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La Lega chiede le dimissioni del commissario sisma Legnini: "Aizzò i pm contro Salvini"

La Lega chiede le dimissioni del commissario sisma Legnini: "Aizzò i pm contro Salvini"

"Giovanni Legnini è un uomo di parte, che ha utilizzato il ruolo istituzionale di vicepresidente del Csm per aizzare i pm contro l'allora ministro dell'Interno Matteo Salvini. È sconcertante quanto emerge dalle intercettazioni pubblicate da La Verità. A questo punto, Legnini lasci immediatamente il ruolo di commissario straordinario per la ricostruzione. Ha contribuito a demolire la credibilità del Csm, stia lontano dalle nostre regioni". Così in una nota i parlamentari Riccardo Marchetti, commissario Lega Marche, Virginio Caparvi, segretario Lega Umbria, Francesco Zicchieri, segretario Lega Lazio e Luigi D'Eramo, segretario Lega.  I FATTI - Risalgono all'agosto del 2018 le chat intercettate agli atti dell'inchiesta di Perugia sul pm romano Luca Palamara dalle quali emergerebbero, come afferma il leader della Lega Matteo Salvini, "le trame di Giovanni Legnini, vicepresidente del Csm e sottosegretario di due governi a guida Pd, per far intervenire il Consiglio Superiore della Magistratura a supporto delle indagini sullo sbarco degli immigrati dalla nave Diciotti". Le intercettazioni sono pubblicate oggi da La Verità e da esse emerge, sempre secondo quanto riferisce Salvini, che "quattro consiglieri del Csm (tra cui Luca Palamara che mi definiva 'merda') invocavano l'intervento del Csm - così come ordinato da Legnini - per difendere 'l'indipendenza della magistratura' che io avrei messo in pericolo. Un attimo dopo Legnini rispondeva pubblicamente che l'unico obiettivo era assicurare 'l'indipendenza della magistratura'". LE INTERCETTAZIONI - La prima chat intercettata riportata da La Verità è della sera del 24 agosto 2018. Legnini scrive a Palamara: "Luca, domani dobbiamo dire qualcosa sulla nota vicenda della nave. So che non ti sei sentito con Valerio (il consigliere del Csm in quota Area Valerio Fracassi - ndr) Ai (Autonomia e indipendenza - ndr) ha già fatto un comunicato, Area (la corrente di sinistra delle toghe - ndr) è d'accordo a prendere un'iniziativa Galoppi idem (il consigliere del Csm Claudio Galoppi - ndr). Senti loro e fammi sapere domattina". Palamara risponde: "Ok, anche io sono pronto. Ti chiamo più tardi e ti aggiorno". E Legnini: "Sì, ma domattina dovete produrre una nota, qualcosa insomma". Un minuto dopo Palamara scrive a Fracassi: "hai parlato con Gio (Giovanni Legnini - ndr)?... che dici, che vogliamo fare?". I due si danno appuntamento per l'indomani. A metà mattina sul cellulare di Palamara arriva questo messaggio Whatsapp (non si dice da chi): "Dobbiamo sbrigarci! Ho già preparato una bozza di richiesta. Prima di parlarne agli altri concordiamola noi". Secondo quanto scrive La Verità a questo punto parte un giro di consultazioni per l'approvazione della bozza e nel pomeriggio del 25 agosto agenzie e giornali online battono la notizia che quattro consiglieri del Csm (Valerio Fracassi, Claudio Galoppi, Aldo Morgigni e lo stesso Palamara) chiedono che il caso Diciotti sia inserito all'ordine del giorno del primo plenum del Csm, sollecitando un intervento del Consiglio "per tutelare l'indipendenza della magistratura e il sereno svolgimento delle attività di indagine" a fronte di "interventi del mondo politico e delle istituzioni" che "per provenienza, toni e contenuti rischiano di incidere negativamente sul regolare esercizio degli accertamenti in corso". Poco dopo, sempre secondo la ricostruzione de La Verità, Legnini dichiara che l'istanza sarà trattata nel primo comitato di presidenza, aggiungendo che "il nostro obiettivo è esclusivamente quello di garantire l'indipendenza della magistratura e il sereno svolgimento delle indagini e di ogni attività giudiziaria". LA REPLICA DI LEGNINI - "Si trattò di un intervento doveroso, che rientra nelle competenze del Csm, svolto esclusivamente a tutela dell'indipendenza della magistratura dagli altri poteri dello Stato, e che rifarei esattamente negli stessi termini poiché mi sono sempre battuto per affermare le reciproche sfere di autonomia tra magistratura e politica. I messaggi oggi pubblicati non hanno nulla a che vedere, dunque, con la vicenda Palamara". Lo dichiara Giovanni Legnini auspicando la chiusura di "una polemica generata dallo stillicidio di pubblicazioni di messaggi decontestualizzati e perciò parziali e fuorvianti". "I fatti sono noti e facilmente verificabili, e risalgono al 24 agosto 2018 e ai giorni successivi. Il Procuratore della Repubblica di Agrigento - ricorda - aveva avviato un'indagine sulle vicende dello sbarco dei migranti dalla nave Diciotti, ed in conseguenza di tale attività era stato fatto oggetto di aggressioni sulla stampa e sui social da parte di esponenti politici e di governo. La magistratura associata si espresse subito con posizioni a tutela dell'indipendenza delle attività del Procuratore: intervenne pubblicamente l'ANM, il gruppo di Autonomia e Indipendenza, altri gruppi e singoli ed autorevoli magistrati". "Le attività del Consiglio Superiore della magistratura erano sospese a causa del periodo feriale, e quale Vice Presidente era mio dovere istituzionale- sottolinea ancora Legnini - , prima di assumere qualsiasi posizione, consultarmi con i componenti del Consiglio. Pertanto chiesi ai rappresentanti individuati dai gruppi consiliari di esprimere la loro posizione. I messaggi che sono stati resi pubblici rendono conto di questa richiesta, il cui significato è esattamente opposto a quanto riferisce La Verità". "Il mio lavoro - chiarisce- era finalizzato a conoscere l'orientamento dei componenti togati del massimo organo di governo autonomo della magistratura, sulla tutela dell'immagine e delle attività di un Procuratore aggredito ed intimidito. Dopo che tutte le componenti associative si espressero in modo unanime e conforme, quale Vice Presidente resi pubblica la posizione del CSM con una nota, esclusivamente indirizzata a tutelare il sereno svolgimento delle attività di indagine da parte della Procura di Agrigento, senza mai entrare nel merito delle stesse e senza esprimere alcun giudizio sulle attività in corso. Preannunciai inoltre che avrei investito della vicenda, come mi era stato richiesto dai gruppi consiliari, il Plenum del Csm alla riapertura. Di tutto ciò diedi conto con un'intervista al quotidiano La Stampa il 26 agosto, che riporta esattamente tali fatti e le posizioni espresse". (Fonte: Ansa)   

