Non andrà in scena “Figlie di Eva” con Michela Andreozzi, Maria Grazia Cucinotta e Vittoria Belvedere, che venerdì 14 gennaio avrebbe aperto la stagione del Teatro Verdi di Pollenza promossa da Comune e AMAT.
Lo spettacolo, sospeso dalla produzione nella mattinata di oggi per un improvviso impedimento causa pandemia, che terrà ferma la compagnia a lungo, non consentendone il recupero, è sostituito con la commedia “Bloccati dalla neve” con Enzo Iacchetti e Vittoria Belvedere, il 17 marzo.
"Tenevamo molto a questo spettacolo e grande è il dispiacere per questo imprevisto contro cui non possiamo fare niente, abbiamo deciso comunque di proporre un quarto spettacolo come segno di rispetto verso gli abbonati che ci hanno dato fiducia. Il botteghino in queste ore sta contattando tutti per avvisare di questo cambiamento e qualora ci fossero persone impossibilitate ad assistere alla data del 17 marzo troveremo con loro una soluzione" queste le dichiarazioni dell'assessore alla cultura Marco Ranzuglia.
La Giunta comunale, questa mattina, ha approvato il progetto definitivo della “ciclovia ad anello” che rappresenta l’avvio della realizzazione dell’intera rete cittadina. Con il finanziamento dedicato di 172mila euro – risorse del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - sarà creato un collegamento di oltre 9 chilometri tra nove plessi scolastici e altri siti strategici, attraverso percorsi promiscui all'interno del territorio comunale, sia con l'utilizzo di segnaletica verticale e orizzontale, per offrire una maggiore sicurezza, che con sentieri naturali a uso esclusivo dei ciclo-pedoni.
L’anello ciclabile collegherà gli istituti comprensivi Mestica e Alighieri, l’ISS Matteo Ricci, l’IIS Bramante, l’ITE Gentili, il Liceo Artistico Cantalamessa, il Liceo Scientifico Galilei, il Liceo Classico-Linguistico Leopardi, l’IPSIA Corridoni, il Palasport e il parco di Fontescodella, i Giardini Diaz e il BUS Terminal di piazza Pizzarello.
La ciclovia è stata progettata dall’ingegnere Nicola Gobbi con la consulenza dell’agronomo Nicola Prenna, con l’obiettivo della sostenibilità, senza consumo di suolo e nel massimo rispetto della natura e dalla biodiversità. L'intervento più importante verrà realizzato nel tratto di Fontescodella, in corrispondenza di via Tucci - su sede propria e con l’utilizzo dedicato esclusivamente a pedoni e bici - attraverso la posa di una pavimentazione ecologica e l’installazione di 21 lampioni e piante floreali posti lungo tutto il percorso del sentiero. Altro tratto di sentiero strategico, con lavori eseguiti sul fondo e con posa di balaustre in legno, consentirà l’attraversamento in sicurezza di via Roma. Nelle strade a bassa percorrenza veicolare, nelle quali non è possibile realizzare corsie preferenziali per le ridotte dimensioni, saranno installate idonee segnaletiche orizzontali e verticali.
«Dopo l’approvazione del progetto esecutivo del parcheggio scambiatore di Fontescodella, delle stazioni di ricarica delle bici elettriche e dell’info point di viale Trieste, già appaltato, portiamo a termine anche il progetto della ciclovia ad anello di collegamento delle scuole – ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. La città cambia volto e volge lo sguardo ai giovani, che per noi rappresentano il presente anche in tema di mobilità sostenibile. Un altro importante impegno di programma di mandato viene messo a terra, a costo zero per i maceratesi, grazie alla capacità dell’Amministrazione Parcaroli di sfruttare al meglio le risorse finanziate da bandi pubblici. Le opere saranno ultimate entro il corrente anno per cui è ora di mettere a puntino le nostre bici».
«L’intervento rappresenta il primo step di un progetto complessivo di ciclopedonali, interconnesse tra la viabilità ordinaria e ciclovie Marche, che porterà la città ad avere finalmente percorsi e collegamenti alternativi – ha aggiunto l’assessore con delega ai Parchi Pubblici Paolo Renna -. Finalmente Macerata inizia ad avere delle vere ciclovie che attrarranno i cittadini anche anche dal punto di vista naturalistico e paesaggistico collegando già alcuni quartieri e parchi di Macerata».
"Nel questionario del progetto 'Andiamo a Scuola da soli' promosso dal Comune di Fano, alla domanda sul sesso degli studenti sono state inserite tre opzioni: 'Maschio, Femmina, Altro'. Il sindaco parla di un errore, ma la giustificazione non regge". Ad affermarlo sono il commissario della Lega Marche, Riccardo Augusto Marchetti e il senatore leghista Simone Pillon.
“Utilizzare i bambini come strumento di propaganda a favore dei gender è vergognoso - attaccano dalla Lega -. Sottoporre agli studenti delle scuole elementari un quesito del genere è l’ennesimo atto di incoscienza da parte di coloro che hanno dato battaglia a sostegno del Ddl Zan, sonoramente bocciato dal Parlamento".
