In seguito al crollo di una parete di un appartamento del civico 8 di via Severini, il Comune di Macerata ha firmato un’ordinanza di inagibilità nella serata di lunedì, costringendo tutte le 13 famiglie residenti a lasciare le loro case.
Tre delle famiglie, per un totale di 8 persone, sono state accolte dalla Domus San Giuliano, mentre le altre hanno trovato sistemazioni autonome. La prima notte alla Domus è stata coperta dal Comune, che ha poi chiesto alla struttura di applicare una tariffa agevolata per i giorni successivi. "Abbiamo chiesto alla Domus se ci potesse fare la cortesia di applicare un prezzo apposito e così hanno applicatouna tariffa agevolata", ha spiegato l’assessore alla sicurezza e al decoro del Comune di Macerata Paolo Renna.
Il prezzo “di favore” si attesta intorno ai 35 euro, anziché i 50 previsti da listino. Alcuni degli ospiti hanno esposto alcune lamentele in seguito alla necessità di pagare. L’assessore Renna ha precisato che, trattandosi di lavori privati, per lo più legati al Superbonus 110% e non a lavori sismici, il Comune ha fatto tutto il possibile per assistere le famiglie colpite. "Non c’è stato un terremoto o uno stato di emergenza, ma parliamo di lavori privati. La ditta l’hanno scelta loro, noi non possiamo utilizzare i soldi di tutti per sistemare i problemi di alcuni", ha dichiarato Renna. L’assessore ha anche sottolineato l’importanza di garantire un alloggio temporaneo alle famiglie sfollate la sera in cui si è verificato il fatto: "Fornire un alloggio a chi si è ritrovato fuori casa alle 20:30 di sera era il minimo che potessimo fare".
Per permettere ai condomini di rientrare nelle proprie case, si dovrà ora attendere che il tecnico responsabile del cantiere effettui un’indagine strutturale e dichiarari il rientro con una relazione motivata. "Sono in corso dei rilievi, ma è un discorso interno e privatistico. Una volta ottenuta la relazione tecnica, il Comune potrà revocare l'ordinanza di inagibilità e permettere alle famiglie di tornare nelle loro abitazioni”. Ha concluso Renna.
Questa mattina, presso la sala convegni dell'Ospedale di Macerata, si è tenuta una conferenza stampa in occasione della donazione di attrezzature sanitarie all’Unità Operativa di Diabetologia dell’Ospedale di Macerata, diretta dal dottor Gabriele Brandoni, da parte dell’azienda CO.BO. di Montelupone e di alcuni generosi cittadini facenti capo al dottor Stefano Quarchioni. Sono intervenuti l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, la direttrice sanitaria Daniela Corsi, il direttore generale della Ast 3 Macerata Marco Ricci, il presidente dell'Associazione dei diabetici di Loreto Sauro Galassi.
Nel corso della conferenza Saltamartini ha colto l'occasione per fare un riepilogo sulla questione sanità: "Uno dei problemi cardine è il processo di aziendalizzazione. Il medico quando cura un paziente deve verificare in prima analisi il rispetto del bilancio, il direttore generale deve rispettare il pareggio del bilancio; in generale occorre vedere se la somma stanziata come tetto di spesa può essere superata o meno".
"Questa è una gabbia in cui noi siamo tenuti a operare e che, a mio avviso, va rimossa. Se arriva un paziente che ha bisogno di determinate cure e dobbiamo vedere la spese, il sistema non funziona. L'altro tema drammatico del nostro Paese è che il numero dei medici a disposizione quando bandiamo un concorso è il numero dei medici che in Italia sono stati pensati e previsti nel 2015: ossia 10mila. L'aggravante è che quest'anno andranno in pensione 15 mila medici e sui 10 mila medici, che erano stati previsti dieci anni fa, le borse di specializzazione sono state solo 6mila per cui se cerchiamo un oculista, un dermatologo non li troviamo perché non sono stati specializzati".
"Si tratta di un lettino elettrico, particolarmente utile nelle persone che hanno difficoltà di deambulazione, e di uno strumento sanitario per la prevenzione delle complicanze del diabete", spiega Saltamartini riguardo le attrezzature donate all'unità di Diabetologia .
“Nello specifico si tratta di uno strumento diagnostico che nei soggetti diabetici permette di valutare la presenza di arteriopatia a carico degli arti inferiori, prevenendo eventuali complicanze come l’arteriopatia cronica ostruttiva con un intervento rapido per l’attivazione del percorso arteriografico ed eventuale rivascolarizzazione - precisa Brandoni, primario della Diabetologia - . Riduce, inoltre, il rischio di ulcera delle estremità inferiori evitando, di conseguenza, l’amputazione. Lo strumento donato è un predittore affidabile per il rilevamento dell’arteriopatia periferica, di fondamentale importanza se consideriamo che il 70% dei pazienti è asintomatico".
"Permette, infatti, di calcolare l’indice caviglia –braccio (ABI), una comparazione della pressione sanguigna nelle gambe e nelle braccia, in modo non invasivo e indolore. Le linee guida sulla prevenzione del piede diabetico ci esortano a seguire lo screening dell’indice ABI (caviglia - braccio) già al primo accesso al Centro Antidiabetico, nel paziente diabetico di tipo 2”.
"Per il paziente si tratta di un test che può essere eseguito di routine sia nell’assistenza primaria che in quella specialistica, attraverso una procedura rapida e facile.L’arteriopatia periferica (AOP) è una condizione frequente, ma sottodiagnostica, con conseguenze spesso gravi tra le quali ci sono decesso, ictus, malattie coronariche, amputazioni e disordini cognitivi".
"Data l’elevata corrispondenza dell’AOP con altre malattie, i pazienti diagnosticati hanno grande possibilità di diagnosi precoce anche di altre patologie come: malattia coronarica (CAD) e/o cerebrovascolare (CVD) 32%, insufficienza Renale (RI) 39,7%, diabete 49,7%, sindrome metabolica 63%, ipertensione 55% e ipercolesterolemia 60%".
A partire da domani, giovedì 11 luglio fino a venerdì 12 luglio, scatteranno modifiche temporanee alla circolazione stradale in via Garibaldi, a Macerata, per consentire i lavori di smontaggio di una gru edile.