28/05/2020 20:06
Marche, premi ai dirigenti sanitari impegnati nell'emergenza Covid-19: raggiunto l'accordo

Marche, premi ai dirigenti sanitari impegnati nell'emergenza Covid-19: raggiunto l'accordo

E' stato siglato, nel pomeriggio di oggi, l'accordo tra la Regione Marche e tutti i sindacati della dirigenza sanitaria, per l'erogazione dei compensi al personale che si è impegnato nell'emergenza Coronavirus, per un totale di 20 milioni, suddivisi tra comparto e dirigenza.  Per la dirigenza sono state create due fasce: dirigenti che hanno svolto attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza Covid prevalentemente impegnati in assistenza, emergenza, diagnostica e attività territoriali a favore di pazienti Covid, sulla base di certificazione della direzione aziendale; dirigenti che hanno svolto attività prevalentemente in altre tipologie di assistenza, diagnostica e attività territoriali a favore dell’emergenza Covid. Dopo la preintesa raggiunta martedì 26 maggio con i sindacati del comparto (leggi qui), ora l’accordo sarà ratificato nella prossima riunione di giunta. Soddisfatto il presidente Luca Ceriscioli: “A questo punto chiediamo alle Aziende il massimo impegno perché il nostro desiderio è che i premi siano distribuiti il prima possibile".

28/05/2020 19:58
Coronavirus, nessuna vittima nelle Marche per la seconda volta negli ultimi 3 giorni

Coronavirus, nessuna vittima nelle Marche per la seconda volta negli ultimi 3 giorni

Per la seconda volta nell'arco degli ultimi tre giorni, la quarta complessiva dall'inizio dell'emergenza sanitaria legata al Covid-19, non si registrano persone decedute per Coronavirus nella regione Marche nelle ultime 24 ore. A comunicarlo è il Gores.  Si tratta di dati incoraggianti, che si aggiungono a quelli dei nuovi casi positivi che da qualche giorno sono prossimi allo zero (oggi un solo nuovo caso).  Ricordiamo come il virus, nella nostra regione, abbia spezzato la vita di 997 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di decessi (527), mentre sono 166 le vittime totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 94,8% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni. 

28/05/2020 18:20
Rovesci temporaleschi in arrivo nelle Marche: l'allerta meteo della Protezione Civile per il weekend

Rovesci temporaleschi in arrivo nelle Marche: l'allerta meteo della Protezione Civile per il weekend

Rovesci temporaleschi in arrivo nelle Marche venerdì 29 maggio ma che interesserà anche la gioranta di sabato. Quest'oggi, alle 13, la Sala Operativa della Protezione Civile Regionale delle Marche,le, ha diramato un messaggio di allertamento di livello giallo su tutto il territorio regionale per temporali a partire dalla mezzanotte fino alle 24 di domani. Una circolazione ciclonica sull’est europeo convoglia impulsi di aria fresca sul bacino Adriatico causando situazioni di instabilità in particolare nella giornata di venerdì.Le precipitazioni saranno sparse a prevalente carattere di rovescio o di temporale localmente intenso. Fenomeni in esaurimento dal pomeriggio a partire dal comparto settentrionale della regione.  

28/05/2020 16:26
Unione Montana dei Monti Azzurri: Valeriano Ghezzi nuovo assessore

Unione Montana dei Monti Azzurri: Valeriano Ghezzi nuovo assessore

A seguito delle dimissioni della dottoressa Stefania Innamorati di Sarnano per motivi di lavoro , si è riunito ieri il consiglio dell’unione montana ed ha approvato alla unanimità la proposta avanzata dal neo sindaco di Monte San Martino, Matteo Pompei e sottoscritta da altri 8 sindaci che il Presidente Giampiero Feliciotti ha sottoposto a votazione . Aldilà della semplice surroga avvenuta a consenso unanime , sono statti espressi lusinghieri apprezzamenti da tutti i sindaci presenti per la serietà disponibilità e competenza che Valeriano Ghezzi ha espresso nei tre mandati di sindaco a Monte San Martino e all’interno del consiglio dell’Unione Montana ed è stato eletto quindi nuovo assessore.

