La Federazione Ciclistica Italiana (FCI) ha scelto la Granfondo Terre dei Varano, che si terrà a Camerino il 10 luglio 2022, quale sede unica italiana per l'assegnazione del titolo di Campione Nazionale 2022 delle Forze Armate, di Polizia e dei Vigili del Fuoco (così detto Interforze).
Il Campionato Nazionale Interforze è una competizione ciclistica rivolta al personale sia maschile che femminile appartenente alle Forze Armate (Esercito Italiano, Marina Militare, Aeronautica Militare, Arma dei Carabinieri), alle Forze di Polizia (Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria, Polizia Locale) e dei Vigili del Fuoco, compreso il personale civile dipendente dalle amministrazioni e delle associazioni delle varie forze, sia in servizio che in congedo.
Riservato ai soli cittadini italiani, per concorrere sarà necessario avere regolare tesseramento agonistico (anche tessera giornaliera) e tesserino di riconoscimento che dimostri l’appartenenza ai vari corpi nazionali, in servizio o in congedo. La Granfondo Terre dei Varano è stata selezionata quale sede unica nazionale in cui verrà assegnata la maglia iridata di Campione Nazionale 2022 medio fondo e gran fondo
La gara si svolgerà in promiscuità con tutti gli altri partecipanti che non concorreranno per il titolo, sul percorso “Marathon” per il titolo nazionale Gran fondo e sul percorso “Classic” per il titolo nazionale medio fondo. Istituita dalla ASD Avis Frecce Azzurre di Camerino, dal 2008 la manifestazione racconta un territorio affascinante che, a partire dalla città ducale, abbraccia buona parte del Parco Nazionale dei Sibillini.
Come sempre attentissimi al ciclista ospitato, propone percorsi presidiati e sicuri, da gustare con gli occhi e da vivere in sella tra curve, dislivelli e traguardi da raggiungere. Infine partner tecnici di alto livello quali EthicSport, Rosti Maglificio Sportivo e Limar arricchiranno l'esperienza del ciclista.
Il Trodica supera la Civitanovese e mantiene salde le distanze dalla zona playout. I ragazzi di Vagnoni sono invece costretti a concedere terreno in testa alla classifica. Dopo un primo tempo in controllo degli ospiti, i biancazzurri riescono a rimontare e conquistano tre punti d’oro.
Pronti via e il Trodica passa in vantaggio: Castellano (13’) dal dischetto non sbaglia e batte Monti per l’1 a 0. I rossoblù non si lasciano intimidire e riescono prontamente e tornare in carreggiata: Gesuè al 28’ ribadisce in rete su tiro di Chornopyshchuk riportando il risultato in equilibrio. La Civitanovese continua a spingere e trova il raddoppio: capitan Visciano (34’) non perdona e porta i suoi in vantaggio. Si va a riposo sull’1-2.
Ripresa inaugurata dal rigore di Cuccù (54’) che dagli undici metri colpisce sicuro in porta e riagguanta il risultato. Il pareggio ridà la carica al Trodica che da qui in poi non si ferma più: prima Cuccù (71’) ritrova il vantaggio con la doppietta personale, poi Vipera (81’) mette in cassaforte la partita con un sinistro letale dalla distanza.
(Fonte foto: pagina FB Civitanovese)
Un pareggio amaro per il Tolentino che vede sfumare il secondo posto a seguito della vittoria del Trastevere contro Castelfilardo. Dopo un primo tempo convincente, i ragazzi di Mosconi si fanno recuperare nella ripresa e devono dividere la posta in palio.
Partenza eccellente dei Cremisi che dopo poco più di un quarto d’ora di gara riescono ad imporre il vantaggio: Mengani (19’) a colpo sicuro sigla la rete dell’1-0 punendo l’erroraccio di Scardillo. Il Tole prova a raddoppiare entro l’intervallo ma manca di precisione sotto porta. Si va a riposo sull’1-0.
Nella ripresa la partita sembra complicarsi ulteriormente per Castelnuovo Vomano che si vede costretto a giocare tutta la seconda frazione in 10 a seguito dell’espulsione di Alfieri al 48’ per doppio giallo. Il Tolentino non riesce però a capitalizzare sul vantaggio numerico e si divora il gol del 2 a 0. Alla prima e unica occasione sono bravi invece i padroni di casa a concludere in rete: D’Egidio (25’) spizza di testa il traversone di Sanseverinati e strappa il pareggio definitivo.
(fonte foto: pagina fb Tolentino)
Una vittoria che vale un sogno: la Recanatese batte a domicilio 3-0 la Matese e timbra anzitempo il suo ingresso nel professionismo. Dopo un primo tempo più combattuto, i ragazzi di Pagliari dilagano nella ripresa e conquistano il successo meritato e la lega pro.
Prima frazione più equilibrata e con meno exploit. I leopardiani alzano progressivamente i ritmi di gioco e riescono a trovare il singolo vantaggio entro il fischio dell’arbitro: Giampaolo insacca in rete il gol dell’1 a 0. Si va a riposo senza molto altro da segnalare.
