“Rinnoviamo lo stanziamento di 432 mila euro per il prossimo triennio per la dialisi riservata ai turisti” lo fa sapere il vice presidente e assessore alla sanità Filippo Saltamartini rimarcando che nel 2023 il turismo è tornato ai livelli pre-covid per cui si rende ancora più necessario finanziare questo importante servizio che rende la nostra Regione più accessibile.
Si tratta di 144 mila euro per ciascuna delle tre annualità: 2024, 2025 e 2026 da ripartire tra gli Enti del SSR proporzionalmente al numero di prestazioni effettuate e che saranno erogate sulla base di apposita rendicontazione consuntiva.
“La nostra prima decisione nel 2020 è stata di rimodulare l’offerta estendendola all’intero anno e non solo limitatamente al periodo che va dalle festività pasquali ai mesi estivi come accadeva in passato – ricorda l’assessore -. Inoltre il servizio viene erogato anche con turni serali per agevolare coloro che trascorrono le vacanze nella nostra regione, ma anche il personale che svolge turni aggiuntivi al di fuori dell’orario di lavoro”.
A dimostrazione dell’importanza del servizio: nel 2023 le richieste nel periodo 1 gennaio - 30 settembre sono state 1093. Erano state 743 nell’intero 2022, 575 nel 2021. Quelle notturne nei primi 9 mesi dell’anno appena concluso sono state 595. Nel 2019, prima del covid, le prestazioni effettuate erano state 1301 nell’intero anno, di cui 509 notturne.
Le Marche hanno accolto l’appello dell’Associazione nazionale emodializzati (Aned) che chiedeva di garantire al dializzato il diritto di spostarsi sul territorio nazionale per motivi non clinici a partire dal 2009. “Per andare ulteriormente incontro alle esigenze dei dializzati abbiamo esteso il servizio in modo che fosse disponibile 365 giorni l’anno – rimarca l’assessore – il contributo maggiore è stato offerto dalle località costiere”.
Accusa un malore improvviso e si accascia a terra in una zona impervia: cacciatore recuperato dai vigili del fuoco. L'allarme è stato lanciato questa mattina, intorno alle 10:30, in contrada Messieri, nel territorio comunale di Ripatransone.
L'uomo si è sentito male durante una battuta di caccia. Una volta giunti sul posto gli operatori dei vigili del fuoco di San Benedetto del Tronto sono scesi nel canalone in cui si trovava il cacciatore e, con l'ausilio di una barella, lo hanno riportato in superficie per consegnarlo alle cure dei sanitari. L'uomo, 79 anni, è stato trasferito per accertamenti al pronto soccorso dell'ospedale di San Benedetto del Tronto.
A fuoco un negozio di fiori, paura nella notte. L'allarme è scattato in via Alighieri, a Grottammare, quando - intorno all'una - è andato in fiamme il magazzino dell'attività commerciale. A lanciare l'sos sono stati i residenti.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di San Benedetto del Tronto con nove uomini e l'ausilio di tre mezzi: un'autopompa, un'autobotte e una campagnola. Le operazioni di spegnimento si sono protratte per diverse ore.
L'incendio è stato estinto soltanto verso le quattro. I vigili del fuoco hanno, in seguito, provveduto alla verifica della struttura e a disporre l'accessibilità ai locali fino al ripristino delle normali condizioni di igienicità e sicurezza. Non è stato possibile salvare la merce presente all'interno del locale, andata distrutta con le fiamme.
Il silenzio per partecipare al dolore delle famiglie delle vittime degli ultimi due tragici infortuni sul lavoro nelle Marche, ma subito dopo l'azione per dire che la prevenzione e la sicurezza sul lavoro sono priorità". Così i sindacati Cgil, Cisl e Uil Marche in un comunicato unitario.
