I finanzieri del Gruppo di Macerata hanno sequestrato circa 200 confezioni di cosmetici contenenti una sostanza vietata, nota con il nome Lilial, nonché oltre 250 articoli per la cura della persona privi delle informazioni minime previste dal “Codice del Consumo”.
I militari del gruppo di Macerata hanno dato esecuzione a una serie di controlli presso gli esercizi commerciali del territorio. Le attività di polizia economico-finanziaria condotte dai finanzieri sono state orientate, principalmente, a verificare il corretto assolvimento delle prescrizioni imposte dalla normativa di settore, sia in ordine alla presenza o meno di sostanze nocive in taluni prodotti che in relazione alle informazioni minime da indicare sulla merce esposta in vendita, per assicurarne un’oculata e sicura scelta d’acquisto.
In tale contesto, l’attenzione delle Fiamme Gialle maceratesi è stata indirizzata anche verso quelle aziende potenzialmente esposte al rischio di detenere, per la vendita, cosmetici contenenti una fragranza sintetica, il Butylphenyl Methylpropional, anche conosciuta con il nome “Lilial”, utilizzata per la preparazione di prodotti per la cura e l’igiene della persona, quali creme, profumi, deodoranti e shampoo, vietata dal primo 2022, alla luce dell’aggiornamento, a livello comunitario, dell’elenco delle sostanze considerate cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione.
A seguito di una dedicata attività informativa, è emersa la posizione di una società, risultata, poi, in sede di controllo, effettivamente esporre per la vendita circa 200 confezioni di articoli di profumeria e per la cura della persona contenenti la sostanza vietata in questione.
In aggiunta, sono stati rinvenuti oltre 250 articoli per la cura della persona, privi delle informazioni minime previste dal “Codice del Consumo”, importanti per garantire la tutela della sicurezza e della salute dei consumatori.
Tale provvedimento normativo stabilisce, infatti, che i prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul territorio nazionale, riportino quanto meno le indicazioni relative alla denominazione legale o merceologica del prodotto, all’identificazione del produttore, all’eventuale presenza di sostanze in grado di causare potenziale danno, ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione, nonché alle istruzioni, alle eventuali precauzioni e alla destinazione d'uso, il tutto in lingua italiana, allo scopo di garantire all’acquirente una scelta consapevole e l’utilizzo del prodotto in sicurezza.
La merce incriminata è stata sottoposta a sequestro e il legale rappresentante della società oggetto di controllo è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica al Tribunale di Macerata e, pariteticamente, segnalato alla competente Camera di Commercio per le determinazioni di propria competenza.
Venerdì 16 febbraio, alle 18.15, nella Sala convegni del Banco marchigiano di Civitanova Marche, si svolgerà la presentazione del libro di poesie la "Trilogia dell'acqua", dell'architetto civitanovese Andrea Lanfranchi. Durante gli anni dell'università, per mantenersi agli studi, l'autore ha lavorato per un certo tempo al mercato ittico di Civitanova Marche. Quei mesi di attività si sono tradotti in immagini poetiche, vere e proprie metafore dell'esistenza umana, con le sue speranze e le sue domande sul senso ultimo della vita.
Il poeta e critico Eugenio De Signoribus ha detto di questa raccolta: «In questo poemetto, che va dai toni piani ai più acuti (quasi come una voce sovrumana), Andrea Lanfranchi sembra apparecchiare tutto per la postultima cena».
Durante l’evento, verranno proiettati video e foto realizzati all’interno del mercato ittico cittadino, accompagnati da musiche eseguite dal vivo da un giovane violinista. Un attore reciterà una decina di poesie. La presentazione del libro è a cura dell’Associazione dantesca civitanovese, con il patrocinio del Comune.
Un gravissimo incidente stradale è avvenuto, nel pomeriggio di oggi, in contrada Castelletta nel territorio comunale di Potenza Picena. Nel sinistro è morta una donna di 44 anni che si trovava in sella a uno scooter. La vittima è Roberta Filippetti, madre e farmacista nella stessa Potenza Picena.
Per cause in fase di accertamento, lo scooter su cui viaggiava la donna in direzione Montelupone, e un'auto che proveniva dalla direzione opposta, si sono scontrati frontalmente.Terribile l'impatto, tanto che la 44enne in sella al due ruote è stata sbalzata a terra.
Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i sanitari del 118, ma ogni tentativo di soccorso è risultato vano: la donna è morta sul colpo. Praticamente illesi, invece, gli occupanti della vettura, rimasti sotto shock per quanto accaduto. Per la ricostruzione dell'incidente sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche.
La Cucine Lube Civitanova si tiene stretto il quarto posto e si porta a ridosso della terza piazza con 35 punti. Nella settima giornata di ritorno della Regular Season, dopo oltre due ore di gioco, gli uomini di Chicco Blengini centrano una rimonta corsara in quattro set (25-23, 22-25, 22-25, 28-30) contro la Gioiella Prisma Taranto incamerando tre punti pesanti nella corsa verso la griglia dei Play Off Scudetto. Il passo falso casalingo al tie break della Gas Sales Bluenergy Piacenza nell’anticipo del sabato contro la Mint Vero Volley Monza consente ai biancorossi di portarsi a -1 dagli emiliani, che hanno 36 punti, mentre la sconfitta al fotofinish dell'Allianz Milano a Padova allontana dalla quarta posizione i meneghini, ora a quota 30 in coabitazione con Rana Verona.
A fare la differenza al PalaMazzola la lucidità degli attaccanti biancorossi (53% di efficacia contro il 47% ionico), soprattutto nei momenti topici del match, in una sfida a tratti bloccata e punto a punto. Messi in grande difficoltà in avvio e sotto di un set, i vice campioni d’Italia fanno quadrato e dimostrano ancora una volta di saper soffrire, per poi imbastire un gioco incisivo grazie alla regia di De Cecco e ai colpi di Nikolov (MVP con 15 punti), al ricco bottino di Lagumdzija (16) e Bottolo (16), con Chinenyeze (12 con 4 block) che si accoda al clan della doppia cifra. Tra i padroni di casa si mettono in evidenza Lanza (top scorer della contesa con 18 punti) e Gutierrez (15), una spina nel fianco. In doppia cifra anche Sala (12) e Gargiulo (11 con 4 muri). Finale thrilling con cinque palle set annullate agli uomini di Travica prima di chiudere i conti con Nikolov al primo match ball.
Formazioni - Orfani di Zaytsev, cucinieri in campo con De Cecco al palleggio e Lagumdzija opposto, Anzani e Chinenyeze al centro, Nikolov e Bottolo laterali, Balaso libero. I padroni di casa della Farmitalia sono schierati da Travica con De Haro in cabina di regia e Sala opposto, Gargiulo e Jendryk al centro, Gutierrez e Lanza di banda, Gargiulo e Rizzo libero.
La partita - La sfida si apre in salita per la Lube, nonostante i 5 punti di Bottolo con il 71% in attacco e i 5 sigilli di Chinenyeze con 3 block all’attivo. Il primo set procede all’insegna di agonismo, sorpassi e controsorpassi, ma a lungo senza break. Il doppio vantaggio arriva con i muri di Gargiulo e De Haro (17-15). Il block di Gutierrez e l’ace di De Haro valgono il +4 per gli ionici (20-16). Civitanova si affida alla battuta e dimezza il divario con Lagumdzija (20-18). Blengini azzecca la mossa al servizio inserendo Thelle, autore dell’ace del -1 (22-21). Sala si procura tre palle set dai nove metri (24-21). I biancorossi, tenuti a galla da Balaso, ne annullano due (24-23), ma chiudono 25-23.
Il secondo set, che vede l’ingresso di Diamantini in corsa e una maggior precisione di Lagumdzija e Nikolov, ricorda il precedente, ma è speculare. Dopo una sosta per un discusso Video Check, Taranto trova il +2 (8-6). Civitanova si scuote e, complice la serie al servizio di Anzani, mette il naso avanti (9-10), per poi spingere fino al +3 con Nikolov (10-13). La tenacia degli ionici sfocia in una rapida rimonta (15-15) coronata dal muro di Gargiulo. I colpi in successione di Nikolov rilanciano la Lube (16-19). Taranto si riporta sotto con Gargiulo (19-20), i marchigiani trovano lo strappo a muro (19-22), ma la rincorsa continua (21-22) e serve una grande giocata del bulgaro (21-23). Le due palle break per i cucinieri arrivano su un pallonetto di Lagumdzija (22-24). L’opposizione di Anzani all’attacco tarantino chiude i giochi (22-25).
