Valfornace

Gli ingegneri delle Marche: "Si combattono fantasmi, ma urge concretezza"

Gli ingegneri delle Marche: "Si combattono fantasmi, ma urge concretezza"

Gli ingegneri marchigiani replicano seccamente alle dichiarazioni del commissario alla ricostruzione, Paola De Micheli. Di seguito la nota diffusa da Feding Marche. “In una recente intervista, l’Onorevole Paola De Micheli, commissario straordinario alla ricostruzione, ha sostenuto che lo Stato pagherà tutte le spese affrontate dai cittadini per la ricostruzione, ma che non sanerà gli abusi e che non ci saranno condoni. Come è stato a più riprese denunciato dai tecnici marchigiani, uno dei principali problemi che ostacola la presentazione dei progetti agli U.S.R. è che su moltissimi fabbricati si riscontrano difformità edilizie e strutturali, che per essere regolarizzate necessitano di procedimenti lunghi ed incerti. Questo è un nodo delicato su cui la Federazione Ordini Ingegneri delle Marche intende fare definitivamente chiarezza a scanso di pretestuosi equivoci. La posizione della Federazione, di concerto con i presidenti degli ordini provinciali della nostra regione, è netta e non lascia spazio a fraintendimenti. La realtà è che non si tratta di abusi, e che nessuno di noi ha mai pensato di richiedere sanatorie o colpi di spugna. Nelle Marche non ci troviamo di fronte a una situazione di illegalità diffusa e i presunti abusi, come  l’Onorevole li ha definiti nell’intervista, sono in moltissimi casi lievi difformità, verosimilmente originate in assoluta buona fede. È infatti frequente che alcune modifiche dimensionali, se di questo si tratta, siano del tutto involontarie e legate anche agli strumenti di misurazione meno evoluti e ai sistemi costruttivi usati nel passato. È forse possibile parlare di “abuso” se una parete nella realtà è più lunga di qualche centimetro (ma in molti casi anche più corta), di quanto risulta da un disegno ingiallito, o se una finestra o una porta sono spostate di una spanna su un prospetto d’epoca disegnato a mano? Il sospetto è che sia la parola stessa a evocare fantasmi ideologici che impediscono valutazioni realistiche, assoggettando un territorio intero a un’ansia di legalità che nessuno di fatto ha mai inteso violare. Prova ne è che dagli ingegneri marchigiani non sono mai venute richieste di condoni, ma solo istanze per l’introduzione di procedure amministrative snelle che si concludano in tempi certi e che permettano di individuare i reali abusi, evitando deleterie e fuorvianti generalizzazioni. Anche per quanto attiene al pagamento delle spese, la realtà sembra andare ancora una volta in una direzione opposta a quanto affermato dal Commissario. Dopo il sisma del 2016 si sono susseguite ben 52 Ordinanze che hanno reso e rendono estremamente complesso elaborare un progetto anche solo per la riparazione dei danni lievi. Basti pensare che servono mediamente circa 40 elaborati tecnico amministrativi, e che molto spesso gli U.S.R. richiedono chiarimenti ed integrazioni, con tutto ciò che questo comporta in termini di dispendio di energie, tempo e denaro nella presentazione delle pratiche. Per di più, i costi che i tecnici devono anticipare per le prove tecnologiche sui terreni e sulle murature per poter predisporre i progetti, a fronte del pagamento dei compensi a distanza di uno o più anni, stanno mettendo in crisi il sistema con il rischio concreto di far chiudere molti studi professionali. Tra l’altro la normativa attuale prevede “contributi alla ricostruzione”, il che non equivale a copertura totale dei costi, che risultano spesso insufficienti. Tra le popolazioni colpite si è addirittura diffusa l’ipotesi, essendo difficile arrendersi all’idea di una burocrazia miope e fine a se stessa, che il “mostro” che è stato messo in piedi serva solo a dilazionare l’onere economico della ricostruzione. Quasi due anni di interlocuzioni a vari livelli istituzionali, di documenti e di proposte da parte degli ordini professionali, hanno avuto una modesta incidenza in qualche raro comma delle solite 52 ordinanze. Con l’unico risultato di disperdere il patrimonio di esperienza e di professionalità di chi opera sul proprio territorio, conoscendone a fondo le esigenze peculiari e le criticità. Infine, mentre si continua a discutere di dettagli senza affrontare con adeguata solerzia e incisività le scelte importanti, si fissano scadenze quantomeno improbabili e si erogano i contributi per l’autonoma sistemazione”.

09/04/2018 14:30
Ancora una scossa in serata: 3,9 a Muccia

Ancora una scossa in serata: 3,9 a Muccia

Una giornata che si avvia a conclusione esattamente per come era cominciata: nel segno della paura. Un'altra scossa di terremoto, ancora una volta con epicentro a Muccia, si è verificata alle 20,45 ed è stata distintamente avvertita su tutto il territorio del cratere. Secondo l'INGV la magnitudo è stata di 3,9, esattamente come la scossa che si è verificata questa notte alle 4,19.  

