Paura nel pomeriggio di giovedì, intorno alle 18:30, nel centro storico di Montecassiano, in zona Porta San Giovanni. Un edificio di valenza storica, adiacente alla porta d'ingresso della cittadina, è imploso. Il tetto è, infatti, parzialmente crollato.
Sul posto è intervenuta una squadra dei vigili del fuoco di Macerata che, con l’ausilio dell’autoscala, ha provveduto alla verifica della stabilità e alla messa in sicurezza dell’area dell’intervento. Lo stabile, fortunatamente, era disabitato quindi non si sono registrate persone coinvolte. Sul posto, per i rilievi di rito, anche la polizia locale.
Precipita in un dirupo, per circa 60-70 metri, con un trattore gommato e cabinato mentre lavora il campo vicino casa. L'incidente costato la vita a un uomo di circa 70 anni è accaduto nel pomeriggio di giovedì, verso le ore 14, a Monsampietro Morico, in provincia di Fermo. A dare l'allarme sono stati alcuni famigliari dell'uomo.
Sul posto i carabinieri, i vigili del fuoco da Fermo e Amandola, e i sanitari. I pompieri hanno utilizzato il supporto dell'elicottero Drago proveniente dal Nucleo di Pescara per calarsi nella scarpata con tecniche Speleo alpino fluviale.
Il trattore si è frantumato nella caduta ma la cabina era rimasta integra: all'interno il corpo senza vita dell'agricoltore, deceduto probabilmente a causa dei gravissimi traumi riportati, che è stato recuperato con un verricello. Sono ancora in fase di accertamento le cause dell'incidente.
Cordoglio all’Università di Macerata per la scomparsa di Paolo Rovati. Le parole del rettore John McCourt: “È con profonda tristezza che abbiamo appreso della scomparsa del professor Paolo Rovati, per tanto tempo docente di geografia politica ed economica presso il nostro ateneo. In pensione da appena sei anni, lo ricordiamo per la preparazione, testimoniata da prestigiosi riconoscimenti e incarichi nel corso della sua carriera, la professionalità, la prospettiva internazionale che dava ai suoi studi, in particolare grazie a rapporti consolidati con l’ambiente accademico argentino, la capacità di relazionarsi con gli studenti. A nome di tutto l’ateneo e mio personale esprimo la massima vicinanza ai suoi cari”. Messaggio di condoglianze anche da parte della direttrice del Dipartimento di Economia e diritto Elena Cedrola: “Vogliamo salutare con affetto lo stimatissimo collega Paolo Rovati, già docente del nostro Dipartimento. Gentile, generoso, preparato e sempre al servizio degli studenti".
Furto in un'abitazione di San Severino Marche, rintracciato dopo 7 mesi uno degli autori: beccato la sera di ferragosto a Frascati e condotto nel carcere di Velletri. L'uomo, 47 anni di origine croata, aveva messo a segno il colpo insieme ad altri tre connazionali, tra cui una donna. Residenti tra Zagarolo e Tor Bella Monaca, i quattro erano stati destinatari della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Macerata.
IL FURTO - Il fatto risale allo scorso 15 gennaio, quando una pattuglia della locale stazione dei carabinieri è intervenuta per un furto in abitazione su segnalazione del proprietario che, pur trovandosi fuori regione, aveva avuto contezza della presenza di persone intente a rubare all’interno, grazie ai sensori del sistema di videosorveglianza, installato in casa e collegato al telefono cellulare.
Giunti sul posto, i militari hanno verificato che i malviventi avevano provocato danni non trascurabili all’abitazione, forzando il cancello in ferro e la porta finestra della cucina, dandosi poi alla fuga perché accortisi della presenza del sistema di videosorveglianza interno.
In sede di denuncia, i proprietari dell'immobile hanno segnalato come i quattro fossero riusciti a sottrarre un orologio e delle sterline, mentre i tentativi di aprire la cassaforte non erano andati a buon fine.
Le successive indagini, condotte nell’immediatezza dei fatti, attraverso acquisizione di fonti testimoniali e analisi dei sistemi di videosorveglianza dei comuni di San Severino Marche e Castelraimondo hanno consentito di individuare il mezzo utilizzato dai ladri per mettere a segno il colpo, e di avviare le indagini.
