Non è nuovo Alessandro Gentilucci a fissare incontri ed assemblee pubbliche per parlare con i suoi cittadini dei problemi e delle opportunità relative al comune di Pieve Torina da lui amministrato in qualità di sindaco. Lo ha fatto anche giovedì scorso al Parco Rodari dando vita ad una riunione molto partecipata dove gli scambi di informazioni, i consigli, le segnalazioni sono state fornite e ricevute dal primo cittadino e dalla tanta gente intervenuta, anche tecnici e consulenti, evidentemente bisognosa di conoscere le nuove mosse dell’amministrazione soprattutto in ottica ricostruzione e come si deve agire per accelerare anche la ricostruzione privata.
Criticità ed opportunità dunque “che abbiamo cercato di spiegare in modo chiaro” sottolinea Gentilucci. “Oggi la parola chiave è fiducia. Fiducia nel futuro, in un progetto di sviluppo di un territorio che possa assicurare prospettive di crescita per non essere costretti a fuggire nuovamente, e non per paura del terremoto stavolta, ma per paura del futuro appunto. Ecco perché ci sforziamo ogni giorno per mantenere alto il livello di dialogo con i cittadini comunicando loro le tante iniziative che stiamo portando avanti su diversi fronti, da quello dei lavori pubblici alla cultura, dai temi della mobilità a quelli del turismo, alla grande sfida del rilancio delle aree interne che passa anche per il tentativo di favorire l’insediamento di nuove aziende con evidenti ricadute in termini di opportunità di lavoro. Siamo consapevoli delle difficoltà del tempo che stiamo vivendo, ma non possiamo arrenderci perché quel che ci guida è l’amore ed il rispetto verso la nostra terra”.
Intanto prosegue la programmazione di eventi culturali e di intrattenimento per l’estate così come la frequentazione della nuova pista ciclabile con la possibilità di noleggiare delle mountain bike elettriche presso il punto informativo/tabaccheria in Piazza Salvo D’Acquisto. “È una bellissima esperienza quella della pista ciclabile, immersi nel bosco lungo il torrente Sant’Angelo, nella forra che conduce verso la frazione di Fiume e che costeggia il ponte romano, l’Eremo dei Santi e il mulino ad acqua, luoghi che, già da soli, meritano di essere conosciuti per la loro intrinseca bellezza e per la storia che si portano dentro… A dimostrazione di quanta ricchezza vi sia nell’entroterra marchigiano e di quanto sia importante riscoprirla e valorizzarla” conclude Gentilucci.
Il Comune di Pieve Torina ha emanato un avviso pubblico per invitare giovani residenti, nella fascia d’età compresa tra i 16 ed i 21 anni, alla cura del bello. “Abbiamo pensato di replicare un’esperienza di formazione alla cittadinanza ed alla cura del proprio paese adattandola alle specificità di Pieve Torina. Nel periodo estivo può capitare di vedere ragazzi che dedicano il proprio tempo, giustamente, al gioco ed al divertimento. Noi vorremmo offrire loro un’opportunità in più, coinvolgendoli in attività di gruppo più responsabili e solidali, guidati da dei tutor appositamente preparati, che possano andare a vantaggio dell’intera comunità”.
A parlare è il sindaco Alessandro Gentilucci, che invita i giovani del suo paese a farsi avanti: “per ogni settimana di impegno, oltre a contribuire significativamente al recupero ed alla manutenzione di spazi altrimenti abbandonati o in disuso, ricompenseremo questi ragazzi con dei buoni d’acquisto del valore di 50 euro da spendere nelle attività commerciali del nostro paese”. Un circuito virtuoso, dunque, che mette insieme amministrazione comunale, giovani responsabili e spesa intelligente. “È infatti un modo intelligente per incentivare il consumo nei negozi di prossimità di Pieve Torina, sostenendo le attività commerciali. Come si suol dire, due piccioni con una fava, anzi tre: impegno e responsabilità dei giovani, cura e manutenzione del paese e ricaduta positiva per il piccolo commercio”.
Chiaramente gli interventi saranno commisurati alle potenzialità di impegno dei giovani “ma il senso di questa iniziativa – prosegue Gentilucci - è nel provocare una riflessione nei ragazzi facendo capire loro l’importanza di vivere in un luogo che va curato e protetto, e non sfruttato e sporcato. Abbiamo già sofferto tantissimo di non curanza dopo il terremoto, ed invece abbiamo sempre più bisogno di far capire quanto ci teniamo al nostro paese ed al voler rimanere qui e ricostruire. Questa misura è un piccolo ma importante contributo che servirà a mettere un altro tassello, civile e responsabile, per realizzare la Pieve Torina del futuro”.
L’avviso è pubblico ed è consultabile sul sito del Comune. Per partecipare occorre compilare una semplice domanda, allegata all’avviso, da consegnare a mano entro il 10 agosto all’ufficio protocollo comunale o da inviare via mail a comune@comune.pievetorina.mc.it.
È iniziata con un weekend intenso la programmazione estiva di Pieve Torina. Dopo il taglio del nastro del nuovo percorso ciclopedonale, che si snoda dal centro cittadino alla frazione Fiume, attraversando un territorio ricco di natura e bellezze storico artistiche, e il successo di pubblico per il concerto de "La Macina" tra musica e tradizione popolare, il cartellone degli appuntamenti è ricchissimo e già domani, mercoledì 29 luglio, si prosegue con "Le avventure di Arlecchino", spettacolo dedicato ai più piccoli, fissato al Parco Rodari per le ore 21.