04/04/2018 20:58
Aedes: termine del 31 marzo solo per incarichi già affidati

Aedes: termine del 31 marzo solo per incarichi già affidati

Il termine del 31 marzo per le schede Aedes riguarda solo gli incarichi già affidati. E’ l’estrema sintesi della nota a firma del commissario straordinario per la ricostruzione, on. Paola De Micheli. Un chiarimento che arriva a pochissime ore dalla scadenza del termine stesso e che, se da un lato non soddisfa in pieno le richieste del territorio, dall’altro lascia tirare un piccolo sospiro di sollievo. La scadenza "riguarda unicamente i casi in cui sia stato già formalmente conferito a un tecnico l'incarico di provvedere alla redazione delle schede" – si legge nella nota -  Per tutti gli altri casi non v'è dubbio che alla redazione delle schede Aedes possa provvedersi anche in epoca successiva al 31 marzo 2018". La commissaria ricorda che "riguardo alle possibili situazioni di difficoltà in cui potrebbero trovarsi i professionisti incaricati in relazione ai tempi lunghi incontrati per giurare le perizie in tribunale, si rammenta la possibilità di avvalersi al tal fine anche dei notai, essendo la relativa spesa rimborsabile in sede di liquidazione del compenso al professionista". (fonte Ansa)

29/03/2018 17:49
Valfornace, donato materiale didattico per la scuola dell'infanzia

Valfornace, donato materiale didattico per la scuola dell'infanzia

Materiale didattico per i bambini della scuola dell'infanzia di Valfornace è stato donato nei giorni scorsi, grazie agli aiuti raccolti dall'Associazione 108 Una Scuola per la vita di San Severino, attiva da tempo nella raccolta di aiuti di solidarietà i bambini dei centri colpiti dal terremoto. Due stampanti, carta, cartucce, cornici, leggio, tanti contenitori e scaffalature metalliche, una macchina fotografica Polaroid sono arrivati per permettere ai piccoli alunni di realizzare tante attività legate alla scoperta della natura, al riciclo degli oggetti, all'osservazione ed allo sviluppo della creatività, costruendo racconti fatti di immagini, canzoni e parole. Il direttivo dell'associazione settempedana è venuto a conoscenza di questo progetto dall'insegnante Paola Gerini, attiva presso la scuola di Valfornace, e come volontaria nell'entroterra da diverso tempo, per aiutare i compaesani colpiti dal terremoto. L'Associazione 108 Una scuola per la vita ha già realizzato diversi progetti di solidarietà per le scuole dei paesi colpiti dal terremoto, avendo come obiettivo prioritario quello di aiutare i bambini, sensibilizzando su temi quali la sicurezza scolastica e la qualità della vita dei più piccoli. A Valfornace grazie alla struttura provvisoria donata da Salini Impregilo, i bambini della scuola dell'infanzia, della primaria e della secondaria hanno a disposizione una struttura dignitosa dove trascorrere le ore di lezione, che ha permesso loro di tornare alla normalità, dopo i mesi difficili trascorsi sotto le tensostrutture, realizzate da ministero dell'Interno e Croce Rossa subito dopo le scosse. Consegnati anche alcuni giubbini e tute donati dalla società calcistica Settempeda. 

28/03/2018 16:39
Da Pieve Torina a Ussita: partito il tour di aiuti per gli amici a quattro zampe delle zone del cratere

Da Pieve Torina a Ussita: partito il tour di aiuti per gli amici a quattro zampe delle zone del cratere

Da Pieve Torina a Ussita, passando per Gallano, Valfornace e Visso. È partito il tour di aiuto e di sostegno alimentare a favore degli amici a quattro zampe che vivono nelle zone rosse del cratere distrutte dal sisma, promosso dall’Associazione Cinofila Cave Canem di Porto Sant’Elpidio e da Almo Nature, azienda di pet food che produce alimenti utilizzando ingredienti di qualità. Un progetto itinerante che si propone di visitare, oltre i centri Sae (soluzioni abitative di emergenza) popolati da colonie di gatti e cani e da numerosi randagi, anche le zone di campagna abitate da allevatori che, costretti a rimanere vicini alle loro aziende e ai loro animali, in questi ultimi tempi sono stati dimenticati da tutti e non hanno beneficiato di nessun aiuto in termini di rifornimenti e merci. “Non possiamo dimenticarci di tutti quegli animali che offrono un aiuto concreto nelle aziende agricole e nelle greggi sparse in mezzo alle campagne” afferma Costantino Finocchi, presidente dell’Associazione Cave Canem. Come nel caso della fattoria “Jdayet” e dell’azienda “Angeli e Battaglia” di Pieve Torina che ospitano rispettivamente 3 e 8 cani da pastore, che svolgono il ruolo fondamentale di guardia delle stalle e del bestiame e senza cui le attività non potrebbero esistere. I volontari dell’Associazione Cinofila marchigiana Cane Cavem hanno iniziato il viaggio nel cratere visitando i comuni del maceratese, alla presenza dell’Assessore di Pieve Torina Giancarlo Ciuffetti, del sindaco di Valfornace Massimo Citracca e del Vice Sindaco di Visso Gian Luigi Spiganti Maurizi, per consegnare una fornitura di mangime pari a circa 800 kg, una media di 1.250 pasti per cani (piccoli e grandi) e 3.600 pasti per gatti, donati da Almo Nature. Nelle settimane a venire il tour d’aiuti toccherà anche le zone più critiche della provincia di Fermo per concludersi successivamente nella provincia di Ascoli Piceno con Arquata del Tronto. “Sembra che il tempo si sia fermato, la situazione è ancora tragica e riguarda tutti, territorio, uomini e animali – commenta Camila Arza Garcia, responsabile del progetto solidale A Pet Is For Life di Almo Nature – Con la nostra donazione vogliamo portare un po’ di conforto agli animali disagiati che si trovano in difficoltà a causa del terremoto e delle condizioni meteo avverse e che devono sopravvivere in quelle zone. Speriamo che la nostra non rimanga un’azione isolata e che le istituzioni e le aziende private come noi diano il loro contributo per alleviare questa situazione di estremo disagio. Pensiamo e agiamo dal punto di vista degli animali, per questo per noi l’importante è sfamarli e agire sulle emergenze con LoveFood”. LoveFood rientra nel progetto di Almo Nature, A Pet Is For Life, un impegno concreto volto a ridurre drasticamente l’abbandono di animali: non vogliamo lavorare solo sull’emergenza ma provare a essere attori di un cambiamento che passi dall’emergenza alla soluzione. È anche per questo che abbiamo lanciato AdoptMe, per offrire un mese di pappa gratuita, tramite i canili e gattili aderenti, a chi adotta consapevolmente un animale. Desideriamo e speriamo così di far crescere una comunità che ponga al centro il rispetto per l’animale che si porta a casa. Un impegno, quello verso la natura, che ha portato gli azionisti di Almo Nature a scegliere di donare il 100% delle azioni della società Almo Nature spa, e delle sue filiali, a una Fondazione. A partire dal 2018 tutti i profitti (dividendi) generati dalla vendita dei suoi prodotti saranno unicamente utilizzati a favore degli animali e dell’ambiente. Con questa donazione, gli animali e la natura saranno i veri proprietari di Almo Nature.      

