Mancano oltre 2mila fra camerieri e cuochi nelle Marche. Secondo una indagine del Centro Studi Cna Marche, che ha elaborato i dati Excelsior - Unioncamere, a giugno di quest'anno le imprese hanno richiesto 5.400 tra cuochi e camerieri, ma hanno potuto assumerne solo 3.175. Per gli altri 2.225, nel 28,5% dei casi sono mancati i candidati disponibili a farsi assumere e nell'8,7% avevano una preparazione inadeguata.
"Nell'ultima estate pre-covid - commenta il segretario Cna Marche Otello Gregorini - le imprese turistiche cercavano 3.310 lavoratori e la mancanza di candidati riguardava solo il 4,9% delle richieste". A frenare la domanda di lavoro "è soprattutto il timore di ritrovarsi nella situazione degli ultimi due anni: con i ristoranti chiusi e in cassa integrazione. Per questo in molti, tra i disoccupati, "si sono rivolti altrove, verso occupazioni meno dipendenti dall'andamento della pandemia e dai relativi lockdown.
“Servono certezze e la garanzia che le imprese non chiuderanno più", secondo Gregorini che evidenzia come nelle Marche a fine giugno, si contino 9.791 attività di alloggio e ristorazione con 48.462 addetti. "Siamo la prima regione d'Italia per progetti di innovazione aziendale nel turismo”.
“ Sono state presentate - conclude Gregorini - 252 domande dalle imprese per 88 milioni di euro di investimenti finalizzati a realizzare progetti Pnrr di efficientamento energetico, riqualificazione edilizia, digitalizzazione, eliminazione barriere architettoniche, riqualificazione antisismica".
Questa al mattina al Salesi sono stati effettuati, dalla Divisione di “Neurochirurgia Generale con particolare interesse Pediatrico” – guidata dal dottor Roberto Trignani - due delicatissimi interventi . Il primo riguarda un bambino proveniente dalla Puglia, affetto da un tumore benigno della colonna vertebrale lombare che provoca intenso dolore della regione lombare e gambe ed impossibilità a mantenersi in piedi.
La procedura chirurgica ha visto coinvolti, in un approccio multidisciplinare, il neuroradiologo interventista (dottor Stefano Bruni) che ha eseguito una vertebroplastica (iniezione di un cemento liquido nella vertebrale malata che rapidamente solidifica e rafforza la struttura ossea) ed i neurochirurghi, dottor Roberto Trignani, Michele Luzi e Roberta Benigni, che con metodica mininvasiva hanno realizzato un'apertura della colonna vertebrale per liberare i nervi che risultavano compressi.
Prima della procedura chirurgica, l'equipe medica ha incontrato il piccolo paziente e genitori per illustrare il trattamento chirurgico. Al colloquio era presente Estrabot, un robot umanoide della Fondazione Ospedale Salesi attivo dal 2019 e reso operativo dal clown dottore Samuele Ialino.
Il robot è protagonista del progetto denominato “Gestione dell’ansia preoperatoria nel paziente pediatrico: benefici di un robot umanoide” e tale progetto ha contribuito a rendere più efficace ed empatica la comunicazione nella raccolta del consenso informato.
Il robot ha descritto al bambino, chiamandolo per nome, ed ai suoi genitori la procedura chirurgica utilizzando una storiella per rendere più sereno e giocoso un momento di estrema tensione e delicatezza. Estrabot, cantando le canzoni preferite del ragazzino, lo ha poi accompagnato in sala operatoria.
Il secondo paziente è una bambina di 10 anni affetta da una malformazione rara vascolare del cervello (Moya Moya) che provoca uno scarso apporto di sangue in un'area del cervello. La procedura chirurgica è consistita nell'incremento dell’apporto di sangue nella zona sofferente attraverso l'affondamento nella scatola cranica del muscolo e arterie presenti superficialmente nella tempia.
Al termine delle procedure chirurgiche, i due giovanissimi pazienti sono stati trasferiti presso il Reparto di Rianimazione guidato dal Dr. Alessandro Simonini. Questa giornata particolarmente emozionante e allo stesso tempo così importante per il nosocomio regionale è stata portata all’attenzione delle varie reti nazionali e regionali .
Lo stesso assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, spiega: “Quello che è accaduto oggi all’ospedale Pediatrico Salesi incarna perfettamente quello che questa Giunta vuole da un ospedale come l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ancona. Dobbiamo puntare all’eccellenza – conclude l’assessore – soprattutto quando si tratta di aiutare pazienti giovanissimi ad avere una vita migliore”.
La riflessione del Direttore Generale dell’AOU, Michele Caporossi, è particolarmente attuale: “Sempre più un ospedale pediatrico come il Salesi, che punta a crescere ancora in qualità ed efficacia pratica, può avvalersi di essa per rendere eccellenti i percorsi di cura. Siamo orgogliosi del lavoro che stà svolgendo la Fondazione Salesi in questa direzione. Non bastano i muri nuovi per il Salesi del futuro; ci vogliono innovazione e progettualità su mille fronti “.