"Gli adulti portino pure avanti le proprie idee, senza però coinvolgere gli studenti - proseguono Marchetti e Pillon -. I bambini devono essere lasciati fuori da questa squallida propaganda che non fa che creare in loro confusione e disorientamento. Ogni bambino è consapevole del proprio sesso, ma non si può pretendere di coinvolgerli in un dibattito sulla sessualità".
"Si tratta di temi sensibili e complessi che studenti delle scuole elementari non possono né devono affrontare. La giustificazione del Sindaco Massimo Seri, secondo cui l’inserimento della voce ‘altro’ tra le opzioni di risposta sarebbe stato un mero errore tecnico, non regge - incalzano i leghisti - Sembra piuttosto un tentativo per rimediare all’errata volontà iniziale di coinvolgere gli studenti delle scuole in un dibattito che ormai è diventato vessillo di una certa parte politica. Continuino pure le loro insensate battaglie ma lascino vivere in serenità i bambini”.
“Prevenire per ridurre il rischio di contagio e di diffusione della malattia”. È l’invito rivolto dal vicepresidente Mirco Carloni, assessore all’Agricoltura, ai tecnici, riuniti in videoconferenza, in vista dell’attivazione dell’Unità di crisi di gestione della Peste suina africana.
Un virus che non colpisce l’uomo, ma che sta ugualmente allarmando l’Europa per i danni economici arrecati al settore agroalimentare e zootecnico. I primi focolai sono già stati rilevati in Italia, non nelle Marche, per cui è necessario attivare tutte le misure di prevenzione e contenimento della malattia, alla cui diffusione contribuisce la popolazione selvatica dei cinghiali.
“Non possiamo permetterci di inseguire l’evoluzione della situazione, ma dobbiamo cercare di prevenirla e, soprattutto, gestirla. In tutta Italia si stanno mettendo in atto sistemi di prevenzione – ha ricordato Carloni – Dobbiamo valorizzare le opportunità offerte dalla rete venatoria e zootecnica per adottare tutte le misure di prevenzione possibili”.
All’incontro hanno partecipato, da remoto, tecnici regionali, dell’Asur, dell’istituto zooprofilattico Umbria Marche, polizia provinciale e carabinieri forestali. Dalla riunione sono emerse indicazioni che andranno formalizzate dalla Regione Marche e che integreranno le disposizioni nazionali vigenti.
Alcune sono già state emanate, come quelle relative alla vigilanza passiva – da parte dei cittadini, allevatori, cacciatori – per segnalare alle autorità competenti l’avvistamenti di carcasse di animali selvatici. Altre, come le misure di biosicurezza per evitare contatti tra allevamenti e selvatici, verranno formalizzate con il coinvolgimento delle associazioni di categoria e l’insediamento dell’Unità di crisi.
“Siamo in una situazione di allerta e non ancora di emergenza, che stiamo affrontando con le dovute attività. L’Unità di crisi, che insedieremo, fornirà tutte le ulteriori indicazioni tecniche e operative che adotteremo per gestire la situazione”, conclude il vicepresidente Carloni.
Alla luce del recente recupero integrale dell’area scoperta ex Anconetani, oggi pubblica, di mq. 2.943,00, l’Amministrazione Comunale ha deciso di utilizzare quello spazio per la realizzazione di un parcheggio pubblico per circa 120 auto. “Abbiamo ripreso una nostra area, quella ex Anconetani, oggi dismessa e degradata e, attraverso progressive opere di riqualificazione, partendo dallo smaltimento dei rifiuti, dalla progettazione di una superficie asfaltata e di una nuova condotta fognaria, che miglioreranno la zona sul piano della sicurezza e del decoro urbano, arriveremo a breve tempo alla realizzazione di un ampio parcheggio pubblico per circa 120 posti auto che ci consentirà di dare una prima risposta ad un problema reale e molto sentito dalla cittadinanza, quale quello della carenza di parcheggi” – dichiara il sindaco Fabrizio Ciarapica.
“Il poter usufruire di una nuova area riservata alla sosta delle auto in zona portuale, a due passi dal Centro, costituisce un indubbio vantaggio per tutti. Per i nostri cittadini che avranno più facilità nel trovare posti auto e di frequentare le vie centrali, come per i clienti delle attività commerciali per la soddisfazione dei commercianti stessi, per i residenti che sono spesso costretti a parcheggiare lontano dalle loro abitazioni ed anche per i nostri turisti che, con una nuova area di sosta, saranno maggiormente spinti a venire e tornare a Civitanova. Il ricavo di una nuova area parcheggio limitrofa al centro città – prosegue Ciarapica - costituisce per tutti noi un tassello in più per il raggiungimento di un obiettivo strategico che apporterà indubbi benefici a livello di vivibilità per tutti, incrementerà il flusso dei turisti, migliorerà l’aspetto del commercio, avrà ricadute positive sul piano del traffico urbano rispondendo ai bisogni della comunità per finalità di pubblico interesse. Si tratta – conclude il primo cittadino - ancora una volta di aver mantenuto un impegno con la comunità da parte della nostra Giunta che è stato possibile anche grazie al costante lavoro degli Uffici Tecnici”.
