Al via la quarta edizione del Premio Asimov, nato per avvicinare il mondo della scienza e quello della scuola. Ideato dal fisico Francesco Vissani che ne è anche il coordinatore, istituito grazie alla collaborazione tra il GSSI (Gran Sasso Science Institute) e l'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), con la collaborazione di varie Università e istituti di ricerca, il Premio si avvale di una giuria composta da migliaia di studenti e studentesse di scuola superiore, che sceglierà il miglior libro di cultura o divulgazione scientifica pubblicato negli ultimi due anni in Italia.
Unicam ha aderito con entusiasmo ed è diventata coordinatore regionale dell’iniziativa, coinvolgendo una giuria di esperti e di studenti delle scuole superiori della Regione.
Il Premio Asimov è infatti un'iniziativa multi-sede. Gli undici centri regionali di coordinamento scientifico - Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria - si coordinano tra di loro per il successo dell'iniziativa, collaborando con 100 scuole superiori di tutta Italia. La commissione scientifica del premio si compone di 250 membri, per metà docenti di scuola superiore e per metà professori universitari, ricercatori, studenti di dottorato, giornalisti, scrittori, rappresentanti del mondo della cultura.
Le sette opere finaliste selezionate quest'anno dalla commissione scientifica sono:
- Guido Barbujani - Andrea Brunelli, Il giro del mondo in sei milioni di anni, Il Mulino
- James Gleick, Viaggi nel tempo, Codice
- Jerry Kaplan, Intelligenza artificiale. Guida al futuro prossimo, Luiss Edizioni
- Lamberto Maffei, Elogio della parola, Il Mulino
- Giorgio Manzi, Ultime notizie sull'evoluzione umana, Il Mulino
- Guido Saracco, Chimica verde 2.0, Zanichelli
- Sara Sesti & Liliana Moro, Scienziate nel tempo. 100 biografie, Ledizioni
Gli studenti e le studentesse interessati a partecipare alla giuria leggeranno uno o più libri finalisti, li valuteranno e li voteranno, e prepareranno una o più recensioni, caricando entro il 3 marzo tutte le informazioni sul portale del Premio Asimov.
Le recensioni saranno lette e valutate dalla commissione scientifica e le migliori di esse saranno a loro volta premiate.
Il 13 aprile, in ciascuna sede regionale, quindi anche all’Università di Camerino, i libri in lizza saranno presentati al pubblico, dagli autori delle migliori recensioni. Subito dopo, in contemporanea tra le undici sedi, verrà annunciato il libro vincitore della quarta edizione del Premio Asimov per il 2019.
UNICAM organizza e coordina dunque le attività per la Regione Marche, che quest'anno coinvolgeranno undici istituti di istruzione superiore della nostra regione: il Liceo Scientifico "Galileo Galilei" di Ancona, il Liceo Classico "Giacomo Leopardi" di S. Benedetto del Tronto, il Liceo Classico Linguistico "Giacomo Leopardi" di Macerata, il Liceo Statale "Enrico Medi" di Senigallia, l’Istituto Istruzione Superiore "Leonardo Da Vinci" di Civitanova Marche, il Liceo "Giacomo Leopardi" di Recanati, l’IIS "Fazzini-Mercantini" di Grottammare, il Liceo Scientifico "Leonardo da Vinci" di Jesi, il Liceo Scientifico "Temistocle Calzecchi Onesti" di Fermo, il Liceo Scientifico "Galileo Galilei" di Macerata, i Licei di Camerino.
È in programma per il prossimo 11 febbraio un seminario dal titolo “From past to future. Camerino and Almaty along the New Silk Way”, promosso nell’ambito del progetto Erasmus Plus che vede la collaborazione tra Unicam e la University of International Business di Almaty in Kazakistan, progetto finanziato dalla Commissione Europea per un totale di circa 100.000 euro.
Erasmus Plus è il programma dell'UE per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport in Europa, volto a sostenere l’insegnamento, la ricerca e la creazione di reti, e il dibattito sulle questioni che riguardano l’UE.
Il progetto nasce da una decennale collaborazione tra la Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam e l’ateneo kazako, nonché dalla recente partecipazione di personale Unicam in qualità di organizzatori e di docenti alla scuola estiva GEM sulle energie rinnovabili tenuta ad Astana, nuova capitale del Kazakistan dal 1997, in occasione dell’Esposizione Universale EXPO Energy 2017.
L’Università di Camerino ha voluto dunque cogliere l’opportunità di stabilire una piattaforma comune tra le due università, rafforzando così anche la propria presenza nel promettente mondo Centro-Asiatico, in particolare col Kazakistan.
Il progetto, ideato e coordinato dal prof. Carlo Lucheroni della Scuola di Scienze e Tecnologie, consiste nella mobilità di studenti, professori e tecnici tra i due Atenei.
I principali temi dello scambio saranno: approfondimento da parte di studenti e professori kazaki di aspetti del diritto contrattuale italiano ed europeo, nel contesto commerciale e di politiche dell’energia (attività coordinata dalla prof.ssa Lucia Ruggeri della Scuola di Giurisprudenza); trasferimento al partner kazako della notevole esperienza Unicam su e-learning e insegnamento a distanza, considerando che il Kazakistan è un paese molto grande e poco densamente popolato (attività coordinata dal prof. Andrea Perali, delegato del Rettore per l’E-Learning); approfondimento delle nuove modalità europee di insegnamento delle materie scientifiche, in particolare della matematica, nell’università e nelle scuole superiori (attività coordinata dal prof. Riccardo Piergallini, della Scuola di Scienze e Tecnologie); approfondimento di ulteriori possibilità di collaborazioni di Unicam con altri enti ed università kazake, grazie ai docenti kazaki che visiteranno il nostro Ateneo.
