Valfornace

Emozione per il saluto dei colleghi al brigadiere Domenico Iori dopo l'ultimo servizio prima del congedo - VIDEO

Emozione per il saluto dei colleghi al brigadiere Domenico Iori dopo l'ultimo servizio prima del congedo - VIDEO

Commozione ieri sera al termine dell'ultimo servizio prima del meritato congedo del brigadiere capo Domenico Iori, capo equipaggio Norm dell'aliquota radiomobile di Tolentino. I colleghi, infatti, al suo rientro in caserma a Tolentino gli hanno preparato una sorpresa insieme ai Vigili del Fuoco e alla Polizia Locale.  Nato a Pievebovigliana nel 1964, impiegato della radiomobile tolentinate dal 1992, ha prima svolto servizio a Livorno, Ancona, Filottrano, Fano, Civitanova Marche e Camerino. Sposato e padre di tre figli, le scosse del 26 ottobre 2016 hanno distrutto la sua abitazione, tanto da essere stato costretto a spostare altrove il nucleo familiare.

30/12/2017 11:57
Associazione "La terra trema noi no", incontro a Valfornace sulla struttura di accoglienza per anziani terremotati

Associazione "La terra trema noi no", incontro a Valfornace sulla struttura di accoglienza per anziani terremotati

Incontro nei giorni scorsi per la struttura di accoglienza per anziani terremotati, “La casa nel bosco” progettata dall'architetto Guendalina Salimei del T Studio di Roma, celebre per aver ispirato con la sua storia il film “Scusate se esisto”, con Raoul Bova e Paola Cortellesi. Per realizzare l'edificio l'associazione di terremotati “Laterra trema noi no”, sta promuovendo una raccolta fondi. Nel corso dell'incontro, alla presenza di Guendalina Salimei, del sindaco di Valfornace Massimo Citracca, dei componenti del direttivo dell'associazione, dei responsabili dell'ufficio tecnico comunale, è stato compiuto un sopralluogo sul terreno messo a disposizione dal proprietario Macario Aureli, per realizzare il progetto. Sono stati affrontati alcuni punti prioritari per la costruzione della struttura, giungendo ad un progetto condiviso ed ad un coordinamento tra l'associazione, il Comune di Valfornace e la progettista, per seguire gli sviluppi futuri. “Siamo molto soddisfatti del risultato dell'incontro, lanciamo adesso un appello alla solidarietà di tutti, cittadini, associazioni, imprenditori, per contribuire alla nostra raccolta fondi e poter dare una casa a tanti anziani che hanno perso tutto a causa del terremoto”, affermano i componenti del direttivo de “La terra trema noi no”. “Questo progetto punta a riportare gli anziani nei loro territori di origine, visto che numerose strutture residenziali sono state rese inagibili dal sisma, in modo da creare anche opportunità economiche e occupazionali per il territorio”, concludono i componenti dell'associazione. Chi volesse contribuire alla costruzione della Casa nel bosco ed avere ulteriori informazioni può contattare l'associazione, sia sul sito www.laterratremanoino.it, scrivere alla mail laterratremanoino@libero.it, dando il proprio contributo con l'iban ICRAITCRO0 IT79S 08456 68830 00020 155248.

27/12/2017 17:53
Sisma a Camerino, lettera di una ragazza dell’Ist. Biondi: “Un anno lontana dalla musica”

Sisma a Camerino, lettera di una ragazza dell’Ist. Biondi: “Un anno lontana dalla musica”

Da A.B., una giovane studentessa dell’Istituto musicale ”Nelio Biondi” di Camerino, riceviamo e pubblichiamo questa lettera che racconta la sua testimonianza post sisma, un anno lontana da casa e dalla musica, e di continui ad essere difficile ancora oggi.  Il 26 Ottobre 2016 il terremoto ha colpito il centro Italia, in modo particolare le zone dell'alto maceratese, tra cui la città di Camerino. Una città d'arte, di cultura e di musica; infatti oltre all'università e all'importanza storica di Camerino, nell'Aprile del 2015 veniva inaugurato il Palazzo della Musica che comprendeva l'Istituto musicale "Nelio Biondi", la Banda Musicale città di Camerino (entrambi coordinati dal Maestro Correnti V.) e l'Accademia Italiana del Clarinetto (coordinato da Vincenti P.), che poneva Camerino al centro d'Europa nel panorama musicale. Tutto ciò fu possibile grazie all'aiuto del Comune di Camerino e in special modo nella figura del Sindaco Gianluca Pasqui che non ha mai sottovalutato la musica ma, anzi, ha sempre fatto di tutto per non farla sfiorire.  Il Palazzo della Musica perciò aveva contribuito alla fioritura economica del paese: l'Accademia del Clarinetto ospitava giovani musicisti da tutto il mondo nel  periodo estivo e l'Istituto musicale, durante tutto l'anno, vedeva oltre i 160 iscritti.   Ma questo sogno venne totalmente distrutto solo dopo un anno e mezzo in seguito alle forti scosse del 26 e 30 Ottobre dello scorso anno.  I giovani sono stati costretti ad allontanarsi dal proprio territorio e come me, si sono trasferiti sulla costa, senza svolgere le lezioni per un intero anno. Mi chiamo A. B. e sono del comune di Valfornace, allieva dell'Istituto musicale "Nelio Biondi" e componente della Banda che per un lungo periodo di tempo non ho potuto frequentare. Per me è stato veramente duro passare un anno lontana dalla mia città e dalla mia passione. Tutt'ora vivo comunque in una situazione precaria anche se sono tornata nel mio paese e ho ripreso tutte le mie attività musicali a Camerino; sia la Banda che l'Istituto non hanno ancora una sede, ma hanno ripreso le attività presso l'Istituto professionali "G. Ercoli", ma molti ragazzi ancora non possono frequentarle. Un grazie va a tutte le associazioni musicali e non che ci stanno aiutando nella costruzione di una nuova sede fuori dal centro di Camerino (che indicativamente non riaprirà prima dei 30 anni). E come dice il nostro Maestro Correnti #ILSISMANONFERMERALAMUSICA.                                                                                                                                                                     

