Se n'è andato a 55 anni, Gino Giuliani, caposquadra del centro recapito di Montegranaro, che risiedeva da molti anni a Monte San Giusto.Il decesso, questa notte, è avvenuto nella clinica Villa Pini di Civitanova Marche, dove il 55enne era ricoverato a seguito dell'aggravarsi del suo quadro clinico. Giuliani era affetto da un male terribile da neppure un paio d'anni, che non li ha lasciato scampo e lo ha sottratto all'affetto della moglie e dei due figli maschi poco più che adolescenti.Originario di Smerillo, si era trasferito da anni a Monte San Giusto dopo essersi sposato. Era molto conosciuto a Montegranaro dove, per anni, ha svolto il lavoro di postino. Successivamente la promozione a caposquadra del Centro recapito postale di Montegranaro, che serve tantissimi comuni a cavallo delle province di Fermo e Macerata. Appassionato pescatore non perdeva occasione per trascorrere le domeniche con gli amici.I funerali si svolgeranno questo pomeriggio alle 17 nella chiesa Collegiata di Monte San Giusto.
Tragedia nella notte. Un giovane di 22 anni di Montegranaro, Michael Bisconti ha perso la vita in un drammatico incidente stradale verificatosi poco dopo la mezzanotte lungo la provinciale 485 a Montecosaro Scalo, in prossimità del distributore ENI. Il ragazzo che viaggiava in sella ad una motocicletta assieme ad un amico, un minorenne di Monte san Giusto, si è scontrato con un'automobile. L'impatto con la vettura è stato terribile, tanto che il corpo del 22enne è stato sbalzato all'interno di una recinzione. Inutili si sono rivelati i tentativi di soccorso prestati dai sanitari.Gravi le condizioni del passeggero che viaggiava insieme a lui, un minorenne di Monte San Giusto, che è stato trasportato all'ospedale di Torrette. Sul posto si sono recati immediatamente il 118, la Polizia Stradale ed i Vigili del Fuoco per i primi soccorsi ed i rilievi del caso.Le cause dell'incidente sono in corso di accertamento da parte della Procura di Macerata.
Un giovane di 22 anni di Montegranaro, M. B. ha perso la vita in un drammatico incidente stradale verificatosi poco dopo la mezzanotte di stanotte lungo la provinciale 485, in prossimità del distributore ENI. Il ragazzo che viaggiava in sella ad una motocicletta assieme ad un amico, un minorenne di Monte san Giusto, si è scontrato con un automobile. L'impatto con la vettura è stato terribile, tanto che il corpo del 22enne è stato sbalzato all'interno di una recinzione. Inutili si sono rivelati i tentativi di soccorso prestati dai sanitari.Gravi le condizioni del passeggero che viaggiava insieme a lui, un minorenne di Monte san Giusto, che è stato trasportato all'ospedale di Torrette. Sul posto si sono recati immediatamente il 118, la Polizia Stradale ed i Vigili del Fuoco per i primi soccorsi ed i rilievi del caso.Le cause dell'incidente sono in corso di accertamento da parte della Procura di Macerata.