Le professoresse Meruyert Narenova e Anar Makhmetova, prorettore quest’ultima per gli Affari Accademici, coordineranno le attività che possono prevedere il coinvolgimento del territorio di riferimento di Unicam nello sviluppo di conoscenze sulla società kazaka e di legami col Kazakistan.
Proprio le due docenti saranno infatti ospiti di Unicam nel corso del seminario in programma a Camerino per il prossimo lunedì 11 febbraio presso il Polo di Matematica con inizio alle ore 10.
Dallo scorso venerdì pomeriggio il quadriportico del Palazzo ducale di Camerino troneggia su una delle pareti interne del Rettorato al Campus universitario.
Il bellissimo disegno della studentessa Unicam del corso di laurea magistrale in Design Computazionale Giuliana Flavia Cangelosi, è stato infatti riportato nella grande parete visibile non appena si entra nella nuova sede del Rettorato.
“Abbiamo fortemente voluto realizzare quest’opera – ha sottolineato con entusiasmo e con un velo di emozione il Rettore Unicam Claudio Pettinari – tenendo comunque sempre presente che il nostro obiettivo è quello di tornare prima possibile al Palazzo ducale. Ora ci rientriamo virtualmente ogni giorno, ma faremo di tutto per ritornarci, perché vogliamo rappropriarci e tornare a vivere i luoghi Unicam del centro storico, così come abbiamo recentemente fatto per Palazzo Sabbieti”.
E’ in programma per il prossimo mercoledì 13 febbraio a presso l’Auditorium Benedetto XIII di Camerino il concerto spettacolo del gruppo musicale “Le Nuvole”, al quale parteciperà anche l'artista Michele Ascolese, chitarrista storico di Fabrizio De Andrè. Una serata interamente dedicata al cantautore scomparso proprio venti anni fa. La sua musica, i suoi versi e... le sue "poche idee ma in compenso fisse", saranno i protagonisti unitamente al racconto di chi ha collaborato con De Andrè per nove anni, incidendo insieme gli album “Le Nuvole” e “Anime Salve”, nonché partecipando a tutte le sue ultime tournee.
La band è composta da Guido Colocci, voce principale; Stefano Cardella, basso; Andrea Feliciani, batteria, percussioni; Sergio Misici, pianoforte, voce; Luca Mengoni, violino, fisarmonica; Maurizio Moscatelli, fiati; Andrea Longo, chitarra, voce; Sauro Corinaldi, chitarra, bouzuki, voce; Monica Pigotti, voce. L’evento, ad ingresso libero, è organizzato dall’Università di Camerino, dall’Associazione Musicamdo e dal Comune di Camerino.
Packaging biodegradabile per carni da allevamento biologico, pasta di qualità da un antico cereale, agricoltura biologica grazie a prodotti di scarto della canapa, un nuovo prototipo per l’irrorazione dei fitofarmaci: sono queste le tematiche dei progetti che vedono coinvolti i ricercatori Unicam insieme a partenariati che comprendono aziende, enti ed istituzioni del settore e che sono stati finanziati, per una quota totale a beneficio dell’Ateneo di circa 400.000 euro, dal Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Regione Marche 2014/2020, volto a sostenere e finanziare gli interventi del settore agricolo - forestale e accrescere lo sviluppo delle aree rurali, per raggiungere un maggiore equilibrio territoriale e ambientale, che significa anche più̀ competitività e innovazione.
“Una stupenda notizia – ha sottolineato con entusiasmo il Rettore Unicam Claudio Pettinari – che conferma non solo la vitalità dei nostri ricercatori, ma anche l’importanza delle attività di trasferimento tecnologico dell’innovazione prodotta all’interno dei nostri laboratori a beneficio dello sviluppo economico del territorio, attraverso il sostegno alle imprese che in esso vi operano, in questo caso a beneficio della valorizzazione dei prodotti enogastronomici tipici del nostro territorio”.
Questi i progetti nel dettaglio: “ABRIOPACK - Il biopackaging in una filiera avicola industriale a basso impatto ambientale nel rispetto dell’economia circolare”, coordinato dal prof. Gianni Sagratini della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, che vede un ricco partenariato con enti ed istituzioni del settore e con importanti aziende quali la Società cooperativa agricola Carnj del gruppo Fileni, capofila del progetto, e la Novamont.
Il progetto triennale, che vede coinvolti docenti Unicam delle Scuole di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, di Bioscienze e Medicina Veterinaria, di Scienze e Tecnologie, si pone come obiettivo quello di sostituire i materiali tradizionali utilizzati nel food packaging con un imballaggio completamente biodegradabile (MaterBi), adatto alla conservazione delle carni avicole ottenute con metodi di produzione biologica e valutare l’effetto dei materiali di scarto di questo processo, sulla qualità dei suoli destinati alla produzione della materia prima agricola nel rispetto dell’economia circolare.
