Anche quest'anno Unicam non ha voluto mancare all’appuntamento con Tipicità, che si è tenuta dal 9 all'11 marzo al Fermo Forum. Nella giornata di apertura il rettore Graziano Leoni è intervenuto all'incontro "Atenei e benessere: stimoli per le Marche al futuro" moderato dal Direttore del Corriere Adriatico Giancarlo Laurenzi ed ha preso parte all’evento inaugurale.
La professoressa Isolina Marota, delegata all'orientamento, è stata tra i relatori nel dibattito su orientamento, lavoro e imprese guidato dal conduttore radiofonico Marco Ardemagni. Nel pomeriggio ad essere protagonista è stata la ricerca Unicam, che si è presentata con i progetti relativi al settore dell’agroalimentare, dell’economia circolare e della sostenibilità in un incontro condotto dal caporedattore del Tg5 Gioacchino Bonsignore ed aperto dai saluti del rettore Leoni.
Sono stati presentati i seguenti progetti: "Tool4MedLife" con la prof.ssa Silvia Vincenzetti, "Nano4Fresh" con il prof. Fabio Marchetti, "Natura Agro" con il professor Filippo Maggi, "Agrifish" con il professor Sauro Vittori, "Davvero mangiamo le microplastiche?" con la dottoressa Martina Capriotti
Nel pomeriggio di domenica, poi, il prof. Marco Giovagnoli, docente della scuola di giurisprudenza e del corso di laurea in Scienze Gastronomiche, insieme alle studentesse ed agli studenti di Scienze Gastronomiche, ha presentato il volume "Storie e culture dell’alimentazione", frutto di un loro lavoro di ricerca, mentre il professor Andrea Lupacchini, docente di Food Design presso la Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria”, è stato tra i protagonisti del dibattito su enogastronomia e viaggio raccontati attraverso la lente del design che contribuisce a costruire l’esperienza.
Per tutta la durata di Tipicità, poi, studenti e studentesse, coordinati dal professor Gianni Sagratini, direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, hanno accolto i moltissimi visitatori nello spazio espositivo a disposizione dell’Ateneo per parlare delle molteplici opportunità che Unicam offre, mentre docenti, ricercatrici e ricercatori sono intervenuti anche in diversi altri incontri per raccontare le loro ricerche.
Oggi pomeriggio nel Sottocorte Village è stato inaugurato uno spazio dedicato alla 43° edizione della Corsa alla Spada e Palio. "Nei cassoni delle dame: tessuti, abiti e gioielli a casa Varani" è una vetrina promozionale della rievocazione storica - che si terrà a Camerino dal 15 al 26 maggio 2024 - dedicata alle donne, con una mostra fotografica di dame selezionate dalla grande raccolta del fotografo Giulio Rosati e un laboratorio di gioielli curato dall’artista Adriano Crocenzi, abiti e stoffe, pubblicazioni e materiale promozionale sulla nuova edizione.
"Durante il Rinascimento – scrive Fiorella Paino, che insieme a Patrizia Menghi, Delfina Benedetti e Danilo Torresi hanno curato l’allestimento dello spazio – divennero comuni i cassoni nuziali che diventarono spesso, soprattutto per i ceti più agiati, supporto per i preziosi dipinti dei maggiori artisti del tempo. Emblemi matrimoniali ma anche della ricchezza e dell’importanza sociale degli sposi venivano mostrati per rendere esplicito il potere anche economico delle famiglie".
"La vigilia della festa della donna – spiega la presidente della Corsa alla Spada e Palio, Donatella Pazzelli – abbiamo deciso di aprire questo spazio, che potrebbe essere il primo di una serie di appuntamenti dedicati ai tanti aspetti della Corsa alla Spada e Palio, come gli allestimenti delle vetrine, la vita in taverna, gli addobbi della città. Il patrimonio fotografico di Giulio Rosati è immenso, come la generosità del figlio Gabriele che ce lo ha messo a disposizione. L'artista Adriano Crocenzi sarà a lavoro per creare gioielli e sarà interessante seguire le sue creazioni in questo spazio che diventa un laboratorio temporaneo".
In esposizione in questo locale, messo a disposizione dall'amministrazione comunale di Camerino con il sindaco Roberto Lucarelli presente all’apertura, anche abiti, stoffe e il nuovo stendardo della Corsa alla Spada e Palio realizzato da Valentina Gagliardi, oltre alle pubblicazioni “Storia della città di Camerino”, “Corsa alla Spada e Palio 1-30” e “Un nuovo sole” e al materiale informativo relativo all’edizione 2024.
In occasione della Festa della Donna, l'Associazione Musicamdo con il contributo del comune di Camerino, Unicam-Università di Camerino, la Pro Loco di Camerino, la regione Marche e il MIC - Ministero della Cultura organizza sabato 9 marzo alle ore 21:15 presso l'Auditorium Benedetto XIII di via le Mosse a Camerino il concerto della Musicamdo Jazz Orchestra con ospite Linda Valori.
La Big Band composta da 25 musicisti del maceratese nata proprio a Camerino nel 2018 con lìobiettivo di riunire i musicisti di jazz del maceratese e dare un segnale di ricostruzione sociale in seguito al terremoto 2016 presenta il suo ultimo progetto Soul Rhythm & Blues Explosion.
La big band proporrà i più coinvolgenti ed intensi brani soul e rhythm and blues della storia della musica, gli indimenticabili brani di Aretha Franklin, Otis Redding, arrangiati appositamente per la Big Band per rinverdire e dare ancora più forza ed energia a questi capolavori. La Musicamdo Jazz Orchestra ospita per l’occasione la meravigliosa voce di Linda Valori.
Linda nata a San Benedetto del Tronto è nota al grande pubblico per la partecipazione al Festival di Sanremo 2004 con "Aria sole terra e mare", conquistando il terzo posto. Nel 2005 partecipa al reality show Music Farm. Viene invitata ad esibirsi per ben 6 volte innanzi ai pontefici Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco.
Nel 2007 partecipa allo spettacolo televisivo di Rai 1 "Tutte donne tranne me" di Massimo Ranieri, con il quale incide la cover della nota canzone di quest'ultimo "Se bruciasse la città". Nell'estate del 2008 incide il singolo "Pasolini" scrive, scritto da Maurizio Fabrizio, brano contenuto nell’album Tutti quelli pubblicato nel 2010.