Propedeutici alla realizzazione della nuova area parcheggi auto, sono gli interventi che l’Amministrazione Comunale ha disposto per la riqualificazione della zona inerenti lavori di pulizia, recupero rifiuti asfaltatura, collegamenti fognari ed elettrici. Al riguardo la Giunta Comunale, nella seduta del 31 dicembre scorso, ha approvato due delibere (n. 657 e n. 658) inerenti due progetti, il primo legato agli interventi nella zona operativa portuale antistante il “Club Vela Portocivitanova”, l’altro relativo ai lavori nella porzione di area pubblica compresa tra i cantieri CRAI e l’ex area Anconetani, per una spesa rispettivamente di 100.000,00 euro e di 103.000,00 euro, finanziata con le risorse a disposizione del Comune.
Insieme ai suoi familiari a festeggiare i 100 anni di Ivo Pianesi non poteva mancare la famiglia dell’Anmig (Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi di Guerra) con la Presidente Gilda Coacci, la Vicepresidente e Membro del Comitati Centrale Daniela Meschini e Graziano Cardarelli, che è stato un vero sostegno per Ivo negli anni della sua Presidenza all’ANMIG.
Un compleanno da festeggiare, pur nelle difficoltà della malattia e della situazione pandemica. Daniela Meschini ha letto la lettera di auguri e ringraziamenti del Presidente Nazionale Claudio Betti e ha consegnato la targa leggendo gli auguri del sindaco di Macerata Sandro Parcaroli.
Gilda Coacci ha ringraziato Ivo, a nome del Direttivo e di tutti i soci dell’Anmig, ricordando gli anni di impegno a testimoniare l’orrore della guerra ai giovani nelle scuole dove veniva invitato. “Nonno Ivo” lo chiamavano i ragazzi più piccoli, a quelli delle superiori ricordava la bellezza della giovinezza e di non buttare via la vita raccontando i suoi anni giovanili al gelo della Russia.
Spiegava agli studenti che l’odore di morte della Seconda Guerra Mondiale non è solo quello del filo spinato dei campi di concentramento è anche quello delle mutilazioni e delle sofferenze vissute nei campi di battaglia dove i soldati italiani erano stati inviati a combattere una guerra tanto sbagliata quanto inutile e il fronte orientale fu uno dei più tristi e devastanti teatri di guerra.
Dalla campagna di Russia, in pochi tornarono e molti con gravi mutilazioni come Ivo e con le stesse lacerazioni di quanti sono stati internati. “In mezzo alla neve, al freddo e alla disperazione all’improvviso sentii un rumore” con queste parole inizia la sua testimonianza raccolta nel libro “E tornammo a Piedi”.
Partito il 16 novembre 1941 appena ventenne fu destinato al VI Reggimento Genio a Bologna, dove faceva il radiotelegrafista. Aveva fatto un corso simile a Macerata perché sognava di lavorare alle Poste. Fu poi assegnato a Santa Maria Capua Vetere vicino Caserta, per un corso accelerato per Stazioni di Grande Potenza. Poi è spedito nella steppa russa a combattere.
Partì senza sapere quello che avrebbe trovato. Certo non poteva immaginare che nelle infinite distese della steppa russa avrebbe visto morire tantissimi compagni di avventura, sopraffatti dal freddo e dalle ferite che cadevano “nella neve come fagottelli”
Racconta Ivo “Nell’autunno del ’42 arrivai al comando tappa a Cerkovo con una divisa di panno e un cappotto con la pelliccia, credevo di dovermi occupare delle stazioni radio e invece mi ritrovai a combattere al fianco della fanteria e delle altre forze militari. A dicembre eravamo già accerchiati. L’assedio durò un mese sotto i continui attacchi dei russi. Quando potevano gli aerei S79 italiani buttavano casse di viveri e munizioni senza paracadute e una metà si rompevano nell’impatto. Il 16 gennaio ‘43 attaccammo per aprirci un varco, noi avevamo i mortai, loro i razzi katiuscia. Riuscimmo comunque a sfondare la sacca di accerchiamento, ma fu una trappola. I russi ci attaccarono alle spalle e fu un massacro”.
Chi era sopravvissuto, come Ivo, iniziò la ritirata nella neve con quasi 40° sotto lo zero. “Dopo quattro giorni di marcia e centinaia di morti seminati nella steppa, arrivo in una piccola isba, stremato. Mi tolsi le scarpe e sprofondai nel sonno. Fu un errore. I piedi diventarono grossi come pagnotte, dovetti riprendere il cammino usando le scarpe come ciabatte”.
Quell’errore gli costò l’amputazione delle falangi di entrambi i piedi. Le parti rovinate caddero da sole, poi al Rizzoli a Bologna venne operato. A Ivo oggi un grazie per essere stato testimone che la pace è un valore e per il servizio speso nell’Associazione.
"L’11 gennaio abbiamo somministrato 19.012 dosi di vaccino, un vero record per le Marche”. Ad annunciarlo è l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini che sottolinea come questo dato sia stato "possibile grazie al grande impegno del personale sanitario sempre in prima linea nonostante siano passati due anni dall’inizio della pandemia".