28/05/2020 11:57
Coronavirus Marche, un solo nuovo caso su 796 tamponi analizzati: è nel Maceratese

Coronavirus Marche, un solo nuovo caso su 796 tamponi analizzati: è nel Maceratese

Il Gores ha comunicato soltanto un nuovo caso di positività al Coronavirus riscontrato nelle ultime 24 ore su un totale di 796 nuove diagnosi effettuate. Un incremento minimo rispetto alla giornata di ieri dove la Regione Marche aveva raggiunto quota zero positivi a fronte di 892 tamponi analizzati ieri e si è trattato della prima volta dall'inizio dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus.  Il nuovi caso porta il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6719 su un totale di 63611 campioni testati. È sceso, inoltre,  sotto quota cento (da 103 a 92) nelle ultime 24ore il numero dei ricoverati per coronavirus nelle Marche: in calo i degenti in semi-intensiva (da 14 a 11), nei reparti non intensivi (da 37 a 28), stabile il numero dei pazienti in intensiva (13) mentre sale per l'area post-acuti (da 39 a 40); sono invece 151 le persone ospitate in strutture territoriali (da152). Emerge dall'aggioramento del Gores. In crescita i guariti/dimessi (da 4.272 a 4.376). Ancora in diminuzione il numero di positivi in isolamento domiciliare (da 1.347 a 1.254) e delle persone isolate in casa per contatti con positivi (da 3.335 a 3.073). Di questi ultimi (320 sono operatori sanitari) 1.183 presentano sintomi del virus.  Ecco le tabelle rese note dal Gores:  

28/05/2020 09:45
Coronavirus, il Gores registra un decesso nelle ultime 24 ore: si tratta di un 98enne di Recanati

Coronavirus, il Gores registra un decesso nelle ultime 24 ore: si tratta di un 98enne di Recanati

Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore. Risulta purtroppo morta a causa del coronavirus un'altra persona. Si tratta di di Marino Menghini, 98enne originario di Recanati, il cui decesso è avvenuto nella mattinata di ieri all'Ospedale Civile di Macerata.  Il  Gores ha atteso oggi l'ufficialità della diagnosi di positività al coronavirus per l'aggiornamento dei dati in quanto il completamento delle analisi può anche avvenire in giorni successivi a quello dell'effettivo decesso.  Salgono a quota 996 le vittime complessive nella regione, dall'inizio della pandemia. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (527),mentre sono 166 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 94,9 % dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni.  Ecco la tabella pubblicata dal Gores:

27/05/2020 18:31
Regione Marche, Ceriscioli stila il bilancio di fine mandato:"Obiettivi rispettati nonostante sisma e Covid"

Regione Marche, Ceriscioli stila il bilancio di fine mandato:"Obiettivi rispettati nonostante sisma e Covid"