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e l'Agenzia europea dei medicinali (Ema) raccomandano la somministrazione del secondo richiamo del vaccino anti-Covid a tutti coloro che hanno più di 60 anni e alle persone vulnerabili.
Così si legge nell'aggiornamento delle linee guida di aprile, in risposta all'attuale situazione epidemiologica: "Non c'è tempo da perdere sulla nuova campagna di vaccinazione per i più vulnerabili. Invito gli Stati membri a lanciare immediatamente un secondo richiamo per tutte le persone di età superiore ai 60 anni e per tutte le categorie più a rischio, ed esorto tutti coloro che hanno diritto a farsi avanti e farsi vaccinare". A parlare la commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides, dopo le nuove raccomandazioni di Ecdc ed Ema: "È così che proteggiamo noi stessi, i nostri cari e le nostre popolazioni più fragili".
"I vaccini COVID-19" approvati in Ue "funzionano e offrono buoni livelli di protezione contro malattie gravi e ospedalizzazione - evidenzia Kyriakides -. Con i casi e i ricoveri in aumento mentre entriamo nel periodo estivo, esorto tutti a vaccinarsi e procedere con il richiamo il prima possibile".
Restano alti i numeri legati al covid nelle Marche: a fronte di 2.596 nuovi positivi rilevati nelle ultime 24 re, secondo i dati della Regione, il tasso di incidenza cumulativo sale a 1.270,81 su 100mila abitanti, in maniera meno decisa dei giorni scorsi (ieri era 1.230,98). Quattro i decessi legati al covid, che fanno salire il totale a 3.957.
Dopo l'impennata di sabato continuano a salire più lentamente anche i ricoveri, arrivati a 163, +4 su ieri: 7 in terapia intensiva, 17 in semi intensiva, 139 in reparti non intensivi. Ci sono poi 33 persone nei pronto soccorso e 6 ospiti di strutture territoriali di area post critica. Crescono le persone in quarantena o isolamento domiciliare: 26.344 (ieri 25.826), di cui 279 con sintomi.
"Il primo fine settimana di luglio, le Marche sono state tra le regioni con più alto tasso di occupazione nelle strutture ricettive (81%) secondo Assoturismo, con un aumento significativo delle prenotazioni dei turisti stranieri". Ad annunciarlo il presidente della regione, Francesco Acquaroli, in un post sulla sua pagina facebook.
"Anche il dato dei primi mesi dell'anno è positivo - prosegue il presidente -, registra un +72,69 sugli arrivi e +39,63 sulle presenze rispetto al 2021". Dati, relativi a turisti italiani e stranieri, che "confermano che la nostra regione sta riprendendo i livelli pre-pandemia. Questo pomeriggio sono a Marina di Altidona per l'inaugurazione della Ciclovia Adriatica e del nuovo tratto di spiaggia reso possibile dalla posa in opera delle nuove scogliere, opera finanziata daIl'amministrazione che mi ha preceduto e attuata ora".
"Una Regione che cresce - sottolinea Acquaroli - e che punta molto sul territorio, a confermarlo ci sono anche i primi dati dei turisti che mostrano una tendenza positiva e di ripresa per le Marche. Noi che conosciamo la nostra regione sappiamo che non può essere altrimenti - aggiunge - ma dobbiamo costruire sempre di più un'offerta attrattiva che sappia intercettare flussi che finora non ci conoscevamo. Siamo sulla buona strada!".
Impennata di ricoveri legati al covid nelle Marche: +15 in 24 ore, secondo i dati della regione. Complessivamente sono 159, di cui 6 in terapia intensiva, 17 in semintensiva, 136 in reparti non intensivi. Sono 2.827 i nuovi positivi rilevati nell'ultima giornata, mentre il tasso di incidenza continua a salire e arriva a 1.230,98 su 100mila abitanti (ieri 1.179,72).
Nelle ultime 24 ore ci sono stati 3 decessi, che fanno salire il totale delle vittime a 3.953, Negli ospedali ci sono anche 34 persone in osservazione nei pronto soccorso, sono 6 invece gli ospiti di strutture territoriali di area post critica. Continua salire anche il numero delle persone in isolamento domiciliare o quarantena: sono 25.826 (ieri 25.024), di cui 298 con sintomi.
Caccia agli affitti in nero da parte del comando provinciale della Guardia di finanza di Ancona, che ha lanciato un vasto piano di controlli, uno dei più estesi al momento in ambito nazionale, contro le locazioni irregolari di appartamenti ammobiliati e bed and breakfast, nella provincia di Ancona.
L'operazione 'Affitti in chiaro' prevede oltre 200 controlli a cura di tutti i reparti territoriali per l'intero periodo estivo, sulla costa e nell'entroterra, tramite questionari o sentendo in forma diretta turisti italiani e stranieri - per i quali non sono previste sanzioni - che affittano strutture di privati, comprese ville e casali, pubblicizzate su piattaforme web, talvolta a prezzi pari a quelli a quelli delle strutture imprenditoriali.