Nel 2013, dopo alcuni anni di collaborazione con la Raisin' Music, società di produzione discografica di Chicago e Larry Skoller, esce l'album a suo nome "Days like This". Linda Valori può cantare qualsiasi cosa con stile e grazia. È dotata di grande estensione, un suono splendido e una esecuzione impeccabile e fluida allo stesso tempo. Ha inoltre un'altra qualità speciale che non può essere appresa: una vera profonda sensibilità. Sebbene abbia cantato pop, lirica e jazz, i suoi veri amori di Linda Valori sono proprio il blues e l’ R&B.
"Non sono stata io a scegliere di cantare il blues - racconta Linda Valori -. Il blues ha scelto me! E' sempre stato così naturale. Ho provato tanti altri generi, ma il blues e l’ R&B sono sempre stati il mio primo amore; hanno sempre fatto parte di me".
Grande successo per la camminata "Just The Woman I Am" al Cus Camerino che ha visto la partecipazione di circa 200 ragazzi e ragazze, grazie anche alla collaborazione dei professori dell'Istituto Comprensivo Ugo Betti, dell'Istituto d'Istruzione superiore Costanza Varano e dell'Ictg Giovanni Antinori.
Un'iniziativa che ha visto Camerino, ormai come tradizione, in un filo diretto con il Cus Torino, che ha organizzato e promuove a livello nazionale l'iniziativa in concomitanza con la settimana della Giornata Mondiale della Donna allo scopo di promuovere l'inclusione e raccogliere fondi per la ricerca contro il cancro.
Tante finalità a restituire il senso dello sport, alla presenza del presidente del Cus Camerino Stefano Belardinelli, del sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, del delegato Unicam del rettore allo Sport Filippo Maggi, del delegato Coni Macerata Fabio Romagnoli e del presidente Figest (Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali) Enzo Casadidio.
A tagliare il traguardo per prima è stata Emma Canestrini, atleta del Cus Camerino. A vincere in questo caso è stato lo sport, con la sua capacità di unire le persone soprattutto per una buona causa.
Nella mattina di oggi, l’Università di Camerino ha aperto le sue porte agli studenti e alle studentesse delle scuole superiori, offrendo loro un’opportunità unica di esplorare il mondo accademico e scoprire le innumerevoli possibilità che questo ateneo di prestigio internazionale ha da offrire.
In un’atmosfera accogliente e in fermento, centinaia di ragazze e ragazzi, giunti da ogni provincia delle Marche, hanno affollato gli spazi della sede in via Madonna delle Carceri, esplorando i vari dipartimenti e laboratori: la Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, la Scuola di Giurisprudenza, la Scuola di Scienze e Tecnologie con i suoi otto corsi per la Laurea triennale, tra cui l’innovativo corso di Scienze Gastronomiche, la Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, fino alla Scuola di Architettura e Design.
Per l’occasione, le aule sono state animate da presentazioni coinvolgenti, tenute da docenti e ricercatori, volte a instaurare un prolifico dialogo e confronto con le future matricole. Quest’ultime hanno così avuto l’opportunità di porre domande, scoprire i programmi di studio e immergersi nella cultura accademica, e non solo, di Camerino; hanno avuto modo di prendere parte a sessioni informative sulla vita studentesca, sulle borse di studio e le opportunità di stage.
A dare il benvenuto, il rettore Graziano Leoni: “L’Università di Camerino non ha dimensioni grandi ma ha porte che sono sempre aperte, non solo oggi. È il luogo in cui si fa esperienza, stando insieme e collaborando vicendevolmente, creando esperienze; noi non vogliamo insegnarvi nulla, ma vogliamo darvi la possibilità di vivere insieme ai professori e ai ricercatori al fine di una sostanziale crescita professionale. Il motto che ha inaugurato quest’anno accademico è ‘persona, valore, scienza’: al centro di ogni nostra attività ci sono le persone, fautrici di valori sui quali viene applicata la scienza”.
A seguire la professoressa Isolina Maròta, delegata all’orientamento la quale, rivolgendosi alle studentesse e agli studenti, ha specificato il senso della giornata di oggi: “L’Ateneo vi ha aperto le porte, sfruttate questa occasione perché potete esplorare tutto e soprattutto potete guardare qual è l’offerta formativa; questa non consiste solo in un corso di laurea, negli esami ma nel far comprendere i molteplici sbocchi professionali”. Ha poi rivolto un consiglio ai futuri iscritti: “Un mio consiglio: non soffermatevi solo dove siete sicuri di iscrivervi, ma esplorate e vagliate ogni offerta perché all’interno di voi c’è sempre un talento che in molti casi deve essere scoperto; spesso quello che si pensa che sia il proprio futuro, cambia proprio attraverso un’illuminazione”.
Infine, a spiegare i rapporti internazionali dell’Università di Camerino, il prorettore vicario Emanuele Tondi “Unicam è connessa con tutto il mondo, abbiamo accordi e progetti internazionali per la mobilità di studenti e docenti in moltissime discipline, quindi i nostri studenti nel loro percorso formativo hanno la preziosa opportunità di andare all’estero e confrontarsi con gli studi e la cultura dei colleghi, collaborando con il docente coordinatore di riferimento”.
In un mondo in continua evoluzione, il percorso formativo e di vita che l’Università di Camerino offre si configura come la chiave per aprire porte verso un futuro luminoso.
Illuminazione del centro storico danneggiata da un furto di rame, lampioni spenti in parecchie zone di Camerino. Dopo alcune indagini, l'amministrazione comunale ha scoperto che il problema è stato causato dal furto di cavi e coprifili in rame da parte di malviventi, che hanno danneggiato l'impianto. Fatti per i quali è stata già sporta denuncia alle autorità.
"L'intervento di sistemazione e riparazione della pubblica illuminazione è già in corso da qualche giorno, vista la vasta area interessata i tempi non saranno brevissimi. Ci scusiamo per il disagio, ma il Comune è già pienamente al lavoro per cercare di riparare nel più breve tempo possibile il danno arrecato", conclude la nota dell'amministrazione.
Come annunciato durante il suo collegamento in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico tenutasi lo scorso 6 febbraio, la ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha fatto oggi visita all'Università di Camerino e ha incontrato il rettore Graziano Leoni e la governance di ateneo presso la sede del Rettorato.