"Certamente il giorno dopo le ennesime tragedie sul lavoro serve soltanto unirsi al dolore di quanti hanno perso i propri cari - si legge nella nota -. Poi, però ci deve essere il tempo della riflessione e della condivisione di principi e di regole. Il principio è che il lavoro è un diritto e uno strumento per realizzare i propri sogni e partecipare alla crescita di una intera società - sottolineano i sindacati - la regola è che non si può morire per il lavoro, sicuramente quasi sempre basterebbe rispettare le norme esistenti. Ci stiamo abituando a quello che è invece un bollettino di guerra, morti e feriti sul lavoro non possono essere considerati una normalità, non ci deve essere assuefazione".
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"Nel 2023 ci sono stati nelle Marche 15.714 infortuni e 21 morti . scrivono Cgil, Cisl, Uil Marche -. I numeri servono per la statistica, ma dietro i numeri ci sono cittadini marchigiani che sono morti o hanno subito gravi infortuni. Continuiamo a chiedere alla Regione di investire in prevenzione, di potenziare i controlli, di avviare una campagna di sensibilizzazione nelle scuole e di condizionare alla realizzazione di investimenti in sicurezza la concessione di risorse alle imprese". "Alle imprese . aggiungono - chiediamo di fare piani reali, e non di facciata, sulla sicurezza veri, chiediamo loro di investire in formazione.
Il silenzio per partecipare al dolore delle famiglie private dei loro affetti, poi l'azione e per questo chiediamo alla Regione di convocare urgentemente le parti sociali per decidere insieme azioni concrete. Azioni per mettere fine a un bollettino di guerra indegno del nostro Paese e del vivere civile" è la conclusione.
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I vigili del fuoco del distaccamento di San Benedetto del Tronto sono intervenuti, intorno alle 12, alla fine del raccordo autostradale 11 per lo scontro tra due vetture.
Una volta sul posto, i pompieri hanno soccorso due persone rimaste bloccate all’interno di una delle vetture. Pe estrarle, e metterle a disposizione dei sanitari, si è reso necessario l’uso di specifiche attrezzature in dotazione. I tre occupanti dell’altra macchina erano usciti all’esterno autonomamente. Successivamente è stata messa in sicurezza l’intera zona incidentale.
L'Ascoli Calcio ha concluso le contrattazioni con il Milan per l'acquisizione a titolo temporaneo delle prestazioni sportive del portiere Devis Estiven Vasquez Llach. Colombiano di Barranquilla, classe ’98, è reduce dall'esperienza - sempre in prestito - con lo Sheffield Wednesday, in Championship. "Il club di Corso Vittorio accoglie con un caloroso benvenuto Devis, che da oggi vestirà la maglia numero 32", evidenzia il club bianconero in una nota.
Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giorgia Meloni, ha deliberato la proroga per un anno, a decorrere dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2024, dell'incarico di commissario straordinario del Governo per la riparazione, la ricostruzione, l'assistenza alla popolazione e la ripresa economica dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016, conferito al senatore dottor Guido Castelli, ai sensi dell'articolo 2, comma 2 del decreto-legge n. Lo si legge nel comunicato finale del Consiglio dei ministri.
“Ringrazio il presidente Giorgia Meloni e il Consiglio dei ministri che mi hanno nuovamente accordato la loro fiducia confermandomi nel ruolo di Commissario straordinario alla Riparazione e alla Ricostruzione sisma 2016”, ha dichiarato Castelli.
“Onoreró questo impegno continuando a lavorare con dedizione e senza sosta, insieme ai presidenti della Regioni, ai sindaci e a tutta la comunità dell'Appennino centrale. Avanti insieme”.
Il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti proporrà nel prossimo Consiglio comunale di conferire la cittadinanza onoraria a Russell Crowe.
L'attore australiano aveva rivelato via social all'inizio di gennaio di avere anche radici italiane e in particolare ascolane: un suo trisavolo, il "bis-bis-bisnonno da parte materna" arrivato in Nuova Zelanda nel 1864, era Luigi Ghezzi, nato nel 1829 ad Ascoli Piceno.