Delle oltre 19 mila dosi, 1716 sono state prime dosi: “Molti non si vaccinano per paura – spiega l’assessore – hanno solo quindi bisogno di spiegazioni e di essere rassicurati”. Scendendo nei particolari, 6805 dosi sono state somministrate in provincia di Ancona, 3118 nell’ascolano, 2115 nel fermano, 3238 nel maceratese e 3735 in provincia di Pesaro-Urbino.
La fascia di età che ha ricevuto più prime dosi è stata quella 0-16, con 732 somministrazioni, seguita dalla fascia 50-59 con 251 (dall’8 gennaio e fino al 15 giugno 2022 è stabilito l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto i 50 anni di età, e dal 15 febbraio tutti i lavoratori over 50 del settore pubblico e privato per accedere al luogo di lavoro saranno tenuti ad esibire il super green pass). Le terze dosi sono state invece 15.419.
Intanto stamattina sono già partiti 2.300 sms a tutti quei soggetti col ciclo vaccinale in scadenza, 60 mila persone circa, che avevano una prenotazione assegnata per febbraio e marzo. "Verranno ricontattati tutti al ritmo di circa 2 mila al giorno, per dare risposta a tutti i marchigiani in questa situazione" sottolinea Saltamartini che rilancia anche gli open day nei fine settimana di gennaio: "La strada da seguire è però quella della prenotazione – conclude – nel mese di gennaio ci siamo posti l’obiettivo di vaccinare 420 mila cittadini”.
Il presidente della Giunta regionale delle Marche Francesco Acquaroli (Fdi), il presidente del Consiglio regionale, Dino Latini (Udc), e il capogruppo del Partito democratico, Maurizio Mangialardi, sono i tre delegati designati dal Consiglio regionale per partecipare all'elezione del Presidente della Repubblica in rappresentanza della Regione Marche.
Il Parlamento è stato convocato con i 58 delegati regionali in seduta comune dal Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, per il 24 gennaio; prima votazione in programma alle ore 15. Nella votazione in aula l'Assemblea legislativa ha attribuito 12 voti ad Acquaroli, 9 a Latini e 8 a Mangialardi. I tre interessati si sono molto onorati di 'rappresentare' le Marche nella prossima elezioni del Capo dello Stato
“È un grande onore rappresentare le Marche tra i grandi elettori per il presidente della Repubblica: si tratta di un voto importante che cade in un’epoca storica assolutamente complicata e difficile”. È il commento fuori dall’Aula del Consiglio regionale del governatore Francesco Acquaroli.
È stato inaugurato in via Lorenzo D’Alessandro, al civico numero 12, il “Tempio degli Angeli”, la prima sala del commiato a San Severino Marche. A realizzarla l’impresa funebre “Gli Angeli”, storica agenzia gestita dai soci Ettore Maltoni, Stefano Binanti, Paolo Del Medico e Riccardo Tiburzi. Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza del sindaco, Rosa Piermattei, e dell’assessore comunale Jacopo Orlandani.
A benedire la struttura è intervenuto don Donato De Blasi. Il “Tempio degli Angeli” dispone di quattro stanze modulabili, cui sono stati dati i nomi di grandi compositori, e di un ampio spazio per cerimonie. Si tratta di un luogo interconfessionale che potrà ospitare defunti di tutte le fedi religiose e di ogni confessione essendo privo di simboli, paramenti o immagini sacre. Oltre agli spazi per la veglia dei defunti, la struttura ospita locali tecnici per la preparazione delle salme ma anche per la gestione di ulteriori servizi, spazi per gli uffici e l’attività dell’impresa funebre.
Nuovo aumento dei contagi nelle Marche. Nelle ultime 24 ore sono 2.393 (ieri 1.745), su 12.509 tamponi analizzati nel percorso diagnostico-screening (ieri 14.001). La percentuale di positività è del 19,1% (era del 12,5%) mentre il tasso di incidenza cumulativa su 100mila abitanti sale a 890,63 (il precedente era 874,65).
Corre sempre più delle altre province quella di Ancona che nelle ultime 24 ore conta 1.127 nuovi positivi al Covid- 19. Dietro di lei quelle di Ascoli Piceno con 397 casi, Pesaro Urbino con 276, Macerata con 264 e Fermo con 208. Si aggiungono poi 123 nuovi infetti di fuori regione. Sono due le fasce di età che da sole rappresentano ben oltre la metà dei nuovi positivi al Covid nelle Marche.
Si tratta dei 25-44 anni (con 768 nuovi infetti) e 45-59 (con 602 nuovi positivi). A seguire c'è la fascia dei giovani 19-24 anni che nelle ultime 24 ore contano 231 nuovi casi, seguita da quella 14-18 con 183. Complessivamente i giovani da 0-18 anni che hanno contratto il virus oggi sono 416. Sul fronte vaccini, invece, nelle Marche sono state superate, ieri le 19mila (19.012) somministrazioni. Il gruppo più numeroso è stato quello delle terze dosi (booster) con 15.420 inoculazioni. Ci sono state anche 1.716 prime dosi. Le seconde dosi sono state invece 1.876.