È, quindi, emerso come l'auto fosse utilizzata da soggetti residenti nei comuni di Zagarolo e Tor Bella Monaca. Il confronto tra le loro foto segnaletiche e i volti ripresi dalle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza dell’abitazione e della città, hanno permesso di riconoscere con certezza i quattro autori del reato, uno dei quali indossava anche lo stesso capo di vestiario in entrambi i contesti, ovvero durante il furto e in sede di foto segnalamento.
Sulla base delle risultanze investigative relazionate, il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata aveva chiesto al Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione di misura cautelare a carico degli indagati, per il reato di furto in abitazione in concorso. Per tutti e quattro gli indagati il Gip aveva così disposto la custodia cautelare in carcere, tenuto conto anche dei numerosi precedenti penali per reati specifici.
Nel mese di febbraio i militari avevano eseguito la misura nei confronti di due degli indagati, rintracciati a Zagarolo, con l’ausilio dei carabinieri del posto. Gli altri due indagati, con numerosi alias e tendenza a spostarsi in tutto il territorio nazionale, erano risultati irreperibili, sino al 15 agosto. Ora a piede libero resta soltanto un malvivente.
Perde l'orientamento ed è costretto a chiedere aiuto: raggiunto dai tecnici del soccorso alpino e dai vigili del fuoco. L'sos è scattato intorno alle 18:00 del pomeriggio di mercoledì, quando l'escursionista è andato in difficoltà dopo aver smarrito il sentiero principale, a Montefortino.
L'uomo, residente ad Ancona è stato intercettato dai tecnici del soccorso alpino della locale stazione e da una squadra dei vigili del fuoco in buone condizioni di salute, nei pressi del Casale San Giovanni Gualberto. Riaccompagnato a valle tramite il sentiero che termina alla frazione di Capovalle, è stato successivamente condotto in auto al "Rifugio Città di Amandola" dove aveva parcheggiato.
Continuano ad essere numerose le richieste di aiuto che pervengono al Soccorso Alpino e Speleologico Marche, sia per interventi di emergenza ed urgenza sanitaria, sia per escursionisti che perdono l’orientamento o che si trovano in difficoltà. "Raccomandiamo massima prudenza, adeguata preparazione fisica e un equipaggiamento consono all’attività da svolgere", sottolineano in una nota i tecnici.
Sequestrati oltre 360 grammi tra hashish e marijuana nel fine settimana a Civitanova Marche: un ragazzo denunciato a piede libero e due segnalati alla locale Prefettura. L’operazione è stata condotta dai finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche, con l’ausilio dell’unità cinofila antidroga.
IL FATTO - I militari, nei pressi del lungomare Piermanni, hanno dapprima sottoposto a controllo due ragazzi appena diciottenni, entrambi residenti a San Severino Marche, insistentemente segnalati dal cane antidroga e trovati in possesso di alcuni grammi di hashish. Lo stupefacente, per un totale di 4,4 grammi, è stato sottoposto a sequestro e i ragazzi sono stati segnalati alla locale Prefettura.
Le operazioni di servizio sono poi proseguite e, sempre sul lungomare Piermanni, i militari hanno sottoposto a controllo un ragazzo di 22 anni residente a Sant’Elpidio a Mare, anch’egli segnalato dal cane antidroga, trovato in possesso di circa 20 grammi di hashish.
In considerazione dei precedenti specifici del ragazzo, nonché da altri elementi emersi durante l'attività investigativa, le operazioni di polizia giudiziaria si sono spostate presso l'abitazione del giovane, dove i militari, all’interno della soffitta, hanno rinvenuto 300 grammi di marijuana e circa trenta grammi di hashish. Lo stupefacente è stato sequestrato e il ragazzo è stato denunciato a piede libero alla locale Autorità Giudiziaria.
Auto alimentata a diesel va a fuoco durate la marcia: vigili del fuoco al lavoro per domare le fiamme. L'allarme è scattato nel pomeriggio di mercoledì, intorno alle 18, sulla strada che conduce a Canfaito, a San Severino Marche.
Le operazioni di spegnimento, attuate in maniera immediata, hanno fortunatamente impedito alle fiamme di propagarsi alla vegetazione circostante. Gli occupanti del mezzo sono riusciti ad accostare l'auto e scendere dall'abitacolo in tempo, non riportando alcun trauma.
È di oggi la comunicazione ufficiale da parte della Commissaria Europea alle politiche regionali Elisa Ferriera che l’Unione Europea ha proposto lo stanziamento di 20,9 milioni di euro dal Fondo di solidarietà dell'Unione per l’alluvione che ha colpito le Marche nel settembre 2022.
