Tolentino: "Uniti per l'ospedale" si rivolge al Tribunale per i Diritti del Malato
Dal gruppo "Uniti per l'ospedale di Tolentino" riceviamo:
Dalla protesta dei Sindaci del pesarese è emersa una repentina risposta del Governatore Ceriscioli che va ad accontentare il centro focale del suo elettorato. Ma la sanità marchigiana, già sofferente per il caos che questa contestata riforma sta generando, sembra regredire ancora di più per un fattore etico e cioè per il trattamento riservato solo ad alcuni Comuni attraverso singoli negoziati. Nonostante la diversità di appartenenza politica dei membri del gruppo "Uniti per l'ospedale di Tolentino", alla riunione tenutasi nella serata del 18 gennaio, questa è stata la principale considerazione.
Una Tolentino bistrattata, abbandonata principalmente da chi ieri, come primo referente del PD locale e Presidente della Commissione Regionale Sanità, è stato il principale collaboratore della riforma e oggi finge di non sapere cosa stia succedendo specie all’interno dell’ospedale della sua Città.
Allora si ritiene opportuno informarlo che tantissimi cittadini hanno presentato le loro lamentele perché proprio in questi giorni sono stati annullati circa 100 appuntamenti, prenotati da mesi e mesi, perché bloccato il turnover degli anestesisti la cui presenza è indispensabile per lo svolgimento degli esami con il mezzo di contrasto, nella diagnostica ad immagini. Ancora… che è stato trasferito il day surgery da Tolentino dove era perfettamente funzionante, preso a modello per il numero degli interventi sostenuti, con la presenza di una lunga lista d’attesa e portato a San Severino Marche, raggiungibile solo attraverso una difficile viabilità e dove non pochi sono i problemi per l’implementazione. Allora, se Tolentino deve morire perché veste diverso colore politico, sappiate che oltre all’Amministrazione comunale impegnata da tempo nella tutela dell’Ospedale, il gruppo, formatosi ad hoc grazie all’unione di voci partitiche differenti, non intende farsi calpestare da una riforma che sta esasperando i toni della discussione e del rispetto tra istituzioni e afferma di rivolgersi al Tribunale per i Diritti del Malato.
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