Nel terzo atto si vede una Lube determinata (4-8), ficcante al servizio (3 ace) e in attacco (48% contro il 43% tarantino). Gli ospiti sono più sciolti, come dimostra il primo tempo del +5 targato Chinenyeze (7-12). Con il passare degli scambi la Gioiella Prisma torna in corsa (12-14) grazie a un’invasione ravvisata dal Video Check. Sul 12-15 targato Lagumdzija torna in campo Diamantini, ma Taranto vende cara la pelle a muro (15-16) e inserisce Russell. La Lube risponde a tono e Taranto perde lucidità (15-20). Sul 16-21 entra Yant per Bottolo. I biancorossi amministrano il vantaggio e si procurano con il cubano 5 palle set (19-24). Gli ionici firmano 3 punti, poi steccano la giocata del potenziale -2 (22-25). Acceso il duello tra Lanza e Nikolov.
In avvio di quarto parziale si segnala Lanza per gli uomini di Travica grazie alla fiammata che vale due punti, su azione e dai nove metri (9-7), ma Civitanova rimedia e trova il ribaltone con Lagumdzija (9-10). Le due squadre restano a contatto fino all’invasione ionica e all’attacco vincente del nazionale turco su serie positiva al servizio di Anzani (15-17). Taranto non demorde acciuffa la Lube con il muro di Gargiulo (18-18). Sul 20-20 la Lube commette una leggerezza pesante (21-20). Sul possibile punto del 24-22, l’arbitro scova una doppia della Gioiella Prisma (23-23) e Gargiulo riceve un giallo. Lanza si riscatta (24-23), Nikolov rimedia (24-24). Nel finale entra Larizza. Dopo altre quattro palle set annullate ai padroni di casa, la Lube centra il sorpasso con l’attacco out di Lanza e chiude al primo match ball con Nikolov (28-30) .
GIANLORENZO BLENGINI (allenatore): “Partita vinta con la pazienza, siamo stati bravi a non innervosirci, a mantenere sempre la lucidità, riuscendo dopo il primo set a fare meglio al servizio e ad essere più incisivi in fase di contrattacco. Abbiamo sofferto troppo la loro battuta float, che era molto tesa, quello ci ha dato un pò fastidio, poi nel corso della sfida abbiamo sistemato anche queste situazioni. E’ un risultato importante. Ora andiamo a Trento consapevoli di dover affrontare una sfida tecnicamente molto impegnativa, contro una squadra che vanta una grande regolarità di gioco e di risultati, avendo perso finora una sola partita”.
ALEKSANDAR NIKOLOV: “Taranto ha giocato una pallavolo di altissimo livello, dandoci molto fastidio. Da parte nostra l’aspetto più positivo è sicuramente di essere riusciti a chiudere la partita nel quarto set, che si è giocato punto a punto fino ad vantaggi. Questo è sinonimo di grande carattere. Chiudiamo in cassaforte tre punti molto importanti per la classifica, il mirino è puntato verso il terzo posto. Il mio titolo di mvp? Sono contento, ma anche il merito delle mie prestazioni va condiviso con la squadra”.
Si fermano i biancorossi contro un avversario che ha confermato la crescita vista nelle ultime settimane. Rammarico per la Volley Banca Macerata che per due volte ha perso i set ai vantaggi: già nel primo, dopo aver recuperato lo svantaggio, i ragazzi di coach Castellano hanno ceduto ai padroni di casa agli ultimi punti. Nel secondo Lecce ha consolidato il vantaggio, poi i biancorossi hanno accorciato nel terzo grazie ad una rimonta nel finale di set; anche nel quarto Macerata si è resa protagonista di una bella rimonta, stavolta però ha sprecato due set ball nel finale e Lecce si è presa la vittoria. I biancorossi sono subito chiamati a reagire visto che già mercoledì saranno in campo contro Casarano per il recupero della 2° giornata di ritorno al Banca Macerata Forum.
LA CRONACA – Coach Castellano conferma Casaro, Zornetta e Lazzaretto, con Fall e Sanfilippo al centro, il Capitano Marsili e il libero Gabbanelli. Lecce in campo con Mazzone, Ferrini e Arguelles Sanchez, i centrali Lanciani e Deserio, il palleggiatore Monteiro e il libero Cappio. Partenza equilibrata di set con una prima fase durante la quale le squadre si inseguono; sono i padroni di casa ad andare avanti 4-3 e i biancorossi provano a reagire, Lecce però trova il break e allunga. Aurispa DelCar sempre avanti e arriva al 18-15; Macerata accorcia, Lazzaretto in battuta fa 22-19 e coach Cavalera chiama il time-out. Finale di fuoco: Lecce risponde ma ancora Zornetta trova due punti importanti per il 23-21, che poi diventa 24-24; ai vantaggi però sono i padroni di casa a spuntarla 26-24.
Macerata riparte dalla reazione finale del primo set e si porta avanti con il 2-5 firmato dal muro di Fall, time-out per Lecce. La pausa ricarica i padroni di casa che pareggiano 6-6, la gara torna equilibrata con le squadre che rispondono colpo su colpo: Lecce va due volte sul +2, i biancorossi recuperano sempre e poi con Casaro trovano il 15-16, ma gli avversari ribaltano 17-16 con il muro di Lanciani. Nuovo tentativo di fuga dei padroni di casa, accorcia Zornetta, 20-19: Lecce mantiene il vantaggio e allunga con il diagonale di Mazzone, quindi chiude il set 25-21 con il muro di Arguelles Sanchez.
Buoni ritmi anche ad inizio di terzo set e nuova fase combattuta: Zornetta trova un diagonale preciso al quale risponde di forza Arguelles Sanchez, 5-5. Lecce prova a sbloccare l’equilibrio con l’ace di Monteiro per il 12-10, Macerata costretta ad inseguire e coach Castellano inserisce Penna per Lazzaretto; crescono i biancorossi e trovano il nuovo pareggio grazie ad una palla difficile di Casaro, 17-17. Bello scambio tra le due squadre, lo chiude Arguelles Sanchez con un diagonale che supera il muro ospite, 21-20, poi Macerata ribalta con l’ace di Zornetta e il muro di Penna, 21-23; i biancorossi chiudono 22-25 trascinati da Zornetta e accorciano nei set.
Arguelles Sanchez scuote i suoi e con un forte diagonale mette a terra il 6-4, quindi Lecce scappa 8-4 e coach Castellano richiama i suoi con un time-out. I biancorossi provano ad accorciare ma Deserio sfrutta una free ball e poi un muro su Casaro per allungare ancora, 14-8. Macerata cerca la rimonta con il diagonale di Lazzaretto e l’ace di Casaro, 15-11; i biancorossi crescono e arrivano sul -1 con Marsili che si veste da schiacciatore e trova il 16-15. Arriva il pareggio e ci pensa Zornetta, 18-18, risponde Arguelles Sanchez, finale aperto: guidano i padroni di casa ma Macerata recupera ancora e fa 22-22 con Casaro, poi Zornetta porta avanti i suoi con un muro su Arguelles Sanchez, 23-24. Lanciani ferma Lazzaretto e come nel primo set servono i vantaggi: Macerata manca la set ball, Ferrini trova l’ace poi palla out di Zornetta, 27-25 e Lecce che si aggiudica la vittoria.
I COMMENTI – Il secondo allenatore Domizioli spiega cosa è mancato oggi, “Forse un po’ di lucidità nei momenti importanti, come i set persi ai vantaggi; anche in battuta non siamo riusciti ad essere efficaci come di solito facciamo”. Cosa si può trarre da sconfitte come questa? “O si vince o si impara. Dobbiamo mantenere la calma, lottare contro squadre che danno il massimo e lo ha dimostrato oggi Lecce con una grande prestazione”.
