Corridonia, gli alunni della Primaria a lezione di vita con il campione paralimpico Giorgio Farroni
Un incontro davvero entusiasmante quello che si è svolto martedì mattina con il campione paralimpico Giorgio Farroni e gli alunni delle classi quarte della Scuola Primaria “Luigi Lanzi”, nell’ambito del Progetto ”Tutti insieme in bicicletta”, ideato in occasione della Coppa del Mondo di paraciclismo. L’imponente manifestazione, in programma a Corridonia, dal 9 al 12 maggio, coinvolge infatti, in vario modo, anche le Scuole del territorio, i cui studenti hanno la possibilità di riflettere sull’importanza dello sport nel facilitare le relazioni interpersonali e nel contribuire ad abbattere gli stereotipi nei confronti della disabilità; lo sport dunque, che deve sempre di più diventare uno strumento di inclusione sociale.
Numerose le Autorità intervenute per accogliere l’attesissimo ospite: il Preside dell’I.C “Lanzi”, Prof. Moreno Trubbiani, che ha presentato la figura dell’atleta, sottolineandone l’impegno e la determinazione che gli hanno consentito di raggiungere importanti successi ed il Sindaco di Corridonia, Paolo Cartechini, che ha invitato tutti gli alunni a partecipare alle competizioni in programma. Tra i presenti anche il Presidente della Società ciclistica della Città, l’infaticabile Mario Cartechini, l’assessore allo sport Andreozzi e il professor. Pettinari, coordinatore delle attività culturali collaterali al campionato del Mondo di Paraciclismo.
La parola è poi passata all’atleta Giorgio Farroni, che ha parlato della propria esperienza, dagli esordi, fino al successo dello scorso anno che lo ha incoronato Campione del Mondo di ciclismo paralimpico, sottolineando come l’ amore per lo sport lo abbia accompagnato in ogni momento della propria vita. A questo punto sono stati gli alunni stessi, come tanti giornalisti in erba, a porre le loro domande al grande campione, che non si è risparmiato, mostrando e descrivendo anche il suo “strumento” di lavoro, il triciclo, la sua bicicletta da competizione. Una mattinata ricchissima, insomma, soprattutto perché Farroni è stato in grado di comunicare con immediatezza con i bambini presenti e di trasmettere loro quei valori che, da sempre, lo accompagnano nel suo percorso professionale e personale, quali la grande passione, l’impegno e la forza di volontà che gli consentono di conseguire gli obiettivi. Ma soprattutto con la sua testimonianza, è riuscito a far comprendere che la disabilità non deve essere vissuta come un limite, che suscita inutile pietismo, bensì come una condizione che non deve precludere alcuna possibilità. Una grande lezione di vita, quella del campione Giorgio Farroni, che gli alunni presenti ricorderanno per sempre.
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