“Tanti semafori verdi per il programma elettorale realizzato quasi nella sua interezza dalla giunta regionale in questi cinque anni di mandato segnato da due emergenze, il sisma e il Covid, dal caso Aerdorica e dal trasferimento di competenze delle Province”. Lo afferma il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli che questa mattina, insieme agli assessori, ha fatto un bilancio di quanto realizzato nel corso della legislatura e testimoniato da un documento digitale on line dove punto per punto ogni cittadino con un semplice clic potrà verificare la realizzazione dei singoli aspetti del programma. (link: https://www.regione.marche.it/5anni.pdf) Un semaforo verde, giallo e rosso indica quanto fatto. Un bilancio che si sarebbe dovuto tenere a fine febbraio e che è stato posticipato a causa dell’emergenza pandemica ed il conseguente rinvio delle elezioni.  “Lo facciamo oggi - ha detto Ceriscioli - in un giorno lieto, che registra per la prima volta zero contagi. Come amministratore, è per me una abitudine quella di andare a rendicontare quanto fatto rispetto a quanto promesso ai marchigiani. Un rapporto che dovrebbe essere normale tra amministratori e cittadini. Come sono andate le cose? Ogni settore previsto ha avuto obiettivi, impegni ed investimenti – ha proseguito il presidente –. Abbiamo dato il segno di un governo che rispetta gli impegni con i cittadini anche in situazioni straordinarie come quelle in cui ci siamo venuti a trovare quando siamo stati colpiti dal terremoto e dall’emergenza sanitaria che ha precedenti solo nell’epidemia della Spagnola nel 1920.  Oggi  - ha continuato il presidente - è anche l’occasione per ringraziare tutti i dipendenti che lavorano nella Regione. Se abbiamo realizzato gran parte del programma è stato grazie al contributo di tutti. La politica fa la programmazione, ma poi chi fa camminare i progetti sono i Servizi.  Una famiglia che si è molto allargata con le Province: siamo ormai migliaia di persone che lavorano nell’ente e dentro ogni misura c’è il contributo di chi ci ha permesso di arrivare a risultati così importanti”.Ceriscioli con onestà intellettuale ha indicato anche i semafori gialli e rossi. Rosso per esempio per il collegamento tra A14 e porto di Ancona. “Era un punto forte – ha spiegato -. Sapevamo che c’era un progetto in corso, con un accordo tra Comune, Regione e un’impresa, ma la cosa è ancora da realizzare con Anas che sta valutando uno studio alternativo, nonostante con Conte ponemmo con forza questo tema. Si tratta di un impegno che rimarrà a chi governerà la Regione se la riterrà una priorità come noi. Tre i semafori gialli. Uno relativo al sostegno all’imprenditoria femminile, ma c’è un motivo preciso: la Commissione europea non consente misure dirette per imprese di questo tipo ma grazie a misure trasversali si è comunque incentivato il settore dando una risposta anche se non come volevamo. Giallo anche per la Fano - Grosseto: ottenuti oltre 300 milioni di euro, ma non abbiamo visto un metro di strada realizzata. I soldi sono un passo avanti ma non sufficiente. Stessa cosa per il quadrante sud: 30 milioni stanziati per il miglioramento della Salaria, ma ancora non c’è un metro di cantiere a parte ad Acquasanta”.  Dopo il presidente sono intervenuti tutti gli assessori di giunta che hanno sottolineato quanto fatto per i settori di competenza. I singoli interventi sono disponibili al link: https://youtu.be/qNVS2SDQtrk  L’assessore al Turismo e alla Cultura Moreno Pieroni ha rimarcato l’importanza di aver riunito in un unico assessorato due settori trainanti e interconnessi per l’economia marchigiana; il passaggio dagli 8 milioni del 2015 ai 60 di oggi per la promozione e l’accoglienza; i 22 milioni per il rinnovo delle strutture ricettive; i 13 milioni per il risanamento di Aerdorica e l’attivazione di 47 nuovi voli fino al 2022; i 25 milioni dai 4 del 2015 per i grandi eventi legati a Rossini, Leopardi e Raffaello. L’assessore al Lavoro, alla formazione e all’Istruzione Loretta Bravi ha parlato delle numerose azioni volte a connettere in un unico tessuto il mondo dell’istruzione e del lavoro con misure specifiche a partire dai cluster regionali e dai settori strategici in sinergia con i territori, le imprese e i Centri per l’impiego; della riformulazione della rete scolastica regionale dell’offerta formativa e del diritto allo studio; del sostegno al welfare familiare; delle politiche di tutela dei lavoratori con la cassa integrazione ordinaria  e in deroga e il reddito di cittadinanza. L’assessore al Bilancio e al Personale Fabrizio Cesetti ha evidenziato i risultati di una sana gestione del bilancio: la riduzione del debito del 30%, gli investimenti e la riduzione pressione fiscale. Una virtuosità che ha consentito di mettere in campo la manovra da 210 milioni che verrà esaminata dal consiglio regionale. Drastica la riduzione dei costi politici di giunta e assessori, importante la valorizzazione del patrimonio e il risparmio per fitti passivi di circa 3 milioni. Per l’organizzazione del personale, attuata la riforma epocale delle province che ha cambiato la natura stessa della Regione: non più solo ente di programmazione ma anche di gestione. Nell’emergenza Covid, infine, vengono gestite 1.883 persone in smart working per continuare a fornire pronte risposte ai cittadini. L’assessora alle Attività Produttive e alle Pari Opportunità Manuela Bora, sottolineando la solida eredità che lascia questa giunta, ha ricordato i 50 milioni di bandi per le imprese già approvati e disponibili, il grande sostegno alla innovazione e alla ricerca delle imprese (70 milioni per 250 aziende), la spinta alla green economy, la conclusione della graduatoria per l’internazionalizzazione con 5 milioni di euro, gli incentivi per le donne che tornano al lavoro dopo la maternità e la massima attenzione alla prevenzione della violenza di genere, che ha permesso di passare dai soli 2 centri antiviolenza esistenti all’inizio del mandato nelle Marche a ben 9 centri di cui 5 antiviolenza, 2 per l’emergenza e 2 di accompagnamento all’autonomia.  L’assessore ai Trasporti e alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti si è soffermato sui 33 milioni di investimenti nel trasporto pubblico locale per consentire il rinnovo del parco automezzi e garantire maggiore sicurezza ai passeggeri: 189 i nuovi pullman in circolazione e altri 219 in programma. Ha parlato poi dell’elettrificazione delle linee ferroviarie Ascoli-Porto d’Ascoli e Ascoli – San Benedetto del Tronto. Finanziata invece con 120 milioni la Civitanova – Albacina che si completerà entro il 2024. Due le nuove fermate realizzate e molto attese: Macerata Università e Tolentino dove sorgerà il nuovo polo scolastico post sisma. Entro il 2025 ci saranno inoltre 28 nuovi treni. Per quanto riguarda l’aspetto ambientale infine la raccolta differenziata ha superato il 70% nella Regione. La vicepresidente Anna Casini in conclusione si è focalizzata sul nuovo assetto sostenibile e di qualità che è stato dato nel campo infrastrutturale e agricolo. In particolare ha parlato della rete ciclabile regionale, che grazie all’intercettazione dei fondi e alla capacità di visione politico amministrativa, sarà una vera e propria nuova rete infrastrutturale da nord a sud della regione. Questa infrastruttura si andrà ad aggiungere al grande valore della ciclovia adriatica e la sua progettazione affidata proprio alla Regione Marche in qualità di capofila, con percorsi che si integrano con quanto fatto dal settore turismo. Altro importante argomento trattato è stato quello dell’edilizia scolastica che vede investimenti complessivi nella regione per circa mezzo miliardo di euro già assegnato agli enti locali. Legandosi alla sostenibilità e alla qualità, ha infine ricordato il grande investimento fatto sui giovani agricoltori e nel settore del biologico.

27/05/2020 18:16
Elezioni Regionali,Ceriscioli: "il mio destino è quello di professore. Pieno sostegno a Mangialardi"

Elezioni Regionali,Ceriscioli: "il mio destino è quello di professore. Pieno sostegno a Mangialardi"

"Il mio destino è quello del professore, speravo di poter andare sotto l'ombrellone, se si fosse votato a luglio. Ma con le elezioni a settembre non sarà possibile. Quindi tornerò a scuola direttamente dopo le elezioni. E' il mio lavoro e ci torno volentieri". Lo ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, durante una conferenza stampa in streaming, in cui insieme alla Giunta ha tracciato un bilancio di fine mandato, al netto dell'emergenza covid. Ceriscioli è insegnante di matematica alle superiori, ma è stato anche sindaco di Pesaro per due mandati e governatore per uno. Rispondendo ai girnalisti ha osservato che sarebbe stato meglio votare "il 12-13 settembre per non interrompere nuovamente la scuola". "Lasciamo una bella eredità per chi verrà - ha aggiunto - è nota la mia scelta a favore dell'unità del centrosinistra verso un'altra figura (il presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi, ndr). Questo percorso sta andando avanti con il mio pieno e convinto sostegno". (Fonte: ANSA)   

27/05/2020 17:36
FORM Café, l'oboista Francesco Di Rosa protagonista del prossimo appuntamento