All'alba dello scorso 10 febbraio, grazie all'intervento dei poliziotti del Distaccamento Polizia Stradale di Camerino, è stata evitata una tragedia. Un uomo di 60 anni, originario di Osimo, che si trovava sulla S.S.77 località Valdiea nel comune di Camerino, giunto all'altezza di un distributore di un'area di servizio ubicata nella parte opposta al proprio senso di marcia, è sceso dall'auto e, nel tentativo di attraversare entrambe le corsie di marcia, è precipitato oltre il guardrail, rovinando al suolo da un'altezza di oltre 10 metri.
I poliziotti hanno individuato l'auto ferma sulla carreggiata mentre facevano rientro dopo aver effettuato un turno di notte. La loro è stata una lotta contro il tempo: comprendendo velocemente che l'anomala sosta dell'auto in quel posto con motore acceso potesse indicare qualcosa di grave, non hanno esitato a calarsi nel dirupo sottostante, sorreggendosi a vicenda per non precipitare a loro volta.
Sotto, l'amara sorpresa: la presenza dell'uomo schiantato al suolo. I poliziotti, senza interrompere il continuo dialogare con lo stesso che alternava attimi di lucidità a perdita di coscienza, hanno allertato il 118 guidando il personale medico nell'impervio luogo per raggiungere celermente l'infortunato. Stante la gravità delle lesioni riportate, è stato richiesto anche l'intervento dell'eliambulanza che, giunta successivamente sul posto, ha trasportato il malcapitato presso il nosocomio dorico. Li è stato sottoposto a complesse procedure sanitarie che, attuate grazie alla tempestività del soccorso dei poliziotti, hanno consentito di salvargli la vita.
Un derby dalle molteplici implicazioni ai fini della classifica quello andato in scena oggi allo stadio Della Vittoria di Tolentino. La formazione cremisi si è arresa al Montefano per uno a zero, decisiva la rete di Postacchini. Ora lo spettro playout è sempre più incombente per gli uomini di Possanzini, sebbene la classifica sia cortissima. La vittoria manca ai padroni di casa da ben cinque turni, mentre i viola rafforzano le proprie ambizioni playoff volando a 35 punti in classifica.
LE FORMAZIONI - Non rientra l'emergenza difensiva per il Tolentino, a causa delle assenze di Lanza (infortunato) e Mercurio (squalificato). Nel pacchetto arretrato viene confermato Sosa, che non ha sfigurato in questa posizione nel match di Jesi (leggi qui), come centrale in coppia con Di Lallo. Ancora assente per infortunio pure capitan Frulla, con la presenza a centrocampo di Santoro e Salvucci visto che anche Bracciatelli è out per squalifica. Nel Montefano a guidare l'attacco è l'ex Manuel Dell'Aquila.
LA CRONACA - Avvio di partita che mostra un chiaro canovaccio tattico. A prendere in mano le redini del possesso palla sono i padroni di casa, con il Montefano che fa schermo con una linea da cinque difensori in fase di non possesso.
I viola agiscono in ripartenza e si fanno vedere con il tiro dalla distanza di Di Matteo al 12' che termina alto. I cremisi rispondono con l'azione di sfondamento per vie laterali ben costruita da Nasic, il suo cross viene deviato dai guantoni dell'attento David. I ritmi sono alti e al 16' la serpentina di De Luca mette paura ai tifosi locali, ma Orsini para coi pugni.
Le vie centrali sono intasate per il Tolentino, così i cremisi optano per la palla profonda a scavalcare la linea difensiva dei viola con gli inserimenti di Nasic e i movimenti in profondità di Cardinali. La mossa riesce con alterne fortune.
Al 36' un contropiede condotto magistralmente da Borrelli viene cestinato da Salvucci che si fa ipnotizzare a tu per tu con David. Contestualmente Possanzini è costretto a sostituire l'infortunato Cancelli con Garcia.
Al 43' il Montefano passa in vantaggio approfittando di un'uscita insicura di Orsini, su cui si avventa Pjetri che riesce rocambolescamente a tenere in campo il pallone e servire Postacchini: un mancino che sbatte sulla parte interna del palo e finisce in fondo al sacco. Polemiche in tribuna per un presunto fuorigioco nell'azione della rete. Poco più tardi ci prova Sindic dalla distanza e il portiere cremisi devia in corner. Gli animi si accendono e Possanzini viene espulso per le eccessive proteste. L'intervallo non placa il nervosismo: visionate le immagini il verdetto è evidente, fuorigioco solare.
SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi Cardinali tenta subito al volo ma non inquadra la porta (46'). I cremisi spingono animosamente alla ricerca del pari, ma la difesa del Montefano vanta un'organizzazione invidiabile.
Il Tolentino vara, quindi, un modulo maggiormente offensivo inserendo Moscati per il terzino Balbo. Le azioni dei padroni di casa con il passare dei minuti scadono nell'ansia, senza portare frutti. La pressione cremisi è costante, ma sterile.
All'86' Moscati trova il colpo di testa dal cuore dell'area, ma risulta troppo centrale. Al primo minuto di recupero David toglie dall'incrocio una punizione di Borrelli. È l'ultima emozione della partita: il Montefano fa il colpaccio.
TOLENTINO – MONTEFANO: 0-1
TOLENTINO: Orsini; Tomassetti, Sosa Ugolini, Di Lallo; Salvucci, Santoro, Nasic, Balbo (60’ Moscati); Borrelli, Cancelli (38’ Garcia); Cardinali. A disp: Bucosse, Orazi, Di Biagio, Giuggioloni, Valentini, Gabrielli, Pottetti. All.: Possanzini
MONTEFANO: David; Monaco, Pjetri, Postacchini; Morazzini (79’ Calamita), Sindic, Alla, Di Matteo (83’ Stampella), De Luca G. (52’ De Luca E.); Bonacci (61’ Papa), Dell’Aquila (67’ Guzzini). A disp: Bentivogli, Orlietti, Cingolani, Camilloni. All.: Mariani
Arbitro: Gambin di Udine (Silenzi di San Benedetto e Baldisserri di Pesaro)
Reti: 41’ Postacchini
Ammoniti: Nasic, Cardinali, Monaco, Pjetri, David, Postacchini, Santoro Espulsi: Possanzini (all.) al 48’ Corner: 5-4 Recupero: 6‘+5’
La Civitanovese vince e convince nell’importante match con l’Urbania, valido per la 21esima giornata del campionato di Eccellenza. Dopo un inizio incerto che premia l’iniziativa dei padroni di casa, i rossoblù pareggiano e raddoppiano prima del duplice fischio, per poi prendere il largo nella ripresa fino all'1-4 finale.
Inizio convincente dell’Urbania che già nei primi minuti minaccia il gol con Nunez che imbuca il pallone per Carnesecchi, fermato all’ultimo da Bevilacqua. Il sorpasso arriva al 22’, quando Salvi completa l’incursione nell’area ospite infilando la palla nell’angolino. Risposta immediata della Civitanovese: Buonavoglia (24’), lanciato da solo di fronte al portiere, lo fredda per il gol del pari.
La Civitanovese prende coraggio e alza il baricentro riprendendo il controllo del match: è il 36’ quando Brunet completa la rimonta in seguito alla splendida azione personale di Strupscheki. Al termine della prima frazione, la Civitanovese conduce per 1-2.
La ripresa si accende fin da subito con il pareggio annullato per l’Urbania. La Civitanovese coglie subito l’occasione per ripartire e cala il tris: Dal Compare viene ammonito in seguito ad un fallo di mano in area e Spagna (54’), conquistato il rigore, trasforma per l’1-3. Il clima in campo si accende e gli ospiti continuano ad assediare: sarà ancora Brunet (55’) a firmare il poker con la doppietta personale e a spegnere subito ogni velleità di rimonta dell’Urbania.
Vano il moto d’orgoglio finale dell’Urbania che non basta a ribaltare il risultato, ormai messo in cassaforte dalla squadra di mister Alfonsi. Il triplice fischio del direttore di gara, al termine dei 4’ di recupero, decreta la definitiva debacle dei locali, in favore di una Civitanovese dominante che mantiene il vantaggio di 3 punti in vetta, a quota 39.