28/03/2018 11:27
Valfornace, firmata la prima revoca dell’ordinanza di inagibilità di un edificio con danni lievi

Valfornace, firmata la prima revoca dell’ordinanza di inagibilità di un edificio con danni lievi

Il Comune di Valfornace ha emanato nei giorni scorsi la prima ordinanza di revoca di inagibilità di un condominio emessa a seguito dei lavori effettuati dopo il sisma del 2016. L’edificio, situato nel Capoluogo, in via Russo Ippazio (municipalità di Pievebovigliana) aveva subito un danno lieve classificato di tipo “B”, ed era stato oggetto di ordinanze di inagibilità emesse a partire dal febbraio 2017. Ad un anno di distanza, dopo gli interventi di adeguamento prescritti dai tecnici e la conseguente comunicazione di fine lavori, si è provveduto ad emanare l’ordinanza sindacale che chiude, almeno per i due nuclei familiari abitanti negli immobili, un capitolo molto triste. La notizia non può che essere accolta con estrema gioia e rappresenta un importante tassello al ritorno della normalità dell’intera comunità che, unito al completamento di una delle tre aree SAE ed il conseguente rientro di una fetta di popolazione, risulta essere essenziale per riportare alla vita il nostro Comune. L’amministrazione Comunale non può che ringraziare i tecnici, gli uffici per la ricostruzione ed augurare alle famiglie un buon rientro.  

07/03/2018 12:48
Incidente sul lavoro, gli cade addosso una pianta: portato in eliambulanza a Torrette

Incidente sul lavoro, gli cade addosso una pianta: portato in eliambulanza a Torrette

Incidente sul lavoro intorno alle 15 di oggi in località Pontelatrave di Camerino. Un cittadino peruviano di 71 anni, da tanti anni residente a Valfornace, stava tagliando una pianta su un terreno di proprietà di un amico per fare legna da ardere per uso proprio. L'albero improvvisamente, per cause in corso di accertamento, gli è caduto addosso. Sono intervenuti sul posto i carabinieri di Camerino e i sanitari del 118 che hanno allertato anche l'eliambulanza: il ferito è stato trasportato a Torrette in gravi condizioni.  

09/01/2018 15:51
Emozione per il saluto dei colleghi al brigadiere Domenico Iori dopo l'ultimo servizio prima del congedo - VIDEO

Emozione per il saluto dei colleghi al brigadiere Domenico Iori dopo l'ultimo servizio prima del congedo - VIDEO

Commozione ieri sera al termine dell'ultimo servizio prima del meritato congedo del brigadiere capo Domenico Iori, capo equipaggio Norm dell'aliquota radiomobile di Tolentino. I colleghi, infatti, al suo rientro in caserma a Tolentino gli hanno preparato una sorpresa insieme ai Vigili del Fuoco e alla Polizia Locale.  Nato a Pievebovigliana nel 1964, impiegato della radiomobile tolentinate dal 1992, ha prima svolto servizio a Livorno, Ancona, Filottrano, Fano, Civitanova Marche e Camerino. Sposato e padre di tre figli, le scosse del 26 ottobre 2016 hanno distrutto la sua abitazione, tanto da essere stato costretto a spostare altrove il nucleo familiare.

30/12/2017 11:57
Associazione "La terra trema noi no", incontro a Valfornace sulla struttura di accoglienza per anziani terremotati

Associazione "La terra trema noi no", incontro a Valfornace sulla struttura di accoglienza per anziani terremotati

