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Civitanova, "eroe senza medaglia": la storia del partigiano Norino Torresi rivive in un libro

Civitanova, "eroe senza medaglia": la storia del partigiano Norino Torresi rivive in un libro

È stato presentato nella sala giunta del Comune,  il libro che racconta la storia di Norino Torresi, partigiano e giovane fabbro civitanovese che, il 9 marzo 1944, fu catturato e torturato dai nazi-fascisti nelle campagne sarnanesi. All’evento, molto partecipato, erano presenti Amedeo Regini, autore della ricostruzione storica, il sindaco Fabrizio Ciarapica, il presidente della sezione Anpi Francesco Peroni e l’attrice civitanovese Emilia Bacaro.

Quel giorno, mente i nazifascisti rastrellavano gli abitanti di Sarnano per catturare i partigiani, in particolare il comandante Decio Filipponi, Norino, che si trovava nella zona di Sarnano per riparare attrezzi di lavoro dei contadini, fu fermato, interrogato e torturato dai militari tedeschi  perché volevano sapere dove si trovavano i partigiani: non rivelò quello che sapeva e insultò il comandante dei soldati tedeschi, Fischer.

“Questa parte della vita di Norino – spiega  Amedeo Regini -  è scritta, interrogatorio compreso, nel libro ormai rarissimo “Eroi senza medaglie” edito nel 1970 e scritto da Giuseppe Corradini, figlio del comandante Lucio Corradini. Per la ricostruzione – continua – mi sono avvalso anche di testimonianze formali. La prima è una vecchia foto (1944) del gruppo Lucio dove c’è Norino Torresi. La seconda testimonianza è un documento intestato “Ministero della Alleanza post bellica “Commissione regione marchigiana per il riconoscimento della qualifica di partigiano”: in questo elenco, fra i tanti, c’è il nome di Norino Torresi”.

Regini poi aggiunge: “La ricostruzione della sua storia non sarebbe stata possibile senza la grande collaborazione, anche documentale, del nipote di Lucio Corradini, l’ingegnere Angelo Gaetani. Grazie a lui è stato possibile arricchire la documentazione con il racconto della figlia di Lucio Corradini, Teresa, emigrata verso la fine degli anni 40 con tutta la famiglia in Argentina, a Mendoza, con la quale si è instaurata un’amicizia.”

Ieri il sindaco Fabrizio Ciarapica, insieme all’ingegnere Angelo Gaetani e Amedeo Regini, ha avuto un colloquio telefonico con Teresa Corradini che ha raccontato quanto vissuto assieme a tutta la famiglia sulle montagne del sarnanese e ringraziato a nome di tutti i parenti in Argentina per l’iniziativa che ha ricordato lo zio Norino Torresi e il papà Lucio Corradini.

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