26/12/2017 10:04
A Camporotondo nasce il marchio di qualità "Fiastrone Natura"

A Camporotondo nasce il marchio di qualità "Fiastrone Natura"

Il 28 Dicembre alle ore 12 presso il comune di Camporotondo di Fiastrone è convocato il Consiglio Comunale aperto e la conferenza stampa per l’Istituzione del marchio collettivo “FIASTRONE NATURA”. Il territorio comunale di Camporotondo di Fiastrone è parte del “Distretto Rurale Biologico” della Regione Marche, insieme ad altri 11 Comuni della Provincia di Macerata: Fiastra (territorio Acquacanina), Bolognola, Caldarola, Camerino, Cessapalombo, Fiastra, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Valfornace e Visso, tutti ricadenti all’interno del territorio GAL SIBILLA. Questo distretto, essendo caratterizzato da bassa antropizzazione (l'insieme degli interventi di trasformazione e alterazione che l'uomo compie sul territorio allo scopo di adattarlo ai propri interessi e alle proprie esigenze), si presta per sua natura a realizzare prodotti agricoli di elevata qualità, in quanto non potendo competere con areali più consoni a produzioni massive, non ha la necessità di forzare le produzioni. A questi si aggiunge il calore dell'accoglienza che è tipica della tradizione contadina e la qualità di ristoranti, osterie e B&B.   Allo scopo di tutelare e promuovere le pratiche virtuose finora descritte, l’Amministrazione comunale in collaborazione con l’Unione Montana dei Monti Azzurri e l’Università di Camerino ha deciso di istituire un marchio distintivo di tali caratteristiche denominato “FIASTRONE NATURA”. A garanzia dei prodotti agro-zootecnici, turistici e di ristorazione del territorio, il marchio sarà ceduto ad una rete di imprese locali che si riconoscono nelle buone pratiche indicate dal disciplinare e dal regolamento d'uso del marchio stesso.

19/12/2017 15:36
Donazione alla scuola di Valfornace: grazie al Corpo Militare dell'Ordine di Malta e a Donors Italia

Donazione alla scuola di Valfornace: grazie al Corpo Militare dell'Ordine di Malta e a Donors Italia

Si è svolta mercoledì 13 dicembre presso il complesso scolastico di Valfornace un'importante donazione di materiale informatico e scolastico a favore di tutti gli scolari. La donazione è stata effettuata dal Corpo Militare A.c.i.s.m.o.m. (Ordine di Malta) in collaborazione con la Donors Italia, Associazione a carattere nazionale che si occupa del supporto ai bisognosi e che sostiene le attività umanitarie del Corpo Militare.   Presenti alla donazione il Sindaco di Valfornace Massimo Citracca e una rappresentanza del Corpo Militare. Il materiale donato servirà a sostenere per circa un anno le necessità del complesso scolastico. 

17/12/2017 15:16
Post sisma, nasce "Territori di incontro-la rinascita delle valli": un'associazione per ripartire

Post sisma, nasce "Territori di incontro-la rinascita delle valli": un'associazione per ripartire

Nelle prime settimane di novembre si è formalmente costituita l’associazione “Territori di incontro-la rinascita delle valli”, con la mission di dare il suo contributo scientifico e culturale ai percorsi di recupero e valorizzazione dei centri e di tutti i nuclei abitati di particolare interesse storico-artistico colpiti dal terremoto dello scorso anno.   Pur nascendo nell’attuale territorio del Comune di Valfornace, l’associazione intende operare in un contesto più ampio, corrispondente all’intera dorsale appenninica umbro-marchigiana, tra Foligno e Macerata, rivolgendosi a tutti coloro che vi abitano o che sono ad essa legati da profondi rapporti. L’associazione si pone l’obiettivo della rinascita di tutte le valli di questo territorio, nella piena consapevolezza che esso può diventare spazio di incontri, luogo di attrazione e non di repulsione, come del resto è sempre avvenuto nel corso dei secoli. I terremoti sono un carattere originario della montagna appenninica e da sempre gli uomini hanno saputo convivere con questi ultimi, costruendo e ricostruendo le loro esistenze nella piena consapevolezza di un ricorrente e distruttivo fenomeno sismico. Anche questa volta si può ripartire, guardando con fiducia al futuro e attingendo alle identità ed ai valori più veri e profondi delle nostre comunità. L’associazione più concretamente si propone di informare i cittadini sulle normative della ricostruzione, sulle ipotesi di lavoro, sui progetti e sui percorsi della ricostruzione, organizzando incontri, dibattiti e convegni. Intende anche aprire dei canali di confronto, dialogo e comunicazione con tutti gli enti e le amministrazioni coinvolte nei processi della ricostruzione, presentando proposte e indicando possibili percorsi.   "Il terremoto è soltanto un evento che ha amplificato ed accelerato fenomeni di destrutturazione già in atto - dichiara il Presidente della neonata associazione Cecola - come lo spopolamento, l’invecchiamento della popolazione e il declino economico. Si tratta, quindi, di andare ben oltre il terremoto stesso, recuperando la centralità culturale ed economica di questi spazi, attraverso dei percorsi di sviluppo adeguati alle loro caratteristiche. La montagna appenninica potrà ancora avere un futuro, un ruolo nella società italiana, solo se avremo la capacità di pensare a questi luoghi interni in relazione agli altri spazi territoriali della penisola e instaurando dei vitali rapporti di interdipendenza. Queste aree avranno un futuro solo se riusciremo a superare il particolarismo che le contraddistingue. Per rilanciare i nostri territori serve una nuova alleanza tra uomo e ambiente capace di superare le esigenze materiali individuali in una prospettiva di bene comune sorretta da una visione culturale alta e limpida. Il processo della ricostruzione impone, in primo luogo, la ricomposizione delle comunità attraverso valori collettivi pienamente condivisi. Se non collochiamo al centro di questi processi le persone, i nuclei familiari e la dimensione sociale dei paesi a nulla servirà la loro ricostruzione materiale. Per realizzare tutto ciò è indispensabile guardare in una prospettiva unitaria le tante vallate della dorsale appenninica, ben oltre le ripartizioni amministrative regionali, provinciali e comunali. È forse giunto il momento di ripensare le circoscrizioni amministrative nell’ambito di una più efficace unione di territori che solo apparentemente sono diversi, all’interno di un apparato capace di accogliere ed assorbire tutti quei piccoli comuni spesso carenti di risorse umane e di validi amministratori in grado di guardare oltre il loro ristretto orizzonte. Non si tratta di ricorrere ad una legislazione d’emergenza, ma di muoversi in una nuova prospettiva di programmazione e pianificazione. Tutto ciò non significa perdere le identità e i caratteri di ogni paese, che risulterebbero, invece, rafforzati. Solo in questo modo gli interventi possono diventare più razionali e funzionali. Solo in questo modo si possono superare le illegalità e si possono arginare incompetenze e interessi particolari che a tutti i livelli stanno già compromettendo ogni percorso di rinascita".