Nella ripresa i giallorossi mettono la quarta e travolgono i padroni di casa. Capitan Sbaffo suona la carica e porta i suoi sul doppio vantaggio, siglando la 23° rete personale. A chiudere definitivamente i giochi ci pensa poi il solito Senigagliesi che blinda il risultato sul un solido 3 a 0. Al fischio finale la Recanatese può festeggiare la vittoria e la promozione, coronamento di una stagione straordinaria.
(Fonte foto: pagina Fb Recanatese)
È sorvegliato speciale ma spaccia cocaina: nei guai un 62enne con precedenti per droga, furto, estorsione e ricettazione. Nonostante fosse sottoposto a regime di sorveglianza speciale con obbligo di "vivere onestamente e nel rispetto delle leggi" e con controlli domiciliari, la casa dell’uomo era un andirivieni di acquirenti di droga, che non sono passati inosservati ai carabinieri di Falconara Marittima.
Nonostante le restrizioni ha continuato a portare avanti un'attività di spaccio a domicilio, con il cliente che arrivava a casa: 40 euro per una sola dose di cocaina, 70 euro per chi ne acquistava due. È bastato documentare alcune cessioni, nel corso di un servizio durato una settimana, perché si potessero riaprire per il 62enne di origini rom le porte del carcere di Montacuto.
Dopo l'ultima cessione di 2 dosi di cocaina osservata "in diretta" dai militari in borghese, l’uomo è stato immediatamente raggiunto nella sua abitazione ed ammanettato. Era a cena con tutta la famiglia, una dozzina di adulti tra figli, generi, nuore e nipoti, tutti riuniti a tavola.
Nella casa, trovati anche 630 euro in contanti sequestrati perché ritenuti provento dell'attività di spaccio. L'operazione è stata portata a termine anche grazie al supporto della Squadra Cinofili della Questura di Ancona.
E con questa sono cinque: tutto facile per la Maceratese che si assicura i tre punti nel match valido per la 29° giornata di campionato contro la Monterubbianese per 3 a 2. Fra le mura amiche dell’Helvia Recina, i biancorossi sfoderano una prestazione magistrale e dominano fin dalle prime battute chiudendo il primo tempo 3-1. Nella ripresa Di Nicolò non basta a recuperare e i tre punti se li aggiudicano i padroni di casa.
Primo tempo che si apre nel migliore dei modi per la Maceratese con Tittarelli che riesce a portare i suoi in vantaggio al 14’. Ma la Monterubbianese non si lascia intimidire e riesce prontamente a reagire riconquistando la parità: Moreschini (17’) mette la firma sull’1-1. La Rata continua a farsi avanti e dopo qualche tentativo riesce a concludere in rete grazie al solito Dieme (24’). La prima frazione si chiude con il bel gol di Zandri che al 37’ cala il tris e manda le due formazioni a riposo su un secco 3-1.
Nella ripresa i ritmi calano e la squadra di Trillini sembra concentrarsi più a difendere il risultato che a continuare a spingere. Arriva anche la rete di Paolo a Di Nicolò a rimettere in discussione l’esito del match, portando il risultato sul 3 a 2. Poco altro da segnalare per la conclusione: la Maceratese difende ordinatamente e al triplice fischio festeggia la vittoria. Tre punti che consentono di scavalcare Monturano Campiglione e conquistare la seconda piazza, a 7 punti di distanza da Chiesanuova.
(Fonte foto: pagina FB Maceratese)
"La scuola dell’Infanzia Helvia Recina di Villa Potenza si troverà per il prossimo anno scolastico con una sezione in meno, e quindi con un docente perdente posto. Non vorremmo ora porre l’attenzione sulla perdita della cattedra del docente, ma sulla discontinuità didattica che coinvolgerà i nostri figli, i primi ad esserne penalizzati e sul fatto che 50 bambini, di cui 4 alunni con certificazione handicap si troveranno suddivisi in due sezioni una sezioni, entrambe composte da 25 alunni”.
Cosi, in una nota, i genitori degli alunni della scuola dell’Infanzia Helvia Recina, in protesta a causa della soppressione di una sezione del plesso di Villa Potenza. “Abbiamo chiesto e ottenuto due volte un incontro con il Provveditore agli Studi di Macerata, Vespasiani, per avere spiegazioni circa i criteri adottati in merito alla formazione degli organici, ma ancora non risulta chiaro perché alcune scuole a parità di alunni iscritti, pur avendo meno alunni con certificazione H, si ritroveranno ad avere una sezione in più rispetto a noi, continuano.
“Le nostre richieste e spiegazioni non vogliono essere ‘una guerra tra poveri’, ma mirano soltanto a garantire una parità di diritti all’istruzione per i nostri bambini. Ci chiediamo perché non venga rispettato il D.P.R. 81 del 20 marzo 2009. “Il Ministro dell’Istruzione in questi mesi ha sempre espresso garanzie sul mantenimento dello stesso organico dell’anno precedente, nonostante la diminuzione della popolazione scolastica. Il calo demografico non ha interessato il nostro plesso, dove a fronte di uno stesso numero di alunni iscritti tra il corrente e il prossimo anno scolastico, si evidenzia invece un alunno portatore di disabilità in più”.
I genitori si chiedono: “la perdita della sezione sta ad indicare il mantenimento dello stesso organico dell’anno precedente? Molti di noi genitori non sono addetti ai lavori nel mondo della scuola, ma ci sembra lampante che ci sia una forte contraddizione, tra ciò che viene dichiarato dalle istituzioni e quello che poi in realtà viene attuato”.