"Una serie di variegati appuntamenti caratterizzano la programmazione dell'estate 2020 - annuncia il Sindaco Alessandro Gentilucci - e come sempre abbiamo pensato ad una proposta trasversale per un pubblico che va dai più piccoli alle loro famiglie, senza dimenticare i giovani. Per loro abbiamo pensato al Drive In, un format che è assolutamente un classico, ma riproposto in chiave moderna è stato un successo in moltissime piazze, e sono certo che la nostra non sarà da meno. E poi c'è il pubblico adulto, appassionato di libri e cultura, al quale abbiamo riservato appuntamenti ad hoc, senza farci mancare l'intrattenimento leggero con la moda e un occhio che strizza al commercio con il ritorno della fiera dell'estate. Una proposta per i nostri concittadini, ma anche per i turisti che abbiamo invitato a Pieve Torina rilanciando proprio sull'offerta turistica. Infatti, il nuovo percorso ciclopedonale è senza dubbio il nostro fiore all'occhiello, frutto della collaborazione con la Contram S.p.a. che mette a disposizione anche bici a noleggio, e già nel primo weekend dell'inaugurazione è stato preso d'assalto da chi non vedeva l'ora di tornare ad ammirare gioielli come l'Eremo dei Santi o il mulino ad acqua".
Saltando poi al mese di agosto, spazio ai libri con l'arrivo, il 7, del regista, attore e scrittore Oberdan Cesanelli che presenterà i suoi "Lavori diversamente utili", un libro targato Zefiro Edizioni che si trasformerà in spettacolo teatrale grazie agli interventi delle attrici del " Cantiere Teatrale". Sabato 8 e domenica 9 agosto arriva invece un format inedito il "Drive In" presso l'area commerciale Le Piane. Seduti in auto, sotto le stelle a guardare due pellicole d'autore per due serate di cinema che saranno quasi un magico ritorno al passato. "Il grande gigante gentile", pellicola firmata da Steven Spielberg, nel primo appuntamento e "Made in Italy" per la regia di Luciano Ligabue nel secondo. Il teatro sarà ancora protagonista il 12 agosto, quando, sempre al parco Rodari dalle 21.15, andrà in scena "La commedia ridicolosa", curata da "Sperimentale Teatro A(STA)" e "La Macina". Non mancheranno la moda, la musica e lo spettacolo con una serata contenitore fissata per la vigilia di Ferragosto. Dalle 21.30, all'Area Commerciale Le Piane, arriverà "The Bus Show".
La programmazione non si esaurirà qui, perché il 17 agosto l'appuntamento sarà con una grande fiera dell'estate, dalle ore 8 alle 14, mentre il 18 tornerà protagonista il territorio con le sue bellezze grazie ad "Ascoltiamo la natura", una camminata naturalistica in compagnia di Nazareno Polini e la musica del "Doublereeds duo" al vecchio mulino ad acqua. Chiusura il 20 agosto con una nuova serata dedicata al pubblico dei bambini. A loro è dedicata una fiaba classica, "Il gatto con gli stivali".
Inaugurata ieri pomeriggio, alla presenza del presidente della Regione Luca Ceriscioli, del sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci, del presidente della Contram SpA Stefano Belardinelli, dell’assessore regionale alla cultura ed al turismo Moreno Pieroni e di tanti altri rappresentanti delle istituzioni e di varie associazioni, la pista ciclopedonale che da Pieve Torina conduce a Fiume, per uno sviluppo complessivo di circa 4 chilometri.
Il percorso si snoda attraverso la gola del torrente Sant’Angelo partendo dalla Rocca sino al vecchio mulino ad acqua. “Un tratto incredibilmente suggestivo, ricco di natura e di storia - sottolinea Gentilucci - dove si può davvero assaporare il valore di queste nostre terre che se soffrono la maledizione del terremoto conservano però una loro straordinaria bellezza”. È il luogo della biodiversità, racchiuso tra il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e la riserva naturale montagna di Torricchio, è lo spazio del respiro della natura, che qui si esprime ai suoi massimi livelli regalando esperienze indimenticabili come l’incontro con l’aquila o con il cervo, è l’atmosfera magica dell’Eremo dei Santi che, secondo la leggenda, vide il cammino di Pietro e Paolo ed anche il passaggio di San Michele Arcangelo.
Tutto questo si potrà osservare semplicemente con qualche pedalata, immersi tra le fresche fronde del bosco, sia che si porti la propria bici, sia che si voglia prenotarle ed affittarle in loco, a Pieve Torina. “In realtà i circuiti ciclopedonali che si dipanano dal nostro centro storico – prosegue Gentilucci - sono 5, quindi vi è una ampia varietà di opportunità da poter cogliere per chi voglia cimentarsi nella loro scoperta. L’accordo con Contram SpA ci consente di poter offrire un servizio in più, e quindi noleggiare una bicicletta sarà semplicissimo. Il fatto poi che il percorso abbia un dislivello molto basso lo rende fruibile a tutti”.
All’inaugurazione era presente anche il governatore Ceriscioli che ha sottolineato l’impegno della regione verso le aree dell’entroterra per sostenerle nel processo di ricostruzione anche con interventi volti all’incentivazione del turismo. Le risorse per la pista ciclopedonale sono state infatti assegnate dalla regione e gestite dall’Unione Montana per un totale di circa 300.000 euro, fondi che hanno previsto ovviamente interventi per la manutenzione idraulico forestale e la valorizzazione storico culturale ambientale. “È stata una intuizione di mio padre Luigi che per primo si è mosso per poter trovare le risorse finanziarie per realizzare quest’opera, ed a lui, idealmente, dedico questa ciclabile” ha dichiarato il sindaco, visibilmente commosso dopo la benedizione che il vescovo di Camerino, Francesco Massara, ha impartito prima del taglio del nastro. Presenti anche molti cittadini di Pieve Torina e persone intervenute per assaporare la bellezza di un percorso che, davvero, merita di essere conosciuto perché è un altro piccolo esempio della straordinaria bellezza delle Marche. “Un angolo di paradiso, a metà tra Marche ed Umbria, una sorta di porta d’accesso collegata al vicino Parco Nazionale, che può rappresentare – conclude Gentilucci - un volano, dal punto di vista turistico, per lo sviluppo del nostro paese e dell’intero territorio”.