02/12/2017 13:12
Sforzacosta, insulti razzisti all'arbitro italiano: tre anni di squalifica a un calciatore africano

Sforzacosta, insulti razzisti all'arbitro italiano: tre anni di squalifica a un calciatore africano

E’ accaduto al termine di Sforzacosta-Pievebovigliana, quinta giornata del girone F di Terza categoria, quando il 21enne centrocampista della squadra di casa, Abdoulaye Fall, in disaccordo con una decisione arbitrale, si è alzato dalla panchina ed è corso verso il direttore di gara (Ettore Mancinelli della sezione Macerata) nel tentativo, parzialmente riuscito, di aggredirlo. Non contento, mentre alcuni compagni di squadra tentavano a fatica di trattenerlo, lo stesso rivolgeva frasi gravemente minacciose e ingiurie a contenuto razziale nei confronti dell'arbitro. Purtroppo per lui, questo comportamento poco ortodosso è stato sanzionato pesantemente dal giudice sportivo che gli ha inflitto una squalifica fino al 31 dicembre del 2020 e un'ammenda di 350 euro.

10/11/2017 14:54
Campionato Setter, Caramanti in cima alle vette della cinofilia europea

Campionato Setter, Caramanti in cima alle vette della cinofilia europea

Si spengono i riflettori anche su questo "Campionato Europeo Setter a selvatico abbattuto" e Mirko Caramanti raggiunge le più alte vette della cinofilia europea facendo  fare bella figura oltre che all’Italia anche a Pievebovigliana! I due setter sia Atos, che il primo giorno si è classificato 2ECC, che Nakim,3ECC il secondo giorno, hanno dato dimostrazione di essere in piena forma e di saper dare sempre il massimo. I ringraziamenti di Mirko a Virginia Massimo Lancellotti, proprietaria di Atos, e a Giambattista Salpietro,proprietario di Nakim per la piena fiducia che hanno avuto verso il dresseur pieveboviglianese !

31/10/2017 20:54
Quando la solidarietà si fa dolce: dalle Marche alla Val d’Aosta uniti sotto il segno del miele

Quando la solidarietà si fa dolce: dalle Marche alla Val d’Aosta uniti sotto il segno del miele

Una delegazione maceratese composta da alcuni membri del Consorzio Apistico della Provincia di Macerata, dell’Associazione Cuochi Macerata Antonio Nebbia, della Coldiretti della Provincia di Macerata e del Comune di Valfornace, dal 27 al 29 ottobre è stata ospite della “Sagra del miele e suoi derivati” a Châtillon, in provincia di Aosta. Giunta alla 14esima edizione, la manifestazione si svolge ogni anno e presenta un ricco programma di eventi, tra cui la premiazione dei migliori mieli valdostani. La cittadina rientra nel circuito “Le Città del Miele”, di cui fanno parte circa 50 comuni italiani. L’organismo ha tra gli obiettivi quello di promuovere i territori che danno origine e identità ai mieli italiani, tutelarne la qualità, salvaguardare le risorse ambientali, paesaggistiche, artistiche e storiche legate ai territori con vocazione all'apicoltura, diffondendone i valori. Nelle Marche sono 5 i comuni inseriti nel gruppo, di cui tre ricadono in Provincia di Macerata: Matelica, Montelupone, Pievebovigliana (oggi Valfornace). Quest’anno i promotori della sagra valdostana hanno voluto ospitare un comune facente parte de “Le Città del Miele” che rientrasse nel cratere sismico. La scelta è ricaduta su Valfornace, per sugellare un gemellaggio volto alla solidarietà. Presente per il comune marchigiano, il consigliere Domenico Iori. “L’accoglienza riservata alla delegazione maceratese, è stata encomiabile ed eccezionale - ha commentato Alvaro Caramanti, Presidente del Consorzio Apistico della Provincia di Macerata - I nostri amici valdostani ci hanno offerto giornate indimenticabili. Châtillon riserva all’apicultura un interesse importante. Entrando in paese una fontana, una rotonda e una scultura testimoniano cosa rappresenti questo mondo per la cittadina e per la sua economia.” Alla mostra mercato hanno partecipato 50 apicoltori e circa 5 mila persone hanno visitato i borghi di Châtillon, una realtà che ne conta altrettante. Esposizione di attrezzi usati in apicoltura, degustazioni in luoghi suggestivi, vetrine dei negozi a tema apistico, hanno conferito all’evento una forte identità. Oltre alla “Sfilata degli Apicoltori”, la premiazione del concorso riservato alle scuole e ai migliori mieli prodotti in Valle d’Aosta, le numerose degustazioni hanno avuto un unico obiettivo: raccogliere fondi da destinare al Comune di Valfornace per attrezzare il laboratorio del Consorzio Apistico Maceratese allestito a Fiordimonte, utile agli apicoltori per la smielatura. Allo scopo hanno lavorato anche gli allievi dell’Istituto Professionale Regionale Alberghiero, preparando un sacchetto di prodotti tipici valdostani. A presentare le degustazioni dei prodotti tipici maceratesi, sono stati i componenti dell’Associazione Cuochi Macerata Antonio Nebbia, con la materia prima fornita dai produttori della Coldiretti della Provincia di Macerata. Uno scambio di gusto volto ad allacciare nuove amicizie e gemellaggi plurimi tra diverse realtà che testimoniano l’amore per la propria terra e i suoi prodotti. “Dopo questa esperienza potranno nascere nuove idee volte alla valorizzazione di un prodotto eccellente ed unico come il miele, che potrebbe essere veicolato e promosso tramite la creazione di filiere, utili ad incrementare posti di lavoro nel territorio montano interessato dagli eventi sismici.” Ha dichiarato Alvaro Caramanti. Un lavoro non semplice che si basa sulla collaborazione tra soggetti diversi che dovranno trovare un’unica via di dialogo ed azione.  