“La cosa più grave – proseguono - è che tutto questo accadrà con ripercussioni didattiche sui nostri figli, futuri alunni di quattro anni, che si troveranno senza più i loro docenti di riferimento e si vedranno catapultati in una nuova sezione di 25 alunni, eterogenea per età, con due insegnanti curricolari diversi, 12 compagni nuovi, tre nuove docenti di sostegno e tre nuove assistenti all’autonomia”.
“Pensate che grande varietà di nuovi incontri vivranno il prossimo anno scolastico i nostri figli, il tutto, inoltre, in questo periodo di pandemia dove si proclama sempre di non creare classi pollaio, e di avere a tutela dei bambini le bolle didattiche. Anche sotto questo aspetto rimaniamo veramente molto interdetti e seriamente preoccupati”
“Il presidente della Provincia Sandro Parcaroli ha insistito sulla necessità di evitare perdite di classi e plessi, mantenendo lo status quo del corrente anno scolastico, di evitare il sovraffollamento di sezioni nei comuni più grandi, per di più in presenza di alunni con disabilità”. “Tutte queste dichiarazioni non valgono per la scuola dell’Infanzia di Villa Potenza?“ – domandano i genitori - .
“I nostri figli non hanno il diritto di essere messi al centro del percorso scolastico, così da favorire il successo formativo di ciascun alunno, come pubblicizzato in qualsivoglia spot elettorale o ministeriale?” “Chiediamo, quindi, in primis al presidente Francesco Acquaroli e all’assessore all’Istruzione Giorgia Latini, che da come leggiamo incontreranno lunedì il direttore dell’Usr Filisetti, ma anche alle Istituzioni comunali e provinciali tutte, di avere delucidazioni non solo in merito ai tagli operati nelle scuole dell’entroterra della primaria e secondaria, ma anche di altre realtà scolastiche, come ad esempio la nostra scuola dell’Infanzia di Villa Potenza, che saranno fortemente penalizzate dalle soppressioni operate”.
Nelle ultime 24 ore sono 1.127 i casi di positività al coronavirus rilevati nelle Marche: l'incidenza è scesa da 640,21 a 623,21. A comunicarlo è la Regione, nel sottolineare come siano stati effettuati 4.299 tamponi di cui 3.775 nel percorso diagnosi (29,9% di positivi) e 524 nel percorso diagnosi.
Le persone con sintomi sono 255; i casi comprendono 3338 contatti stretti, 295 contatti domestici, 1 in setting scolastico/formativo, 6 in ambiente di vita/socialità, 1 in ambito lavorativo, 2 rispettivamente in ambito assistenziale e 1 in ambito sanitario: su 223 positività è ancora in corso un approfondimento epidemiologico.
Nella distribuzione provinciale dei casi 'prevale' Ancona (332), seguita da Macerata (226), Ascoli Piceno (206), Pesaro Urbino (204), Fermo (114); 45 i positivi provenienti da fuori regione. Tra le fasce d'età il numero più alto di casi in quella tra 45 e 59 anni (270); poi 25-44 anni (260), 60-69 anni (129) e 70-79 anni (124).
In sensibile diminuzione i ricoveri per Covid-19 nelle Marche: -7 nell'ultima giornata e il numero di degenti scende a 144, di cui 4 in Terapia intensiva (-1), 30 in Semintensiva e 110 nei reparti non intensivi; 32 le persone dimesse da ospedali in un giorno.
Quattro decessi nelle ultime 24 ore, donne dagli 81 ai 100 anni, alle prese anche con patologie pregresse. Il totale regionale di vittime sale a 3.866.
Guidava ubriaco, senza aver mai conseguito la patente, la macchina non aveva la revisione, era senza documenti per restare in Italia, e con l'auto è sfrecciato in centro a Urbino nella notte tra giovedì e venerdì scorsi imboccando tutte le strade contromano.
Fortunatamente però si è evitato il peggio, visto che c'erano ancora tanti studenti universitari in giro per la movida del giovedì sera, perché un cordone di pattuglie formato da Polizia Stradale, volante, Carabinieri e Finanza, ha bloccato l'auto impazzita con a bordo quattro persone di origine straniera.
A guidarla, un 24enne egiziano, senza fissa dimora. Poco prima, era arrivato in velocità in piazza della Repubblica, aveva imboccato via Raffaello contromano e anche via Bramante sempre in contromano fino a quando è rimasto bloccato in cima a porta Santa Lucia.
Dagli accertamenti della polizia, è risultato che il conducente "non aveva mai conseguito la patente di guida - informa la polizia - ed è risultato positivo al controllo con etilometro. Il veicolo risultava non sottoposto a revisione".
Per tutte queste ragioni e per le altre infrazioni al codice della strada sono state comminate altrettante sanzioni amministrative da parte della pattuglia della Polizia Stradale, e il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo. Venerdì mattina, il 24enne è stato accompagnato in Questura per ulteriori accertamenti e per le incombenze legate alla sua permanenza sul territorio nazionale, in corso di definizione.