FORM Café, l'oboista Francesco Di Rosa protagonista del prossimo appuntamento

È il primo oboe solista nell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ed è considerato dal pubblico e dalla critica come uno dei migliori oboisti del panorama internazionale. Francesco Di Rosa è il nuovo ospite di FORM-Café: incontri e racconti di musica e musicisti, il programma settimanale condotto dal direttore artistico Fabio Tiberi che, in questa settimana cambia orario.  FORM-Café lascia la sua tradizionale collocazione pomeridiana per spostarsi a dopocena: l’appuntamento di giovedì 28 maggio è alle 21.30, sempre in diretta sulla pagina Facebook della FORM e sul canale YouTube. L’incontro, dal titolo Oboissimo, ripercorrerà le collaborazioni tra l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, la “colonna sonora delle Marche” e questo straordinario musicista che è anche direttore artistico degli Amici della Musica di Montegranaro e socio fondatore del movimento Musicians for Human Rights e della Human Rights Orchestra. Tra le esibizioni da ricordare quelle del 2019, Eroica, dove ha eseguito il Concerto per oboe e orchestra in re maggiore di Frigyes Hidas, diretto da Alessandro Cadario, e quella del 2020 con il Concerto per oboe e piccola orchestra in re maggiore di Richard Strauss, diretto da Ezio Bosso. Come per gli appuntamenti precedenti, il pubblico può interagire con i due protagonisti, ponendo loro domande a cui verrà data risposta nella seconda parte della diretta.   

27/05/2020 17:20
Ricostruzione post-sisma: nuovo dirigenza tutta al femminile. Legnini: "ora rafforzeremo il personale"

Ricostruzione post-sisma: nuovo dirigenza tutta al femminile. Legnini: "ora rafforzeremo il personale"

Claudiana Di Nardo, finora dirigente della Presidenza del Consiglio dei ministri, è il nuovo Direttore Generale della struttura del Commissario alla Ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 2016. La sua nomina arriva insieme a quella di Francesca Pazzaglia, ingegnere, dirigente dell’Ufficio ricostruzione Umbria, alla guida dell’Area Ricostruzione. I due decreti di nomina firmati dal Commissario Giovanni Legnini, dopo una selezione pubblica, completano il nuovo assetto di vertice dirigenziale della struttura, che conta anche Patrizia Fratini all’Area Personale, risorse e contabilità, ed Elettra Rinaldi a capo della Segreteria tecnica, ed è composto interamente da donne. “La definizione della nuova struttura dirigenziale ed il completamento degli Uffici di Staff sono un passaggio essenziale, insieme al rafforzamento del personale che stiamo attuando, per consentire a questa struttura di affrontare adeguatamente i tanti e difficili compiti che deve svolgere” ha detto il Commissario Legnini, congratulandosi con le nuove dirigenti. “La ricostruzione del Centro Italia dopo il terremoto del 2016 affidata al Commissario e alla struttura – ha sottolineato Legnini – è molto più che un semplice lavoro. E’ un dovere nei confronti delle popolazioni colpite, e una missione civica e morale per la nostra squadra e per ciascuno di noi”. La vacanza delle figure dirigenziali, così come di circa la metà del personale previsto dalla pianta organica, è per inciso uno dei punti di maggior criticità sottolineati dal rapporto di Due Diligence affidato ad Invitalia dal Commissario due mesi fa, al momento del suo insediamento, per avere un quadro completo della situazione e delle attività amministrative e finanziarie della struttura, che viene pubblicato oggi sul sito internet www.sisma2016.gov.it. Il Rapporto evidenzia numerosi problemi sotto il profilo gestionale ed amministrativo ai quali si sta facendo fronte con una serie di azioni strutturali che vengono delineate in una nota di accompagnamento.  

27/05/2020 15:33
Coronavirus, per la prima volta le Marche raggiungono quota zero contagi

Coronavirus, per la prima volta le Marche raggiungono quota zero contagi

Il Gores ha comunicato che oggi le Marche hanno raggiunto quota zero positivi. I tamponi analizzati ieri sono stati 892. Si tratta della prima volta dall'inizio dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus.  Il numero complessivo dei contagiati nella nostra regione resta, dunque, fermo a  6718 su un totale di 62.815 campioni testati. Il rapporto totale tra tamponi effettuati e numero di positivi riscontrati, oggi si attesta al 10,84%, contro il 10,63% della giornata di ieri. "Una notizia che aspettavamo da mesi e in linea con le previsioni dello studio effettuato dalla Regione il mese scorso e pubblicato il 20 aprile (leggi qui)" ha commentato il presidente Luca Ceriscioli.  Il numero dei pazienti dimessi o guariti sale a 4272 (ieri erano 4147), mentre quello totale dei ricoverati scende a 103, contro i 107 di ieri, tra i quali 13 in terapia intensiva (dato questo stabile). Di seguito, nel dettaglio, le tabelle trasmesse dal Gores:   

27/05/2020 09:33
Marche, premi agli operatori sanitari impegnati nell'emergenza coronavirus: firmata preintesa

Marche, premi agli operatori sanitari impegnati nell'emergenza coronavirus: firmata preintesa

E' stata siglata dalle organizzazioni sindacali dell'area del comparto del Servizio sanitario regionale una preintesa rispetto al protocollo firmato con le organizzazioni confederali il 20 aprile, per l'erogazione dei compensi al personale che si è impegnato nell'emergenza Coronavirus, per un totale di 20 milioni, suddivisi tra comparto e dirigenza.  La preintesa raggiunta oggi per il comparto sarà ratificata nei prossimi giorni dalla giunta. Sono previste tre fasce differenziate: personale impegnato in aree Covid; personale impegnato in supporto diretto e interazione con le aree Covid; personale impegnato in altri servizi ai fini dell’emergenza Covid.  “E’ un risultato importante – ha detto il presidente Luca Ceriscioli, che nei giorni scorsi aveva sollecitato le sigle per una rapida chiusura degli accordi (leggi qui) – e siamo soddisfatti di essere in condizione, a questo punto, di procedere velocemente alla distribuzione delle risorse ai lavoratori del comparto. Ora ci aspettiamo che nell’incontro previsto per giovedì pomeriggio si raggiunga anche l’accordo relativo alla dirigenza.  L’auspicio resta quello, già espresso, di chiudere nel minore tempo possibile e, quindi, di distribuire finalmente tutte le risorse messe a disposizione”.