Secondo il sindaco, la cittadinanza onoraria servirà a mantenere "solido" il legame tra l'interpreto de Il Gladiatore e Ascoli, oltre a promuovere la città nel mondo, grazie alla fama di Crowe e alla sua "esperienza come attore internazionale". Il trisavolo di Crowe era andato a lavorare in Argentina, poi si era imbarcato per l'India, ma fece naufragio, aveva raccontato l'attore, e finì a Città del Capo, dove incontrò e sposò Mary Ann Curtain. I due poi emigrarono in Nuova Zelanda.
La famiglia dell'attore, per altro, ha varie radici: "norvegesi, italiane, scozzesi, maori, e dal un test del Dna di un parente stretto sono emerse ascendenze in maggioranza irlandesi, anche se non sappiamo come e tramite chi".
L'annuncio di queste ascendenza ascolane aveva suscitato molte reazioni e meme sui social: "Massimo, Massimo, Massimo", una delle invocazioni più frequenti, in riferimento al personaggio di Massimo Decimo Meridio, il nome del protagonista del Gladiatore. Oppure "al mio segnale...friggete le olive", il piatto più noto di Ascoli Piceno
Scivola in una scarpata e muore. Durante la notte appena trascorsa, i vigili del fuoco della centrale di Ascoli Piceno sono stati impegnati nel recupero di un 86enne deceduto a causa di una rovinosa caduta.
Il fatto è accaduto nella frazione di Lisciano, località Case da sole, in un orto posizionato a circa 20 metri dal sottostrada, ai piedi di una scalinata. Sul posto sono subito giunti anche i sanitari del 118, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Dopo la constatazione del decesso, il corpo dell'anziano è stato recuperato dai pompieri con tecniche di derivazione speleo-alpino-fluviale. Sul luogo del fatto sono intervenuti i carabinieri per gli accertamenti del caso.
Una proposta di legge, sottoscritta da tutto il gruppo Pd in Consiglio regionale, per l'abrogazione della legge regionale n.35 del 13 dicembre 2021, "con la quale la giunta Acquaroli aveva istituito l'Atim, l'Agenzia per il turismo e l'internazionalizzazione delle Marche, finita al centro del controverso contenzioso con la compagnia Aeroitalia dopo la cancellazione dei voli dall'aeroporto di Falconara verso Bucarest, Vienna e Barcellona, nonché la manifestata intenzione di interrompere quelli di continuità per Roma, Milano e Napoli assegnati con bando Enac".
L'ha presentata il consigliere regionale dem Fabrizio Cesetti come annunciato in una conferenza stampa del Gruppo ad inizio settimana. "L'abrogazione di quella legge - spiega Cesetti - è l'unica soluzione per ripristinare trasparenza ed efficienza, ma soprattutto per impedire che dopo il grande lavoro messo in atto dalla precedente Amministrazione regionale per risanare dal punto di vista economico e finanziario l'Aeroporto delle Marche, si apra una nuova devastante crisi che andrebbe a colpire in primo luogo le imprese marchigiane e il turismo, isolando ancora di più la nostra regione".
"Alla prova dei fatti - prosegue l'esponente dem - credo che nessuno possa negare che Atim si sia rivelata una sovrastruttura tanto costosa quanto inutile per i cittadini marchigiani, e addirittura dannosa. Ciò che è accaduto nelle ultime settimane lo dimostra chiaramente: il contratto del 31 luglio 2023 fra Atim e Aeroitalia, i conseguenti rimpalli di responsabilità contrattuali, i rilanci di Atim da 750 mila euro a un milione, come si fosse a un tavolo di gioco e dimenticandosi che si parla di soldi pubblici, le minacciate, seppur infondate, richieste di risarcimento fino a 25 milioni di euro da parte di Aeroitalia, evidenziano un pressapochismo e una superficialità disarmante da parte di tutti gli attori. Ma il vizio - secondo Ceseti - era già presente in origine e, in qualità di relatore di minoranza della legge istitutiva dell'Atim, avevo denunciato già allora, inascoltato dal presidente Acquaroli e della sua maggioranza, quanto poi si è puntualmente verificato"
I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Ascoli Piceno hanno arrestato tre persone, due uomini ed una donna, accusate di furto aggravato in concorso. La vicenda ha avuto inizio quando un privato cittadino ha segnalato al 112 di aver visto tre persone che stavano scassinando la porta di un'associazione Onlus gestita da pensionati.