Ultimo appuntamento con la “Rassegna di Primavera 2022”, organizzata dalla Biblioteca Comunale e Scolastica Mario Ciocchetti di Belforte del Chienti.
Venerdì 13 maggio, alle 21:15, l’autrice marchigiana Giulia Ciarapica presenterà al pubblico il suo romanzo, “Una volta è abbastanza”, Rizzoli editore.
La storia è ambientata nell’immediato dopoguerra a Casette d’Ete, un piccolo borgo di provincia, povero, ma molto laborioso, dove tutti cuciono scarpe.
Le protagoniste sono Annetta e Giuliana, sorelle completamente diverse ma legate da un sentimento viscerale. Il rapporto tra le due sarà messo a dura prova da Valentino, attratto da Annetta, ma che poi si innamora e sposa Giuliana, con cui aprirà una fabbrica di scarpe destinata ad avere sempre più successo.
“Una volta è abbastanza”, però, non è solo la storia del rapporto tra le due figlie di Rosa “La Fefena”. E’ parallelamente una fotografia della provincia nei venti anni successivi alla guerra, del bisogno di emancipazione e della tenacia di una comunità che ha lottato per uscire dalla miseria e crearsi un futuro migliore.
Giulia Ciarapica, classe 1989, è blogger culturale, collaboratrice giornalistica di diverse testate nazionali e organizzatrice del Festival Letterario “Libri a 180 gradi”, che si svolge a Sant'Elpidio a Mare. “Una volta è abbastanza” è il suo primo romanzo (2019).
"Uno che vanta oltre al titolo di infermiere di lungo corso, lauree a seguito di master, titoli ed onorificenze di ogni tipo, spille e spilloni sulla giacca, potrebbe convincere il popolo che potrebbe esprimere un parere autorevole anche sulla materia rifiuti, ma purtroppo non è così".
Così, in una dura replica, il primo cittadino di Tolentino Giuseppe Pezzanesi controbatte al candidato sindaco del terzo polo civico Mauro Sclavi, sulla questione del termovalorizzatore.
Proprio Sclavi, infatti, in una nota aveva espresso - nei giorni scorsi - la sua forte contrarietà al progetto sottolineando come si contrapponesse "con il protocollo di Kyoto" e come in Europa si stia "già abbandonando la termovalorizzazione".
"Il termovalorizzatore presenta un grande limite che non può essere trascurato - ha aggiunto Sclavi -: l’emissione di diossine nell’atmosfera, provocando gravi danni alla salute delle persone che vivono in prossimità di questi impianti". "Inoltre le diossine filtrano anche nel terreno, inquinando le falde acquifere ed il cibo che mangiamo tutti i giorni", ha rimarcato.
Secondo il candidato sindaco del terzo polo civico "percorrere la strada indicata da Pezzanesi riporterà il nostro territorio indietro di 40 anni". "Le alternative a questi impianti esistono", ha ricordato Sclavi.
Posizione di segno totalmente opposto è quella del sindaco uscente di Tolentino. "Le nazioni più evolute ricorrono da più di un decennio a queste soluzioni", afferma Pezzanesi, "Sclavi dice che in Danimarca i termovalorizzatori sono ormai banditi, ma non sa che l'unico termovalorizzatore che verrà tolto sarà sostituito, dopo 40 anni, da uno nuovo ancora più tecnologico".
"In Europa i termovalorizzatori sono nei quartieri e nelle Città, vedasi ad esempio Vienna e, appunto, Copenaghen", rimarca Pezzanesi, che invita a non "mischiare gli gnocchi con i fichi secchi, paragonando la termovalorizzazione di ultima generazione al Tempio Crematorio".
Il sindaco uscente di Tolentino conclude con un duro attacco a Sclavi: "Per raggiungere la carica di sindaco farebbe qualsiasi cosa, il fine non giustifica i mezzi. Mette insieme il diavolo e l'acqua santa pur di avere una chance di riuscire nel suo intento, reclutando anche i Comunisti italiani, con falce e martello. Questi ultimi fanno manifesti di sostegno ma non si capisce bene il perché, non compaiono nei simboli di sostegno nella propaganda elettorale".
Nuovi appuntamenti con il ciclo di seminari “Pagine di storia”. Per il trentennale dalla strage di Capaci, martedì 10 maggio alle 16 all’Auditorium UniMC di via Padre Matteo Ricci (Macerata) sarà ospite dell’Università di Macerata Pino Arlacchi professore ordinario di sociologia, ex vicesegretario generale e direttore esecutivo del programma antidroga e anticrimine dell’Onu, collaboratore e amico dei giudici Chinnici, Falcone e Borsellino.
Deputato e senatore, parlamentare europeo, tra i maggiori architetti della strategia antimafia italiana negli anni Ottanta e Novanta dello scorso secolo, Arlacchi presenterà la sua ultima pubblicazione: “Giovanni e io. In prima linea con Falcone contro Andreotti”.
La presentazione sarà preceduta dai saluti del rettore Francesco Adornato e del presidente del Tribunale Paolo Vadalà. Ne discuterà con l’autore Angelo Ventrone, docente Unimc di storia contemporanea e ideatore del ciclo di seminari che ha preso il via quest’anno durante Macerata Racconta con la presentazione del libro “I manifesti politici” di Edoardo Novelli.