"In una località balneare dove il Sindaco è anche responsabile dell’igiene e della sanità pubblica servirebbe una maggiore attenzione e incisività verso i temi dell’inquinamento e, invece, su quello acustico sono ormai 4 anni che in città possono girare indisturbati i motorini con marmitta super modificata, responsabili di un forte inquinamento atmosferico e acustico". Parole e musica del presidente del circolo di Civitanova Marche di Legambiente "Sibilla Aleramo", Giorgia Belforte.Secondo la Belforte, nonostante le proteste e le sollecitazioni, "l'Amministrazione comunale continua ad essere latitante. Non c’è poi da meravigliarsi se nella guida Touring Club, Civitanova non venga neanche presa in considerazione. La qualità della vita, il diritto al riposo, il rispetto per le persone più fragili - bambini e anziani - non è un vezzo culturale, ma un diritto. Non ci vogliono task force per reprimere chi, oltre alla violazione del codice della strada, modifica sostanzialmente ciclomotori trasformandoli in oggetti dannosi per la salute e per i ragazzi alla guida. Visto che i ciclomotori hanno la targa, combattere questa illegalità spetta alle Forze dell'ordine presenti nel territorio comunale". Ma, oltre a questo aspetto, "a mancare è la volontà politica". Ed un esempio, in tal senso, secondo la Belforte, è da ricercare su come sono stati gestiti i divieti temporanei di balneazione. "Riteniamo che l’informazione su questi divieti sia stata insufficiente, usando la sola cartellonistica in formato A4 e, quindi, spesso capita che tanti civitanovesi e turisti non leggano l’avviso posto in prossimità della spiaggia e facciano il bagno sotto gli occhi del bagnino di salvataggio, ignari del divieto e dei gravi pericoli per la loro salute. Anche quest'anno, l'unica via di informazione è stata questa. Vogliamo sperare che il prossimo anno si cambi e l’informazione venga diffusa, oltre che con la cartellonistica, anche con un'apposita informazione sonora affidata agli addetti al salvataggio, alla informazione sui social media".Sempre sul tema dell'inquinamento del mare, due priorità sono lanciate dal locale circolo di Legambiente. "Per primo definire in tempi certi, con un crono programma, la realizzazione del collettore fognario per collegare gli scarichi oggi nel Chienti, che, poi, scarica in mare, dei comuni di San Giusto, Morrovalle e Montecosaro, convogliandoli al depuratore di Civitanova. E per secondo rivedere i punti di campionamento della qualità del mare nei pressi delle foci dei fiumi e torrenti, in particolare alla foce del Torrente Asola, il tutto in collaborazione con il comune di Potenza Picena. Sono questioni importanti che incidono anche sulla salute e la qualità della vita e l’Amministrazione comunale deve avere ben chiara questa priorità perché i cittadini si sono rotti timpani e polmoni".
A casa faceva decisamente troppo caldo e così, malgrado fosse ristretto agli arresti domiciliari, decide di andarsene al bar con gli amici. Ma i carabinieri lo scoprono e lo arrestano di nuovo. Così come era successo, per lo stesso identico motivo, non più di due settimane fa.L'evasore "seriale" è un 23enne sottoposto al regime dei domiciliari a Corridonia. Il giovane è finito nuovamente in manette ieri sera, quando è stato rintracciato dai carabinieri di Monte San Giusto. Alla centrale del Comando dell'Arma di Macerata ieri sera arriva la segnalazione di una persona evasa dagli arresti domiciliari e subito sono partite le ricerche.I carabinieri di Monte San Giusto, si mettono subito all’opera e, nei pressi di un bar della zona, riconoscono il soggetto segnalato. Il 23enne, ormai abituato a sentirsi scattare le manette ai polsi, non ha opposto alcuna resistenza. Oggi è in programma l'udienza di convalida presso il tribunale di Macerata.Come detto, il giovane era stato già arrestato, sempre dai carabinieri di Monte San Giusto, circa 2 settimane fa per lo stesso reato.
