L'Associazione Familiari Vittime della Strada: "La prevenzione è una responsabilità condivisa"
“L’invito congiunto del Presidente dottor Luigi Catelli e del Procuratore Generale dottor Sergio Sottani della Corte d’Appello delle Marche di Ancona pervenuto, in qualità di rappresentante locale dell’Associazione italiana familiari vittime della strada A.I.F.V.S. onlus , a partecipare ed anche ad intervenire con autorizzazione , sabato primo febbraio 2020 ore 9 presso l’aula 1 “ Mario Amato “ del palazzo di giustizia di Ancona, alla cerimonia dell’ inaugurazione dell’anno giudiziario 2020, è motivo di soddisfazione per l’impegno profuso nel tempo e di riconoscimento per chi formula proposte, iniziative fattive in ambito della sicurezza stradale e dà voce alle vittime della strada e familiari per migliorarne le condizioni”. Ad affermarlo è Piero Bonarini dell’ Associazione Italiana Familiari e Vittime della strada A.I.F.V.S, responsabile della sede di Porto Potenza Picena, che relazionerà anche quest’anno all’inaugurazione dell’anno giudiziario.
Recentemente nella 3^ domenica di novembre in occasione della giornata mondiale O.N.U. del Ricordo concomitante con la Giornata Nazionale in memoria delle vittime della strada, domenica 17 novembre 2019, si è celebrata per la seconda volta la ricorrenza questa volta presso la Piazza Douhet di Porto Potenza Picena del riconoscimento ufficiale dello Stato: con la legge n. 227 del 29/12/2017, “la Repubblica riconosce la terza domenica di novembre come Giornata Nazionale in memoria delle Vittime della Strada e promuove ogni iniziativa utile a migliorare la sicurezza stradale e a informare gli utenti della strada, in particolare i giovani, sulle conseguenze che possono derivare da condotte di guida non rispettose del codice della strada” (art. 1, co. 1) Il legislatore ha riconosciuto che la celebrazione della Giornata non può esaurirsi nel ricordo, ma deve tradursi in un cambiamento: “ricordare per cambiare”.
“È un cambiamento che non può più attendere – spiega Bonarini - per l’Italia, gli ultimi dati Aci-Istat sull’incidentaltà stradale in 8 anni dal 2011 -2018 nel nostro Paese il numero delle vittime è diminuito solo del – 19,2 % , scendendo dal 14° al 18° posto nella graduatoria europea della sicurezza stradale. L’obiettivo europeo di ridurre del - 50% entro il 2020 l’incidentalità rispetto al 2010 è sicuramente irraggiungibile per la mancanza e/o insufficienza di interventi adeguati.
Addirittura ,nel 2018 il numero dei morti non ha registrato significative riduzioni ( 3.325 vittime : 9 al giorno) mentre il numero dei feriti gravi è aumentato (18.614 con invalidità permanenti . 50 al giorno . in totale i feriti sono stati 242.621 : 664 al giorno .
- I morti nel 2018 : 609 pedoni, 219 ciclisti, 108ciclomotoristi, 685 motociclisti, 1420 automobilisti,188 autotrasportatori; aumentano le vittime da 15 a 29 anni ;
- i feriti del 2018 : 20.670 pedoni , 15.863 ciclisti, 10.042 ciclomotoristi , 43.480 motociclisti, 141.120 automobilisti, 7.013 autotrasportatori.
Coerentemente, nel comma 2 dell’art. 1 della legge n. 227/2017 si prevede che possono essere organizzati, in particolare nelle scuole, “cerimonie, convegni ed altri incontri pubblici” per ricordare le vittime, riflettere sul valore della vita, sul dolore causato dagli incidenti stradali e sulle più ampie conseguenze sociali, rendere omaggio a coloro che quotidianamente si occupano delle conseguenze della strage, promuovere iniziative di informazione, in particolare rivolte agli studenti degli ultimi due anni delle scuole superiori, per la prevenzione degli incidenti stradali causati dalla guida sotto effetto di alcol o droga. Anche il Piano Nazionale di Prevenzione (PNP) per il quinquennio 2014-2018, approvato con l’intesa Stato- Regioni del 13 novembre 2014, raccomanda iniziative di informazione, comunicazione rivolte all’intera popolazione ed in particolare ai giovani, per prevenire i danni da alcol droghe e correlati.
Quanto sopra purtroppo è attestato anche dai dati rilevati con i controlli effettuati recentemente dagli organi di Polizia sulle nostre strade locali , che evidenziano una incidenza negativa dagli effetti : - di alcol dal 15 al 20% con valori raddoppiati in periodi serali-notturni e di fine settimana estivi e di droghe di circa il 2 % , pari nel complesso a circa 1- conducente su 4/5 veicoli che incrociamo sulle strade, specie di notte sono in condizioni psicofisiche alterate da alcol e/o droghe”.
“Anche queste – prosegue Bonarini - sono le motivazioni che ha spinto l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della strada ad intraprendere la strategia della responsabilità condivisa che verrà indicata con proposte nella relazione che verrà letta appunto durante l’ inaugurazione dell’anno giudiziario 2020 atta a privilegiare ed incrementare la collaborazione con le istituzioni , corpi di polizia enti pubblici e privati ,associazioni scuola famiglia agenzie educative ecc. ai fini di un impegno di tutti sul piano della prevenzione formazione e divulgazione socio culturale etico-politico di educazione civica di sicurezza stradale e non solo . Questo spirito collaborativo dell’A.I.F.V.S. è stato propedeutico anche per il riconoscimento da parte del Prefetto di Macerata nominando componente dell’Osservatorio per il monitoraggio degli incidenti stradali e pianificazione di interventi sulla incidentalità stradale il rappresentante locale dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada”.
“Rivendichiamo come AIFVS – conclude Bonarini - la finalità di “Fermare la strage stradale”, e di non volere né vittime e né imputati; riconosciamo che i temi della giustizia e della prevenzione sono interconnessi : la giustizia potrà orientare i cittadini al rispetto dei diritti umani e della legalità anche se nel dopo-incidente garantirà indagini accurate per la ricostruzione delle dinamiche , processi celeri e rigorosi, dai quali emerga “non solo la verità processuale, ma anche la verità dei fatti”. È questo il cambiamento che auspichiamo nella giustizia, e per il quale si può e si deve fare di più”.
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