31/10/2017 15:30
Valfornace, presentato progetto per la realizzazione di una struttura di accoglienza per anziani

Valfornace, presentato progetto per la realizzazione di una struttura di accoglienza per anziani

Presentato ieri pomeriggio a Borgo Lanciano il progetto dell'associazione “La terra trema noi no”, per la realizzazione di una struttura di accoglienza per anziani colpiti dal terremoto, che sarà realizzata nel territorio del comune di Valfornace. Ad illustrarlo l'ideatrice, l'architetto Guendalina Salimei, fondatrice del T Studio di Roma, celebre per aver ispirato con la sua storia il film “Scusate se esisto”, con Raoul Bova e Paola Cortellesi. Alla presentazione sono intervenuti per l'associazione il presidente Diego Camillozzi, l'ex sindaco di Serravalle Venanzo Ronchetti, Sante Elisei e Fulvio Santoni, altri componenti. L'idea nata da Salimei, è quella di una struttura sostenibile, perfettamente integrata nell'ambiente, a risparmio energetico, che ingloba al suo interno uno spazio verde, come una serra, un ballatoio, dove gli anziani possono svolgere attività legate alla natura e socializzare, ricevendo visite. Gli spazi sono pensati come se si trattasse di una piccola comunità, in cui chi è autosufficiente possa continuare a vivere sentendosi a casa. “Abbiamo lavorato sul tema della sostenibilità energetica, ma anche sociale ed economica, ponendo al centro l'idea di benessere della persona – ha detto Salimei – in una costruzione in cui la luce naturale e l'uso del colore, per tutelare gli aspetti psicofisici legati al benessere sono centrali, legati all'idea di comunità e corresponsabilità nella gestione della struttura”. I componenti dell'associazione hanno detto di aver avuto questa idea per riportare gli anziani nei loro territori di origine, visto che numerose strutture residenziali sono state rese inagibili dal sisma, in modo da creare anche opportunità economiche per il territorio. La sfida è quella di realizzare questo grande progetto, chiedendo il contributo di tutti, anche con una piccola donazione come il 5 per mille, che si può devolvere all'associazione, formata da terremotati che si sono rimboccati le maniche per aiutare la propria terra.

29/10/2017 17:47
Concluso il social tour solidale #ripartidaisibillini2: blogger e instagramer donano fondi al progetto "Adotta una stalla"

Concluso il social tour solidale #ripartidaisibillini2: blogger e instagramer donano fondi al progetto "Adotta una stalla"

Si è concluso domenica 22 ottobre il social tour solidale #ripartidaisibillini2, che aveva preso il via mercoledì scorso. Cinque giorni pieni di iniziative ed incontri nelle zone colpite dal sisma, con la partecipazione gratuita e volontaria di oltre 20 tra blogger e instagramer provenienti da Marche, Lazio, Abruzzo, Umbria ed Emilia Romagna. La seconda edizione del progetto, ideato da Luca Tombesi ed avviato lo scorso anno prima delle scosse di fine ottobre, ha toccato le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata e ha visto la collaborazione di Confcommercio Marche Centrali, IgersItalia, IgersMarche, Associazione Italiana Travel Blogger ed Associazione Sibillini Segreti e Sapori, tutte realtà che già nel 2016 si erano impegnate per la riuscita di un evento nato per aiutare le strutture ricettive e le attività turistiche maggiormente danneggiate. Importante, in questa edizione, il contributo di Andrea Salvatori del circuito Rifugi dei Sibillini, di Giancarlo Ricottini del Rifugio di Tribbio e dell'Università di Camerino. I quattro itinerari tematici hanno coinvolto le località di Roccafluvione, Montemonaco, Montefortino, Comunanza, Amandola, Cessapalombo, Caldarola, Belforte, Serrapetrona, Valfornace, Muccia, Camerino, Montecavallo, Visso, Pievetorina e Fiastra, con tappe anche a Foligno, Sellano e Cerreto di Spoleto. In occasione del pranzo solidale, tenutosi ieri a Fiastra, i partecipanti a #ripartidaisibillini2 hanno raccolto fondi da destinare al progetto "Adotta una Stalla", che da quasi un anno sta sostenendo gli allevatori dell'area. In rappresentanza del gruppo di volontari di Sant'Elpidio a Mare era presente Rossano Orsili, che ha ringraziato per il sostegno e per la continua vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma. Anche Paolo Romagnoli, tra gli organizzatori del festival IlluminAmatrice, ha voluto partecipare al pranzo, ricordando l'importanza del fare rete tra le 4 regioni del centro Italia ed invitando blogger e instagramer a continuare lungo questo percorso di condivisione. “Anche quest'anno - commenta Tombesi - siamo riusciti ad aggregare un gruppo che ha sposato in pieno la filosofia del progetto e che è riuscito, attraverso immagini suggestive, a veicolare le eccellenze di questa parte importante delle Marche. Voglio ringraziare le strutture che ci hanno ospitato e tutte quelle persone che ci hanno guidato alla scoperta dei Sibillini, permettendoci di conoscere peculiarità enogastronomiche, paesaggistiche e culturali che meritano ancora più visibilità. Un grazie speciale ai volontari del Gruppo Protezione Civile Beni Culturali Legambiente Marche ed al Comune di Amandola per averci fatto conoscere i rispettivi lavori di recupero e messa in sicurezza dei beni culturali nella fase post terremoto”. Un ringraziamento per l'impegno ed il lavoro svolto da tutti, anche da parte del Direttore Confcommercio Marche e Marche Centrali, Prof. Massimiliano Polacco: "Da tempo oramai supportiamo progetti digitali volti alla promozione e valorizzazione del nostro territorio. Affiancare il lavoro offline, con strumenti social, diventa sempre più importante per raggiungere gli obiettivi di crescita in termini turistici di arrivi e presenze”.

