“Il nostro campionato inizia adesso - ha dichiarato Paolo Mercuri, lo scoutman della Medea Macerata - Finora, a parte Portomaggiore, ci siamo scontrati per lo più con squadre della parte medio-bassa della classifica. Adesso possiamo dire che viene il bello. Sabato ci attende una prova durissima contro Ferrara, un avversario che già l’anno scorso ha sfiorato le finali play-off e che quest’anno si è rinforzato. Hanno perso qualche punticino qua e là e nelle ultime due uscite hanno giocato senza il palleggiatore titolare, infortunato. Vediamo se recupererà e chi giocherà, quello che è certo è che verranno da noi con il coltello tra i denti”.
Altrettanto certo però è che la Medea farà di tutto per farsi trovare preparata. “Dall’anno scorso abbiamo posto l’accento più possibile sullo studio dell’avversario per mettere più informazioni possibile a disposizione dello staff tecnico su quelli che possono essere i punti forti e i punti deboli dell’avversario che andiamo ad incontrare – ha spiegato Mercuri – Il tutto anche in un contesto di staff, dal direttore sportivo ai dirigenti, e di una Società che vuole puntare in alto, proprio basandosi sull’organizzazione”.
Organizzazione, non solo studiando gli avversari, ma anche ovviamente analizzando il rendimento della propria squadra, in crescita costante dall’estate ad oggi. “Sicuramente ho visto un’integrazione della base dell’anno scorso con i nuovi arrivi – ha dichiarato lo scoutman – L’amalgama si è creata fin da subito pur avendo cambiato diversi pezzi importanti. Quello che ci caratterizza come squadra e che è migliorato di più dall’anno scorso fino ad ora è la catena ricezione-distribuzione- attacco. Ci sono ancora margini di miglioramento, legati allo stato di forma dei singoli giocatori e ad alcuni adattamenti tattici per sfruttare al meglio possibile le qualità dei nuovi arrivi come Pietro Di Meo”.
Ancora qualche aspetto da cesellare quindi, per poi affrontare al meglio, per dirla con le parole di Paolo Mercuri, “il bello”.
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