26/05/2020 20:13
Coronavirus, per la terza volta nessun decesso nelle Marche

Coronavirus, per la terza volta nessun decesso nelle Marche

Per la terza volta, dall'inizio dell'emergenza sanitaria legata al Covid-19, non si registrano persone decedute per Coronavirus nella regione Marche. A comunicarlo è il Gores.  Si tratta di un'ulteriore nota positiva in una fase di riapertura come quella che stiamo vivendo, dopo mesi di lockdown.  Ricordiamo come il coronavirus, nella nostra regione, abbia spezzato la vita di 996 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di decessi (527), mentre sono 165 le vittime totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 94,8% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni.  Va segnalato come il dato non tenga conto del decesso del recanatese Marino Menghini, avvenuto nella mattinata di oggi. Di consueto, il Gores attende l'ufficialità della diagnosi di positività al coronavirus per l'aggiornamento dei dati. Il completamento della diagnosi può anche avvenire in giorni successivi a quello dell'effettivo decesso.   

26/05/2020 18:35
Micucci sul bonus bici: "Deve essere esteso a tutti i comuni italiani"

Micucci sul bonus bici: "Deve essere esteso a tutti i comuni italiani"

Bonus per l'acquisto di bici esteso a tutti i comuni italiani, anche ai più piccoli, ed il reperimento di risorse regionali per la mobilità sostenibile. È quanto chiesto in una mozione presentata dal capogruppo del Partito Democratico Francesco Micucci ed approvata oggi dall'Aula del Consiglio regionale.  Il decreto legge 34 dello scorso 19 maggio prevede, infatti, un “buono mobilità” per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, e di altri veicoli “green” solo per i cittadini maggiorenni residenti nei capoluoghi di provincia o nei comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti. "Considerando l'attuale formulazione del decreto, nelle Marche possono beneficiare del bonus solo i cittadini dei comuni di Ancona, Ascoli Piceno, Fano, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino. Vale a dire poco più del 25 per cento della popolazione totale marchigiana, che supera i 1,5 milioni – spiega il capogruppo Micucci –. Per questo è fondamentale chiedere al Governo di estendere la misura a tutti i comuni italiani. Non solo, è importante che la Regione stessa riesca ad integrare i fondi nazionali con fondi propri, per ampliare il più possibile la platea dei beneficiari del contributo. Il mio impegno sarà massimo, come anche quello della Giunta, per reperire risorse idonee a sopperire alla carenza del provvedimento nazionale". "In un momento così particolare – prosegue Micucci – è buona cosa fornire incentivi alle comunità, anche le più piccole, vista la crisi economica che ha provocato e provocherà nei mesi a venire il lockdown. L'accesso ai contributi per biciclette, monopattini ed altri mezzi non inquinanti può favorire non solo le famiglie quali fruitori finali, ma anche rivenditori, operatori del comparto turistico e ricettivo, basti pensare, ad esempio, al cluster turistico Marche outdoor (percorsi cicloturistici integrati in bike)". "Al tema economico – conclude il capogruppo – si aggiunge poi quello della tutela ambientale e dell'aria che l'emergenza Coronavirus ha riportato con forza ai vertici dell'agenda dell'opinione pubblica, ridisegnando il futuro con un'etica più attenta al rispetto dell’ambiente, della qualità dell’aria e delle sane abitudini di vita".   

26/05/2020 18:20
Confartigianato: “Altro che aumenti, parrucchieri ed estetisti sono ripartiti dopo grandi sacrifici”

Confartigianato: “Altro che aumenti, parrucchieri ed estetisti sono ripartiti dopo grandi sacrifici”