Le modifiche, contenute in un’ordinanza della polizia locale in vigore con orario 0-24, prevedono in via Garibaldi il divieto di transito per veicoli e pedoni, la sospensione del senso unico di marcia con istituzione del senso unico alternato a vista, con diritto di precedenza per i veicoli in uscita e dare precedenza nei sensi unici alternati, per i veicoli autorizzati all’ingresso in via Garibaldi da piazza Annessione, direzione obbligatoria a destra, verso via Illuminati per i pedoni diretti a monte dell’occupazione, eccetto ingresso in aree private o commerciali fino all’area dei lavori, direzione obbligatoria a sinistra, verso via Tornabuoni, per i pedoni diretti a valle dell’occupazione e divieto di transito, anche per l’esecuzione di manovre, per i veicoli impegnati nei lavori aventi m.c. > a 3,5 t, in piazza XXX Aprile.
In piazza Annessione invece, il provvedimento stabilisce la sospensione temporanea della segnaletica verticale di “divieto di accesso” in corso Garibaldi (ingresso consentito solo ai residenti e per attività di carico/scarico fino alle 11), e dare precedenza nei sensi unici alternati per i veicoli autorizzati all’ingresso in via Garibaldi.
Un evento di grande rilevanza per il mondo del calcio dilettantistico e professionistico italiano: venerdì 12 luglio alle 17:30 nella sede della Lega Nazionale Dilettanti (LND), patrocinatrice dell’iniziativa, ad Ancona, sarà presentato il nuovo corso di formazione per l’accesso all’esame di abilitazione per direttore sportivo, organizzato dall’Università di Macerata e accreditato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC).
L'evento vedrà la partecipazione di personalità del mondo politico, accademico e sportivo. Porteranno il loro saluto Francesco Acquaroli, presidente della Regione; Daniele Silvetti, sindaco di Ancona; Claudia Cesari, prorettrice dell'Università di Macerata.
Interverranno, quindi, Fabio Luna, presidente del Coni Marche, che illustrerà l'importanza di una formazione qualificata per i dirigenti sportivi; Ivo Panichi, presidente del Comitato regionale Lnd, che parlerà della collaborazione tra la Lega Nazionale Dilettanti e le istituzioni accademiche per la crescita del calcio dilettantistico; Stefano Villamena, presidente del corso di laurea in “Scienze dei servizi giuridici”, con indirizzo in “consulente giuridico per lo sport” dell'Università di Macerata, che ne spiegherà contenuti e obiettivi formativi; Stefano Pollastrelli, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, che approfondirà l’importanza della preparazione giuridica per i futuri direttori sportivi.
Gli interventi tecnici saranno guidati da esperti del settore come Luigi Barbiero, coordinatore del Dipartimento Interregionale Lnd-Figc che tratterà la disciplina normativa e regolamentare del direttore sportivo e la funzione dell'elenco speciale; Maria Teresa Montaguti, consigliere nazionale del Dipartimento Interregionale Lnd-Figc, che illustrerà le attività del direttore sportivo.
A conclusione, Ariedo Braida, direttore sportivo di lunga esperienza e fama internazionale, con un intervento su "Il direttore sportivo delle società di calcio. Ruolo, funzioni, strategie", offrirà una panoramica pratica e strategica sul ruolo, arricchita dalla sua vasta esperienza nel campo.
Il corso rappresenta un’opportunità unica per coloro che aspirano a diventare direttori sportivi, fornendo le competenze necessarie per affrontare l’esame di abilitazione e per operare con successo nel mondo del calcio. La collaborazione tra l’Università di Macerata e la Figc garantisce un alto standard formativo, combinando teoria e pratica, e preparando i partecipanti a ricoprire ruoli di rilievo nelle società calcistiche. La presentazione sarà un’occasione per conoscere da vicino i dettagli del corso, le modalità di iscrizione e le prospettive di carriera che esso offre. Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati e i professionisti del calcio.
Ai campionati italiani categoria Allievi di Molfetta, Sofia Tomassoni, giovanissima atleta del Cus Macerata, ha tagliato il traguardo della 5km di marcia con un notevole sesto posto.
Sofia si è fatta valere conducendo una marcia precisa e regolare e finendo col miglior piazzamento in carriera a livello nazionale. Dopo il recente trionfo ai Campionati regionali in Ancona, in Puglia la recanatese ha dato un ulteriore saggio di bravura fermando il cronometro a 24’58’’99 che risulta essere il suo nuovo primato personale.
A riprova del risultato davvero eccellente, il fatto che la gara si è svolta sotto una fastidiosa calura, vedeva al via la bellezza di 34 ragazze e che inoltre è stata vinta dall’abruzzese Serena Di Fabio con la nuova migliore prestazione mondiale dell’anno Under18. (e naturalmente nuovo record italiano di categoria).
Felice per il sesto posto della Tomassoni ovviamente anche l’allenatore della sezione atletica del Cus, Diego Cacchiarelli. Per Sofia (marciatrice e modella nelle passerelle) infine è stato una sorta di auto-regalo. Giusto il giorno prima, infatti, aveva spento 17 candeline.
Con un comunicato sui propri canali social, la Maceratese ha annunciato l'ingaggio dell'esperto difensore centrale argentino Pablo Javier Lucero.
Classe '93, Lucero porta con sé non solo una struttura fisica imponente, ma anche un temperamento da vero leader in difesa. Reduce dall'esperienza positiva con il Bisceglie, si è distinto anche per il suo autentico vizio del gol, con ben 12 centri nelle ultime due stagioni.
"Con il suo impegno e la sua esperienza, Lucero è pronto a rinforzare la nostra retroguardia. Benvenuto, Pablo, nella famiglia della Maceratese". Con queste parole il club biancorosso ha accolto l'arrivo del suo nuovo difensore.
Supportare la ricerca di base o di frontiera svolta in modalità collaborativa, per affrontare fenomeni complessi che richiedono l’apporto di discipline, approcci metodologici e saperi diversi: è questo l’obiettivo del progetto "Costellazioni collaborative di ricerca" con cui l’Università di Macerata, in linea con il Piano Strategico, ha finanziato cinque gruppi di ricerca per un totale 240 mila euro. A descrivere i dettagli, il rettore John Mc Court e la prorettrice con delega alla ricerca Silvana Colella insieme ai docenti referenti dei progetti.