Il pm di Milano Elio Ramondini ha chiesto una perizia per accertare se Giuseppe Pellicanò, ora in carcere per strage, fosse capace di intendere e volere quando ha svitato il tubo del gas nell'appartamento in via Brioschi dove viveva con le figlie e la ex compagna, poi morta con altri due ragazzi vicini di casa per l'esplosione provocata.L'istanza, che si è resa necessaria dopo il deposito da parte della difesa di una serie di certificati medici che attesterebbero problemi psicologici e psichici del pubblicitario, è stata avanzata oggi al gip che deciderà nei prossimi giorni se disporre o meno la perizia con la formula dell'incidente probatorio.Pellicanò, finito in cella il primo luglio scorso, ha confessato di aver svitato il tubo del gas. Nello scoppio, avvenuto il 12 giugno, hanno perso la vita oltre alla sua ex compagna Micaela Masella, dalla quale era oramai separato, i fidanzati marchigiani Chiara Magnamassa e Riccardo Maglianesi, mentre le due figliolette sono rimaste gravemente ustionate. (Ansa)
Cambio al vertice dei presidenti regionali del comparto moda di Confartigianato. Tutti maceratesi i nuovi eletti.Lunedì 18 luglio, nella sede regionale di Confartigianato Imprese ad Ancona, si è proceduto a questa tornata elettorale. "Gli incarichi regionali dei Presidenti sono uno strumento fondamentale per coordinare e promuovere nuove iniziative per l’intero comparto a vantaggio delle tante piccole e medie imprese che rappresentiamo", il commento di Giuseppe Mazzarella, titolare del calzaturificio Mercury di Potenza Picena e Presidente nazionale Confartigianato Moda, chiamato ora a svolgere anche il ruolo di Presidente regionale dell’intero comparto. "I nostri obiettivi principali, specie come Confartigianato Imprese Macerata, restano quelli della promozione dell’internazionalizzazione e la tutela del 100% Made in Italy delle nostre collezioni: per raggiungere questi scopi continueremo a collaborare con l’Agenzia Ita (ex Ice) e con la camera di Commercio di Macerata soprattutto per l’organizzazione di incoming che permettono alle nostre imprese di incontrare buyer provenienti da diversi paesi del mondo e che offrono, alle stesse, l’opportunità di crescere con programmi di formazione specifici e dedicati. Per conseguire questi obiettivi lavorerò fianco a fianco con i nuovi Presidenti di categoria appena rinnovati", ha concluso Mazzarella.Per la calzatura, è stata eletta Presidente regionale Moira Amaranti, dell’azienda Sergio Amaranti di Civitanova Marche. "Sono lusingata e onorata di ricevere questo importante incarico – e mi farò portavoce delle esigenze del comparto impegnandomi, in particolare, su temi quali gli studi di settore, il contratto integrativo regionale ed il contratto nazionale", ha commentato la neo-Presidente, già eletta il mese scorso Presidente provinciale della Calzatura di Confartigianato Imprese Macerata.Per il settore della sartoria è stata confermata alla presidenza Lia Panichi, titolare dell’azienda omonima di Porto Potenza Picena, al suo secondo mandato. "Fondamentale per il settore della sartoria – ha spiegato Lia Panichi – è la formazione, che deve partire già dalle scuole, attraverso laboratori pratici e teorici. I giovani devono riscoprire l’arte del saper fare e del su misura per tramandare un mestiere artigiano antico ed affascinante".Presidente regionale della pelletteria è stato eletto Rossano Pergolesi, titolare dell’azienda “Pelletterie Pergolesi” di Monte San Giusto, al suo primo mandato. "Ringrazio la Confartigianato per avermi dato questa fondamentale opportunità. Lavorerò, tra l'altro, per far riscoprire il fascino e la qualità della manifattura italiana nel nostro paese e all’estero. Fondamentali a questo scopo saranno le strategie di internazionalizzazione che contribuirò, assieme agli altri Presidenti e con il supporto di tutta la struttura di Confartigianato, a mettere in campo. Come Presidente regionale e titolare di un’impresa di pelletteria auspico, infine, che le sanzioni contro la Russia, mercato fondamentale per il nostro comparto, vengano meno e sollecito in questo senso il Governo e le altre istituzioni, Unione Europea su tutte, affinché trovino una soluzione efficace al riguardo".
Un tragico incidente si è verificato questa mattina, poco prima delle 9, lungo la strada che da Corridonia porta a Monte San Giusto, nella zona di via Fosso Ronne, al confine fra i due comuni.Un uomo di 51 anni, Alvaro Tiberi di Corridonia, che viaggiava a bordo di uno scooter è morto dopo che il suo mezzo si è scontrato con un trattore. I soccorsi sono scattati subito, ma per la persona che guidava lo scooter non c'è stato nulla da fare. Inutile anche l'intervento dell'eliambulanza. Sul posto, per i rilievi di rito e accertare eventuali responsabilità, sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Corridonia.