23/10/2017 17:42
Arrivano le bollette del Consorzio di Bonifica: sospensione (e non annullamento?) solo per i residenti?

Arrivano le bollette del Consorzio di Bonifica: sospensione (e non annullamento?) solo per i residenti?

Stanno arrivando in questi giorni nelle abitazioni di tanti cittadini, richieste di pagamento da parte del Consorzio di Bonifica con una nota esplicativa non chiara che sembra sospendere e non annullare il pagamento ai soli residenti. Un'attività in controtendenza con quella che è stata la sospensione, se non l'eliminazione parziale, delle bollette di riscossione da parte dei diversi erogatori di servizi dopo il disastro sismico del 2016. La domanda che in molti si pongono, infatti, è perchè la eventuale sospensione sia limitata ai soli residenti, visto che le bollette riguardano comunque utenze che ricadono in Comuni ricompresi nel cratere sismico.  "Speriamo che qualcuno possa intervenire" dicono diversi cittadini che hanno inoltrato la loro richiesta a parlamentari e consiglieri regionali delle Marche. 

23/10/2017 13:59
La scure di Poste Italiane in arrivo anche in provincia di Macerata: 52 gli uffici postali a rischio chiusura, la maggior parte nel cratere

La scure di Poste Italiane in arrivo anche in provincia di Macerata: 52 gli uffici postali a rischio chiusura, la maggior parte nel cratere

Già avviata l'operazione che prevede la chiusura di 4300 uffici postali in tutta Italia, 159 quelli nelle Marche che dovrebbero quantomeno subire radicali riduzioni di orari di apertura se non la soppressione vera e propria entro il 2019, 52 quelli solo nella provincia di Macerata. Una scelta quella di Poste Italiane basata sulla razionalizzazione dicono, ma che già da tempo trova diversi oppositori. Infatti già molte sono le segnalazioni dei cittadini che si trovano e si troverebbero ancor più in difficoltà, famiglie che per un invio postale devono e dovranno fare diversi chilometri. Per non parlare della mole di lettere in giacenza, bollette consegnate dopo la scadenza, o addirittura raccomandate urgenti portate al destinatario "con calma". Questi i dati che risultano dalle prime verifiche effettuate. E non sono decisamente confortanti.   A lanciare l'allarme è Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento Cinque Stelle alla Camera dei Deputati. “Uno scenario che desta non poca preoccupazione - commenta Terzoni - Se da una parte è vero che oggi tante operazioni si possono fare online o altrove, penso soltanto alla possibilità di pagare una bolletta dal tabaccaio, dall’altra ci sono piccoli centri dove il servizio postale ha ancora un ruolo basilare, soprattutto laddove è alta la concentrazione di cittadini in là con gli anni. In base al documento di 124 pagine che ci è stato consegnato, gli uffici a cui diremo addio sono 52 nella provincia di Pesaro-Urbino, 11 in quella di Ancona, 52 in quella di Macerata, 22 in quella di Fermo e altri 22 in quella di Ascoli-Piceno, molti dei quali in piccole realtà o in comuni interni dove a breve per un invio postale bisognerà fare svariati chilometri. Comprendiamo l’esigenza di riorganizzazione di Poste Italiane, ma un taglio così netto ci pare una scelta scriteriata”.   Il Ministero risponde cercando di rassicurare, dicendo che in alcuni casi degli uffici rimarranno aperti due volte a settimana e che si tratta solo di un piano di razionalizzazione, ma al contrario delle intenzioni la risposta non rassicura per nulla.  "In base alle prime verifiche - prosegue la Terzoni - abbiamo appurato che non sono pochi nelle Marche gli uffici chiusi in via definitiva. Inoltre la scure su questo servizio ha prodotto una mole notevole di missive in giacenza, con bollette consegnate anche dopo la scadenza e compromettendo persino invii prioritari, come raccomandate dell'Inps, avvisi di Equitalia e telegrammi. Naturalmente come M5s non staremo a guardare, e chiederemo al ministro Graziano Delrio di prendere in mano la situazione, perché i cittadini in difficoltà per queste chiusure rischiano di diventare parecchi e molte famiglie ci stanno già inviando segnalazioni”. Un problema da risolvere con la massima urgenza, considerati i tempi stretti con cui si sta procedendo nell'effettuazione di questa manovra. Gli Uffici Postali del maceratese sub judice sono quelli di Acquacanina, Apiro, Appignano , Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Matelica, Mogliano, Monte Cavallo, Monte San Martino, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Morrovalle, Muccia, Penna San Giovanni, Petriolo, Pieve Torina, Pievebovigliana, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Potenza Picena, Recanati, Ripe San Ginesio, San Ginesio, San Severino Marche, Sant'Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Visso. Dalla lista evidente anche la chiusura di tantissimi uffici nel cratere dei comuni terremotati. Un ulteriore disagio quindi per le popolazioni colpite dal sisma. Viene da chiedersi se il Ministero abbia valutato anche questo di aspetto.    IN QUESTO LINK L’ELENCO DI TUTTI I 4300 UFFICI POSTALI INTERESSATI DAL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE: https://www.poste.it/Elenco_def_Fase-3_Step-1.pdf

