Soldi falsi fra la frutta e la verdura, finiscono nei guai padre e figlio.
A scoprire 8340 euro falsi tutti in banconote da 20 euro sono stati i carabinieri di Tolentino nel corso di un servizio di controllo del territorio. I militari hanno ispezionare un furgone utilizzato per la vendita di frutta in via Filzi trovando all'interno un pacchetto contenente 417 banconote false da venti euro.
A finire nei guai padre e figlio di 60 e 34 anni, entrambi di origini campane. La successiva perquisizione domiciliare ha dato esito negativo.
A Civitanova alle 22 di martedì, in Corso Garibaldi, su segnalazione di un cittadino che aveva notato due uomini introdursi in un appartamento, sono intervenuti i Carabinieri della locale Compagnia che sorprendevano due cittadini stranieri che erano entrati nell’appartamento, forzando un ingresso, di proprietà di una donna residente a Genova e ripartita da pochi giorni al termine delle vacanze, con l’intenzione di passarci la notte se non anche quella di commettere un furto.
I due uomini, di 21 e 35 anni di nazionalità tunisina, sono risultati clandestini e in particolare il 21enne risultava essere tornato a Civitanova Marche benchè espulso dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera il 29 giugno 2017. Pertanto veniva dichiarato in arresto per reingresso in Italia senza autorizzazione e denunciato a piede libero insieme al 35enne per violazione di domicilio.
L’arrestato è stato trattenuto presso la camera di sicuerzza della Caserma in attesa del processo per direttissima previsto per la mattinata odierna mentre il clandestino è stato accompagnato in Questura per l’avvio delle procedure di espulsione.
Auto pirata finisce contro un'altra auto parcheggiata, la danneggia seriamente, poi mentre scappa va addosso ai cassonetti e prosegue la sua folle corsa.
E' successo ieri sera, intorno alle 23, in viale Bruno Buozzi a Tolentino. L'auto pirata viaggiava in direzione centro città, quando, praticamente di fronte all'Hotel 77 ha centrato una Fiat Panda parcheggiata ai margini della strada. Il conducente non si è fermato e ha proseguito imperterrito per poi andare a sbattere contro i cassonetti all'altezza della farmacia, prima di darsi definitivamente alla fuga.
Il proprietario dell'auto danneggiata ha lanciato l'appello affinchè chiunque abbia visto qualcosa e sia in grado di fornire elementi utili al riconoscimento dell'auto pirata possa fornirli alle forze dell'ordine. Si confida anche nelle telecamere di videosorveglianza, nella speranza possano aver ripreso modello e targa del veicolo.
Un giovane originario della Guinea Bissau, regolarmente residente a Tolentino, è stato arrestato dai carabinieri per spaccio di stupefacenti.
Il giovane, J.S., classe 1988, disoccupato, celibe, è stato fermato in flagranza di reato in pieno pomeriggio nel corso di un servizio volto al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti soprattutto verso la popolazione giovanile.
I militari, nel corso del servizio di osservazione nell'area del parco Isola d'Istria, hanno notato il ragazzo mentre vendeva sostanza stupefacente ad alcuni giovani locali. Immediatamente sono intervenuti e le successive perquisizioni personali e domiciliare hanno portato al rinvenimento di 20 grammi di marijuana già suddivisa in dosi, 520 euro in contanti, materiale per il confezionamento della droga.
Nel corso dello stesso intervento, i carabinieri hanno segnalato alla Prefettura, come consumatori, sei giovani tolentinati, di cui uno minorenne, tutti acquirenti di stupefacente dall'arrestato.
J.S. dopo le formalità di rito, è stato tradotto agli arresti domiciliari nella propria abitazione in attesa del processo per direttissima che si terrà mercoledì 20 settembre al tribunale di Macerata. L'area interessata dallo spaccio non è videosorvegliata. Ulteriori indagini sono in corso.