Dura la replica di Confartigianato alla campagna d’odio innescata in particolare contro acconciatori ed estetisti, rei di aumentare i prezzi dei servizi aggiungendo la voce “contributo Covid-19”, ritendendola un inappropriato e ingiustificato accanimento. “Non si tratta di un fenomeno diffuso come si tende a far credere - dice  Rossano Trobbiani, Presidente Regionale Acconciatori Confartigianato -. Sono pochissimi infatti a livello nazionale, i saloni che hanno creduto opportuno e limpido aggiungere la voce relativa ai costi di sanificazione e dei dispositivi di protezione agli scontrini del servizio di acconciatura. La maggior parte ha riaperto l’attività tra mille sacrifici e sta accogliendo la propria clientela praticando le stesse condizioni pre-emergenza coronavirus. Posto inoltre, che aumentare il costo delle prestazioni non raffigura peraltro alcuna illegittimità, essendo le tariffe libere come libera è la scelta dei clienti di avvalersi di un servizio, di aumenti nelle nostre tre province se ne sono visti davvero in pochi casi e non di rilevante entità, e tantomeno con l’apposizione di diciture “contributo Covid” o similari". "Se così fosse stato, avremmo invitato sicuramente i nostri operatori a desistere da determinati comportamenti - prosegue Trobbiani -, ma non ce n’è stato e ritengo che non ce ne sarà alcun bisogno. Dobbiamo ricordare inoltre che, per tutta la durata della pandemia, altre attività produttive che hanno comunque sempre lavorato, hanno aumentato i prezzi a loro discrezione, senza le reazioni scattate contro i parrucchieri e le estetiste, con conseguente speculazione sia sulle imprese del benessere che su svariate altre categorie d’impresa”. “Sollecitare in modo inappropriato l’intervento della Guardia di Finanza - sottolinea Daniele Zucchini, Vice Presidente Acconciatori Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo - è solo un accanimento che rischia di innescare una guerra fra poveri ed in alcuni casi una gara al ribasso delle tariffe, lontana anni luce dall’input di queste categorie, che da tempo hanno scelto di investire in qualità  e formazione, per offrire un servizio sempre più qualificato e professionale”. “Occorre inoltre sottolineare - aggiunge Rosetta Buldorini, Presidente Estetiste Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo - che i Protocolli Regionali per la riapertura delle nostre attività, grazie anche al lavoro di rappresentanza delle nostre istanze da parte dell’Associazione, va a contemperare la garanzia di sicurezza di imprenditori, dipendenti e clienti con la sostenibilità da parte delle imprese sia sul piano organizzativo che economico. Questo al fine di un riavvio, sicuramente non semplicissimo e scevro da problematiche, ma senza ulteriori traumi, delle nostre attività. Una soluzione che potrà consentire a tutti gli operatori del comparto benessere una riapertura in tranquillità e sicurezza”. “Ricordiamo che parrucchieri ed estetisti - afferma Eleonora D’Angelantonio, Responsabile Benessere - sono reduci da mesi di chiusura forzata e di totale mancanza di fatturato, in cui hanno comunque dovuto far fronte a spese fisse ineludibili come gli affitti e le bollette, senza autentici e concreti ammortizzatori. In quei frangenti è anche divampata la concorrenza sleale degli abusivi, che per settimane e con grave pericolo di contagio, si sono recati a domicilio dei clienti. Consentita la riapertura, i saloni hanno dovuto poi far fronte alle ingenti spese di sanificazione e di acquisto di dispositivi di protezione. Per questi motivi Confartigianato, oltre a prendere le distanze dal cosiddetto fenomeno degli aumenti ingiustificati, sta continuando ad affiancare le imprese in questo cruciale e delicato frangente, mettendo a disposizione le proprie competenze nella risoluzione dei problemi legati alla riapertura". "Stiamo già attuando un’operazione di rilevazione di tutti i quesiti sollevati dalle aziende nell’applicazione delle disposizioni dei protocolli - conclude la D'Angelantonio -, diversificate a seconda delle specificità delle varie tipologie e caratteristiche delle attività, al fine di rendere disponibili FAQ e relative risposte, redatte grazie al confronto con i servizi competenti della Regione Marche e l’Asur. Abbiamo predisposto inoltre corsi specifici di formazione per gli imprenditori e i dipendenti del settore, fondamentali per assicurare uno svolgimento dell’attività nel rispetto delle normative igienico-sanitarie e di contenimento del contagio, nella consapevolezza che la tutela della la salute di clienti, imprenditori e collaboratori rimane imprescindibile”.

26/05/2020 17:09
Covid-19, l'andamento dell'epidemia dopo il lockdown spiegato nello studio dell'Ingegner Petro

Covid-19, l'andamento dell'epidemia dopo il lockdown spiegato nello studio dell'Ingegner Petro

Cari lettori eccoci alla nuova puntata e sono molto felice di poter dire che in questa settimana le Marche sono la regione che ha migliorato di più , la Sardegna ha numeri cosi esigui che non fanno statistica , mentre il miglioramento del Molise è per la circoscrizione di un nuovo focolaio, la nostra regione invece il miglioramento è stato diciamo più strutturale. un -72% di contagi medi rispetto alla settimana precedente.La provincia di Macerata finalmente raggiunge per ben 2 volte il tanto sperato 0 contagi giornalieri. Possiamo quindi affermare che le aperture del 4 maggio non hanno avuto effetti particolarmente negativi, anzi almeno nella nostra regione i contagi non erano mai diminuiti così tanto, indice che il poter stare all'aria aperta non espone a particolari rischi di contagio ed anzi in qualche modo rende più resistenti. Nella nostra solita classifica notiamo come siamo saliti rispetto alla precedente settimana da quindicesimi a noni, avessimo altre 2 settimane così saremo praticamente senza virus. Nota negativa alcune regioni hanno mostrato un incremento dei contagi , in particolare la Puglia, sintomo che la riapertura non è stata gestita in maniera omogenea ed alcuni luoghi specie Lombardia e Liguria i contagi rimangono ancora abbastanza alti, facendo nascere qualche timore , più che fondato, per il 3 Giugno.   Per vedere i risultati delle ulteriori riaperture del 18 è presto, in particolare dovremo attendere ancora oltre una settimana perché i veri effetti di bar ristoranti e negozi sono sicuramente stati nel fine settimana quindi solo tra 1 e 3 giorni fa, pertanto dovremo ancora attendere facendo un appello a rispettare il distanziamento sociale, si può parlare e stare insieme anche ad 1 metro di distanza, Infine il mio precedente articolo sulla letalità aveva suscitato qualche commento da catastrofista, no non lo sono cerco semplicemente di riportare quello che si estrapola dai dati, per rimarcare il fatto che i decessi dipendono dal fatto che ci siano meno contagi vi porto l'esempio ITALIA - SVEZIA. La Svezia elogiata per il non aver fatto quasi nessuna chiusura vediamo che i contagi rimangono circa stabili come numero , oramai molto più alti che l'Italia , sempre in rapporto alla popolazione, ed i decessi rimangono altrettanto alti seguendo esattamente l'andamento dei contagi.Il virus potrebbe aver perso leggermente letalità magari grazie anche a migliori protocolli di cura, ma la cosa è abbastanza limitata stando a questi grafici e quello della scorsa settimana, l'effetto maggiore è dato dalla riduzione dei contagi.

