Il Motogiro d'Italia fa tappa a San Severino, fra i protagonisti il conduttore di "Dream Road" Emerson Gattafoni
Sosta settempedana per il “Motogiro d’Italia”, motoraduno su due ruote definito, dal giornalista degli anni Cinquanta Silvio Ottolenghi come “una delle gare più affascinanti che si siano corse da quando l’uomo si stancò di pedalare”. La carovana è arrivata nell’anello di piazza Del Popolo, luogo simbolo della città di San Severino Marche, a metà mattinata per un pit-stop di circa un’ora servito per un controllo orario e per un controllo timbro.
Ai partecipanti, in tutto 130 iscritti, è stato offerto un buffet dai commercianti di piazza. Merito dell’iniziativa va tutto al settempedano Pietro Caglini, per quasi 40 anni riferimento e uomo simbolo del Caem, il Circolo Automotoveicoli d’Epoca Marchigiano, autore ed editor di una serie di pubblicazioni dedicate alle moto e alle auto d’epoca e ai protagonisti che hanno fatto la storia delle due e delle quattro ruote nelle Marche.
I partecipanti alla gran fondo, organizzata dal Moto Club Terni in collaborazione con la Federazione Motociclistica Italiana e Internazionale, sono stati ricevuti dallo stesso Caglini, dall’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni, dall’assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi, dal presidente del Motoclub Settempedano, Mario Eugeni, da quello del Motoclub di Terni, Massimo Mansueti, dal presidente provinciale di Confartigianato, Renzo Leonori.
Oltre 1500 i chilometri che la carovana delle moto storiche percorrerà fino al 20 maggio sulle strade di Umbria, Marche, Lazio e Toscana. Il percorso è stato diviso in sei tappe, alcune in linea altre a margherita, ovvero con partenza e arrivo nella stessa città. Quella settempedana è stata una delle soste della seconda tappa, da Spoleto a San Benedetto del Tronto. In sella alle storiche due ruote tanti appassionati di paesi stranieri: inglesi, olandesi, tedeschi e svizzeri.
Protagonista super fotografato in piazza Del Popolo pure il conduttore di “Dreams Road”, il giornalista Emerson Gattafoni, in sella a una Ducati con il numero 54.
Per l’occasione la città di San Severino Marche ha ricordato Girolamo “Girò” Bianchi che ha preso parte all’ultimo Motogiro d’Italia nel 1990 in sella a una Matchless 350 con il numero 81, come i suoi anni. Morì un anno dopo. Fece giusto in tempo ad iscriversi alla rievocazione del 1991 che pianse, però, la sua assenza.
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