Diego Della Valle e Andrea Della Valle insieme al fondo di private equity L Catterton lanciano una nuova Opa totalitaria per il delisting da Piazza Affar di Tod's.
L'offerta a 43 euro - si rende noto - prevede che i soci di maggioranza manterranno il controllo del gruppo. "L'offerente - si spiega - promuoverà un'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria ai sensi degli articoli 102 e seguenti del Tuf ("l'Offerta") per un corrispettivo pari a 43 euro per azione volta ad acquisire massime 11.913.128 azioni ordinarie di Tod's (le "Azioni Oggetto dell'Offerta") rappresentative del 36% del capitale sociale dell'Emittente (escluse le eventuali azioni proprie detenute dall'Emittente) e a ottenere la revoca delle azioni ordinarie di Tod's dalla quotazione e dalla negoziazioni su Euronext Milan ("EXM"), mercato regolamentato organizzato e gestito da Borsa Italiana spa ("Delisting")".
In caso di successo dell'Opa - si spiega ancora - ai soci di maggioranza resterà il 54% del capitale sociale. L Catterton diventerà titolare indirettamente del 36% e a Delphine, azionista di minoranza, andrà il 10%. L'offerta, inoltre, implica un premio del 17,59% sul prezzo di Borsa di venerdì.
Diego Della Valle, presidente e amministratore delegato di Tod's, si dice "molto soddisfatto" dell'operazione annunciata di un'Opa totalitaria, spiegando che "porterà ulteriori benefici allo sviluppo futuro del Gruppo Tod's, uno sviluppo fatto di continui investimenti e di obiettivi sfidanti". "In questo momento - aggiunge - uscire dalla Borsa, con la quale abbiamo sempre avuto ottimi rapporti, riteniamo sia la scelta strategicamente più idonea. Condividere questo percorso con L Catterton, private equity leader mondiale nel settore dei beni di consumo, ci darà la possibilità di svilupparci ulteriormente".
Grande attesa e sold out per il prossimo appuntamento al teatro Velluti di Corridonia, con Chiara Francini. L'appuntamento è per domenica 18 febbraio (inizio ore 18) con "Forte e Chiara": memoir, racconto umano vivo e rivoluzionario, one-woman show in cui la brillante attrice e scrittrice ripercorrerà la sua vita. Con l’ironia tagliente che la contraddistingue e senza sconti a nessuno, in primis a sé stessa.
"Avanza, a colpi di sold out la stagione del teatro Velluti di Corridonia, proposta da Comune e in modo particolare per lo spettacolo di Chiara Francini, con biglietti esauriti in pochi giorni, che abbiamo fortemente voluto a Corridonia, certi che la sua bravura ed ironia avrebbe suscitato l’interesse di un ampio pubblico", sottolinea l'assessore alla cultura e turismo, Massimo Cesca.
"Un successo che sta superando tutte le nostre speranze, tanto che stiamo valutando per la prossima stagione di proporre doppie rappresentazioni per consentire ad abbonati e non di poter assistere ai vari spettacoli. Questi successi - conclude l'assessore - stanno contribuendo ad avvicinare al teatro molti giovani locali e molti stanno frequentando i vari corsi attivi nel comune. Un teatro sempre di più al centro della vita sociale e culturale del territorio, capace anche di scuotere le coscienze come avvenuto con l’ultimo spettacolo 'Settanta volte sette' sul tema del perdono nelle relazioni umane".
Decine di appassionati sabato hanno visitato alla palazzina liberty di Lido Cluana la mostra sulla "Andrea Moda Formula 1", l’unica scuderia delle Marche ad aver partecipato ad un campionato di Formula 1.
Il docufilm, presentato all’ultimo festival del Cinema di Venezia (sarà la prossima settimana al Festival del Cinema di Berlino) è già stato scaricato in 49 Paesi nel mondo ed è in proiezione al Cinema Rossini oggi pomeriggio alle ore 17:30.
Gli eventi di questo weekend, promossi da Gianluca Crocetti (consigliere comunale di Civitanova Marche) e realizzati grazie al Comune di Civitanova e all’Azienda Teatri, hanno richiamato in città diversi appassionati provenienti anche da fuori regione.
Ieri pomeriggio il regista Massimiliano Sbrolla ha consegnato ad Enrico Lattanzi, direttore del Museo della Grafica e del Manifesto di Civitanova Alta, la locandina del Rossini.
"Era un impegno che avevamo preso con i cittadini e sono molto contento di aver conseguito un risultato che ritengo fondamentale per tutti i cittadini di Monte San Martino. Sono certo che i tanti disagi che inevitabilmente ci sono stati negli ultimi mesi, saranno superati, grazie alla prestazione aggiuntiva offerta dal medico di base. Ringrazio la dottoressa Cristallini per la professionalità e la disponibilità mostrate, oltre ovviamente alla regione Marche, all'Ast e al consigliere regionale Simone Livi per l’interessamento che ha consentito di raggiungere un obiettivo che puntavamo a raggiungere ormai da mesi". Ad annunciarlo è il consigliere comunale del gruppo "Monte San Martino tra la gente - Fratelli d'Italia', Raffaele Anselmi.
"La questione era stata sollevata alla fine dello scorso mese di aprile, quando il medico di famiglia che assisteva i cittadini di Monte San Martino è andato in pensione - ricorda il consigliere -. Da quel momento, per i residenti che avevano necessità di usufruire delle prestazioni del medico di medicina generale è iniziato un vero e proprio calvario". "La dottoressa Carlotta Cristallini ha trovato l’accordo con l’Ast per una prestazione aggiuntiva di 5 ore che porteranno a 25 le ore complessive settimanali di prestazione a Monte San Martino", conclude Anselmi.
Oggi ho vissuto una delle esperienze più emozionanti del mio lavoro di giornalista medico-scientifico. Dopo più di 30 anni sono tornato ad osservare l’attività assolutamente originale e preziosissima della "Lega del Filo d’Oro" di Osimo.
Sono stato accolto dal presidente della fondazione Rossano Bartoli, lo stesso disponibile distinto signore che quando eravamo giovani, io curioso cronista della salute e lui entusiasta ricercatore della dignità e delle opportunità per ogni essere umano, mi accolse in una palazzina di Osimo decorosa, ma abbastanza limitata negli spazi dove un gruppo di "visionari" aveva deciso di accudire, educare e cercare di inserire socialmente tra i più sfortunati portatori di disabilità i sordo-ciechi, con deficit plurisensoriali che presuppongono spesso anche limiti neurologici.
Una specie di prigione vitale e sociale per loro, una condanna ad una sterile e faticosa assistenza per le famiglie. A questa triste visione ero rimasto, ma stamattina osservando la nuova sede della “Lega del Filo d’Oro” a Padiglione di Osimo molto grande e plurifunzionale, ho subito intuito che molte cose sono cambiate e che forse i sogni e le incerte aspettative di allora sono diventate solida realtà. Di questo ho parlato con il Presidente della Fondazione “Lega del Filo d’Oro” Rossano Bartoli.
Presidente Bartoli, quando è nata la “Lega del Filo d’Oro” e perché?
“La “Lega del Filo d’Oro” fu costituita come associazione nel 1964 per iniziativa di Sabina Santilli, sordo-cieca dall’età di 7 anni. È divenuta Fondazione dal 1° gennaio 2021, rinnova il proprio impegno nel rispondere ai bisogni delle persone sordo-cieche e pluriminorate psico-sensoriali attraverso l’assistenza, l’educazione, la riabilitazione, il recupero e la valorizzazione delle potenzialità residue con l’obiettivo della ricerca della maggiore autonomia possibile. È questa la missione della “Lega del Filo d’Oro” nei suoi quasi 60 anni di storia, che l’ha portata a diventare punto di riferimento nazionale nel trattamento della disabilità grave e complessa".
Dove siete presenti attualmente in Italia?