Incontro nei giorni scorsi per la struttura di accoglienza per anziani terremotati, “La casa nel bosco” progettata dall'architetto Guendalina Salimei del T Studio di Roma, celebre per aver ispirato con la sua storia il film “Scusate se esisto”, con Raoul Bova e Paola Cortellesi. Per realizzare l'edificio l'associazione di terremotati “Laterra trema noi no”, sta promuovendo una raccolta fondi. Nel corso dell'incontro, alla presenza di Guendalina Salimei, del sindaco di Valfornace Massimo Citracca, dei componenti del direttivo dell'associazione, dei responsabili dell'ufficio tecnico comunale, è stato compiuto un sopralluogo sul terreno messo a disposizione dal proprietario Macario Aureli, per realizzare il progetto. Sono stati affrontati alcuni punti prioritari per la costruzione della struttura, giungendo ad un progetto condiviso ed ad un coordinamento tra l'associazione, il Comune di Valfornace e la progettista, per seguire gli sviluppi futuri. “Siamo molto soddisfatti del risultato dell'incontro, lanciamo adesso un appello alla solidarietà di tutti, cittadini, associazioni, imprenditori, per contribuire alla nostra raccolta fondi e poter dare una casa a tanti anziani che hanno perso tutto a causa del terremoto”, affermano i componenti del direttivo de “La terra trema noi no”. “Questo progetto punta a riportare gli anziani nei loro territori di origine, visto che numerose strutture residenziali sono state rese inagibili dal sisma, in modo da creare anche opportunità economiche e occupazionali per il territorio”, concludono i componenti dell'associazione. Chi volesse contribuire alla costruzione della Casa nel bosco ed avere ulteriori informazioni può contattare l'associazione, sia sul sito www.laterratremanoino.it, scrivere alla mail laterratremanoino@libero.it, dando il proprio contributo con l'iban ICRAITCRO0 IT79S 08456 68830 00020 155248.

27/12/2017 17:53
Sisma a Camerino, lettera di una ragazza dell’Ist. Biondi: “Un anno lontana dalla musica”

Sisma a Camerino, lettera di una ragazza dell’Ist. Biondi: “Un anno lontana dalla musica”

Da A.B., una giovane studentessa dell’Istituto musicale ”Nelio Biondi” di Camerino, riceviamo e pubblichiamo questa lettera che racconta la sua testimonianza post sisma, un anno lontana da casa e dalla musica, e di continui ad essere difficile ancora oggi.  Il 26 Ottobre 2016 il terremoto ha colpito il centro Italia, in modo particolare le zone dell'alto maceratese, tra cui la città di Camerino. Una città d'arte, di cultura e di musica; infatti oltre all'università e all'importanza storica di Camerino, nell'Aprile del 2015 veniva inaugurato il Palazzo della Musica che comprendeva l'Istituto musicale "Nelio Biondi", la Banda Musicale città di Camerino (entrambi coordinati dal Maestro Correnti V.) e l'Accademia Italiana del Clarinetto (coordinato da Vincenti P.), che poneva Camerino al centro d'Europa nel panorama musicale. Tutto ciò fu possibile grazie all'aiuto del Comune di Camerino e in special modo nella figura del Sindaco Gianluca Pasqui che non ha mai sottovalutato la musica ma, anzi, ha sempre fatto di tutto per non farla sfiorire.  Il Palazzo della Musica perciò aveva contribuito alla fioritura economica del paese: l'Accademia del Clarinetto ospitava giovani musicisti da tutto il mondo nel  periodo estivo e l'Istituto musicale, durante tutto l'anno, vedeva oltre i 160 iscritti.   Ma questo sogno venne totalmente distrutto solo dopo un anno e mezzo in seguito alle forti scosse del 26 e 30 Ottobre dello scorso anno.  I giovani sono stati costretti ad allontanarsi dal proprio territorio e come me, si sono trasferiti sulla costa, senza svolgere le lezioni per un intero anno. Mi chiamo A. B. e sono del comune di Valfornace, allieva dell'Istituto musicale "Nelio Biondi" e componente della Banda che per un lungo periodo di tempo non ho potuto frequentare. Per me è stato veramente duro passare un anno lontana dalla mia città e dalla mia passione. Tutt'ora vivo comunque in una situazione precaria anche se sono tornata nel mio paese e ho ripreso tutte le mie attività musicali a Camerino; sia la Banda che l'Istituto non hanno ancora una sede, ma hanno ripreso le attività presso l'Istituto professionali "G. Ercoli", ma molti ragazzi ancora non possono frequentarle. Un grazie va a tutte le associazioni musicali e non che ci stanno aiutando nella costruzione di una nuova sede fuori dal centro di Camerino (che indicativamente non riaprirà prima dei 30 anni). E come dice il nostro Maestro Correnti #ILSISMANONFERMERALAMUSICA.                                                                                                                                                                     

26/12/2017 10:04
A Camporotondo nasce il marchio di qualità "Fiastrone Natura"

A Camporotondo nasce il marchio di qualità "Fiastrone Natura"

Il 28 Dicembre alle ore 12 presso il comune di Camporotondo di Fiastrone è convocato il Consiglio Comunale aperto e la conferenza stampa per l’Istituzione del marchio collettivo “FIASTRONE NATURA”. Il territorio comunale di Camporotondo di Fiastrone è parte del “Distretto Rurale Biologico” della Regione Marche, insieme ad altri 11 Comuni della Provincia di Macerata: Fiastra (territorio Acquacanina), Bolognola, Caldarola, Camerino, Cessapalombo, Fiastra, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Valfornace e Visso, tutti ricadenti all’interno del territorio GAL SIBILLA. Questo distretto, essendo caratterizzato da bassa antropizzazione (l'insieme degli interventi di trasformazione e alterazione che l'uomo compie sul territorio allo scopo di adattarlo ai propri interessi e alle proprie esigenze), si presta per sua natura a realizzare prodotti agricoli di elevata qualità, in quanto non potendo competere con areali più consoni a produzioni massive, non ha la necessità di forzare le produzioni. A questi si aggiunge il calore dell'accoglienza che è tipica della tradizione contadina e la qualità di ristoranti, osterie e B&B.   Allo scopo di tutelare e promuovere le pratiche virtuose finora descritte, l’Amministrazione comunale in collaborazione con l’Unione Montana dei Monti Azzurri e l’Università di Camerino ha deciso di istituire un marchio distintivo di tali caratteristiche denominato “FIASTRONE NATURA”. A garanzia dei prodotti agro-zootecnici, turistici e di ristorazione del territorio, il marchio sarà ceduto ad una rete di imprese locali che si riconoscono nelle buone pratiche indicate dal disciplinare e dal regolamento d'uso del marchio stesso.