In base alla normativa, i proprietari di appartamenti e ville devono presentare una comunicazione d'inizio attività al Comune, indicando il periodo nel quale si intende affittare per fini turistici. Inoltre devono iscriversi al Registro regionale delle strutture extra alberghiere per avere un Codice di Identificazione Regionale (Cir), obbligatorio per le comunicazioni o offerte al pubblico.
Gli stessi proprietari devono comunicare, ai fini statistici e in via telematica, gli arrivi degli ospiti e le giornate di presenza. Inoltre chi affitta il proprio immobile, ai sensi delle leggi di pubblica sicurezza, deve comunicare alla Questura, le generalità delle persone ospitate, entro 24 ore dall'arrivo. Nel 2021, nella provincia di Ancona, risultano registrate all'applicativo regionale 1.711 strutture, fra appartamenti privati e bed and breakfast non imprenditoriali.
Previste sanzioni che vanno da 250 a 500 euro. A oggi le attività già effettuate dalle Fiamme Gialle della provincia di Ancona hanno permesso di rilevare diverse irregolarità. In due casi, inoltre, è stato rilevato che i proprietari di appartamenti vista mare a Senigallia, affittati a diverse migliaia di euro al mese, avevano inserito in dichiarazione solo la metà dei redditi di locazione,
Sono 15 le persone indagate nell'ambito del sequestro di un allevamento di cani di piccola taglia a Trecastelli (leggi qui). Dopo oltre un anno e mezzo da quando vennero messi i sigilli alla struttura nel gennaio 2021, sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini nei confronti di tre allevatori, un veterinario, tre dirigenti Asur Marche, cinque appartenenti a vari organi di controllo e a un amministratore locale (il sindaco di Tre Castelli Marco Sebastinelli per un ruolo marginale).
Contestati, a vario titolo, i reati di disastro colposo, maltrattamento animali, abusivo esercizio di professione veterinaria, mancato rispetto dei provvedimenti dell'Autorità sanitaria, corruzione, frode in commercio, falso in certificazioni, omessa denuncia di reato, traffico internazionale di cani. Secondo gli inquirenti, i soggetti coinvolti avrebbero responsabilità importanti in quello che, secondo l'accusa, è uno dei più gravi disastri sanitari veterinari nelle Marche: nell'allevamento di Trecastelli erano ospitati oltre 800 cani nonostante ne potessero essere contenuti appena 71.
Diversi esemplari erano chiusi in trasportini, ma molti erano in stanzette piene di escrementi. Una situazione di degrado che causava gravi sofferenze agli animali, secondo i Carabinieri Forestali che hanno sequestrato la struttura su delega della Procura di Ancona. Sotto la lente di ingrandimento, le attività degli allevatori, ma anche quelle degli organi di controllo che, è questa l'ipotesi accusatoria, dal 2018 al 2021 non avrebbero adottato tempestivi provvedimenti contribuendo al perpetuarsi e all'aggravarsi delle condizioni sanitarie dell'allevamento. Il blocco sanitario è avvenuto a giugno 2020 dopo l'accertamento sulla Brucella canis, unico focolaio europeo della malattia.
Nonostante ciò sarebbero proseguita in tutta Italia e all'estero la vendita di animali potenzialmente malati. Soddisfatte delle indagini le associazioni animaliste Enpa, Lav, Lega Nazionale per la Difesa del cane, Leidaa e Oipa che da tempo seguono la vicenda e che chiedono tuttora informazioni circa i test sugli animali (quelli positivi alla malattia e quelli isolati in attesa di adozione); si sono dichiarate pronte a costituirsi parte civile in un eventuale processo che si dovesse aprire.
(Fonte Ansa)
Gli investigatori del Compartimento Polizia Postale di Ancona, insieme a personale della Sezione di Ascoli Piceno, hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di 53 anni, residente nella provincia di Ascoli per la detenzione di oltre 4.500 files e video pedopornografici. Il materiale rinvenuto ritraeva minori tra i 6 e i 12 anni coinvolti in atti sessuali con adulti. L'indagine, attivata dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online, è partita da una segnalazione presentata da un organismo internazionale.
Oltre al materiale per cui sono proceduti glia genti, durante delle perquisizioni sono stati rinvenuti ulteriori files e video pedopornografici sui telefoni dell'indagato. Gli operatori hanno scoperto un vero e proprio archivio, catalogato per genere, dei files memorizzati. Da qui è scattato l'arresto in flagranza, con trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica di Fermo, competente per territorio, in relazione alla residenza dell'indagato.