“Oltre a questa nostra sede storica e di riferimento qui ad Osimo, siamo presenti in 10 regioni italiane con 5 centri residenziali con annessi servizi territoriali e 5 sedi territoriali. Sebbene il modello si incentri sulla persona con disabilità multiple, la necessità di creare relazioni e interazioni per chi non vede e non sente porta ad abbracciare progressivamente l’intero nucleo familiare, i territori e le istituzioni. Pur nella diversità degli interventi, che si articolano lungo il percorso dalla diagnosi alla riabilitazione e all’inserimento socio-educativo, il modello della “Lega del Filo d’Oro” si contraddistingue per la costante spinta oltre i limiti imposti dalla condizione di disabilità, lavorando su ciò che è possibile fare per la valorizzazione delle potenzialità residue e il riconoscimento dell’unicità di ciascuna persona".
Come programmate la vostra attività?
"Oltre all’assistenza sociale e socio-sanitaria per la diagnosi, riabilitazione ed inclusione sociale dei propri utenti, la 'Lega del Filo d’Oro' è attiva con suoi centri di ricerca e formazione per lo sviluppo di approcci avanzati e competenze specialistiche. Siamo molto attenti alle nuove tecnologie che possono essere utili e forse anche molto utili al nostro lavoro”.
Ci descrive l’attività in questa vostra splendida sede di Osimo?
"È la sede nazionale della Fondazione, ad Osimo la 'Lega del Filo d’Oro' è nata ed oggi opera con un centro di riabilitazione riconosciuto dalla Regione Marche come 'unità Speciale per sordo-ciechi e pluriminorati psico-sensoriali'. Ciò consente anche il ricovero di utenti provenienti da tutta Italia con retta di degenza a carico delle Asl di residenza. Questa struttura ha una capacità operativa di 63 posti a tempo pieno, 15 a degenza diurna e offre prestazioni ambulatoriali e domiciliari.
Qui svolgono le attività di diagnosi e riabilitazione e vengono ospitati utenti di diverse fasce di età: bambini, giovani ed adulti. Al suo interno troviamo il centro diagnostico che formula una valutazione globale ed effettua interventi precoci per bambini al di sotto di 6 anni, inoltre vi sono servizi educativi e riabilitativi personalizzati, l’assistenza medica, il centro di ricerca ed anche un centro di documentazione".
Concludendo, Presidente Bartoli se lei volesse farci un esempio della bontà del vostro lavoro, quale potrebbe essere?
"Di esempi potrei portarne tantissimi: il sollievo di tantissime famiglie, la scolarizzazione di tanti nostri assistiti. Pensi che ben 8 sordo-ciechi da noi curati sono arrivati persino alla laurea. Non era certo l’aspettativa di quando era stata scoperta la loro grave disabilità".
Che sensazione ha della valutazione pubblica del vostro lavoro?
"Quasi entusiasmante, è la molla che ci spinge a fare di più e meglio ogni giorno. Una prova ne è la grande generosità dei cittadini che con le loro donazioni ci permettono ogni anno di allargare di più le nostre strutture e di renderle sempre più efficienti".
Torna come ogni domenica, la rubrica curata dall'Avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante il Festival di Sanremo e la possibilità o meno che si verifichi episodi di pubblicità occulta.
Ecco la risposta dell'avvocato Pantana alla domanda posta da una lettrice di Civitanova Marche che chiede: "È possibile che si verifichino delle situazioni di pubblicità occulta durante il Festival di Sanremo con possibili sanzioni a livello economico?".
La domanda della nostra lettrice è quanto mai attuale sia per la vissuta settimana con il Festival di Sanremo 2024 sia per l’intervenuta sentenza da parte del Tar Lazio proprio il 6 febbraio in concomitanza con l’inizio della kermesse canora con la quale è stata confermata la multa inflitta dall'autorità garante delle comunicazioni per pubblicità occulta realizzata in favore di Instagram durante la diretta televisiva del Festival di Sanremo del 2023.
Infatti, secondo quanto deciso dai magistrati, l'azienda di viale Mazzini dovrà pagare la cifra stabilita dall'Agcom, e precisamente la somma di 123.498 euro. Per inquadrare meglio il fronte giudiziario è necessario fare un passo indietro e risalire all'origine della vicenda, ossia ai ripetuti espliciti riferimenti ad Instagram durante le serate del Festival di Sanremo dello scorso anno, trasmesse in diretta televisiva dalla Rai.
Quei momenti televisivi, accompagnati da eco sui media e, soprattutto, da un boom di contatti sul social network, richiamarono anche l'attenzione dell'Agcom, che ipotizzò una pubblicità occulta per Instagram.
All'ipotesi seguì però anche una vera e propria indagine, culminata poi nella delibera, datata 15 giugno 2023, con cui l'Agcom mise nero su bianco che «è stato accertato e contestato che su ‘Rai 1', nel corso della trasmissione della puntata dei giorni 7, 8 e 9 febbraio 2023 dei programmi televisivi denominati ‘73° Festival della Canzone Italiana di Sanremo' e ‘Sanremo Start', le reiterate, insistite citazioni verbali e apparizioni visive del servizio e dello specifico profilo Instagram associato a un personaggio reale, conduttore del programma televisivo, hanno integrato la messa in onda di una vera e propria comunicazione commerciale audiovisiva occulta a favore del social network».
Consequenziale per la Rai anche una multa da oltre 100mila euro. A confermare la decisione dall'Agcom hanno provveduto i magistrati del Tar Lazio, riconoscendo "la natura commerciale della comunicazione e, in specie, di telepromozione" degli espliciti riferimenti ad Instagram durante alcune serate del Festival di Sanremo trasmesse dalla Rai in diretta.
Significativa, innanzitutto, la constatazione che "non è stato stipulato, in ordine allo svolgimento del Festival di Sanremo, alcun accordo commerciale tra la Rai e la società di gestione del social network Instagram; non è stato stipulato, in ordine allo svolgimento del Festival di Sanremo, alcun accordo commerciale tra Chiara Ferragni", conduttrice nel 2023 assieme ad Amadeus, "e la società di gestione del social network Instagram; non è stato stipulato, in ordine allo svolgimento del Festival di Sanremo, alcun accordo commerciale tra il conduttore Amadeus e la società di gestione del social network Instagram".
Secondo la Rai, però, la scelta ricaduta su Instagram come social network esclusivo della trasmissione "ha risposto ad un obiettivo squisitamente editoriale, cioè l'ampliamento della platea degli spettatori, e privo di finalità, direttamente o indirettamente, commerciali".
Di parere diverso, invece, i giudici, i quali spiegano che "la strategia editoriale rimarcata dalla Rai, diretta ad ampliare la platea dei telespettatori del programma televisivo del Festival di Sanremo anche all'ambiente digital e a quelle porzioni di pubblico che non fruiscono del mezzo televisivo con le modalità tradizionali (cosiddetto ‘target giovane') non può affatto ritenersi isolabile in un ambito editoriale e, quindi, disgiunta dall'effetto più immediato ed evidente che tale scelta ha, in effetti, determinato".
Il riferimento è, nello specifico, "al notevole aumento degli ascolti, che nel caso del ‘73° Festival di Sanremo' hanno superato gli undici milioni con oltre il 66 per cento di share (ossia il rapporto percentuale tra i telespettatori di un canale televisivo e il totale dei telespettatori che stanno guardando un qualsiasi altro canale). Un successo di pubblico che ha contribuito a marcare una supremazia della rete pubblica sulle altre reti nazionali, ma soprattutto a favorire, in via riflessa, notevoli incrementi economici".
Impossibile, quindi, ignorare, aggiungono i giudici, che "l'implementazione del bacino degli spettatori (dichiarato obiettivo di carattere editoriale)" ha assicurato "notevoli ricadute sia in favore dell'azienda pubblica, sia, ancora, della concessionaria ‘Rai Pubblicità', sia, infine, dello stesso social network Instagram".
E se un vantaggio promozionale, foriero di varie e possibili utilità, è oggettivamente estrapolabile dalla strategia editoriale posta in essere dalla Rai in occasione del Festival di Sanremo dello scorso anno, deve concludersi, secondo i giudici, che "l'effetto pubblicitario per Instagram si sia appieno prodotto, sebbene occultamente, e, a monte, non potesse essere ignorato da un organismo (di diritto pubblico) - come la Rai - dotato di alte e strutturate competenze professionali nel settore audiovisivo".