"Sono onorata di essere oggi - ha affermato la Ministra Bernini - qui all'Università di Camerino, ateneo al quale sono particolarmente vicina perché rappresenta una funzione rigenerativa particolare oltreché il ritorno alla normalità. Riportare l'Università nel centro storico significa riportare la vita in città e continuare a far emergere tutte le belle cose che Unicam può dare".
Il rettore Leoni ha poi consegnato alla ministra Bernini il Sigillo di Ateneo ed ha avuto un colloquio riservato con lei. "Ringrazio veramente di cuore la Ministra Bernini - ha sottolineato il rettore Unicam Graziano Leoni - per averci voluto onorare della sua presenza oggi qui in Ateneo. Un segnale importante per tutta la nostra comunità universitaria. Anche grazie alla vicinanza del Ministero, Unicam potrà continuare a confermare il suo ruolo di motore di sviluppo del territorio e fulcro della formazione delle giovani e dei giovani che ad essa si rivolgono per costruire il loro futuro".
La ministra ha anche avuto l'occasione di visitare la mostra di Giuliana Flavia Cangelosi, dottoranda Unicam, che ha come tema "Tra linee e algoritmi. Un viaggio tra arte, architettura, design e tecnologia". La mostra offre un'analisi evolutiva nell'ambito dell'arte, architettura, design, scienza e tecnologia delineando un percorso di trasformazione artistica che abbraccia sia le radici classiche che le prospettive visionarie.
Importante appuntamento presso il comune di Camerino mercoledì 28 febbraio. In programma, infatti, l'incontro istituzionale con il ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. L'incontro si terrà alle ore 15:15 presso la Sala consiliare del comune di Camerino (via Conti di Altino n. 19). Una visita, quella del Ministro Bernini, prevista inizialmente ad inizio febbraio in occasione dell’inaugurazione dell’Anno accademico ma rinviata per impegni istituzionali sopraggiunti e che si concretizzerà ora nell’incontro di mercoledì pomeriggio.
Saranno trattati due argomenti fondamentali per la città: una breve descrizione della situazione di Camerino, il omune più colpito della Regione Marche dal terremoto del 2016, poi focus su sviluppo e nuove prospettive per l’Ateneo quale motore socio-economico della città e del territorio.
Questa mattina, durante la conferenza stampa tenutasi a Camerino, è stata presentata la camminata 'Just The Woman I Am' in collaborazione con Unicam e il Comune. La manifestazione, in programma sabato 2 marzo presso l’impianto del Cus Camerino, rappresenterà un momento di socialità e aggregazione per cittadini e studenti di tutto il territorio.
La Jtwia è l’evento che dal 2014, attraverso una corsa o camminata di 5 chilometri aperta a tutti, raccoglie i fondi per la ricerca universitaria sulla salute e sul cancro, promuove la prevenzione, i corretti stili di vita, l’inclusione e la parità di genere. È un evento in origine organizzato dal Cus Torino in collaborazione con l'Università degli studi di Torino e il Politecnico di Torino.
Jtwia si svolge rigorosamente nella prima settimana di marzo, in concomitanza con la Giornata Internazionale della Donna. Si può scegliere di partecipare alla corsa o camminata in modalità virtuale o in presenza, come singolo o in gruppo.
Il 2 marzo, presso Cus Camerino (ritrovo ore 10, partenza ore 10:30) si svolgerà la corsa/ camminata in modalità virtuale (collegata con l’evento in piazza castello a Torino) aperta a tutti, dagli Under 18 agli Over 60. L'iscrizione alla manifestazione sarà gratuita e all’interno della manifestazione sarà possibile partecipare, oltre alla camminata, a diverse attività proposte dal Cus tra cui Teqball, Tennistavolo, Calcio Balilla e tante altre attività in collaborazione con la Figest.
Alla presentazione il sindaco Roberto Lucarelli ha sottolineato la vivacità della città di Camerino nello sport con eventi nazionali ed internazionali. Il presidente del Cus Camerino Stefano Belardinelli anche a nome di Federcusi ha ricordato il grande lavoro per favorire l'inclusione dei ragazzi di culture diverse, di chi ha abilità diverse ma ottime per praticare tante attività sportive e ludico motorie. Presenti anche la presidente della Associazione Corsa alla Spada e Palio, Donatella Pazzelli, e il delegato allo sport del rettore professor Filippo Maggi, oltre a molti giornalisti ed intervenuti.
I carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Camerino, della locale stazione e i colleghi di Serravalle di Chienti, sono intervenuti nella città ducale, in piena zona rossa, poiché nel primo pomeriggio del 24 febbraio erano state segnalate alcune persone sospette introdursi in un noto albergo, allo stato inagibile per il sisma del 2016.
All’arrivo dei militari, due uomini, ancora all’interno della struttura e con in mano la refurtiva, vistisi scoperti sono scappati per le vie del centro immediatamente inseguiti dai carabinieri.
Poco dopo, i due presunti responsabili sono stati individuati e identificati. Si tratta di un 46enne 42enne di origine campana, i due soggetti sono stati poi accompagnati in caserma.
Successivamente a seguito di perquisizione domiciliare è stata rinvenuta altra presumibile refurtiva. I soggetti sono stati, quindi, tratti in arresto e, su disposizione del magistrato di turno della procura della Repubblica del tribunale di Macerata, accompagnati nel loro domicilio in attesa del rito per direttissima.
La refurtiva, composta da televisori e da attrezzatura da bar, è stata restituita al proprietario.
Si è spenta oggi a Camerino, all'età di 102 anni, Nazzarena Verolini, storica maestra di Serravalle di Chienti, che ha educato generazioni di allievi. A darne il triste annuncio sono state le figlie Antonella e Rosella. I suoi insegnamenti su come tenere la penna in mano, comporre e leggere le prime parole hanno rappresentato un ricordo indelebile per tantissimi alunni, ora sparsi per il mondo ma che non hanno mancato di far sentire il proprio affetto a Nazzarena in occasione del centesimo compleanno (leggi qui).
Lei e il marito Mario Gentili, titolare dell’omonima impresa di trasporti 'Autolinea Mario Gentili' che fino all’età dei 60 anni ha gestito l’autolinea privata S.Martino-Camerino, il trasporto locale, scolastico e universitario, sono stati un punto di riferimento per tantissimi cittadini. I funerali si terranno venerdì 23 febbraio, alle ore 15:30, presso il Centro della Comunità di Serravalle di Chienti, con partenza alle ore 15:10 dall'ospedale di Camerino.