BHAS è invece l’acronimo del progetto “Bioactive Hemp Agriculture Support”, volto alla valutazione di biopesticidi ottenuti da prodotti di scarto della canapa e valutazione della tossicità per l’operatore, che vede referenti per Unicam i professori Filippo Maggi e Massimo Nabissi della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, e vanta un partenariato con aziende agricole e associazioni del settore, tra cui La Biologica Soc. Coop. Agr, capofila del progetto. Obiettivo del progetto è quello di utilizzare la canapa industriale come prodotto multifunzionale, in grado di fornire materie prime per applicazioni agronomiche. Accanto al consolidato processo di estrazione di olio e farina dai semi della canapa industriale, si vorrebbe procedere a ricavare sostanze bioattive (es. oli essenziali) dalle infiorescenze e dalle foglie, per poi adoperarle nella formulazione di insetticidi e fungicidi naturali da impiegare nell’agricoltura biologica. Altro obiettivo del progetto è quello di inserire la coltivazione della canapa nella rotazione colturale delle aziende agricole marchigiane.
La realizzazione di un Sistema Aereo a Pilotaggio Remoto (S.A.P.R.) per l'irrorazione sopra chioma di fitofarmaci al fine di combattere le patologie di impianti specializzati quali frutteti, oliveti, vigneti è, invece, l’obiettivo del progetto “S.F.I.D.A - Smart Farming: Innovare con i Droni l’Ambiente" presentato da un consorzio di soggetti pubblici e privati, che vede come capofila l’Azienda Agricola Passacantando Andrea. La sperimentazione e la messa a punto del prototipo S.A.P.R. saranno condotte in oliveti biologici, dal momento che l'olivo costituisce insieme alla vite, una delle coltivazioni con maggiore sviluppo nella regione Marche. Il ruolo di Unicam, la cui attività sarà svolta e coordinata dalla prof.ssa Antonietta La Terza della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, sarà quello di monitorare l'eventuale impatto derivante dall'applicazione del fitofarmaco Spintor Fly, sulla biodiversità dell'agroecosistema oliveto con particolare riferimento alle specie non bersaglio del suolo (microartropodi). Le attività di biomonitoraggio verranno svolte in aziende biologiche opportunamente selezionate nell'ambito territoriale interessato dal sisma del 2016.
“Hammurabi - Monococco Marche: dal campo alla tavola, alla riscoperta di un cereale antico, adatto ad un’agricoltura sostenibile e ricco di proprietà nutritive” (G.O.M.M.) è il tema del quarto progetto finanziato, che vede come capofila del partenariato pubblico-privato l’azienda Isea srl, mentre il referente per Unicam è il prof. Sauro Vittori della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute. Il progetto ha come finalità quella di introdurre nelle campagne marchigiane un cereale antico, il grano monococco, in particolare la varietà Hammurabi, in grado di coniugare sostenibilità ambientale, redditività per le aziende agricole e creare una filiera completa che arrivi a un prodotto finito, la pasta, ad alta digeribilità e valore nutrizionale. Il ruolo dei ricercatori Unicam sarà quello di analizzare il prodotto dalla granella alla pasta; ne saranno valutate sia le componenti aromatiche e sostanze volatili, sia le vitamine presenti in tutti i prodotti, al fine di individuare le migliori tecniche di trasformazione atte a mantenere intatte le caratteristiche della granella di partenza.
Ancora successi per lo studio delle impronte rinvenute sul Monte Conero svolto dal team di ricerca composto dal biologo Alessandro Blasetti, dal geologo Giuseppe Crocetti, entrambi del Museo delle Scienze di Unicam e dall'archeologo Luca Natali dell’Istituto Italiano di Paleontologia Umana di Roma.
La ricerca pubblicata sul numero di gennaio 2019 della rivista scientifica internazionale Cretaceous Research è stata presentata ufficialmente lo scorso venerdì 25 gennaio presso il Museo Archeologico Nazionale delle Marche ad Ancona, in una conferenza organizzata dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche.
Dopo il saluto del dott. Stefano Finocchi, Responsabile di Zona della Soprintendenza dell'area del rinvenimento, e della dott.ssa Nicoletta Frapiccini, direttore del Museo Archeologico Nazionale, è intervenuto il Rettore UNICAM Prof. Claudio Pettinari che ha sottolineato l’impegno del Museo delle Scienze di Unicam nel promuovere ricerche multidisciplinari, come quella appena presentata, che coinvolgono diversi settori scientifici come ad esempio quelli della chimica, della geologia, della fisica e di altre discipline presenti nell'Ateneo.
Il Prof. Gilberto Pambianchi, direttore del Sistema Museale Unicam, ha evidenziato quanto il Museo delle Scienze si dedichi ad attività di ricerca oltre a svolgere le funzioni di comunicazione e di divulgazione scientifica, ora possibile anche al recente acquisto di un mezzo mobile che consente di divulgare la scienza e le sue scoperte nel territorio.
Ha infine concluso l'introduzione l'arch. Maurizio Piazzini, Commissario dell'Ente Parco Naturale del Conero, che si è detto disponibile a inserire nei prossimi progetti di finanziamento delle somme per valorizzare il sito del ritrovamento ed i risultati della ricerca.
Il dott. Luca Natali, autore della scoperta, ha poi illustrato la storia del rinvenimento avvenuto grazie, oltre che alla sua esperienza accumulata nel corso di anni di esplorazioni e ricerche scientifiche in Italia e all’estero, anche a delle particolari condizioni di luce radente che gli hanno consentito di notare quelle tracce sulle rocce delle falesie del Conero.