“Con le "Costellazioni collaborative di ricerca" vengono premiato progetti interdisciplinari e internazionali, tutti valutati – ci tengo a dirlo - da revisori esterni e non interni. Questo conferma che il nostro è un Ateneo molto attivo, che guarda al contesto di Erua, cioè della nostra Alleanza europea: è questa la direzione verso cui vorremo cercare di crescere. Questi sono cinque dinamici esempi di intelligenza umana anche quando coinvolgono, come in alcuni casi, l’intelligenza artificiale”, sottolinea il rettore John Mc Court.
“Molto spesso negli ambiti di finanziamento si prediligono alcune direzioni di ricerca. Con le “Costellazioni” promosse dal nostro Ateneo stiamo invece proponendo un sostegno alla ricerca di base, ovvero a una ricerca interdisciplinare, fondamentale, sciolta, capace di nutrire anche la ricerca applicativa”, spiega la prorettrice Silvana Colella.
I progetti selezionati contribuiranno a creare reti di ricerca internazionali e interdisciplinari, a sviluppare nuovi paradigmi scientifici e ad aumentare l’impatto della ricerca di UniMc sulla comunità accademica e la società. Emerge l'importanza della ricerca interdisciplinare per affrontare sfide complesse e attuali, per comprendere e gestire le dinamiche sociali, culturali e politiche contemporanee, promuovendo innovazione, inclusività e sostenibilità.
Ecco i cinque progetti nel dettaglio.
Thinking in Opposites to improve Creativity (TOC): A challenging hypothesis for Cognitive Sciences and AI, coordinato da Ivana Bianchi, indaga come il pensare per contrari possa migliorare la creatività.
All’interno delle scienze cognitive c'è ancora molto da comprendere sui meccanismi del pensiero creativo umano. La creatività è, d’altro canto, un obiettivo importante per lo sviluppo di innovazione nella società, e sentirsi creativi incide anche nel benessere individuale. La creatività è al contempo una grande sfida per l'Intelligenza Artificiale.
Dentro questa cornice generale, il progetto vuole studiare, nello specifico, l’effetto di training che invitano ad essere creativi “pensando per contrari” su diverse tipologie di utenti: designer, creatori di campagne di comunicazione, insegnanti, studenti. Questo ampio campo di applicazione, che prevede ricerca in laboratorio e ricerca sul campo, ricerca con esperti e con non-esperti, è un primo forte elemento di forza del progetto. Il secondo è la varietà di misure comportamentali usate, anche supportate dall’Ia. Infatti, oltre a studiare l’effetto del training rispetto al numero e all’originalità delle soluzioni ideate, si osserverà come il suggerimento modifica il percorso di pensiero, analizzando il dialogo e i ragionamenti ad alta voce delle persone, i disegni che producono, pensando e studiando i loro movimenti oculari mentre perlustrano i termini del problema.
Il fenomeno delle migrazioni ambientali e climatiche e il loro impatto sulle dinamiche economiche e sociali nella regione euromediterranea, economiche e sociali nella regione euromediterranea, coordinato da Andrea Caligiuri, studia le migrazioni indotte da cambiamenti climatici.
Il fenomeno dei migranti ambientali/climatici ha ricevuto attenzione in ambito scientifico e accademico solo a partire dal rapporto dell'Intergovernmental Panel on Climate Change del 1990, il quale evidenziava l'influenza dei cambiamenti climatici sulle migrazioni. Il gruppo di ricerca, supportato dal Centro interdipartimentale di Ricerca sull’Adriatico e il Mediterraneo (CiRAM), si concentrerà su questo aspetto del fenomeno migratorio nella regione euro-mediterranea, caratterizzata da una popolazione costiera numerosa e vulnerabile all’innalzamento del mare, all’erosione delle coste, a fenomeni di siccità e scarsità d'acqua. Diversi organismi internazionali portano avanti iniziative per supportare i paesi costieri nella messa a punto di strategie comuni ma diversificate per gestire gli impatti che il fenomeno ha sulle loro società. Tuttavia, nessuno studio sembra analizzare il fenomeno in una prospettiva più articolata e complessa. Pertanto, la ricerca si focalizzerà sui diversi aspetti del fenomeno, in un prospettiva storica, giuridica, economica e sociale, al fine di elaborare proposte di policy per la governance del fenomeno stesso, e sulle loro interrelazioni, favorendo la definizione di un nuovo approccio alla ricerca sulle migrazioni che valorizzi la sostenibilità ambientale.
Afrodiscendenze, traiettorie identitarie e linguaggi plurali: presenze, posizionamenti e autonarrazioni in prospettiva decoloniale, coordinato da Rosita Deluigi, studia le comunità afrodiscendenti moderne, esplorandone identità e linguaggi, compresi quelli artistico-visuale e musicale, in una prospettiva decoloniale.
Il progetto si concentra sulle rappresentazioni e sulle narrazioni plurali, al di là delle identità tradizionali, sfidando idee monoculturali ed eurocentriche. Attraverso un approccio transdisciplinare, si soffermerà sulla contemporaneità, indagando le consapevolezze presenti rispetto alla storia, dalle narrazioni al riconoscimento delle alterità e alle storie biografiche-autobiografiche, per promuovere una rilettura dei concetti di identità e pluri/multilinguismo come elementi dinamici, relazionali e interconnessi. Saranno sviluppate piste di ricerca che indaghino la possibilità di recuperare lingue e linguaggi che promuovano partecipazione, esaminando concetti come la creolizzazione e l'afropolitanisme, valorizzando lessici che aiutino a comprendere meglio la complessità dei discorsi politici e sociali attuali.
Le nuove sfide alla democrazia nell’ecosistema digitale, responsabile Giovanni Di Cosimo, esplora le implicazioni e i rischi conseguenti alle campagne elettorali on line nel contesto europeo.
Di recente, la Commissione ha adottato un "pacchetto per la difesa della democrazia" per promuovere elezioni libere e regolari, incentivare la partecipazione dei cittadini e contrastare le ingerenze di paesi terzi. Analoghe priorità sono perseguite dal regolamento Ue sulla trasparenza nella pubblicità politica, approvato nel febbraio 2024. Le novità riflettono il mutato quadro internazionale e il ruolo di internet nella comunicazione politica, evidenziando vulnerabilità delle democrazie rispetto a ingerenze extra-Ue che possono manipolare il discorso pubblico.