È stato ribattezzato il percorso delle acque e si tratta di un nuovo tratto di pista ciclabile che va ad ampliare la già ricca offerta dedicata agli appassionati delle due ruote nel territorio di Pieve Torina. Il prossimo sabato, 25 luglio, il percorso che si snoda da Pieve Torina fino alla località Fiume lungo il torrente Sant’Angelo, per un totale di 4 km, sarà inaugurato ufficialmente e diventerà fruibile per tutti. "Il nostro Comune - ha dichiarato il sindaco Alessandro Gentilucci - porta a compimento un progetto immaginato ed avviato anni fa, quando ad indossare la fascia di primo cittadino era mio padre Luigi. Allora era un sogno, la cui realizzazione è stata resa più complicata a seguito del sisma del 2016, ma oggi diventa realtà. Con grande orgoglio, mettiamo a disposizione di tutti un'opera che apre Pieve Torina alle infinite opportunità di un turismo lento, sostenibile e assolutamente green, volano di sviluppo per l'intero territorio dei Sibillini. E la dedico a mio padre, che per primo ha avuto questa intuizione”. Grazie ad un accordo tra il Comune e la società trasporti Contram SpA verrà installata una rastrelliera con alcune bici a noleggio che saranno messe a disposizione degli utenti. Da qui, cinque sono i possibili itinerari da scegliere, ma il percorso che conduce alla frazione Fiume rappresenta indubbiamente un'esperienza di immersione totale nella natura, percorrendo un tratto sterrato di facile fruizione. Lungo i 4 chilometri di pista ciclabile si scoprirà un ambiente ricco di fascino, storia e luoghi suggestivi, come il ponte romano, deviazione dell'antica via Flaminia, l'Eremo dei Santi, costruito nel XII secolo intorno ad una grotta usata per riti pagani fin dall'epoca preromana, luogo di grande spiritualità intorno al quale ruotano numerose leggende, o ancora il vecchio mulino ad acqua a cavallo del torrente Sant'Angelo. Non mancheranno poi sorprendenti incontri con gli animali che popolano i boschi ombrosi che il percorso attraversa e si potrà camminare o pedalare ascoltando il fluire armonioso delle acque.
"Agli amanti della bicicletta ed agli appassionati di trekking Pieve Torina offre un'opportunità in più. Se è vero che la montagna rappresenta la meta privilegiata per le vacanze di questo periodo post Covid - sottolinea Gentilucci - scegliendo di scoprire questo territorio si potrà godere di mille e più opportunità. Il contatto diretto con la natura, l'esperienza della biodiversità che caratterizza il Parco e l’intero territorio dei Sibillini, la possibilità di praticare attività sportiva in un luogo ideale sotto tanti punti di vista”. Alla cerimonia presenzierà anche il presidente della regione Marche, Luca Ceriscioli, “per dare il segno - conclude Gentilucci - di un impegno concreto verso la montagna che deve rimanere sempre acceso e che può trovare nella leva turistica una chiave per il rilancio del territorio. Plaudo alla Contram SpA per averci supportato in questa iniziativa, e mi auguro che sabato prossimo saremo in tanti, nel rispetto delle normative anticovid, a voler sperimentare questa nuova pista ciclopedonale”.
Una carriera lunga quarant'anni e 17 album all'attivo, ma soprattutto la realizzazione di un volume dal titolo "Cultura Popolare Marchigiana", che rappresenta la più ampia ed organica raccolta di canti e tradizioni popolari della nostra regione. Sono questi i segni distintivi de "La Macina", noto gruppo di canto popolare e ricerca sul tema, che aprirà il calendario degli appuntamenti estivi a Pieve Torina. Il concerto, fissato per la prossima domenica, 26 luglio, si terrà al Parco Rodari a partire dalle 21.15 e si colloca tra le iniziative legate a "Marche inVita, spettacoli dal vivo per la rinascita dal sisma". "
Non abbiamo voluto rinunciare ad una stagione estiva caratterizzata soprattutto da appuntamenti dal grande valore culturale - annuncia il sindaco Alessandro Gentilucci - e nel pieno rispetto delle normative vigenti, il Comune di Pieve Torina tornerà ad offrire momenti di svago e non soltanto".Dal 1968 ad oggi, Gastone Pietrucci, voce e leader della formazione, è riuscito ad attingere linfa dalle radici profonde della nostra cultura musicale popolare, dando vita ad collettivo di indagine etnomusicologica che, con rigore e passione, ricerca, esegue con grande espressività e divulga. "Vogliamo celebrare il ritorno a momenti di condivisione sociale con un concerto incentrato sulla riscoperta dei valori comuni, quegli stessi valori e quelle stesse tradizioni che a distanza forzata, a causa dell'emergenza sanitaria legata al Coronavirus, ci hanno tenuti uniti. Dal sisma del 2016 alla pandemia, dure prove da sostenere anche per la nostra cittadina. Nonostante tutto siamo stati e continueremo ad essere tenaci e perseveranti, ma soprattutto domenica torneremo al Parco Rodari per questo grande appuntamento in musica". Sul palco ci saranno Gastone Pietrucci, la voce, Marco Gigli, chitarra, Roberto Picchio, fisarmonica, Riccardo Andrenacci, batteria e poercussioni, Marco Tarantelli, contrabbasso, e Giorgio Cellinese a coordinare.