Ne ha poi descritto le caratteristiche mostrando alcune immagini delle impronte rinvenute, relazionando anche sullo studio svolto unitamente al Museo delle Scienze Unicam.
Il dott. Giuseppe Crocetti ha invece illustrato le successive fasi dell'indagine geologica che hanno portato a dare delle risposte a domande che non sembravano avere una spiegazione. La pista fossile del Conero è molto importante perché rappresenta una conferma della possibilità di rinvenire tracce fossili lasciate da rettili marini, coevi dei dinosauri, su fondali marini profondi.
E' poi intervenuto il dott. Alessandro Blasetti che ha descritto l'indagine che sta svolgendo per individuare chi ha lasciato quelle orme sulle falesie del Monte Conero, sottolineando come sia verosimile immaginare che antichi rettili marini potessero raggiungere notevoli profondità alla ricerca di cibo. Le indagini sono comunque ancora in corso ed i risultati non tarderanno ad arrivare.
L’obiettivo è dunque quello di proseguire la ricerca e di giungere, attraverso un approccio interdisciplinare, alla completa comprensione delle tracce e di chi le ha lasciate, che per ora è stato battezzato informalmente Siro in onore del Comune di Sirolo all’interno del cui territorio è stato effettuato il rinvenimento.
I sogni continuano ad avverarsi all'Università di Camerino.
Il progetto più grande, nato immediatamente dopo gli eventi sismici del 2016, riguardava l’attivazione di un nuovo polo internazionale per la ricerca e l’innovazione, dove le varie discipline potessero contaminarsi e ricercatori di tutto il mondo, con particolare attenzione ai giovani ricercatori, potessero crescere in un costante e proficuo contesto di scambi culturali e di iniziative originali ed interdisciplinari: ora tutto ciò diventa possibile, dal momento che è stata avviata tutta la procedura per la realizzazione del nuovo Centro Ricerca Universitario - CRU, che sorgerà in Via Madonna delle Carceri a Camerino.
Grazie al cofinanziamento da parte della Regione Marche tramite i fondi della Protezione Civile nazionale, l’Ateneo potrà ora dare l’avvio ai lavori, seguendo il progetto interamente realizzato dai docenti della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria” di Unicam.
“È stato un percorso lungo – sottolinea il Rettore Unicam Claudio Pettinari – per il quale voglio ringraziare la Protezione Civile nella persona del dott. Angelo Borrelli, che ci ha sempre sostenuto, e quella regionale che ci ha accompagnato in questo progetto: un percorso lungo, ma che ci consente ora di guardare al futuro in maniera diversa, recuperando una buona parte dei metri quadri che abbiamo perso a causa del sisma. Potremo ora dare ai nostri ricercatori la possibilità di usufruire di laboratori idonei e sicuri, dove poter portare parte delle attrezzature che in questo momento non stiamo utilizzando e quelle ora presenti in edifici che vanno sistemati”.
"Auspichiamo – prosegue il Rettore – di poter mettere la struttura a disposizione dei nostri studenti e dei nostri docenti, ed anche l’intera comunità cittadina, entro la metà del 2020”.
In uno spazio di circa 6.500 mq, in una struttura con una forma che ricorda un “chip”, saranno collocati 44 laboratori e altrettanti uffici, alcune sale studio e un’aula per piccole conferenze.
L’edificio sarà isolato sismicamente per ottenere un elevatissimo livello di protezione dei laboratori, all’interno dei quali saranno quotidianamente svolte attività molto delicate, con l’utilizzo di sofisticate apparecchiature scientifiche.
Nel contempo, la collocazione dei laboratori di ricerca in un unico edificio darà la possibilità di ottimizzare le componenti impiantistiche caratterizzate da notevole complessità.
Il Polo dovrà occuparsi di soluzioni nel campo dei nuovi materiali, dell’agroalimentare, della salute e benessere, dell’edilizia sostenibile, del recupero e della valorizzazione dei beni culturali.
Il Centro porrà anche l’attenzione sulle evoluzioni dello scenario mondiale nell’ambito delle smart cities.
Al nuovo Campus, dunque, sarà affiancata questa nuova struttura in cui le attività potranno svolgersi con metodologie nuove in assoluta sicurezza e tranquillità.
Le collaborazioni già avviate tra Unicam e CNR, ISPRA, INFN, centri di ricerca e università nazionali ed internazionali costituirà, inoltre, una base ottimale per la promozione di proposte di ricerca nell’ambito europeo.
Proseguono i riconoscimenti per lo spin off Unicam Biovecblok, a testimonianza non solo della forte innovazione prodotta dalla start up che si occupa dello sviluppo di soluzioni tecnologiche, innovative e naturali, per il controllo delle zanzare vettrici di malattie come malaria, dengue, zika virus, chikungunya e febbre gialla, ma anche della vitalità del gruppo di ricercatori che la compongono.
Biovecblok è infatti stata selezionata tra le 20 migliori startup italiane che parteciperanno alla seconda edizione del programma B-Heroes, percorso di accelerazione di circa 8 mesi rivolto ad aziende ad alto contenuto di innovazione con sede operativa in Italia, che sarà raccontato in un format televisivo.