Tale sovvenzione rappresenta il massimo contributo che la Commissione poteva riconoscere al momento della presentazione della domanda.
Il contributo europeo potrà essere utilizzato per coprire parte delle spese sostenute per far fronte alla messa in sicurezza e ripristino degli alvei dei fiumi esondati, delle infrastrutture e del patrimonio culturale danneggiato, gli interventi di protezione della popolazione e il ripristino dei servizi essenziali.
"Un altro tassello che si aggiunge al complesso lavoro per il ripristino delle condizioni di sicurezza del territorio colpito dall'alluvione - così il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, commissario per l'alluvione - oltre l'importante stanziamento del Governo che ha destinato 400 milioni per i territori colpiti, oltre ai fondi regionali stanziati per gli interventi di manutenzione, anche nei fondi della nuova programmazione europea Fesr abbiamo scelto di destinare fondi per la mitigazione del rischio idrogeologico. Le istituzioni europee hanno compreso la complessità della situazione che si è verificata nelle Marche concedendo il massimo del contributo possibile "
E' crollato improvvisamente travolgendo l'altare laterale della Chiesa di Santa Maria delle Spinelle di Cabernardi, nel comprensorio di Sassoferrato (AN) l'antico tetto della struttura, fortunatamente interessando soltanto la volta dove era ospitato un altare dedicato alla Madonna.
La chiesa era regolarmente aperta al culto e vi si celebravano tutte le funzioni religiose ma, al momento del crollo, fortunatamente non vi erano fedeli.
Immediato l'intervento dei Carabinieri, della Polizia Locale e dei Vigili del Fuoco che hanno messo in atto tutte le procedure di rito provvedendo al recupero dei dipinti, ex voto ed ogni altro oggetto sacro presente.
L'area interessata dal crollo è stata transennata.
Alcuni presenti collegherebbero il crollo ad un leggero terremoto sentito poco prima ma non vi è alcuna conferma da parte delle autorità.
Continuano i lavori di messa in sicurezza del corso d'acqua. "Si tratta di un importante lavoro atteso da molti anni e svolto dal Genio Civile della Regione Marche e dalla Protezione Civile regionale - spiega la Regione - allo scopo di mettere in sicurezza il fiume Misa in attesa dell'attuazione degli interventi strutturali previsti dal Piano dell'ordinanza del Dipartimento di Protezione Civile dello scorso giugno". "Oltre ai quattro interventi avviati nei giorni scorsi riguardanti il tratto da Borgo Bicchia verso il Ponte Arceviese e quelli dal Ponte Corinaldese verso valle, dal Ponte del Coppetto dell'Acquasanta verso valle e dal Ponte di Pianello di Ostra verso monte, oggi sono stati firmati altri due verbali di somma urgenza per due interventi di messa in sicurezza del Misa relativi ai tratti che partiranno dal Ponte dell'autostrada A14 fino al centro urbano di Senigallia, all'altezza dei Muraglioni, e il tratto a monte del Ponte di Bettolelle per circa 1 km fino al Ponte del Vallone".
"Con questi sei interventi - commenta l'assessore regionale alla Protezione Civile, Stefano Aguzzi - si considera coperto l'intero tratto del fiume Misa, dal Ponte di Bettolelle fino al centro urbano di Senigallia, così da riconsegnare un alveo pulito e più sicuro. Un'opera mai svolta negli anni".
Questi lavori "si aggiungono a quelli eseguiti nella città di Senigallia dove si è effettuata la rimozione dei materiali tra il Ponte Garibaldi e il Ponte degli Angeli. Nella prima fase si sono andati a rinforzare gli argini danneggiati tramite il materiale in eccesso presente nell'alveo del fiume, successivamente si procederà con la rimozione dei materiali che verranno trasportati nella zona antistante l'uscita dell'Autostrada A14, messa a disposizione dal Comune di Senigallia, per svolgere un'ulteriore valutazione per un eventuale utilizzo per il ripascimento delle spiagge".
Il vice commissario per l'alluvione, Stefano Babini, che "sta provvedendo a finanziare gli interventi con quota parte dello stanziamento di 400 milioni di euro messi a disposizione dal Governo", ha visitato i cantieri "prendendo atto dell'importante lavoro del Genio Civile, avviato nel periodo estivo, ottimale per eseguire le opere, e che assume particolare rilievo in relazione allo stato di abbandono in cui versava l'alveo". Oltre agli interventi sul Misa, come ha reso il vice Commissario, "sono di imminente avvio altri lavori sulle aste fluviali del Pesarese".