19/12/2017 15:36
Donazione alla scuola di Valfornace: grazie al Corpo Militare dell'Ordine di Malta e a Donors Italia

Donazione alla scuola di Valfornace: grazie al Corpo Militare dell'Ordine di Malta e a Donors Italia

Si è svolta mercoledì 13 dicembre presso il complesso scolastico di Valfornace un'importante donazione di materiale informatico e scolastico a favore di tutti gli scolari. La donazione è stata effettuata dal Corpo Militare A.c.i.s.m.o.m. (Ordine di Malta) in collaborazione con la Donors Italia, Associazione a carattere nazionale che si occupa del supporto ai bisognosi e che sostiene le attività umanitarie del Corpo Militare.   Presenti alla donazione il Sindaco di Valfornace Massimo Citracca e una rappresentanza del Corpo Militare. Il materiale donato servirà a sostenere per circa un anno le necessità del complesso scolastico. 

17/12/2017 15:16
Post sisma, nasce "Territori di incontro-la rinascita delle valli": un'associazione per ripartire

Post sisma, nasce "Territori di incontro-la rinascita delle valli": un'associazione per ripartire

Nelle prime settimane di novembre si è formalmente costituita l’associazione “Territori di incontro-la rinascita delle valli”, con la mission di dare il suo contributo scientifico e culturale ai percorsi di recupero e valorizzazione dei centri e di tutti i nuclei abitati di particolare interesse storico-artistico colpiti dal terremoto dello scorso anno.   Pur nascendo nell’attuale territorio del Comune di Valfornace, l’associazione intende operare in un contesto più ampio, corrispondente all’intera dorsale appenninica umbro-marchigiana, tra Foligno e Macerata, rivolgendosi a tutti coloro che vi abitano o che sono ad essa legati da profondi rapporti. L’associazione si pone l’obiettivo della rinascita di tutte le valli di questo territorio, nella piena consapevolezza che esso può diventare spazio di incontri, luogo di attrazione e non di repulsione, come del resto è sempre avvenuto nel corso dei secoli. I terremoti sono un carattere originario della montagna appenninica e da sempre gli uomini hanno saputo convivere con questi ultimi, costruendo e ricostruendo le loro esistenze nella piena consapevolezza di un ricorrente e distruttivo fenomeno sismico. Anche questa volta si può ripartire, guardando con fiducia al futuro e attingendo alle identità ed ai valori più veri e profondi delle nostre comunità. L’associazione più concretamente si propone di informare i cittadini sulle normative della ricostruzione, sulle ipotesi di lavoro, sui progetti e sui percorsi della ricostruzione, organizzando incontri, dibattiti e convegni. Intende anche aprire dei canali di confronto, dialogo e comunicazione con tutti gli enti e le amministrazioni coinvolte nei processi della ricostruzione, presentando proposte e indicando possibili percorsi.   "Il terremoto è soltanto un evento che ha amplificato ed accelerato fenomeni di destrutturazione già in atto - dichiara il Presidente della neonata associazione Cecola - come lo spopolamento, l’invecchiamento della popolazione e il declino economico. Si tratta, quindi, di andare ben oltre il terremoto stesso, recuperando la centralità culturale ed economica di questi spazi, attraverso dei percorsi di sviluppo adeguati alle loro caratteristiche. La montagna appenninica potrà ancora avere un futuro, un ruolo nella società italiana, solo se avremo la capacità di pensare a questi luoghi interni in relazione agli altri spazi territoriali della penisola e instaurando dei vitali rapporti di interdipendenza. Queste aree avranno un futuro solo se riusciremo a superare il particolarismo che le contraddistingue. Per rilanciare i nostri territori serve una nuova alleanza tra uomo e ambiente capace di superare le esigenze materiali individuali in una prospettiva di bene comune sorretta da una visione culturale alta e limpida. Il processo della ricostruzione impone, in primo luogo, la ricomposizione delle comunità attraverso valori collettivi pienamente condivisi. Se non collochiamo al centro di questi processi le persone, i nuclei familiari e la dimensione sociale dei paesi a nulla servirà la loro ricostruzione materiale. Per realizzare tutto ciò è indispensabile guardare in una prospettiva unitaria le tante vallate della dorsale appenninica, ben oltre le ripartizioni amministrative regionali, provinciali e comunali. È forse giunto il momento di ripensare le circoscrizioni amministrative nell’ambito di una più efficace unione di territori che solo apparentemente sono diversi, all’interno di un apparato capace di accogliere ed assorbire tutti quei piccoli comuni spesso carenti di risorse umane e di validi amministratori in grado di guardare oltre il loro ristretto orizzonte. Non si tratta di ricorrere ad una legislazione d’emergenza, ma di muoversi in una nuova prospettiva di programmazione e pianificazione. Tutto ciò non significa perdere le identità e i caratteri di ogni paese, che risulterebbero, invece, rafforzati. Solo in questo modo gli interventi possono diventare più razionali e funzionali. Solo in questo modo si possono superare le illegalità e si possono arginare incompetenze e interessi particolari che a tutti i livelli stanno già compromettendo ogni percorso di rinascita".