Di conseguenza, "la decisione di non stipulare - intenzionalmente - un accordo commerciale che avrebbe implicato la promozione di Instagram nelle (ordinarie) forme prescritte - ossia la scritta in sovrimpressione ‘messaggio promozionale' - si atteggia come l'espressione di una consapevole condotta professionale dei vertici aziendali, i quali hanno forse fidato che la strategia editoriale di conquista del pubblico più giovane avrebbe potuto giustificare o, addirittura, dissimulare il naturale ed inevitabile effetto pubblicitario collegato alla preferenza esclusiva accordata ad Instagram rispetto a tutti gli altri social network, ancor più cristallizzata dai ripetuti richiami alla popolarità di tale piattaforma".
La valutazione del Tar Lazio è netta: "la realtà oggettivamente constatabile è che la Rai ha individuato sin dalla fase organizzativa della manifestazione canora una co-conduttrice", cioè l'influencer Chiara Ferragni, "che ha consolidato e che identifica la propria popolarità nel social network Instagram, e che, non secondariamente, ha incentrato parte delle proprie prestazioni professionali nel corso del ‘Festival' alla pianificata apertura (in diretta televisiva, anzi in mondovisione) del profilo Instagram del conduttore Amadeus".
"In particolare, nel corso della prima serata del ‘Festival' l'influencer e co-conduttrice Chiara Ferragni ha aperto il profilo Instagram del conduttore Amadeus. Subito dopo l'apertura del profilo Instagram di Amadeus, si è verificata l'adesione di migliaia di followers fino a superare la soglia del milione. Inoltre, nel corso dell'evento sono state realizzate alcune dirette su Instagram: ad esempio l'ingresso sul palco nella terza serata o una gag dietro le quinte con i tre conduttori (compreso Gianni Morandi) - si legge ancora nella valutazione -. Non si è trattato, certamente, di improvvisazioni del momento, quanto, piuttosto, di una ragionata ed intenzionale condotta che ha costituito parte integrante dello spettacolo, e che, quindi, ha sì favorito il coinvolgimento del pubblico più giovane, ma ha parimenti determinato un effetto (occultamente) pubblicitario in favore del social network".
Pertanto, in risposta alla nostra lettrice, così come deciso dal Tar Lazio, "è stata realizzata durante la diretta televisiva del Festival di Sanremo 2023 pubblicità occulta in favore di Instagram e pertanto viene confermata la multa dell'Agcom nei confronti della Rai" (Tar Lazio, Sez. IV, 06.02.2024, n. 2255). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
La Macagi Cingoli batte Trieste e ottiene la terza vittoria consecutiva. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno vinto 21-20 la partita della 16^ giornata di Serie A Gold, in un match nel quale si sono complicati la vita.
I triestini, infatti, sotto di 5 reti dopo 20 minuti, hanno avuto la forza di reagire e tenere in equilibrio in match fino all’ultimo minuto. Decidono il gol di Piero D’Bendetto a 90 secondi dalla sirena e la parata di Mihail nell’ultimo minuto di gioco.
PRIMO TEMPO - I locali partono subito forte nei 20 minuti iniziali, tuttavia subiscono la rimonta ospite nell’ultimo terzo del primo tempo. La Macagi piazza subito un 3-0 con tre reti di fila di Aaron Codina Vivanco, con Mihail attento su Kosec in due occasioni. Quest’ultimo accorcia, ma Shehab e Somogyi strappano il 5-1 al 9’.
Radojkovic sbaglia molto, Garcia miracoleggia su Shehab e Strappini, comunque i cingolani si portano a +5 grazie ai gol di Rossetti e Ciattaglia, parziale di 7-2 al 15’. Trieste non ci sta e recupera due reti con Pranjic e Kosec (7-4). Radojkovic scaraventa fuori la palla del -3 in contropiede, Compagnucci e Rossetti ringraziano, portando Cingoli sul 9-4 al minuto numero 19.
Qui Fredi Radjokovic decide di togliere il capitano e figlio Jan, schierando come centrale Ceccardi a supporto dei terzini Andonovski e Kosec. Così Trieste piazza un super break di 1-6 negli ultimi 10 minuti del primo tempo firmato doppio Pranjic, doppio Ceccardi, Dapiran e Sandrin, trovando il 10-10 che chiude la prima frazione. In questo frangente Garcia compie quattro interventi decisivi su Ciattaglia e Mangoni, mentre D’Benedetto e Shehab non sono riusciti a centrare la porta.
SECONDO TEMPO - Trieste parte meglio nella ripresa e costringe i cingolani a giocarsi la partita fino alla fine, rispondendo colpo su colpo fino all’emozionante finale che premia i padroni di casa. Di Nardo e Mazzarol trovano i gol del 10-12, mentre il possibile +3 di Andonovski si stampa sulla traversa. Mihail ipnotizza il forte terzino macedone e dà il via alla contro-rimonta cingolana: Ciattaglia, Shehab e Codina riportano in vantaggio la Macagi al 36’ sul 13-12.
Sandrin e Dapiran piazzano il 13-14, con Garcia decisivo su Shehab in due occasioni, mentre la conclusione di Mangoni si è stampata sulla traversa. Shehab e Somogyi raggiungono due volte il pari, il gol di Dapiran e la virgola suntuosa di Ceccardi mantengono Trieste avanti (15-16). Garcia ipnotizza Strappini e D’Agostino in contropiede, con il capitano dei cingolani che manda fuori anche un rigore in movimento su azione al limite dell’area.
Al 52’ Cingoli torna avanti con Rossetti e Ciattaglia (17-16), quindi la cannonata di Shehab vale il +2 sul 18-16 a sei minuti dalla fine. Dopo il 19-17 di Codina Vivanco, Trieste torna prepotentemente avanti con il break di 0-3 firmato Mazzarol, Radojkovic e Pranjic per il 19-20: in questo frangente Garcia è decisivo su D’Benedetto e Shehab in contropiede.
La Macagi, tuttavia, trova lo spunto vincente: Strappini e D’Benedetto (entrambi con l’unica rete della sfida) ribaltano il parziale sul 21-20, quando il cronometro recita 58’30’’. Nell’ultimo assalto ospite, Mihail respinge la conclusione di Sandrin e i due punti restano al PalaQuaresima.
Tabellino
Macagi Cingoli 21-20 Trieste (10-10)
Macagi Cingoli: Mihail, Albanesi, D’Agostino, Ciattaglia 3, Ottobri, Mangoni 1, Somogyi 2, Bordoni, Latini, Strappini 1, D’Benedetto 1, Rossetti 3, Compagnucci 1, Gigli, Codina Vivanco 5. All. Palazzi
Trieste: Garcia Giugno, Postogna, Radojkovic J. 1, Dapiran 3, Mazzarol 3, Urbaz, Di Nardo 2, Ganz, Ceccardi 3, Visintin, Kosec 2, Andonovski, Sandrin 2, Pranjic 4. All. Radojkovic F.
Arbitri: Dionisi-Maccarone
(Credit foto: Doriano Picirchiani)
Arriva la prima vittoria nella Pool Promozione per la Cbf Balducci Hr che supera 3-2 al Banca Macerata Forum la Tecnoteam Albese Volley Como in una vera e propria battaglia, decisa soltanto ai vantaggi del tie break.
Un successo che permette alle arancionere, guidate dalla mvp Bonelli in regia e dai 19 punti della top scorer Mazzon, di salire a quota 46 punti restando in piena zona Playoff. Non bastano a Como i 18 punti di Longobardi e Bulaich.
Coach Carancini schiera ancora Bonelli-Stroppa, Mazzon-Civitico, Fiesoli-Vittorini, Bresciani libero. Per coach Chiappafreddo inizia con Nicolini-Zatkovic, Veneriano-Meli, Bulaich-Longobardi, Fiori libero.