I ricercatori di Biovecblok hanno superato diverse prove nel corso di un evento che si è tenuto nella sede del Sole 24 Ore, affrontando tematiche quali team, strategia, marketing plan, crescita e scalabilità, impatto sociale, legale e tecnologia, dimostrando ai selezionatori le potenzialità della start up.
Biovecblock è inserita nella categoria Salute e Benessere.
Le start up selezionate saranno raccontate in un programma televisivo che andrà in onda nei prossimi mesi su SkyUno.
“Siamo davvero estremamente soddisfatti – ha dichiarato a nome di tutto il gruppo, il dott. Aurelio Serrao, co-founder dello spin off – per questo altro importante successo. Crediamo molto nel nostro progetto e siamo estremamente orgogliosi che ne venga riconosciuto il valore anche in ambiti non prettamente scientifici”.
I giovani ricercatori sono reduci anche dal successo ottenuto dalla loro prima campagna di equity crowdfunding, realizzata in collaborazione con la Next Equity Crowdfunding, che ha raggiunto l’obiettivo minimo prefissato di 300.000 €, fondi che verranno utilizzati per la copertura brevettuale del larvicida e del repellente nei vari paesi di interesse.
Il Monastero di Santa Chiara di Camerino domenica pomeriggio ha aperto le porte per ospitare l’iniziativa realizzata per il “Giorno della Memoria”, istituito nel 2005 per ricordare quel 27 gennaio 1945 in cui furono abbattuti i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, rivelando al mondo l'orrore del genocidio nazista.
“Dal diario di Anna Frank, musica e parole per non dimenticare”, il titolo scelto per l’appuntamento organizzato dall’Associazione “Adesso Musica” con il patrocinio del Comune di Camerino con Vincenzo Correnti (clarinetti) e Donatella Pazzelli (voce).
“E’ molto strano che io non abbia abbandonato tutti i miei sogni perché sembrano assurdi e irrealizzabili. Invece me li tengo stretti, nonostante tutto, perché credo tuttora all’intima bontà dell’uomo” così scriveva una giovane Anna il 15 luglio 1944, dopo oltre due anni di vita trascorsa nell’alloggio segreto e pochi giorni prima del suo arresto che la porterà alla morte tra il febbraio e il marzo del 1945; un inno alla speranza, la fede incondizionata nella bontà dell’uomo in uno dei periodi più bui della storia umana.
Partendo da “Buongiorno principessa” di Nicola Piovani, eseguito dal m° Correnti accompagnato alle tastiere da suor Chiara Laura Serboli, madre badessa del convento di Santa Chiara, Donatella Pazzelli ha dato voce ad una tredicenne giovane e vezzosa, costretta nel luglio del 1942 a lasciare la sua abitazione insieme alla famiglia segnata dall’appariscente stella gialla, a trovare rifugio in un alloggio angusto e sconosciuto, a convivere con la precarietà e con la costante paura di essere scoperti. Una Anna Frank capace di superare le avversità e la tristezza sognando un futuro da scrittrice, che nei tempi a venire credeva fermamente potesse realizzarsi.
Ciò che le parole non hanno espresso, lo hanno fatto le note, con la superba esecuzione di Vincenzo Correnti nei brani “Percorsi” scritto dallo stesso maestro, “Canto libero” di Savina, “Tre pezzi” di Stravinsky, l’intenso “Abime des oiseaux” di Messiaen composto tra la fine del 1940 e i primi giorni del 1941 nel campo di concentramento di Görlitz, per concludere con il “Preludio” dalla I suite per violoncello solo di Bach.
Le Clarisse hanno concluso il denso pomeriggio di emozioni con l’esecuzione di un canto ebraico, molto apprezzato dai tanti che si sono ritrovati nella chiesa del monastero per ricordare e non dimenticare.
“Enjoy the world” è il titolo del concerto che il Coro Universitario di Camerino ha organizzato lo scorso giovedì 17 gennaio per gli studenti e per i cittadini tutti.
Con l’accompagnamento di un quartetto d’archi, il Coro ha presentato un programma in parte ancora legato alla tradizione natalizia, avendo dovuto rimandare più volte l’esibizione per motivi metereologici.
Il concerto si è così trasformato in un augurio musicale per il nuovo anno, sia per la città, segnata profondamente dal terremoto, che per gli studenti italiani e stranieri che frequentano la nostra Università. E proprio gli studenti sono stati protagonisti della serata, come spettatori calorosi e come neo coristi entusiasti di far parte di una nuova avventura.
Nel portare il saluto del Rettore, il professor Gilberto Pambianchi ha ricordato che il concerto è stata la prima esperienza pubblica del nuovo "Centro per la musica e le arti figurative", da poco attivo in Unicam, che avrà come elementi portanti il Coro Universitario, diretto dal Maestro Luciano Feliciani, e la Orchestra ESYO (European Spirit of Youth Orchestra), diretta dal maestro Igor Coretti Kuret e accompagnata dal giornalista-scrittore Paolo Rumiz: da questa collaborazione nasceranno nella prossima estate altre occasioni musicali.
Tra Mozart e Haendel, a pezzi tradizionali del Natale cristiano si sono aggiunti suoni e canti del folklore africano, per indicare una strada di amicizia e di conoscenza da seguire senza esitazione.