Arlacchi ha redatto il progetto esecutivo della Dia, la Direzione investigativa antimafia, e ha fatto parte del comitato internazionale di tre esperti costituito dalla Repubblica popolare cinese per la sicurezza dei Giochi olimpici del 2008.
Il maggior risultato ottenuto da Arlacchi durante il suo mandato alle Nazioni unite è stato l’approvazione da parte dei paesi membri del Trattato mondiale contro la criminalità organizzata transnazionale, il sogno di Giovanni Falcone. È presidente del Forum internazionale di criminologia e diritto penale, un’associazione di studiosi d’eccellenza provenienti da 50 paesi, con sede a Pechino.
Il prossimo appuntamento, nell’ambito delle iniziative legate al Giorno della memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi del 9 maggio, è per il 12 maggio alle 16 sempre all’Auditorium Unimc con la presentazione e la proiezione del documentario “Italicus. La verità negata”, con la partecipazione di produttore, regista e rappresentanza del Liceo “Laura Bassi” di Bologna.
Una struttura nuova, di ultima generazione, pronta ad accogliere i colpi di racchetta di appassionati e piccoli allievi: è stato inaugurato ieri, sabato 7 maggio, a Porto Potenza Picena il quarto campo da tennis del Centro Sportivo di via Olimpia, completamente rinnovato.
L’impianto, con fondo in resina, va ad allargare l’offerta destinata ai membri del Tennis Club e ai piccoli allievi della scuola di tennis. In seguito al taglio del nastro sono state due allieve della scuola di tennis, di 12 e 14 anni, a testare per prime il nuovo campo.
“Siamo davvero felici per questa nuova opportunità che speriamo serva ad allargare la platea di coloro che si avvicinano a questo sport – ha commentato il presidente del Tennis Club, Rovaldo Grassetti –. Questo pomeriggio abbiamo visto tanti appassionati ma anche tanti volti nuovi. Che sia di buon auspicio. Un grazie all’amministrazione comunale per la collaborazione e per l’investimento fatto”.
Il tennis non sarà l’unico sport a poter godere di nuove strutture nel contesto potentino. "Ci prepariamo ad inaugurare tra qualche settimana il nuovo campo da basket e pallavolo all’interno della scuola media di Potenza Picena" spiega il vicesindaco con delega allo sport, Giulio Casciotti.
"Una struttura destinata alla scuola, ma anche alle associazioni sportive del capoluogo - aggiunge -. Abbiamo poi in cantiere la realizzazione degli spogliatoi che renderanno finalmente fruibile al cento per cento il centro sportivo di San Girio, mentre a Porto Potenza arriverà un nuovo campo da calcio in erba sintetica”.
Tanti fronti con un unico obiettivo: “Dare ai nostri ragazzi delle sane opportunità di crescita. Lo sport è un momento importante di sviluppo e condivisione - conclude Casciotti -. La nostra città ha tante realtà associative che sono un vero punto di riferimento e che ci rendono inclusivi, sotto tutti i punti di vista. Non possiamo che proseguire con orgoglio su questa strada”.
Tutto pronto per il premio 'Renato Cesarini', il riconoscimento cha da quest'anno andrà, oltre che al calciatore di Serie A autore del gol all'ultimo minuto di tutto il campionato 2021-2022, anche al calciatore di Serie B.
L'appuntamento è per il 24 maggio prossimo a Morrovalle (Macerata), alla presenza di numerosi ospiti. Tra i premiati tanti nomi del mondo del calcio e dello sport: tra questi i presidenti della Lega Serie B, Mauro Balata, e della Lazio Claudio Lotito, insieme a Marco Tardelli, Ariedo Braida, Evaristo Beccalossi, il dg della Lube Volley Civitanova, Beppe Cormio, e il capitano del team, Osmany Juantorena.
La serata prevede presso l'Auditorium San Francesco di Morrovalle un talk-show condotto da Marco Lollobrigida e Simona Rolandi (Rai), quindi una cena di gala durante la quale i vincitori riceveranno il premio. La giuria, presieduta dal Rettore Unicam, Claudio Pettinari, è composta tra gli altri dai giornalisti Guido Vaciago, Piercarlo Presutti , Sandro Sabatini, Luca Marchetti, Massimiliano Nebuloni, Daniele Bartocci.
Saranno assegnati riconoscimenti anche alle società Modena, Sudtirol e Bari, promosse in serie B, alle trasmissioni "La Domenica Sportiva" e "Tiki Taka" e al giornalista Luigi Garlando.
(fonte Ansa)
Grande successo per il seminario propedeutico inerente al corso di istruzione e formazione tecnica superiore (I.F.T.S.) “Tecnico superiore per i sistemi di raccolta e smaltimento dei rifiuti (Digital Waste Management)", con particolare riguardo all’aspetto del risparmio energetico e alla necessità di riconvertire o ridimensionare le produzioni inquinanti, in un’ottica di sostenibilità ambientale.
Il seminario - organizzato da Ivana Marchegiani, Presidente di L.A.C.A.M. - ha visto la partecipazione degli allievi, alcuni dei quali hanno svolto un percorso di stage professionalizzante, in realtà nazionali e regionali del tutto eccellenti come: La Fincantieri s.p.a, la Cosmari s.r.l. e la Astea s.p.a. Stanno così avviandosi, verso la fase conclusiva del percorso, che coronerà il 10 maggio prossimo ad UniCam, il lungo lavoro svolto a cavallo fra il 2021 e il 2022.