È in aumento di sedici unità il numero dei ricoveri in Area Medica, dove sono presenti 326 pazienti, 58 dei quali in Terapia Intensiva (+1 rispetto a ieri). Nelle ultime 24 ore sono stati rilevati, purtroppo, anche quattro decessi correlati al Covid: un 49enne di Loreto, una 88enne di Ascoli Piceno, un 92enne di Jesi e un 72enne di Pesaro. Tutte le vittime presentavono patologie pregresse
Lutto a Morrovalle. Si è spento all’età di 70 anni, dopo una malattia, Gianfranco Principi. Ex dirigente della Teuco Guzzini, ora in pensione, Principi era molto conosciuto anche per via del suo impegno nella politica locale che lo aveva portato a ricoprire il ruolo di capogruppo di maggioranza in consiglio comunale dal 2001 al 2011, durante l'amministrazione di Francesco Acquaroli .
Proprio l'ex sindaco di Morrovalle lo ricorda così: “Un personaggio autorevole e dal grande spessore morale – ha affermato Acquaroli –. Per me è stato un appoggio fondamentale durante quegli anni e non mi ha mai fatto mancare il suo prezioso supporto tramite il suo significativo bagaglio di esperienza. La propria credibilità se l’è costruita attraverso la sua intelligenza e una vita spesa tra lavoro e famiglia.
È una persona che ha lasciato un segno indelebile nella nostra comunità, di cui è stato una colonna portante, grazie anche alla sua passione per la cosa pubblica – ha concluso Acquaroli - Oltre alla tristezza, esprimo tutta la mia forte riconoscenza per l’uomo e mando un abbraccio a tutti la famiglia”. Gianfranco Principi lascia la moglie Tiziana, i suoi due figli Barbara ed Emanuele e i nipoti. Il funerale sarà celebrato oggi pomeriggio, alle ore 15.00, presso la chiesa di San Francesco a Morrovalle.
Folle inseguimento, speronamento della vettura della Finanza e infine l’arresto. In manette un uomo di 36 anni con il sequestro di ben 21,5 chili di cocaina. Il fatto è accaduto nei giorni scorsi a Porto Sant’Elpidio. Secondo quanto ricostruito – dalla Guardia di Finanza di Ancona che ha condotto l’operazione - tutto è cominciato con un’auto che viaggiava a forte velocità per le vie del centro alle prime luci dell’alba. Una pattuglia delle Fiamme Gialle ha seguito la vettura e poco dopo l’uomo, fermata l’auto, è sceso per avvicinarsi a un altro veicolo in sosta aprendone il bagagliaio.
Dopo aver preso un involucro, è tornato sulla sua vettura per allontanarsi. Non escludendo un furto in atto, i militari hanno deciso di procedere nel pedinamento e il 36enne, avendo notato la pattuglia, ha accelerato gettando l’involucro dal finestrino. E’ scattato un vero e proprio inseguimento thrilling nel quale il fuggitivo ha speronato l’auto dei finanzieri, ma dopo pochi chilometri la corsa si è interrotta.
Dai controlli è risultato che l’involucro gettato via conteneva due panetti di cocaina purissima. Il grosso però era nella vettura da cui il 36enne lo aveva prelevato poco prima: in quell’auto ferma c’era una valigia, nascosta nel portabagagli, con altri 18 panetti. In totale sono stati sequestrati 21,5 chili di coca, quantitativo trai più rilevanti sequestrati negli ultimi anni nelle Marche. L’uomo dovrà rispondere del reato di traffico di stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.
Il TAR delle Marche ha rinviato alla Corte Costituzionale il ricorso operato dalle parafarmacie regionali, sostenute dal Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, Unione Nazionale dei Farmacisti Titolari di Sola Parafarmacia – UNAFTISP, Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane (FNPI), rappresentati e difesi dall'avvocato Daniele Granara contro la decisione della Regione Marche di sospendere dopo un mese dall'avvio della delibera che concedeva alle parafarmacie la facoltà di eseguire tamponi antigenici rapidi per la rilevazione del Covid19.
Le parafarmacie delle Marche e le Associazioni che le sostengono prima di entrare nel merito della sentenza “sottolineano come sia ridicolo, all'interno di una pandemia mondiale, arrivare alla Corte Costituzionale per decidere se dei farmacisti laureati ed abilitati possano o non possano fare i tamponi per rilevare nuovi positivi al Covid 19 aldilà che questi operano in strutture diverse dalle farmacie. Una situazione che ha del "grottesco" se valutata all'ombra della strenua opposizione con cui l'associazione dei titolari di farmacia (Federfarma) si oppone per impedire che dei colleghi con stessa preparazione professionale esercitano un'opera che sostanzialmente è in favore dei cittadini, tutti i cittadini”.
“Entrando nel merito della sentenza – afferma Daniela Clini rappresentate regionale della Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane, Movimento Nazionale liberi farmacisti - quello che è davvero importante è quanto scrive lo stesso Tribunale rimandando la questione alla Corte Costituzionale, ovvero che esiste una "questione di legittimità Costituzionale" della legge che riservava alle sole farmacie la possibilità di effettuare i tamponi (dell’art. 1, commi 418 e 419, della L. 30 dicembre 2020, n. 178) rispetto agli art. 3 e 41 della Costituzione ovvero quelli che richiamano ai principi della pari dignità ed uguaglianza di tutti i cittadini e quelli sulla libertà d'impresa”.
