Un giovane è caduto dal tetto di uno stabilimento nella zona industriale di Porto Sant'Elpidio ed è deceduto. La vittima è il 18enne Franco Mazelli.
Il fatto si è verificato nella mattinata di oggi e le circostanze per le quali è avvenuto questo drammatico incidente sono ancora al vaglio dei carabinieri che stanno ricostruendo i motivi per i quali il ragazzo si trovasse lì sopra, se stesse o meno lavorando, e se si sia verificato un cedimento della porzione di solaio che abbia causato la caduta.
Secondo le prime informazioni, il giovane è precipitato da un'altezza di circa dieci metri dal tetto di un'azienda. Sul posto sono arrivati i sanitari della Croce Verde di Porto Sant'Elpidio, ma il 18enne è deceduto a causa delle gravi ferite riportate. Era stata anche allertata l'eliambulanza del 118 che è atterrata in zona, ma per il giovane è stato vano ogni tentativo di rianimazione.
"Tutta la Confael si stringe alla famiglia del ragazzo di 18 anni che questa mattina è precipitato dal tetto di un capannone e ha perso la vita". Lo dice Domenico Marrella, segretario generale della Confael commentando l'ennesima morte bianca.
"Palazzo Chigi deve convocare immediatamente un tavolo di lavoro per prendere le misure necessarie - prosegue Marrella -. E deve confrontarsi con le sigle sindacali e con le associazioni datoriali, per elaborare delle strategie concrete. Perché siamo stanchi di promesse".
"Per noi la soluzione è una sola – spiega il Segretario Generale della Confael. - È necessario punire con il carcere i datori di lavoro che mettono a repentaglio la vita dei propri dipendenti, perché solo in questo modo si creerà un deterrente vero. La Confael ha già avanzato questa proposta con il manifesto politico che ha approvato nel corso del Direttivo Nazionale dello scorso maggio. Adesso è il momento di agire veramente. Altrimenti - conclude Marrella - resteremo qui a vedere i nostri figli morire".
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