La ricerca affronterà queste sfide con un metodo innovativo: dati anonimizzati del dibattito politico online saranno selezionati dai data scientists con l’Intelligenza Artificiale, basandosi su domande formulate dagli scienziati sociali. I risultati saranno analizzati collettivamente per proporre riflessioni e soluzioni replicabili a livello europeo. Parteciperanno studiosi di otto atenei internazionali, creando un network di ricercatori già individualmente attivi sul tema.
reSTOrative naRratIvES – Stories, coordinato da Silvia Pierosara, si concentra sulle narrazioni riparative e il loro impatto. Alle pratiche narrative si tende comunemente ad associare un potere di legame. I racconti ripercorrono l’esperienza vissuta alla ricerca del suo senso e collegano dimensioni che sarebbero altrimenti lontane. Un collegamento che è tanto più prezioso quanto meno si considera definitivo: propria del narrare è la possibilità di imbastire sempre nuove tessiture. Avvalendosi di una rete di competenze provenienti dall’etica, dalla psicologia dello sviluppo, dalla giurisprudenza, dalla sociologia, dalla medicina, dalla letteratura, dalla storia delle idee, dall’ingegneria dell’informazione, dall’architettura, dai visual e cultural studies, questo progetto si propone di sondare e valutare il potere riparativo delle narrazioni, avanzando proposte concrete, “istruzioni per l’uso” delle narrazioni che siano funzionali a consolidare il tessuto relazionale delle società e delle democrazie odierne.
Altro camion rimorchio rimasto bloccato nella salita di Borgo San Giuliano. L’ennesimo episodio è avvenuto, intono alle14:45 di oggi, a Macerata.
Il guidatore, che stava procedendo in direzione via Leopardi, non è riuscito a proseguire la manovra, resa complicata dalle dimensioni del mezzo rispetto a quelle della strada.
A quel punto è iniziato il calvario sia per il conducente del mezzo pesante che per gli automobilisti maceratesi. Il camion ha creato disagi nelle arterie della città. Oltre allo stesso Borgo San Giuliano, sono rimaste coinvolte anche via Leopardi e via Maffeo Pantaleoni, quest’ultima interessata dal maxi cantiere.
Sul posto è intervenuta la polizia locale per direzionare il traffico,
Grande paura intorno alle ore 17:30 di lunedì pomeriggio in Via Severini, al civico 8, quando una parete di un appartamento situato nel seminterrato di una palazzina in ristrutturazione è improvvisamente ceduta. L’episodio ha coinvolto una famiglia con due bambini piccoli, che al momento del crollo si trovavano all'interno dell'abitazione. Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito, ma l’evento ha subito richiesto l'intervento dei Vigili del Fuoco che hanno provveduto a controllare i 18 appartamenti dell'edificio, alcuni dei quali disabitati.
Dopo un’attenta ispezione, nella serata di ieri, il Comune di Macerata ha firmato un’ordinanza di inagibilità e tutte le 13 famiglie residenti sono state sfollate e costrette a passare la notte fuori casa. Tre delle famiglie, per un totale di 8 persone, sono state accolte dalla Domus San Giuliano, mentre le altre hanno trovato sistemazioni autonome.
L'emergenza durerà ancora qualche giorno. L’ordinanza del Comune di Macerata, datata 8 luglio 2024, emessa dall'Ing. Tristano Luchetti, responsabile del Servizio Tecnico, descrive la necessità di sgomberare l'edificio in via precauzionale per consentire il monitoraggio dello stesso a seguito di un possibile spostamento del fabbricato situato a nord, che non consente agli occupanti di permanere in sicurezza nelle proprie abitazioni. I rilievi effettuati indicano la necessità di un intervento di messa in sicurezza dell'edificio. È stato pertanto ordinato all'amministratore del condominio di attivare tutti gli interventi e le misure indispensabili per conseguire la sicurezza del fabbricato. Il rientro dei residenti sarà possibile solo dopo l'esecuzione dei lavori di messa in sicurezza e a seguito di una specifica relazione confermativa da parte di un tecnico abilitato e qualificato.
“Se dobbiamo rientrare a prendere qualcosa in casa dobbiamo avvisare i vigili urbani che poi ci devono accompagnare. Sto preparando un esame e sono costretta ad andare a studiare in biblioteca. È sicuramente una situazione di disagio. Speriamo passi presto”. Racconta Martina, studentessa universitaria che abita nel palazzo.
"Non bastavano i rumorosi lavori che vanno avanti da mesi e le finestre chiuse per evitare la polvere dentro casa", afferma invece Giacomo, altro studente che abita nel palazzo, che si dice particolarmente innervosito dall'increscioso episodio.
Le autorità locali, intanto, continuano a lavorare per garantire la sicurezza dei residenti e ripristinare al più presto le condizioni di agibilità degli appartamenti.
I sindaci affluiti questa mattina a Piediripa di Macerata presso la sede della Provincia per partecipare all’ennesimo inconcludente incontro convocato dal presidente dell’ATO3 Centro Marche del servizio idrico con lo scopo di trovare una convergenza sulla società unica da costituire per la gestione pubblica dell’acqua hanno trovato ad accoglierli un sit-in di protesta organizzato dal Coordinamento marchigiano dei movimenti per l’acqua bene comune.
Nel volantino distribuito dagli attivisti si afferma che mentre da due anni a questa parte tutti dichiarano a parole di volere l’acqua pubblica, nei fatti i ritardi accumulati stanno portando il servizio idrico del maceratese sul mercato. In questo modo rubinetti, sorgenti, condotte, fognature e depuratori finirebbero per vari decenni in mano ai privati pronti a fare lauti profitti sulle bollette degli utenti. Tutto ciò in barba ai 26 milioni di italiani di cui 700.000 marchigiani che nel 2011 hanno votato perché l’acqua rimanesse in mani pubbliche e senza scopo di lucro.
