Simone non paga più ogni mese 1400 euro per la sua pomata “speciale”. Il racconto della sua storia a “Le Iene”
Da gennaio “il bambino mascherato" sta utilizzando la sua pomata “speciale” senza che la famiglia debba pagare ogni mese 1400 euro. Costa più di uno stipendio l’unguento che ogni giorno il piccolo Simone Storani, bambino di Macerata utilizza per curarsi. Aveva riportato ustioni gravi a causa di un incidente domestico subìto quando aveva due anni e mezzo.
Simone è stato ribattezzato il “bambino mascherato” nella trasmissione de “Le Iene” di ieri sera, che racconta la visita a casa del piccolo dello scorso novembre del giornalista della trasmissione televisiva Filippo Romano.
Le spese della pomata che Simone utilizza per anni sono state a carico della famiglia, che doveva pagare una somma, incredibile per qualsiasi malato non miliardario, in quanto riconosciuta dal Servizio Sanitario Nazionale come un cosmetico e non come un medicinale.
Da gennaio, grazie alla denuncia de “Le Iene”, il Direttore dell’Area Vasta 3 dell’Asur di Macerata, Alessandro Maccioni, si è attivato per liberare la famiglia di Simone del peso di una spesa così onerosa che si aggiunge alle numerose operazioni di trapianti di pelle e ricoveri a cui il bambino deve periodicamente sottoporsi. Fino ad oggi la madre di Simone racconta di aver già speso solo per gli interventi chirurgici 58 mila euro. Grazie all’associazione “Il cuore di Dio” molte persone dal cuore buono negli anni hanno aiutato la famiglia di Simone, ma la solidarietà non può essere infinita, “la gente non ci può donare a vita”, dice la signora Tiziana Bardi, mamma di Simone.
La storia di Simone si è conclusa così a lieto fine, grazie all’intervento della famosa trasmissione televisiva che ha “costretto” il Servizio Sanitario Nazionale a riconoscere i bisogni di questo bambino come necessità e non come un lusso estetico.
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