La Cbf Balducci Hr parte con molta carica agonistica con un servizio pungente, la Tecnoteam risponde con tanta difesa e un attacco che viaggia a percentuali più elevate rispetto alle maceratesi (47% vs 34%): il primo equilibrato set si decide ai vantaggi, il primo set ball è arancionero ma la spuntano le comasche alla seconda occasione, guidate dai 6 punti di Zatkovic.
Nel secondo set l’Albese cala molto in attacco mentre la Cbf Balducci Hr trova ottime soluzioni sia al servizio (2 ace) sia in contrattacco (Stroppa 6 punti), concretizzando tante difese che permettono di piazzare lo strappo decisivo nel cuore del parziale, da quel punto in poi mai in discussione.
Nel terzo set non bastano i 3 muri di Como: gli 11 errori lombardi e un finale di set tutto arancionero con l’ingresso in campo di Bolzonetti valgono il 2-1 CBF Balducci HR. Reazione Tecnoteam nel quarto set: l’attacco maceratese crolla in efficienza (-2%) e Como ha vita facile con le centrali Veneriano e Meli sugli scudi. Il tie break è fino a metà set tutto arancionero, poi arriva la rimonta dell’Albese: Mazzon non sbaglia nulla e chiude la sfida per la CBF Balducci HR.
LA CRONACA - Partenza sprint della Cbf Balducci Hr sul grande turno al servizio di Bonelli che vale il 4-0 arancionero, Como recupera sempre grazie ad un buon turno dai nove metri (5-4) ma Civitico e Stroppa firmano il nuovo +4 (8-4). L’attacco maceratese si regge sui colpi di Vittorini (12-8) che viene però fermata da Zatkovic a muro (12-10), la slovena mette giù anche il 12-11.
L’Albese impatta sul muro di Nicolini (14-14), Civitico tiene avanti a muro la CBF Balducci HR (18-17) e favorisce il fallo di seconda linea di Nicolini con il servizio ricevuto a filo rete (19-17): arriva una super difesa di Bresciani che cade in campo lombardo per il 20-17. Stroppa non trova il lungolinea (21-20) e Zatkovic approfitta con il colpo del 21-21, Fiesoli mette il lungolinea del 22-21, Stroppa il 23-22 dopo uno scambio spettacolare. Fiesoli guadagna il set ball (24-23) ma Bulaich annulla (24-24), Meli trova l’ace con l’aiuto del nastro (24-25), Mazzon riporta sul 25-25. Bulaich firma il 25-26 e l’errore di Vittorini consegna il set a Como (25-27).
L’Albese viaggia sull’entusiasmo e parte sull’1-4, la CBF Balducci HR rientra subito (4-4) e con Stroppa-Mazzon vola al +4 (10-6). L’attacco della Tecnoteam ora fa più fatica e l’errore di Zatkovic spinge le arancionere sul 12-7, c’è anche l’ace di Fiesoli per il 13-7. Longobardi mette il 13-9 in contrattacco, Stroppa tiene il +5 (15-10), Civitico aggancia il 16-10 a filo rete, Vittorini firma il 17-10. Zatkovic cerca ma non trova il tocco del muro (20-12), Bonelli attacca di prima intenzione ed è 22-15: entra Bolzonetti al servizio ed è suo l’ace del 23-15 e ancora Bonelli chiude 25-17.
Como riparte ancora forte nel terzo set (1-4) ma gli errori delle lombarde in attacco e la battuta arancionera riportano avanti la Cbf Balducci Hr sull’8-6. Zatkovic impatta subito (8-8), la difesa di Mazzon cade nel campo Tecnoteam (10-8). Le arancionere non concretizzano in contrattacco e le comasche ne approfittano con un maxi parziale di 0-5: Longobardi mette il mani out dell’11-11.
Zatkovic piazza l’ace del 11-12 e il muro di Longobardi vale l’11-13, Bulaich l’11-14. Arriva l’errore di Longobardi (13-14), l’ace di Stroppa vale il 16-16, Mazzon chiude un grande scambio per il nuovo +1 arancionero (17-16) e Fiesoli aggiusta sulle mani del muro il 18-16. L’Albese aggancia su errore arancionero (18-18), entra Bolzonetti al servizio e mette subito l’ace (20-18), Longobardi sbaglia (22-20) e c’è l’invasione Como vale il 23-20. Dal 24-21 l’Albese risale fino al 24-23, poi Bolzonetti chiude 25-23.
Si va punto a punto nel quarto set (6-6), Bonelli fallisce stavolta il tocco di seconda (6-8), Mazzon piazza l’ace dell’8-8, Longobardi non trova la riga ed è 9-8. Nicolini a muro e Bulaich da posto due regalano il +2 alla Tecnoteam (10-12), l’attacco di Meli non passa ed è di nuovo parità (13-13).
Sul servizio proprio di Meli l’Albese costruisce il +4 (13-17) sfruttando il calo in attacco arancionero e con il colpo in pipe di Longobardi, entra Bolzonetti per Fiesoli. Mazzon ci prova (16-19) ma Vittorini non trova la riga (16-21), il muro di Meli e l’ace di Veneriano firmano il 16-23. Albese chiude senza problemi 17-25.
C’è Bolzonetti in campo per Vittorini, il tie break si apre con lo strappo della Cbf Balducci Hr con due colpi di Stroppa (4-2), la pipe di Bolzonetti allunga (6-3), Mazzon firma il 7-3 in fast. Si cambia campo sull’8-4, Mazzon si esalta ancora in attacco (9-4), Como prova a rispondere col muro di Meli su Civitico (10-7), Bolzonetti tiene il +4 (12-8). L’attacco arancionero torna in difficoltà e Bulaich ne approfitta con tre attacchi di fila che riportano il set in parità (12-12): Mazzon sale in cattedra e con due attacchi e un muro chiude la sfida 16-14.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA - TECNOTEAM ALBESE VOLLEY COMO 3-2 (25-27 25-17 25-23 17-25 16-14)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bonelli 3, Vittorini 11, Civitico 8, Stroppa 17, Fiesoli 11, Mazzon 19, Bresciani (L), Bolzonetti 9. Non entrate: Quarchioni, Morandini, Korhonen, Spernanzoni (L), Broekstra, Masciullo. All. Carancini.
TECNOTEAM ALBESE VOLLEY COMO: Bulaich Simian 18, Veneriano 8, Zatkovic 14, Longobardi 18, Meli 14, Nicolini 8, Fiori (L), Patasce, Radice. Non entrate: Bernasconi, Brandi, Zanotto. All. Chiappafreddo.
ARBITRI: Proietti, Marani.
NOTE - Spettatori: 350, Durata set: 30', 24', 33', 23', 21'; Tot: 131'. MVP: Bonelli.
(Credit foto: Roberto Bartomeoli)
La pioggia non ha fermato i draghi cinesi che sabato pomeriggio al suono dei tamburi hanno sfilato per le vie storiche della città a capo di un lungo corteo di suonatori, guerrieri e danzatrici. La sfida al maltempo lanciato dall’Istituto Confucio dell’Università di Macerata per l’ormai tradizionale capodanno Cinese ha avuto un chiaro vincitore.
Segno è stata una piazza Mazzini gremita, trasformata in un borgo tipico del gigante asiatico, con un sontuoso arco rosso e oro adorno di leoni e animali mitologici ad accogliere i partecipanti in botteghe del tè, ristorantini a cura dell’azienda Itaci, giochi tipici, costumi, arti del ritaglio carta e della calligrafia.
La manifestazione è giunta alla sua nona edizione e vede la collaborazione del Comune di Macerata, ieri pomeriggio rappresentato dall’assessore Riccardo Sacchi. Soddisfatto il rettore John McCourt.
"Il rapporto tra Macerata e la Cina - ha detto -. è molto importante e antico, risalente ai tempi di Padre Matteo Ricci. Un legame a cui teniamo e su cui investiamo molto, come dimostrano gli insegnamenti di lingua e cultura cinese che abbiamo nei corsi di laurea in Mediazione linguistica e in Lingue. E come dimostra l’impegno del nostro Istituto Confucio, il solo riconosciuto come Modello in Italia insieme a quello di Roma La Sapienza".