02/12/2017 13:12
Sforzacosta, insulti razzisti all'arbitro italiano: tre anni di squalifica a un calciatore africano

Sforzacosta, insulti razzisti all'arbitro italiano: tre anni di squalifica a un calciatore africano

E’ accaduto al termine di Sforzacosta-Pievebovigliana, quinta giornata del girone F di Terza categoria, quando il 21enne centrocampista della squadra di casa, Abdoulaye Fall, in disaccordo con una decisione arbitrale, si è alzato dalla panchina ed è corso verso il direttore di gara (Ettore Mancinelli della sezione Macerata) nel tentativo, parzialmente riuscito, di aggredirlo. Non contento, mentre alcuni compagni di squadra tentavano a fatica di trattenerlo, lo stesso rivolgeva frasi gravemente minacciose e ingiurie a contenuto razziale nei confronti dell'arbitro. Purtroppo per lui, questo comportamento poco ortodosso è stato sanzionato pesantemente dal giudice sportivo che gli ha inflitto una squalifica fino al 31 dicembre del 2020 e un'ammenda di 350 euro.

10/11/2017 14:54
Campionato Setter, Caramanti in cima alle vette della cinofilia europea

Campionato Setter, Caramanti in cima alle vette della cinofilia europea

Si spengono i riflettori anche su questo "Campionato Europeo Setter a selvatico abbattuto" e Mirko Caramanti raggiunge le più alte vette della cinofilia europea facendo  fare bella figura oltre che all’Italia anche a Pievebovigliana! I due setter sia Atos, che il primo giorno si è classificato 2ECC, che Nakim,3ECC il secondo giorno, hanno dato dimostrazione di essere in piena forma e di saper dare sempre il massimo. I ringraziamenti di Mirko a Virginia Massimo Lancellotti, proprietaria di Atos, e a Giambattista Salpietro,proprietario di Nakim per la piena fiducia che hanno avuto verso il dresseur pieveboviglianese !

31/10/2017 20:54
Quando la solidarietà si fa dolce: dalle Marche alla Val d’Aosta uniti sotto il segno del miele

Quando la solidarietà si fa dolce: dalle Marche alla Val d’Aosta uniti sotto il segno del miele

Una delegazione maceratese composta da alcuni membri del Consorzio Apistico della Provincia di Macerata, dell’Associazione Cuochi Macerata Antonio Nebbia, della Coldiretti della Provincia di Macerata e del Comune di Valfornace, dal 27 al 29 ottobre è stata ospite della “Sagra del miele e suoi derivati” a Châtillon, in provincia di Aosta. Giunta alla 14esima edizione, la manifestazione si svolge ogni anno e presenta un ricco programma di eventi, tra cui la premiazione dei migliori mieli valdostani. La cittadina rientra nel circuito “Le Città del Miele”, di cui fanno parte circa 50 comuni italiani. L’organismo ha tra gli obiettivi quello di promuovere i territori che danno origine e identità ai mieli italiani, tutelarne la qualità, salvaguardare le risorse ambientali, paesaggistiche, artistiche e storiche legate ai territori con vocazione all'apicoltura, diffondendone i valori. Nelle Marche sono 5 i comuni inseriti nel gruppo, di cui tre ricadono in Provincia di Macerata: Matelica, Montelupone, Pievebovigliana (oggi Valfornace). Quest’anno i promotori della sagra valdostana hanno voluto ospitare un comune facente parte de “Le Città del Miele” che rientrasse nel cratere sismico. La scelta è ricaduta su Valfornace, per sugellare un gemellaggio volto alla solidarietà. Presente per il comune marchigiano, il consigliere Domenico Iori. “L’accoglienza riservata alla delegazione maceratese, è stata encomiabile ed eccezionale - ha commentato Alvaro Caramanti, Presidente del Consorzio Apistico della Provincia di Macerata - I nostri amici valdostani ci hanno offerto giornate indimenticabili. Châtillon riserva all’apicultura un interesse importante. Entrando in paese una fontana, una rotonda e una scultura testimoniano cosa rappresenti questo mondo per la cittadina e per la sua economia.” Alla mostra mercato hanno partecipato 50 apicoltori e circa 5 mila persone hanno visitato i borghi di Châtillon, una realtà che ne conta altrettante. Esposizione di attrezzi usati in apicoltura, degustazioni in luoghi suggestivi, vetrine dei negozi a tema apistico, hanno conferito all’evento una forte identità. Oltre alla “Sfilata degli Apicoltori”, la premiazione del concorso riservato alle scuole e ai migliori mieli prodotti in Valle d’Aosta, le numerose degustazioni hanno avuto un unico obiettivo: raccogliere fondi da destinare al Comune di Valfornace per attrezzare il laboratorio del Consorzio Apistico Maceratese allestito a Fiordimonte, utile agli apicoltori per la smielatura. Allo scopo hanno lavorato anche gli allievi dell’Istituto Professionale Regionale Alberghiero, preparando un sacchetto di prodotti tipici valdostani. A presentare le degustazioni dei prodotti tipici maceratesi, sono stati i componenti dell’Associazione Cuochi Macerata Antonio Nebbia, con la materia prima fornita dai produttori della Coldiretti della Provincia di Macerata. Uno scambio di gusto volto ad allacciare nuove amicizie e gemellaggi plurimi tra diverse realtà che testimoniano l’amore per la propria terra e i suoi prodotti. “Dopo questa esperienza potranno nascere nuove idee volte alla valorizzazione di un prodotto eccellente ed unico come il miele, che potrebbe essere veicolato e promosso tramite la creazione di filiere, utili ad incrementare posti di lavoro nel territorio montano interessato dagli eventi sismici.” Ha dichiarato Alvaro Caramanti. Un lavoro non semplice che si basa sulla collaborazione tra soggetti diversi che dovranno trovare un’unica via di dialogo ed azione.  