22/10/2017 17:24
#ripartidaisibillini2: al via il nuovo social tour solidale alla riscoperta dei territori post sisma

#ripartidaisibillini2: al via il nuovo social tour solidale alla riscoperta dei territori post sisma

Dal 18 al 22 ottobre torna #ripartidaisibillini, il social tour solidale a sostegno dei territori colpiti dal sisma del 2016. Anche quest’anno l’obiettivo sarà raccontare borghi, sentieri, esperienze, storie legate a queste realtà, far conoscere le strutture ricettive e della ristorazione, aziende e prodotti dell’Area dei Sibillini, una vasta zona che conserva ancora una grandissimo fascino e tantissimo da offrire ai viaggiatori.   “Quattro gli itinerari tematici esperienziali - spiega l’ideatore del progetto Luca Tombesi – che coinvolgeranno circa 20 influencer (bloggers e instragramers) che si presteranno in modo volontario e completamente gratuito all’iniziativa”. Il Blog Tour #ripartidaisibillini2 è realizzato da un gruppo di Bloggers Marchigiani (Luca Tombesi, Nadia Stacchiotti, Luca Marcantonelli, Vissia Lucarelli e il giornalista Andrea Braconi) in collaborazione con Confcommercio Marche Centrali, IgersItalia, IgersMarche, Associazione Italiana Travel Blogger, Associazione Sibillini Segreti e Sapori. Presente in conferenza stampa anche il Direttore prof. Massimiliano Polacco: “Da tempo oramai Confcommercio Marche Centrali supporta progetti digitali volti alla promozione e valorizzazione del nostro territorio. Affiancare il lavoro offline, con strumenti social, diventa sempre più importante per raggiungere gli obiettivi di crescita in termini turistici di arrivi e presenze”. A chiudere gli interventi, la Presidente di IgersItalia Ilaria Barbotti: “Ringrazio tutti gli instagramers e bloggers che a titolo gratuito da mercoledì 18 fino a domenica 22 ottobre racconteranno di questi luoghi e che con i loro contributi digitali ci aiuteranno a farci conoscere anche oltre i confini nazionali”. L’appuntamento aperto a tutti è programmato per domenica 22 ottobre, alle ore 13.00, con un pranzo solidale, il cui ricavato sarà destinato alle zone colpite dal sisma, presso l’agriturismo Alti Pascoli Fiordimonte (Val Fornace).     Questi gli itinerari di #ripartidaisibillini2, un tour più strutturato rispetto allo scorso anno: Erbe spontanee, profumi e sapori dei Sibillini: 18-20 ottobre  (Roccafluvione- Montemonaco-Montefortino – Comunanza-Amandola). Un giro alla scoperta delle erbe spontanee e delle piante aromatiche e i loro usi in cucina e nella cura del corpo., degli oli essenziali e dello zafferano dei Sibillini, tra borghi e mulini. Monti Sibillini mangia e bevi: 8-20 ottobre (Cessapalombo-Caldarola-Belforte-Serrapetrona-Valfornace-Muccia-Camerino). I prodotti dell’enogastronomia dei Monti Sibillini e le ricette tradizionali. Visite ai produttori e degustazioni. In cammino sui Sibillini: 20-22 ottobre (Montecavello-Visso-Pieve Torina-Fiastra). Trekking sui sentieri dei Sibillini, dormendo nei rifugi e gustando le specialità locali. A riscoprire la Riserva Integrale di Torricchio in compagnia degli esperti dell’Unicam. I borghi dell’acqua: 20-22 ottobre (Foligno-Sellano-Cerreto di Spoleto). I borghi e le acque dei Sibillini, dal Menotre al Nera fino alle Terme di Triponzo.  

16/10/2017 19:45
San Francesco a Pontelatrave, un tesoro in disfacimento: mai coperto il campanile crollato, l'acqua penetra ovunque

San Francesco a Pontelatrave, un tesoro in disfacimento: mai coperto il campanile crollato, l'acqua penetra ovunque

Tra i tesori artistici che Pievebovigliana (oggi Valfornace, dopo la fusione con Fiordimonte) possiede nel proprio territorio la Chiesa di San Francesco a Pontelatrave, con l’annesso edificio una volta adibito a Convento, rappresenta il gioiello di maggiore prestigio, non solo dal punto di vista architettonico, ma anche da quello storico. Purtroppo, per causa del terremoto e del disinteresse di chi dovrebbe preservare le nostre ricchezze culturali, tutto sta andando in rovina. E questo è un vero e proprio delitto contro la comunità tutta di cui pare che nessuno voglia prendersi la responsabilità. Qualche mese fa la Protezione Civile abbattè il campanile pericolante ed altre parti della muratura che potevano costituire pericolo per la popolazione. Ora ci sono stati nuovi crolli, ma nessuno sembra accorgersene. "Verrebbe da chiedersi" si legge in una nota "quale popolazione c'è da proteggere visto che i residenti sono stati deportati sulla costa da un anno e non ci sono spiragli per un loro rapido ritorno.... Nel frattempo tutto il complesso va in deperimento per le copiose infiltrazioni d’acqua (è facilmente immaginabile cosa succederà con l’inverno…) anche grazie al fatto increscioso che il campanile dimezzato funziona da pozzo per l’entrata dell’acqua. Già, perché ci si è dimenticati di installare una adeguata copertura e l’acqua entra liberamente. Dobbiamo aspettare un miracolo di San Francesco o qualcuno riuscirà a comprendere che la storia, l’arte e la cultura non si possono uccidere impunemente? Proveremo a scrivere al Vescovo Brugnaro, alla Commissaria De Micheli, al Presidente Ceriscioli con una preghiera speciale a San Francesco: servirà a qualcosa? A volte i miracoli avvengono...".