L'incidente si è verificato questa mattina, poco prima delle 7, a Pieve Torina in località Casavecchia.
Per cause in corso di accertamento, un uomo - in sella alla moto - viaggiava lungo la Valnerina, quando all'improvviso ha attraversato una pecora. Il centauro non è riuscito ad evitarla, finendo lui stesso a terra così come l'animale.
Sul posto sono giunti i mezzi di soccorso del 118. L'uomo è stato trasferito all'ospedale di Camerino, ma le sue condizioni non sono gravi. La pecora invece è deceduta sul colpo. Sul luogo dell'incidente anche i carabinieri.
Sulla vicenda della bocciatura del pacchetto sisma da parte della commissione bilancio della Camera interviene con una nota il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci: “È incomprensibile il comportamento adottato dalle forze di maggioranza in commissione bilancio della Camera: bocciare le misure del pacchetto sisma volute per semplificare il percorso ricostruzione, già discusse ed affrontate con sindaci, ministeri competenti, associazioni di cittadini, professionisti e concordate con il commissario straordinario Legnini, è uno schiaffo al buon senso ed evidenzia il mancato riconoscimento di un impegno che vede sindaci e comunità locali nel tentativo di resistere ai danni enormi che il sisma del 2016 ha causato al nostro territorio.
Ma questa resistenza è al limite. Deve essere aiutata e sostenuta dallo Stato in modo tangibile, e stupisce che rimanga inascoltata persino la richiesta del commissario straordinario Legnini. È il segno di una mancata sensibilità ed attenzione verso chi lotta per restituire dignità alla propria terra, un duro colpo al commissario che si è prodigato con competenza e dedizione ed ai sindaci tutti come rappresentanti di quei cittadini dell’area montana che, oramai è chiaro, sono considerati di serie c. Se perdurerà questo stato di cose sono pronto, e come me credo anche altri sindaci, al gesto estremo di restituire la fascia tricolore”.
“È del tutto evidente, dalle argomentazioni e dal modo di scrivere il comunicato stampa firmato dai sindaci di Castelsantangelo, Valfornace e Monte Cavallo, con una sequela di punti esclamativi tendenti a rafforzare le proprie opinioni, quanto si sia lontani da quello spirito di condivisione che ha animato la costituzione dell’Unione Montana nel dicembre del 2014 e che dovrebbe essere l’anima di ogni organismo associativo, soprattutto se a base volontaria”. Esordisce così il presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, nonché sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, in risposta ai suoi colleghi (leggi qui).
Tutto nasce dalla presunta mancanza di volontà nell'integrare i comuni di Castelsantangelo sul Nera, Valfornace e Monte Cavallo all'interno dell'ente.
Il sindaco Gentilucci articola la sua risposta in quattro punti. Il primo riguarda l'iter che portò la costituzione dell'Unione Montana: "Quei signori - osserva Gentilucci riferendosi a Cecoli, Falcucci e Citracca - hanno deciso all’epoca di non aderire alla costituzione del nuovo organismo che avrebbe sostituito la comunità montana, minando la possibilità anche per gli altri comuni di poterlo ottenere. Fanno bene a ricordare l’intervento in extremis della Regione che consentì una modifica della legge per far sì che la costituzione dell’Unione Montana si potesse ottenere comunque, non più in base al numero dei comuni aderenti ma della popolazione residente. Non solo: quei signori si guardarono bene dal portare nei loro consigli comunali la proposta di adesione arrogando a sé il diritto di decidere in modo autoreferenziale, e decisero per il no, nonostante i tentativi reiterati di farli tornare sui propri passi;
"L’adesione all’Unione Montana presuppone una condivisione delle politiche di gestione del territorio - aggiunge Gentilucci -: faccio un solo esempio, quello strategico delle risorse idriche. Siamo d’accordo nel voler mantenere nel nostro territorio questo servizio? Ci risulta che Castelsantangelo e Valfornace abbiano fatto scelte diverse, affidandolo ad una società di Tolentino".
All'accusa di omissione di atti d'ufficio, il sindaco di Pieve Torina risponde in modo perentorio: "Faccio presente che i verbali del consiglio dell’Unione Montana, e nello specifico quello del 24 giugno 2019, sono pubblici e, dunque, facilmente consultabili nell’Albo pretorio dell’ente; non solo, il tanto vituperato statuto dell’Unione è stato a suo tempo inviato alla Regione che non ha mosso alcun rilievo, e quindi neanche sulle modalità di elezione delle cariche rappresentative".
"In merito alle ingenerose accuse promosse nei confronti del sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia, è evidente che non ci appartiene una visione miope del territorio, per cui è nostro interesse, come Unione, cercare di non sovrapporre i servizi con altre, nel caso specifico quelli di riscossione dei tributi e quello della centrale unica di committenza - sottolinea Gentilucci -. Era costume della vecchia politica sovrapporre i vari servizi, creando tanti piccoli uffici in ogni ente. Noi, invece, ci poniamo oggi nell'ottica di costituire un unico territorio montano con le unioni limitrofe, dividendo quegli stessi servizi ed evitando sperperi di denaro pubblico. Segnalo inoltre che il comune di Fiastra ha messo a disposizione dell’Unione Montana Marca di Camerino, gratuitamente, un suo dipendente, proprio per rinforzarne la pianta organica e, dunque, implementarne anche i servizi. Servizi che, voglio ricordare, l’Unione ha mantenuto nel tempo ed ha sempre erogato a tutti i cittadini del territorio, compresi quelli dei comuni che non hanno aderito.