Papà e figlio vanno nel panico in mare: salvati da un giovane bagnino. Il fatto è avvenuto nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 14, presso lo stabilimento balneare Sun Beach, sul litorale di Porto Potenza Picena.
Il protagonista dell'intervento è Patrick Dichiara, ventenne di Civitanova Marche, da tre stagioni assistente bagnanti al Sun Beach, con la cooperativa Cluana Nantes. "Mentre ero in torretta - ci racconta -, ho notato un ragazzo di circa 11/12 anni che si allontanava da solo dalla riva fino ad arrivare a circa 4/5 metri dalla spiaggia".
"Sono subito entrato in allerta, sapendo che in quel punto il mare presenta uno scalino naturale sul fondale e si passa in maniera repentina da acqua bassa ad acqua alta - spiega Patrick -. Il ragazzo ha iniziato ad entrare nel panico perché non sapeva nuotare e, quindi, sono subito corso ad aiutarlo. Nel frattempo anche il papà, che si trovava sulla battigia, si è gettato in acqua, ma anche lui è stato sorpreso dallo scalino naturale, e non sapendo nuotare, riusciva a stento a tenersi a galla".
"Ho, quindi, soccorso entrambi e, giunti alla riva, li ho tranquillizzati perché vedevo che avevano provato molta paura. È successo tutto in pochi secondi, ma stanno tutti e due bene ora. Non sento di aver compiuto un atto eccezionale, ho soltanto compiuto il mio lavoro", conclude - mostrando grande maturità e profondo senso del dovere - il giovane Patrick.
Preceduto da una approfondita interlocuzione tra il prefetto Ferdani, il procuratore della Repubblica Narbone, i vertici delle forze di polizia, il sindaco di Macerata Parcaroli, si è tenuta questa mattina una riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica per effettuare una approfondita analisi degli eventi di cronaca che hanno macchiato l'estate in città, ultimo dei quali lo scontro fra bande di lunedì scorso ai Giardini Diaz (leggi qui).
La finalità della riunione è stata di garantire la realizzazione di accurati servizi di vigilanza da parte di tutte le forze di polizia. Il prefetto Flavio Ferdani ha, infatti, richiesto il rafforzamento dei controlli nelle aree più sensibili del capoluogo, tra cui la realizzazione di pattugliamenti aggiuntivi della polizia locale presso l'area dei Giardini Diaz e di Piazza Pizzarello. Sempre nella stessa zona il Comune ha previsto la costituzione di un posto fisso di polizia locale, al fine di garantire la sicurezza della cittadinanza e degli spazi pubblici della città.
Scontro tra due auto alla rotatoria: un uomo e una donna finiscono in ospedale. È il bilancio di un incidente avvenuto, intorno alle 13, a Tolentino all’altezza della rotonda che si trova in via Pertini, nei pressi dello stabilimento Poltrona Frau. Per cause in fase di accertamento, una Fiat Punto e una Volkswagen Caddy sono entrate in collisione tra loro frontalmente: ad avere la peggio i due occupanti della Punto, un uomo e una donna.
Entrambi sono stati soccorsi dai sanitari del 118 intervenuti sul posto e trasferiti per accertamenti all'ospedale di Macerata. Le loro condizioni non sono, in ogni caso, gravi. Praticamente illeso, invece, l'uomo al volante della Caddy per il quale non è stato necessario il trasporto in pronto soccorso. Sul luogo dell'incidente sono sopraggiunti anche i carabinieri della locale Compagnia per svolgere i rilievi di rito.
Dopo il sequestro di 6mila esemplari di ricci di mare, lo scorso mese di luglio, ieri mattina il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Ancona, avvalendosi della dipendente Stazione Navale, ha eseguito un nuovo sequestro di 4mila esemplari irregolarmente pescati nelle acque davanti alla Riviera del Conero.
I finanzieri specializzati, già impegnati in un servizio volto al contrasto dei traffici illeciti via mare e del bracconaggio ittico, hanno sorpreso un pescatore di frodo, proveniente da fuori regione, in possesso di 4mila ricci di mare.
I militari di pattuglia dopo essersi appostati in un tratto di costa in località Portonovo di Ancona, hanno individuato un soggetto che, approfittando delle buone condizioni del mare si era immerso per razziare i ricci di mare dai fondali marini e, soltanto dopo una paziente attesa, riuscivano a fermarlo, nel momento in cui stava tornando a riva con il prodotto ittico illecitamente pescato.
