Quella che la Banca Macerata Rugby giocherà domenica pomeriggio alle 14:30 al Campo “Elia Longarini” di Villa Potenza non sarà una semplice partita di Rugby. C’è un incrocio infinito di sfide da vincere e mete da conquistare, di risultati e probabilità da considerare, ma l’unico modo per uscirne fuori, scacciare numeri e pensieri, è vincere, ed arrivare quindi a giocarsi poi in primavera la possibilità di salire in serie B.
Siamo arrivati all’ultima giornata del girone di qualificazione ai play off e gli eventi sportivi della fase autunnale ci hanno regalato una classifica complicata: l’unica ad essere sicura della qualificazione è Jesi, gli altri due posti disponibili sono contesi tra la Polisportiva Abruzzo e le squadre di Macerata, di San Benedetto e Fano.
Tutte possono ancora sperare e tutte si incontreranno tra loro, in un’ultima giornata che sarà memorabile.
A Villa Potenza verrà a giocare la squadra abruzzese, e mai come questa volta sarebbe bello vedere un’intera città raccogliersi intorno al campo di Rugby per sostenere i rugbisti maceratesi fino ad una vittoria che potrebbe aprire scenari sportivamente straordinari.
E’ una di quelle partite che, comunque andrà, sarà raccontata, una di quelle richiamate dal nostalgico e sorridente “io c’ero”, si, io c’ero quella volta che Macerata giocava con l’Abruzzo, e bisognava vincere per forza, e forse ci sarà la pioggia, o qualche spicchio di sole, un campo di fango che chiederà tacchetti affilati, tifosi incappucciati, sigari fumanti, birre e panini passati di mano in mano, mentre in campo si lotta per ogni metro, ci si scontra, si avanza, si pressa, si sostiene, continuamente.
Per sapere come andrà davvero bisognerà esserci, e chi verrà non sarà solo spettatore, ma protagonista di un evento, sarà dentro una partita particolare, la giocherà con la gioia che solo la partecipazione ad un evento dal vivo può regalare.
Prima della partita giocheranno in mattinata i ragazzi dell’Under 18, che daranno il via alla giornata, poi chi conosce il Rugby sa che sarà un continuo di tempi e terzi tempi, e chi non lo conosce potrà entrarci dalla porta principale, in una di quelle giornate in cui non esiste un motivo per non esserci.
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