"Rinnovo l’invito a moderare i toni e a rientrare in una dialettica politica, seppur accesa e battagliera, però sana e rispettosa, e non a buttarla in caciara come invece sembra essere lo stile dei succitati signori che ammantano di moralismo spicciolo il loro astioso risentimento . conclude Gentilucci -. Non mi sono mai sottratto ad alcun confronto, non è nel mio stile. Quindi, sì a discutere dell’ingresso di nuovi comuni nell’Unione ma alle condizioni stabilite dallo statuto vigente. Per questo, come il buon padre di famiglia disposto a riaccogliere il figliol prodigo. Scriverò personalmente ai sindaci nei prossimi giorni per invitarli ad un incontro chiarificatore. Lì vedremo quali saranno le reali volontà di entrare in un consesso che presuppone, necessariamente, l’adesione ad una comune visione politica e strategica per il territorio montano”.
È il sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia, componente del consiglio dell’Unione Montana ed ex presidente della Comunità Montana Marca di Camerino, ad intervenire per primo sulla questione sollevata dai sindaci di Castelsantangelo, Monte Cavallo e Valfornace in merito al lamentato non accoglimento della loro richiesta di adesione all'Unione Montana Marca di Camerino.
“Stupisce che ad eleggersi a paladini della democrazia rappresentativa siano personaggi che - dice Scaficchia -, all’epoca del passaggio dalla Comunità Montana all’Unione, non portarono in discussione nei loro consigli comunali l’eventuale adesione al nuovo organismo, comportandosi come podestà e mettendo in serio pericolo la sua stessa costituzione. Ricordo infatti che dei 13 Comuni appartenenti alla Comunità Montana soltanto sei decisero, nel dicembre del 2014, di fondare l’Unione Montana. Certo, su base volontaria, e condividendo pertanto i principi di una governance condivisa del territorio".
"Furono reiterati i tentativi di convincere gli altri comuni - prosegue Scaficchia -, e quindi anche le realtà di Castelsantangelo, Monte Cavallo e Valfornace ed i rispettivi sindaci che, tra l’altro, oggi sono gli stessi di allora, ad entrare nell’Unione Montana, ma ci fu un netto rifiuto. Ora riscoprono il valore della condivisione, ma lo fanno in modo sgarbato e strumentale, sia sul piano istituzionale che personale, ed è un comportamento inaccettabile dal mio punto di vista”.
Sulla stessa linea il presidente dell’Unione, Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina, il quale denuncia “uno scenario più ampio di quel che appare, con qualcuno che tenta di muovere i fili a livello regionale per minare l’autonomia di una istituzione, qual è l’Unione Montana, che si basa sull’adesione volontaria dei comuni, immaginando nuovi strumenti normativi che possano intaccare il principio di autonomia dell’Unione stessa. Sono certo che i soggetti chiamati in causa dai tre sindaci, ossia il governatore Ceriscioli e l’assessore regionale Sciapichetti, non si faranno coinvolgere in questa diatriba artatamente creata per mascherare un cinico attacco politico ad una parte, quella rappresentata dai Comuni che hanno dimostrato di avere un gradimento maggioritario in diverse sedi istituzionali, come dimostrato, da ultimo, nella scelta della presidenza dell’Ambito Territoriale Sociale".
"Questi comuni hanno costituito negli anni una rete di servizi, condividendo una visione del territorio, a cominciare dalla gestione delle acque e del sociale, cosa che invece i comuni dissenzienti non hanno fatto, ed ora questi rivendicano con arroganza e supponenza un posto che prima hanno rifiutato - aggiunge Gentilucci -. Nel frattempo, abbiamo lavorato per efficientare l’Unione Montana riducendo le spese per il personale di oltre il 50%, e contenendo più in generale tutte le spese".
"Quando si chiede di entrare in un contesto già costituito in cui vigono delle regole - conclude Gentilucci - lo si deve fare accettando quelle regole e non presentandosi con l’intenzione di sovvertirle perché significa non tener conto in alcun modo del lavoro sin qui svolto da chi li ha preceduti. Pertanto, pur rimanendo la disponibilità a valutare le richieste di adesione di nuovi comuni all’Unione Montana, rivendichiamo, noi che ci siamo rimboccati le maniche sin dall’inizio per dare un futuro a questo organismo, di non essere trattati a pesci in faccia. Un po’ più di umiltà consiglio a questi signori, e rinnovo l’invito, come già comunicato nel giugno dello scorso anno, ad aprire con loro un tavolo di confronto politico chiarificatore, per discutere di programmi e di proposte, non per modificare uno statuto democraticamente discusso e votato come invece loro hanno espressamente richiesto”.
Anche il sindaco di Serravalle del Chienti, Emiliano Nardi, anch’egli componente del consiglio dell’Unione, rivendica il ruolo determinante di questa nella gestione del territorio, “ed è per tale motivo che non vogliamo chiudere le porte a nuove richieste di adesione, basta però bussare con rispetto e condividere invece che dividere. Questo è lo spirito che è alla base dell’Unione e che tutti devono accettare”.
2Noi siamo a disposizione – chiosa Nardi – ma, ripeto, deve esserci prima di tutto il rispetto di chi fino a qui si è fatto carico della gestione del territorio assumendosi oneri e responsabilità”.
Si è tenuto ieri sera, nel salone Rubner di Pieve Torina, un importante incontro tra tecnici e referenti dell’Ufficio Speciale Ricostruzione della Regione Marche per ragionare insieme sulle opportunità concesse dall’ordinanza n° 100 disposta dal commissario straordinario per il sisma, Giovanni Legnini, in merito alle nuove procedure di semplificazione per la ricostruzione post sisma. L’incontro fa seguito a quello tenutosi nei giorni scorsi proprio con Legnini quando questi ha fatto visita al comune di Pieve Torina e si è intrattenuto con il sindaco ed i tecnici comunali per fare il punto sullo stato dei lavori di ricostruzione nel paese, rallegrandosi per gli ottimi risultati centrati dall’amministrazione guidata da Alessandro Gentilucci.
