Prosegue a pieno ritmo al multiplex tolentinate Giometti la rassegna culturale "La decima musa", le "lezioni di cinema" in collaborazione con Unitre, curate dal prof. Alberto Cingolani: cinque film ad € 20, ogni giovedì alle ore 21.00 che hanno come filo conduttore il tema delle relazioni umane.
Si parte giovedì 2 marzo con il film diretto dal francese Xavier Dolan, "E’ solo la fine del mondo", che ha ricevuto un buon successo di pubblico al festival di Cannes, basato su una pièce teatrale del 1990 del francese Jean-Luc Lagarce, morto di aids nel 1995. Il film racconta la storia di Louis, un giovane, che è costretto a fuggire dal proprio paese e dalla propria famiglia per non rimanere legato a questioni affettive opprimenti. Il film contiene dei cliché naturali del regista, specie nella prima parte dove le inquadrature accompagnate da una musica tipica delle sue opere riescono a trascinare lo spettatore, ma si mostra fin da subito diverso da tutte le opere precedenti forse alla ricerca di un controllo della narrazione a tratti eccessivo.
Giovedì 9 marzo il regista Michele Vannucci introduce lo spettatore ne "Il più grande sogno", che racconta una storia di periferia con stile ‘pasoliniano’. Mirko è un personaggio a tinte forti, ispirato a un uomo che esiste per davvero e che il regista ha conosciuto, profondamente amato e seguito con taccuino e registratore proprio come facevano i buoni documentaristi di una volta. Probabilmente di storie di riscatto simili alla vicenda di Mirko ne esistono già molte, e molti sono gli ex galeotti che tentano, in film più o meno cupi, di non sprofondare nelle sabbie mobili dei vecchi errori, ma quell’odioso senso di predestinazione e ineluttabilità che rende artificiosi tanti ‘romanzi criminali’ e che nega per principio ogni happy ending, qui è felicemente evitato. Ma sicuramente è un film che narra che una sorta di redenzione civica è possibile solo attraverso la legalità.
Giovedì 16 marzo il regista inglese Kenneth Lonergan con il film "Manchester by the sea", che racconta la storia dei Chandler, una famiglia di modesti lavoratori del Massachusetts. E’ un film che sa di essere un film, e non un episodio della famiglia Bradford, e che quindi sa chiudere senza risolvere proprio tutto, senza catarsi liberatorie e consolatorie, ma non per questo indugiando sadicamente nell'impossibilità di girare una pagina o di ricominciare ad amare.
Giovedì 23 marzo "Moonlight", fresco vincitore del Premio Oscar 2017 per il miglior film, racconta l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta di Chiron, un ragazzo di colore cresciuto nei sobborghi difficili di Miami, che cerca faticosamente di trovare il suo posto del mondo. Un film intimo e poetico sull’identità, la famiglia, l’amicizia e l’amore. La rassegna si conclude, giovedì 30 marzo, con un film omaggio a Jaqueline Kennedy, ‘Jackie’: sono passati cinque giorni dalla morte di John Kennedy e la stampa bussa alla porta di Jackie per chiedere il (reso)conto. Una relazione particolareggiata dei fatti di Dallas.
Commenti