Dopo oltre un'ora e mezza, è stato riaperto al traffico il tratto autostradale della A14 fra Porto Recanati e Civitanova, chiuso a causa di un incidente. In autostrada si sono formate code lunghe fino a tre chilometri. Intorno alle 9.20 è stata riaperta una corsia.
Ad essere coinvolti nel sinistro due tir e un furgone. I due camion coinvolti trasportavano uno bidoni di vernice e l'altro benzina.
Il personale dei vigili del fuoco sul posto ha messo in sicurezza lo scenario dell'incidente e fermato una perdita di gasolio dal serbatoio di uno dei camion coinvolti. Tre feriti, gli autisti del mezzi coinvolti, sono stati trasportati a Torrette.
Sul posto un'auto medica da Recanati, la Croce Azzurra di Porto Recanati, i vigili del fuoco e la polizia stradale.
Incendio nella notte a Sarrocciano di Corridonia. Le fiamme sono divampate intorno all'una in un fienile dell'azienda Campomaggio spa.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno lavorato a lungo per domare l'incendio e circoscrivere le fiamme. All'alba l'intervento dei pompieri era ancora in corso. Il fienile è andato praticamente distrutto, insieme a diversi quintali di paglia. Indagini in corso da parte dei carabinieri per verificare l'origine del rogo: non si esclude, infatti, l'origine dolosa delle fiamme.
Si è spenta lunedì mattina ad appena 51 anni Elisabetta Pallotto, stenotipista al tribunale di Macerata.
La donna combatteva da diverso tempo contro una inesorabile malattia che non le ha lasciato scampo. Tantissimi i messaggi di cordoglio comparsi sulla bacheca Facebook della 51enne.
"Ti ricorderò come la trascrittrice più professionale e sorridente con cui abbia mai lavorato. Ho avuto ed avrò sempre stima di te, Betty" scrive un collega, mentre un'amica commossa la ricorda così: "Mi sono bastate poche ore per conoscerti non mi basterà' una vita per dimenticarti.La tua bontà, la tua dolcezza, il tuo sorriso, la tua gioia di vivere saranno sempre impressi nel mio cuore. Sorridi sempre anche tra gli angeli... Ciao dolcissima Betty".
A causa di un incidente verificatosi intorno alle 7, è stato momentaneamente chiuso il tratto di autostrada A14 compreso tra Loreto-Porto Recanati (Km. 245,5) e Macerata (Km. 262,6) in direzione Pescara.
L'incidente potrebbe essere stato causato dalle forti piogge che stanno interessando la zona da ieri sera.
Ad essere coinvolti nel sinistro due tir, uno dei quali carico di benzina, e un furgone. Tre feriti sono stati trasportati a Torrette in gravi condizioni. Sul posto un'auto medica da Recanati, la Croce Azzurra di Porto Recanati, i vigili del fuoco e la polizia stradale.
A seguito della vicenda del sequestro della casa di legno della signora Peppina Fattori a San Martino di Fiastra, arrivano le dichiarazioni del procuratore capo di Macerata, dott. Giovanni Giorgio. Questo il testo integrale della dichiarazione rilasciata dal procuratore
In merito al sequestro della casetta di legno in cui vive la 95enne Giuseppa Fattori, la Procura di Macerata puntualizza come il procedimento faccia seguito ad un intervento, effettuato il 24 luglio scorso da una pattuglia del corpo forestale di Fiastra.
In quell’occasione, i carabinieri forestali in servizio a Fiastra constatarono che era in fase di realizzazione la nuova costruzione ed effettuarono la relativa segnalazione alla Procura della Repubblica ed al Comune di Fiastra, trattandosi di immobile realizzato abusivamente in zona sottoposta a vincolo paesaggistico ed a alta sismicità.
Conseguentemente il dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Fiastra, a seguito di apposito sopralluogo, il 1° agosto emise un’ordinanza di sospensione dei lavori- regolarmente notificata - nei confronti di quelli che risultavano essere i comproprietari: Turchetti Gabriella e Borghetti Maurizio (figlia e genero di Fattori), per l’assenza di concessione edilizia e di documentazione attinente alla compatibilità dell’immobile alle norme sismiche e ai vincoli paesaggistici che insistono sulla zona.