“Questo percorso pionieristico – ha spiegato Marchegiani - forma una figura professionale ricercatissima sia all’interno delle aziende pubbliche ché in quella private e all’interno dei percorsi I.F.T.S. finanziati nella nostra Regione, rappresenta un unicum per quanto riguarda il mondo della green economy e tutto ciò che sarà a venire nel prossimo futuro”
Una figura professionale altamente innovativa e all’avanguardia per il territorio, quella in esito al percorso I.F.T.S. gestito dall’Ente di Formazione L.A.C.A.M, capofila del progetto in partenariato con l’Università degli Studi di Camerino, la C.N.A. Provincia di Macerata, l’Ist. IPSIA Renzo Frau e il Cosmari srl; avvalendosi anche della collaborazione tecnica del settore gestione ambientale, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche.
Al seminario propedeutico - finanziato dalla Regione Marche con risorse derivanti dal POR MARCHE FSE 2014/2020 - hanno partecipato anche il Magnifico Rettore di UniCam Claudio Pettinari; il dirigente del Settore Formazione professionale, orientamento e aree di crisi complesse, Massimo Rocchi; il Presidente dell’associazione provinciale di categoria CNA Macerata, Maurizio Tritarelli; la referente del settore Gestione Ambientale Chiara Bartolini dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche, oltre ai docenti del corso Andrea Catorci, (per la "Sostenibilità Ambientale") e Carlo Santulli ("Raccolta, smaltimento e della riduzione dei rifiuti").
Non risparmia critiche a nessuno il sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco, in merito alla delicata vicenda che si sta verificando sul caso delle Scuole e alla richiesta di autorizzazione in deroga delle classi prime delle Scuole Secondarie di I e II grado del comune di San Ginesio per l’anno scolastico 2022/2023.
Ad oggi, nonostante le proposte concertate a tutti i livelli istituzionali di competenza, il Comune ha espresso in un nuovo comunicato diffuso il proprio disappunto “sull’assenza della politica e del proprio ruolo di porsi al servizio della Comunità, consentendo di azzerare classi, tagliare organici, distruggere il tessuto sociale e culturale dei nostri territori, con provvedimenti potenzialmente incostituzionali”.
«Giù le mani dalle nostre classi – incalza nel comunicato Ciabocco - stiamo facendo l’impossibile per difendere il diritto allo studio dei ragazzi con proposte di emendamenti concertati, deliberati, indirizzati a Provincia, Regione, Ministero, Governo e ad ogni Parlamentare. È ora che la politica si faccia sentire e faccia da barriera a questa mattanza. Siamo stanchi di ascoltare parole e promesse sull’importanza dell’entroterra, sulle strategie di difesa e valorizzazione di quelle aree più deboli se poi non si vedono azioni forti e concrete che ci tutelino. Servono i fatti».
Risale al 28 aprile scorso il riscontro a firma del Direttore Scolastico Regionale Marco Ugo Filisetti, in cui dichiara di “autorizzare una sola classe complessiva” per i due plessi di San Ginesio e Sarnano. E sempre nella stessa nota indica come “necessario il riorientamento degli alunni che in fase di iscrizione avevano opzionato l’indirizzo del liceo delle scienze umane verso l’indirizzo autorizzato o verso indirizzi affini di altri istituti viciniori".
A corollario dell’opera di sensibilizzazione attivata in questi anni in materia di dimensionamento scolastico nelle scuole di ogni ordine e grado, rimane bloccata la questione legata all’I.I.S. Alberico Gentili che potrebbe non avere la classe prima del liceo Scienze Umane - Linguistico nella sede della scuola e delle dirigenza. Inoltre, il rischio è di non vedere riconosciute dallo stesso istituto due classi prime (anziché una) alla secondaria di primo grado con alunni diversamente abili.
Il sindaco ha dichiarato di aver già incaricato il legale dell’Ente ad intraprendere un’azione legale per impedire che «venga distrutta l’importante tradizione scolastica ginesina. Chiediamo – ha aggiunto il primo cittadino - ai genitori degli alunni che si sono iscritti di non cedere, di non andare altrove. Diffidiamo i dirigenti scolastici e territoriali a re-indirizzare ed effettuare cambiamenti prima e fuori delle scadenze previste per norma e non per interpretazione, e ci uniamo ai tanti altri sindaci e comunità ugualmente penalizzate. I nostri studenti non sono né numeri né merce di scambio, ma rappresentano le uniche speranze che tengono vivo il futuro di un territorio che ha un passato millenario».
In ultima battuta, Ciabocco ricorda gli investimenti per la ricostruzione scolastica e l’impegno del Commissario straordinario Giovanni Legnini. «Abbiamo oltre 30 milioni di euro in ballo per la ricostruzione delle scuole - dichiara – e proprio ora che il Commissario è riuscito a sbloccare l’iter per la ricostruzione, l’Ufficio Scolastico Regionale ci toglie classi e vuole trasferirle in altri paesi. I nostri studenti restano qui: San Ginesio ha una tradizione scolastica da difendere».