15/10/2017 18:06
Sisma, l'appello di 13 sindaci a De Micheli: "Lasciate le casette fai da te fino al ripristino dell'agibilità delle abitazioni"

Sisma, l'appello di 13 sindaci a De Micheli: "Lasciate le casette fai da te fino al ripristino dell'agibilità delle abitazioni"

"Chiediamo al commissario Paola De Micheli che sia garantita ai terremotati che hanno costruito casette in appezzamenti di terreno privato, di loro proprietà, la possibilità di mantenerle fino al ripristino dell'agibilità delle abitazioni principali". È l'appello lanciato al commissario per la Ricostruzione da 13 sindaci del Maceratese. Ieri sera si sono riuniti presso la sede dell'Unione Montana per fare il punto su vari aspetti del post sisma, compreso appunto il tema delle casette, tutte potenzialmente abusive, di cui è diventata un simbolo nonna Peppina, la 95enne di Fiastra sfrattata dalla procura di Macerata. All'incontro hanno partecipato sindaci o loro delegati di Pieve Torina, Muccia, Serravalle del Chienti, Esanatoglia, Camerino, Caldarola, Bolognola, Serrapetrona, Castelraimondo, Valfornace, Camporotondo, Sefro. "La centralità delle azioni politiche deve partire dai sindaci" hanno ribadito il primo cittadino di Camerino Gianluca Pasqui, e Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina. (Ansa)

13/10/2017 15:00
Valfornace, successo del convegno sul Castagno: una specie "multifunzionale"

Valfornace, successo del convegno sul Castagno: una specie "multifunzionale"

L’ incontro di sabato 7 ottobre dedicato a “Il Castagno, non solo albero da frutto,ma specie multifunzionale” ha certamente nobilitato le giornate che Pievebovigliana ha dedicato ad un argomento di grande attualità. Quest’anno infatti non è stato facile organizzare la Sagra della Castagna per i seri problemi che una stagione quanto mai siccitosa ha creato alla produzione di un frutto che la natura ha sempre donato in abbondanza al nostro territorio. E proprio per sensibilizzare agricoltori, apicoltori e consumatori di Valfornace e dintorni, Tiziano Gardi, professore dell’Università di Perugia e Presidente della Commissione Tecnica Centrale dell’Albo Nazionale degli Allevatori di Api Italiane, istituito dal Ministero dell’Agricoltura, ha illustrato con grande efficacia tutte le proprietà e i numerosi utilizzi dell’albero del castagno insieme ai tanti errori di comportamento che l’uomo ha nei confronti di questa preziosissima essenza arborea. Non è un caso che laddove l’uomo non interviene, o interviene correttamente, il castagno è tra gli alberi più longevi anche quando la natura si concretizza in cicli negativi come quest’anno. E’ intervenuto quindi Rinaldo Amorosi, Presidente dell’Associazione Apicoltori Alto Lazio, che ha illustrato il progetto di successo portato avanti da qualche anno nel reatino e che si cercherà di allargare anche al nostro territorio. Gli obiettivi di questo progetto sono: ”difendere la razza dell’ Ape Italiana / Apis Mellifica Ligustica e l’ambiente dove questo splendido insetto insieme a noi vive diffondendo la cultura apistica e le migliori pratiche di allevamento attraverso corsi di formazione e aggiornamento, seminari e convegni; valorizzare la produzione di miele locale promuovendo quello di alta qualità e biologico partecipando a fiere e mostre del settore agro-alimentare per un consumo più consapevole e non ultimo sensibilizzare le istituzioni verso i problemi del settore apistico.” Al convegno hanno partecipato il Sindaco di Valfornace, Massimo Citracca, il Presidente del Consorzio Apistico provinciale obbligatorio di Macerata, Alvaro Caramanti e il Consigliere Comunale di Valfornace con delega alla Tutela e allo Sviluppo del Territorio, ing.Giorgio Occhipinti.

09/10/2017 16:50
Valfornace, Banca Adriatica dona 35 mila euro per gli impianti sportivi

Valfornace, Banca Adriatica dona 35 mila euro per gli impianti sportivi

L'Amministratore Delegato di Banca Adriatica Alberto Pedroli e il Direttore Retail Giordano Fulvi hanno consegnato al Sindaco di Valfornace Massimo Citracca un assegno di 35 mila euro, destinato al rifacimento degli impianti sportivi in località Pievebovigliana, fortemente lesionati dagli eventi sismici del 2016. La donazione è frutto di una raccolta fondi che Banca Adriatica, ex Nuova Banca Marche, ha lanciato per aiutare le popolazioni colpite dal sisma. L'Amministraxione di Valfornace, piccolo Comune dell'alto maceratese istituito a gennaio grazie all'accorpamento di Fiordimonte con Pievebovigliana, investirà i fondi donati da Banca Adriatica nel rifacimento della pavimentazione dei due impianti sportivi polivalenti di via Fornace a Pievebovigliana, impianti che saranno utilizzati per il calcetto, il basket la pallavolo e il tennis.  Lo scorso anno, inoltre, Banca Adriatica aveva donato 80 mila euro al comune di Arquata del Tronto, frutto di una precedente raccolta fondi lanciata dopo la prima grande scossa di terremoto che aveva colpito il centro Italia nell'agosto 2016.

03/10/2017 15:15
Il 7 e l'8 ottobre il castagno e i suoi frutti domineranno la scena a Valfornace

Il 7 e l'8 ottobre il castagno e i suoi frutti domineranno la scena a Valfornace

Nei giorni 7 e 8 ottobre 2017 a Pievebovigliana (Valfornace) sono state organizzate due importanti iniziative. Sabato 7 è previsto un incontro-convegno intitolato “Il Castagno, non solo albero da frutto, ma specie multifunzionale” che vedrà la partecipazione di due vere autorità in materia, il prof. Tiziano Gardi e il dott. Rinaldo Amorosi, che renderanno certamente molto interessante il tempo dedicato a questa iniziativa. Sarà anche possibile effettuare una passeggiata didattico - naturalistica nel sentiero natura di Roccamaia, una bella esperienza  per gli amanti dell'ambiente. Domenica 8  si svolgerà invece la sagra della castagna durante la quale sarà possibile, presso gli stand gastronomici, gustare alcuni prodotti preparati al momento. In serata ci sarà anche un intrattenimento musicale.