Tutto pronto in Ateneo per accogliere le centinaia di studentesse e studenti delle scuole superiori che i prossimi 1 e 2 marzo febbraio arriveranno a Camerino per “Porte Aperte in Unicam”, il consueto appuntamento dedicato all’orientamento alla scelta degli studi universitari, che rappresenta ormai un momento importante per conoscere da vicino i corsi di laurea e i loro sbocchi professionali, attraverso un confronto diretto con docenti, tutor e personale dei servizi dell’ateneo.
“Docenti, ricercatori, professionisti, studentesse e studenti universitari e personale Unicam – ha sottolineato la professoressa Isolina Marota, delegata del rettore per l’Orientamento – saranno come di consueto a disposizione dei partecipanti per illustrare l’offerta formativa dell’Ateneo e per far conoscere i numerosi servizi ed opportunità che l’Ateneo mette a disposizione. Si tratta di una iniziativa di orientamento che rappresenta sempre un importante momento di contatto in cui le ragazze ed i ragazzi che interverranno avranno l’opportunità di avere tutte le informazioni, sciogliere eventuali dubbi, avere approfondimenti sui corsi di laurea ed i loro sbocchi professionali”.
Le registrazioni dei partecipanti inizieranno alle ore 9.00 presso il Centro di Ricerca ChIP in Via Madonna della Carceri, mentre alle ore 9.30 si avvieranno le attività dei corsi di studio attivati da tutte le cinque Scuole di Ateneo (Architettura e Design, Bioscienze e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie), che dureranno per tutta la mattinata, dislocate nei diversi poli didattici.
“Gli open day rappresentano una grande opportunità – ha ribadito il rettore Unicam Graziano Leoni – per illustrare al meglio l’offerta formativa del nostro Ateneo, per rendere le studentesse e gli studenti che vengono a conoscerci, partecipi della vita universitaria. Ci confermiamo un Ateneo attrattivo per un numero di matricole che fa registrare un trend positivo rispetto all’anno precedente".
"Anche per il prossimo anno accademico, inoltre, ci saranno importanti novità nell’offerta formativa per porre l’attenzione su tematiche sempre più attuali e richieste dal mondo del lavoro, che sono anche tra i punti di forza e di eccellenza di Unicam. Novità a livello nazionale è anche quella della sperimentazione del primo corso tenuto interamente nel metaverso, all’interno del corso di laurea in Informatica per la comunicazione digitale. Ci saranno inoltre novità rispetto a nuovi spazi per la didattica che saranno disponibili grazie al completamento di diverse opere”.
Cristina Casadidio, dottoressa di ricerca Unicam, è una delle vincitrici delle borse di studio messe in palio ogni anno dalla Fondazione Umberto Veronesi per la ricerca nell'area dell'oncologia e della prevenzione delle malattie croniche attraverso gli stili di vita.
Superando un difficile iter valutativo, la dottoressa Casadidio ha ottenuto una post-doctoral fellowship, un importante finanziamento per la sua ricerca dal titolo 'Biomaterials-Assisted Gene Therapy for Ovarian Cancer Treatment (Biogensmart)', che per il prossimo anno potrà continuare a svolgere nei laboratori Unicam della scuola di Scienze del Farmaco e dei prodotti della salute.
"Sono naturalmente molto soddisfatta - ha dichiarato la dottoressa Casadidio - per questo importante risultato. Ho partecipato con una ricerca nel trattamento del cancro alle ovaie: l’innovazione che ho cercato di apportare è stata quella di introdurre la terapia genica ossia, anche sulla scia di quanto emerso con i vaccini contro il coronavirus, andare a utilizzare acidi nucleici per silenziare in maniera specifica le cellule tumorali che sono presenti appunto in prossimità delle ovaie. In questo modo cerchiamo anche di dare una soluzione più sostenibile anche per il paziente perché consentirebbe di diminuire quelli che sono tutti gli effetti indesiderati causati dall'utilizzo dei farmaci di base per la terapia tumorale".
"Sono molto orgogliosa - ha sottolineato la dottoressa Casadidio - di poter proseguire il mio lavoro di ricerca qui all’Università di Camerino, dove ho conseguito sia la laurea magistrale che il dottorato di ricerca. Ringrazio quindi la Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute ed in particolare la professoressa Roberta Censi, che mi permettono di lavorare qua per il prossimo anno, con la speranza che si possa prolungare qualora dovessimo ottenere dei buoni risultati”.
"Questo risultato - ha affermato il rettore Graziano Leoni - rappresenta un importante riconoscimento a livello nazionale non solo personale per la dottoressa Casadidio, con la quale mi congratulo, ma anche per l’intero Ateneo perché conferma sia la qualità della ricerca Unicam, che l’eccellenza dei nostri giovani ricercatori e delle nostre giovani ricercatrici, che riescono a primeggiare anche in contesti molto competitivi”.
Avviato all’Ast di Macerata il servizio di telemedicina e presa in carico del paziente nefrologico. La prestazione è erogata dagli specialisti del reparto di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale di Macerata, diretto dal dottor Franco Sopranzi. Consente di visitare e verificare, in tempo reale, le condizioni di salute dei pazienti affetti da insufficienza renale cronica e sottoposti a dialisi peritoneale domiciliare, senza che siano costretti a muoversi dalla loro abitazione. Un servizio utile anche alle persone che vivono nelle aree del cratere sismico e dell’entroterra, più lontane dagli ospedali e che raggiunge pure i pazienti che effettuano il trattamento dialitico questo l’ospedale di Camerino.
Le Marche sono tra le prime regioni, in Italia, ad attivare la prestazione che consente, tra le altre cose, di ottimizzare la gestione delle risorse pubbliche, dal momento che un solo infermiere può interagire con sei pazienti, assistendoli sia durante le fasi della procedura dialitica domiciliare, sia in fase di training, con un notevole risparmio di costi. Operativo da un mese presso l’Ast di Macerata, il servizio è stato presentato oggi alla stampa.
“La carenza di medici di medicina generale ha privato i territori interni di alcuni servizi sanitari fondamentali - dice il vice presidente della Giunta e Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - Questa carenza ha avuto un riflesso anche nell’afflusso ai pronto soccorso. Una delle misure che, come Regione, stiamo mettendo in campo, è quella della telemedicina, che si affianca alle altre iniziative già attivate, come la farmacia dei servizi e gli ambulatori funzionali territoriali per l’aggregazione dei medici di medicina generale. Si tratta di innovazioni che si aggiungono ai cinquanta punti Salute che andremo ad attivare sul territorio regionale, tre dei quali sono già operativi, e attraverso i quali i pazienti possono beneficiare di esami strumentali come holter pressorio e cardiaco, ed elettrocardiogramma, con trasferimento telematico dei referti. Si tratta di risposte alle cronicità legate all’altissima percentuale di persone anziane presenti nella nostra regione e al crescente bisogno di presa in carico di queste persone".