31/10/2017 15:30
Valfornace, presentato progetto per la realizzazione di una struttura di accoglienza per anziani

Valfornace, presentato progetto per la realizzazione di una struttura di accoglienza per anziani

Presentato ieri pomeriggio a Borgo Lanciano il progetto dell'associazione “La terra trema noi no”, per la realizzazione di una struttura di accoglienza per anziani colpiti dal terremoto, che sarà realizzata nel territorio del comune di Valfornace. Ad illustrarlo l'ideatrice, l'architetto Guendalina Salimei, fondatrice del T Studio di Roma, celebre per aver ispirato con la sua storia il film “Scusate se esisto”, con Raoul Bova e Paola Cortellesi. Alla presentazione sono intervenuti per l'associazione il presidente Diego Camillozzi, l'ex sindaco di Serravalle Venanzo Ronchetti, Sante Elisei e Fulvio Santoni, altri componenti. L'idea nata da Salimei, è quella di una struttura sostenibile, perfettamente integrata nell'ambiente, a risparmio energetico, che ingloba al suo interno uno spazio verde, come una serra, un ballatoio, dove gli anziani possono svolgere attività legate alla natura e socializzare, ricevendo visite. Gli spazi sono pensati come se si trattasse di una piccola comunità, in cui chi è autosufficiente possa continuare a vivere sentendosi a casa. “Abbiamo lavorato sul tema della sostenibilità energetica, ma anche sociale ed economica, ponendo al centro l'idea di benessere della persona – ha detto Salimei – in una costruzione in cui la luce naturale e l'uso del colore, per tutelare gli aspetti psicofisici legati al benessere sono centrali, legati all'idea di comunità e corresponsabilità nella gestione della struttura”. I componenti dell'associazione hanno detto di aver avuto questa idea per riportare gli anziani nei loro territori di origine, visto che numerose strutture residenziali sono state rese inagibili dal sisma, in modo da creare anche opportunità economiche per il territorio. La sfida è quella di realizzare questo grande progetto, chiedendo il contributo di tutti, anche con una piccola donazione come il 5 per mille, che si può devolvere all'associazione, formata da terremotati che si sono rimboccati le maniche per aiutare la propria terra.

29/10/2017 17:47
Concluso il social tour solidale #ripartidaisibillini2: blogger e instagramer donano fondi al progetto "Adotta una stalla"

Concluso il social tour solidale #ripartidaisibillini2: blogger e instagramer donano fondi al progetto "Adotta una stalla"

Si è concluso domenica 22 ottobre il social tour solidale #ripartidaisibillini2, che aveva preso il via mercoledì scorso. Cinque giorni pieni di iniziative ed incontri nelle zone colpite dal sisma, con la partecipazione gratuita e volontaria di oltre 20 tra blogger e instagramer provenienti da Marche, Lazio, Abruzzo, Umbria ed Emilia Romagna. La seconda edizione del progetto, ideato da Luca Tombesi ed avviato lo scorso anno prima delle scosse di fine ottobre, ha toccato le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata e ha visto la collaborazione di Confcommercio Marche Centrali, IgersItalia, IgersMarche, Associazione Italiana Travel Blogger ed Associazione Sibillini Segreti e Sapori, tutte realtà che già nel 2016 si erano impegnate per la riuscita di un evento nato per aiutare le strutture ricettive e le attività turistiche maggiormente danneggiate. Importante, in questa edizione, il contributo di Andrea Salvatori del circuito Rifugi dei Sibillini, di Giancarlo Ricottini del Rifugio di Tribbio e dell'Università di Camerino. I quattro itinerari tematici hanno coinvolto le località di Roccafluvione, Montemonaco, Montefortino, Comunanza, Amandola, Cessapalombo, Caldarola, Belforte, Serrapetrona, Valfornace, Muccia, Camerino, Montecavallo, Visso, Pievetorina e Fiastra, con tappe anche a Foligno, Sellano e Cerreto di Spoleto. In occasione del pranzo solidale, tenutosi ieri a Fiastra, i partecipanti a #ripartidaisibillini2 hanno raccolto fondi da destinare al progetto "Adotta una Stalla", che da quasi un anno sta sostenendo gli allevatori dell'area. In rappresentanza del gruppo di volontari di Sant'Elpidio a Mare era presente Rossano Orsili, che ha ringraziato per il sostegno e per la continua vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma. Anche Paolo Romagnoli, tra gli organizzatori del festival IlluminAmatrice, ha voluto partecipare al pranzo, ricordando l'importanza del fare rete tra le 4 regioni del centro Italia ed invitando blogger e instagramer a continuare lungo questo percorso di condivisione. “Anche quest'anno - commenta Tombesi - siamo riusciti ad aggregare un gruppo che ha sposato in pieno la filosofia del progetto e che è riuscito, attraverso immagini suggestive, a veicolare le eccellenze di questa parte importante delle Marche. Voglio ringraziare le strutture che ci hanno ospitato e tutte quelle persone che ci hanno guidato alla scoperta dei Sibillini, permettendoci di conoscere peculiarità enogastronomiche, paesaggistiche e culturali che meritano ancora più visibilità. Un grazie speciale ai volontari del Gruppo Protezione Civile Beni Culturali Legambiente Marche ed al Comune di Amandola per averci fatto conoscere i rispettivi lavori di recupero e messa in sicurezza dei beni culturali nella fase post terremoto”. Un ringraziamento per l'impegno ed il lavoro svolto da tutti, anche da parte del Direttore Confcommercio Marche e Marche Centrali, Prof. Massimiliano Polacco: "Da tempo oramai supportiamo progetti digitali volti alla promozione e valorizzazione del nostro territorio. Affiancare il lavoro offline, con strumenti social, diventa sempre più importante per raggiungere gli obiettivi di crescita in termini turistici di arrivi e presenze”.