Presentata ieri in conferenza stampa, presso la sala consiliare del Centro operativo comunale di Camerino, l’organizzazione giovanile dei Giovani Democratici nella sua Federazione provinciale di Macerata. Il nuovo segretario provinciale, dallo scorso dicembre, Marco Belardinelli e il segretario regionale Andrea Orazi hanno spiegato per l’occasione le tematiche di discussione del gruppo nato nel 2008 a livello nazionale e composto da giovani fino ai 30 anni.
Fra i temi più sentiti dall’organizzazione, quelli legati a istruzione e lavoro, ma anche vita sociale, attivismo locale, diritti civili, temi politici, difesa dei più deboli, questione ambientale, Europa e la parità di genere.
«Veniamo da anni sicuramente difficili – ha spiegato Belardinelli – in particolare per le ragazze ed i ragazzi, che in una certa età con particolari esigenze di vita hanno sofferto più di altri l’isolamento. Come Giovani Democratici abbiamo cercato di svolgere attività online che trattassero proprio i temi sanitari e del coronavirus oltre all’aver svolto a Camerino un’iniziativa lo scorso autunno sulla ricostruzione con il commissario Giovanni Legnini e l’europarlamentare Brando Benifei, mentre a Civitanova Marche si è organizzata una raccolta di beni primari per le persone in difficoltà.
Oggi sappiamo – ha proseguito il nuovo segretario provinciale - che per molti amici e coetanei è difficile avvicinarsi al mondo dell’attivismo politico ed è una difficoltà che stiamo cercando di abbattere. Mi sento comunque di ringraziare profondamente Elvis Castagna che prima di me è stato segretario provinciale e che ha continuato con sacrificio a condurre tutto in un periodo difficile».
Tante le iniziative a livello regionale pronte a partire: dal diritto all’aborto con la legge 194, il bonus sullo psicologo di base, la Tampon tax e le normative su stage e tirocini. A livello provinciale invece si ripartirà dalle realtà territoriali. Dopo i circoli di Civitanova e Camerino verrà inaugurato entro la fine del mese quello di Tolentino, dove particolarmente cospicua è la componente femminile e la segretaria sarà la giovane Alessia Cesini. Ognuno dei circoli non funzionerà solo per il comune di provenienza ma per tutti quelli di prossima vicinanza, come Castelraimondo, Fiastra o Montecosaro.
«A noi GD di questa provincia piace precisare come ci concentreremo nel futuro sui diritti della donna e la componente femminile - ha sottolineato Belardinelli – oltre che alle problematiche e legati alle varie realtà studentesche». A testimonianza di entrambi questi punti la presenza come ospite della conferenza la vicepresidente del Consiglio degli studenti Unicam Jessica Piccioni, che i prossimi 17, 18 e 19 maggio si presenterà candidata nella circoscrizione nord-est Italia al Consiglio Nazionale Studentesco Universitario nelle fila di "Primavera degli studenti", sperando di portare la rappresentanza di un piccolo ateneo dove non è mai stato.
La centralità del lavoro però sarà concentrata a livello di federazione sulla proposta di legge regionale, presentata lo scorso mese all’Assemblea legislativa delle Marche, su un fondo di sostegno nell’acquisto della prima casa per le giovani coppie nei piccoli comuni dell’entroterra e del cratere sismico: «Seguiremo la proposta per i mesi che verranno – ha concluso Belardinelli- daremo le nostre valutazioni e lotteremo perché sia adottata. Un fondo per le giovani coppie può sembrare un piccolo contributo, ma per costruirsi una famiglia ed un futuro soprattutto nei piccoli comuni e in quelli colpiti dal sisma è un sostegno fondamentale per noi giovani».
Nell’incontro avvenuto ieri sera in sala consiliare, il capogruppo del Pd Giulio Silenzi ha voluto ripercorrere i cinque anni dell’amministrazione Ciarapica, fatti a suo dire di "promesse disattese e occasioni perse", e definendo il modus operandi del primo cittadino “più attento alle clientele che agli interessi di Civitanova”. A supporto dell’intervento, sono stati mostrati al pubblico contributi audio-video.
"Già a partire dalla formazione del suo staff – ha esordito Silenzi - Ciarapica prese in giro circa 200 giovani chiedendo loro di mandare il curriculum, quando in realtà la scelta era già stata fatta. Oppure, vi basti pensare al campetto di basket che scelse di sacrificare per far contento un privato cittadino al quale il rumore della palla dava fastidio".
"E poi c’è il caso di Villa Eugenia – prosegue il rappresentante Pd - che è stata svenduta per un piatto di lenticchie a due mesi dalla sentenza che poteva assegnarla al Comune e al cui restauro si sarebbe potuto accedere con i fondi previsti dal il PNRR. Poi ancora la vicenda della Stella Maris, l’abbandono dei quartieri, il porto Dubai, la viabilità, il centro per l'autismo”.
Nel suo lungo elenco, Silenzi ha voluto soffermarsi in maniera più specifica sull’attività portata avanti dall’amministrazione Ciarapica “nel corso della quale – ha detto – ne ho viste tante, a partire dalla doppiezza dello stesso sindaco nel sostenere una cosa e poi a seconda del vento sostenere l'esatto contrario. La città è stata tagliata fuori per cinque anni da ogni decisione. Per non parlare della mancanza di confronto con l’opposizione, con la conseguenza di non aver portato a compimento nessuna opera qualificante. Questo dimostra un’incapacità di governare”.