RSI news, la radiotelevisione svizzera, ha scelto di sviluppare una mini-serie dedicata alle giovani donne del Centro Italia che, nonostante il terremoto e le sue ferite ancora aperte, hanno deciso di restare nei paesi d'origine. La prima puntata del reportage intitolato "Le allevatrici della zona rossa" è stata dedica a Barbara Bonifazi, geologa di 29 anni, titolare dell'azienda agricola "La Rinascita" a Sellano di Camerino.
Nell'intervista rilasciata alla giornalista Ilaria Romano, Barbara si racconta: "Sono nata e cresciuta a Camerino dove mi sono laureata in geologia. Poi ho deciso di cambiare strada e diventare imprenditore agricolo. Stare a contatto con la natura e gli animali era ciò che volevo fare. Questa passione è nata da bambina ed è cresciuta strada facendo. Il contadino non è solo quello che zappa la terra. A volte ti ritrovi a fare il meccanico come pure il veterinario. È un lavoro che comporta sacrifici, ma che ripaga sempre".
Le difficoltà, però, ci sono. A partire dalla lenta e difficoltosa ripresa post-terremoto: "Gli imprenditori agricoli sono quasi tutti uomini, ma le donne stanno aumentando. Abbiamo un allevamento di bovini, ovini, suini e cinghiali. Prima del terremoto avevo investito in un laboratorio per la vendita di carne: il sisma ha danneggiato l'80% dei nostri fabbricati. Adesso siamo in attesa della delocalizzazione del laboratorio, sono passati quasi due anni: le cose si sono mosse lentamente".
Ecco il trailer dell'intervista:
Clicca qui per vedere l'intervista completa
Si è ufficialmente aperto oggi, a Camerino, l'anno accademico e scolastico sportivo 2018/2019 con l'inagurazione tenutasi al Palazzetto Universitario A.Orsini. Ospiti d'onore dell'importante evento sono stati Marco Tardelli, campione del mondo '82, e Valentina Vezzali, 6 volte oro olimpico nella scherma. A fare gli onori di casa sono stati il rettore dell'Università di Camerino Claudio Pettinari e il presidente del CUS Stefano Belardinelli.
Presente all'evento anche coordinatore di TuttoSport.com Guido Vaciago, premiato con un attestato di Benemerenza.
I momenti più emozionanti della mattinata si sono avuti quanto in palestra è risuonato l'inno di Mameli e quando la cantante Marta Porrà ha interpretato "Notti Magiche" dopo che in video era apparsa l'indimenticabile esultanza di Marco Tardelli al gol siglato nella finale dei Mondiali del 1982 contro la Germania Ovest.
LE PAROLE DELLA VEZZALI - "Credo che sia molto importante fissare un obiettivo nella vita e cercare di superare tutti gli ostacoli per arrivare dove si vuole. Se si è convinti di poterlo fare, tutto è possibile. Reputo lo sport fondamentale come supporto nello studio: entrambi questi elementi sono fondamentali per la crescita personale". A farle da eco anche Marco Tardelli: "Speriamo che rimangano i valori che contano. A volte qualcosa accade in negativo, però, si cerca sempre di andare avanti".
LE PAROLE DEL RETTORE PETTINARI - "Lo sport è elemento aggregante, oltre che fondamentale per tenere unite le comunità e dare valori positivi ai giovani. Credo che una gara di calcio come una di atletica possano essere un grande banco di prova per un ragazzo che si deve laureare o deve entrare nel mondo del lavoro".
Domenica 27 gennaio alle ore 17,15 nuovo appuntamento della rassegna “Musica in Monastero” organizzata dall’istituto musicale Nelio Biondi con la collaborazione delle Sorelle povere di Santa Chiara e il patrocinio del Comune di Camerino.
In occasione del Giorno della Memoria per ricordare la Shoah, la deportazione e lo sterminio nei campi di concentramento di milioni di persone verrà proposto il recital “ dal diario di Anna Frank …musica e parole per non dimenticare “ con la musica proposta da Vincenzo Correnti e la voce recitante di Donatella Pazzelli.
“Diario” di Anna Frank è uno dei libri più letti al mondo, un documento eccezionale della atrocità perpetuate dal nazismo. Nelle confidenze della piccola Anna riconosciamo l’universalità della sofferenza umana ma anche la forza della vita che nonostante il pericolo e la clandestinità non smette di sognare , sperare, amare e fare progetti.
La musica eseguita tra cui Abîme des Oiseaux (Abisso degli uccelli) per Clarinetto solo di Messiaen composto tra la fine del 1940 e i primi giorni del 1941 nel campo di concentramento di Görlitz permetterà una riflessione profonda e toccante .
«...È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell'intima bontà dell'uomo che può sempre emergere...»
(Dal Diario di Anna Frank)
Un giorno importante quello di ieri 23 gennaio 2019 per l’associazione Adesso Musica di Camerino, infatti nel pomeriggio nello studio notarile del dott. Cesare Pierdominici, il dott. Giuliano Barboni in rappresentanza del Comune e Gilberto Spurio presidente dell’associazione camerte hanno firmato l’atto di concessione della terra in diritto di superfice sita in via V.Marchesoni e destinata ad ospitare la nuova sede dell’istituto musicale Biondi.
Un ulteriore passo in avanti verso il traguardo finale che l’associazione spera di concretizzare il prima possibile grazie al contributo di amici e associazioni che si sono dimostrati solidali nei confronti dell’associazione e di importanti progetti ancora in corso.
