcune sue opere sono ospitate in diversi musei tra cui ovviamente il Miumor, il Museo della Caricatura di Tolentino, a Forte dei Marmi, a Montreal, al Museo di Storia Contemporanea di Bonn e in esposizioni tematiche in Belgio e Romania.
Antonio Mele era un artista a tutto tondo che oltre ai disegni umoristici ha avuto successo anche grazie ai suoi componimenti poetici. Ha pubblicato diversi volumi con le raccolte delle sue poesie tra cui “A mio padre scrivo”, “Aspetta, luna…”, “Poesie di terra”, “Da un altro cielo”, “Il tempo contadino”.
L'Accademia di Ca’ dei Carraresi, a Treviso, ha promosso un seminario di poesia in suo onore e nell’occasione, lo scrittore e saggista Renzo Demattè, riprendendo un giudizio già manifestato dallo storico dell’arte Federico Zeri, ha detto: “Antonio Mele-Melanton esprime la sua poliedrica personalità creativa in campi diversi, con un impegno istintuale e intellettuale appassionato e coinvolgente, intriso di valori propriamente umanistici, e sempre segnato da un gusto del gioco e dell’ironia, che invita pienamente alla riflessione e al sorriso". Ha vinto, fra gli altri, il “Premio Leonforte”, il “Premio Peltuinum” e il “Premio Rabelais” di poesia sul vino.
"Con la scomparsa di Antonio Mele - ricorda il sindaco Mauro Sclavi - si chiude una pagina importante della nostra Biennale. Resteranno, fortunatamente i suoi disegni e i suoi scritti che ci invitano, anche oggi a sorridere, ad affrontare la vita con quel piglio positivo che era proprio dello stesso Melanton. La nostra città e la Biennale e il Miumor devono molto al suo lavoro e alla sua professionalità.
"Sicuramente ha dato un forte impulso alla costante crescita della cultura dell’arte umoristica e satirica, trasformando Tolentino nella 'Civiltà del Sorriso', facendo conoscere e apprezzare anche oltre i confini nazionali sia la Biennale che il nostro Museo. È stato uno dei più importanti umoristi italiani che ha lasciato davvero un segno indelebile nell’arte satirica. Ci mancheranno il suo sorriso, la sua brillante intelligenza e la sua 'graffiante' matita che con pochi tratti decisi riusciva sempre a divertirci e farci riflettere sulla nostra quotidianità. Alla moglie Teresa e alle figlie Paola e Annalydia il mio personale cordoglio, quello dell’Amministrazione comunale e della città tutta". I funerali si terranno a Roma nei prossimi giorni.