"Il motivo di questo stallo è che la maggior parte dei sindaci dei maggiori Comuni non è disposta a fondere in un’unica società le strutture e i dipendenti con i quali attualmente gestiscono il servizio idrico. Ciò perché attraverso gli utili realizzati sull’acqua dalle loro società multiservizi (APM, ASSM, ASSEM, ASTEA, ecc) le Amministrazioni coprono le perdite degli altri servizi o finanziano interventi diversi.
A tale riguardo, la proposta di costituire una società fittizia per poi continuare a gestire l’acqua in modo frammentato presentata dal szindaco di Macerata con l’appoggio dei suoi colleghi di Osimo, Recanati, Tolentino, San Severino ed altri, non è idonea per l’affidamento diretto del servizio ed è stata bocciata sul nascere dalle stesse autorità di vigilanza.
Nel frattempo già 1000 cittadine e cittadini hanno sottoscritto una nostra petizione che chiede a tutti i sindaci di procedere in base alla legge senza ulteriori indugi per evitare la privatizzazione dell’acqua.
Il Coordinamento invita pertanto i sindaci a mettere fine allo sterile tira e molla in atto e a trovare l’intesa sull’unica opzione legittima percorribile che è quella di procedete senza ulteriori indugi e senza ipocrisie alla costituzione di un’unica società pubblica idonea a gestire l’acqua in nome della comunità e con l’obbligo di reinvestire i ricavi nel miglioramento del servizio.
Al termine dell’Assemblea dei sindaci di questa mattina gli esponenti del Coordinamento hanno comunque preso atto positivamente della proposta del Presidente dell’ATO Gentilucci che dopo aver fissato un fitto e cronoprogramma di incontri tecnici, in caso di mancata convergenza i rappresentanti di tutti i Comuni dell’ambito verranno chiamati il prossimo 8 agosto ad assumersi le proprie responsabilità attraverso una votazione assembleare “secca” tra le due ipotesi attualmente in campo".
Grande paura intorno alle ore 17:30 in Via Severini, al civico 8, dove una parete di un appartamento situato nel seminterrato di una palazzina in ristrutturazione è improvvisamente ceduta. Il drammatico episodio ha coinvolto una famiglia con due bambini piccoli, che al momento del crollo si trovavano all'interno dell'abitazione.
L'incidente è avvenuto mentre alcuni operai della ditta incaricata Paolini di Recanti stavano effettuando dei lavori di ristrutturazione nella palazzina. La causa esatta del cedimento strutturale è ancora sotto indagine, ma sembra che il lavoro in corso abbia in qualche modo compromesso la stabilità della parete.
L'allarme è scattato immediatamente e sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco, che hanno messo in sicurezza l'area e fatto evacuare l'appartamento. Anche l’ambulanza è arrivata tempestivamente per assicurarsi che nessuno fosse rimasto ferito, mentre la polizia ha avviato le prime indagini per capire le dinamiche dell'incidente e accertare eventuali responsabilità.
Per fortuna, nessuno dei membri della famiglia è rimasto ferito, ma lo shock per l'accaduto è stato notevole. L’episodio solleva però nuovamente l'attenzione sulla sicurezza nei cantieri edili, specialmente quando i lavori interessano edifici abitati.
Dopo l'addio di Minnozzi, accasatosi all'Osimana, la Maceratese saluta anche Matteo Perri, che nelle prossima stagione vestirà la maglia del K Sport-Montecchio Gallo. Dopo 10 gol divisi fra campionato e Coppa Italia, si chiude così l'avventura con la Rata dell'attaccante calabrese, che ha rifiutato la proposta di rinnovo da parte della società biancorossa.
Per il K Sport Montecchio Gallo l'arrivo di Perri rappresenta invece un colpo importante per la categoria, che conferma le grosse ambizioni da parte del club pesarese in vista del prossimo campionato di Eccellenza.
Salutati Perri e Minnozzi, la Maceratese dovrà ora andare sul mercato per regalare a Possanzini validi elementi offensivi. La conferma di Cirulli e l'arrivo di Albanesi rappresentano in questo caso delle operazioni importanti. Due nomi sono poi finiti sul taccuino della dirigenza biancorossa: Giovanni Kyeremateng e Andrea Petrucci.
Kyeremateng, attaccante italo-ghanese cresciuto nei settori giovanili di Inter e Monza, ha giocato l'ultima stagione in Serie D con il Folgore Caratese, segnando 3 gol in 33 presenze. Nel suo lungo curriculum vanta anche un'esperienza con la maglia del Matelica.
Per Petrucci, invece, si tratterebbe di un ritorno, avendo già vestito la maglia biancorossa in passato. L'attaccante ascolano è diventato nelle ultime stagioni una "bestia nera" per la Maceratese, avendola punita in due occasioni con la maglia dell'Azzurra Colli, con tanto di esultanza polemica nei confronti dei supporters della Rata. Nel caso la trattativa dovesse concretizzarsi, da capire come verrebbe accolto dai suoi nuovi tifosi.
Questa mattina, 8 luglio, nell'hub universitario dell'Università di Macerata, si è tenuta una conferenza stampa per annunciare l'avvio dei cantieri per la ricostruzione e la riqualificazione di importanti edifici storici, proprietà dell’Ateneo, che gli eventi sismici del 2016 hanno reso parzialmente e totalmente inagibili.
L'evento ha visto la partecipazione del commissario alla ricostruzione Guido Castelli, del rettore John McCourt, del direttore generale Domenico Panetta e dell'architetto Francesco Ascenzi.
Nel corso della conferenza, è stato sottolineato come Palazzo Ugolini sarà trasformato nella sede centrale della biblioteca del Dipartimento di Studi Umanistici, destinata a ospitare 200 mila volumi e 300 postazioni studio.
Altro obiettivo è la valorizzazione di Piazza Garibaldi e la riqualificazione di altri immobili storici come Palazzo Ciccolini e la sede di via Crescimbeni 20. Questi interventi, finanziati con quasi 9 milioni di euro, rappresentano un passo fondamentale per il recupero e la valorizzazione dell'Ateneo e della città stessa, offrendo spazi sicuri e funzionali per tutta la comunità studentesca e civile.
l’Università, in qualità di soggetto attuatore, ha attivato i processi per la progettazione e l’ottenimento delle autorizzazioni delle tre opere, inserendo ulteriori temi progettuali - quali ad esempio l’adeguamento alle norme antincendio, la riqualificazione energetica, il superamento delle barriere architettoniche, la riqualificazione funzionale, architettonica e impiantistica - al fine di affrontare anche le ulteriori esigenze non direttamente connesse con gli interventi strutturali di riparazione e miglioramento sismico finanziate nell’ambito dell’Ordinanza.