23/10/2017 17:42
Arrivano le bollette del Consorzio di Bonifica: sospensione (e non annullamento?) solo per i residenti?

Arrivano le bollette del Consorzio di Bonifica: sospensione (e non annullamento?) solo per i residenti?

Stanno arrivando in questi giorni nelle abitazioni di tanti cittadini, richieste di pagamento da parte del Consorzio di Bonifica con una nota esplicativa non chiara che sembra sospendere e non annullare il pagamento ai soli residenti. Un'attività in controtendenza con quella che è stata la sospensione, se non l'eliminazione parziale, delle bollette di riscossione da parte dei diversi erogatori di servizi dopo il disastro sismico del 2016. La domanda che in molti si pongono, infatti, è perchè la eventuale sospensione sia limitata ai soli residenti, visto che le bollette riguardano comunque utenze che ricadono in Comuni ricompresi nel cratere sismico.  "Speriamo che qualcuno possa intervenire" dicono diversi cittadini che hanno inoltrato la loro richiesta a parlamentari e consiglieri regionali delle Marche. 

23/10/2017 13:59
La scure di Poste Italiane in arrivo anche in provincia di Macerata: 52 gli uffici postali a rischio chiusura, la maggior parte nel cratere

La scure di Poste Italiane in arrivo anche in provincia di Macerata: 52 gli uffici postali a rischio chiusura, la maggior parte nel cratere

Già avviata l'operazione che prevede la chiusura di 4300 uffici postali in tutta Italia, 159 quelli nelle Marche che dovrebbero quantomeno subire radicali riduzioni di orari di apertura se non la soppressione vera e propria entro il 2019, 52 quelli solo nella provincia di Macerata. Una scelta quella di Poste Italiane basata sulla razionalizzazione dicono, ma che già da tempo trova diversi oppositori. Infatti già molte sono le segnalazioni dei cittadini che si trovano e si troverebbero ancor più in difficoltà, famiglie che per un invio postale devono e dovranno fare diversi chilometri. Per non parlare della mole di lettere in giacenza, bollette consegnate dopo la scadenza, o addirittura raccomandate urgenti portate al destinatario "con calma". Questi i dati che risultano dalle prime verifiche effettuate. E non sono decisamente confortanti.   A lanciare l'allarme è Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento Cinque Stelle alla Camera dei Deputati. “Uno scenario che desta non poca preoccupazione - commenta Terzoni - Se da una parte è vero che oggi tante operazioni si possono fare online o altrove, penso soltanto alla possibilità di pagare una bolletta dal tabaccaio, dall’altra ci sono piccoli centri dove il servizio postale ha ancora un ruolo basilare, soprattutto laddove è alta la concentrazione di cittadini in là con gli anni. In base al documento di 124 pagine che ci è stato consegnato, gli uffici a cui diremo addio sono 52 nella provincia di Pesaro-Urbino, 11 in quella di Ancona, 52 in quella di Macerata, 22 in quella di Fermo e altri 22 in quella di Ascoli-Piceno, molti dei quali in piccole realtà o in comuni interni dove a breve per un invio postale bisognerà fare svariati chilometri. Comprendiamo l’esigenza di riorganizzazione di Poste Italiane, ma un taglio così netto ci pare una scelta scriteriata”.   Il Ministero risponde cercando di rassicurare, dicendo che in alcuni casi degli uffici rimarranno aperti due volte a settimana e che si tratta solo di un piano di razionalizzazione, ma al contrario delle intenzioni la risposta non rassicura per nulla.  "In base alle prime verifiche - prosegue la Terzoni - abbiamo appurato che non sono pochi nelle Marche gli uffici chiusi in via definitiva. Inoltre la scure su questo servizio ha prodotto una mole notevole di missive in giacenza, con bollette consegnate anche dopo la scadenza e compromettendo persino invii prioritari, come raccomandate dell'Inps, avvisi di Equitalia e telegrammi. Naturalmente come M5s non staremo a guardare, e chiederemo al ministro Graziano Delrio di prendere in mano la situazione, perché i cittadini in difficoltà per queste chiusure rischiano di diventare parecchi e molte famiglie ci stanno già inviando segnalazioni”. Un problema da risolvere con la massima urgenza, considerati i tempi stretti con cui si sta procedendo nell'effettuazione di questa manovra. Gli Uffici Postali del maceratese sub judice sono quelli di Acquacanina, Apiro, Appignano , Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Matelica, Mogliano, Monte Cavallo, Monte San Martino, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Morrovalle, Muccia, Penna San Giovanni, Petriolo, Pieve Torina, Pievebovigliana, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Potenza Picena, Recanati, Ripe San Ginesio, San Ginesio, San Severino Marche, Sant'Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Visso. Dalla lista evidente anche la chiusura di tantissimi uffici nel cratere dei comuni terremotati. Un ulteriore disagio quindi per le popolazioni colpite dal sisma. Viene da chiedersi se il Ministero abbia valutato anche questo di aspetto.    IN QUESTO LINK L’ELENCO DI TUTTI I 4300 UFFICI POSTALI INTERESSATI DAL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE: https://www.poste.it/Elenco_def_Fase-3_Step-1.pdf

22/10/2017 17:24
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