I carabinieri si sono immediatamente recati sul luogo, imbattendosi nei tre soggetti che stavano fuggendo a piedi. Prontamente bloccati, i militari hanno rinvenuto, nascosta nella borsa della donna, una cassettina metallica rubata all'interno dell'associazione contenente monete di vario taglio.
Le tre persone coinvolte - una 42enne, un 23enne e un 24enne, tutti della zona, già noti per precedenti di polizia - sono stati arrestati in flagranza di reato e posti agli arresti domiciliari su disposizione dell'autorità giudiziaria. La modesta somma di denaro è stata immediatamente restituita al responsabile dell'associazione per anziani.
La scorsa notte i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Ascoli Piceno hanno, in un un diverso contesto dall'altra vicenda, intercettato tre giovanissimi del luogo, due 19enni ed un 18enne, che si aggiravano con fare sospetto in una zona periferica della città. Sottoposti a perquisizione, sono stati trovati in possesso di un palanchino della lunghezza di oltre 60 cm, che è stato immediatamente sequestrato. I tre giovani dovranno rispondere di porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
La polizia interviene ed evita un suicidio ad Ascoli Piceno. È stata decisiva la perizia degli agenti in servizio alla Questura ascolana per evitare che un uomo desse seguito alla minaccia di suicidarsi.
I fatti risalgono al 28 dicembre quando un cittadino ascolano aveva manifestato intenzioni autolesionistiche, telefonando al numero delle emergenze per annunciare i propri propositi motivati da una precaria condizione economico-sociale dovuta alla perdita del lavoro.
Immediatamente una pattuglia dell'Ufficio prevenzione generale e sicurezza pubblica della Questura era intervenuta nell'appartamento in città: l'operatore della centrale operativa aveva trattenuto al telefono l'interlocutore in difficoltà, chiedendogli con grande sensibilità di parlargli dei suoi problemi e di quanto lo affliggessero.
Un colloquio prolungato che aveva consentito agli agenti di una Volante di raggiungerlo ed instaurare con lo stesso un ulteriore dialogo che si è poi concluso positivamente. Malgrado continuasse a parlare delle avversità della vita e del fatto che fosse stato dimenticato da tutti, l'uomo ha infatti accettato di seguire gli operatori sanitari del 118, giunti sul posto ai fini della valutazione psicologica.
Cade dal tetto di un'abitazione durante l'esecuzione di alcuni lavori. È accaduto stamattina a Montalto Marche, in provincia di Ascoli Piceno. L'operaio ferito nell'incidente sul lavoro è stato ricoverato d'urgenza all'ospedale Torrette di Ancona.
Una caduta rovinosa che gli ha causato varie lesioni: i sanitari del 118 giunti dalla postazione territoriale dell'emergenza sanitaria di Offida hanno ritenuto necessario trasferire il paziente al trauma center di Ancona e per questo è stato richiesto l'intervento dell'eliambulanza che ha provveduto al celere ricovero nella struttura sanitaria dorica. Sono in corso accertamenti per verificare le condizioni di sicurezza del cantiere e se vi siano responsabilità per l'accaduto.
È al vaglio della Procura di Ascoli Piceno la posizione di un 40enne di Acquasanta Terme che venerdì sera, intorno alle 20, ha investito un cane che era a passeggio con la sua padrona, una veterinaria del posto, uccidendolo.
Anche la donna è rimasta leggermente ferita, anche se non è stata investita direttamente dalla vettura, ma è caduta a terra a seguito dello strattonamento del guinzaglio.