L’assessore ha espresso 'grande apprezzamento, nei confronti dell’Ast di Macerata “per l'attivazione di questo importante servizio”. La telemedicina, applicata alla Dialisi “nella nostra Azienda – ha sottolineato Marco Ricci, direttore generale Ast Macerata - rappresenta la realizzazione concreta della medicina di prossimità: lo specialista arriva direttamente a casa del paziente e attraverso la tecnologia lo visita e gli fa un teleconsulto, evitando così che lo stesso si rechi in ospedale. Minori costi per il Servizio sanitario nazionale, ma anche la garanzia di cure adeguate e di monitoraggio continuo della salute dell’utente. Grazie alla telemedicina, si realizza l’equità delle cure, in modo particolare nei confronti di chi vive in territori lontani dagli ospedali e può vedere garantito, al pari di ogni altro, il suo diritto alla salute.
Questo, inoltre, è solo un inizio. Oggi abbiamo in funzione tre totem (apparecchiature dedicate alla telemedicina); l’obiettivo è averne in funzione almeno otto rispetto alla trentina di pazienti in cura a Macerata, servendo di conseguenza una platea ben più vasta di persone affette da queste cronicità”.
La gestione della cronicità dei pazienti, ha ribadito il dottor Sopranzi, “dovrà necessariamente, in futuro, essere affidata alla telemedicina e con una presa in carico proattiva da parte dei distretti che, attraverso dei team multidisciplinari, non solo composti da medici e infermieri, ma anche da assistenti sociali, riescano a costruire percorsi personalizzati in base alla singola richiesta di salute che ogni cittadino manifesta. Richieste che andranno gestite attraverso le cure domiciliari e le prenotazioni di esami, in un percorso che renda il paziente aderente a quelle cure che gli permetteranno di evitare momenti di acuzie e quindi gli accessi in pronto soccorso”.
Il direttore sanitario Daniela Corsi ha parlato di “un nuovo scenario della riforma sanitaria regionale che parte dall’Ast di Macerata”, mentre Giancarlo Cordani (direttore socio sanitario Ast Macerata) ha detto che “l’applicazione della telemedicina rappresenta una pietra miliare del collegamento tra ospedale e territorio, tassello fondamentale per costruire una medicina di prossimità”.
Grazie alla teleconsulenza medico-sanitaria, alla televisita, al teleconsulto, alla teleassistenza e al telecontrollo, le persone con insufficienza renale cronica, in costante aumento a causa dell’invecchiamento della popolazione, sono monitorate dagli operatori sanitari senza che questi debbano spostarsi dall’ospedale di Macerata. I dati relativi ai parametri vitali vengono trasmessi, in tempo reale, dalla casa del paziente e dall’ospedale di Camerino, direttamente alla centrale operativa del reparto di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale di Macerata, attraverso una apparecchiatura mobile (totem) installata al domicilio della persona in dialisi (in caso di terapia domiciliare) e all’ospedale di Camerino per i pazienti che effettuano il trattamento dialitico nel nosocomio camerte.
La telemedicina permette ai medici di adottare le scelte terapeutiche più idonee, di intervenire e risolvere precocemente gli eventuali problemi, permettendo così di ridurre gli accessi urgenti al Pronto soccorso e i ricoveri non programmati. Grazie alla telemedicina la persona in dialisi può beneficiare di teleconsulti e televisite multidisciplinari che includono più specialisti, tra i quali, ad esempio, lo psicologo, il dietista, il vulnologo, senza dover affrontare i disagi legati agli spostamenti. Dopo la conferenza stampa, si è svolto, presso la Consolle operativa del reparto di Nefrologia, un duplice collegamento: con l'ospedale di Camerino per un consulto in diretta attraverso la telemedicina e, a seguire, con un paziente che effettua la dialisi nel proprio domicilio.
Quest’anno, oltre a una netta tendenza all’aumento degli iscritti al primo anno, i corsi di laurea in Filosofia dell’Università di Macerata, e, più nello specifico, il corso di laurea magistrale in Scienze filosofiche, può vantare, tra i suoi studenti, anche il manager internazionale Emiliano Maria Cappuccitti, che martedì 13 febbraio alle 15 nell’Aula Magna Omero Proietti di via Garibaldi 20 incontrerà studenti e studentesse del Dipartimento di Studi Umanistici. L’iniziativa rientra nelle attività di orientamento al lavoro organizzate dalle docenti delegate Fabiola Falappa e Cristiana Turini.
Dopo la laurea in Economia e commercio e l’International Institute for Management Development, Cappuccitti ha ricoperto posizioni di crescente responsabilità in aree trasversali di diverse multinazionali di settori differenti, in particolare come direttore delle risorse umane, tra cui Fiat, Coca Cola, Vodafone, Birra Peroni/SABMiller, sia in Italia che all’estero.
Durante l’incontro di martedì, dopo i saluti rettore John Mc Court e del direttore del Dipartimento Roberto Mancini, la presidente dei corsi di laurea in filosofia e scienze filosofiche Arianna Fermani dialogherà con Cappuccitti a partire dal suo ultimo libro “Il leader nudo”, manifesto di una leadership autentica, umana”, come spiega l’autore. Il leader nudo tratteggiato in questa pubblicazione si distingue soprattutto per l'umiltà di pensarsi, percepirsi e rapportarsi, come tutti, da persona. Una figura in grado, così, di inserirsi in un'organizzazione del lavoro che sembra sempre più prendere le distanze da un sistema verticistico di relazioni, in favore di uno più orizzontale, caratterizzato da una leadership diffusa.
La valorizzazione di dimensioni nuove e, insieme, eterne, quale ad esempio la gentilezza o la saggezza, nozione che, come ricorda l’autore stesso nel suo volume, “è antica, muove le lancette dell’orologio vorticosamente indietro, fino ai tempi di Socrate”; la fondamentale regola, anch’essa tratta dalla filosofia antica, del giusto mezzo: sono solo alcune delle questioni affrontante nel volume che animeranno l’incontro e il dibattito con gli studenti.