“Abbiamo fortemente voluto questo incontro con l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione - rimarca il sindaco Gentilucci - per chiarire alcuni passaggi di questa ordinanza, sia per i nostri tecnici comunali che per i tecnici che stanno lavorando alle strutture private. Dubbi, perplessità, incertezze dovute al fatto che il minor tempo per l’accettazione o il rigetto di un procedimento da parte dell’USR presuppone il ricorso all’autocertificazione, quindi con una assunzione di responsabilità forte da parte di chi presenta le domande. Vorremmo evitare di commettere errori che possano inficiare l’importante lavoro che tutti noi stiamo portando avanti, sia sul piano pubblico che su quello privato. E su questo abbiamo avuto ampie rassicurazioni perché saranno molti gli strumenti che i tecnici avranno a disposizione per interfacciarsi con gli organismi preposti al rilascio delle autorizzazioni”. L’USR, che era rappresentata dal suo direttore, l’ingegnere Cesare Spuri, sta infatti approntando un front office dove i tecnici potranno sottoporre direttamente quesiti e dubbi prima di presentare i progetti. “Mi sembra un atteggiamento collaborativo e responsabile che tiene conto delle esigenze di accelerazione e snellimento delle pratiche ma, altresì, contempera la necessaria tutela di chi opera in uno stato di mobilità normativa permanente e ha bisogno di certezze”. All’incontro erano presenti anche i sindaci di Visso e Fiastra, Gian Luigi Spiganti e Sauro Scaficchia, ed il vicesindaco di Serravalle, Gabriele Santamarianova, a rimarcare l’importanza della riunione.
L'incidente si è verificato lungo la strada statale 209 "Valnerina" che da Visso conduce a Pieve Torina nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 14:00.
Ancora da chiarire l'esatta dinamica dell'incidente, ma stando ad una prima ricostruzione un motociclista di 17 anni sarebbe caduto rovinosamente a terra dopo aver perso il controllo della sua moto in un curva.
Immediato l'arrivo sul posto degli operatori sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure del caso al ragazzo e giudicando lievi le lesioni riportate a seguito dell'impatto con l'asfalto, hanno disposto il trasferimento del centauro in ambulanza al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Camerino.
Nel sinistro non risultano coinvolti altri mezzi.
“Ci sono tutte le condizioni per partire. E il comune di Pieve Torina rappresenta un modello in questo senso, per come ha saputo utilizzare tutti gli strumenti urbanistici possibili, ordinari e non, per poter avviare una ricostruzione post sisma razionale ed efficace. Un lavoro che dobbiamo annoverare come buona pratica, come esempio”. Questo il commento del commissario straordinario per la ricostruzione, Giovanni Legnini, in visita ieri a Pieve Torina per una verifica in loco della situazione. Insieme al sindaco, Alessandro Gentilucci, al vescovo di Camerino, monsignor Francesco Massara, al responsabile dell’Ufficio speciale per la ricostruzione Marche, Cesare Spuri, e ad alcuni consiglieri comunali, Legnini ha percorso le strade di Pieve Torina soffermandosi sulle costruzioni realizzate e sulle aree dove i cantieri sono aperti e dove dovrebbero invece partire nuovi lavori di ricostruzione.
Il sindaco ha evidenziato le criticità ancora in essere che riguardano soprattutto le opere pubbliche per le quali i tempi di attesa continuano ad essere esageratamente lunghi. “Serve una inversione di tendenza: noi – sottolinea Gentilucci – abbiamo investito da subito sui servizi essenziali per ricreare il tessuto connettivo della comunità: scuole, asilo, ambulatorio, centro commerciale. Abbiamo avviato una stazione unica appaltante comunale per accelerare le procedure, però possiamo arrivare sino ad un certo punto, poi occorre che lo Stato faccia la sua parte altrimenti rischiamo di impantanarci, e non possiamo assolutamente permettercelo. La casa di riposo per gli anziani, il recupero della vecchia scuola media, rappresentano delle priorità, così come il piano per il dissesto idrogeologico che attualmente non è finanziato e la possibilità di ampliare il personale del comune per meglio seguire i vari processi della ricostruzione”.
Legnini si è detto d’accordo, con l’impegno di snellire ed accelerare ulteriormente le procedure amministrative e trovare tutti i meccanismi che possano agevolare la ricostruzione a Pieve Torina e non solo.
“Ci fa piacere che il commissario straordinario abbia apprezzato il nostro lavoro - conclude Gentilucci – e non possiamo che dirci soddisfatti perché dimostra come l’impegno profuso sin qui stia dando frutti. Di certo le rassicurazioni che oggi abbiamo avuto ci confortano e ci stimolano a proseguire su questa strada forti delle buone relazioni strutturate con l’Ufficio speciale per la ricostruzione e con il commissario straordinario”.
Il presidente del Consorzio Arcale Giorgio Gervasi si recherà, nella mattinata odierna, presso la sede della Cgil Macerata per corrispondere i circa 120 mila euro che spettano a 17 lavoratori della Gesti One. Si tratta della somma prevista da una vertenza vinta dagli operai e riguardante le spettanze dovute a seguito dei lavori compiuti nei cantieri delle soluzioni abitative d'emergenza (SAE) dopo il terremoto.