Il pm ha disposto la misura degli arresti domiciliari, confermata dal gip nei giorni scorsi nell'udienza di convalida. In questo periodo di emergenza epidemiologica, caratterizzato da un aumento esponenziale dei crimini informatici legati anche alla pedopornografia online, la Polizia Postale consiglia ai genitori, al fine di garantire una navigazione sicura e consapevole dei minori su internet, “di non lasciare mai i propri figli in tenera età soli in un ambiente popolato da adulti come la rete”.
Pagare il bollo auto con un click. Tutto questo è ora possibile grazie ad AppIO, l'applicazione che permette a tutti i cittadini di avere un unico accesso telematico ai servizi della pubblica amministrazione e ricevere notifiche, promemoria e avvisi relativi a tributi, con la possibilità di provvedere al pagamento direttamente dal telefonino in modo semplice, rapido e sicuro.
La Regione Marche ha aderito ad AppIO e il primo servizio reso disponibile sulla piattaforma sono gli avvisi di scadenza del bollo auto con la possibilità di pagamento: i cittadini marchigiani possessori di veicoli che avranno scaricato l'applicazione sul proprio smartphone potranno ricevere notifiche inerenti la tassa automobilistica ed essere tempestivamente informati su scadenze, procedimenti di rateizzazione, avvisi bonari e avvisi di accertamento, scegliendo di procedere al pagamento direttamente da app. Sono stati già inviati più di 50.000 messaggi relativamente a questo nuovo servizio.
La ricezione della notifica consente al cittadino di non dimenticarsi del bollo, senza dover verificare ogni volta la data di scadenza, ed evitare la fila allo sportello per effettuarne il saldo. “Tutto è a portata di app – dichiara l'assessore regionale ai Servizi pubblici locali, Guido Castelli - questo è il valore aggiunto del servizio che diventa strumento rapido e utile per poter accedere a informazioni, documenti e metodi di pagamento, rendendo il contatto con la Pubblica Amministrazione più facile e veloce”.
Con l'ingresso in AppIO, la Regione Marche compie un ulteriore passo avanti verso servizi sempre più evoluti, sfruttando le tecnologie digitali e confermando la propria centralità nel processo di trasformazione digitale del territorio. “La Regione Marche procede speditamente sulla via della digitalizzazione – dice Castelli – Migliorano le modalità di erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese, attraverso un impiego utile ed efficace delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”.
Dopo avere accompagnato, attraverso il progetto DigiPalm, l’ingresso di 187 Comuni marchigiani sull'AppIO nazionale, ora è la stessa Regione Marche ad essere presente con il primo servizio di notifica ai cittadini. Dalla sua attivazione, a gennaio 2022, tramite l'utilizzo della piattaforma IOService, sono stati già inviati oltre 90 mila messaggi: di questi, 63.382 sono stati inoltrati dall’Ufficio Speciale Ricostruzione per la notifica di avanzamento delle pratiche di ricostruzione privata e 52.114 dai Comuni marchigiani in relazione ai servizi demografici, tributi, cultura, tutela ambiente, politiche educative, SUAP. Numeri che riflettono un sempre maggiore utilizzo a livello locale di IoService e che confermano la Regione Marche nel ruolo di intermediario tecnologico e di facilitatore alla transizione digitale degli enti territoriali.
Gianmarco Tamberi, il campione olimpico di salto in alto, sarà seguito dal padre-allenatore Marco anche ai Mondiali di Eugene. L'intervento del presidente federale Stefano Mei, avvenuto nelle ultime ore, ha prodotto una sospensione della separazione tecnica tra i due, sancita appena domenica scorsa.
"Ho chiesto ad entrambi - le parole del numero uno dela Fidal - di attendere la conclusione della stagione per valutare nel merito, e con serenità, i risultati. Un equilibrio così delicato come quello tra allenatore ed atleta non può essere alterato alla vigilia di un appuntamento tanto importante.
Ho trovato da parte di entrambi, come speravo, disponibilità a riprendere immediatamente il lavoro, e questo è quel che più conta". Così Marco Tamberi partirà alla volta degli Stati Uniti nelle prossime ore, per raggiungere il figlio, volato oltreoceano questa mattina.
"Nel concentrare tutte le mie energie sull'unico obiettivo sportivo che ancora mi manca, ho già sottolineato quale sia la mia priorità assoluta: cercare di risolvere questo infortunio alla gamba di stacco - il commento fatto circolare da Tamberi figlio -. E la federazione nelle ultime settimane mi ha supportato in qualsiasi modo possibile per cercare di rimettermi in sesto.
Da parte del presidente è arrivato l'invito, sia a me che a mio padre, di continuare la collaborazione in vista degli imminenti impegni sportivi, al fine di scongiurare possibili problemi in gara, ed entrambi abbiamo accettato di proseguire assieme".
"Non c'è valore più alto per me che la maglia azzurra e quindi ben venga questa soluzione - conclude l'olimpionico di Tokyo -. Darei l'anima per vedere il tricolore sul gradino più alto del podio e non lascerò nulla di intentato affinché questo si verifichi“.