“L'Università di Macerata - sottolinea il commissario straordinario alla ricostruzione per il sisma 2016 Guido Castelli - è un presidio essenziale del territorio, che vogliamo recuperare pienamente per restituire agli studenti, ai docenti e al personale sedi sicure e funzionali, tenendo insieme sicurezza e valorizzazione di edifici storici che fanno parte dell'identità visiva della città di Macerata. La partenza dei lavori per palazzo Ciccolini, via Crescimbeni e per palazzo Ugolini è il migliore augurio alla città e all'ateneo di portare a compimento tutti i progetti di ricostruzione che stiamo, con un grande lavoro di squadra, sbloccando uno ad uno. Passare dalle norme ai cantieri non è stato semplice, ma un passo alla volta stiamo scrivendo un nuovo capitolo di questa ricostruzione”.
Il rettore John Mc Court ha ringraziato il Commissario Castelli per il costante sostegno fornito all'Università di Macerata: “Questi lavori – sottolinea – testimoniano l’impegno dell’Ateneo per un futuro migliore, sostenibile e inclusivo e rappresentano un investimento di grande rilevanza non solo per l'Università, ma per l'intera città di Macerata. Così come dopo la riqualificazione di Villa Lauri, palazzina Tucci, Loggia del Grano ed ex seminario in piazza Strambi, la comunità studentesca sarà la prima a beneficiare di questi miglioramenti, trovando spazi più adeguati e stimolanti per la propria formazione e crescita personale. Il progetto non solo migliorerà le infrastrutture, ma contribuirà anche a rafforzare il legame tra l'Università e il territorio, nel segno di uno sviluppo armonioso e condiviso”.
In particolare, per quanto riguarda Palazzo Ugolini in corso Cavour, il progetto prevede la trasformazione funzionale dello storico edificio progettato dal Valadier in sede centrale della biblioteca del Dipartimento di Studi Umanistici, la quale conterrà circa 200 mila volumi, 300 postazioni studio, molteplici servizi bibliotecari, un caffè letterario e altri servizi. L’auspicio è che questa opera di valorizzazione faccia da innesco con il Comune di Macerata per attivare un processo di valorizzazione della zona sud di piazza Garibaldi, dove è presente la statua, mediante la pedonalizzazione e la riqualificazione dell’area.
Per sostenere economicamente le opere aggiuntive, l’Ateneo ha partecipato al bando del Ministero dell’Università e della Ricerca, di cui DM 1274 del 10 dicembre 2021, acquisendo un finanziamento di circa 5,5 milioni di euro, e stanziando fondi di bilancio per un importo di quasi 1 milione di euro. Concluse le attività di progettazione e autorizzazione dei tre interventi, sono state espletate le procedure di affidamento, al termine delle quali sono stati selezionati gli operatori economici: il Consorzio Edilart di Senigallia per palazzo Ugolini, l’impresa Ottavi di Subiaco Roma per palazzo Ciccolini e Palmucci di Roma per via Crescimbeni 20. I lavori avranno una durata di circa 2 anni per i palazzi Ciccolini e via Crescimbeni 20 e 3 anni per palazzo Ugolini.
Ieri, in una gremita piazza Cesare Battisti, si è svolto il terzo appuntamento del festival nazionale del libero pensiero “Presente liberale”. Dopo Nicola Porro, Francesco Borgonovo, Camillo Langone e Giovanni Sallusti, ieri è stata la volta del direttore editoriale di Libero Daniele Capezzone, intervistato da Michele Silenzi, direttore di Liberilibri.
Daniele Capezzone, partendo dal suo libro “E basta con ‘sto fascismo”, è intervenuto sui temi di più diretta attualità, dalla situazione del governo alle elezioni europee. Ma soprattutto, l’incontro è stato un coinvolgente momento di riflessione attorno alla questione della libertà che sempre più frequentemente viene messa in pericolo da un’ideologia aggressiva.
Un’ideologia che, come ha evidenziato Capezzone, tende a cancellare gli spazi di autodeterminazione individuale e, in particolare, la possibilità di esprimere tranquillamente il proprio pensiero senza essere ogni volta tacciati di “fascismo” quando si dice qualcosa di difforme rispetto alla narrazione dominante.
Durante l’incontro è emerso come da questa ideologia non possa venire nulla di buono perché impedisce il confronto sano e aperto che sta alla base di ogni società democratica e liberale. L’incontro è stato dunque anche un appello a un maggiore dialogo tra forze politiche e culturali che troppo spesso si guardano come veri e propri nemici invece che, più appropriatamente, come avversari e contendenti in una corsa democratica.
L’assessore Riccardo Sacchi, che fin da principio ha voluto fortemente questo festival unico nel suo genere, commenta con soddisfazione: “Grazie alla collaborazione con Liberilibri, ancora una volta il festival Presente liberale si dimostra un prezioso motore di approfondimento e discernimento culturale attraverso le lenti del libero pensiero”.
Sono stati presentati venerdì pomeriggio, a Macerata, i lavori di riqualificazione e rigenerazione dell’area verde "Helvia Recina", un parco giochi aperto ed inclusivo il cui progetto è stato realizzato con il contributo della presidenza del Consiglio dei ministri e della Regione Marche.
"L'amministrazione comunale sta puntando sempre di più alla promozione dell’inclusione in città e lo fa anche attraverso gli spazi pubblici e, dunque, con parchi con giochi sempre più inclusivi che riguardano sia la disabilità che i bambini normodotati - ha detto il vicesindaco e assessore alle politiche sociali Francesca D’Alessandro -. Siamo convinti che l’inclusione prevede una socialità che favorisca sempre più le relazioni e faciliti i rapporti in una fase delicata come quella della crescita. Macerata inclusiva è un obiettivo che ci stiamo prefiggendo su tutti i fronti e attraverso tutti gli Assessorati”.