“Abbiamo chiuso un contenzioso con il sindacato in cui Arcale era, in tutta sincerità, più spettatore che protagonista - afferma Gervasi -. Il senso di responsabilità è da sempre nel nostro DNA e non abbiamo inteso venir meno in questa occasione. Erano in gioco gli stipendi, cioè i mezzi di sostentamento di 17 lavoratori e delle loro famiglie. Stipendi che dovevano essere pagati dalla società subappaltante, come da contratto, ma di cui Arcale si è voluta far carico, considerando anche le accresciute difficoltà legate all’emergenza Covid".
"Voglio credere che la conclusione di questa vicenda rasserenerà il clima e soprattutto riporterà serenità nei rapporti con le rappresentanze sindacali - aggiunge Gervasi -. È importante per tutti, per i lavoratori soprattutto, poter contare su un clima di collaborazione e di coesione perché è interesse generale unire gli sforzi per affrontare le sfide nuove e complicate poste dall’emergenza virale”.
Alla firma dell’accordo era presente, in rappresentanza della Regione Marche, il dott. David Piccinini.
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli è intervenuto oggi pomeriggio a Pieve Torina, per l’inaugurazione del recupero strutturale - a seguito del sisma del 2016 - di quattro nuovi appartamenti, in località Vari.
Erano presenti il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, il presidente Parco dei Sibillini, Andrea Spaterna, il presidente della provincia di Macerata, Antonio Pettinari.
“La bella notizia nella bella notizia – ha sottolineato il presidente Ceriscioli - è che in questo stabile che oggi si restituisce al suo uso, abiteranno, con le loro famiglie, tre bambini nati dopo il sisma. E’ il segno più bello per il futuro. Perché si continua a lavorare e a gestire la cosa pubblica per dare un futuro alla propria terra, per mantenerne i valori. Servono i bambini, servono le persone con il loro lavoro e la determinazione, serve la propria identità per guardare in prospettiva".
"In questi anni abbiamo raccontato le Marche nella loro dimensione turistica e lo scorso anno abbiamo avuto, proprio nelle aree del cratere, risultati esaltanti - afferma Ceriscioli -. Anche adesso i segnali sono buoni perché le persone si affidano a queste zone dopo essere stati in ansia per l’emergenza sanitaria. Insomma, questo intervento può essere un simbolo di rinascita, un esempio di come potrebbe ripartire un territorio, ma occorre moltiplicare lo sforzo per 10".
Il presidente Pettinari ha rimarcato la necessità di mantenere i servizi nelle aree montane, a cominciare dalla scuola e dalla viabilità: “è soltanto così che si può garantire un futuro ed una prospettiva di sviluppo a questi territori”.
Il presidente del Parco, Spaterna, ha evidenziato come questo organismo voglia porsi nell’ottica di supportare la ripartenza socioeconomica dell’intera area dei Sibillini ponendosi come interlocutore propositivo e collaborativo delle amministrazioni locali.
Infine il saluto ai nuovi inquilini, alle famiglie che andranno ad abitare questi spazi, anziani e giovani coppie con figli: “amministriamo il territorio pensando alle nuove generazioni, cercando di creare tutte le opportunità possibili perché le persone scelgano di rimanere qui” chiosa Gentilucci. “È un altro passo, importante, per far sì che la nostra comunità si mantenga, ed anzi cresca, nonostante le avversità che abbiamo dovuto affrontare. Ce la stiamo mettendo tutta, ed i risultati si vedono. È la gioia di queste famiglie, che oggi sono qui con noi, a trasmetterci l’energia per proseguire il nostro lavoro di amministratori”.
L’edificio ricostruito prevede 4 unità immobiliari che fanno parte di una serie di 49 interventi di recupero del patrimonio edilizio pubblico danneggiato dal sisma del 2016, e finanziati con circa 20 milioni di euro attraverso un’ordinanza del giugno 2017.
In particolare, per il Comune di Pieve Torina, sono stati programmati 4 interventi per un importo complessivo di 1 milione e 500 mila euro.
Andrea Innocenzi, vice questore di Macerata, con importanti incarichi alle spalle in tutta Italia, è venuto a salutare personalmente la comunità di Pieve Torina in vista del suo congedo dal servizio per pensionamento.
Tra le altre cose Innocenzi, in qualità di primo dirigente della Polizia di Stato di Macerata, si è distinto per il coordinamento di tutte le forze di Polizia impegnate nei servizi di ordine e soccorso pubblico nella provincia durante l’emergenza del sisma 2016.
“Ho avuto modo in più occasioni di apprezzare le qualità professionali ed umane del dr. Innocenzi” sottolinea il sindaco, Alessandro Gentilucci, che ha accolto il vice questore nei prefabbricati dove è attualmente ospitato il comune di Pieve Torina. “A lui va il ringraziamento mio personale e di tutta la comunità di Pieve Torina per l’impegno che ha profuso in questi anni nel nostro territorio. È grazie a uomini delle istituzioni come Innocenzi che possiamo capire cosa significhi servire lo Stato. Dal loro esempio possiamo soltanto trarre giovamento”.
Domani, alle ore 15.30, un nuovo importante appuntamento a Pieve Torina, nella frazione di Vari: la cerimonia per l’inaugurazione del recupero strutturale di quattro appartamenti di proprietà comunale che saranno destinati ad altrettante famiglie che attualmente vivono in situazioni di autonoma sistemazione, a causa del sisma del 2016. “Passo dopo passo si va ricostituendo il tessuto sociale della comunità di Pieve Torina” sottolinea il sindaco Alessandro Gentilucci. “In più, in questi nuclei familiari vi sono anche dei bambini, e questo è importante perché ci consente di progettare un futuro per il paese, a cominciare dal mantenimento dei presidi scolastici, che rappresentano una necessità se si vuol immaginare una comunità salda e coesa che intende proseguire in un percorso non solo di resilienza ma, soprattutto, di sviluppo”. L’intervento si aggiunge a quelli già realizzati, sempre a Pieve Torina, nei mesi scorsi, e che hanno portato altre famiglie a recuperare uno spazio di vita “normale”. E normalità è la parola chiave che il sindaco invoca: “inseguiamo la normalità, che vuol dire una abitazione dignitosa, servizi pubblici efficaci, un tessuto sociale che si ricompone. Normalità, dopo le terribili esperienze del terremoto e dell’emergenza innescata dall’epidemia di Covid19, con la consapevolezza che i piccoli centri come il nostro potrebbero conoscere nuove opportunità di sviluppo, e noi dovremo essere pronti a coglierle”.