“Quello che dispiace, sottolineano le Associazioni, è che in una situazione di sofferenza generalizzata dei cittadini per la diffusione del virus, si sia costretti ad assistere alle lunghe file davanti alle farmacie per fare un semplice tampone, e al contempo, si debba ricorrere ai tribunali per una questione che una politica più lungimirante e meno infiltrata da interessi corporativi avrebbe potuto risolvere in modo più semplice e veloce
A bordo del bus senza Super Green Pass: dà in escandescenze e aggredisce gli agenti che gli chiedono il documento. Il Commissariato di Polizia di Jesi ha denunciato un giovane passeggero di un autobus di linea durante i controlli sul possesso del super Green pass, obbligatorio su tutti i mezzi di trasporto pubblici dal 10 gennaio.
Ieri pomeriggio, agli agenti che verificavano il rispetto della norma tra gli occupanti di un autobus di linea Jesi-Ancona, presso la stazione delle corriere a Portavalle, un operaio 23enne di origine nigeriana, prima si è mostrato reticente a mostrare la certificazione, poi ha esibito un foglio di incerta provenienza e senza validità.
Dovendo accelerare le operazioni di verifica in quanto l'autobus aveva necessità di partire, i poliziotti hanno invitato il passeggero a scendere per continuare l'accertamento, ma il giovane non ne ha voluto sapere ed ha iniziato a inveire e a spintonarli, ferendo alla gamba uno degli agenti con lesioni giudicate guaribili in 10 giorni. Il 23enne è stato condotto in Commissariato a Jesi dove è stato accertato che era sprovvisto della certificazione verde e gli è stata contestata la violazione amministrativa che prevede il pagamento di una sanzione da 533 a 1000 euro.
È stato, inoltre, denunciato alla Autorità Giudiziaria per resistenza a pubblico ufficiale. L'esito del processo giudiziario potrebbe risultare pregiudizievole in relazione al permesso di soggiorno, trattandosi di un reato di violenza
Da domani nelle Marche sarà possibile diagnosticare la positività e uscire dall’isolamento e dalla quarantena anche con il tampone antigenico rapido negativo, senza bisogno di conferma con il molecolare. Sono state aggiornate oggi - con una circolare del Dipartimento Salute - le misure relative a quarantene, isolamento e guarigione dovuti al Covid-19.
DIAGNOSI DI POSITIVITÀ. La prima novità è che il caso positivo è diagnosticato da Tampone molecolare positivo o da Tampone Antigenico Rapido (effettuato in farmacia o dal Medico di Medicina Generale o Pediatra di Libera Scelta o laboratori analisi e strutture/professionisti autorizzati e accreditati). I soggetti positivi non devono effettuare ulteriori tamponi di conferma dopo il primo tampone positivo, sia esso un antigenico rapido o un molecolare, ma devono adottare da subito le norme di isolamento indicate sul sito della Regione.
CASO POSITIVO – NUOVE DISPOSIZIONI PER FINE ISOLAMENTO E GUARIGIONE. Il tampone “di uscita” può essere effettuato presso un Drive Through o, in alternativa, se non riceve un appuntamento in tempo utile il test antigenico rapido può essere effettuato a cura del Medico di medicina generale, del Pediatra di Libera Scelta o presso una Farmacia convenzionata/ Laboratori analisi e strutture/professionisti autorizzati e accreditati ai sensi della Legge regionale 21/2016 (ex DGR 146/2020) aderenti ai Protocolli nazionali. Resta valido che i lungamente positivi asintomatici vengono riammessi in collettività al 21° giorno dopo il primo tampone positivo, senza necessità di test.
CONTATTO STRETTO – NUOVE DISPOSIZIONI PER FINE QUARANTENA. Il tampone “di uscita” può essere effettuato presso un Drive Through o, in alternativa, se non riceve un appuntamento in tempo utile il test antigenico rapido può essere effettuato a cura del Medico di medicina generale, del Pediatra di Libera Scelta o presso una Farmacia convenzionata/ Laboratori analisi e strutture/professionisti autorizzati e accreditati ai sensi della Legge regionale 21/2016 (ex DGR 146/2020) aderenti ai Protocolli nazionali. In virtù di tale disposizione possono effettuare i tamponi antigenici certificati anche da: medici di medicina generale e i Pediatri di libera scelta; le Farmacie convenzionate, per le quali si ricorda la necessità dell’inserimento dei dati nel Portale regionale; i Laboratori analisi e le strutture/professionisti autorizzati e accreditati casi ancora sintomatici sono sottoposti a sorveglianza e potranno effettuare il tampone di controllo soltanto dopo almeno 3 giorni dalla scomparsa dei sintomi.