"Un plauso all'Amministrazione comunale che sta concretizzando ciò che per me è stato l'impegno di una vita - ha aggiunto la consigliera regionale Anna Menghi, in rappresentanza della Regione Marche -. La disabilità è al centro dell'azione politica e non possiamo che essere soddisfatti di vedere il frutto dei semi che sono stati lanciati dalle associazioni e da chi combatte da tanti anni affinché la disabilità sia normalità. Dobbiamo ricordarci che al centro ci sono le persone e questo spazio rappresenta esattamente il concetto di inclusione".
"Un impegno che avevamo preso con i cittadini e che abbiamo mantenuto trasformando quella che era un’area ammalorata da anni in un parco giochi inclusivo e, inoltre, abbiamo recuperato il campo da basket come richiesto da molti giovani della zona – ha commentato l’assessore con delega al Decoro Urbano e ai Parci Pubblici Paolo Renna -. Un ulteriore passo, rispetto ai tanti progetti che stiamo sviluppando e portando avanti, per restituire decoro e fruibilità agli spazi pubblici oltre ad aree sicure e moderne alla cittadinanza".
L’intervento è consistito nella riqualificazione dell’area giochi “Helvia Recina” e del campo da basket dando così vita a un polo ludico-sportivo in cui poter svolgere attività con una particolare attenzione al tema dell’inclusione e, dunque, alle persone con disabilità.
Nello specifico, sono state installate una struttura multi-gioco fruibile da persone con disabilità mediante apposite rampe; tre altalene (una con sedili a tavoletta e a cesto per le persone con disabilità, una con cestone e l’altra con seggiolino inclusivo e sistema di ritenuta di sicurezza); un gioco a molla; un sistema per comunicazione a breve distanza mediante tubo sotterraneo e un tavolo da pic-nic con posto a capotavola a sbalzo per il posizionamento di fruitori in carrozzina.
Oltre all’installazione delle nuove attrezzature è stata eseguita una sentieristica finalizzata a garantire la piena fruibilità e accessibilità dell’area e che collega i due accessi della stessa, quello a nord-ovest e quello a sud.
Anche il campo da basket che si trova vicino all’area ludica è stato interessato da lavori di riqualificazione: è stata sistemata la superficie di gioco che era fortemente ammalorata, si è proceduto al rimodellamento e alla regolarizzazione della planarità e sono state ridefinite le linee del campo. Infine, è stato migliorato l’accesso al campo da basket mediante la sistemazione di un cancello carrabile praticabile da automezzi sia per soccorso che per trasporto di persone con disabilità.
“Un momento particolarmente emozionante” – ha esordito la presidente Afam Alzheimer Uniti Marche Odv Berardinelli durante l’incontro all’interno del Caffè Alzheimer con una delegazione della Fondazione Colonna – . Il primo dopo la gravissima perdita il 9 agosto dello scorso anno per la scomparsa di Nicola Colonna, che da sempre ha diretto la Fondazione titolata al padre Girolamo e presieduta dalla madre.
La presidente ha accolto, insieme ai collaboratori Afam e alle numerose persone malate con i propri familiari, la delegazione della Fondazione Colonna, composta da Filippo Colonna, dal dottor Gianni Giuli e dal dottor Pierfrancesco Gentilucci, ringraziandoli per l’appoggio con cui negli anni hanno sostenuto il Caffè Alzheimer, “un aiuto non solo in termini economici ma anche di vicinanza e partecipazione ad un percorso”.
La presidente ha ricordato l’alta figura di Nicola Colonna e la sensibilità, la generosità che lo caratterizzavano. Ha poi affermato l'importanza del Caffè Alzheimer nel grande “puzzle” della presa in cura della persona fragile, fondamentale per abbattere lo stereotipo che di fronte a una diagnosi di demenza non si può fare nulla, mentre invece tanto può essere fatto per migliorare la qualità della vita delle persone malate e delle famiglie, essenziali sono la formazione ed essere accompagnati con competenza e cuore per affrontare una quotidianità non certo facile.
Concetto ripreso dal dottor Giuli che ha dichiarato come la formazione e la socialità siano elementi importanti nella presa in cura della fragilità. Filippo Colonna, nel complimentarsi con l’Afam per il grande lavoro che svolge, ha ribadito la ferma volontà di seguitare nel cammino intrapreso dal padre che teneva particolarmente al Progetto del Caffè Alzheimer.
Infine il dottor Gentilucci ha sottolineato che “in una società quale quella attuale in cui da tempo gli anziani hanno superato numericamente le nascite è opportuno investire e prepararsi nel dare servizi alla fragilità”. Gli incontri del Caffè Alzheimer sono presso i locali di Circolamente (via dei Velini 19/C).
Il presidente del corso Tommaso Febbrajo: “Oltre ai già numerosi sbocchi occupazionali propri di una laurea in Economia, i nostri laureati potranno anche accedere ai nuovi profili professionali legati all’ambito della sostenibilità”.
La necessità di salvaguardare la salute del pianeta e di contrastare il cambiamento climatico sta determinando veloci cambiamenti all’interno del mercato del lavoro, in cui cresce la richiesta di figure professionali fino a qualche anno fa del tutto sconosciute. È il fenomeno dei cosiddetti “Green Jobs”, ossia impieghi finalizzati a coniugare lo sviluppo umano e la crescita economica di imprese e territori, con la tutela dell’ambiente e della salute.
La necessità di formare professionisti con una vocazione “green” è particolarmente avvertita anche in Italia e in Europa. Al centro dell’agenda politica internazionale, europea (vedi NexgeneratioEU) e nazionale (vedi PNRR) digitalizzazione e green sono considerati pilastri fondamentali di un progetto in costruzione e irreversibile. Secondo la tredicesima edizione del Rapporto Greenitaly di Unioncamere, nel 2021 la quota di imprese eco-investitrici è passata dal 21,4% del 2020 al 24,3%. Si stima che nel prossimo quinquennio, pubbliche amministrazioni e imprese assumeranno in Italia più di 2 milioni di lavoratori “green”, pari al 63% del loro fabbisogno, in pratica, due lavoratori su tre. A buon diritto, pertanto, si parla dei “Green Jobs” come dei lavori del futuro.