Per il responsabile, resosi già in passato protagonista di violazioni del genere, è scattata la sanzione pecuniaria di 2mila euro, oltre al sequestro dei 4.000 esemplari di ricci di mare, aventi un valore commerciale di circa 8mila; "sono stati immediatamente rigettati in mare, - fa sapere la Guardia di finanza - così da assicurane la sopravvivenza e garantire il ripopolamento dei fondali, anche per l'importante compito affidato a questi animali, a tutela del delicato equilibrio dell'ecosistema marino".
"La loro pesca è consentita per un massimo di mille esemplari al giorno per il pescatore professionista e solo 50 per quello sportivo". "Purtroppo però, - osservano le Fiamme gialle - la continua domanda del mercato, unita agli importanti guadagni, fa sì che il fenomeno della pesca illegale di ricci di mare, sia in costante crescita anche lungo le coste marchigiane, e laddove non contrastata efficacemente potrebbe causare una vera e propria desertificazione dei fondali. Oltre all'impatto negativo sull'ambiente marino, la pesca di frodo incide anche sulla concorrenza leale della filiera ittica, danneggiando gli onesti operatori del settore, in quanto va ad alimentare il circuito del mercato illegale e dell'evasione fiscale".
(Fonte Ansa)
Insulti e minacce ai carabinieri: lo scorso mercoledì 16 agosto i militari di San Severino Marche hanno eseguito l'ordine di carcerazione emesso dal Giudice di Sorveglianza di Macerata nei confronti di un sessantenne, già sottoposto agli arresti domiciliari.
Denunciato nel mese di aprile per detenzione e spaccio di stupefacenti e minaccia e oltraggio nei confronti dei militari intervenuti, pochi giorni dopo aveva inopinatamente colpito al volto un maresciallo che gli stava notificando un atto. Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, dopo la convalida, era stato posto ai domiciliari presso la propria abitazione, fino alla condanna emessa dal Tribunale di Macerata.
La sospensione della misura degli arresti domiciliari è stata disposta dal Giudice su segnalazione dei carabinieri, che hanno relazionato le numerose violazioni effettuate dal sessantenne alle prescrizioni imposte.
In particolare l'uomo, non solo aveva reagito ai doverosi controlli da parte delle forze dell’ordine insultando e minacciando i militari, ma spesso si era rifiutato o aveva omesso di aprire il portone e di rispondere al telefono, ostacolando l’accertamento in merito alla propria presenza all’interno dell’abitazione, alla cui verifica i militari sono deputati.
Era stato inoltre trovato dai carabinieri dell’Aliquota Radiomobile all'esterno della propria abitazione senza alcuna autorizzazione. In un’altra circostanza aveva anche minacciato i militari, "farete la stessa fine del maresciallo di San Severino Marche".
L’Ufficio di Sorveglianza di Macerata ha così disposto l’aggravamento della misura in atto; i carabinieri di San Severino Marche hanno dato esecuzione al provvedimento e hanno tradotto l’uomo al carcere di Fermo.
Sequestrati oltre 90 grammi di hashish: un giovane tratto in arresto e un secondo segnalato alla Prefettura. È il risultato di un’operazione condotta dai finanzieri del gruppo di Macerata, in collaborazione con l’unità cinofila antidroga della Compagnia di Civitanova Marche, nei pressi della stazione ferroviaria del capoluogo.
I militari hanno sottoposto a controllo due ragazzi, un 20enne di Montegranaro e un 22enne di Macerata, appena scesi dal treno, insistentemente segnalati dal cane antidroga Hanima.
Il ragazzo residente a Montegranaro, trovato in possesso di poco meno di un grammo di hashish, nell’immediatezza del controllo ha riferito di averlo poco prima acquistato dal suo compagno di viaggio, trovato in possesso di circa sei grammi della stessa sostanza, oltre a 1.050 euro in contanti.
Nei confronti di ques'ultimo è scattata anche la perquisizione presso la sua abitazione, all'interno della quale - in una vetrinetta presente nella propria camera da letto - sono stati rinvenuti circa 85 grammi di hashish oltre ad un coltello e un bilancino.
In totale sono stati sequestrati oltre 90 grammi di hashish. Il 22enne è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari, mentre il 20enne è stato segnalato alla locale Prefettura.
