Nessun segnale di debolezza: la rinuncia all'udienza di sospensiva era un passaggio obbligato. Continua il botta e risposta fra il comitato Salviamoilgreen e l'amministrazione comunale, dopo le reazioni di ieri alla rinuncia dell'udienza di sospensiva di fronte al Tar, con il comitato che spiega le sue ragioni a fronte delle affermazioni del sindaco di Tolentino.
"Il Comitato Salviamoilgreen, con il suo avvocato Tommaso Rossi" si legge in una nota "in relazione a quanto pubblicato e diffuso ieri dall'amministrazione tolentinate, precisa quanto segue:
la rinuncia alla sospensiva è un passaggio tecnico, assolutamente obbligato nel momento in cui cessano le ragioni di urgenza e pericolo imminente cui la stessa sospensiva per legge si riferisce. Chiaro è che se il bando è andato deserto, non c'è più urgenza. Non c'entra nulla con l'aver letto la memoria depositata dal legale del Comune di Tolentino, peraltro del tutto infondata, che si riferisce al merito della causa e nell'udienza di merito verrà confutata interamente.
Nessun segnale di debolezza, quindi, ma al contrario la convinzione che il tempo stia dimostrando quanto da sempre abbiamo sostenuto, cioè che il progetto non era e non è un buon progetto per la città di Tolentino".
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