Tutte le nuove disposizioni legate ai comportamenti e alle tempistiche di isolamento e quarantena si possono consultare nella sezione dedicata del sito della Regione all’indirizzo: https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Vaccini-Covid/Prenotazioni/Quarantena-e-isolamento
Focolai di Coronavirus all’interno delle carceri marchigiane. A lanciare l’allarme è il Garante regionale dei diritti Giancarlo Giulianelli, che parla di una situazione che desta preoccupazione su diversi fronti. "Nell'ambito del nostro consueto monitoraggio abbiamo appreso che durante le ultime settimane si sono sviluppati diversi focolai in alcuni istituti penitenziari. Nonostante l'attivazione di tutti i protocolli previsti, l'aumento generalizzato dei contagi ha purtroppo varcato anche le soglie degli istituti".
Giulianelli richiama l'attenzione sulla necessità di effettuare quanto prima le terze dosi e di prestare attenzione alla situazione sanitaria nel suo complesso, che già da tempo presenta diverse criticità. "Sappiamo che lo sforzo comune messo in campo in tutti i settori per fronteggiare la pandemia è notevole e che le difficoltà sono altrettanto considerevoli. Il nostro auspicio - conclude Giulianelli - è che anche per il mondo carcerario ci sia la dovuta attenzione.
Questo per evitare che i problemi esistenti vadano ad acuirsi e per salvaguardare la salute dei detenuti e di quanti operano quotidianamente negli istituti penitenziari". Il Garante proseguirà l'azione di monitoraggio da remoto, garantendo in questo mondo una presenza costante ed i colloqui richiesti dai detenuti, che non si sono fermati durante il periodo festivo.
In sella allo scooter senza patente, con revisione scaduta e privo di assicurazione e targa. Un giro in moto che è costato caro a un ventiquattrenne maceratese, di origini peruviane, intercettato dalla Polizia locale di Macerata in viale Leopardi, all’altezza di Rampa Zara.
Gli agenti hanno fermato il giovane perché il ciclomotore sul quale viaggiava era senza targa e dai controlli effettuati hanno accertato che il mezzo non era stato sottoposto alla revisione risultata scaduta nel 2019 e non aveva la necessaria copertura assicurativa.
Inoltre il 24enne non era in possesso della patente di guida necessaria a condurre il ciclomotore e che peraltro non aveva mai conseguito. Le varie sanzioni elevate al giovane ammontano a oltre 8.000 euro a cui si è aggiunto il sequestro del mezzo.
Il senatore Maurizio Gasparri, lo scorso sabato, ha presenziato ad un incontro-dibattito tenutosi all’interno del porto turistico marinaro di Porto San Giorgio, dove ha incontrato vari imprenditori balneari per discutere dell'imminente scadenza della Bolkestein.
"Una battaglia che affronto da anni al fianco dei balneari per trovare rimedio a una legge che mette a serio rischio migliaia di famiglie che hanno speso un'intera vita nelle loro concessioni" ha sottolineato il senatore che, poi, ha fatto visita a un'eccellenza del Fermano, lo storico pastificio dei fratelli Paolo e Pietro De Carlonis di Campofilone, per ammirare da vicino la produzione dei famosi maccheroncini, unica pasta all’uovo al mondo ad avere il riconoscimento I.G.P, vanto per la regione Marche e per tutta l’Italia.
Il Cavaliere Paolo De Carlonis ha guidato il senatore Gasparri, insieme alla consigliera e capogruppo regionale di Forza Italia Jessica Marcozzi, in una visita all’interno della produzione dove ha spiegato tutte le fasi dei vari processi lavorativi, dalla pasta secca esportata in tutto il mondo, ai prodotti freschi presenti in tutti i supermercati della grande distribuzione di sei regioni del Centro Italia.
Significativo è stato il racconto passionale della storia aziendale nata nel 1968 dal papà Enzo in una piccola bottega a Porto San Giorgio, poi nel 1996 il subentro alla guida dell’azienda dei figli che, con un grande spirito imprenditoriale, sono riusciti a far crescere l’attività giorno per giorno arrivando nel 2008 a costruire un innovativo stabilimento di 3000 metri quadrati, che punta, con le tipicità locali, a far crescere il proprio brand in ambito internazionale, e soprattutto - attraverso il proprio lavoro - a promuovere anche il bellissimo territorio marchigiano.
Confindustria Macerata, tramite il proprio Presidente Sauro Grimaldi, esprime forte preoccupazione per la mancata proroga, nella Legge di Bilancio 2022, della sospensione per le imprese delle aree del cratere del pagamento delle rate dei finanziamenti di qualsiasi genere erogati dalle banche e intermediari finanziari. Le preoccupazioni si acuiscono anche alla luce dell’aggravamento del quadro economico finanziario derivanti dalla difficoltà di reperimento delle materie prime, dal rincari energetici, della ripresa dell’inflazione.
“Il venir meno di questa ulteriore importante misura appesantisce e rischia di vanificare la ripartenza delle imprese che dovranno riprendere il pagamento delle rate dei finanziamenti la cui durata, in attuazione dell’accordo tra ABI e Commissario Straordinario del governo del 27 marzo 2018, è allungata di un periodo di tempo corrispondente a quello della sospensione”, spiega Grimaldi. Per effetto delle nuove regole europee sulla definizione di default, potrebbe essere a rischio la stessa prosecuzione della attività produttive che non riuscirebbero a coprire gli impegni in scadenza in un periodo massimo di tre mesi”.