Due giovani rom, una incinta, arrestate per un furto in abitazione a Monte San Giusto. Un carabiniere, fuori servizio, le ha notate e fermate prima che potessero scappare. Avevano rubato oggetti in oro e soldi nella casa di un cittadino cineseIl controllo del territorio è obiettivo principale delle forze dell’ordine ed i carabinieri della Compagnia di Macerata da tempo hanno adottato una strategia costante e continua per contrastare l’odioso fenomeno dei furti in abitazione. Anche quando non sono in servizio, i militari sono ininterrottamente proiettati a preservare la sicurezza e la tranquillità della cittadinanza. Ed è quello che è accaduto a Monte San Giusto nella tarda serata di ieri, martedì 19 luglio.Un militare della locale stazione, libero dal servizio, ha notato due giovani di origine rom che uscivano furtivamente da un’abitazione. Insospettito il carabinieri ha seguito le due donne, notando come le stesse stavano per scappare con un’utilitaria parcheggiata nelle vicinanze. Prima di infilarsi nell’auto, le due giovani stavano armeggiando per nascondere qualcosa.Mentre il militare stava osservando questo comportamento sospetto delle due, dall’abitazione usciva un cittadino di origini cinesi che lamentava di aver subito un furto nell’abitazione.Lampante il tra quanto denunciato dal cittadino cinese e le due donne che, con circospezione, si erano allontanate. Il carabinieri è, quindi, entrato in azione bloccando le due giovani e con l’aiuto dei colleghi le ha condotte in caserma.Si tratta di due donne nate in Italia, ma di origini straniere, una 33enne ed una 28enne, quest’ultima con un pedigree criminale di tutto rispetto.Dalla perquisizione dell’utilitaria, seppur bene occultate, sono spuntati oggetti in oro che il cittadino cinese lamentava essere stati rubati, alcune banconote cinesi e due grossi cacciaviti che le due avevano utilizzato per commettere i furti, scassinando porte e finestre. Nel furto in questione, non ne avevano avuto bisogno perché avevano trovato una finestra aperta al primo piano.Le donne sono state arrestate con l’accusa di furto in abitazione e denunciate in stato di libertà per possesso di attrezzi atti allo scasso.Per una di queste, neanche l’avanzato stato di gravidanza - sembra sia all’ottavo mese - le ha impedito di mettere a segno il colpo. Nella mattinata di oggi, 20 luglio, si dovrà tenere la direttissima.
Vuole essere scarcerato Giuseppe Pellicanò, finito a San Vittore il primo luglio con l'accusa di strage per aver causato la fuga di gas che ha provocato l'esplosione della palazzina di via Brioschi a Milano, lo scorso 12 giugno, nella quale sono morti l'ex compagna del pubblicitario, Micaela Masella, e i giovani maceratesi Chiara Magnamassa e Riccardo Maglianesi che abitavano nell'appartamento a fianco.I suoi legali, gli avvocati Giorgio Perroni e Francesco Giovannini, infatti, hanno depositato al Tribunale del Riesame un'istanza di revoca dell'ordinanza di custodia in carcere. La stessa difesa, da quanto si è saputo, si è riservata di depositare poi in udienza i motivi della richiesta di scarcerazione. La difesa potrebbe puntare, anche attraverso una richiesta di perizia psichiatrica, sull'accertamento di un vizio di mente. L'udienza davanti al Riesame non è ancora stata fissata. (Ansa)
Incidente lungo la Strada provinciale 46 in direzione del comune fermano di Montegranaro. Poco dopo le 9:30 di questa mattina, per cause ancora in corso di accertamento, si sono scontrate un’automobile ed un autocarro. L’incidente si è verificato nel territorio del comune di Monte San Giusto. Sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Macerata, il 118 dell’ospedale maceratese e le forze dell’ordine. Quest’ultimi stanno effettuando i rilievi del caso al fine di ricostruire l’esatta dinamica dello scontro. Non si esclude che la forte pioggia che sta cadendo in queste ore in tutta la provincia di Macerata possa aver contribuito all’incidente. Al momento, per quanto è dato sapere, i feriti - sembra due, vale a dire i conducenti dei mezzi coinvolti - non dovrebbero aver riportato ferite gravi. I sanitari del 118 hanno, comunque, disposto il trasporto in direzione del presidio ospedaliero maceratese per ulteriori accertamenti. Disagi e rallentamenti alla circolazione.