26/05/2020 10:56
Coronavirus Marche, 2 nuovi casi su 576 tamponi analizzati: 1 nel Maceratese

Coronavirus Marche, 2 nuovi casi su 576 tamponi analizzati: 1 nel Maceratese

Il Gores ha comunicato che i nuovi positivi riscontrati nelle ultime 24 ore sono 2 su un totale di 576 nuove diagnosi effettuate:1 della provincia di Macerata e 1 di fuori regione. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6718 su un totale di 61923 campioni testati. L'incidenza giornaliera del rapporto tra positivi e campioni analizzati è dello 0,34%, in decrescita rispetto alla giornata ieri (0,50%). Il rapporto totale tra tamponi effettuati e il numero di positivi continua la sua lenta e costante discesa attestandosi oggi al10,84%, contro il 10,94% della giornata di ieri. Il numero dei pazienti dimessi o guariti sale a 4147 (ieri erano 4059), mentre quello totale dei ricoverati scende a 107, contro i 108 di ieri, tra i quali 13 in terapia intensiva (dato questo stabile). Di seguito, nel dettaglio, le tabelle trasmesse dal Gores    

26/05/2020 10:19
Coronavirus Marche, un decesso nelle ultime 24 ore: la vittima è una donna di 60 anni

Coronavirus Marche, un decesso nelle ultime 24 ore: la vittima è una donna di 60 anni

Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore. Risulta purtroppo morta a causa del coronavirus un'altra persona . Si tratta di una 60enne originaria di Castelfidardo, deceduta all'Ospedale Torrette di Ancona. La donna non presentava patologie pregresse. Salgono a quota 996 le vittime complessive nella regione, dall'inizio della pandemia. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (527),mentre sono 165 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 94,9 % dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni.  Ecco la tabella resa nota dal Gores:  

25/05/2020 18:08
I 60 mila "assistenti civici" del ministro Boccia scatenano l'ira del mondo della politica e non solo

I 60 mila "assistenti civici" del ministro Boccia scatenano l'ira del mondo della politica e non solo

  È in arrivo una truppa formata da 60 mila "assistenti civici" che avranno il compito di dare una mano al Paese ma soprattutto ai Comuni collaborando nel far rispettare il distanziamento sociale nei parchi, spiagge e locali ma anche per sostenere la parte più debole della popolazione in questa Fase 2. Il lancio di questa nuova figura, che sarà individuata su “base volontaria”, è stato annunciato con una nota dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, e da Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell'Anci. Il reclutamento partirà dopo il 25 maggio e sarà gestito dalla Protezione civile, così come era già accaduto nel pieno dell’emergenza sanitaria con i bandi di reclutamento di medici e infermieri da inviare nelle zone rosse d’Italia. In settimana infatti sarà emanato un bando rivolto a “inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali", dopodiché, i nuovi profili selezionati saranno coordinati dalla Protezione Civile che indicherà alle Regioni le disponibilità su tutto il territorio nazionale e come ultimo step starà ai Sindaci dei Comuni stabilire in quale attività sociale saranno impiegati. "Dopo le migliaia di domande di medici, infermieri e operatori socio sanitari, arrivate alla Protezione Civile nel momento maggiore emergenza negli ospedali italiani, ora è il momento - ha spiegato il ministro Boccia - di reclutare tutti quei cittadini che hanno voglia di dare una mano al Paese, dando dimostrazione di grande senso civico". Il presidente dell'Anci Decaro ha ricordato: "sono stati i volontari, con noi amministratori a prendersi cura di chi aveva più bisogno nella fase del lockdown. È ai volontari che vogliamo affidare le nostre comunità in questa nuova e complessa fase: quella in cui proviamo a convivere con il virus e impariamo a difenderci, anche tornando a una vita meno compressa dai divieti. Da questa emergenza possiamo uscire solo stando uniti e collaborando ognuno per la sua parte, con senso di responsabilità". La proposta del Ministro Boccia, intorno alla quale si è scatenata una vera e propria bufera, non è stata accolta di buon grado dal mondo della politica le cui principali critiche hanno riguardato la pericolosità del compito unitamente alle tante perplessità sull'affidare un lavoro di controllo e sicurezza a persone senza preparazione e senza sapere nulla sul loro conto. "Le decisioni assunte, senza preventiva consultazione del ministero dell'Interno, per l'istituzione della figura degli 'assistenti civici' in relazione alle misure di contrasto e di contenimento della pandemia Covid-19, non dovranno comportare compiti aggiuntivi per le prefetture e per le forze di polizia già quotidianamente impegnate nei controlli sul territorio", hanno precisato fonti del Viminale all’agenzia Ansa. Non si è di sicuro risparmiato in critiche l’ex europarlamentare ed ex ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda che ha aspramente attaccato il progetto del Ministro Boccia definendolo: “del tutto inaccettabile” e poi ha continuato:  "La guardia civica va bene per il Venezuela. Pasquale Tridico dell'Inps non ci ha inondato di soldi, Vincenzo Boccia non ha speso 1 euro dei fondi europei e il commissario Arcuri ha fallito, questi messaggi paternalistici da questi 3 incapaci sono inaccettabili. Fate il vostro lavoro perché gli italiani hanno già fatto il loro". Ha affermato in un video pubblicato sui social l’attuale leader di Azione, Calenda - Come possiamo pensare che 60mila persone, senza arte né parte e formate chissà come, con un bando che arriverà persino in ritardo, si mettano a girare per l'Italia a dire agli italiani cosa devono fare sulla base di norme di cui nessuno capisce nulla – e infine ha ribadito - Questa cosa della guardia civica non può accadere”. Anche il giornalista Nicola Porro nella sua consueta rubrica quotidiana "Zuppa di Porro" non ha di certo elogiato l'iniziativa del Francesco Boccia: "La proposta degli assistenti civici è davvero incredibile - ha esordito Porro durante il video pubblicato sulla propria pagina facebook - è un'idea imbarazzante e dimostra che chi ci governa non ha la più pallida idea di come giri il mondo - e prosegue - secondo la follia di questo governo , un gruppo di inoccupati dovrebbero controllare gli stanziamenti e altre irregolarità delle persone che per più di due mesi sono state rinchiuse in casa; credo che sia del tutto fuori dal mondo".    

25/05/2020 17:11
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