Alla cerimonia sono stati invitati il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, il commissario straordinario per la ricostruzione, Giovanni Legnini, il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, il presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Andrea Spaterna. “È importante la presenza di queste autorità perché conferma che l’attenzione delle istituzioni verso le aree terremotate non deve assolutamente diminuire. Il mio impegno come primo cittadino” conclude Gentilucci “è stato, è e sarà quello di proseguire in questa azione di sensibilizzazione continua verso le istituzioni centrali e regionali per cercare di accorciare i tempi del ritorno alla normalità. E questi quattro appartamenti che domani restituiamo alla collettività vanno in questa direzione”.
Scontro tra un'auto e una moto, la due ruote prende fuoco dopo lo schianto: il bilancio è di due feriti.
L'incidente è avvenuto, intorno, alle 17:40 del pomeriggio odierno, lungo la Valnerina nel territorio comunale di Pieve Torina.
Per cause in corso di accertamento, prima della galleria una moto e una vettura si sono scontrate. Il motociclo, dopo l'impatto, ha incominciato a far fumo e ne è scaturito un principio d'incendio. Sul posto sono accorsi immediatamente i mezzi di soccorso del 118 e i Vigili del Fuoco.
I pompieri hanno subito spento le fiamme. Il bilancio finale è di due feriti, l'uomo e la donna che erano in sella alla due ruote. Le loro condizioni non sono gravi, sono stati traferiti all'ospedale di Macerata. Per i rilevi del caso, sul posto anche i carabinieri della Compagnia di Camerino.
“Contagi zero e test sierologici a disposizione per tutta la cittadinanza”, questo il messaggio rassicurante che lancia il sindaco del Comune di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, dopo la fase acuta della pandemia da coronavirus che ha investito tutto il mondo e che ancora sta mietendo vittime. “È stata una operazione di contenimento certosina e puntuale quella che abbiamo messo in campo in queste settimane” sottolinea Gentilucci. “Era fondamentale assicurare alla comunità, già ampiamente provata dal sisma, la sua tenuta sociale, senza allarmismi e paure.
Tutta la macchina comunale, la protezione civile, il medico di base, hanno dato il massimo perché si raggiungesse questo obiettivo. L’importante è continuare a mantenere alta l’attenzione, lavorare perché il senso di sicurezza sia percepito come un valore per tutti: nonostante le cautele può capitare, purtroppo, di ammalarsi, ma bisogna ricordare che questa malattia non è una colpa, è una triste evenienza che va controllata, curata ed affrontata con senso di responsabilità da parte di ognuno di noi. Anche perché la vita va avanti, ed è necessario recuperare un senso di normalità. Non ci siamo mai fermati, al di là del blocco delle attività previsto dal lockdown - continua Gentilucci - e proprio nelle prossime settimane inaugureremo altri 4 appartamenti di proprietà comunale da destinare ad altrettante famiglie, un segno di speranza e fiducia nel futuro del nostro paese”.
Tutto questo però mantenendo una efficace struttura di monitoraggio del covid- 19 perché “ad oggi, siamo in grado di testare tutta la nostra popolazione. Ricordo che - conclude il sindaco - siamo stati tra i primi a dotarci, a livello regionale, di questi strumenti per la verifica del contagio, proprio per articolare al meglio una difesa ed un contenimento dell’epidemia”.
“Giuliano De Minicis è stato un amico inatteso, e forse, per questo, ancor più caro. La notizia della sua dipartita mi addolora, e addolora la comunità intera di Pieve Torina, perché quando se ne va un uomo buono, tutti perdono qualcosa. E noi, che abitiamo queste terre martoriate, lo sappiamo bene. Sappiamo bene quanto Giuliano fosse generoso, disponibile, altruista. È a lui ed al gruppo di Succisa Virescit che dobbiamo la ricostruzione della scuola, è a quel gruppo di persone buone e generose che abbiamo affidato la speranza di ripartenza trovando mani tese, sorrisi, risorse finanziarie.
Quando ho saputo della sua morte ho ripercorso le strade che ci hanno portato ad incrociarci, tra novembre e dicembre del 2016, quando il terremoto stava ancora imperversando e noi eravamo, letteralmente, a terra. Trovammo subito un’intesa, che è proseguita negli anni, e che ha portato sollievo e fiducia tra la gente di Pieve Torina, che ha potuto toccare con mano il significato vero e profondo della generosità: mettersi a disposizione di chi vive una situazione di difficoltà con atti concreti come, appunto, il contributo alla ricostruzione della scuola, importantissima per la rigenerazione del tessuto sociale del nostro paese.
Di amici in questi anni ne abbiamo incontrati tanti, per fortuna, e tra questi spiccano le figure di Giuliano e di Sandro Paradisi, altra colonna portante della fondazione Succisa Virescit, anche lui recentemente scomparso. Di certo Giuliano e Sandro lasceranno un segno tra le persone che li hanno conosciuti. Di certo noi di Pieve Torina non li dimenticheremo.”