I lavori intanto sono proseguiti, mentre il pubblico ministero titolare del fascicolo, una volta informato dal Nucleo Forestale dei Carabinieri, ha richiesto al Gip - che lo ha concesso - il sequestro preventivo dell’immobile, dal momento che lo stesso - DI NON MODESTA CONSISTENZA - è stato realizzato abusivamente in una zona in cui sussistono un vincolo paesaggistico e vincoli in materia sismica.
Il provvedimento di sequestro è stato richiesto, come già accaduto più volte in analoghi casi, secondo una consolidata prassi operativa dell’Ufficio, diretta a contrastare l’abusivismo in materia edilizia.
Solo in sede di esecuzione del decreto di sequestro preventivo, ovvero il 16 settembre scorso, è stata constatata la presenza dell’anziana all’interno della casetta, di cui -a livello ufficiale- non c’era traccia nella documentazione trasmessa alla Procura .
<In quella circostanza – ha dichiarato il procuratore capo Giovanni Giorgio – gli ufficiali del Corpo Forestale dei Carabinieri di Fiastra , previa intesa con il Pm di turno, in via eccezionale - proprio in considerazione del fatto che l’immobile era occupato ed utilizzato di fatto da una persona molto anziana – hanno comunicato all’anziana signora -quale usuaria di fatto - ed ai formali proprietari della stessa (ossia la figlia ed il genero dell’anziana) che è stata concessa la facoltà di uso per 15 giorni, in attesa che – nel frattempo - siano conseguiti tutti i titoli formali mancanti, che devono essere richiesti – ovviamente- dagli autori dell’abuso.
La signora è quindi rimasta nell’immobile, di cui è stato nominato custode giudiziale il genero della medesima, quale coautore dell’abuso.
Mi preme sottolineare che non dal mio Ufficio non è mai stato formalmente vietato alla figlia della signora Fattori, di andare a trovare la madre, come pur riferito in trasmissioni televisive andate in onda anche nella giornata di oggi.
L’azione della Procura si è svolta nel pieno rispetto delle leggi e con la necessaria misura e proporzionalità.
Ciò detto, mi permetto di evidenziare che non è assolutamente accettabile che, specie in zone sottoposte al rispetto della normativa antisismica, si possa pensare di realizzare nuove costruzioni, senza farne preventiva richiesta agli organi amministrativi preposti, onde consentire i controlli amministrativi, diretti a verificare il puntuale rispetto delle norme vigenti, specie in materia di sicurezza antisismica. E cio’ perché, si deve tutelare specificamente chi in tali immobili deve andare a vivere , che non deve correre il rischio di rimanere sotto le macerie, in caso di ulteriori eventi sismici.
Certamente, vi è l’esigenza che - in relazione alle nuove costruzioni sollecitate dai privati - le competenti autorità amministrative svolgano le loro verifiche nel minor tempo possibile, anche in considerazione dei gravi disagi -economici e psicologici, tuttora persistenti - subiti da chi vive nei territori terremotati.
Ma non è il mio Ufficio che deve provvedere a tanto, ma i competenti Uffici Comunali e/o Regionali. Credo che occorra evitare la realizzazione – in zone a forte rischio sismico- di nuove costruzioni, di cui non risulti formalmente accertata la conformità alle vigenti norme.
Sarei un irresponsabile, se- nell’esercizio delle mie funzioni - di fatto consentissi tanto.
Ne consegue che -una volta decorso il termine di 15 giorni – il provvedimento di sequestro avrà piena esecuzione, qualora – nel frattempo - non siano stati rilasciati i provvedimenti amministrativi a sanatoria , previo pagamento delle sanzioni amministrative pecuniarie, così come previsti dalle vigenti norme“.