L’associazione subito dopo il sisma non si è mai fermata seppur con tutte le difficoltà ha continuato a svolgere le attività didattiche presso l’I.P.S.I.A di Camerino e trovando situazioni precarie ogni volta diverse per svolgere le prove della banda e dell’orchestra di fiati città di Camerino sempre consapevoli che la musica sia stata di aiuto ai tanti giovani iscritti all’associazione specialmente di primissimi mesi a ridosso dal terremoto e soprattutto convinti che # IL SISMA NON FERMERA’ LA MUSICA.
Adesso un nuovo sogno e una sfida da vincere è quella di realizzare la nuova sede le cui prime foto del progetto sono state presentate ufficialmente il 26 dicembre scorso nel tradizionale concerto di Natale che l’orchestra di fiati offre alla città con il prezioso contributo e sostegno del Comune di Camerino.
Concertazione, condivisione ed ascolto, queste sono state le parole chiave del Sottosegretario Vito Crimi, delegato dal Governo alle aree colpite dal terremoto, in occasione dell’incontro con le associazioni di categoria tenutosi ieri a Camerino, insieme al Commissario Straordinario per la Ricostruzione Piero Farabollini e l’On. Patrizia Terzoni.
All’importante appuntamento ha partecipato anche una delegazione di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, guidata dal Presidente Renzo Leonori, insieme al responsabile del settore costruzioni Pacifico Berrè ed altri imprenditori, che hanno avuto modo di sottoporre alcune delle maggiori criticità sulla normativa e le dinamiche della ricostruzione. Una su tutte il ritardo dei pagamenti di Sal (Stato Avanzamento Lavori) e di fine lavori, anche in presenza di fideiussioni e certificazione di regolare esecuzione.
Confartigianato, oltre alla necessaria semplificazione delle norme e all’ipotesi di una legge speciale per le aree più colpite, ha richiesto al Sottosegretario che venga concessa, insieme alla proroga della Zona Franca Urbana, la possibilità di rifinanziare il nuovo periodo, insieme alla omogeneizzazione delle varie misure.
Nel documento redatto dall’associazione e consegnato a Crimi infatti è stata proposta una norma che vada oltre la Zona Franca Urbana, ad esempio una ZES Zona Economica Speciale, che possa far ripartire le aree interne gravemente danneggiate dal sisma del 2016. Una proposta in tal senso è in discussione con le altre associazioni di categoria e gli Ordini professionali al fine di redigere un documento unitario.
Ad oggi, nonostante la normativa vigente sia farraginosa e prolissa, non sarebbe possibile formalizzare una nuova norma da zero. L’ideale, come afferma Crimi, sarebbe riuscire ad redigere un Codice Unico per le calamità che richiederebbe però molto tempo e quindi non pensabile per affrontare l’emergenza attuale.
Si può invece, grazie alla concertazione e al lavoro di enti, ordini e associazioni, raggiungere proposte unitarie e di più semplice approvazione.
Concorde con la volontà del Sottosegretario Crimi ad avere un’unica proposta condivisa dalle parti coinvolte, è lo stesso Presidente Leonori che si è detto disponibile al confronto con le altre associazioni ed ordini professionali, e alla condivisione di idee e progetti purché tutelino e rispettino la imprese locali.
“Sono molte le tematiche che abbiamo voluto porre all’attenzione del Sottosegretario – ha dichiarato Leonori – come il ritardo con cui vengono iscritte le imprese all’Anagrafe Antimafia degli esecutori o quello sulla possibilità di accedere al reddito d’imposta ed ai finanziamenti a tasso zero. Inoltre dopo un decennio di profonda crisi, soprattutto nel settore delle costruzioni, crediamo sia l’occasione ed il momento di prevedere norme premianti e misure che possano favorire la filiera corta e le imprese di prossimità, valutando l’idoneità operativa in funzione dei luoghi come elemento distintivo e selettivo, una norma che tenga conto della maggiore affidabilità che le imprese locali possono assicurare nell’esecuzione dei lavori pubblici della ricostruzione post-sisma, privilegiando quelle locali”.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato della CIA Marche riguardo l'incontro avuto con il senatore Vito Crimi:
Il giorno 22 Gennaio 2019 si è svolto presso il Rettorato dell'Università di Camerino un incontro tra il Sottosegretario Senatore Vito Claudio Crimi e le Associazioni di categoria.
Dopo aver fatto una panoramica della situazione, come CIA abbiamo chiesto un intervento urgente sul taglio della burocrazia, sul ripristino delle infrastrutture, sulla necessità di istituire una fiscalità agevolata per garantire un reddito dignitoso e incentivare la permanenza sulle aree del cratere.
Un progetto di rinascita che sia un'officina di esperienza per tutto l'Appennino, che abbia come obiettivo tra gli altri, il ridare dignità agli eroi, agricoltori in primis ma non solo, che resistono e continuano a presidiare un territorio fragile ma bellissimo.
Nell'anno nazionale del turismo lento, urgente ripristinare la viabilità per poter accogliere turisti consapevoli, in un'area vocata ad agricoltura, allevamento e turismo, e garantire un reddito ai nostri eroi residenti.
Il Sottosegretario ha preso nota delle nostre richieste ed accettato l'invito a visitare le zone, conoscere la realtà, le persone, le loro esigenze, lontano dai riflettori, per valutare ancor più da vicino le necessità presentate e le migliori soluzioni per risolverle.