Dal 6 febbraio negli ospedali di Camerino e San Severino è stato aperto un ambulatorio per le vaccinazioni dedicato ai pazienti fragili.
L’iniziativa della U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica dell’Ast di Macerata, diretta dalla dottoressa Franca Laici, offre la possibilità ai pazienti fragili, quali ad esempio oncologici, cardiopatici, diabetici, dializzati, oppure affetti da malattie autoimmunitarie o dell’apparato respiratorio, di accedere direttamente e senza prenotazione all’ambulatorio per programmare o eseguire le vaccinazioni necessarie, presentando soltanto la lettera di dimissione o l’ultima visita di controllo effettuata presso lo specialista.
L’ambulatorio sarà attivo all’ospedale di Camerino il primo mercoledì del mese, dalle ore 9:30 alle 12:30, mentre il terzo giovedì del mese presso l’ospedale di San Severino con lo stesso orario.
“Si tratta di un ulteriore servizio offerto alla cittadinanza- dichiara la direttrice sanitaria Daniela Corsi- rivolto in particolare a chi si trova in una condizione di fragilità dal punto di vista della salute e, quindi necessita di maggiori attenzioni e di un percorso più agevolato per poter effettuare le vaccinazioni di cui ha bisogno”.
All'alba dello scorso 10 febbraio, grazie all'intervento dei poliziotti del Distaccamento Polizia Stradale di Camerino, è stata evitata una tragedia. Un uomo di 60 anni, originario di Osimo, che si trovava sulla S.S.77 località Valdiea nel comune di Camerino, giunto all'altezza di un distributore di un'area di servizio ubicata nella parte opposta al proprio senso di marcia, è sceso dall'auto e, nel tentativo di attraversare entrambe le corsie di marcia, è precipitato oltre il guardrail, rovinando al suolo da un'altezza di oltre 10 metri.
I poliziotti hanno individuato l'auto ferma sulla carreggiata mentre facevano rientro dopo aver effettuato un turno di notte. La loro è stata una lotta contro il tempo: comprendendo velocemente che l'anomala sosta dell'auto in quel posto con motore acceso potesse indicare qualcosa di grave, non hanno esitato a calarsi nel dirupo sottostante, sorreggendosi a vicenda per non precipitare a loro volta.
Sotto, l'amara sorpresa: la presenza dell'uomo schiantato al suolo. I poliziotti, senza interrompere il continuo dialogare con lo stesso che alternava attimi di lucidità a perdita di coscienza, hanno allertato il 118 guidando il personale medico nell'impervio luogo per raggiungere celermente l'infortunato. Stante la gravità delle lesioni riportate, è stato richiesto anche l'intervento dell'eliambulanza che, giunta successivamente sul posto, ha trasportato il malcapitato presso il nosocomio dorico. Li è stato sottoposto a complesse procedure sanitarie che, attuate grazie alla tempestività del soccorso dei poliziotti, hanno consentito di salvargli la vita.
Precipita dal cavalcavia: un uomo a Torrette in eliambulanza. Paura questa mattina, in località Sfercia di Camerino, lungo la Statale 77.
In base a una ricostruzione, un uomo di 60 anni, dopo aver accostato l’auto, una volta sceso dal mezzo si sarebbe lanciato dal cavalcavia facendo un volo di diversi metri.
Una volta lanciato l’allarme, sono accorsi sul posti i mezzi di soccorso del 118. L’uomo, dopo le prime cure del caso, è stato traportato all’ospedale di Camerino per poi essere trasferito a quello dorico di Torrette. Il 60enne non si troverebbe, comunque, in pericolo di vita.
Si è tenuta oggi nell’auditorium Benedetto XIII l’inaugurazione del 688esimo anno accademico dell’università di Camerino, alla presenza, da remoto, del ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. Il tema scelto per l’occasione è stato “Persona, Valore, Scienza: il futuro ha solide radici”
Simbolicamente, il primo a prendere la parola, a dare il via alla cerimonia è stato Nicolò Palombi, in rappresentanza delle studentesse e studenti, il quale da subito ha ripreso il tema portante scelto per l’anno accademico: “ ’Persona, Valore, Scienza: il futuro ha solide radici’: queste parole permeanti le strutture del nostro ateneo simboleggiano ciò che più intrinsecamente è UniCam, un’università che pone la persona al centro, fermamente rivolta alle persone che la costituiscono e ne fanno parte. Un’università che, come gli alberi, ha radici profonde che affondano nel tessuto sociale da 688 anni, che toccano le vite di tutti coloro che entrano in contatto con questo ateneo, perché, come suggerisce la parola, UniCam, è unica nel suo genere. Un essere vivente in un unico ecosistema di più università che è in grado di respirare, evolversi, sognare e intimamente capace di guardare al futuro”.
Palombi è poi passato a parlare della formazione degli studenti a partire da un aspetto sostanziale, quello della cura delle persone, delle relazioni sociali e dei rapporti, siano essi di amicizia o di amore: “Di amore nel 2024 non si può parlare, si deve parlare perché solo parlandone, riusciamo a discernere ciò che è davvero e ciò che si propaganda per presunto tale. Quel mix letale che porta frustrazione e rancore che a novembre ha strappato la vita a una studentessa come noi”.
Successivamente, è intervenuta Simona De Simone, rappresentante del personale tecnico amministrativo: “Le radici del nostro Ateneo affondano nella storia fino al secolo che fu di Petrarca e anche di Dante, siamo al 688esimo anno della nostra storia. Ora più che mai le sfide cui sono chiamate le università valicano i confini nazionali e tutte le anime dell’Ateneo sono impegnate nel superarle. Quest’ultimo consente ai propri dipendenti la possibilità di aggiornamento continuo per la corretta conoscenza degli strumenti necessari alle proprie attività. La nostra UniCam ha inoltre anche un altro grande punto di forza; negli uffici che compongono la struttura amministrativa e gestionale, come nelle strutture di ricerca e didattica, si è creato e vive un forte sentimento di appartenenza che nasce dal confronto quotidiano, sempre sincero. Al valore professionale si aggiunge valore umano, tutto ciò costituisce le nostre radici e forti radici significano ali vigorose”.