Nei prossimi anni le nascite continueranno a diminuire mentre gli over 65 aumenteranno insieme alla domanda stimata di prestazioni legate a patologie croniche come ipertensione e diabete. È quindi necessario un adeguamento del sistema di offerta di servizi da parte del sistema sanitario regionale. Su questo assunto si basa il nuovo approccio della Regione Marche alla programmazione sanitaria: le scelte vengono impostate attraverso l’utilizzo di strumenti innovativi basati sull’evidenza scientifica.
È stato dunque definito un modello, in partnership con la Facoltà di Economia della Politecnica delle Marche, di analisi del fabbisogno di prestazioni di assistenza sanitaria (ospedaliera e ambulatoriale), sviluppato attraverso un monitoraggio dettagliato dei percorsi di mobilità sanitaria: percorsi di mobilità sanitaria in uscita (extra-regionale/intra-regionale) e percorsi di mobilità sanitaria in entrata (mobilità attiva: di attrazione).
Lo studio è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa dal presidente della Regione Francesco Acquaroli insieme all’assessore Filippo Saltamartini e al rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori. Sono intervenuti anche il professor Stefano Marasca dell’Univpm, il professor Claudio Travaglini dell’Università di Bologna e il dirigente del Dipartimento Salute Armando Gozzini.
“I numeri ci raccontato lo stato della nostra sanità. In particolare – ha spiegato Acquaroli - abbiamo sviluppato un percorso pianificato sui fabbisogni reali della popolazione, attraverso l’analisi e lo studio delle caratteristiche della domanda di assistenza in modo da scoprire punti forti e punti deboli. Le indicazioni che emergono sono precise, le cure di prossimità vanno ad incidere meno dell’ospedalizzazione, e di fronte a poche risorse e all’invecchiamento della popolazione che ha bisogno di assistenza, vanno ponderate con i numeri le scelte più efficaci ed efficienti riportando i servizi sui territori come intendiamo fare con la riorganizzazione delle aziende sanitarie”.
“Allo stesso tempo vanno analizzati i dati della mobilità attiva e passiva valutandone cause e conseguenze e l’incidenza dei privati. La scelta di un modello decisionale basato sui bisogni della popolazione, e non sulla spesa storica dei servizi, ci dà la possibilità di orientare meglio le risorse verso le prestazioni più utili ai cittadini e di evitare sprechi. Potremo fare scelte a ragion veduta al di là dei campanilismi”.
“I dati a consuntivo sulle performance sono sicuramente importanti – ha detto il rettore – ma non ci dicono cosa fare. Come Università ci siamo focalizzati su un’analisi di contesto in chiave prospettica e multidisciplinare che tenga conto degli aspetti evolutivi, economici, demografici, delle nuove tecnologie e del capitale umano che è determinante per realizzare le cose. Su questo aspetto ci siamo particolarmente concentrati con l’incremento delle borse di studio (110) e i corsi di formazione (42), con i corsi di laurea magistrali a ciclo unico che sono passati dai 212 del 2020 ai 355 del 2022/2023 dei corsi triennali per le professioni sanitarie che da 535 sono diventati 750”.
“I numeri spazzano via le opinioni e sono oggettivi – ha sottolineato Saltamartini - e a quelli dobbiamo rispondere i termini di scelte. Grazie a questo studio ora abbiamo la possibilità di impegnare le risorse in modo più coerente per garantire i servizi più appropriati. Si tratta di un dovere etico oltre che politico. L’obiettivo è arrivare ad un modello con una corretta offerta Comune per Comune”.
La programmazione basata sui bisogni è partita dalla conoscenza dettagliata del territorio, della sua complessità e variabilità da un punto di vista demografico e socioeconomico. I fattori rilevati come modificanti la domanda di salute, sono innanzitutto in una prima fase di tipo demografico: il numero di anziani (con distribuzione territoriale e con analisi temporali), il numero di anziani che vivono soli o con coniuge non autosufficiente, il numero di anziani non autosufficienti, il numero di anziani non autosufficienti (con patologie degenerative: demenze), la tipologia di struttura della rete familiare e i contesti di assistenza territoriale (formali e informali)”.
“Attraverso lo studio del fabbisogno espresso e latente e attraverso lo studio delle dinamiche demografiche è stato possibile calcolare il fabbisogno di assistenza ospedaliera e ambulatoriale, stimando la domanda di assistenza per patologie croniche (valutate con i percorsi di PDTA), al fine di raggiungere i livelli di fabbisogno predefiniti e supportare la Regione nella pianificazione dell’offerta territoriale. L’analisi offre chiare indicazioni per la riorganizzazione della rete dell’assistenza territoriale in funzione della stima del bisogno di salute nei prossimi 10 anni”.
Performance in peggioramento sul fronte covid nelle Marche nella settimana dal 29 giugno al 5 luglio per i casi attualmente positivi per 100mila abitanti (981) e aumento del 59,2% dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente. Il dato emerge dal monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe.