È stato trovato dai vigili del fuoco di Macerata intorno alle 14 di oggi nella sua camera da letto ormai senza vita, morto ormai da tempo, forse da giorni.
I vigili sono intervenuti dopo essere stati chiamati dai carabinieri, a loro volta contattati da alcuni vicini dell'uomo, preoccupati dal fatto che non lo vedevano da qualche tempo.
La vittima, V. M., è un 83enne che viveva a San Lorenzo, frazione del comune di Fiastra, dopo aver dovuto lasciare la sua abitazione compromessa dal sisma. Ancora da accertare le cause del decesso che con molta probabilità sono da attribuirsi ad un malore che non ha lasciato scampo all'anziano.
Intervento nel cuore della notte in un albergo a Porto Recanati.
La locale Croce Azzurra è intervenuta la notte scorsa per soccorrere un uomo in overdose che è stato salvato grazie al tempestivo intervento dei sanitari.
Sul posto anche i carabinieri di Civitanova. L'uomo è stato accompagnato all'ospedale di Civitanova: le sue condizioni non sono gravi.
Maxi furto con spaccata a San Severino. Intorno alle 4.30 di questa mattina in via Ferrante Ferranti, una banda di malviventi ha sfondato la vetrina del "Bike Center" con una Lancia Musa che era stata rubata poco prima in una abitazione privata a Taccoli.
Una volta dentro, i ladri hanno rubato dieci biciclette prodotte dall'azienda settempedana, per un valore commerciale di circa 41mila euro. La merce fortunatamente era assicurata.
L'auto, sebbene danneggiata, è stata recuperata. Le indagini dei carabinieri di San Severino, intervenuti sul posto per i rilievi di rito, non si preannunciano facili per l'assenza in zona di telecamere di videosorveglianza.
È stato trovato morto nell’orto di casa e a nulla è servito l'intervento dei sanitari. La tragedia si è consumata nella notte a Porto Recanati e la vittima è un uomo di 69 residente a Porto Recanati.
Secondo le ricostruzioni l'uomo, che avrebbe fatto un salto nell'orto della sua abitazione prima di andare a dormire, sarebbe stato colpito da un malore che si è rivelato fatale. Trovato riverso con il viso in un contenitore d'acqua per l'uomo non c'è stato nulla da fare.
Curioso fuori programma la scorsa notte a Civitanova, quando poco dopo l'una, un gruppetto di "wingers" si è presentato in Piazza XX Settembre con le loro "astronavi". Si è trattato di alcuni dei motociclisti facenti parte del Gold Wind Club Italia (GWCI), riservato ai possessori delle mastodontiche moto Honda Gold Wing, che proprio ieri si sono radunati a Civitanova per l'evento organizzato dalla locale sezione Marche.
Il totale dei partecipanti al raduno è stato di circa una ventina di moto, provenienti principalmente dalle regioni vicine come Emilia Romagna e Lazio ma qualcuno ha fatto molta più strada per unirsi agli amici, scendendo addirittura dalla provincia di Trento e da Vicenza.
E' stato proprio il signor Marco, proveniente da Valdagno in provincia di Vicenza a raccontarci la loro giornata, che ha visto il gruppo ritrovarsi a pranzo in un ristorante del lungomare sud e quindi spostarsi a Montecosaro per la visita al Museo del Cinema a Pennello, unica esposizione permanente a livello nazionale esclusivamente dedicata alla grafica pubblicitaria cinematografica, nella suggestiva cornice di Palazzo Marinozzi. C'è stato poi il momento dello shopping, presso lo show room di Cesare Paciotti e per finire, il ritorno in città in serata per godersi il tramonto sul mare.
Verso l'una, come dicevamo, il fuori programma in Piazza XX Settembre, dove la loro presenza non è passata di certo inosservata, dato che alcune delle moto presenti erano completamente ricoperte da luci e soprattutto che i decibel che sparavano dall'impianto audio, sovrastavano quelli dei locali della movida che si affacciano sulla piazza.