Giuseppe Pellicanò, il pubblicitario fermato venerdì scorso per strage per l'esplosione della palazzina di via Brioschi di Milano nella quale il 12 giugno scorso sono morti la sua ex compagna Michaela Masella e i giovani fidanzati marchigiani Chiara Magnamassa e Riccardo Maglianesi, ha reso piena confessione e ha ricordato di aver preso la pinza e svitato il tubo del gas nella cucina del suo appartamento. E' quel che emerge dal provvedimento, depositato stamane, con cui il gip di Milano Giusi Barbara non ha convalidato il fermo non ritenendo sussista un concreto pericolo di fuga dell'uomo ma ha disposto la custodia cautelare in carcere. Pellicanò, a differenza di quel che si era saputo in precedenza, ha ammesso di aver causato l'esplosione, dove peraltro le sue due figlie di 7 e 11 anni sono rimaste gravemente ustionate, anche se aveva aggiunto di non aver mai avuto intenzione di uccidere né la ex compagna né le bambine che si trovavano con lui nell'abitazione."Non ho realizzato quello che poteva accadere - ha aggiunto - altrimenti non lo avrei fatto perché non era mia intenzione uccidere Micaela e le bambine". Il giudice, in base alle dichiarazioni rese ieri da Pellicanò con "freddezza e lucidità", nell'ordinanza ha parlato di "totale assenza di empatia nei confronti delle vittime" e di "azione volontaria e deliberata di usare il gas per porre fine alle sue vicende", alla sua sofferenza di una separazione che non accettava. Il gip ha sottolineato che l'uomo sapeva che in casa c'erano l'ex compagna e figlie, con le quali aveva cenato la sera prima e poi, come sempre, aveva messo a letto le bimbe. Inoltre, emerge dal provvedimento, ha anche avvalorato l'ipotesi del pm Elio Ramondini di una sorta di 'prova generale' effettuata dal pubblicitario due giorni prima, quando, dai contatori è stata rilevata una copiosa fuoriuscita di gas nell'appartamento. Infine, riporta il provvedimento, Micaela, svegliatasi per prima per preparare la colazione, sentendo l'odore di gas, ha chiuso il rubinetto dell'impianto. Un gesto, però, che non è servito a salvarle la vita. Da quanto si è saputo Pellicanò aveva già fatto le prime ammissioni davanti agli agenti della Squadra Mobile. (Ansa)
Una nuova ondata di furti si è registrata praticamente in tutta la provincia fra la notte di venerdì e la mattinata di sabato.Il colpo più cospicuo è stato messo a segno a Monte San Giusto in una abitazione dove vive una donna di 64 anni. La signora è uscita di casa al mattino e quando intorno a mezzogiorno è rientrata si è accorta che i ladri avevano fatto razzia: rubati contanti, oro e monili per un bottino complessivo di circa 20mila euro.A Mogliano invece è stata presa di mira la pizzeria Fantasy. I malviventi nella notte fra venerdì e sabato hanno forzato la porta d’ingresso e hanno rubato contanti e sigarette per un bottino complessivo di circa duemila euro. I titolari della pizzeria si sono accorti dell'accaduto sabato mattina, al momento di riaprire l'esercizio commerciale, e hanno denunciato il fatto ai carabinieri.Sempre nella notte fra venerdì e sabato, a Gagliole i ladri sono entrati in casa di una 66enne mentre la donna stava dormendo e hanno rubato oro e monili per un valore di 2000 euro.Anche a Macerata i malviventi sono penetrati in una abitazione di via Spalato nottetempo: la proprietaria dell'appartamento si è accorta della presenza di qualcuno in casa e ha finto di dormire. Quando i ladri sono arrivati nella camera se li è trovati a pochi centimetri di distanza, ma ha mantenuto il sangue freddo per continuare a fingere di dormire, fin quando i malviventi se ne sono andati con un bottino fatto di contanti e della chiave dell'auto della donna, parcheggiata sotto casa, con la quale poi sono scappati.Infine, a Recanati i ladri sono entrati dalla finestra di una casa intorno a mezzogiorno di ieri, ma si sono trovati di fronte la proprietaria, una donna di 66 anni, che alla vista dei delinquenti ha cominciato a urlare chiedendo aiuto. I ladri, almeno due, sono fuggiti precipitosamente sfondando il portone di ingresso.Di tutti questi fatti si stanno occupando i carabinieri del Comando provinciale di Macerata.