In rappresentanza del personale docenti e ricercatori, Roberta Censi, la quale ha messo in evidenza quello che è il ruolo dei docenti, la cui didattica deve andare oltre le pareti di un’aula ed essere organica e in costante dialogo con la storia attuale, a partire dalle sue profonde lacerazioni: “Come docente UniCam ho l’onore di lavorare presso la Scuola del Farmaco e dei prodotti della salute, dove cooperiamo nell’affrontare le sfide sanitarie globali, ancora irrisolte con cui le società ancora si confrontano. E lo facciamo con picchi di eccellenza che posizionano la nostra università in contesti nazionali e internazionali di rilievo. Come ricercatori dobbiamo guardare oltre i confini delle aule e dei laboratori; viviamo in un’epoca di profonde contraddizioni in cui il progresso scientifico si scontra con le ombre della storia attuale e la tecnologia avanzata coesiste con tragedie umane senza precedenti, generate da guerre, disparità sociali e di genere, mancanza di accessibilità alle cure mediche Come corpo docente, è nostro dovere non solo trasmettere conoscenze e promuovere il progresso ma anche ispirare, guidare e catalizzare il cambiamento verso la creazione di società più eque”.
Infine, Censi si è soffermata sul concetto di talento e del suo potenziale che deve avere una possibilità di espressione socialmente trasversale: “Ogni talento che non riesce ad emergere perché seppellito da macerie o impedito da povertà e bocchi sociali e di genere rappresenta la privazione di una risorsa per la nostra comunità globale e come tale una sconfitta per tutti noi”.
Poi, ad avvicendarsi sul palco per prendere la parola, il direttore generale Andrea Braschi che, per la ristrettezza delle tempistiche, è entrato nel vivo del discorso intessendo tre slogan da cui partire al fine di ottenere dei risultati incoraggianti: “il primo è ‘La bottega del sarto’; per alimentare questa comunità è utile mantenere brevi le distanze fra le persone e fra i ruoli e per farlo, è indispensabile uno sforzo continuo per adottare un approccio ‘sartoriale’ verso le persone. In un contesto di regole e prassi consolidate occorre trovare il tempo per affrontare assieme i problemi individuando soluzioni possibili e specifiche. Un altro slogan è ‘ Capitani coraggiosi’: è mai esistito un periodo dove le cose scorrevano lineari e prevedibili? Dubito fortemente, soprattutto nell’università. Questo senso di insicurezza è dovuto a una caratteristica peculiare del nostro sistema; la complessità. Quest’ultima, al contrario della complicazione è una caratteristica positiva. Dobbiamo abbandonaci pienamente alla complessità. Abbiamo bisogno di persone che sappiano prendere decisioni in situazioni incerte e instabili, che sappiano reagire agli imprevisti e alle delusioni e che soprattutto agiscano sempre e comunque per il bene comune”.
Ha poi spiegato il terzo appunto che prende il nome di ‘Delitto perfetto’: “Nel lavoro abbiamo sempre l’obiettivo di lasciare la nostra impronta come risultato tangibile del nostro operato. Conoscendo le mie inclinazioni e le mie abilità, ho fatto di tutto per non lasciare alcuna traccia perché nessuno risalga a me; questo modo di relazionarsi non vuol dire fuggire dalle proprie responsabilità o esimersi dal prendere posizioni nette, al contrario, vuol dire un paziente lavoro di semina silenziosa e accompagnamento delle persone per esaltare il loro potenziale”.
Simbolicamente a conclusione dei vari interventi, a prendere la parola finale e allo stesso inaugurale, è stato il rettore Graziano Leoni. Quest’ultimo ha ringraziato il precedente rettore, Claudio Pettinari, per i risultati concreti che ha apportato all’Ateneo e che oggi mettono in condizioni di poter guardare al futuro con fiducia. Poi, è passato alle ragioni della tematica scelta per questo nuovo anno accademico: “Le radici lunghe, profonde, portatrici di altra linfa per rinnovare nella continuità; con tutta la squadra UniCam siamo pronti a far sì che quest’ultima consolidi e migliori i suoi risultati e persegua nuovi importanti obiettivi per far fronte alle distanze più attuali con costanza e determinazione. Per far questo abbiamo bisogno che tutti gli interventi di recupero delle nostre strutture siano portati a termine quanto prima. La riapertura dei luoghi simbolo restituirà dignità e splendore alla città di Camerino e renderà tangibili le radici storiche di un’università tra le più antiche d’Italia”.
Tuttavia, nonostante le persistenti condizioni di disagio, “Unicam- prosegue il rettore- conferma di essere attrattiva per un numero di matricole superiori a quelle che registravamo prima del sisma. Allo stesso temo, quest’anno è emersa, più del solito, la difficoltà di trovare alloggi; lo sviluppo della nostra università è anche legato a una disponibilità di alloggi per la comunità studentesca almeno pari a quella che la città offriva prima del sisma. A una aumento consistente di immatricolazioni è corrisposta una mancanza di oltre 1800 posti letto che costituivano la proposta privata. A oggi contiamo 1200 posti letto nelle residenze universitarie che aumenteranno di altre settantacinque unità con il completamento del campus di via del Corso gestito dall’Erdis”.
Da qui la necessità di accelerare la ricostruzione privata come priorità non più procrastinabile; a tal riguardo, l’Università di Camerino si sta impegnando in un progetto di studentato diffuso coerente con la realtà di Camerino. Tra gli obiettivi principali del mandato di c’è una prospettiva che guarda al consolidamento di una rete internazionale: “l’internazionalizzazione come leva di crescita e sviluppo perché possa permeare in modo trasversale tutte le attività; la nostra vocazione internazionale è solida, siamo in procinto di presentare due impegnativi progetti in ambito Erasmus; uno per consolidare collaborazioni già in essere e svilupparne di nuove in aree geografiche strategiche come USA, Canada, Giappone. Un altro ci vede consorziati con 11 Atenei nel progetto ‘KreativeEU’, dedicato al patrimonio culturale comune”.
Infine le parole conclusive di Graziano Leoni: “Ho cercato di spiegare come, in sintesi, persona, valore e scienza, necessaria per lo sviluppo che deve essere sostenibile, trovino solide radici in UniCam, capaci di trarre il meglio dalla storia e della cultura, farne linfa nutriente e destinarla principalmente a voi che centro di UniCam siete il futuro del mondo. Non abbiate paura di innovare, di sperimentare, di ricercare e costruire il futuro perché un albero con radici profonde non teme il vento. Siate protagonisti dei tempi che vivete, scegliete sempre di essere e mai di apparire perché ‘le radici non sono in un paesaggio, in un paese o in un popolo, ma sono dentro di voi’ come scrive Isabelle Allende. Sappiate apprezzare ciò che vi circonda guardandolo con meraviglia e praticando gentilezza, costruite quel mondo che desiderate, senza lasciare indietro nessuno”.