In chiusura dell’incontro, è intervenuta anche la candidata Mirella Paglialunga. “Ho deciso di rispondere a una chiamata – ha dichiarato - perché sempre più convinta della necessità di aprire le porte oggi chiuse del palazzo comunale. Il mio impegno sarà quello di modificare il modo di amministrare la città, grazie anche a una squadra di governo che sappia rendere trasparente il proprio operato."
Con la vittoria di oggi la Torre Santa Susanna Hockey Potenza Picena conquista un posto fra le grandi e vola in A1. Al termine di una partita combattuta fino all’ultimo, i potentini conquistano il risultato storico di 3 a 2 ai danni dell'Hockey Olimpia Club. A una giornata dalla fine della stagione regolare, i biancoverdi siedono sulla certezza matematica del primo posto.
A festeggiare il coronamento di una stagione straordinaria e il realizzarsi di un sogno è stato il pubblico, accorso oggi numeroso con bandiere e striscioni per gioire insieme ai giocatori il risultato ottenuto. Non sono mancate le congratulazioni anche da parte del primo cittadino Noemi Tartabini e dalla Federazione Italiana Hockey.
«Dobbiamo ammettere che avevamo trovato un bilancio sano. Ma quello che lasciamo è ancora migliore rispetto a cinque anni fa». Sono le parole pronunciate dal sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica in occasione dell’approvazione in giunta comunale del bilancio 2021, in attesa della sua ufficialità prevista per il 31 maggio.
Insieme all’assessore Roberta Belletti, il primo cittadino ha voluto sottolineare la capacità del suo team di aver coperto il disavanzo tecnico di 4,3 mln emerso nel 2014 e che il Comune stava ripianando attraverso una spalmatura da 143 mila euro l’anno per 30 anni.
«Abbiamo scelto di coprire per intero gli 1,8 mln di euro che dovevamo ancora versare in modo da non lasciare questo peso sull’amministrazione che verrà – ha spiegato Ciarapica – una scelta precisa che abbiamo voluto fare grazie all’ottimo risultato di amministrazione del 2021».
Si parla di 27 mln di euro, cifra che seppur destinata in buona parte alla copertura del suddetto disavanzo, trattiene oggi nelle tasche del Comune un utile “libero” da 400 mila euro. «Il bilancio che abbiamo ereditatonel 2017 – ha aggiunto il sindaco – era sì in ordine, ma al costo di avere pochissimi investimenti. L’indebitamento generale si era abbassato con quella strategia. Noi invece abbiamo rilanciato sul fronte delle opere pubbliche, come è sotto gli occhi di tutti, ma siamo anche andati avanti nell’opera di riduzione del debito complessivo».
«Ma ci siamo impegnati anche sull’abbassamento della pressione fiscale – prosegue. – Ogni anno abbiamo ridotto l’aliquota Irpef, incassando due milioni in meno nei cinque anni, ma alleggerendo la pressione sulle tasche dei cittadini. Oltre a questo, c’è stato un lavoro importante portato avanti dall’assessore e dalla Civitas sul recupero dell’evasione, lavoro che ha portato risultati eccellenti. È un discorso di uguaglianza tra cittadini: le imposte dobbiamo pagarle tutti, così il Comune riesce a fare di più e tutti pagano meno. Lasciare un bilancio sano e migliore di quello che abbiamo trovato è un grande orgoglio per noi».
«E’ stata una gestione oculata sia in entrata sia in uscita quella di questi ultimi anni – ha aggiunto Belletti - e la ristrutturazione della Civitas ne è un esempio: gli avvisi di accertamento Imu sono passati dagli 800-900 mila euro del 2015 ai 5,7 mln del 2021. Per la Tari da 400 mila euro a 1,2 mln, cifre che poi all’atto pratico riusciamo a riscuotere al 50%. Inoltre, siamo rapidi nei tempi di pagamento ai fornitori, con una media di 20-23 giorni circa dall’emissione della fattura al pagamento: da una statistica di qualche mese fa, siamo risultati primi nelle Marche e tra i primi 5-6 Comuni in Italia. Abbiamo tenuto la tassa di soggiorno sospesa per il terzo anno consecutivo e parliamo di una tariffa che aveva un gettito da 150 mila euro».
Oltre a fare riferimento – fra gli altri - al debito pro capite sceso di circa 5 mln negli ultimi cinque anni (da 45 a 40 milioni), passando da 1.078 euro a 950 euro, Ciarapica e Belletti si sono espressi anche sul lavoro svolto durante i due anni di pandemia.
«Dal 2020 ad oggi abbiamo speso circa 6 mln, 4,8 solo nel 2020 – ha sottolineato l’assessore al bilancio - una parte consistente riconosciuta dallo Stato e l’altra integrata dal Comune, che in questo biennio ha dovuto concentrarsi in larga parte su questo. Non c’erano neanche strumenti moderni a livello normativo per affrontare questa situazione, ma siamo riusciti a spendere tutti i contributi arrivati e in tempi abbastanza rapidi».