“Rimane fondamentale quindi per l’impresa – continua il presidente di Confindustria - monitorare nel continuo tutte le proprie posizioni e onorare con puntualità le scadenze di pagamento previste per evitare che arretrati di pagamento, anche di piccolo importo, comportino una classificazione a default con conseguente segnalazione della posizione in Centrale dei Rischi di Banca d’Italia".
"Il diniego della sospensione, introdotta dal decreto legge n. 189 del 17/10/2016 e prorogata fino al 2021, riguarda anche i mutui contratti dai cittadini sulle abitazioni inagibili con evidenti ripercussioni sociali; francamente, tutto ciò appare immotivato e la nostra comunità non lo merita. Fortunatamente i timori di Confindustria Macerata sembrano trovare una eco nel grido di allarme nelle forze politiche e nei parlamentari locali”. “L’auspicio – conclude Grmaldi - è che l’unione di territorio e comunità consenta di risolvere urgentemente il problema attraverso l’inserimento della misura negli imminenti provvedimenti legislativi, come ad esempio la legge di conversione del Decreto Milleproroghe”.
Recanati in prima linea contro la violenza sulle donne grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale nella sensibilizzazione sul tema e nell’assistenza alle vittime di abusi presso lo Sportello Antiviolenza ed Antistalking ubicato all’Ospedale di comunità “Santa Lucia”. Lo scorso anno, da gennaio a dicembre 2021, lo Sportello ha accolto, sostenuto, accompagnato ed aiutato 57 donne, madri di 64 bambini e bambine vittime a loro volta di violenza assistita.
“L’impegno della nostra Amministrazione è quello di contrastare la violenza sulle donne in ogni forma – ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi - Violenza è anche quando non facciamo tutto quello che è in nostro potere per aiutare chi subisce violenza a denunciare. Continueremo a sostenere con forza lo Sportello di contrasto alla violenza, le iniziative di sensibilizzazione e i progetti di educazione rivolti alle studentesse e agli studenti. Perché l'uguaglianza educativa, tra donne e uomini, è lo strumento più importante che abbiamo per lottare ogni giorno contro questo fenomeno.”
Delle 57 donne che si sono rivolte al servizio nel 2021, 48 sono italiane, con un’età compresa tra i 17 ed i 70 anni, residenti a Recanati e nei Comuni vicini tra cui Potenza Picena, Montefano, Castelfidardo, Osimo, Porto Recanati, Loreto, Filottrano, Civitanova e Fermo.
Trentasei delle 57 donne seguite hanno dei figli che quindi sono vittime di violenza assistita e per loro sono stati strutturati percorsi di tutela e protezione specifici, realizzati in collaborazione con le operatrici e gli operatori della rete territoriale (Assistenti Sociali, FFOO, Consultorio Familiare, Istituti Scolastici).
“Aperto nel 2013, lo sportello garantisce una reperibilità h 24 e si rivolge alle vittime di violenza sessuale, psicologica, economica o di stalking, ai loro familiari, amici o conoscenti e offre in maniera gratuita accoglienza, codifica del caso e consulenza psicologica. – ha spiegato Tania Paoltroni, Presidente del Consiglio Comunale con delega alle Pari Opportunità - Favorisce i contatti con gli enti istituzionali ed associazionistici che si occupano di violenza di genere nel territorio, opera con personale interamente al femminile, garantendo la totale riservatezza delle assistite.”
Le motivazioni per cui le donne si sono rivolte allo Sportello di Recanati vanno dalla necessità di avere informazioni legali e pratiche circa la loro situazione, al bisogno di trovare uno spazio dove poter portare, spesso per la prima volta, il proprio disagio e la propria sofferenza, sino alla necessità di denunciare di essere o essere stata vittima di violenza psicologica, stati di isolamento sociale e/o lavorativo, umiliazioni, violenza fisica, violenza economica e/o stalking.
Per ogni caso è stata fornita una risposta specifica e conforme alle esigenze e alla volontà della donna. Sono state anche effettuate delle valutazioni del rischio di recidiva e di escalation dei comportamenti maltrattanti, per poter procedere con una strutturazione in rete di progetti realmente tutelanti la donna e i suoi figli/e.
In alcuni casi è stato effettuato un invio ai Centri Antiviolenza provinciali di competenza, in altri è stata attivata una rete di protezione territoriale, in altri la donna ha avviato un percorso con l’operatrice dello sportello. Sono state messe in atto anche attività finalizzate al lavoro sul trauma e al reinserimento delle donne vittime di violenza di genere.
Per quanto riguarda l’attività di sensibilizzazione sul tema, proprio in questi giorni sono stati distribuiti i fondi raccolti in occasione di eventi organizzati grazie al contributo dell’Associazione “Yoga Recanati”, dell’Associazione “Altraeco” e della “Società Operaia di mutuo soccorso”. I fondi sono stati destinati ad una ragazza che si era rivolta allo Sportello Antiviolenza di Recanati per emanciparsi da una difficile situazione di violenza e costrizione.