Per permettere agli studenti di cogliere queste opportunità e affrontare preparati le sfide di un mercato del lavoro in rapida evoluzione, l’Università di Macerata ha attivato un nuovo corso di laurea triennale in “Economia e marketing per la sostenibilità”.
“Il corso di studi – spiega il presidente Tommaso Febbrajo– coniuga la formazione di base propria dei percorsi triennali in Economia, con specifiche competenze in materia di sostenibilità economica, sociale e ambientale. L’obiettivo è quello di formare figure professionali in grado proporre soluzioni per la valorizzazione e il rilancio del territorio, nonché per il miglioramento dei processi produttivi verso il principio circolare. Si tratta di competenze sempre più richieste dalle imprese e dalle istituzioni pubbliche, indispensabili per avviare processi di transizione ecologica e per perseguire modelli di sviluppo sostenibili, come imposto da ormai consolidate esigenze di mercato e dalla normativa esistente.
Nel percorso di studi, particolare attenzione viene riservata anche alla sostenibilità intesa come fattore concorrenziale qualificante delle imprese, stante la sempre crescente sensibilità dimostrata dai consumatori verso l’impatto ambientale dei beni che acquistano.
Il mix di competenze tradizionali ed innovative impartite dal corso garantisce ai laureati ampie prospettive di lavoro. Oltre ai già numerosi sbocchi occupazionali propri di una laurea triennale in Economia, i nostri laureati avranno anche la possibilità di accedere ai nuovi profili professionali, nel privato e nel pubblico, legati all’ambito della sostenibilità.
Mi riferisco, per fare solo alcuni esempi, alle molteplici figure offerte a livello manageriale e dirigenziale, quali il Sustainability manager e il Sustainability auditor, figure professionali che, contribuendo allo sviluppo di un modello di business sostenibile, stanno diventando ruoli chiave all’interno delle imprese; molto importante sta diventando anche la figura del Green Marketing Manager che si occupa di comunicare all’esterno la sensibilità e l’impegno di una azienda verso il rispetto e la tutela dell’ambiente”.
Inizia a prendere forma la nuova Maceratese di Possanzini, con il club biancorosso che ha annunciato il quarto giocatore in entrata: si tratta di Armin Nasic, centrocampista di origine bosniache nell'ultima stagione al Tolentino.
Dotato di un'ottima tecnica di base, Nasic è un centrocampista dinamico, che sa inserirsi bene e dare il proprio apporto alla fase offensiva. Lo scorso anno ha segnato ben 5 gol con la maglia cremisi.
Il neobiancorosso ha vestito in passato anche le maglie di Fermana e Montegiorgio, con una parentesi nel Brecello Piccardo in Eccellenza emiliana.
Matteo Minozzi è un nuovo giocatore dell’Osimana. Il club 'senzatesta' ha ufficializzato l’arrivo dell’attaccante con un video sui propri social, con tanto di maglia giallorossa indosso. Si chiude così l’avventura di Minnozzi con la Maceratese, con le parti che non hanno trovato un accordo per il rinnovo e il giocatore che ha dunque preferito sposare un nuovo progetto.
Una storia, quella fra Minnozzi e la Maceratese, che non è andata come molti tifosi biancorossi si aspettavano, con il calciatore spesso al centro di critiche e accusato di tenere in campo un atteggiamento non sempre adeguato. Eppure, il suo arrivo scaldò non poco la piazza maceratese, quando in un derby di mercato con la Civitanovese l’allora ds Sfredda riuscì con un blitz a portarlo dalle parti dell’Helvia Recina. Circa una settimana dopo il gol su calcio di rigore proprio contro i rivali della Civitanovese nel match di andata di Coppa Italia, con l’esultanza sotto la Curva Just. Sembrava l’inizio perfetto di una storia d’amore che però non è mai sbocciata e si è chiusa con 8 gol stagionali e diverse prestazioni insufficienti.
L’avventura in biancorosso di Minnozzi è stata un po’ la fotografia della scorsa stagione della Maceratese: un arrivo carico di aspettative poi deluse dai risultati ottenuti sul campo. Ora per l’attaccante si apre un nuovo capitolo di una carriera sempre costernata di gol e vittorie, che spera di ritrovare alla corte di Mister Labriola. Ritroverà dunque da avversario la Maceratese, che invece dovrà affidare la guida del proprio attacco ad un altro profilo, che sarà chiamato a riportare gol ed entusiasmo nell’ambiente biancorosso.
Macerata - Ha provato a “fare il furbo” all'esame della patente, usando cellulare e auricolari wireless, ma è stato denunciato per truffa aggravata ai danni dello Stato dai carabinieri. Colto sul fatto un ventottenne egiziano, residente a Rimini, sorpreso a barare all’esame per la patente di guida di categoria B.
Ha pensato di superare il test con l'aiuto della tecnologia, ricevendo dall’esterno le risposte ai quiz teorici attraverso uno smartphone ed un auricolare senza fili e ci sarebbe anche riuscito, se il suo comportamento non avesse destato qualche sospetto da parte dell’esaminatrice, che ha richiesto l’intervento dei militari prima del termine dell’esame teorico. L’episodio è avvenuto nella tarda mattinata del 4 luglio, nel corso della sessione di esame organizzata nella locale Motorizzazione civile.
I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Macerata, a seguito della segnalazione del funzionario della motorizzazione che si era insospettita del comportamento anomalo di un aspirante alla prova di esame, sono intervenuti negli uffici ove era in corso l’esame teorico per il conseguimento della patente di guida, sorprendendo il giovane cittadino extracomunitario che, tramite l’ausilio della tecnologia (un auricolare color carne ben occultato) stava ricevendo le risposte corrette da un complice che si trovava all’esterno.
Il ragazzo ha tentato inutilmente di negare l’evidenza, ma è stato contraddetto dalle verifiche dei carabinieri che hanno trovato addosso all’uomo l’auricolare ancora collegato con lo smartphone, ritirato in precedenza dall’Ispettore del locale ufficio, e hanno perciò sequestrato entrambi gli oggetti.
L’uomo è ora indagato dalla Procura della Repubblica di Macerata e dovrà ingegnarsi ancor di più per difendersi dall’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato che pende nei suoi confronti.