I Sibillini sono stati coperti dalle prime nevi. Il primo pensiero è rivolto alle zone terremotate. Saranno state organizzate o il tutto è ancora soffocato dalla burocrazia e dall’inettitudine?
A commentare la situazione post sisma è l'artista Carlo Gentili, fin da subito in prima linea nel denunciare ritardi e carenze nella gestione dell'emergenza, autore anche di opere dedicate proprio alla situazione delle zone terremotate.
A un anno dal sisma, ecco come vede le cose Gentili:
"GESTIONE DISASTROSA. Nell’inverno scorso la gestione post terremoto da parte della Regione Marche è stata disastrosa ed inqualificabile: bagni chimici insufficienti e con una distanza anche di 30-40 metri da percorrere tra ghiaccio e neve per anziani, donne e bambini; casette invernali mai arrivate, sistemazioni provvisorie inadeguate, gente abbandonata, ruspe e turbine latitanti, stallette per gli animali mai consegnate, con la relativa perdita di 6.000 capi morti sotto il ghiaccio e la neve; dignità calpestata, proteste inascoltate, burocrazia criminale.
L’ARTISTA E IL POLITICO. Come artista ho segnalato queste assurdità con il dipinto “Madre senza lacrime” con il titolo tratto da una intervista fatta ad un abitante di Quinto Decimo che inquadrava, appunto, la disperazione di gente abbandonata e lasciata sola. Per il mio impegno sono stato insultato da un alto esponente della politica regionale, il quale continuava a depotenziare i problemi della gente coinvolta e banalizzare la mia battaglia artistica con l’affermazione “le sue polemiche non mi interessano”; questo è avvenuto anche il 18 febbraio 2017 quando la vicenda di Rigopiano ha riportato in auge l’interesse dei media nelle zone terremotate e, a quel punto, tutto il mondo si è reso conto che un popolo, un territorio era letteralmente sommerso sotto la neve, senza corrente elettrica, senza ruspe e con le turbine inefficienti.
L’INIZIATIVA CANORA. Poi, in estate è giunto il contentino canoro di RisorgiMarche che di fatto, con grande contentezza delle istituzioni nazionali e locali, ha depotenziato la protesta di quei pochi artisti, giornalisti ed intellettuali che ostinatamente continuavano a segnalare le inadempienze, le criticità e le richieste d’aiuto, nascondendo il dolore e le sofferenze sotto le macerie, ancora presenti a distanza di oltre un anno. Le proteste di artisti, intellettuali e gente comune è stata di fatto volutamente depotenziate con Risorgimarche
Insomma, con questa iniziativa canora di dubbio gusto, artisti, intellettuali, giornalisti inascoltati nelle loro proteste sono stati “sostituiti” con artisti allineati in una manifestazione capace di nascondere macerie e drammi con i primi responsabili delle inadempienze in prima fila ad ascoltare belle canzone sullo sfondo dei Sibillini.
CARNEFICINA ANIMALI. Ora, come dicevamo, la neve sta arrivando. Dovremo assistere ad una ulteriore carneficina di animali come lo scorso inverno? Dalle cronache di questi giorni, leggo che una allevatrice di Camerino che ha ricevuto una stalla a tendone afferma che “la struttura sembra inadatta per fronteggiare la neve”; un’altra testimonianza riporta: “Ho visto alcune stallette ed ho il dubbio che quelle realizzate a forma di arco e ricoperte di materiale plastico possano reggere a tanta neve”. I miei dubbi rimangono
TOCCATO IL FONDO? Pensavamo di aver toccato il fondo, invece arriva proprio in questi giorni l’incredibile, vergognosa vicenda della 95nne Peppina segno di uno Stato assente, di una burocrazia ottusa forte con i deboli e debole con i forti. E i politici che difendono questo operato miope, anche se supportato da ferree attenzioni alla legalità, sembrano monchi di dignità, di sensibilità oltre che di intelligenza".
Post collegati

Camila Giorgi sbarca all’Isola dei Famosi: ufficiale la partecipazione al reality, a un anno dal ritiro dal tennis

Clima, Macerata nella top 20 città italiane: le Marche primeggiano nella classifica de "Il Sole 24 Ore"

Commenti