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San Ginesio, premio Fornarina 2017 a Balducci: "In questo mestiere non si può millantare, bisogna dare risposte coerenti"

San Ginesio, premio Fornarina 2017 a Balducci: "In questo mestiere non si può millantare, bisogna dare risposte coerenti"

“In questo mestiere non si può millantare, bisogna dare risposte coerenti. Ci vogliono attitudine, empatia, esperienza. Quando sono arrivata a San Ginesio, poche ore dopo il terremoto del 30 Ottobre, ero sola, ma non mi sentivo sola perché alle spalle avevo un sistema che mi ha sempre dato risposte, quello della Protezione civile”.

Inizia così, con tono sicuro e un misto di emozione e orgoglio, il discorso con cui Susanna Balducci, funzionario della Protezione civile della Regione Marche, ha ringraziato per il Premio Fornarina 2017 appena conferitole dalla Confraternita dei Sacconi, dal Centro Internazionale Studi Gentiliani e dal Comune di San Ginesio. Un premio alla virtù femminile nel sociale che quest’anno, senza esitazioni, è stato assegnato alla donna ingegnere che ha guidato, coordinato, sostenuto, anche moralmente, gli amministratori, i tecnici e la comunità ginesina nei complicatissimi momenti dell’emergenza post-sisma, fianco a fianco.

“Avete messo in sicurezza subito le vostre opere d’arte, i vostri commercianti, poi i tutte le case, le chiese e i palazzi e avete messo in campo il progetto per il nuovo polo scolastico. Questa si chiama resilienza - ha continuato la Balducci rivolgendosi con familiarità alla folta platea - È la capacità di una comunità di uscire da una calamità e uscirne rafforzata, persino cambiata. Chi meglio di voi la rappresenta? La vostra comunità  è unica, e insegna come collaborare e lavorare insieme”. L’occasione del Premio Fornarina, quest’anno, è stato un modo di celebrare una donna, la Protezione civile a tutti i livelli, e un intero paese. “Se San Ginesio oggi è un po’ diverso dagli altri paesi - ha commentato il sindaco, Mario Scagnetti -, se a gennaio già si entrava nel centro storico, se ora abbiamo un negozio nuovo, è perché Susanna era qui con noi. Tanto di quello che siamo riusciti a fare è dovuto al suo metodo, allo studio, all’abnegazione. Questo è un riconoscimento alla virtù, alla capacità di ascolto dimostrata in maniera esagerata, perché sei stata, insieme alla Protezione civile, un aiuto fondamentale. Se San Ginesio è un paese quasi normale, tutto è partito da te”.

Tanti sono stati gli interventi di elogio alla professionalità e all’umanità della Balducci, che ha operato e opera nelle situazioni di emergenza e nei sismi sia nazionali che internazionali. Tra questi il saluto “fuori protocollo” di Fabrizio Curcio, ex Capo della Proteizione Civile, presente a titolo personale e affettivo verso San Ginesio. “Volevo dirvi grazie per avermi permesso di entrare in sintonia con voi. Io mi sento parte di questa comunità, ed è un onore. In Susanna rivedo la figura della Fornarina che svegliò i ginesini e li salvò dall’attacco dei fermani nel 1377. Dopo il 30 ottobre voi avete risposto al grido di Susanna, e avete reagito e combattuto con forza, proprio come più di sei secoli fa”. Presente anche l’attuale Capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, che ha ribadito come occorra “sveltire l’attività della ricostruzione” e di come sia necessario “ricostruire bene, condividendo un patto sociale per la prevenzione strutturale e non strutturale”. Anche il direttore del Servizio Protezione civile della Regione Marche, David Piccinini, e l’assessore regionale Angelo Sciapichetti hanno tenuto a mettere in evidenza l’esemplarità della reazione di San Ginesio, e la coesione di tutta la Protezione civile: “Nel premiare Susanna premiamo tutto un sistema di uomini e di donne che si battono ogni giorno con spiccato senso civico”, ha detto Sciapichetti.

Nella sala stracolma del complesso dei SS. Tommaso e Barnaba il priore della Confraternita dei Sacconi, Giovanni Petrelli, ha consegnato la pergamena e una Fornarina di stoffa alla Balducci, motivando il conferimento del Premio “per le virtù morali, sociali e istituzionali, per l’appassionata volontà del fare, per essere stata punto di riferimento per l’intera comunità ginesina”.

Al termine della manifestazione la Fanfara dei Bersaglieri “La Marmora” di Jesi e Ostra, in visita nel segno della solidarietà, ha omaggiato la Balducci con alcuni brani, con i Sibillini a fare da sfondo.

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