A seguire l’intervento della ministra Anna Maria Bernini: “È iniziata ieri la nostra settimana Stem, che valorizza la formazione non solamente scientifica, tecnologica, matematica, ingegneristica ma valorizza la fusione tra le scienze dure, le scienze umanistiche e umane. Il grande messaggio di questa settimana vuole essere quello di non favorire le materie scientifiche rispetto alle vocazioni umanistiche, che sono parte delle nostre radici e della nostra storia. La forza interpretativa innovativa ed evolutiva è proprio quella di saper essere transdisciplinari, avere sempre la necessità di interfacciarsi e di interagire con materie etiche, bioetiche umanistiche, filosofica; la dimensione antropocentrica della dimensione scientifica passa attraverso un impiego mirato e rinnovato delle scienze umanistiche. Più che mai abbiamo a disposizione un mondo di formazione che ci chiama a una sfida importante che è quella di indirizzare su percorsi nuovi studenti e studentesse che saranno chiamati a fare mestieri e professioni che per certi versi ancora non esistono o in parte”.
Sempre a riguardo, la ministra Bernini ha messo l’accento su come l’Università di Camerino abbia adattato i suoi cicli formativi esattamente a quella commistione che prima si diceva tra tecnologie scientifiche evolute ed evolutive (come l’intelligenza artificiale e la costruzione di algoritmi) con il tema dei beni culturali attraverso uno specifico corso di Tecnologia diagnostica sui beni culturali, che è molto in linea con l’orientamento attuale del Miur.
A chiusura della cerimonia alle 12,30 c’è stata l’inaugurazione della nuova sede del Rettorato in centro storico, inaugurazione che trasmette un profondo significato simbolico per la città di Camerino e non solo; qui rimarrà finché non si sarà compiuto il restauro dello splendido e storico Palazzo Ducale: “Torniamo in centro per continuare da dove tutto, sette anni fa, sembrava essere finito”.
A tagliare il nastro oltre al rettore Leoni, il sindaco Roberto Lucarelli, il commissario alla ricostruzione Guido Castelli, il prefetto Isabella Fusiello, l'assessore Andrea Maria Antonini, il vicepresidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui, i consiglieri Romano Carancini e Renzo Marinelli.
Queste le parole del commissario Guido Castelli in merito alla ricostruzione: “Dalle norme ai collaudi. Con i piedi per terra , come s’impone quando è in corso una tragedia posso dire che il 2023 è andato bene, il 2024 può essere una svolta per Camerino”.
"Persona, Valore, Scienza: il futuro ha solide radici" sarà il tema dell'inaugurazione del 688mo anno accademico dell’Università di Camerino che si terrà il prossimo 6 febbraio presso l'Auditorium Benedetto XIII. Ospite d'onore quest’anno sarà il ministro dell'università e della ricerca, Anna Maria Bernini.
"Oltre ad illustrare quanto fatto dal nostro Ateneo nel corso dell’anno - sottolinea il rettore Graziano Leoni - essendosi da poco insediata la nuova Governance di Ateneo, illustreremo le strategie di sviluppo per il futuro e gli obiettivi da raggiungere, ponendo particolare risalto anche alle nostre radici. È anche questo il significato dell’aver voluto riportare la sede del Rettorato in centro storico in un edificio ristrutturato dopo i danni subiti a causa del sisma, un segnale forte che significa proprio recuperare le nostre radici".
L'evento si aprirà con i saluti del presidente del Consiglio studentesco Nicolò Palombi, della rappresentante del personale tecnico e amministrativo Simona De Simone, della rappresentante del personale docente e ricercatore Roberta Censi e del direttore generale Andrea Braschi. Il Magnifico Rettore, Graziano Leoni, terrà poi la relazione al termine della quale sarà dichiarato ufficialmente aperto l’anno accademico. Seguirà poi l’intervento del ministro Bernini.
Ci si sposterà poi presso la nuova sede del Rettorato, in Via Pieragostini, che sarà ufficialmente inaugurato alla presenza del Ministro. Il rettorato sarà anche la sede della mostra di Giuliana Flavia Cangelosi, dottoranda Unicam, che avrà come tema "Tra linee e algoritmi. Un viaggio tra arte, architettura, design e tecnologia". La mostra offre un'analisi evolutiva nell'ambito dell'arte, architettura, design, scienza e tecnologia delineando un percorso di trasformazione artistica che abbraccia sia le radici classiche che le prospettive visionarie.
Il percorso espositivo si sviluppa attraverso rappresentazioni dettagliate delle architetture classiche e dei taccuini di viaggio, fornendo un'immersione completa nelle influenze iniziali dell'artista. Man mano che i visitatori si immergono nelle opere esposte, sperimentano una transizione fluida verso concetti più profondi e avanzati, abbracciando una visione artistica sempre più ricca e sfaccettata.
Dopo aver brillantemente conseguito la laurea magistrale in "Computational Design" presso la Scuola di Architettura e Design di Unicam, Giuliana Flavia Cangelosi, è attualmente una dottoranda in Innovation Design sempre presso Unicam.
"Mi considero un’osservatrice del mondo - sottolinea la dottoressa Cangelosi - affascinata dalla sua bellezza in tutte le sue sfaccettature. Viaggiare è la mia passione, e nel corso dei miei spostamenti, trovo piacere nel disegnare ciò che mi circonda, catturando le sensazioni e i dettagli. La mia natura curiosa e creativa mi spinge a cercare un equilibrio tra tradizione e innovazione, sperimentando con diversi mezzi espressivi. Mi diverto a esplorare le potenzialità delle tecnologie avanzate, utilizzando stampanti 3D, sistemi interattivi e robot per dar vita alle mie idee. Il mio sogno, forse ambizioso, è quello di creare un centro di ricerca in Italia, coinvolgendo menti provenienti da diverse discipline per progettare sistemi intelligenti, sostenibili e bio-ispirati. Per me, i sogni rappresentano un impulso motivazionale che incoraggia la fiducia nelle nostre abilità, spingendoci a contribuire alla conservazione della bellezza del nostro mondo".