Il cane è morto alcune ore dopo a seguito delle lesioni riportate nell'investimento; illeso un altro cane che era a passeggio con la veterinaria che aveva appena terminato il suo turno di lavoro in ambulatorio nella frazione di Santa Maria alle porte di Acquasanta.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile che hanno individuato successivamente in un locale di Acquasanta un 40enne che a bordo della sua vettura si sarebbe reso protagonista del grave fatto.
L'uomo, in evidente stato di alterazione alcolica, si è rifiutato di sottoporsi all'alcol test. È stato denunciato a piede libero per guida di stato di ebrezza e per il reato di uccisione di animale.
"Vengo attaccato, ma io sono un tecnico e con me non è stato speso neanche un euro di denaro pubblico per Aeroitalia". Lo ha rivendicato il direttore dell'Atim (Agenzia per il Turismo e l'Internazionalizzazione) della Regione Marche Marco Bruschini, in una conferenza stampa congiunta con l'ad e direttore generale dell'Ancona International Airport Alexander D'Orsogna sul caos voli scoppiato con Aeroitalia.
Bruschini ha risposto così critiche e alle richieste di dimissioni arrivate dai partiti di opposizione in Regione. Sul fronte dei rapporti con Aeroitalia ha invece respinto su tutta la linea la versione dei fatti offerta ieri dall'ad della compagnia aerea Gaetano Intrieri, che aveva annunciato azioni legali per recuperare i danni quantificati in 25 milioni (leggi qui).
Per Bruschini la compagnia aerea, vincitrice del bando Enac per i voli di continuità su Roma, Milano e Napoli, vettore di alcuni collegamenti internazionali da Ancona e destinataria di 750mila euro in base ad un contratto di sponsorizzazione, firmato il 31 luglio scorso, è colpevole di una lunga serie di inadempienze.
“A partire dalla prima rata del contributo, una fattura per 250mila euro più Iva, mentre avrebbe dovuto essere con compresa Iva". "La compagnia poi non aveva presentato la garanzia fideiussoria richiesta" ha spiegato Bruschini. Da allora ci sono stati problemi con i voli (riduzione e poi cancellazione delle rotte su Bucarest, Vienna e Barcellona), minacce di azioni legali, diffide, un proposta di Atm fin alla risoluzione del contratto.
L'ultimo capitolo è lo scioglimento di una clausola di riservatezza, fonte di ulteriori polemiche, che ha permesso di consegnare il contratto ai consiglieri regionali di opposizione che avevano chiesto l'accesso agli atti.
Oggi Bruschini si è detto "sereno, tranquillo". "All'inizio con Aeroitalia - ha detto ancora, rispondendo alle domande dei giornalisti - pensavamo di essere una botte di ferro, perché era stata scelta con un procedura dell'Enac". Aeroitalia proseguirà con i voli di continuità territoriale fino al 30 settembre, poi "ci sarà un altro bando con un altro vettore. Dipende da Enac" ha concluso D'Orsogna.
Le Marche, per il secondo anno consecutivo, superano la quota dei 100 trapianti d’organo. Sono stati 102 nel 2023, dopo i 105 del 2022: un risultato eccellente che premia la generosità dei donatori (64 marchigiani, 34 da fuori regione, 2 da donatore vivente).
Nel dettaglio, sono stati 52 i trapianti di fegato, 46 quelli di rene, 2 di rene da donatore vivente e 2 trapianti combinati fegato+rene (con donatori da fuori regione). Risultati frutto di un lavoro in crescendo del Centro regionale trapianti (CRT) Marche, che ha avviato il programma nel 2005, coordinato fino al 30 dicembre scorso dalla dottoressa Francesca De Pace, ora in quiescenza, sostituita dopo dodici anni da Benedetto Marini, dirigente medico anestesista rianimatore dell’AOU delle Marche.