In un attimo si sono radunate decine di curiosi per ammirare quei salotti con le ruote che, come ci ha raccontato il signor Marco, sono di una comodità favolosa, tanto che sua moglie, come passeggera, riesce tranquillamente a dormire durante i lunghi spostamenti. La loro incursione è durata una decina di minuti e dopo aver lasciato tutti a bocca aperta, hanno raggiunto il resto del gruppo in un hotel di via Carducci.
Una storia fortunatamente a lieto fine quella che racconta di una donna di 47 anni di origini italiane che, da qualche giorno, aveva fatto sparire le proprie tracce.
Allontanatasi dalla sua abitazione, in provincia di Verona, ha destato subito l'allerta nel marito che ha denunciato la scomparsa della donna. Ieri la 47enne ha bussato alla porta del Carabinieri di Porto Recanati dicendo che aveva fame e freddo. Gli agenti l'hanno accudita e hanno ascoltato il racconto della donna che ha detto di aver maturato la decisione di allontanarsi in seguito a un momento di depressione.
Prontamente avvertito il marito che l'ha riaccompagnata a casa
Un arresto è avvenuto questa notte a seguito di un blitz condotto dai Carabinieri all'interno di un night di Civitanova.
Ad essere tratta in arresto una donna del '70, di origini rumene, che è stata condannata a scontare una pena di 4 mesi. I fatti risalgono a qualche mese fa quando la donna, che aveva precedentemente gestito un altro locale, un night di Morrovalle, era stata condannata per non aver fatto le comunicazioni di legge obbligatorie.
La sentenza, divenuta esecutiva dopo che la donna si era vista rifiutata la sua richiesta di essere affidata ai servizi sociali, non è stata mai scontata. Per questo l'arresto di stanotte in seguito al quale la ballerina sconterà 4 mesi di domiciliari.
Una zona ad alto tasso di incidenti. A San Marone, tra Via Giacosa e via Giovanni XXIII, la presenza di molti incroci e la segnalazione non proprio chiarissima degli "Stop" fa sì che gli incidenti automobilistici e su "due ruote" si susseguano con ritmo incessante.
"L'incidenza è di un sinistro al giorno - racconta Giovanni Torresi, ex assessore provinciale - che ieri sera ha denunciato sul gruppo Facebook Speaker's Corner l'ennesimo incidente nella zona - e le cause sono diverse. Di sicuro chi è alla guida spesso è distratto e poco attento, ma di certo gli stop non sono segnalati in maniera molto visibile e chi, ad esempio, non conosce la zona rischia di non fermarsi in tempo.
"Anche mia figlia - continua Torresi - è andata addosso col suo motorino ad una donna che, in auto, non si è fermata allo stop. Dato che gli incidenti avvengono a catena secondo me sarebbe necessario prendere provvedimenti: basterebbe installare dossi artificiale che riducono per forza di cose la velocità per limitare i danni, almeno in parte".
Otto patenti ritirate nella notte per guida in stato di ebbrezza.
Nella scorsa notte, quella tra sabato 16 e domenica 17 settembre gli operatori della Sezione Polizia Stradale di Macerata hanno effettuato un servizio volto in generale alla prevenzione del tragico fenomeno dellle "stragi del sabato sera". La polizia stradale ha effettuato controlli, che sono andati avanti fino a questa mattina, nella zona di Civitanova Marche. I conducenti delle auto ai quali sono state ritirate le patenti sono stati trovati con un tasso alcolemico superiore a quello consentito.
Sono stati controllati 86 veicoli e 92 persone. Tra i soggetti ai quali la patente è stata ritirata uno aveva meno di 22 anni, due conducenti erano tra la fascia di età che va dai 23 ai 27 anni, uno tra i 28 ed i 32 anni, e 4 erano oltre i 32 anni.