A caratterizzare la festa di primavera maceratese è il coinvolgimento, oltre a insegnanti e studenti, anche di tante associazioni e istituzioni locali, come l’Accademia Arti Marziali Giuseppe Giosuè, l’Accademia di Lingua Cinese delle Marche, la compagnia circense VisionAria, Macerata No Go.
La direzione artistica è di Daniele Montenovo, responsabile e coordinatore per la provincia di Macerata dell’Accademia Giosuè. "Per noi è una tradizione molto importante che si rinnova - ha ribadito il direttore dell’Isituto Confucio Giorgio Trentin - e vuole portare le persone a scoprire piccoli aspetti e angoli di questo universo culturale che sembra lontano e che invece, soprattutto per Macerata, è così vicino".
I festeggiamenti si sono aperti con il corteo di draghi, leoni danzanti, tamburini e altri figuranti per un totale di circa 70 partecipanti che da Piazza Annessione ha raggiunto piazza Mazzini. Qui, sul palco accanto alla città dei draghi, si sono succeduti almeno cento artisti in spettacoli di danza, musica, canto, arti marziali, poesie, anche se purtroppo la pioggia, fine ma persistente, ha reso difficoltosi i numeri più acrobatici.
Il drago è il quinto animale nel ciclo di 12 anni dello Zodiaco cinese. Le sue caratteristiche sono onestà, affidabilità, indulgenza, calma, costanza.
Dopo le manifestazioni effettuate sul territorio, da Civitanova a Macerata sino a San Severino Marche, la protesta degli agricoltori maceratesi raggiunge Roma. Questa notte, intorno alle tre, una delegazione composta da 20 trattori è partita dall'azienda D'Amico di Sforzacosta per imboccare la superstrada con direzione via Nomentana, dove è localizzato il presidio nazionale Riscatto Agricolo.
I trattori sono stati scortati durante il tragitto da due pattuglie della polizia stradale di Macerata. Prosegue, dunque, dopo i colloqui avuti nei giorni scorsi con il ministro dell'agricoltura Francesco Lollobrigida, la protesta del settore in vista della grande manifestazione prevista per il 15 febbraio al Circo Massimo quando sono previste circa 20mila presenze.
L’Aurora Treia riceve la seconda forza del Girone B di Promozione nel big match della ventunesima giornata. Si affrontano due squadre focalizzate su obbiettivi completamente opposti in classifica.
Gli ospiti partono subito fortissimo con Gambacorta che manca di pochissimo la porta con un gran tiro dalla distanza. I fidardensi attaccano a testa bassa nel tentativo di sbloccare subito l’incontro.
Al 14’, l’Aurora recrimina con il direttore di gara per la mancata assegnazione di un penalty. Andreucci viene agganciato in area ma per il Signor El Mouhsini non ci sono gli estremi per assegnare la massima punizione.
I locali continuano a spingere ed impegnano seriamente la retroguardia ospite al 23’: Pucci scaglia una conclusione potente dal limite, Lombardi respinge con destrezza e sulla ribattuta Andreucci fa scivolare il pallone a pochi centimetri dal palo.
Al 25’ Rombini prova a sorprendere Frascarelli ma il tiro si estingue sul fondo. Sul finire di primo tempo, Pincini prova a sfruttare una disattenzione della difesa locale ma la palla viene deviata in corner.
Nella ripresa è l’Aurora ad uscire più grintosa dagli spogliatoi. La compagine locale chiude bene gli spazi e crea densità attorno l’area difesa da Lombardi. La prima occasione degna di nota del secondo tempo arriva al 55’ con Mosca che impegna seriamente Frascarelli. L’estremo difensore dell’Aurora si allunga e devia la sfera alla sua sinistra.
L’Aurora inizia a prendere le redini del gioco a centrocampo e riesce a trovare il vantaggio al 66’: al termine di una azione insistita, Pucci colpisce di prima intenzione da pochi passi depositando in rete un pallone vagante nell’area dei bianco-azzurri.
Al minuto 80’ è il capocannoniere Rombini ad avere tra i piedi la palla del pari che però si stampa clamorosamente sulla traversa. L’Aurora conclude l’incontro respingendo le sortite offensive della Vigor alla disperata ricerca del pareggio. Le ostilità terminano dopo cinque minuti di recupero.
Tre punti pesantissimi per l’Aurora che per la prima volta in stagione riesce a vincere due gare consecutive. I ragazzi di Mister Moretti ritrovano il successo casalingo che mancava dal mese di novembre.
Si ferma la corsa della Vigor Castelfidardo che vede salire a cinque i punti di distanza dal primo posto occupato dal Matelica.
"Abbiamo avuto il privilegio di cantare all’interno delle Grotte di Frasassi, è stata un’emozione fortissima, è un luogo magico che è entrato nel nostro cuore e che abbiamo portato sempre con noi in tutto il mondo" Queste le parole de Il Volo, poche ore prima della serata finale del Festival di Sanremo, ospite d’eccezione delle Grotte di Frasassi, sullo sfondo dello spettacolare allestimento realizzato a Casa Sanremo, per la presentazione in anteprima mondiale del teaser trailer di “Gormiti - The New Era”, la nuova serie live action prodotta da Rainbow, in collaborazione con Giochi preziosi, girata in Italia e all’interno delle Grotte di Frasassi oltreché nel territorio di Genga.
“Siamo a Sanremo per promuovere il nostro territorio e le Grotte di Frasassi che da sempre hanno come obiettivo la sensibilizzazione dei giovani sui temi della tutela dell’ambiente con messaggi positivi e valori educativi, questo è anche uno dei motivi per cui la Rainbow di Iginio Straffi, esempio di eccellenza del Made in Italy, ci ha scelto come una delle location per la loro nuova serie televisiva GORMITI - THE NEW ERA. – Ha affermato il sindaco di Genga Marco Filipponi - E con gli amici de Il Volo, grandi “ambasciatori” delle Grotte nel mondo, siamo ben lieti di presentare il teaser trailer di questa nuova importante produzione, a cui auguriamo un grande successo”.
In particolare, tra le location più importanti scelte dalla produzione nel territorio, oltre alle favolose Grotte, ci sono il suggestivo Santuario Madonna di Frasassi incastonato nella roccia e più conosciuto come il Tempio del Valadier, la maestosa Abbazia romanica di San Vittore delle Chiuse e l’incantevole Valle Scappuccia.
Con un importante budget di produzione e la massima attenzione al dettaglio, straordinari effetti in CGI e un cast internazionale, la serie live action GORMITI - THE NEW ERA di venti episodi verrà rilasciata a partire dall’autunno 2024 e conferma gli standard di altissima qualità del gruppo Rainbow.
“Poter presentare il teaser di Gormiti The New Era in anteprima a Sanremo è un piacere e una grande occasione, resa possibile dalla straordinaria sinergia con il Consorzio Grotte di Frasassi, che ci ha permesso di sottolineare il valore delle risorse naturali, dell’arte e della cultura in Italia. -Ha commentato Iginio Straffi, fondatore e CEO del Gruppo Rainbow, già padre del celebre brand Winx Club fra i tanti successi internazionali prodotti, - Il gruppo è in costante fermento creativo e orientato all’eccellenza per portare sugli schermi contenuti di valore made in Italy, come Gormiti, e dopo questa anteprima, ci auguriamo che la nuova avventura in collaborazione con Giochi Preziosi possa stupire ed emozionare milioni di spettatori nel mondo.”
L’evento, condotto dal giornalista Rai Paolo Notari ha visto l’intervento del M° Vince Tempera, l’esibizione del M° Alessandro Martire il giovane pianista noto per celebrare la natura con le sue composizioni e dell’attrice Isabelle Adriani.
In occasione dell’anteprima a Casa Sanremo, il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri ha conferito a Iginio Straffi il Premio Eccellenza Italiana, a riconoscimento del costante e devoto impegno profuso dall’imprenditore e artista nel campo dell’intrattenimento di qualità Made in Italy sempre più famoso nel mondo.
Al trio del Il Volo è stato consegnato dall’Assessore del Comune di Sanremo Sara Tonegutti e da Vincenzo Russolillo il Premio Casa Sanremo – Soundies Awards per il miglior videoclip delle canzoni in gara alla 74esima edizione del Festival.