Giuseppe Pellicanò, il pubblicitario di 51 anni indagato per strage in relazione all'esplosione della palazzina di via Brioschi a Milano del 12 giugno scorso nella quale hanno perso la vita l'ex compagna Micaela Masella e i due giovani maceratesi Chiara Magnamassa e Riccardo Maglianesi, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria con l'accusa di strage. La Polizia di Stato, che conduce le indagini, ha inviato la Squadra mobile all'ospedale di Niguarda, dove si trova ricoverato, e lo sta conducendo al carcere di San Vittore. (Ansa)
Dal Comitato No Rifiuti di Monte San Giusto riceviamo "Con grande soddisfazione il comitato informa che a seguito della conferenza dei servizi tenutasi lo scorso 27 maggio, la Provincia di Macerata ha adottato preavviso di diniego nei riguardi dell' autorizzazione richiesta per la realizzazione a Villa San Filippo, nel comune di Monte San Giusto, di un nuovo impianto di recupero rifiuti speciali non pericolosi (inerti). Il comitato spontaneo per la tutela e la salvaguardia del territorio sangiustese, nato qualche mese fa a seguito della venuta a conoscenza del progetto di cui sopra che tante perplessità aveva sollevato tra i cittadini, aveva incaricato un gruppo di consulenti tecnici per esaminare tutta la documentazione presentata al riguardo, e presentare le dovute osservazioni. Queste, insieme ad altri pareri espressi dagli organi competenti, tra cui quello negativo della Soprintendenza delle Belle Arti e Paesaggio delle Marche, hanno infatti fatto optare la Provincia per il preavviso di diniego. Il Comitato ringrazia quindi la popolazione tutta per l'interesse e la partecipazione, i cittadini che si sono impegnati in prima persona nel coordinamento di tutte le attività, gli imprenditori e i privati che hanno voluto sostenere economicamente la causa, i consulenti per l'apporto tecnico, e l'Amministrazione per l'interessamento, fermo restando che proseguirà comunque la sua attività di sorveglianza nei riguardi di qualsiasi altro progetto di questo tipo in qualsiasi altra area del territorio comunale. Questo traguardo è la chiara dimostrazione che quando i cittadini si impegnano attivamente in prima persona, seppur sottraendo tempo ed energie a famiglia e lavoro, i risultati si ottengono e i benefici ricadono sull'intera comunità".
Grandissimo successo di pubblico a Monte San Giusto per la presentazione dell'ultimo libro di Lucia Tancredi.In una Sala Consiliare gremita di persone provenienti da ogni parte della regione la scrittrice maceratese ha raccontato "L'Otto" con l'aiuto del professor Roberto Coltrinari a cui è spettata l'introduzione all'incontro. "Questo libro parla di Lorenzo Lotto e ho scritto questo libro grazie alla Crocifissione di Lorenzo Lotto conservata a Monte San Giusto" è stato l'esordio di Lucia Tancredi che ha accompagnato gli spettatori nel romanzo in cui il capolavoro sangiustese assume un ruolo fondamentale. Attorno alla Crocifissione si snodano infatti le vicende di Lorenzo Lotto, celebre pittore veneziano che nelle Marche trovò la sua terra d'elezione, Nicolò Bonafede e Bernard Berenson.L'incontro con Lucia Tancredi a Monte San Giusto è stata anche l'occasione per rimarcare l'importanza del patrimonio della nostra regione e di Monte San Giusto che, citando le parole della scrittrice "Conserva un capolavoro di grande importanza che rappresenta un capitale inestimabile non solo per la piccola cittadina che lo custodisce ma per il mondo intero". L'incontro è stato anche l'occasione per l'amministrazione comunale rappresentata dal consigliere con delega alla cultura Lorenzo Chiacchiera e dal vicesindaco Mauro Spinelli per presentare la nuova brochure relativa proprio alla Crocifissione di Lorenzo Lotto e alla chiesa di Santa Maria in Telusiano che, con nuovi scatti fotografici e testi in italiano e inglese, va a potenziare l'apparato documentario per il sempre più alto numero di turisti che si registrano di anno in anno a Monte San Giusto. "Gestire le politiche culturali a Monte San Giusto non è cosa semplice. L'attività di promozione del nostro patrimonio storico e artistico che sto portando avanti con l'amministrazione Gentili sta coprendo decenni di totale immobilismo in questo settore. Stanno prendendo forma molti progetti interessanti e speriamo di poter rendere Monte San Giusto sempre più una città legata indissolubilmente alla propria arte e alla propria storia. Ringrazio Lucia Tancredi per aver ambientato qui parte del suo romanzo, per aver toccato una figura di grande importanza come Nicolò Bonafede e per aver contribuito con la sua bravura a creare un libro che possa suscitare nei lettori la curiosità di vedere dal vivo la Crocifissione." Queste sono state le parole di saluto di Lorenzo Chiacchiera. Presente in sala anche il vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Macerata Stefania Monteverde.