Sfrattata a 95 anni dalla casetta di legno che la famiglia le aveva donato visto che lei, Giuseppina Fattori, terremotata di San Martino di Fiastra, ''fragile nel fisico ma lucida e determinata'', vuole ''morire a casa sua, o meglio davanti alla sua casa vera, inagibile dopo il sisma del 30 ottobre scorso''.
La battaglia dell'irriducibile 'Peppina' si è infranta oggi contro un blitz dei carabinieri forestali che, spiega la figlia Gabriella Turchetti, ''pur avendo concordato l'esecuzione del sequestro giudiziario dell'immobile per lunedì 18 alle 15:30, quando saremmo stati presenti anche noi, si sono presentati stamani con i sigilli e hanno invitato mia madre a lasciare l'abitazione''.
Ora la signora vive in un container. Sono nati comitati spontanei di sostegno, e lunedì ci sarà un sit-in di solidarietà per 'Salvare Peppina'. La famiglia non si arrende, e minaccia un ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo. (Ansa)
"Mi vuoi bene Don Giordano? Si Andrea, ti voglio bene": con queste parole, un commosso don Giordano, durante le esequie funebri da lui officiate, risponde alla domanda che il povero Andrea Capozucca era solito porgli.
Una Piazza Trieste gremita e commossa in questo triste sabato di fine estate per Montecosaro, per l'ultimo saluto ad Andrea Capozucca. La cerimonia funebre è stata celebrata dall'ex parroco Don Giordano De Angelis, che nei suoi otto anni passati a Montecosaro aveva stretto un forte legame con lo scomparso e che ha visto sull'altare la concelebrazione di Don Andrea Bezzini, attuale parrocco e Don Lauro Marinelli, parroco della frazione Scalo.
Presenti alle esequie atleti e dirigenti della Vigor Montecosaro, squadra del cuore di Andrea, molti calciatori dei paesi vicini che hanno militato della ex Pro Montecò, i bambini delle scuole elementari ed esponenti delle istituzioni cittadine, con il sindaco Malaisi, ed una rappresentanza dei carabinieri e della polizia municipale.
Un Don Giordano particolarmente commosso, all'inizio della messa, ha chiesto aiuto a Dio per andare avanti nel parlare di Andrea e nel portare a termine la celebrazione dell'eucarestia, seguita da una moltitudine di persone che il paese non ha visto spesso, segnale di una perdita che ha colpito particolarmente e dell'affetto che i montecosaresi provavano per questa persona straordinaria che è venuta a mancare prematuramente.
Durante l'omelia, Don Giordano ha ricordato come le domande che Andrea era solito porgli "Sono bravo? Ho fede? C'è la Pace?", non erano banali ma erano la sua ricerca della verità e ha proseguito dicendo che la tristezza non deve toglierci la speranza in Cristo. La Piazza toccata dal ricordo che disegna l'ex parroco, applaude al saluto fatto ad Andrea: "Mi vuoi bene Don Giordano? Si Andrea, ti voglio bene".
Anche Don Andrea Bezzini, attuale parroco del paese, a fine messa ha salutato Andrea, sentendosi inadeguato per il fatto di essere l'ultimo arrivato in comunità. Il giorno prima erano insieme al pellegrinaggio a Roma e ha ricordato come l'ultima domanda che lo scomparso gli aveva posto mercoledì sera, salutandosi alla fine del viaggio, sia stata "Mi vuoi bene tu a me?" ed aggiunge commosso: "spesso, in altre comunità, gente come Andrea viene messa ai confini. Qui no. Lui al centro di tutti".
E' stato letto anche uno scritto di Andrea, degli appunti per il saluto nel suo programma meteo per la fine dell'anno, ritrovato tra le sue cose, in cui diceva: Preghiamo per la pace, per superare le paure del terremoto. Siate felici, obbedienti, sensibili, abbiate cura degli ammalati e dei bisognosi. Un saluto a tutti dal vostro amico Andrea.
Dopo la funzione religiosa, il feretro è stato portato a spalla dalla piazza al cimitero dai ragazzi della squadra di calcio.