Sopra media nazionale i posti letto in area medica (13,8%) occupati da pazienti covid, mentre sono sotto media nazionale i posti letto in terapia intensiva (3,5%). La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 8,3% (media Italia 7,1%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni temporaneamente protetta, in quanto guarita da Covid-19 da meno di 180 giorni, pari al 6,5%.
La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto la terza dose di vaccino è pari a 11,4% (media Italia 11,4%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni guarita da meno di 120 giorni, che non può ricevere la terza dose nell'immediato, pari al 6,1%. Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose (persone immunocompromesse) è del 31% (media Italia 44,2%).
Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose (over 80, ospiti Rsa e fragili fascia 60-79) è del 10,2% (media Italia 21,1%). La popolazione 5-11 anni che ha completato il ciclo vaccinale è pari 20,3% (media Italia 34,9%) a cui aggiungere un ulteriore 2,2% (media Italia 3,3%) solo con prima dose. L'elenco dei nuovi casi per 100mila abitanti dell'ultima settimana suddivisi per provincia: Ascoli Piceno 1.068 (+71,4% rispetto alla settimana precedente); Ancona 1.008 (+51,3%); Macerata 984 (+63,2%); Fermo 959 (+66,5% ); Pesaro Urbino 746 (+58,2%).
Forti disagi all'ospedale regionale di Torrette di Ancona a causa di un blackout elettrico avvenuto durante la notte fra il 6 e il 7 luglio. Il guasto ha provocato diverse difficoltà nella riattivazione della strumentazione e dei macchinari del nosocmio: attualmente riparato, sembrerebbe essere correlato ad alcuni lavori nel plesso.
I ritardi causati dal blackout hanno causato alla formazione di code e attese per gli esami diagnostici, situazione che ha convinto diversi degli avventori a rinunciare. E' stata convocata l'unità di crisi dell'Azienda Ospedali Riuniti di Ancona.
(Fonte foto: ANSA)
Approvato il bilancio della Svem, la Società Sviluppo Marche che ha preso il posto della Svim dopo la riforma voluta dalla Regione Marche. “Abbiamo chiuso con un utile di 2,4milioni di euro”, sottolinea Andrea Santori, presidente del Cda composto da Monica Mancini Cilla e Tablino Campanelli.
Tale risultato oggi permette alla società di guardare con fiducia al futuro e a un percorso che vede la Svem impegnata su più fronti: gestione pratiche della Regione; gestione del fondo complementare sisma destinato alle imprese (Linea B) insieme con Regione, Invitalia e ufficio del commissario Giovanni Legnini; consulenza per Comuni e privati sui bandi europei.
“Sono questi – riprende Santori – alcuni dei compiti che su indicazione del presidente della regione Francesco Acquaroli, e degli assessori Guido Castelli e Mirco Carloni, svolgeremo in questo 20220 e negli anni a seguire. Di certo fondamentale è il tema della Linea B, misura all’interno del Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Attraverso un accordo con le altre agenzie di sviluppo di Umbria e Abruzzo cercheremo di pianificare, sui temi strategici, dei progetti condivisi per rilanciare il centro Italia”.
Il quadro economico approvato dall’assemblea conferma che la strada del risanamento dei conti intrapresa è quella giusta. “Questo ci permette di pianificare missioni all’estero e di riprendere progetti che meritano di essere migliorati e completati, come Appennino outdoor per cui già è uscita una pubblicazione. Il tutto, riorganizzando gli uffici, che stiamo potenziando internamente e anche a livello di consulenze”, chiarisce il presidente del Cda.
“Nel corso di quest’anno – prosegue Santori – abbiamo già iniziato a lavorare sulla comunicazione della società, investendo anche sul sito internet. È determinante che le persone, pubblico e privato, comprendano il potenziale della Svem. Noi possiamo davvero fornire servizi fondamentali in maniera gratuita al pubblico, o a prezzi competitivi al privato, in modo da non far perdere occasioni di finanziamento. Il nostro compito è anche quello di fare da raccordo tra la Regione, che avoca a sé la gestione dei fondi europei, e le imprese, così da evitare perdite di tempo e bandi non legati a vere necessità”.
In questo campo, stretta la collaborazione tra Svem e Regione per la programmazione dei fondi Por Fesr 2021/2027. Nel dettaglio, in merito alla Linea B del Pnrr, la Svem si occuperà di orientamento e consulenza tecnica durante la fase di attuazione degli interventi, ma anche per partecipare ai bandi e avvisi grazie a uno sportello accessibile a titolo gratuito per il settore pubblico. “Per questo organizzeremo in autunno eventi informativi - aggiunge il n.1 di Svem - inclusi seminari e workshop anche per favorire progetti unitari tra operatori locali differenti”.
Il prossimo step, inoltre, sarà la scelta del direttore generale della Svem, una figura chiave per l’operatività della società. Uno dei criteri chiave è di aver maturato almeno cinque anni di esperienza nella pubblica amministrazione o in enti di diritto privato se con mansioni dirigenziali.