Tutto pronto per la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico e scolastico sportivo, organizzata dall’Università di Camerino, dal CUS Camerino e dal Comune di Camerino, in programma domani giovedì 24 gennaio alle ore 11.00 a Camerino presso il palazzetto universitario A. Orsini (impianti sportivi in località Le Calvie).
Sarà una mattinata dedicata ai ragazzi e allo sport, un connubio da sempre caro agli organizzatori.
Quest’anno il programma si arricchisce della presenza di ospiti di eccezione, saranno infatti presenti i campioni mondiali Marco Tardelli e Valentina Vezzali, insieme a Manuel Trebbi, atleta paraolimpico marchigiano e Guido Vaciago, coordinatore di Tuttosport.com
Sarà dunque l’occasione per poter ascoltare dalla viva voce di chi ha raggiunto in prima persona i traguardi più importanti e ha conseguito i successi a cui ogni sportivo ambisce, quanto l’impegno e la determinazione siano fondamentali per raggiungere gli obiettivi che ognuno si prefigge di raggiungere. L’Ateneo consegnerà loro il sigillo d’onore.
Saranno presenti anche altri giovani sportivi di rilievo nazionale e internazionale del CUS Camerino, che saranno premiati dai campioni, i quali passeranno quindi un ideale testimone di successo e speranza.
Non mancherà anche un momento di esibizioni sportive organizzate dagli studenti del Liceo Sportivo di Camerino.
Intorno alle ore 13:30 di questo pomeriggio, un cavo Enel è comparso lungo la carreggiata superstradale prima dello svincolo Sfercia di Camerino in direzione monti, probabilmente per ragioni legate al maltempo. Sul posto sono intervenute la Polizia locale e i tecnici dell'Enel, che hanno provveduto a risolvere la problematica in breve tempo. Durante le operazioni di ripristino la corsia è stato temporanemante chiusa per ragioni di sicurezza al traffico.
Il Centro Universitario di Camerino, l’Università degli Studi di Camerino e il Comune di Camerino organizzano, giovedì 24 gennaio alle ore 11.00, la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico e scolastico sportivo, al palazzetto universitario A. Orsini presso impianti sportivi in Località Le Calvie di Camerino.
Sarà una mattinata dedicata ai ragazzi e allo sport, un connubio da sempre caro agli organizzatori.
Numerosi gli ospiti che parteciperanno all’evento: Marco Tardelli e Valentina Vezzali, pluricampioni nazionali, insieme a Manuel Trebbi, atleta paraolimpico marchigiano e Guido Vaciago, coordinatore di Tuttosport.com. Saranno presenti anche altri giovani campioni sportivi di rilievo nazionale e internazionale.Non mancherà anche un momento di esibizioni sportive organizzate dagli studenti del Liceo Sportivo di Camerino.
Ha preso il via ieri giovedì 17 gennaio, presso la sede Unicam di Civitanova Marche, l’ottava edizione del Master di secondo livello in Scienza dei Prodotti Cosmetici e Dermatologici di Unicam, diretto dalla prof.ssa Piera Di Martino.
Come negli anni passati, questo Master continua a riscuotere grande interesse con conseguente notevole successo di iscritti. Anche per questa edizione, infatti, è stato raggiunto il numero massimo di partecipanti che è di 20 iscritti, con inoltre ben 5 studenti provenienti dall’estero. Questa è la conferma che Unicam ha una notevole visibilità sia nazionale che internazionale essendo capace di attrarre studenti da fuori regione e da fuori Italia, potendo offrire una formazione di elevata qualità.
Il successo è anche merito del Made in Italy cosmetico che attira il consumatore straniero, creando notevoli opportunità per le aziende italiane. I dati di Cosmetica Italia del 2018 del resto confermano il trend export positivo, registrando un +8%, mentre cresce costantemente l’incidenza dell’export sul fatturato della produzione che era del 28% nel 2008 e che arriva al 42% nel 2017.
“Negli ultimi anni il settore cosmetico sta attirando l’interesse di investitori ed aziende – sottolinea la prof.ssa Piera Di Martino – che cercano nuove opportunità economiche in questo settore. Affinché si mantenga l’elevato standard di qualità e sicurezza che contraddistingue il prodotto Made in Italy, è necessario formare dei giovani professionisti capaci di fare ricerca ed innovazione rimanendo nei limiti che la legislazione internazionale impone. Non ci si può improvvisare cosmetologi, occorre serietà ed un alto livello di formazione”.
Il master ha come obiettivo, infatti, proprio quello di formare professionisti capaci di creare prodotti cosmetici sempre più innovativi e performanti. Oggi la cosmetologia affascina sempre di più i neo laureati perché viene percepita interessante per quella tendenza all’innovazione e alla creatività che la contraddistingue.
La professoressa Di Martino ribadisce che nonostante in certi settori lavorativi i neolaureati continuino a trovare difficoltà nell’inserimento lavorativo e professionale, in ambito cosmetologico si osserva un elevato dinamismo. “Molti nostri iscritti – conclude la direttrice del master – riescono ad ottenere infatti contratti di lavoro e posizioni interessanti anche prima del termine del master stesso. E inoltre, tutti i diplomati di master trovano nel giro di pochissimi mesi dal conseguimento del titolo una occupazione corrispondente al grado di formazione conseguito e alle aspirazioni attese”.