I 102 trapianti effettuati nel 2023 sono, come sottolinea il vicepresidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini “il risultato della generosità dei marchigiani ma anche dell’altissima professionalità delle nostre Rianimazioni e dei nostri specialisti coinvolti in questo processo estremamente complesso. Vorrei ringraziare la dottoressa Francesca De Pace per il lavoro svolto con abnegazione in questi anni e augurare buon lavoro al nuovo coordinatore Benedetto Marini”.
Marini ha esperienza decennale nell’ambito dell’alta specializzazione della terapia intensiva del politrauma e ha conseguito a Barcellona, nel 2009, il Master internazionale in coordinamento trapianti d’organo, tessuti e cellule. Attualmente svolge attività presso il CRT Marche e per 14 anni ha acquisito esperienza e conoscenza nella gestione del processo di donazione e trapianto, in particolare nel Coordinamento locale di procurement di organi e tessuti, avendo anche sostituito, durante i periodi di assenza, il coordinatore locale. Dal 2013, inoltre, svolge funzioni di sostituto del Coordinatore del CRT Marche.
A dicembre è stato nominato coordinatore del centro che, negli anni, ha raggiunto risultati importanti, passando dagli 82 trapianti del 2019, agli 84 del 2020, ai 90 del 2021. Nel 2022 è stata toccata la quota record di 105 trapianti effettuati: 46 di fegato, 57 di rene e uno combinato (fegato + rene) con donatore da fuori regione.
Ventuno mila euro per il 2023, e poi 2 milioni per ciascuna delle due annualità 2024 e 2025: la Giunta Regionale aggiorna i criteri per il rimborso delle spese per le cure oncologiche aumentando in modo significativo le risorse.
“Nel triennio 2021-2023 – ha sottolineato il vice presidente e assessore alla sanità Filippo Saltamartini – avevamo potenziato già di molto l’impegno investendo circa 3 milioni 448 mila euro. In passato il finanziamento ammontava a 450 mila euro l’anno”.
La Legge Regionale n.7/2021 prevede rimborsi per spese di viaggio, vitto e alloggio, anche per un accompagnatore quando previsto, nel limite massimo di 3 mila euro l’anno per paziente. Il rimborso spetta ai residenti nei comuni marchigiani che hanno usufruito di prestazioni per diagnosi, cura e controllo di patologie oncologiche, nelle Marche o fuori regione, presso strutture pubbliche e private accreditate. Sono invece escluse le prestazioni presso centri di altissima specializzazione all’estero.
Rientrano tra le spese rimborsabili: trattamenti di radioterapia e di chemioterapia; interventi di chirurgia oncologica, anche ricostruttiva e conservativa; esami diagnostici e di laboratorio; interventi di riabilitazione, di fisioterapia e di osteopatia; cure palliative e terapie del dolore; visite mediche specialistiche, controlli periodici, anche non programmati, compresi quelli successivi e correlati alla patologia; supporto psicologico, anche al nucleo familiare, ma solo in strutture pubbliche e private accreditate.
La richiesta di rimborso va presentata all’AST di riferimento: sarà il Distretto a effettuare l’istruttoria, concedere ed erogare il beneficio economico. Per ricevere il rimborso l’assistito dovrà presentare domanda tramite la modulistica che l’AST rende disponibile sul proprio sito e in forma cartacea presso i Distretti, corredata da ISEE familiare (riferito al periodo più ravvicinato possibile) e documentazione di spesa.
Relativamente alle spese di viaggio: sono rimborsabili quelle di andata e ritorno secondo il percorso più breve, vitto (fino a 45,52 euro giornaliere), alloggio in hotel fino a 4 stelle anche in zona limitrofa. Le spese per l’accompagnatore sono rimborsabili, previa attestazione annuale di oncologo che ha in cura il paziente o medico di medicina generale. Il viaggio può essere effettuato in auto, coi mezzi pubblici, in taxi se strettamente necessario o per il tragitto tra fermata del mezzo pubblico e la struttura sanitaria, con autoambulanza o taxi sanitario con modalità di rimborso differenziate.