“Abbiamo deciso di non limitarci all’esperienza nel pubblico, proprio per non precludere la possibilità d intercettare figure competenti che provengono dal privato. L’importante – conclude Santori – è che il candidato abbia competenze nel campo dei fondi europei e nazionali nel settore della cooperazione agricola, dell’innovazione e dello sviluppo. per la Svem sarà la persona capace di predisporre gli atti diprogrammazione negoziata, con una predisposizione a sviluppare azioni anche all’estero, in ogni caso dove serve assistenza agli investitori e dove si possono intercettare risorse poi da mettere in campo per il bene di aziende e Comuni”.
Aumentano del 30,6% gli infortuni sul lavoro nelle Marche nel periodo gennaio-maggio 2022 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. A crescere soprattutto gli infortuni di under 19 (+116,5%) e donne 41,9%, rispetto agli uomini con un +23,1%. Gli infortuni con esito mortale nelle Marche sono stati nove, in aumento rispetto all'anno precedente.
E' il quadro che emerge dai dati Inail elaborati dalla Cgil Marche, relativi a gennaio-maggio 2022. L'aumento degli infortuni più consistente nel settore dei trasporti e nel magazzinaggio (+241%), ma anche in sanità e assistenza sociale (+61%), nelle Costruzioni (+51,9%).
Nell'industria, la Meccanica registra un aumento del 26% mentre nella chimica e nella gomma plastica l'aumento è del 14,4%, nella lavorazione del legno e mobili +10,8%. In calo, -13,2%, gli infortuni nel calzaturiero e nell'abbigliamento, conseguente alla crisi del settore (anche per gli effetti delle sanzioni che hanno colpito l'export nelle aree interessate dal conflitto russo-ucraino) e nel settore del commercio -9,9%.
Per le denunce di malattie professionali, si registra nel complesso una riduzione del 3% tenendo conto che la flessione riguarda la popolazione maschile (-4,8%); nell'occupazione femminile le denunce di malattia professionale sono in aumento del 1,4%. "Occorre accelerare i controlli da parte degli organi ispettivi, ma soprattutto - ha dichiarato Giuseppe Galli, segretario regionale Cgil Marche - va ricercata una nuova collaborazione tra tutti gli attori della sicurezza in azienda per migliorare gli ambienti di lavoro e renderli più sicuri".
Prosegue l'ondata di contagi da coronavirus nelle Marche dove, nell'ultima giornata, si sono rilevati 2.885 casi di positività che hanno fatto schizzare l'incidenza ogni 100mila abitanti oltre quota mille (da 999,73 a 1.062,70).
Notizie migliori, però, comunica la Regione, sul fronte ricoveri (ieri +13), dove invece si è registrato un calo: in un giorno -8 degenti che ora sono 136 di cui sei in Terapia intensiva (-2), 12 in Semintensiva (-11) e 118 in reparti non intensivi (+5).
Quattro i decessi correlati al Covid-19 e il totale regionale di vittime sale a 3.946. I 2.885 positivi (il dato settimanale è di 15.983) sono emersi da 6.126 tamponi. Oltre ai ricoverati ci sono 52 persone in osservazione nei pronto soccorso e sei ospiti di strutture per post-critici. Ancora un'impennata di isolamenti domiciliari che passano da 20.197 a 21.869 (+672).
“Fare impresa sta diventando sempre più un atto eroico. Ogni giorno - afferma Daniele Zucchini presidente del settore Benessere di Confartigianato Marche - dobbiamo combattere contro costi che ormai stanno arrivando a situazioni non sopportabili. Basti pensare al caro energia. Le nostre aziende sono sottoposte a balzelli di ogni tipo".
Il Pos per esempio (dal 30 giugno sono entrate in vigore delle sanzioni per chi non consente i pagamenti con la moneta elettronica), è un sistema al quale guardiamo con favore ma per le piccole imprese il costo è troppo elevato. Le banche devono fare la loro parte perché il peso delle commissioni ricade solo sugli artigiani. È necessario, dunque, un impegno di Governo e Istituti di credito nel rivedere l’impatto di questi oneri che appaiono ingiustificati. Se la moneta elettronica è come quella cartacea, perché caricarci di costi?
Quello che serve per incentivare – prosegue Zucchini - i pagamenti elettronici non sono le multe, ma una netta riduzione delle commissioni e degli oneri a carico di consumatori ed imprese. Siamo favorevoli al pagamento elettronico ma occorre difendere la correttezza, combattendo abusivismo ed evasione. Dal lockdown in poi sono proliferati nel nostro settore - rimarca il Presidente Daniele Zucchini - l’abusivismo e il lavoro nero. Chiediamo che il Governo sia attento a salvaguardare le imprese oneste”.