Al culmine di un litigio, avvenuto davanti all'ex compagna, un uomo di 46 anni - di origine campana - ha ferito con un'arma da taglio il nuovo fidanzato della donna e poi è scappato.
E' accaduto nel tardo pomeriggio in via De Amicis a Civitanova Marche, nei pressi di un distributore di benzina e di un bar.
L'aggredito, secondo le prime informazioni, ha subito diverse ferite ma sarebbero superficiali; è stato trasportato in ospedale dal 118 con la Croce Verde. Il 46enne è stato poi rintracciato dai carabinieri della locale compagnia e ristretto ai domiciliari in attesa del processo per direttissima.
Blitz antidroga tra Civitanova Marche e Montecosaro: sequestrati oltre 125 grammi di stupefacente tra hashish e cocaina, arrestato un giovane. È il risultato di un’operazione condotta dai finanzieri della Compagnia di Civitanova, nei pressi della stazione ferroviaria di Montecosaro.
IL FATTO - Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno inizialmente sottoposto a controllo, lungo la Strada Provinciale Maceratese, un'auto condotto da un 25enne italiano. Le insistenti segnalazioni da parte del cane antidroga hanno indotto i finanzieri a procedere alla perquisizione del mezzo che ha permesso di rinvenire, occultati al suo interno, un "panetto" hashish da 100 grammi e 2,2 grammi di cocaina suddivisa in piccoli involucri.
Le operazioni di polizia giudiziaria sono proseguite presso l’abitazione del giovane, dove i militari hanno rinvenuto ulteriori 26 grammi di hashish. Lo stupefacente è stato prontamente sequestrato e il responsabile è stato posto agli arresti domiciliari.
Un finale a lieto fine per una famiglia belga: genitori e tre figli, in vacanza in Italia, il 16 agosto, dopo essersi avventurati tra il verde e i monti di Piobbico nella località Sassorotto, avevano perso l’orientamento tanto da non riuscire a tornare indietro al punto in cui avevano parcheggiato la loro auto.
In estrema difficoltà, ed essendo la vegetazione troppo fitta al punto tale da non consentirgli di riconoscere una via d’uscita al percorso intrapreso, i genitori, hanno localizzato la posizione segnalandola ad un loro amico in Belgio il quale ha dato l’allarme.
Da lì in poi le ricerche si sono protratte senza sosta, i carabinieri Francesco Boemio (vice brigadiere della stazione di Macerata Feltria) e Michel D’Elia, della stazione di Sassocorvaro Auditore, non hanno perso tempo: coadiuvati dal personale dei vigili del fuoco di Cagli sono riusciti ad individuare dapprima il posto dove era stata parcheggiata l’autovettura per poi precipitarsi spediti nei boschi senza meta sino a quando dopo un’ora e trenta minuti di cammino riuscivano, da lontanissimo, a percepire le grida dei bambini e dei genitori, tutti totalmente in preda al panico.
Una volta raggiunti, i membri della famiglia sono stati portati al riparo e condotti all’esterno del bosco. I militari hanno tenuto i bambini per mano e stretti a sé, anche perché il percorso era sdrucciolevole e minato da numerosi pericoli.
"Anche noi di Unarma Pesaro vogliamo porgervi un sentito ringraziamento per quello che avete fatto, se non foste stati così determinati finanche al costo della vita, che ne sarebbe stato di quella famiglia? Grazie per aver onorato la nostra Istituzione ed aver compiuto un gesto che voglio definire eroico". Le parole del segretario Provinciale Unarma di Pesaro-Urbino Marco Ravizzone e del segretario provinciale aggiunto Floriana Casciabanca.
Profondo cordoglio a San Severino Marche per la scomparsa, all’età di 61 anni, di Alberto Piantoni, da tutti conosciuto come "Di Cesolo", il suo nome d'arte da speaker radiofonico. Ex responsabile gastronomia del Cityper di Tolentino, da qualche anno in pensione, si è spento ieri sera nella sua abitazione, a seguito di un malore improvviso.
Alberto ha collaborato sin dal 1992 con Radio Nuova Macerata, era un grande appassionato di musica e conduceva una propria trasmissione, "Serata con Alberto Di Cesolo". L'uomo lascia la moglie Katja e le figlie Francesca e Patrizia.
I funerali si terranno mercoledì 23 agosto, alle 9:30, nella chiesa di Santa Maria della Pieve a San Severino Marche. Sgomento nella comunità della città settempedana dove Alberto era molto conosciuto e stimato.