“La deliberazione scaturisce dal confronto con le associazioni dei pazienti – conclude l’assessore – il certificato medico per l’accompagnatore ad esempio verrà richiesto una volta l’anno e non più ad ogni viaggio. In generale le modifiche apportate rispetto al passato consentono ai pazienti di gestire il contributo massimo di 3 mila euro l’anno con maggiore autonomia”.
Il rimborso ammissibile arriva al 100% per le classi ISEE fino a 25 mila euro, al 90% tra 25 e 30 mila euro, al 70% tra 30 e 40, e al 35% tra 40 e 50 mila euro.
Russell Crowe ha lontane origini italiane: è rivelarlo è lo stesso attore australiano, nato in Nuova Zelanda, con una serie di post su X. "Da qualche tempo sono alla ricerca dei miei antenati italiani", ma "folkloristici racconti familiari ed errori di scrittura mi hanno mandato su tracce sbagliate".
Alla fine però "è risultato che il mio bis-bis-bisnonno, da parte materna, che arrivò in Nuova Zelanda nel 1864 era Luigi Ghezzi, nato nel 1829 ad Ascoli Piceno, figlio di Agostino e Annunziata, nata a Parma. Luigi - racconta la star del Gladiatore - era andato a lavorare in Argentina, si era imbarcato per l'India, fece naufragio e finì a Città del Capo dove incontrò e sposò Mary Ann Curtain. Emigrarono in Nuova Zelanda".
Dalle ricerche condotte da Crowe è emerso anche che tra i suoi antenati per parte materna ci fu "l'undicesimo Lord Lovat, l'ultimo uomo ad essere decapitato nella Torre di Londra". Russel Crowe ha scoperto collegamenti "norvegesi, italiani, scozzesi, maori" e un test del Dna su un parente stretto rivela un'ascendenza "per la maggioranza irlandese, ma non sappiamo come".
Inoltre "nella famiglia di mia madre per tre generazioni le donne hanno sposato uomini chiamati Crowe". Contento di avere finalmente trovato la sua parentela italiana, l'attore ricorda di avere visitato molte parti dell'Italia, ma mai i luoghi di origine del suo avo. Andare alla loro scoperta potrebbe essere "un'avventura".
“Sull’aeroporto delle Marche c’è chi sta lavorando per rilanciare lo scalo e chi mistifica quotidianamente la realtà. I numeri, però, non mentono, e raccontano di un 2023 da record per lo scalo anconetano, come ha annunciato il presidente Acquaroli nella conferenza stampa di fine anno”. “L’ottenimento della continuità territoriale dopo due anni di lavoro congiunto con il Governo e l’Unione Europea, 530 mila passeggeri raggiunti, + 75% di destinazioni rispetto all’anno precedente, l’accordo per l’aerospazio con i CNR, l’uscita dal commissariamento UE”.
È quanto afferma Simone Livi, capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, che torna sulla questione aeroporto dopo la sospensione, annunciata ieri da Aeroitalia, della rotta per Barcellona. (leggi qui).
“I voli di continuità – prosegue Livi - sono un risultato storico che va verso la direzione di rompere l’isolamento infrastrutturale delle Marche, causato da decenni di mancati investimenti e programmazione, e che tramite Enac garantisce per i prossimi tre anni i collegamenti aerei dalle Marche per le principali città italiane, Roma, Milano e Napoli”.
“Il lavoro della giunta Acquaroli per il rilancio dello scalo è sotto gli occhi di tutti i cittadini marchigiani, escluso evidentemente il Pd che ha la memoria corta e continua nel goffo tentativo di attaccare l’amministrazione regionale che ha l’unica colpa di aver ereditato una situazione critica e di lavorare ogni giorno per rilanciare l’aeroporto”. "Chi oggi attacca, gli stessi che hanno governato le Marche per decenni, non ha mai spiegato cosa sia accaduto nella precedente gestione, quasi fallimentare, che ha causato la privatizzazione dell’aeroporto”.