20/09/2017 08:15
Si torna a scuola ma il 34 per cento degli edifici scolastici nelle zone del terremoto è ancora inagibile

Si torna a scuola ma il 34 per cento degli edifici scolastici nelle zone del terremoto è ancora inagibile

Nelle Marche il 15 settembre gli studenti torneranno fra i banchi di scuola. Ma con tanti interrogativi, perchè oltre il 34% delle scuole nelle zone colpite dal sisma è risultato ad oggi inagibile. I dati diffusi dalla Protezione Civile registrano cifre come 824 edifici scolastici nelle zone terremotate non sicuri dopo il sisma del 24 agosto 2016. La ricostruzione post terremoto procede lenta e Save The Children non lo accetta. Soltanto a metà luglio è partito il piano per la riapertura di 82 scuole del Centro Italia, basato su un investimento dello Stato stimato in circa 215 milioni di euro che nel dettaglio prevede la ricostruzione di 50 edifici, l'adeguamento antisismico di altri 26 e infine il miglioramento e l'ampliamento per altre 6 strutture. Ma all'indomani dell'apertura del nuovo anno scolastico non c'è un tetto per i ragazzi delle "zone rosse". Si prevedono problemi per docenti e ragazzi sui giorni obbligatori di aula. Sulla vicenda arriva anche una nota di ActionAid che subito dopo il terremoto del 24 agosto 2016 ha subito sostenuto le zone del centro-Italia colpite dal sisma e la sua attività è proseguita anche con gli eventi sismici successivi. Un supporto fondamentale ha cercato di darlo nella ricostruzione degli istituti scolastici, ma qui emergono alcuni problemi. ActionAid ha infatti parlato di una ricostruzione lenta e poco chiara, con uno scarso coinvolgimento delle comunità. A oltre un anno dalla prima scossa, molti bambini - degli oltre 30 mila studenti che tra pochi giorni dovranno affrontare il nuovo anno scolastico nei territori del cratere - si apprestano a tornare a scuola in strutture d’emergenza. Nelle ordinanze del Commissario straordinario specifiche sulla ricostruzione, il governo ha previsto 72 scuole di nuova costruzione nelle quattro regioni colpite dalle scosse (Marche, Lazio, Abruzzo e Umbria), mentre per altre 40 sono in programma interventi per adeguare, completare, migliorare o ampliare le strutture. Dall’analisi della documentazione resa pubblica non è tuttavia possibile capire quando gli studenti potranno tornare in edifici non provvisori. “Ricominciare dalle scuole” è il motto della ricostruzione post terremoto, ma sono ancora troppi i punti poco chiari sulla ricostruzione e sull’agibilità degli edifici scolastici. “Una ricostruzione efficace non può che essere trasparente e partecipata. Ad oggi non sappiamo ancora quante sono le risorse totali messe in campo grazie alle donazioni, ai fondi pubblici e a quelli privati. Per una vera rinascita, non solo materiale, sono indispensabili strumenti di trasparenza informativa e percorsi di partecipazione mirati alla costruzione di spazi di dialogo aperto, inclusivo e informato tra istituzioni e cittadini in merito alla ricostruzione e allo sviluppo del territorio”, dichiara Marco De Ponte, Segretario Generale di ActionAid Italia. In generale, la gestione della ricostruzione appare piuttosto accentrata: le decisioni sono prese dal Commissario Straordinario e dai governatori delle quattro regioni colpite, in qualità di vice commissari per la ricostruzione, senza un reale coinvolgimento delle comunità locali. Inoltre, non è chiaro perché le risorse della terza campagna di raccolta fondi post sisma - arrivata a quota 3,2 milioni di euro con l’obiettivo specifico di ricostruire le scuole - siano stati destinati anche ad altre opere pubbliche. A seguito del terremoto ActionAid ha scelto di intervenire nelle scuole perché ritiene che siano la base per ricostruire le comunità e il tessuto sociale. L’organizzazione ha lavorato insieme al Ministero dell’Istruzione per accompagnare studenti e insegnanti nella difficile ripresa dell’anno scolastico. In particolare, ActionAid ha avviato il progetto “METE - Percorso di riscoperta della Memoria e dell’idEntità Territoriale localE” nelle scuole di Camerino, Pieve Torina e Valfornace nelle Marche. ActionAid ha inoltre partecipato al corso  “A scuola di resilienza: apprendere e insegnare dopo una catastrofe”, organizzato dal MIUR con la Direzione scientifica dell’Università dell’Aquila, un percorso formativo rivolto ai docenti per accompagnarli nella difficile ripresa delle lezioni. Nelle province di Ascoli Piceno e Macerata, ActionAid opera in tre istituti comprensivi, quelli di Pieve Torina, Camerino e Acquasanta Terme, i quali, a loro volta, abbracciano otto località: Pieve Torina, Valfornace, Visso, Muccia, Camerino, Fiastra, Acquasanta Terme e Arquata del Tronto. Anche nel cratere aquilano, dove ActionAid è presente dal 2009 ancora sono tante le domande senza risposta. Ad oggi nessun progetto di ricostruzione delle scuole pubbliche è partito e migliaia di ragazzi riprenderanno le lezioni per l’ottavo anno consecutivo in strutture “temporanee”. La struttura che ospita il maggiore liceo della città (oltre 1000 studenti) viene dichiarata inagibile e gli studenti divisi in tre differenti plessi, mentre mancano le verifiche di vulnerabilità in altre strutture di competenza comunale e provinciale.

11/09/2017 19:08
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