La Camera di Commercio delle Marche e la Regione Marche consolidano l'azione congiunta a favore dello sviluppo e del sostegno al territorio, con investimenti e supporto per aprirsi a nuovi mercati ma anche con strumenti per fronteggiare le contingenze, non poche negli ultimi anni, che rendono difficile la vita delle imprese.
E il conflitto Russo-Ucraino, emergenza prima di tutto umanitaria, che si riverbera nell'economia e colpisce duro quella marchigiana, in particolare il comparto moda calzature e pelletteria, è una circostanza che richiede unione e forza.
Per questo i due enti mettono a disposizione 3 milioni di euro per le imprese marchigiane che si trovano a fronteggiare una crisi di liquidità subita a causa della riduzione dell’export e dei mancati pagamenti relativi ai contratti già in essere con operatori economici dei Paesi coinvolti, per costituire un plafond, cui i due Enti contribuiscono in parti uguali, per l'abbattimento dei costi di accesso a prestiti bancari per colmare il vuoto determinato dalla sostanziale chiusura di quei mercati. I 3 milioni generano un moltiplicatore in termini di crediti erogati di circa 10 volte, per cui si dovrebbero complessivamente mobilitare 30 milioni di euro in termini di liquidità.
Quello promosso da Regione e Camera è uno strumento di accesso agevolato e garantito al credito alle imprese. L'intervento riguarderà le imprese operanti nell'export verso operatori economici con sede operativa in Russia, Ucraina e Bielorussia, condizione questa che dovrà essere verificata facendo riferimento all'esistenza di un contratto di fornitura verso le suddette imprese, mentre il pregiudizio derivante dalla crisi dovrà essere dimostrato provando che la consegna della merce e l'incasso totale del credito non son avvenuti a causa della crisi.
"Lo ha evidenziato anche Assocalzaturifici all'annuale assemblea nazionale: il recupero dell'export del primo trimestre, che assottiglia il gap con la performance pre crisi, sconta da dopo marzo la diminuzione dei flussi diretti nei Paesi in guerra" commenta il Presidente di Camera Marche Gino Sabatini "Questo è il momento di intervenire in modo deciso, insieme. La misura predisposta con la Regione Marche, è una forma di sostegno per danni emergenti; inoltre continueremo a offrire il nostro sostegno per la partecipazione alle fiere".
L'assessore regionale Guido Castelli aggiunge che "l'accordo con Camera e Regione, fortemente voluto dal Presidente Acquaroli, prevede l’attuazione di un intervento, a cui parteciperanno anche Istituti di credito e il Sistema dei Confidi, che consisterà sia nella riduzione ed abbattimento del costo degli interessi sui prestiti bancari delle imprese marchigiane maggiormente esposte ai mercati russo, ucraino e bielorusso sia nella copertura dei costi per la garanzia prestata dai Confidi".
Per l'assessore che nella Giunta Acquaroli gestisce le due delicate deleghe di bilancio e area sisma "La ricostruzione fisica delle aree del sisma, su cui insistono realtà produttive strategiche per la nostra economia, deve accompagnarsi alla rigenerazione economica e sociale dei territori. Per fare tornare i conti, contare sulla filiera istituzionale e su un partner come Camera di Commercio fa la differenza".
Le Marche dichiarano lo stato d’emergenza. La siccità e la conseguente crisi idrica hanno portato il Consiglio regionale ad approvare all’unanimità l’ordine del giorno, seguendo le sorti di Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Piemonte. L'atto è stato sottoscritto da tutte le forze politiche, primi firmatari Fabrizio Cesetti (Pd) e Renzo Marinelli (Lega).
L'odg sollecita inoltre sostegni e ristori per i danni subiti dal comparto agricolo, oltre che azioni utili per una migliore ottimizzazione delle risorse idriche. Di seguito l'Aula ha approvato all'unanimità i cinque atti di indirizzo, condivisi anche dall'assessore alla protezione civile Stefano Aguzzi. Le mozioni impegnano ad investire sulla manutenzione degli invasi e degli acquedotti e ad adottare comportamenti virtuosi e tecniche di raccolta sostenibili.
Le mozioni, presentate tra il settembre del 2021 e il luglio 2022, erano a firma delle consigliere Marta Ruggeri (M5s) e Simona Lupini (Gruppo misto): "Programmazione e tutela della risorsa idrica", del Gruppo Pd, primo firmatario Andrea Biancani, "Interventi per contrastare la riduzione della disponibilità di acqua potabile nelle Marche ed in particolare nella provincia di Pesaro e Urbino", dei consiglieri Dino Latini (Udc), Gianluca Pasqui e Jessica Marcozzi (FI), Giacomo Rossi (Civici Marche), Luca Santarelli (Rinasci Marche) "Provvedimenti per superare la crisi idrica delle Marche", quest'ultimo firmatario anche della mozione "Contrasto alla siccità", e la mozione presentata dal consigliere Latini "Crisi idrica nelle Marche". Al termine del confronto via libera unanime del Consiglio.