“ Il Pd spieghi ai marchigiani cosa è accaduto per ridurre la proprietà pubblica della Regione a un 8%, prima di dare lezioni a chi da tre anni, giorno dopo giorno, è impegnato a colmare i gap ereditati e salvaguardare le infrastrutture marchigiane. Ma continuare a mistificare la realtà, attribuire alla Regione e al governatore Acquaroli delle fantomatiche responsabilità, e soprattutto a tifare contro le Marche è un atteggiamento che vorremmo non vedere più da parte di questa opposizione. Se Mangialardi avesse davvero ascoltato le parole del presidente Acquaroli nella conferenza stampa, lo avrebbe sentito chiaramente affermare che l’unico rammarico in questa vicenda è che l’Aeroporto non sia più pubblico ma sostanzialmente privato, una perdita per il patrimonio della comunità marchigiana che di certo non è imputabile all’amministrazione di centrodestra”.
Diagnosi precoce per la prevenzione di complicanze cerebrovascolari e di disturbi psichiatrici, supporto psicologico. Sono i punti cardine del protocollo di presa in carico globale che sarà sperimentato nelle Marche su cinquanta pazienti con cefalea primaria cronica i quali saranno seguiti per un anno dal Centro Cefalee della clinica di Neurologia dell’Azienda ospedaliera universitaria delle Marche.
Obiettivo, diagnosticare precocemente eventuali condizioni psichiatriche associate alla malattia (come ansia e depressione) che possono richiedere un supporto psicologico e prevenire lo sviluppo di patologia cerebrale vascolare correlata. All’iniziativa, che rientra nel decreto del Ministero della Salute “Sperimentazione dei progetti regionali sulla cefalea primaria cronica” (del 23 marzo 2023), nelle Marche sono state assegnate complessivamente risorse per oltre 282mila euro (282.908 euro) di cui 141.454,00 euro per l’annualità 2023 e 141.454,00 euro per l’annualità 2024.
Le risorse saranno impiegate per l’acquisizione di strumentazione all’avanguardia (casco per lo studio della vasoreattività della circolazione cerebrale con monitoraggio continuo) e per l’assunzione di personale psicologo per il supporto ai pazienti.
“Le cefalee rappresentano un importante problema di salute pubblica - evidenzia il vice presidente della Giunta e assessore della Regione Marche con delega alla Sanità, Filippo Saltamartini -: si tratta infatti di patologie benigne, ma altamente invalidanti e con ripercussioni rilevanti sulla qualità di vita dei pazienti, sulla loro attività lavorativa e sociale. Inoltre – prosegue – rappresentano un fattore di rischio per le malattie vascolari cerebrali e sono spesso associate a condizioni psichiatriche come l’ansia e la depressione. Con questo progetto – prosegue – diamo un segnale di attenzione a questi malati, investiamo in ricerca e supporto psicologico, con l’obiettivo di arrivare a strutturare anche un apposito Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) regionale”.
I pazienti arruolati per la sperimentazione saranno sottoposti, oltre alla terapia farmacologica prevista dalle linee guida, ad accurata anamnesi, esame neurologico, esame Ecocolor Doppler e colloquio psicologico rivolto a individuare patologie psichiatriche e ad alleviare il peso della malattia,
Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) l’emicrania è al 2° posto fra tutte le malattie che causano disabilità ed è la prima causa di disabilità in soggetti di età inferiore ai 50 anni. In Italia sono circa 6milioni le persone che hanno ricevuto una diagnosi, molte altre, invece, non vengono diagnosticate.
Il Centro Cefalee della clinica di Neurologia dell’AOU delle Marche, che conta un volume elevato di pazienti presi in carico, svolge attività di ricerca, diagnosi e somministrazione di terapie avanzate e innovative. Alla conclusione del periodo di sperimentazione, il Centro Cefalee produrrà una relazione finale dei risultati raggiunti e una rendicontazione sul progetto che saranno trasmesse al Ministero entro il 31 gennaio 2025.