Musicultura 2020, alla band marchigiana Il Diavolo & l’Acqua Santa il premio del pubblico social
Serata di audizioni live di Musicultura a porte chiuse ieri al Teatro Lauro Rossi di Macerata per l’ordinanza regionale dovuta all’emergenza coronavirus. Le note d’autore dei sei artisti che si sono esibiti hanno raggiunto con forza i cuori delle migliaia di persone a casa che hanno seguito le dirette televisive su varie emittenti locali.
Al numero degli utenti davanti alle televisioni, vanno aggiunte le oltre 7 mila persone che hanno seguito la diretta streaming della serata sulle pagine Facebook .
A Domo Emigrantes è andato il “Premio Med Store” della giuria del Festival, l’unica ad essere presente in sala. Le originali atmosfere mediterranee del gruppo hanno conquistato la commissione d’ascolto di Musicultura capitanata dal Direttore Artistico del Festival Ezio Nannipieri e formata da Stefano Bonagura critico musicale, Marco Maestri compositore, Fiamma Sanò giornalista, Professor Marcello La Matina dell’ Università di Macerata e il Professor Roberto Giambò dell’Università di Camerino.
I Domo Emigrantes di Lodi hanno presentato a Musicultura una suggestiva e innovativa rappresentazione del mediterraneo che parte dalla tradizione salentina e siciliana e si mescola con moderni testi e arrangiamenti musicali. Si sono esibiti con i brani: Leucale, un inno dei popoli che si affacciano sul mediterraneo, Stai qui e Mare nostru una canzone sulle vittime dell'immigrazione dal punto di vista di un pescatore. “Abbiamo provato a portare la nostra esperienza facendo noi stessi da filtro alle tradizioni e alla bellezza che il nostro popolo ci ha regalato”
Alla band di Urbino Il Diavolo & l’Acqua Santa è andato il “Premio Val Di Chienti” del pubblico, espresso durante la diretta streaming di Facebook. Il Diavolo & L’ Acqua Santa è composta da Thomas Reggiani (voce, chitarra, tromba), Diego Brancaccio (pianoforte, tastiere, voce), Manuel Benedetti (contrabbasso, basso, voce) e Lorenzo Cecchini (batteria, percussioni, voce). Famosi per i loro numerosi live in stile anni ‘50 a Musicultura hanno fatto conoscere una seconda natura, recentemente scoperta, una dimensione molto più intima e matura proponendo: “Giorni” un dialogo con se stessi e le canzoni d’amore Prima di partire e Tutto più semplice “Abbiamo sentito l’esigenza di esprimere una parte di noi più profonda che convive con quella scanzonata che ci ha fatto conoscere e contraddisti per anni”.
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